POMIGLIANO JAZZ FESTIVAL XVII edizione
con Incognito e Mario Biondi, Vinicio Capossela, Lee Konitz,
Rita Marcotulli, Yaron Herman, Nils Petter Molvaer, Marco Zurzolo…
dal 19 al 23 settembre alla riscoperta di luoghi d’interesse culturale e turistico
Dal 19 al 23 settembre torna il Pomigliano Jazz Festival, con concerti, mostre, workshop, laboratori per bambini, anteprime,
degustazione di prodotti tipici e itinerari turistici gratuiti.
La rassegna ideata e diretta da Onofrio Piccolo, giunta alla XVII edizione, avrà luogo in quattro differenti location, consolidando il
percorso iniziato lo scorso anno. Un festival itinerante che oltre alla musica punta sulla valorizzazione e sulla riscoperta di luoghi
d’interesse storico e culturale della Campania: l’Anfiteatro romano di Avella (AV), il Palazzo Mediceo di Ottaviano (NA), le
Basiliche paleocristiane di Cimitile (NA) e la Distilleria Culture District di Pomigliano d’Arco (NA).
Nella suggestiva cornice dell’Anfitearo di Avella, edificato nel I secolo a.C. sui resti di abitazioni sannitiche, recentemente oggetto
di lavori di riqualificazione, va in scena mercoledì 19 settembre il concerto-evento degli inglesi Incognito con special guest il
crooner catanese Mario Biondi (platea 25 euro, gradinata 15 euro).
Giovedì 20, al Palazzo Mediceo di Ottaviano è la volta della signora del jazz italiano, Rita Marcotulli accompagnata dal violoncello
di Paolo Damiani, dalle manipolazioni sonore di Martux_m e dalla voce narrante di Filippo Bianchi, ideatore del progetto
tratto dal libro “101 microlezioni di jazz” (ingresso gratuito).
Le misteriose e affascinanti Basiliche Paleocristiane di Cimitile, complesso risalente al IV secolo d.C destinato alla venerazione della
tomba di San Felice, accolgono, venerdì 21 il progetto speciale dello chansonnier rebetiko Vinicio Capossela, dal titolo “Le vie
dei santi” (posto unico 30 euro).
Sabato 22 e domenica 23, infine, si torna a Pomigliano d’Arco dove si terranno numerosi eventi, tutti a ingresso gratuito. Sui due
palchi allestiti alla Distilleria, in scena per la prima serata l’icona del nu-jazz Nils Petter Molvaer con il fido Eivind Aarset alle
chitarre e il mago dell’elettronica Jan Bang; l’israeliano Yaron Herman, nuovo fenomeno del piano mondiale; e il quartetto del
sassofonista partenopeo Marco Zurzolo, che anticipa dal vivo il nuovo lavoro discografico.
Il giorno seguente è la volta di Francesco D’Errico trio che svela al pubblico le sue ultime pubblicazioni per Itinera, “Waiting
for the Queen” e “And now the Queen!”; di Mariano Bellopede e Carmine Marigliano in scena con “Viaggio in duo”; e
soprattutto del grande Lee Konitz, vera e propria leggenda vivente del cool jazz. Classe 1927, ancora oggi continua a stupire per
la sua straordinaria originalità espressiva che lo ha portato a suonare con i miti del jazz: da Lennie Tristano a Miles Davis, da
Charles Mingus a Gil Evans e Michel Petrucciani. Ad affiancare Konitz sul palco del Pomigliano Jazz Festival (unica data italiana)
ecco Florian Weber al pianoforte, Jeff Denson al contrabbasso e Dan Weiss alla batteria.
Come tradizione, in programma i seminari di guida all’ascolto del jazz diretti dal pianista Francesco Nastro e dal critico musicale
Pietro Mazzone, laboratori creativi per bambini, itinerari turistici, degustazione di prodotti tipici a cura di Slow Food ed Ais, la
mostra fotografica di Silvano Caiazzo e il terzo capitolo della mostra sulla cover art a cura di Carmine d’Onofrio dal titolo “WE
INSIST! - jazz in chiaroscuro”, dedicata alle copertine dei 33 giri in bianco e nero.
Il festival è organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz e dal Comune di Pomigliano d’Arco con il contributo
dell’assessorato al Turismo della Regione Campania (attraverso il POR FESR 2007/2013 ob. op. 1.12) e la collaborazione dei
Comuni di Avella, Ottaviano e Cimitile e dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio.
ufficio stampa: Umberto Di Micco tel. 3492679541 – [email protected]
LE SCHEDE DEI CONCERTI
Mercoledì 19 settembre 2012, ore 20.30
INCOGNITO special guest Mario BIONDI
Anfiteatro Romano – Avella (AV)
Con la loro energia e il loro sound esplosivo riescono a contagiare e far ballare ogni genere di pubblico. Ogni loro concerto è una
miscela perfetta di funk, jazz, soul e tanto groove. Con 15 album all’attivo gli Incognito, band inglese che in oltre 30 anni di
carriera ha scritto pagine indelebili della musica made in UK, sono i massimi esponenti e ispiratori dell’acid jazz, come testimonia il
loro disco d’esordio “Jazz Funk” (1981). Ma è
con gli album “Tribes Vibes and Scribes” (1992) e “Positivity” (1993) che
raggiungono il successo planetario, inventando un nuovo genere musicale che li vede ancora oggi come i più autorevoli
rappresentanti. Guidati dal carismatico Jean-Paul "Bluey" Maunick hanno dato vita al brit-funk, gettando le basi della generazione
street soul. Lo scorso aprile hanno pubblicato il loro ultimo album “Surreal”, un lavoro energico con linee di basso vibranti, melodie
seducenti e up-tempo raffinati, sempre estremamente efficaci. Nella serata inaugurale della XVII edizione del Pomigliano Jazz
Festival, gli Incognito incontrano il crooner Mario Biondi per un concerto esclusivo. All’Anfiteatro Romano di Avella va in scena il
sodalizio artistico avviato qualche tempo fa, quando Bluey ha remixato “No' Mo' trouble” di Biondi e il vocalist catanese ha prestato
la sua voce ai brani “Lowdown” e “Can’t get enough”, inseriti nell’album “Transatlantic R.P.M.” pubblicato dagli Incognito nel 2010.
Dall’esordio discografico del 2006 con “Handful of Soul” ai successivi “I love you more” con la Duke Orkestra, “If” e “Yes You Live”,
Mario Biondi ha dato vita a un successo inarrestabile e sorprendente. In pochi anni e con soli due album di inediti e due raccolte
live, ha venduto oltre 600 mila copie, conquistando ben 9 dischi di platino. Alla fine dello scorso anno ha pubblicato il suo quinto
lavoro, “Due”. 20 brani dalle atmosfere differenti, che spaziano dal soul al jazz con influenze R&B e lounge, fino a toccare sonorità
bossanova vicine al brazilian sound. Mario Biondi e gli Incognito daranno vita insieme a uno show imperdibile, a metà tra un
dancefloor pulsante e la magica atmosfera di un caldo jazz club.
I biglietti (dal costo di 25 e 15 euro + prevendita) sono in vendita attraverso il circuito Go2 (www.go2.it).
Mario Biondi voce
Jean Paul "Bluey" Maunick chitarra e voce
Katie Hector, Vanessa Haynes e Tony Momrelle voce
Francis Hylton basso
Francesco Mendolia batteria, Joao Caetano percussioni
James Anderson sassofoni, Sid Gauld tromba, Alistair White trombone
Matthew Cooper tastiere
INFO:
www.pomiglianojazz.com | tel.081 8032810 – 333 9506712
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Giovedì 20 settembre 2012, ore 20.30
MARCOTULLI – DAMIANI – MARTUX_M – BIANCHI
101 MICROLEZIONI DI JAZZ
Palazzo Mediceo – Ottaviano (NA)
INGRESSO GRATUITO
Attraverso frammenti, perle di saggezza, distillati di musica, parole e immagini, viene messo in scena il jazz. Cercando di
dimostrare quanta capacità simbolica ed evocativa ci possa essere nelle parole del jazz, dando vita a un ritratto corale, senza alcun
confine di generazione, di razza, di orientamento stilistico o di linguaggio.
Così il libro di Filippo Bianchi, “101 Microlezioni di jazz”, diventa spettacolo. I musicisti – Paolo Damiani, Rita Marcotulli, martux_m
– interagiranno tra di loro, e con le immagini e le parole.
Si susseguiranno standard più o meno noti e composizioni originali, suonate in varie formazioni. In sequenza si alterneranno climi
“swing”, elettronici, acustici, tempi veloci e ballad. Tra le immagini di Pierpaolo Pitacco, scorreranno sullo schermo ritratti di tutti i
protagonisti del libro: Monk, Russell, Desmond, Bill e Gil Evans, ma anche Le Corbusier, Carolyn Carlson, Bernardo Bertolucci.
Le frasi, le epigrafi, le interpunzioni di Filippo Bianchi si inseriranno a loro volta in punti determinati.
Molti temi ricorrono nelle tavole e nelle note di queste “Microlezioni di jazz”, in qualche modo connaturate alla natura stessa di
questa musica:
l’improvvisazione come metafora della vita;
la fecondità dell’errore come chiave della ricerca;
il jazz come metafora sociale;
l’arte dell’ascolto;
l’enfasi sulla personalità individuale in un contesto collettivo;
il cosmopolitismo, la multiculturalità e la multirazzialità;
l’importanza dell’imperfezione nella bellezza, e così via.
Al Pomigliano Jazz Festival va in scena un concerto-lezione che svela l’essenza e la bellezza di una musica senza confini e barriere
espressive.
Rita Marcotulli pianoforte
Paolo Damiani violoncello
Martux_m live electronics
Filippo Bianchi voce narrante
Pierpaolo Pitacco immagini
INFO:
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ufficio stampa: Umberto Di Micco tel. 3492679541 – [email protected]
Venerdì 21 settembre 2012, ore 20.30
VINICIO CAPOSSELA
Basiliche Paleocristiane – Cimitile (NA)
Le misteriose e affascinanti Basiliche Paleocristiane di Cimitile ospitano, per la terza serata del Festival 2012, “Le Vie dei Santi”, un
progetto speciale di Vinicio Capossela ispirato dalla storia, dalle leggende e dalla spiritualità del luogo.
Ad affiancarlo sul palco del Pomigliano Jazz Festival un ensamble d’eccezione composta da Vincenzo Vasi, Alessandro Stefana,
Dimitri Sillato, Glauco Zuppiroli e con la partecipazione straordinaria di alcuni membri storici della Banda della Posta.
LE VIE DEI SANTI
di Vinicio Capossela
I santi sono nella cultura popolare una via di mezzo tra cielo e terra. Per noi uomini qui intenti a dibatterci in un destino ignoto che si rivela solo
quando si è compiuto, come la coda della balena, che la comprendi solo quando ormai e' passata. I Santi sono un po' come degli intermediari a cui
rivolgersi per una raccomandazione. Gente da cui attendersi un miracolo. Un incrocio tra rabdomanti, maghi e asceti.
Nella panoramica dei santi si riflette tutta l'antropologia umana, le casistiche. E si riproducono molti miti precristiani, divinità della terra poi
rimpiazzate dalla chiesa a mezzo di culti personalizzati. Dunque le vie dei santi sono quelle che l'uomo percorre dall'inizio della sua avventura
terrena per spiegare l'inspiegabile. Per raccomandarsi e per confortarsi.
Alla santità si arriva per martirio, per miracolo o per eremitaggio, in ogni caso attraverso molte sventure. Ma spesso quello che per l'uomo e' una
disgrazia per il santo diventa una fortuna. Il santo opera un capovolgimento della generica condizione umana che ritiene fortunata una vita ricca e
sfortunata una vita disgraziata. Spogliati dallo sguardo della fede e laicamente considerati, i santi diventano figure umanissime che ispirano una
complice solidarietà. I loro patronati sono espressione di tutta la multiforme attività umana, la forza e la debolezza, la fede e la superstizione.
Santo Nicola, protettore di marinai, scolari e avvocati. Santo Canio, protettore dei calitrani ,cuori di cani, Santo Liborio, protettore dei cornuti
volontari, Santo Vito con i suoi cani che l'accompagnano, Sant'Antonio, protettore degli animali, Santa Lucia, col suo piattino con gli occhi in
mano... C'è da ricavarne un trattato di antropologia fatto di mistica, vita quotidiana, preghiera e imprecazione.
Percorrere le vie dei santi, che fa rima con vie dei canti, e' ricostruire la nostra geografia prima dell'omologazione, restituire al mondo il senso del
mistero e, in un certo modo, del sacro.
E' quello che vogliamo fare con questo concerto nelle splendide basiliche paleocristiane di Cimitile, che si trovano sulle vie che già percorsero San
Gennaro, San Felice e San Paolino.
Nella convinzione che nell'uomo c'è qualcosa di divino, qualcosa che non si spiega e forse non sale al cielo, ma che resta qui, sulla terra, lungo la
vie e i crocicchi che un tempo erano protetti da Ecate, dea dei lupi, degli incroci e dei viandanti. Compito che tempo dopo sarebbe stato affidato a
qualche beato ed ora e' stato soppiantato da Radio Onda Verde, Informazioni Stradali.
I biglietti (dal costo di 30 euro) sono in vendita attraverso il circuito Go2 (www.go2.it).
Vinicio Capossela voce
Vincenzo Vasi theremin, campionatore, marimba
Alessandro Stefana chitarra, banjo, armonio
Dimitri Sillato violino
Glauco Zuppiroli contrabbasso
e la partecipazione straordinaria di alcuni membri storici della Banda della Posta
ufficio stampa: Umberto Di Micco tel. 3492679541 – [email protected]
Sabato 22 settembre 2012, ore 20.00
YARON HERMAN
PIANO SOLO
La Distilleria Culture District – Pomigliano d’Arco (NA)
INGRESSO GRATUITO
La sua musica sta facendo il giro del mondo, dall’ Europa al Giappone, dalla Cina agli Stati Uniti. Ovunque è apprezzato e
acclamato per il suo carisma, l’entusiasmo, la vitalità prorompente, ma anche per la sensibilità e un lirismo delicato e sincero.
Yaron Herman è uno dei pianisti più dotati delle ultime generazioni. Nato a Tel Aviv poco più di trent’anni fa, da anni risiede a
Parigi dove ormai è di casa. Da promettente giocatore di basket della nazionale giovanile israeliana a talento cristallino del
pianoforte, tanto da essere considerato come uno dei migliori nuovi interpreti.
Vincitore del Victoires du Jazz, nel suo approccio pianistico si colgono influenze di Lennie Tristano, Paul Bley, John Coltrane e Keith
Jarrett, attingendo ispirazione anche dal mondo della musica classica (Bach, Scriabin e Ravel) e del pop-rock (Sting, Bjork, Beasty
Boys). Nelle sue composizioni spuntano anche sorprendenti rivisitazioni di Nirvana (Heart-Shaped Box), Radiohead (No Surpraise) e
Britney Spears (Toxic).
Un artista eclettico che abbatte ogni barriera musicale sviluppando una teoria della musica e dell’improvvisazione chiamata
“composizione in tempo reale”. Musica, filosofia e matematica si incontrano su un terreno che Herman dimostra di padroneggiare,
analizzando brillantemente i suoi maestri, la musica della sua terra e gli artisti pop della sua generazione.
A dispetto dell’età ha pubblicato diversi album, debuttando nel 2003 con “Takes 2 to Know 1” seguito da “Variations” e dal lavoro
con il Newtopia Project , “Suite Elegiaque” (2006). In trio ha dato vita a tre dischi: “A Time for Everything” (2007), “Muse” (2009) e
“Follow the White Rabbit” (2010). Alla fine di settembre è atteso il suo nuovo album “Alter Ego”, un lavoro in quintetto che nasce
da una lunga e profonda riflessione musicale. Un piccolo assaggio verrà dato già al Pomigliano Jazz Festival, col suo concerto in
piano solo.
INFO:
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Sabato 22 settembre 2012, ore 21.30
MOLVAER – AARSET - BANG
La Distilleria Culture District – Pomigliano d’Arco (NA)
INGRESSO GRATUITO
Negli ultimi decenni il nord Europa è stato fucina di numerosi talenti capaci di sviluppare nuove trame sonore, contaminazioni
musicali e ricercati percorsi stilistici. La Norvegia in particolare ha dato vita al meglio del nu-jazz con l’estro di Nils Petter Molvaer,
pioniere nella fusione tra il jazz e la musica elettronica.
Grazie all’originalità del suono della sua tromba ha collaborato giovanissimo con Elvin Jones, George Russell e Gary Peacock,
raggiungendo
da
subito
la
notorietà
con
i
Masqualero,
prima
di
intraprendere
la
carriera
solista.
Il suo debut album “Khmer” (ECM – 1997), partendo dagli input seminali di “Bitches Brew” di Miles Davis, ha aperto le porte a
nuovi orizzonti musicali e creativi.
La sua musica dai toni rarefatti, eterea, onirica, a tratti graffiante, ha dato vita a 11 lavori discografici a suo nome, acclamati da
pubblico e critica, oltre a svariate collaborazioni: da Bill Laswell a Marilyn Mazur, da Sidsel Endresen a Hector Zazou. Senza
dimenticare le colonne sonore per film e documentari.
Al Pomigliano Jazz Festival 2012 Molvaer presenta un live set minimale, dalle molteplici sfumature, accompagnato dal sodale
chitarrista Eivind Aarset e dalle incursioni sonore di Jan Bang.
Costantemente alla ricerca di nuove possibilità sonore, Aarset è un camaleontico musicista apparso in oltre 150 album di artisti di
diversa estrazione come Ray Charles, Dee Dee Bridgewater, Ute Lemper, Mike Mainieri, Arlid Andersen, Abraham Laboriel e Django
Bates, oltre ai concerti e ai dischi di Molvaer e del guru delle tastiere Bugge Wesseltoft. Un chitarrista dalla visione musicale unica,
capace di assorbire e riflettere svariati generi, mantenendo una cifra personale che spazia dall’intimità lunare all’intensità
travolgente.
Nato
a
Denver,
ma
norvegese
d’adozione,
Jan
Bang
è
un
eclettico
producer
e
un
richiesto
performer.
Con i suoli live remix riesce a fondere la sua elettronica agli strumenti tradizionali e agli interpreti più disparati.
Il suo raggio d’azione spazia dal jazz alla musica classica, dalle orchestre ai cantanti d’opera, remixando anche la musica di
Wagner. Ha fondando con Erik Honoré la Pan M Records, ed ha preso parte al movimento free scandinavo al fianco di Audun
Kleive, Sidsel Endresen, Bugge Wesseltoft e, ovviamente, Nils Petter Molvaer.
Nils Petter Molvaer tromba
Eiving Aarset chitarra
Jan Bang live sampling
INFO:
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Sabato 22 settembre 2012, ore 23.00
MARCO ZURZOLO NEW QUARTET
La Distilleria Culture District – Pomigliano d’Arco (NA)
INGRESSO GRATUITO
Sassofonista, compositore e arrangiatore, Marco Zurzolo è uno dei musicisti partenopei più apprezzati a livello internazionale.
Un artista che ha colto in pieno l’essenza del rinascimento della musica partenopea degli anni ’80, che vedeva nascere la
contaminazione delle melodie napoletane con il blues ed il jazz, mettendo in atto una nuova visione artistica e sonora.
Negli anni ha attraversato molti generi collaborando con artisti italiani e stranieri: Pino Daniele, Solomon Burke, Chet Baker,
Zucchero,
Roberto
Murolo,
Mia
Martini,
Gino
Paoli,
Archie
Shepp.
Numerose anche le sue esperienze in teatro con maestri come Roberto de Simone, Luca De Filippo, Enzo Moscato, Enrico
Montesano, Peppe e Concetta Barra.
Per il cinema, ha realizzato le colonne sonore dei film di Antonio Capuano “Pianese Nunzio di anni 14” e “Polvere di Napoli”.
Nel 1995 il debutto discografico con “Lido Aurora” per l’etichetta Polo Sud. Per Itinera, invece, ha pubblicato “Samsara”, progetto
speciale che lo vede accanto a due leggende del jazz: Roscoe Mitchell e Famoudou Don Moye dell’Art Ensemble Of Chicago.
Duratura e proficua la sua collaborazione con l’Egea: nel 2001 esce “Ex Voto” (con la Banda M.V.M.), seguito da“Napoli ventre del
Sud”, “Pulcinella”, “Sette e mezzo” e “Migranti”, lavoro contaminato dai suoni d’Africa.
Applaudito nei più importanti festival del mondo, dal Canada alla Francia, dall’Egitto all’Australia, al Pomigliano Jazz Festival,
Zurzolo presenta un’anticipazione del nuovo lavoro discografico, di prossima pubblicazione.
Energia, poesia e spiritualità sono i termini più adatti per identificare questa nuova avventura musicale con un quartetto rinnovato:
Francesco Villani al pianoforte, Diego Imparato al contrabbasso e Gianluca Brugnano alla batteria.
Progetto estremamente ricco di elementi tematici, coerente e stilisticamente omogeneo. Con un ideale filo rosso che riesce a
collegare l’America e il Mediterraneo.
Marco Zurzolo sassofono
Francesco Villani pianoforte
Diego Imparato contrabbasso
Gianluca Brugnano batteria
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Domenica 23 settembre 2012, ore 20.00
MARIANO BELLOPEDE – CARMINE MARIGLIANO
VIAGGIO IN DUO
La Distilleria Culture District – Pomigliano d’Arco (NA)
INGRESSO GRATUITO
Da sempre attento ai nuovi talenti del territorio e alle migliori nuove proposte campane, il Pomigliano Jazz Festival, fedele alla sua
vocazione, presenta nella sua programmazione il concerto “ViaggioInDuo”.
Il progetto, nato nel 2006 dall’incontro tra due giovani musicisti partenopei, Mariano Bellopede e Carmine Marigliano, è un intimo e
sentito itinerario sonoro, dalle molteplici sfumature.
Pianista il primo, flautista il secondo, entrambi di formazione classica e diplomati al conservatorio col massimo dei voti e la lode,
hanno da sempre un forte legame col jazz e con le musiche del Novecento.
Inizialmente incentrato sulla rielaborazione dei brani di Astor Piazzolla, “ViaggioInDuo” si è pian piano evoluto verso sonorità
differenti, con brani inediti e composizioni originali. Un viaggio appunto, inaspettato e imprevedibile.
Due i lavori discografici all’attivo, l’esordio omonimo del 2009 (per l’etichetta Map) e il recente “Secondo noi” (Polosud, 2012).
Alcuni brani tratti dai loro album sono stati scelti per colonne sonore di spettacoli teatrali, cortometraggi e documentari RAI.
La loro musica, per lo più composta o rielaborata da Bellopede, non è collocabile in un genere preciso: si va da ritmiche
sudamericane a melodie mediterranee, da ostinati quasi contemporanei ad aperture quasi pop.
Vantano già centinaia di esibizioni live e prestigiose collaborazioni musicali e teatrali: Augusto Enriquez e Demetrio Muniz
(arrangiatore dei Buena Vista Social Club), Amii Stewart, Franco Simone, Mariano Rigillo, Remo Girone, Peppe Barra, Bruno
Garofalo, Enzo Moscato, Patrizio Trampetti, Adriano Pennino e Mauro Gioia.
Diversi anche i live per emittenti radiofoniche, da RadioRai a Radio Vaticana e RadioClassica.
Mariano Bellopede pianoforte
Carmine Marigliano flauto traverso e cajon
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Domenica 23 settembre 2012, ore 21.30
LEE KONITZ NEW QUARTET
La Distilleria Culture District – Pomigliano d’Arco (NA)
INGRESSO GRATUITO
È una vera e propria leggenda vivente del jazz. Uno straordinario artista che con la sua musica ha attraversato epoche, generi e
tendenze rimanendo sempre fedele al suo stile. Lee Konitz è senza dubbio il più importante interprete dello stile cool sul sassofono
contralto.
Maestro indiscusso dell’arte dell’improvvisazione, ha suonato con mostri sacri come Lennie Tristano (il suo mentore), Gil Evans,
Gerry Mulligan e soprattutto Miles Davis. Si è sempre messo alla prova in situazioni e contesti differenti, mantenendo negli anni
un’impronta unica e riconoscibile. Ancora oggi continua a stupire per la sua straordinaria originalità espressiva che lo ha portato già
alla fine degli anni ‘40 ad essere considerato uno degli artisti più geniali del suo tempo.
Dagli anni ’60 ha affrontato una serie di esperienze decisamente d’avanguardia duettando con Elvin Jones, Eddie Gomez, Jim Hall,
Dick Katz, Joe Henderson e Ray Nance. Si è poi dedicato alla carriera da solista collaborando sia con giovani talenti e ritmiche
semisconosciute che con i massimi esponenti del jazz: Charles Mingus, Bill Evans, Paul Motian, Michel Petrucciani, Paul Bley, Henri
Texier, Charlie Haden, Ornette Coleman, Brad Mehldau, Dave Holland, Kenny Wheeler e Bill Frisell, solo per citarne alcuni. In Italia
ha duettato con grandi pianisti come Renato Sellani, Enrico Pieranunzi e Franco D’Andrea.
In carriera ha preso parte a più di 200 incisioni tra dischi a suo nome, collaborazioni e partecipazioni speciali. “Live at Birdland” e
“Knowinglee”, rispettivamente per ECM e Outnote, sono le ultime pubblicazioni discografiche, entrambe del 2011. “The Milestone
Albums”, invece, è il titolo del cofanetto contenente 6 cd, pubblicato quest’anno dalla Universal, che include alcuni dei suoi lavori
più significativi e influenti.
Accompagnato da tre giovani talenti come il pianista tedesco Florian Weber e gli statunitensi Jeff Denson al contrabbasso e Dan
Weiss alla batteria, Konitz presenta al Pomigliano Jazz Festival il suo New Quartet. Nella serata conclusiva della XVII edizione va in
scena l’estro, la classe e l’imprevedibilità di un mito del XX secolo, che non smette mai di sorprendere.
Lee Konitz sassofono contralto
Florian Weber pianoforte
Jeff Denson contrabbasso
Dan Weiss batteria
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Domenica 23 settembre 2012, ore 23.00
FRANCESCO D’ERRICO TRIO
La Distilleria Culture District – Pomigliano d’Arco (NA)
INGRESSO GRATUITO
Pianista napoletano classe 1962, laureato in Filosofia teoretica, Francesco D’Errico si é formato jazzisticamente presso i seminari
internazionali di Siena, perfezionando i suoi studi in Francia e negli Stati Uniti.
Oltre all’attività concertistica e discografica (più di 30 cd pubblicati), D’Errico insegna jazz al Conservatorio Carlo Gesualdo da
Venosa di Potenza. Le sue collaborazioni artistiche sono trasversali e spaziano dalla poesia alla danza, dal teatro alla musica e
all’arte: Anna Bonaiuiti, Mariano Rigillo, Shozo Shimamoto, Riccardo Zinna, Franco D’Andrea, Steve Khun, Eddie Gomez, Bob
Moses, Markus Stockausen e David Alan Gross.
Ha collaborato con l’ISMEZ (Istituto Nazionale per lo Sviluppo Musicale del Mezzogiorno) e pubblicato scritti per diverse riviste di
settore.
Per l’etichetta Itinera ha pubblicato nel 2008 “The Gray Goose”, lavoro dedicato a Hanns Eisler e Bertolt Brecht, realizzato in
quartetto con il poeta tedesco Helmut Geerken, il batterista Famoudou Don Moye (Art Ensemble of Chicago) e il sassofonista
Claudio Lugo. Nel 2001, invece, ha dato vita a “A Glance”.
Al Pomigliano Jazz Festival presenta in anteprima, in trio con il contrabbassista Marco de Tilla e il batterista Dario Guidobaldi, i due
nuovi cd editi da Itinera: “Waiting for the Queen” e “And now the Queen!”. Due lavori che rimandano, per un verso, alle
complessità della danza e dell’amore, per l’altro, alle articolazioni di due distinti linguaggi musicali: la narratività pop e l’astrazione
libera. La forma-canzone da un lato, i ritmi del corpo e le suite dall’altro. In un certo senso qui si rispecchiano e si fronteggiano
essoterico ed esoterico. La Regina è attesa danzando sia in strada che a corte, tra brani originali e omaggi a Carlos Antonio Jobim
e Veruska Graziano.
Francesco D’Errico pianoforte
Marco de Tilla contrabbasso
Dario Guidobaldi batteria
INFO:
www.pomiglianojazz.com | tel.081 8032810 – 333 9506712
ufficio stampa: Umberto Di Micco tel. 3492679541 – [email protected]
Sabato 22 settembre e domenica 23 settembre 2012, dalle 16 alle 18
GUIDE E LABORATORI
La Distilleria Culture District – Pomigliano d’Arco (NA)
ACCESSO GRATUITO
Dirette dal pianista Francesco Nastro e dal critico musicale Pietro Mazzone, le GUIDE ALL’ASCOLTO sono veri e propri seminari di
storia del jazz e si articolano in discussioni, analisi di brani musicali, live performance e incontri.
programma
- sabato 22 settembre
Anniversari. A cinquant’anni dall’uscita, omaggio a un disco-mito:
“The Bridge” di Sonny Rollins.
- domenica 23 settembre
FRIEND-LEE
Pomigliano Jazz racconta Konitz
Le iscrizioni si fermeranno una volta raggiunto il numero massimo di 100 persone.
Ogni partecipante riceverà un attestato.
Sul sito www.pomiglianojazz.com il modulo per l’iscrizione.
Sabato 22 settembre e domenica 23 settembre 2012, dalle 17 alle 19
La Distilleria Culture District – Pomigliano d’Arco (NA)
ACCESSO GRATUITO
Destinati a bambine e bambini dai 4 agli 11 anni, i LABORATORI CREATIVI “L’ARTE CHE SUONA” sono attività ludico-didattiche
basate sull’interazione fra i linguaggi artistici di musica, scultura e pittura.
I Laboratori sono organizzati dalla Fondazione Pomigliano Jazz e coordinati da Elena Ceravolo, esperta in didattica dell’arte
contemporanea.
Il tema dei laboratori 2012 è “La musica in forma”: i piccoli artisti, stimolati dall’ascolto musicale, sono guidati nell’esecuzione di
sagome fantastiche attraverso l’uso di diverse tecniche pittoriche.
Le forme realizzate, infine, saranno assemblate tra loro su grandi supporti in una sequenza ritmico-cromatica, fino a creare un
enorme ed ispirato “spartito pittorico”.
Le attività sono ad accesso gratuito e le iscrizioni sono a numero programmato.
Sul sito www.pomiglianojazz.com il modulo per l’iscrizione.
ufficio stampa: Umberto Di Micco tel. 3492679541 – [email protected]
ITINERARI TURISTICI GRATUITI
VISITE GUIDATE
mercoledì 19 settembre
- Visita Anfiteatro Romano di Avella, per i possessori del biglietto del concerto, dalle ore 18
- Escursione Foresta Regionale di Roccarainola, ore 14
- Visita Basiliche Paleocristiane di Cimitile, ore 17
giovedì 20 settembre
- Visita sito archeologico di Somma Vesuviana, ore 11
- Visita sito archeologico di Pollena Trocchia e Conetti Vulcanici del Carcavone, ore 16
venerdì 21 settembre
- Visita Basiliche Paleocristiane di Cimitile, per i possessori del biglietto del concerto, dalle ore 18
- Escursione Palazzo Mediceo di Ottaviano ed escursione sentiero Lungo i Cognoli, ore 14
- Visita santuario e centro storico di Sant'Anastasia, ore 16
TOUR GUIDATI
sabato 22 settembre
Tour Monte Somma
- partenza in bus da Napoli, piazza Municipio, ore 9:30
- visita sito archeologico di Pollena Trocchia ed escursione Conetti Vulcanici del Carcavone
- degustazione enogastronomica alle Cantine Olivella di Sant'Anastasia
- visita Borgo Casamale di Somma Vesuviana
domenica 23 settembre
Tour Alto Nolano
- partenza in bus da Napoli, piazza Municipio, ore 9:30
- visita Basiliche Paleocristiane di Cimitile
- escursione guidata Foresta Regionale di Roccarainola
- degustazione enogastronomica presso la Comunità dell'Eremo dei Camaldoli di Visciano
- visita Anfiteatro e Tombe Romane di Avella
Tutti gli itinerari sono gratuiti.
Le prenotazioni sono individuali e a numero programmato.
Infoline:081 551 05 55, dalle ore 9:30 alle ore 19:30
dettagli itinerari e prenotazioni su www.pomiglianojazz.com
ufficio stampa: Umberto Di Micco tel. 3492679541 – [email protected]