parola di dio - Certosa di Pesio

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Preghi la Parola di Dio? Con frequenza? Tutti i giorni? Se raramente … perché?
Durante la Messa, come ascolti la Parola di Dio? Sei disponibile al servizio delle
Letture?
Ti sembra di testimoniare ed annunciare la Parola di Dio agli altri?
La Parola che
PER LA PREGHIERA
Signore Gesù, tu hai insistito per scommettere sull’uomo e, sfidando la nostra
indifferenza, per regalarci la salvezza, ti sei avvicinato alla nostra vita, anche se
“non c’era posto per te” nelle nostre frenesie, nel nostro materialismo, nella nostra
fretta.
Dammi di superare le macchie abbaglianti dell’esteriorità e del consumismo e di
vedere, con chiarezza, la luce del tuo Vangelo.
Tu che ti sei reso piccolo e fragile per comprendere le mie piccolezze e le mie
fragilità, fammi sentire che, scendendo sulla povertà della terra, hai pensato
proprio a me, alle mie presuntuose sicurezze, al mio peccato e mi hai reso così
importante ai tuoi occhi, che hai speso, per me, un progetto di riscatto così grande
da portarti sulla croce.
Signore, non lasciarmi accontentare di pochi e incerti lumi, quando posso godere ed
essere pervaso dalla tua immensa luce!
Rendimi semplice, umile, come i pastori che si sono messi in cammino verso te
consapevoli della loro debolezza, ma sicuro, come loro, di trovarti sulla mia strada,
di ricevere la tua speranza. Rendimi disponibile a fidarmi di te, a lasciarmi
rinnovare e cambiare da te. Rendimi capace di fare posto, nella mia vita, alla tua
Parola e di mescolarla con i miei gesti, i miei atteggiamenti, le mie scelte, per farli
diventare un tutt’uno con essa.
Aiutami a seguirti, a farmi dono, così come sono, con i miei difetti, le mie
approssimazioni, le mie incoerenze, ma soccorrimi anche nel mio desiderio, sincero,
di collaborare con te, secondo i miei carismi, a migliorare il mondo.
Nei momenti di buio, di smarrimento, di stanchezza, di rinuncia, quando sono come
incatenato dal male e mi crogiolo in esso, rimandando a non so quando la mia
conversione, dammi la forza di svegliarmi e di vegliare, per non cadere nell’inganno,
definitivo, dell’egoismo e della superficialità. Dammi la forza di vegliare perché io
possa gustare la felicità della tua compagnia e scoprirmi raggiante nel testimoniarti
con l’amore, credibile e limpido.
PER LA LODE ED IL GRAZIE
Sono un uomo di speranza perché credo che Dio è nuovo ogni mattina.
Sono un uomo di speranza perché credo che lo Spirito Santo è all’opera nella Chiesa
e nel mondo.
Sono un uomo di speranza perché credo che lo Spirito Creatore dà a chi lo accoglie
una libertà nuova e una provvista di gioia e di fiducia.
Sono un uomo di speranza perché so che la storia della Chiesa è piena di meraviglie.
Sperare è un dovere non un lusso.
Sperare non è sognare, ma è la capacità di trasformare un sogno in realtà.
Felici coloro che osano sognare e che sono disposti a pagare il prezzo più alto perché
il loro sogno prenda corpo nella vita degli uomini.
(Léon Joseph card. Suenens)
SCELTE ED AZIONI DA PORTARSI AVANTI NEL MESE
A.
B.
IMPEGNATI A PREGARE PIU’ SOVENTE LA PAROLA DI DIO, SE POSSIBILE OGNI
GIORNO.
NON PERDERE, E SUSCITA, OCCASIONI CONCRETE PER TESTIMONIARE LA PAROLA
DI DIO E PER AIUTARE GLI ALTRI A CAPIRNE L’IMPORTANZA.
PAROLA DI DIO
libera
(Gv 1, 1-5;14)
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era
Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo
di lui, e senza di lui niente è stato fatto di ciò che esiste. In lui
era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle
tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta. E il Verbo si fece
carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua
gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di
verità.
(Mt 13, 1-9)
Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. Si
cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire
su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva
sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse:
“Ecco, il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava, una
parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la
divorarono. Un’altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c’era
molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo.
Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò.
Un’altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la
soffocarono. Un’altra parte cadde sulla terra buona e diede
frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. Chi ha
orecchi, intenda”.
SPUNTI DI APPROFONDIMENTO PERSONALE
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Alla Mensa eucaristica vi sono due “portate”: la Parola di Dio e la
Comunione con il Pane vivo disceso dal cielo (Corpo e Sangue di
Cristo Signore).
San Girolamo dice: “Chi ascolta in modo non attento, sarà colpevole
come colui che avrà lasciato cadere negligentemente per terra il
Corpo del Signore”.
CERTOSA DI PESIO – SCUOLA DI PREGHIERA – DICEMBRE 2004
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La Parola di Dio è parola viva, attua ciò che dice. In Dio non c’è
distinzione fra il dire ed il fare.
Non è parola menzognera (quante menzogne oggi!), ma ti libera nel
profondo del cuore verso la vera vita, il vero senso della vita.
Nel Prologo di Giovanni la Parola, esistente dall’eternità, si fa carne,
pone la tenda in mezzo a noi, si incarna a Nazaret e nasce a
Betlemme. E’ il Natale. La venuta della luce. Tutto il Natale è avvolto
in un clima di luce, gioia, stupore (cfr. i Pastori, i Magi – Lc 2, 1-20;
Mt 2, 1-12).
La Parola di Dio porta nel cuore e nella vita luce, gioia, speranza,
guarigione.
La stanchezza delle molte “parole” di oggi può disorientare sulla
potenza ed efficacia della Parola di Dio. Quante “parole” vuote,
ipocrite, menzognere, di inganno, … possono confondere e farci
dubitare della Parola di Dio.
Partiamo dalla realtà della vita: a volte c’è confusione e
disorientamento. Possiamo vivere con noi stessi nell’inganno, nella
menzogna, nelle maschere, nei compromessi. Possiamo avere un
concetto sbagliato di noi stessi. Ci sottovalutiamo. Non ci vogliamo
bene, ci ripieghiamo nel pessimismo e nel grigiore.
La Parola di Dio ci getta fuori (alzati, cammina, va, …).
La Parola di Dio fa venire fuori la verità nascosta nel profondo del
cuore. La verità è che sei figlio/a amato/a, che la tua vita va vissuta
da figlio/a e da fratello o sorella. La Parola ti genera figlio, ti fa
riscoprire il dono, ti libera dalla maschere, ti guarisce (lebbra,
cecità, paralisi, sordità, essere muto, morto, … - cfr. i miracoli di
Gesù).
La Parola di Dio entra nella tua storia, nella tua vita, nel tuo cuore
per guarirti, per costituirti figlio/a. La Parola va accolta.
Fondamentale è accogliere la Parola di Dio perché fruttifichi. La
parabola del seminatore è l’avventura della Parola nel nostro cuore,
nel tuo cuore.
Esaminiamone alcuni passaggi: strada = la Parola ci viene rapita
per la nostra tiepidezza, falso buon senso, mediocrità. Satana ci
rapisce la Parola e quindi non può portare frutto; pietre = il cuore di
pietra (orgoglio), non avere speranza (pessimismo), le paure (non ce
la faccio), essere incostanti; spine = le cose del mondo, la
preoccupazione di avere abbastanza, la voglia di avere di più,
l’egoismo, la sete di avere e potere, le fami della sensualità. Gesù
dice: “le preoccupazioni del mondo e l’inganno delle ricchezze” (Mt
13, 22).
La Parola di Dio vince in noi le varie resistenze (strada, pietre, spine)
e diventiamo terra buona (bella).
Noi, terra, siamo la sposa, il seme (la Parola di Dio è lo sposo … e si
porta frutto).
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Tutta la Scrittura ha dentro di sé la nuzialità di Dio con il suo
popolo, con ciascuno di noi.
L’uomo è terra buona – bella che deve accogliere la Parola. La vita va
vista con speranza, pur nelle difficoltà (sassi, spine, …). Le difficoltà
come luogo di incontro con la Parola di Dio che libera, guarisce e
porta frutto.
La parabola del seminatore indica le difficoltà della semina, ma
intanto c’è la crescita, il seme vince e porta frutto. La parabola va
oltre le difficoltà e porta frutto: cioè la Parola ti fa figlio/a (terra
buona, bella) e porta frutto in maniera grande, non sperata (trenta,
sessanta, cento).
Alcuni punti per pregare ed accogliere la Parola di Dio: a) scegli un
luogo possibilmente silenzioso; b) premetti un’invocazione allo
Spirito Santo; fai un atto di fede nella Parola di Dio, presenza di
Cristo; bacia la Bibbia in segno di amore e adorazione; c) leggi
attentamente, senza fretta, sottolinea ciò che ti colpisce; d) applica
la Parola appena colta nella lettura alla tua vita, alle tue situazioni,
ai problemi, alle scelte, … vedi cosa ti suggerisce, come ti guida ed
illumina; e) dialoga con Dio, rispondi a quanto hai ruminato,
ponigli delle domande, chiedi perdono, …; f) apriti alla lode, al
grazie, alla gioia, allo stupore perché Lui è con te, è in te, vuole
salvarti; g) lavora perché la tua vita cambi (si converta sulla
lunghezza d’onda di quanto la Parola ti ha illuminato), deciditi per
Dio; h) comunica agli altri la tua esperienza dell’incontro con la
Parola, sii testimone di Gesù, aiuta la gente a conoscere ed
innamorarsi della Parola di Dio.
Tre atteggiamenti fondamentali nel pregare la Parola: 1. perseverare
… ogni giorno; 2. mettere la semplicità del Bambino evangelico,
sapersi stupire; 3. annunciare, testimoniare “gridare il Vangelo con
la vita” (Charles de Foucauld).
Nella Messa al momento della lettura della Parola c’è un crescendo
per l’incontro con Gesù: Antico Testamento … Lettere … Vangelo.
L’omelia porta il Vangelo nella vita. Il Credo (Professione di Fede) è
una risposta di assenso all’insegnamento del Signore, un impegno di
vita. La Preghiera dei Fedeli è la Parola che si fa orazione. Il popolo
esercita la sua funzione sacerdotale.
Anche i segni esterni ci parlano della dignità della Parola: ambone,
processione, ceri accesi, lo stare in piedi, i segni della croce, il bacio
della Parola, l’ostensione della Parola dopo la lettura.
Maria è la Madre del Verbo. Lei, se tu lo vuoi, può condurti alle
profondità e alla vita che dona la Parola.
DOMANDE PER LA RUMINATIO
 E’ importante per te la Parola di Dio? E’ luce per il concreto della tua vita
quotidiana?
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