La foresta fossile dello Stura di Lanzo "L’acqua lambisce le nere propaggini dei fossili che affiorano dall’argilla chiara sulle rive del torrente". Così ci appariva il paesaggio del torrente Stura di Lanzo, affluente di sinistra del Po, in Provincia di Torino, quando l’abbiamo visitato in gita scolastica. Proprio sullo Stura, nel tratto tra Ciriè e Nole, si trova un grande giacimento fossilifero, cioè una foresta fossile, che è stata portata in parte alla luce dall’alluvione del 2000. Nel Pliocene, vale a dire circa 3 milioni di anni fa’, nel luogo dove scorre adesso lo Stura, si ipotizza che si trovasse una palude. La vegetazione che vi cresceva venne distrutta, forse da un incendio, e si sedimentò nella palude stessa. Si verificarono così le condizioni necessarie alla fossilizzazione. I resti si sono conservati perfettamente, tanto da poter riconoscere i tronchi crollati, le radici, i rametti e i calchi delle foglie nell’argilla. I fossili appartengono ad una pianta chiamata "glyptostrobus europaeus", della quale oggi esistono esemplari affini solo nella Cina meridionale. La foresta fossile dello Stura costituisce un importante geosito, situato nella Zona di salvaguardia dello Stura di Lanzo, un area protetta regionale gestita dallo stesso ente che gestisce il Parco de La Mandria. Durante la nostra gita, abbiamo fatto una breve tappa ad una risorgiva situata nel bosco, detta Funtana ‘d Cup, che ha la particolarità di avere la portata e la temperatura dell’acqua (circa 8 gradi) costanti nel corso dell’anno. Accade così che, nel corso dell’inverno, lo sbalzo termico tra la temperatura dell’acqua e quella dell’aria provochino la formazione di vapori, creando un ambiente molto suggestivo. La foresta fossile dello Stura di Lanzo Come si arriva La foresta fossile è un importante e caratteristico sito, a pochi chilometri da Torino, che merita sicuramente una visita. Per arrivarci, da Torino si imbocca la S. P. delle Valli di Lanzo, detta Mandria. Giunti a Robassomero si lascia la provinciale e si seguono a destra le indicazioni per Ciriè. Al termine della discesa posta immediatamente dopo Robassomero, si svolta a sinistra per Vastalla (fraz. Di Cirié);la svolta si trova prima del ponte sulla Stura. Passata la frazione, si prosegue in aperta campagna fino alla frazione Grange di Nole, ben visibile sulla destra. E' conveniente lasciare il mezzo nei pressi della chiesa, all'ingresso dell'abitato, da dove, tenendo sempre la destra, si raggiunge in pochi minuti la strada sterrata di accesso al torrente, dove si trovano i cartelli indicanti la Zona di salvaguardia dello Stura di Lanzo. Seguendo tale strada, in circa quindici minuti si arriva al greto del torrente in prossimità dei fossili. Lungo il cammino, sulla destra, a pochi passi della strada, si può osservare la risorgiva detta Funtana 'd Cup.