Istituto Professionale "J. B. BECCARI" Via Paganini 22 – 10154 Torino - Tel. 0112409795 Fax 0112358071 Succursale Via Pesaro 11- Torino- Tel. 011/5212454 Fax 011/4601014 Codice Fiscale: 80091020018 E-mail: [email protected] Sistema Qualità Certificato UNI EN ISO 9001 ATT. N° SGQ 1369 - Sito Internet: www.istituto-beccari.it PIANO DI LAVORO ANNUALE PERSONALE Anno Scolastico: 2012-2013 PROFF. Pietro MANTELLI – Roberto RAVERTA MATERIA: FISICA CLASSE: 2° SEZIONE: A INDIRIZZO: IA TESTO IN ADOZIONE: FRANK – WYSESSION – YANCOPOULOS - Fisica - Concetti in azione – linx - PEARSON 1. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE Composizione Numero allievi iscritti: 19 Numero allievi non frequentanti: 0 Numero allievi diversamente abili: 2 Numero allievi DSA: 2 Numero allievi non italofoni: 4 (di cui 2 con difficoltà linguistiche molto evidenti) Partecipazione della classe al dialogo educativo La classe si comporta in modo complessivamente corretto La classe non rispetta le regole Una parte della classe non rispetta le regole Osservazioni: Ad una prima impressione la classe si mostra interessata, ma non omogenea nei livelli di partenza e nelle motivazioni allo studio. Impegno e interesse La classe segue passivamente l’attività didattica La classe segue l’attività didattica in modo partecipato e responsabile La classe segue l’attività didattica in modo partecipato ma dispersivo Complessivamente l’impegno domestico è soddisfacente Complessivamente l’impegno domestico è scarso Complessivamente l’impegno domestico è saltuario e finalizzato ai momenti di verifica Livello di partenza della classe: possesso dei requisiti minimi per affrontare lo studio delle discipline dell’anno I diversi livelli (alto, medio, basso) sono ripartiti in modo omogeneo I diversi livelli (alto, medio, basso) sono ripartiti in modo disomogeneo Manca la fascia media Prevale la fascia bassa Prof. Pietro MANTELLI – FISICA - FILE: 748957468 - Pagina 1 di 5 2 . OBIETTIVI DISCIPLINARI (programmazione di dipartimento) UNITÀ/ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ DIDATTICA VERIFICHE Descrivere il moto di un corpo facendo riferimento alle forze ad esso applicate Conoscere gli enunciati dei tre principi della dinamica Applicare il secondo principio della dinamica Proporre e comprendere semplici esempi dei tre principi della dinamica Libro lezione C2 pag. 52 lezione C3 pag. 58 Orali e pratiche SUDDIVISIONE TEMPORALE Unità 1 I principi della dinamica SETTEMBRE OTTOBRE Prove di verifica a pag. 71 Appunti Laboratorio VERIFICA SPERIMENTALE DEL SECONDO PRINCIPIO Obiettivi minimi: enunciare i principi della dinamica; conoscere le proporzionalità fra grandezze coinvolte; fare semplici esempi applicativi Collegamenti con Storia Aristotele, Leonardo, Galileo, Newton Unità 2 I moti nel piano Analizzare e descrivere situazioni connesse al moto circolare OTTOBRE Conoscere grandezze e unità di misura caratteristiche del moto circolare uniforme Misurare o calcolare frequenza, periodo, velocità angolare, tangenziale, accelerazione centripeta Utilizzare unità di misura del SI e pratiche Libro lezione B4 pag. 39 Appunti Laboratorio MISURE DI FREQUENZA, PERIODO, VELOCITA’ Collegamenti con Biologia La centrifuga Unità 3 Energia NOVEMBRE DICEMBRE Analizzare qualitativamente fenomeni legati a trasformazioni energetiche Risolvere problemi utilizzando il principio di conservazione dell’energia Conoscere le definizioni di lavoro, potenza, energia cinetica e potenziale gravitazionale Calcolare con le relative relazioni matematiche: lavoro, energia cinetica, potenziale gravitazionale Descrivere mediante schemi le trasformazioni di energia Utilizzare correttamente le unità di misura del SI e pratiche Libro lezione E1 pag. 94 lezione F1 pag. 122 lezione F2 pag. 128 lezione F3 pag. 134 Appunti Laboratorio VERIFICA SPERIMENTALE DEL PRINCIPIO DI CONSERVAZ. DELL’ENERGIA Orali e pratiche Prove di verifica a pag. 45 Obiettivi minimi: distinguere le varie grandezze fisiche caratteristiche del moto circolare; eseguire equivalenze fra unità di misura Orali e pratiche Prove di verifica a pag. 141 Obiettivi minimi: saper esporre le differenze fra le varie forme di energia; applicare le formule per il calcolo delle energia cinetica e potenziale; conoscere le unità di energia e potenza Collegamenti con Tecnologia Le centrali idroelettriche Unità 4 Calore e temperatura DICEMBRE GENNAIO Descrivere i fenomeni legati alla dilatazione termica e alla trasmissione del calore Conoscere le scale termometriche Comprendere il fenomeno della dilatazione termica Conoscere i meccanismi di propagazione del calore: conduzione, convezione, irraggiamento Utilizzare termometri Valutare l’ordine di grandezza della dilatazione di un solido e di un liquido Valutare il calore disperso in situazioni diverse Libro lezione G1 pag. 144 lezione G2 pag. 150 lezione D3 pag. 82 Appunti Laboratorio DILATAZIONE TRASMISSIONE DEL CALORE Collegamenti con Tecnologia Il condizionamento domestico Orali e pratiche Prove di verifica a pag. 165 Obiettivi minimi: Conoscere e utilizzare la scala Celsius e Kelvin; principio di funzionamento di un termometro; distinguere fra i vari meccanismi della trasmissione del calore Prof. Pietro MANTELLI – FISICA - FILE: 748957468 - Pagina 2 di 5 Unità 5 la luce FEBBRAIO Descrivere alcuni fenomeni legati alla propagazione della luce in termini di riflessione e rifrazione Le leggi della riflessione su specchi piani Le leggi della rifrazione della luce La riflessione totale Applicare le leggi della riflessione e della rifrazione per costruire l’immagine di un oggetto Libro lezione L1 pag. 224 lezione L2 pag. 228 Orali e pratiche Prove di verifica a pag. 247 Appunti Laboratorio SECONDA LEGGE DELLA RIFLESSIONE MISURA DELL’INDICE DI RIFRAZIONE Obiettivi minimi: esporre le leggi della riflessione e della rifrazione; costruire l’immagine di un oggetto formato da uno specchio piano Collegamenti con Tecnologia Le fibre ottiche Unità 6 la corrente elettrica MARZO APRILE Distinguere grandezze elettriche di vario tipo: tensione, corrente, resistenza, potenza, frequenza Effettuare misure delle grandezze elettriche in corrente continua Valutare i pericoli della corrente elettrica Conoscere gli elementi fondamentali caratteristici di un circuito elettrico: alimentatore, generatore, utilizzatore, strumenti di misura Schematizzare circuiti elettrici elementari Utilizzare la relazione fra tensione e corrente Riconoscere gli effetti della corrente Misurare con il tester Libro lezione M2 pag. 254 lezione M3 pag. 258 Descrivere applicazioni tecnologiche legate a fenomeni magnetici MAGGIO GIUGNO Distinguere fra campo gravitazionale, elettrico e magnetico Come si genera un campo magnetico? Come interagisce con la corrente? Laboratorio IL TESTER PRIMA LEGGE DI OHM MISURE DI RESISTENZE Spiegare il funzionamento: bussola, elettrocalamita, campanello, apriporta, relé, interruttore megnetotermico Prove di verifica a pag. 273 Appunti Collegamenti con Tecnologia Sicurezza elettrica Unità 7 il campo magnetico Orali e pratiche Libro lezione N1 pag. 276 lezione N2 pag. 280 Appunti Laboratorio ELETTROCALAMITA Obiettivi minimi: riconoscere in un semplice schema elettrico i principali elementi; utilizzare il tester; distinguere le unità di misura per grandezze elettriche; spiegare la relazione fra tensione e corrente in un conduttore ohmico Orali e pratiche Obiettivi minimi: spiegare i principi di funzionamento di alcuni dispositivi elettromagnetici (elettrocalamita) Collegamenti con Tecnologia Dispositivi elettromagnetici Unità 8 le onde elettromagn etiche MAGGIO GIUGNO Distinguere i vari tipi di onde elettromagnetiche Classificazione delle onde e.m. in base alla loro frequenza Dai raggi X alle onde radio Collocare nello spettro e.m. un’onda in base alle sue caratteristiche e denominazione Libro lezione I1 pag. 196 Appunti Collegamenti con Tecnologia: Forni e fornelli (microonde, induzione, infrarossi) Orali Prove di verifica a pag. 199 Obiettivi minimi: catalogare le onde e.m. in base alla loro frequenza obiettivi generali educativi: acquisizione di sensibilità verso gli altri: capacità di ascolto, collaborazione nelle attività di gruppo. responsabilizzazione personale: rispetto delle scadenze e degli orari, assiduità nella frequenza. abitudine alla costanza nello studio anche come metodo di organizzazione del tempo libero. individuare e collegare le conoscenze ad altre discipline affini. obiettivi generali didattici: formazione, affinamento o consolidamento di un metodo di studio personalizzato. A tale scopo gli allievi cureranno in modo particolare il "quaderno di fisica" secondo indicazioni fornite. comprensione del libro di testo, che verrà considerato come indispensabile mezzo per l'apprendimento. comprensione del rapporto tra costruzione teorica e realizzazione sperimentale nell'indagine scientifica. analisi, semplificazione, modellizzazione e schematizzazione di semplici situazioni fisiche. uso della matematica e in particolare delle funzioni, delle rappresentazioni grafiche e del calcolo numerico. costruzione dell'abitudine al rispetto dei fatti, loro interpretazione nell’ambito della teoria della misura. deduzione delle relazioni matematiche fra grandezze fisiche dai dati sperimentali Prof. Pietro MANTELLI – FISICA - FILE: 748957468 - Pagina 3 di 5 capacità di espressione con linguaggio corretto, sintetico e proprio della disciplina. 3 METODOLOGIA DIDATTICA Lezione frontale Lezione interattiva Gruppi di lavoro Il metodo consisterà in una fase sperimentale eseguita in laboratorio e una teorica deduttiva e induttiva; durante l'approccio al problema da parte degli allievi si tenterà di colmare le eventuali lacune, di richiamare gli aspetti teorici più significativi e di approfondire gli aspetti matematici connessi. E' indispensabile, in questo modo di procedere, la partecipazione attiva e spontanea da parte degli studenti in entrambe le fasi e in particolare modo in quella sperimentale per la quale gli allievi verranno suddivisi in gruppi di lavoro. Gli argomenti saranno affrontati mettendo in evidenza i concetti fondamentali senza insistere sui dettagli e sul formalismo, ma curando gli aspetti logici di concatenamento e collegamento. STRUMENTI DI LAVORO: Il libro di testo, considerato indispensabile mezzo per l’attività didattica in classe, per lo studio e per l’esercitazione personale, per l’apprendimento. Il quaderno di fisica verrà particolarmente curato per l’acquisizione di un metodo di lavoro strutturato ed organizzato Per l’attività sperimentale si farà uso di schede di lavoro preparate appositamente ed adattate dal docente. Il materiale didattico verrà pubblicato su apposita piattaforma informatica disponibile su internet. l metodo consisterà in una fase sperimentale eseguita in laboratorio e una teorica deduttiva e induttiva; durante l'approccio al problema da parte degli allievi si tenterà di colmare le eventuali lacune, di richiamare gli aspetti teorici più significativi e di approfondire gli aspetti matematici connessi. E' indispensabile, in questo modo di procedere, la partecipazione attiva e spontanea da parte degli studenti in entrambe le fasi e in particolare modo in quella sperimentale per la quale gli allievi verranno suddivisi in gruppi di lavoro. LABORATORIO DI FISICA: si rende assolutamente necessario l’adeguamento delle strutture, l’arricchimento del materiale e delle attrezzature di laboratorio la cui attuale dotazione è assolutamente inadeguata per condurre una didattica laboratoriale coerente con gli obiettivi indicati nelle linee guida ministeriali! 4. STRATEGIE DI SOSTEGNO/RECUPERO Attività di recupero in orario curricolare con pausa della normale attività didattica Attività di recupero in orario curricolare senza pausa della normale attività didattica Attività di recupero al di fuori dell’orario curricolare Assegnazione di compiti a casa funzionali al recupero Si prevede un rallentamento o un arresto dello svolgimento dell’attività programmata qualora si ravveda la necessità di recupero da parte della classe; particolare attenzione e aiuto verranno prestati individualmente agli allievi che presentino delle difficoltà che non riescano a colmare malgrado la dimostrazione di impegno nello studio personale. Per i recuperi di fine trimestre e di fine anno ci si atterrà a quanto stabilito dal Collegio dei Docenti in ottemperanza alla CM 92/07. 5. CRITERI E METODOLOGIE DI VALUTAZIONE Criteri di valutazione Conoscenza delle definizioni delle grandezze fisiche studiate e delle loro unità di misura Comprensione dei concetti alla base delle definizioni o relazioni studiate Applicazione dei principi studiati ad esercizi numerici Analisi mediante modelli semplificativi delle situazioni reali proposte Analisi dei dati tratti dalle esperienze di laboratorio Esposizione orale o scritta con linguaggio tecnico appropriato Partecipazione e interesse Impegno Autonomia di lavoro Prof. Pietro MANTELLI – FISICA - FILE: 748957468 - Pagina 4 di 5 GRIGLIA - CONDIVISA A LIVELLO DIPARTIMENTALE - DEI VOTI DA 1 A 10 CON INDICATORI E DESCRITTORI E CON PARTICOLARE RIGUARDO AL PUNTO DI SUFFICIENZA: INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE NUMERICA (/10) CONOSCENZA DEI CONTENUTI COMPRENSIONE ESPRESSIONE ORALE 1-3 Nulla o scarsa Marginale Non sa esporre 4 Frammentaria e lacunosa Incompleta Espone in modo stentato e confuso 5 Frammentaria e superficiale Incerta Espone con difficoltà se guidato 6 Completa ma non approfondita Corretta nell’insieme Sa esporre se guidato 7 Completa e approfondita per alcuni aspetti Corretta Sa esporre 8 Approfondita Comprende concetti complessi e individua collegamenti Espone in modo scorrevole e autonomo 9-10 Conosce tutti i contenuti in modo articolato Comprende concetti complessi e individua collegamenti Espone in modo pertinente usando un lessico ricco e adeguato 6. NUMERO, MODALITÀ, TEMPI DI CORREZIONE DELLE VERIFICHE Ai fini della valutazione verranno eseguiti: controlli e verifiche periodiche del “quaderno di fisica” e delle relazioni di laboratorio prove orali con data programmata; test scritti su aspetti pratici collegati alle esperienze svolte in laboratorio (correzione e valutazione entro 1 settimana) Torino, 18 ottobre 2012 Firma del docente (Prof. Pietro Mantelli) Firma del docente tecnico-pratico (Prof. Roberto Raverta) Prof. Pietro MANTELLI – FISICA - FILE: 748957468 - Pagina 5 di 5