IV A - Atuttascuola

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Il romanzo realista è una narrazione di vicende verosimili, ambientate in luoghi e
tempi ben precisi e vicini all’autore. In questo tipo di romanzo sono trattati gli aspetti
della società contemporanea: come le contraddizioni dell’ordine sociale, e i
cambiamenti di costume e di mentalità in rapporto ai grandi eventi politici ed
economici.
La narrazione realistica è diversa dal romanzo realista. Quest’ultimo è nato
nell’Ottocento, ed è caratterizzato dal contenuto sociale: come ad esempio la
descrizione della lotta del borghese contro la società aristocratica (Stendhal), oppure
la descrizione del mondo degli umili e dei sfortunati (Dickens).
Al contrario la narrazione realistica può essere un testo narrativo di qualsiasi epoca,
purché riproduca situazioni e personaggi verosimili; come la maggior parte dei romanzi
del passato.
Il realismo ha lo scopo di cogliere la realtà così com’è e di annullare la sensibilità
individuale. Da ciò sono nate importanti scelte sul piano formale:
 una prosa piana e lineare, per mantenere la narrazione nell’ambito di
un’assoluta oggettività;
 la presenza di un narratore che si esprime in terza persona (narratore
esterno);
 pochi spazi per gli interventi dell’autore, per commenti e per anticipazioni.
Il realismo si diffonde rapidamente in tutta Europa, e nell’Inghilterra vittoriana viene
accolto dall’opera di Charles Dickens; anche se l’autore inglese non era ancora al
livello dei suoi contemporanei francesi.
Charles Dickens nacque a Landport nel 1812, ebbe un’infanzia tormentata dalla
miseria, vivendo l’esasperazione degli squallidi sobborghi londinesi e stando a contatto
con le classi sociali più povere. Nei suoi romanzi egli s'interessa dei problemi sociali e
umani del tempo, e li tratta con tono ironico e con spirito di commossa partecipazione.
Tra le sue opere più importanti ricordiamo: Il circolo Pickwick, Le avventure di Oliver
Twist, David Copperfield, Tempi difficili e La piccola Dorrit.
Oliver Twist è il primo dei romanzi in cui Dickens riflette sui difetti della società e sul
funzionamento dell’amministrazione pubblica. Anche nel David Copperfield e in Tempi
difficili egli descrive una società dura e spietata, manovrata dalle rigide leggi del
profitto. Dickens espone una soluzione di tipo filantropico e paternalistico: nei suoi
romanzi appaiono ricchi e bravi signori che si prendono cura dei piccoli orfani,
assicurandogli una vita migliore. Ma l’ottima abilità di questo autore sta nel
rappresentare situazioni che fanno intendere il disperato isolamento dell’uomo.
Scritto nel 1854, Tempi difficili è uno dei romanzi più rappresentativi dei cambiamenti
nel modo di produrre e di lavorare, che vanno sotto il nome di rivoluzione industriale.
Infatti, esso presenta gli effetti negativi della società industrializzata che riduce gli
uomini a macchine, e critica la mentalità materialistica del tempo. Ambientato a
Coketown, i protagonisti sono i figli di un industriale: Louisa e Tom. Louisa viene
costretta a sposare il vecchio e cinico fabbricante Bounderby, dove lavora il fratello
Tom. Sedotta da un giovane uomo che vuole approfittare di lei, Louisa prende
coscienza dell’arida vita che sta conducendo e fugge dal padre per trovare protezione.
Nel frattempo suo fratello Tom ruba del denaro a Bounderby e cerca di far ricadere
la colpa su un innocente operaio Stephen Blackpool. Alla fine Tom sarà scoperto e
mandato all’estero per evitare uno scandalo.
In questo brano Dickens pur avendo una grande diffidenza nei vconfronti della classe
operaia, da importanza a l’operaio in quanto individuo. Infatti, egli dedica il suo
interesse analizzando la condizione operaia, disumana non solo per la fatica e le
condizioni di lavoro ma anche perché influisce sulla vita privata dei lavoratori.
La vicenda più significativa del romanzo si trova nel brano La “scandalosa” pretesa di
un operaio, in cui Sthepen Blackpool è un operaio invecchiato dalla fatica e dal
fallimento del suo matrimonio. Sthepen non può ricostruirsi una vita poiché, in quanto
povero, non può divorziare né sperare nella giustizia, che resta un privilegio solo dei
ricchi. Il solo fatto che Stephen possa sperare nella giustizia lo fa passare come un
“irragionevole”, che avanza pretese assurde che potrebbero mettere in discussione la
subordinazione operaia. La sua vicenda è significativa perché dimostra l’insensibilità
della classe dirigente di fronte al dramma umano dell’operaio e quindi può essere letta
come un esempio della difficoltà dei rapporti sociali esistenti in Inghilterra nella
prima fase dell’industrializzazione.
Roberta Ciaralli & Eleonora Lucciola
IV A
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