Materiali innovativi, attenzione all`ambiente e coinvolgimento del

Materiali
innovativi,
attenzione
all’ambiente e coinvolgimento del
territorio:
il
Centro
Ricerche
dell’ENEA di Brindisi.
Presente a Brindisi presso la Cittadella della
Ricerca sin dai primi anni ‘90 con uno sportello
tecnologico, dal 2001 l’ENEA si è dotato,
presso la stessa sede, di un Centro Ricerche
dedicato alla ricerca e allo sviluppo
tecnologico, nonché ad attività di promozione sul territorio sui temi dell’energia e
dell’ambiente, al fine di diffondere una “cultura dell’efficienza energetica”.
Abbiamo intervistato per voi il Direttore del Centro Ricerche ENEA di Brindisi, l’Ing.
Gaetano Maurizio Monti.
 Quali sono le attività di cui si occupa il Centro Ricerche ENEA di Brindisi?
Il Centro Ricerche dell’ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente) si
occupa di ricerche sui materiali innovativi in vari campi, con particolare attenzione al
settore energetico e dell’ambiente. Dispone di 2.250 m² di laboratori, di 665 m² di uffici e di
un impianto speciale per la caratterizzazione di materiali e componenti eserciti ad alta
temperatura ed in condizioni di lavoro gravose (CERTEM).
Le attività sono gestite attraverso quattro sezioni: l’unità tecnico-scientifica Materiali e
Nuove Tecnologie, l’unità tecnico-scientifica Fusione, l’unità tecnico-scientifica Tecnologie
Fisiche Avanzate e il progetto speciale Clima Globale.
 Quando è nato e di quanti collaboratori si avvale?
L’ENEA a Brindisi nasce nei primi anni ‘90 con uno sportello tecnologico ed altre iniziative
volte alla promozione delle attività di Ricerca e Sviluppo tecnologico, ma solo nel 2001 il
Centro Ricerche consolida la propria struttura, rilevando le tecnostrutture del CNRSM,
Centro Nazionale di Ricerca sui Materiali e assumendo gli ex dipendenti del Consorzio
Pastis. Attualmente i dipendenti sono 74, cui si aggiungono 7 collaboratori.
 Qual è l'età media e la provenienza del personale?
I dipendenti dell’ENEA (27 donne e 47 uomini) hanno un’età media di 42 anni e l’88% di
essi è di provenienza pugliese.
 Quali sono i progetti a cui si sta lavorando attualmente?
I progetti a cui si lavora nel Centro sono numerosi: recentemente l’ENEA ha proposto
all’Area Vasta Brindisi il progetto CEFEN (Centro Studi e Servizi per l’Efficienza
Energetica), utile anche ad avvicinare la cittadinanza alle attività svolte e motivo per cui
siamo tra i proponenti del Distretto Produttivo dell’Edilizia Sostenibile e del Distretto
Produttivo dell’Energia Rinnovabile e dell’Efficienza Energetica.
Altri progetti riguardano lo sviluppo di materiali nanocompositi polimerici innovativi per
applicazioni in ottica, elettronica e sensoristica (progetto PONAMAT), l’utilizzo di
tecnologie innovative per trattamenti e rivestimenti superficiali di utensili e componenti
meccanici (progetto TITRIS), l’uso di materiali compositi innovativi a matrice termoplastica
per lo stampaggio rotazionale (progetto INCOR), l’impiego di tecniche di
elettrodeposizione per rivestimenti funzionali innovativi (progetto RINNOVA) e un modello
di cooperazione permanente italo – greca sulla ricerca e l’innovazione (Progetto NETITEL).
 Quali sono gli ultimi progetti conclusi?
Abbiamo gestito progetti riguardanti differenti aree di ricerca, relativi a: tecnologie e
materiali innovativi per i trasporti (progetto Textra), sviluppo di materiali e processi per la
realizzazione di rivestimenti altamente innovativi per l’industria vetraria ed oftalmica
(progetto HICOGI), materiali e metodologie innovativi per prodotti nel settore delle energie
rinnovabili (progetto MIPER), realizzazione di metodologie per il riciclo di fibre di carbonio,
eco-design di aeromobili.
 Esistono collaborazioni con le amministrazioni pubbliche e con le imprese?
Sì, esiste un clima di forte collaborazione con le amministrazioni pubbliche, con le imprese
(tra cui: Avio, Mermec, Salver, Jonica Impianti, Costruzioni Solari, Processi Speciali), con i
centri di ricerca (NNL, INFM CNR di Lecce, CETMA) e con le università (Università del
Salento, Politecnico di Bari, Istituto Tecnologia dei Materiali Compositi CNR di Napoli,
Istituto di Struttura della Materia CNR di Roma, Università di Padova, Università di Roma).
 Esiste, a suo avviso, un sostegno rilevante da parte delle istituzioni nei
confronti della ricerca pubblica?
Il sostegno che le istituzioni destinano alla ricerca pubblica non può essere definito
rilevante: l'Italia dedica ogni anno poco più dell'1% del proprio PIL in ricerca, circa la metà
della media europea. Ed è questa la realtà con la quale è necessario confrontarsi
quotidianamente.
 Parliamo del fattore territoriale: qual è nella sua esperienza il valore aggiunto
e quali le difficoltà di fare ricerca in Puglia?
Tra i valori aggiunti si possono annoverare l’esistenza di un tessuto industriale diffuso e di
un’imprenditoria attiva, la sensibilità degli Enti Locali, nonché la disponibilità di risorse
finanziarie regionali a sostegno della ricerca.
Tra le difficoltà individuo invece una scarsa propensione delle imprese agli investimenti
nella ricerca a medio-lungo termine, ma questo è purtroppo da considerarsi un problema
nazionale.
 Qual è stata la spinta che l’ha condotta ad appassionarsi al mondo della
ricerca?
Ho iniziato la mia attività lavorativa, da Ingegnere, nel settore privato, ma avevo il
desiderio di operare nel settore pubblico, per poter perseguire gli interessi di tutti: dirigere
il Centro Ricerche ENEA mi ha dato la possibilità di realizzare la mia aspirazione.
Il mio ruolo prevede sia compiti relativi alla gestione unitaria di tutte le azioni inerenti la
funzionalità del Centro, sia relativi alla promozione sul territorio delle attività svolte
dall’Ente: ciò per me costituisce una spinta molto rilevante, in quanto vorrei infondere nella
cittadinanza la curiosità per la cultura scientifica, la stessa curiosità che agli esordi della
mia attività lavorativa ha avvicinato me al mondo della ricerca. Ciò mi consente di
trasferire entusiasmo anche ai miei ricercatori, i quali sono soddisfatti del proprio lavoro,
nonostante le ristrettezze economiche in cui versa il mondo della ricerca.
 Saprebbe indicarci tre motivi con cui inviterebbe un giovane ad intraprendere
la strada della ricerca?
Le motivazioni per intraprendere la strada della ricerca devono essere legate alle
inclinazioni personali (come per ogni altra carriera), ma sicuramente occorre dotarsi di una
solida preparazione scientifica, curiosità e passione. La motivazione deve nascere
dall’amore per la scienza, dalla passione per le sfide e dalla volontà di innovare.