Communicationes nº 63
15-06-2006
- Nuova Casa di spiritualità in Malawi
- Centro Teresiano-Sanjuanista di Avila:
- VI settimana di spiritualità
- Corso su Elisabetta della Trinità
- Elisabetta della Trinità: libro del Centenario
- Terremoto in Indonesia
Nuova Casa di Spiritualità in Malawi
Un nota di speranza proviene dal mondo delle missioni carmelitane: è l’attenzione e la
cura della spiritualità per la nuova generazione delle vocazioni locali. La Delegazione
Provinciale del Malawi, dipendente dalla Provincia di Navarra, ha già una sua casa di orazione
fin dal 1982. Ora sta progettando una casa di spiritualità. La proposta e lo stimolo sono giunti
dalla diocesi di Blantyre, che ha fornito il terreno, nel sud del paese.
La benedizione della prima pietra è avvenuta domenica 21 maggio pomeriggio. Il terreno
si trova nella zona di Nyungwe. Erano presenti il Delegato, p. Gorge Tambala, il maestro dei
novizi, p. Augustin Matola, il maestro dei postulanti Philbert Namphande, con i giovani che si
preparano alla vita carmelitana in Balaka, insieme a fra Nicolas Adongo, carmelitano keniota
che si prepara in Malawi alla sua professione solenne.
Assente l’Arcivescovo, S.E. mons. Tarcizius Ziyaye, ha benedetto la prima pietra il Vicario
Generale, P. Montfort Sitima. La cerimonia è cominciata con un canto di rendimento di grazie.
P. George Tambala ha spiegato il significato della cerimonia e le speranze che si aprono per la
chiesa in Malawi con questo servizio offerto dal Carmelo. La cerimonia è andata avanti tra i
canti, le preghiere e i discorsi. Insieme alla prima pietra, sono stati seppellite anche le opere di
San Giovanni della Croce, a significare che questo luogo sarà come un pozzo dal quale si potrà
bere l’acqua della Scrittura e l’acqua della spiritualità carmelitana.
Ci sono state parole di ringraziamento per i partecipanti, per la chiesa diocesana, per il
giovane ingegnere Peter Kadewere, per il costruttore portoghese sig. Armenio Da Costa, che
ha già costruito parecchi edifici per la chiesa del Malawi. Alla fine, il padre Delegato ha
ricordato l’obbligo di pregare per i benefattori, che hanno sostenuto tale opera. Nella prima
settimana di giugno sono cominciati i lavori di costruzione. Tra gli altri, nello studio vaticano
dei mosaici, si è cominciata l’elaborazione di un’opera d’arte alla Regina e Madre del Carmelo
che verrà installata nella prossima cappella della Casa di Spiritualità dei Carmelitani del
Malawi.
Centro Teresiano-Sanjuanistico di Avila
VI Settimana di Spiritualità
Nel palazzo “De los Serrano” della città di Avila, si è svolta a partire dall’8 maggio la
sesta settimana di Spiritualità, organizzata al CITES di Avila. Il tema era “La mistica di fronte
alla sofferenza: chiavi di lettura per una vita cristiana di sofferenza”. Ogni volta di più, tali
settimane sono più conosciute ed accettate. La partecipazione media quest’anno è stata di 150
partecipanti, alcuni dei quali quotidianamente si spostavano da Madrid.
Esse sono chiamate Settimane Teresiane Sanjuaniste, organizzate ed offerte dal CITES
gratuitamente, ogni anno, nel mese di Maggio, fin dal 2000. Ogni settimana è dedicata ad un
tema di attualità ed interesse generale, illuminato a partire dalla dottrina e dall’esperienza di
mistici.
Corso intensivo sulla Beata Elisabetta della Trinità
Dal 22 al 26 maggio 2006 al CITES di Avila si è tenuto un corso intensivo su Elisabetta
della Trinità, con una presenza media di 55 persone. Il corso tendeva a far conoscere la vita e
gli scritti di questa nostra sorella. Si è altresì lavorato sull’ambiente nel quale ella ha vissuto, le
fonte che la ispirarono, la sua antropologia e teologia. Un approfondimento speciale è stato
dedicato alla “Lode di Gloria” e al tema della “Inabitazione trinitaria”. I professori di questo
corso intensivo sono stati: Ciro Garcia, Augusti Borrell, Miguel Valenciano, Romulo Cuartas e
Javier Sancho.
Elisabetta della Trinità
Libro del centenario
A partire dall’11 giugno, è iniziato l’anno che commemora il Primo Centenario della morte
di Elisabetta della Trinità (1880-1906). Le Edizioni del Carmelo, dirette da Jean Clapier OCD,
hanno appena pubblicato un libro dal titolo Elisabetta della Trinità, l’avventura mistica, che
sarà sicuramente il “libro del Centenario”, punto di riferimento per tutto coloro che hanno
intenzione di approfondire il messaggio della Carmelitana, profeta di interiorità.
Ventinove studi fanno il punto sulle fonti, l’esperienza e la dottrina di Elisabetta, il suo
influsso pastorale sui giovani, sui preti, sui laici o consacrati, e sulla sua posterità spirituale.
Questo libro collettivo internazionale raggruppa i contributi dei migliori specialisti della
beata Elisabetta della Trinità, come pure di altri autori conosciuti nel campo della teologia
spirituale.
(per tutte le informazioni : Edizioni du Carmel, 33, avenue Jean Rieux, 31500 Toulouse,
France. Tel. +33-5562471686 Fax +33 0562471668 E-mail: [email protected] )
Terremoto in Indonesia
Da Yogyakarta in Indonesia, epicentro del recente terremoto, luogo dove abbiamo la
casa di studentato indonesiano appartenente alla provincia di Manjumme, riceviamo la
seguente relazione:
Il 27 maggio, subito dopo le Lodi Mattutine, ci stavamo preparando per la Santa Messa,
alle 5:45 ora locale. Abbiamo sentito un grande rimbombo, durato più di 30 secondi. Presi dal
panico, siamo tutto corsi fuori dalla cappella, e siamo rimasti al centro del nostro vecchio
edificio. Lentamente, alcune tegole hanno iniziato a cadere dal tetto, e l’edificio si è crepato in
più punti nel muro. Anche le persone del vicinato erano impaurite, tutti usciti dalle loro case.
Quando la scossa è terminata, abbiamo celebrato la nostra santa messa, ma subito dopo la
messa la terra ha iniziato a tremare nuovamente. Si sparse la notizia che si stava creando uno
Tsunami. Il livello del mare era comunque salito di 4 metri. La gente, ricordando bene l’ultimo
Tsunami e i danni provocati ad Acheh, lasciò tutto e cominciò a scappare verso le montagne.
In seguito, il Governo fece diramare la notizia che non c’era nessun Tsunami, e la gente tornò
alle proprie case. Ma molti edifici erano danneggiati seriamente.
Migliaia di persone sono state portate all’ospedale e, secondo le ultime stime, circa
tremila persone sono morte. La maggioranza dei membri dell’OCDS hanno perso le loro case.
La notte scorsa i nostri giovani frati erano tutti all’ospedale, per prendersi cura delle vittime del
terremoto e per aiutare.
Grazie a Dio il nostro convento, un vecchio edificio scolastico, non è caduto
completamente, ma se il terremoto fosse stato più potente, saremmo anche noi certamente tra
le vittime. La notte scorsa abbiamo dormito tutti all’aria aperta, dal momento che la terra
continuava a tremare, con piccole scosse. Siamo tutti spaventati, almeno un po’, ma come
dice Isaia : “Ti ho chiamato per nome, sei mio. Se passerai le grandi acque, sarò con te..
quando attraverserai il fuoco non sarai bruciato, e la fiamma non ti consumerà”. Siamo tutti
stati protetti dal Signore, e siamo quindi in grado di comunicare con voi oggi.
Vi ringraziamo per le preghiere. Ora sentiamo il dovere di aiutare tutti coloro che sono
senza casa, senza aiuto. Ci recheremo nel distretto di Bantul, dove la maggioranza delle
persone è morta, e praticamente tutte le case sono crollate. Vi chiediamo di mantenere tutte le
vittime nelle vostre preghiere.
Con amore e preghiera
Fr. Felix Elavunkal OCD, Regional Vicar