EDIZIONE 2010
L’ALTЯO MONFERRATO
PERCORSI D’ARTE E TEATRO FRA BORGHI E CASTELLI
DIREZIONE ARTISTICA
TONINO CONTE
PROGRAMMA SINTETICO DI LUGLIO, SETTEMBRE, OTTOBRE
LUGLIO
LE CASE DI CECHOV
SABATO 17 LUGLIO, ORE 21.00
PALAZZO TORNIELLI – MOLARE
SCHERZI DI CECHOV A PALAZZO
REGIA DI TONINO CONTE, VALTER MALOSTI E LUCA FERRI
PRIMA NAZIONALE
GIOVEDÌ 22 E VENERDÌ 23, ORE 21.00
NELLE CASE DI TAGLIOLO M.TO E CREMOLINO
LA VOGLIA DI DORMIRE
DA UNA NOVELLA DI ANTON CECHOV
IDEATO DA RENATO CUOCOLO, VISSUTO DA ROBERTA BOSETTI
IRAA THEATRE MELBOURNE
PRIMA NAZIONALE
DOMENICA 25 LUGLIO, ORE 21.00
ACQUI TERME – TEATRO ROMANO
LE STAGIONI DI CECHOV
SPETTACOLO / STUDIO
REGIA DI LUCA FERRI
SCENE CLAUDIO MEZZELANI
PROGETTAZIONE OGGETTI DI SCENA PIERA NODARI
APPROFONDIMENTO TEORICO LORENZO MUCCI
IMPROVVISAZIONI VOCALI MARTINA BERTONI
CON GLI ALLIEVI-ATTORI,
DANIELA ARRIGONI, DENIZ AZHAR AZARI, FABIO BONORA, LIDIA CASTELLA, SERENA FACCHINI, SARA
GOBBINI, ANTONIO GRIMALDI, CECILIA LORENZETTI, STEFANIA MAFFEIS, MATILDE MANARA, INTI
NILAN, FEDERICA NOBILIO, GRETA OLDONI, FRANCESCO PETTI, ANNA SCOLA,
ANTONIO SPERANZA, MATTEO
E GLI ATTORI DELLA COMPAGNIA,
LUCA MARCHIORO, CLAUDIO DEL TORO,
MADDALENA GESSI, SUSANNA PARAVANO
AGRITEATRO
SEDE LEGALE VIA CARAMAGNA 36, 15010 CREMOLINO (AL) TEL. 0143 839983
SEGRETERIA VICO DEL FICO 55 R, 16128 GENOVA TEL. 010 2471153
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TONINO CONTE
SETTEMBRE – OTTOBRE
I CASTELLI DELLE FAVOLE
SABATO 4 SETTEMBRE
CASTELLO DI CASALEGGIO BOIRO,
DALLA STORIA ALLE STORIE
VISITA AL CASTELLO E ALLA SUA STORIA
GUIDATI DALL’ATTORE DEL TEATRO DELLA TOSSE PIETRO FABBRI
A SEGUIRE
RICORDANDO SHARAZAD, STORIE DELLE MILLE E UNA NOTTE
RACCONTATE DA MARA BARONTI
UNA PRODUZIONE FONDAZIONE LUZZATI - TEATRO DELLA TOSSE
NOVITÀ PER IL TERRITORIO REGIONALE
DOMENICA 5 SETTEMBRE, COMUNE DI ROCCA GRIMALDA,
UNA FAVOLA LUNGA UN GIORNO
PALAZZO MUNICIPALE
EMANUELE LUZZATI E IL MONDO DELLA FIABA
IN COLLABORAZIONE CON FONDAZIONE LUZZATI – TEATRO DELLA TOSSE E MUSEO
INTERNAZIONALE LUZZATI
PER LE STRADE DI ROCCA GRIMALDA
L’INEVITABILE SFIDA DI DON CHISCIOTTE E SANCHO PANZA
REGIA DI MAURIZIO BERCINI
CON ALBERTO BRANCA E MASSIMILIANO GRAZIOLI
UNA PRODUZIONE CA’ LUOGO D’ARTE
NEL GIARDINO DEL CASTELLO DI ROCCA GRIMALDA
BIANCANEVE
REGIA DI MARIA GRAZIA CIPRIANI,
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TONINO CONTE
UNA PRODUZIONE DEL TEATRO DEL CARRETTO
SABATO 11 SETTEMBRE, COMUNE DI CASSINELLE
DOMENICA 12 SETTEMBRE, CASTELLO DI PRASCO
FIABE IN SCENA
SPETTACOLO / STUDIO
DAL SEMINARIO CONDOTTO DA ENRICO CAMPANATI
SABATO 18 SETTEMBRE, COMUNE DI CREMOLINO
IL GIROTONDO DI PINOCCHIO
REGIA E ADATTAMENTO AMEDEO ROMEO
CON ENRICO CAMPANATI
UNA PRODUZIONE FONDAZIONE LUZZATI – TEATRO DELLATOSSE
DATA E LUOGO IN VIA DI DEFINIZIONE
LA NOTTE DELLE FAVOLE:
LETTURE DI ENRICO CAMPANATI E LISA GALANTINI
IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO-CATALOGO
DI TONINO CONTE
SULLA MOSTRA“EMANUELE LUZZATI E IL MONDO DELLA FIABA”
DATA IN VIA DI DEFINIZIONE, COMUNE DI OVADA
FAVOLOSOFIA N°3
UNA PRODUZIONE FONDAZIONE TRG
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TONINO CONTE
L’IDEA DI AGRITEATRO
Ambiente e Teatro ovvero AgriTeatro
un neologismo, ma anche un’idea nuova
“Qualche parola sulle scenografie naturali, che esistono nella loro unicità senza duplicati: si può
tentare di allestire un dramma in mezzo alla natura così com’è, sul declivio di una collina, vicino a
un fiume, il che è ottimo per la portata della voce, senza sipario soprattutto, grazie al quale il suono
si perde. In questo periodo di universale passione per il ciclismo, si potrebbe replicare la
domenica, d’estate, qualche brano, di una letteratura non troppo astratta (“Re Lear, per esempio,
perché noi comprendiamo l’idea di un teatro popolare) in zone di campagna non troppo distanti
dalla città, prevedendo riduzioni per coloro che usano la ferrovia, senza molti preparativi, e i posti
al sole gratuiti. E dei sommari palcoscenici, trainati da una o più automobili, non sarebbero del
tutto assurdi”.
Alfred Jarry
Oggi la parola teatro viene dai più associata al luogo fisico in cui si svolgono le
rappresentazioni, e questo luogo fisico ha delle caratteristiche che sono entrate nell'immaginario
collettivo. Una platea, un palco, delle quinte, un sipario, ecc. Ma non è sempre stato così,
anzi, i teatri hanno assunto la forma che conosciamo da poco più di un secolo e nella storia hanno
subito una continua evoluzione. Il teatro non ha bisogno di mura, non deve necessariamente
essere uno spazio chiuso. Le prime rappresentazioni nella Grecia antica avevano luogo in spazi
fuori dalle città, venivano sfruttati declivi naturali per ospitare il pubblico, anfiteatri offerti dalla
natura e non costruiti dall'uomo.
Nel ventesimo secolo molti artisti hanno sentito il bisogno di riportare il teatro fuori dal
teatro, in una dimensione più naturale, eliminando gli ostacoli che elementi rigidi come il
boccascena o il palco ponevano tra lo spettatore e gli interpreti. Tra questi artisti in Italia senza
dubbio un grande contributo lo ha dato Tonino Conte con i suoi spettacoli in luoghi insoliti
come fortezze, borghi medioevali e giardini. Teatro e natura… spettacolo e ambiente: è
dunque allo stesso tempo un’ invenzione e un ritorno alle origini. Questo è l’AgriTeatro.
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TONINO CONTE
COMUNICATO STAMPA
L’ALTЯO MONFERRATO
percorsi d’arte e teatro fra borghi e castelli
da luglio a ottobre 2010
direzione artistica Tonino Conte
realizzato dall’Associazione AgriTeatro
Sabato 17 luglio, alle ore 21.00, a Palazzo Tornielli, a Molare (Alessandria), è la serata-evento
Scherzi di Cechov a Palazzo (in debutto assoluto) - regia di Tonino Conte, Valter Malosti, Luca
Ferri - a inaugurare la I edizione della manifestazione L’Altro Monferrato, percorsi d’arte e
teatro fra borghi e castelli, dell’Associazione AgriTeatro, di cui firma la direzione artistica Tonino
Conte: una nuova avventura con un calendario di proposte a luglio, settembre e ottobre, in paesi e
borghi dell’Alto Monferrato.
Due le parole chiave che tracciano il profilo di questo nuovo cantiere di cultura e divertimento:
teatro e territorio. Due punti fissi con
numerose declinazioni: teatro di parola, di
figura, per adulti, per bambini, laboratorispettacolo, una mostra teatrale, teatro fatto in
casa, o meglio nelle case, teatro nei castelli,
per citare le principali e che potremmo
racchiudere sotto altri due concetti, quello della
“mescolanza” e quello noto ma sempre sorprendente di “teatro fuori dal teatro”. “Territorio”
porta invece con sé l’idea muoversi fra la gente, andando a scovare anche i più pigri o timidi e
l’idea di portare l’attenzione sull’Alto Monferrato e i suoi ambienti volendo contribuire all’idea di
coniugare turismo e cultura.
Entrando nel dettaglio delle proposte ecco che cosa avverrà nelle molte sedi che la
manifestazione toccherà.
Il 17 luglio si parte con Scherzi di Cechov a Palazzo, uno spettacolo a tre mani: quelle di Tonino
Conte, Valter Malosti (recentemente premiato con l’Ubu e Il premio nazionale della critica),
Luca Ferri. Inizia alle ore 21.00, a Molare, a Palazzo Tornielli, un viaggio teatrale nel mondo di
Anton Cechov (di cui quest’anno si festeggia il 150° anno dalla sua nascita) diviso in tre distinti
momenti che prendono vita contemporaneamente in tre diversi ambienti del Palazzo lasciando al
pubblico la possibilità di scegliere il suo percorso per assistere ad ognuno di essi.
Nella prima parte, “Champagne, per favore”, Irene Ivaldi ci farà entrare, attraverso le parole di
Olga Knipper, nella vita e nel mondo di Cechov, diretta da Valter Malosti che ha condotto uno
studio originale sulle lettere che la moglie scrisse all’autore dopo la sua morte, da cui emerge
un ritratto originale, commovente ed intimo di Cechov – uomo, artista e compagno di una vita di
Olga Knipper.
Nella grandiosa scenografia dell’ingresso affrescato si potrà assistere a “L’Orso”,
nell’interpretazione di Simona Guarino e di Gianni Masella per la regia di Tonino Conte, mentre
nelle cantine sotterranee verrà presentato “Dopo la domanda di matrimonio” con Valentina
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TONINO CONTE
Picello diretta da Luca Ferri. Si tratta quindi di un percorso scenico che, utilizzando le stupende
sale istoriate, l’ombroso giardino e le cantine sotterranee, metterà in scena due tra i più famosi e
divertenti atti unici di Anton Cechov dall’autore stesso intitolati “scherzi in un atto” per il loro
carattere ironico e spesso decisamente comico - preceduto da una narrazione ispirata
all’avventurosa vita dell’autore russo. Questi “scherzi” o “vaudeville”, ruotano intorno a piccoli fatti
precisi che servono da pretesto per mettere in funzione un meccanismo e svilupparlo in un
crescendo vorticoso, proprio secondo le regole dettate dai vaudevilles francesi.
Il 22 luglio a Tagliolo, il 23 luglio a Cremolino, sempre alle ore 21.00 in due suggestive ville
private il duo Cuocolo/Bosetti dell’Iraa Theatre di Melbourne, famoso per il suo lavoro in spazi
non teatrali presenterà, anche qui in prima nazionale, “Voglia di Dormire” da un racconto di
Anton Cechov. Un viaggio intimo riservato ad un numero limitato di spettatori, in un posto
immaginario, un luogo dell’inconscio, di sogno, in un faccia a faccia col nostro “io” più nascosto e
profondo, in cui abbandonarsi allo stupore della scoperta e di questa inconsueta idea di “teatro a
domicilio”. Il crescendo drammatico della novella di Cechov si tradurrà nel crescendo
dell’emozione degli spettatori per arrivare ad una drammatica conclusione.
Si chiude il programma di luglio domenica 25, alle ore 21.00, nel Teatro Romano di Acqui
Terme con lo studio-spettacolo del giovane regista Luca Ferri della Compagnia Anà-Thema
Teatro, nell’intenzione di dare spazio anche ai nuovi volti del teatro italiano : “Le stagioni di
Cechov” è il titolo. Attraverso una drammaturgia originale, che tenta un percorso tra le opere
cechoviane, prende vita un universo poetico, vicino e ancora capace di parlare all'uomo moderno.
Esseri umani che aspettano. E, come in tutti i testi di Cechov, ingannano il tempo conversando.
Ciò che ad un primo sguardo può sembrare assai poco "teatrale", ossia un continuo chiacchiericcio
in assenza totale di azione, si dimostra in effetti come la situazione ideale per esprimere il senso di
vacuità che assedia questi esseri umani. Divertimento e malinconia nelle pagine di Cechov si
traducono qui in un meccanismo teatrale coinvolgente e calibrato.
Gli appuntamenti di settembre ed ottobre vanno sotto il titolo di “I castelli delle favole”.
Sabato 4 serata speciale al Castello di Casaleggio: si parte con l’attore del Teatro della Tosse
Pietro Fabbri che accompagnerà il pubblico in una visita- spettacolo del piccolo borgo che
incornicia il castello, nel cui cortile poi Mara Baronti, la prima interprete di teatro di narrazione in
Italia, presenterà lo spettacolo “Ricordando Shahrazad - Storie delle Mille e una Notte”: questa
antica sequenza di racconti troverà una perfetta collocazione in questo castello medievale che per
il suo carattere austero ed arcaico è stato scelto come ambientazione dello sceneggiato RAI de
“I promessi sposi”.
Un insieme di appuntamenti caratterizza anche la giornata del 5 settembre. Nel Palazzo
Municipale di Rocca Grimalda inaugura la mostra “Emanuele Luzzati e il mondo della fiaba”,
curata dal Museo Internazionale Luzzati, con la collaborazione di STartAL, che costituisce un
significativo parallelo al programma de L’Altro Monferrato. La mostra documenta l'attività di
Emanuele Luzzati ispirata alle fiabe classiche e d’autore nel campo dell'illustrazione libraria o
di derivazione dal teatro e dal cinema d'animazione, con oltre 100 opere prevalentemente tavole
uniche. I Fratelli Grimm, Italo Calvino, Jurij Olesa, Sergej Prokof’ev, Dario Fo sono tra gli altri autori
di fiabe cui Luzzati ha dedicato le sue illustrazioni.
A seguire per le strade del paese lo spettacolo “L’inevitabile sfida di Don Chisciotte e Sancho
Panza ” della Compagnia Ca’ Luogo d’Arte, vincitrice nel 2006 del Premio Campogalliani d’Oro
come migliore compagnia di burattinai d’Italia. A conclusione della giornata, nel parco fitto di
alberi del giardino del castello di Rocca Grimalda va in scena “Biancaneve”, del Teatro del
Carretto, spettacolo capolavoro che da circa 30 anni incanta il pubblico di tutto il mondo. La
crudeltà della fiaba sulle note di Puccini, il gusto della materia e dell'artigianato, l’esplorazione del
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segreto dell'incontro tra l'interprete umano e la figura animata: sono stati questi elementi a rivelare
con questo spettacolo l’originalità Compagnia.
L’11 e il 12 settembre a Cassinelle e Prasco Enrico Campanati
mostrerà i frutti del laboratorio estivo condotto con circa 20 persone. I
titolo è “Fiabe in scena” e si racconta da sé. Una settimana di intenso
lavoro trasformerà in avvenimento e percorso teatrale lo sviluppo di un
tema affascinante: il rapporto tra fiaba e teatro, tra mondo onirico e
realismo nella rappresentazione. Si conclude così il calendario dei
laboratori 2010 di AgriTeatro iniziato con il Seminario di scrittura
creativa a cui hanno partecipato Ugo Volli e Laura Curino e proseguito con la I edizione di
AgriTeatro per bambini curato da Gianni Masella e Alica Scanu.
A chiudere settembre è lo spettacolo del Teatro della Tosse “Il girotondo di Pinocchio”. Il
viaggio del burattino Pinocchio, si presenta qui al pubblico come un grande girotondo fatto di tanti
teatrini sistemati a cerchio (come “circolare” è la vicenda del protagonista), dentro al quale il
pubblico si siede per seguire la storia da cui sono letteralmente avvolti. All’originale concezione
scenografica si somma, in questo ormai classico della Tosse, l’indiscussa arte affabulatoria di
Enrico Campanati.
Due gli appuntamenti di ottobre.
Si inizia con “Favolosofia n° 3” (per bambini dai 6 anni) lo spettacolo della Fondazione Teatro
Ragazzi e Giovani che affronta il tema della Bellezza. Terzo capitolo del Progetto Favole
Filosofiche, la messa in scena raccoglie domande, immagini e pensieri fatti insieme ai ragazzi per
capire cosa può essere bello e cosa non lo è.
Si conclude ottobre e questa prima edizione de “L’altro Monferrato” con la presentazione del
libro-catalogo, realizzato in collaborazione con Nugae, “La notte delle favole ed altre storie”
illustrato dalle opere contenute nella mostra “Emanuele Luzzati e il mondo della fiaba” e con i
testi che Tonino Conte ha scritto negli anni per gli spettacoli di “teatro fuori dal teatro”.
Il programma de L’Altro Monferrato, percorsi d’arte e teatro fra borghi e castelli,
dell’Associazione AgriTeatro è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria,
Fondazione CRT, da Alexala, Cascine Aperte e dai Comuni di: Casaleggio, Cassinelle,
Cremolino, Ovada, Prasco, Rocca Grimalda, Tagliolo.
Collaborano al progetto: Provincia di Alessandria, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse,
Museo Internazionale Luzzati, STartAL, Comune di Acqui Terme, Comune di Molare, Camera
di Commercio di Alessandria, Comunità Montana dell’Appennino Aleramico-Obertengo.
Hanno collaborato inoltre: Palazzo Tornielli, il Castello di Casaleggio, l’Associazione
Castello di Rocca Grimalda, l’Associazione Studi Gallesiani, Villa Schella.
Per informazioni e prenotazioni [email protected], www.agriteatro.it, oppure tel. 0102471153, o
346 8724732.
Ufficio stampa
Maria De Barbieri e Elisa Sirianni
[email protected], 349 5073400
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SCHEDE DEGLI APPUNTAMENTI DI LUGLIO
SABATO 17 LUGLIO, ORE 21.00
PALAZZO TORNIELLI – MOLARE
SCHERZI DI CECHOV A PALAZZO
REGIE DI TONINO CONTE, VALTER MALOSTI, LUCA FERRI
PRIMA NAZIONALE
Il primo appuntamento de “L’Altro Monferrato” e il primo appuntamento dedicato a Cechov è
“Scherzi di Cechov a Palazzo”: tre atti unici in debutto assoluto e in un’unica replica. Valter Malosti
presenta “Champagne, per favore”. Malosti, regista, attore e artista visivo, che da sempre
conduce un lavoro sospeso tra tradizione e ricerca ha condotto uno studio originale sulle lettere a
Cechov che Olga Knipper (interpretata da Irene Ivaldi), moglie dello scrittore e attrice di
Stanislavsky, scrive dopo la morte del grande Anton Pavlovič: questi scritti ce lo mostrano in
controluce affrontare la morte sorseggiando una coppa di Champagne come avrebbe potuto fare
uno dei suoi personaggi inventati. Dentro queste poche pagine intravediamo tutta la passione, il
dolore, l’ironia di Cechov e la forza commovente e sottile della sua donna che dopo aver intessuto
per lunghi anni un ricco rapporto epistolare con lui, sente il desiderio di scrivergli e di parlargli
anche dopo la sua morte.
Tonino Conte con gli attori Simona Guarino e Gianni Masella e Luca Ferri con l’attrice
Valentina Picello mettono in scena due altri atti basati su L’Orso, del 1889 e Una domanda di
matrimonio, scritto nel 1888 da Cechov, appena ventenne: sono due scherzi giovanili che
rappresentano rispettivamente i prodromi e i postumi del matrimonio – curiosa l’analogia con il
Palazzo Tornielli, dove molto spesso si svolgono cerimonie e feste di matrimonio - in una chiave
grottesca aperta indifferentemente alle risa sbellicate o al dramma e contraddistinta da una
graffiante ironia propria di quest’autore secondo cui la gente, per migliorare deve vedere com’è
davvero, non come dovrebbe essere. “Nella vita raramente si dicono cose intelligenti.” - confidò
una volta Cechov ad un amico - “Per lo più si mangia, si beve, si bighellona, si dicono
sciocchezze. Ecco che cosa bisogna far vedere in scena. Bisogna scrivere un lavoro in cui i
personaggi entrano, escono, pranzano, parlano del tempo, giocano (...) perché cosi avviene nella
vita reale.”
SCHERZI DI CECHOV A PALAZZO gioca anche con la sintonia dell’antica magione ottocentesca,
messa a disposizione dai conti Tornielli, con le ville della campagna russa rese famose da tanti
romanzi e dal teatro, e invita al pubblico a scoprire, insieme al lato divertente e a tratti esilarante di
questi brevi capolavori, anche gli angoli più riposti e segreti del Palazzo, dove per la prima volta
viene ambientato un evento teatrale.
INGRESSO € 10,00, RIDOTTO € 8,00 (CAPIENZA MASSIMA: 100 SPETTATORI)
Per informazioni e prenotazioni [email protected], www.agriteatro.it, oppure tel. 0102471153 o
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GIOVEDÌ 22 E VENERDÌ 23, ORE 21.00
NELLE CASE DI TAGLIOLO M.TO E CREMOLINO
LA VOGLIA DI DORMIRE
da una novella di Anton Cechov
IDEATO DA RENATO CUOCOLO, VISSUTO DA ROBERTA BOSETTI
IRAA THEATRE MELBOURNE
PRIMA NAZIONALE
…La casa si fa palcoscenico
lo spettatore protagonista…
La voglia di dormire (1888) è un racconto per il quale Cechov riceve il Premio Puškin,
dall'Accademia delle Scienze. Viene messo in scena da una compagnia con radici artistiche in
Italia e Australia: scritto e diretto da Renato Cuocolo, è vissuto da Roberta Bosetti che, partita
dal Piccolo Teatro di Milano con Giorgio Strehler, è diventata una delle principali interpreti della
scena australiana (5 nomination come migliore attrice negli ultimi anni).
Il duo dell’Iraa Theatre di Melbourne, italiani di nascita – vercellese Roberta Bosetti, genovese
Renato Cuocolo - svolgono parte della loro attività agli antipodi del pianeta, grazie ad un
linguaggio – insieme intimo e internazionale - che emoziona gli spettatori di ogni parte del mondo.
In questa parte del progetto ideato da Cuocolo/Bosetti la situazione classica è ribaltata:
normalmente gli spettatori escono di casa per andare a teatro, in un territorio che gli attori
possiedono e conoscono, questa volta è il teatro, in forma di misterioso pellegrinaggio, che si
reca a casa dello spettatore, in un territorio fisico ed emotivo che l’interprete stesso andrà ad
esplorare.
Come i precedenti spettacoli di Cuocolo/Bosetti, questa casa/teatro esalta l’ambiguo rapporto tra
rappresentazione e realtà, introducendo un elemento d’inquietudine nel quadrato delle mura
domestiche.
Come si svolge La voglia di dormire? Lo spettacolo avviene nelle case degli spettatori che lo
hanno prenotato, attraverso la stipula di un “contratto a voce”. Il padrone di casa decide quante
persone vi assisteranno, fino a un massimo di 20. All’inizio niente distingue, per vestiario e
comportamento, attori e spettatori. Poi, come accade nel teatro di Cuocolo/Bosetti, vita e teatro si
sovrappongono. Fascinazione e paura si mescolano, in situazioni di cui non solo gli attori ma
anche gli spettatori diventano protagonisti.
Pensato come una visita unica e particolare nella casa dello spettatore La voglia di dormire è uno
spettacolo sull’inconscio, sul sogno, sul nostro “io” più nascosto e profondo, e affronta e sconvolge
l’idea del teatro a domicilio.
Spettacolo a pagamento.
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DOMENICA 25 LUGLIO, ORE 21.00 ACQUI TERME – TEATRO ROMANO
LE STAGIONI DI CECHOV
SPETTACOLO / STUDIO
ANÀ-THEMA TEATRO
REGIA DI LUCA FERRI
SCENE CLAUDIO MEZZELANI
PROGETTAZIONE OGGETTI DI SCENA PIERA NODARI
APPROFONDIMENTO TEORICO LORENZO MUCCI
IMPROVVISAZIONI VOCALI MARTINA BERTONI
CON GLI ALLIEVI-ATTORI,
DANIELA ARRIGONI, DENIZ AZHAR AZARI, FABIO BONORA, LIDIA CASTELLA, SERENA FACCHINI, SARA
GOBBINI, ANTONIO GRIMALDI, CECILIA LORENZETTI, STEFANIA MAFFEIS, MATILDE MANARA, INTI
NILAN, FEDERICA NOBILIO, GRETA OLDONI, FRANCESCO PETTI, ANNA SCOLA,
ANTONIO SPERANZA, MATTEO
E GLI ATTORI DELLA COMPAGNIA,
LUCA MARCHIORO, CLAUDIO DEL TORO,
MADDALENA GESSI, SUSANNA PARAVANO
Attraverso una drammaturgia originale, che tenta un percorso tra le opere cechoviane, prende
vita un universo poetico, vicino e ancora capace di parlare all'uomo moderno. Esseri umani che
aspettano. Aspettano gli altri. E, come in tutti i testi di Cechov, ingannano il tempo conversando.
Ciò che ad un primo sguardo può sembrare assai poco "teatrale", ossia un continuo chiacchiericcio
in assenza totale di azione, si dimostra in effetti come la situazione ideale per esprimere il senso di
vacuità che assedia questi esseri umani. In mezzo a tanto "filosofeggiare" su temi "qualunque",
tipo il cibo, l'amore, la necessità di lavorare, la felicità, la natura, il clima, si aprono talvolta inattese
voragini. I personaggi di Cechov, infatti, hanno come dei lampi di consapevolezza che illuminano la
loro normalissima vita, rivelandone tutta l'inconsistenza, l'inadeguatezza e la solitudine. In quei
momenti di umanissima disperazione, in cui il dramma è forse più che mai ridicolo, si esprime un
sentimento del vivere decisamente moderno, inquietante ancora di più perché senza soluzione
apparente, senza speranza di cambiamento.
“Ho preparato questo studio, accompagnando con estrema dedizione e passione gli allievi-attori
attraverso il difficile mondo dei personaggi Cechoviani. Amo di Cechov l’interesse per le cose
della vita quotidiana, reale e concreta. Amo il suo modo semplice e diretto di descrivere gli esseri
umani. Con questo studio-spettacolo Anà-Thema Teatro propone una rielaborazione del classico,
offrendo una nuova visione di un grande autore. L’originalità dello spettacolo sta nella rivisatazione
in chiave ironica di molti temi del teatro russo portatori di una matrice drammatica, e nella scelta di
utilizzare un codice sperimentale, ed inusuale per il teatro di prosa, che fa affidamento sulla
musica e sull’utilizzo del corpo. Spero che il pubblico ritrovi nei momenti dello spettacolo, le
piccole follie, i piccoli drammi e le gioie della vita quotidiana.”
Luca Ferri
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