Azio Corghi 1937 Azio Corghi nasce a Cirié, in provincia di Torino, il 9 marzo. Il padre Alvaro, pittore e caricaturista, influenzerà l'indirizzo dei suoi studi, che saranno ripartiti, sino a metà degli anni '50, tra la pittura e la musica (il pianoforte). 1956 Si iscrive al Conservatorio di Torino, dove frequenta le classi di Pianoforte di Mario Zanfi e di Storia della musica di Massimo Mila. 1959 Compone delle Variazioni per pianoforte, rimaste inedite. 1960 Scrive una serie di pezzi, alcuni dei quali vengono eseguiti in saggi del Conservatorio: Pastorale, per oboe, clarinetto, corno e fagotto; Teatro dei burattini, suite per pianoforte; Trio (neoclassico), per violino, violoncello e pianoforte. 1961 Consegue a pieni voti il diploma in pianoforte. Compone il Salmo XVII, per baritono e gruppo strumentale. 1962 Si trasferisce a Milano, iscrivendosi, in Conservatorio, alle classi di Composizione, Musica corale e Direzione di coro, Direzione d'orchestra, Composizione polifonica vocale, rispettivamente sotto la guida di Bruno Bettinelli, Amerigo Bortone, Antonino Votto e Guido Farina. Tra il 1965 ed il 1969 giungerà al diploma in tutte queste discipline. Le sue doti di pianista gli valgono un riconoscimento alla III Rassegna dei giovani concertisti italiani. Inizia la composizione, ultimata l'anno successivo, di Ricordando te lontano, tre liriche per soprano e pianoforte su testo di Giuseppe Ungaretti. 1964 Compone un Adagio per archi, che viene eseguito sotto la direzione di Riccardo Muti. 1966 Il Centro San Fedele di Milano gli commissiona la cantata Gli Uomini Vuoti, per 6 voci e 9 strumenti, su testi di T. S. Eliot. In questi anni fa parte del Gruppo Musicisti Contemporanei e del Gruppo musicale Torinese, di cui è socio fondatore. Inizia a pubblicare le proprie opere presso l'editore Sonzogno. 1967 Vince il concorso Ricordi-RAI con Intavolature, per orchestra, che viene eseguito al Teatro La Fenice di Venezia durante il XXX Festival di Musica contemporanea. Insegna al Conservatorio G. Verdi di Torino Lettura della partitura ed in seguito Armonia e Contrappunto. La Ricordi inizia a pubblicare le sue opere. 1968 Scrive ... in fieri, per orchestra, composizione che, premiata ad un concorso internazionale, verrà presentata a Rotterdam nel settembre dell'anno successivo. 1969 Sigla con l'editore Suvini Zerboni il contratto di esclusiva per la pubblicazione delle sue opere. Compone Hop-Frog, per clavicembalo e dieci archi solisti. 1970 Scrive Alternanze per orchestra e Jocs Florals per quartetto d'archi; cura per la Ricordi l'edizione del Beatus vir in Sib maggiore di Antonio Vivaldi e, successivamente, quella di due raccolte di arie da opere dello stesso autore. 1971 Prosegue l’attività didattica al Conservatorio G. Verdi di Milano, dove insegna Armonia, Contrappunto e Fuga al Corso sperimentale di Composizione. Consegue, con Alternanze, il secondo premio al Concorso Angelicum – Suvini Zerboni, mentre l'anno successivo Hop-Frog viene segnalato al concorso delle Jeunesses Musicales. Si apre ad una maggiore varietà di strumenti espressivi con Symbola, per voce, flauto, violoncello, pianoforte e percussione, che prevede anche l'impiego di mezzi elettronici e la partecipazione di un mimo o di un ballerino. Viene eseguito a Torino Recordari, per pianoforte, violino, viola e violoncello, lavoro dell'anno prima che in seguito (1978) verrà trascritto per organico differente. 1972 Scrive Summer is icumen in ..., per dieci archi. 1973 Compone Arcs-en-ciel, per due violini e viola; Concionancias y redobles, per una o più chitarre, con o senza nastro magnetico; Umbra, per coro a cappella, che presenta alla Piccola Scala nel dicembre. Prepara, per la Fondazione Rossini di Pesaro e Casa Ricordi, l'edizione dell'Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini. 1974 È di quest'anno l'esperienza innovativa di Tactus, azione scenica per voci, strumenti e nastro magnetico, con l'intervento di attori, mimi e ballerini: questo esperimento di teatro d'avanguardia, realizzato con il gruppo fiorentino Il Carrozzone, si ispira alla poesia antica di Le Opere e i Giorni di Esiodo, proseguendo nella ricerca timbrica iniziata negli anni di Symbola ed ora applicata anche alla voce umana. Nel 1980 ne presenterà una versione per nastro magnetico e percussioni al Teatro Nuovo di Torino. 1976 Ottiene, al Conservatorio A. Boito di Parma, una cattedra analoga a quella tenuta a Milano. Scrive Actus II, per viola e pianoforte (la serie degli Actus era iniziata l'anno prima con Actus I, per dieci fiati); Ninnios, per soprano, due violini e viola, su canti popolari dell'Italia meridionale e insulare tratti dal Canzoniere italiano di Pier Paolo Pasolini, che utilizzerà ancora per il futuro Actus III, composizione legata anche tematicamente a Ninnios. 1977 Scrive il balletto Actus III, per soprano, baritono, percussioni e nastro magnetico. Commissionato dal Teatro Comunale di Firenze, il balletto viene rappresentato all'edizione del Maggio musicale fiorentino dell'anno seguente e quindi ripreso da diversi teatri italiani ed europei, tra cui il Teatro alla Scala ed il Regio di Torino. La memoria della cultura popolare serve da occasione per una riflessione sui temi fondamentali di amore e morte, notte e giorno, come vengono evocati dalla simbologia letteraria ancestrale. 1978 Ottiene la cattedra di composizione al Conservatorio G. Verdi di Milano. Scrive Viòire, per flauto, clavicembalo e chitarra ad libitum, ispirato ai canti popolari legati alle veglie (viòire, appunto) invernali nelle stalle. 1982 A Parigi l'Ensemble Intercontemporain, sotto la direzione di Zoltan Pesko, presenta la Sinfonia dell'esercito di Arlecchino, per dieci fiati, percussioni e live electronics. 1984 Affronta la sua impresa compositiva più impegnativa: presenta infatti al Teatro Regio di Torino, con la direzione di Donato Renzetti e la regia di Gianfranco De Bosio, l'opera lirica in due atti Gargantua, su testo di Augusto Frassinetti adattato dal romanzo rinascimentale di François Rabelais. L'opera, costata quattro anni di lavoro, è ricca di riferimenti alla storia della musica dal Rinascimento a Rossini al Novecento, in un gioco scaltro di allusioni umoristiche. 1985 Scrive il balletto Mazapegul, manifestazione amatoria dello spirito folletto di una storia popolare dell'Emilia Romagna, per ottetto vocale e oboe. Il balletto viene presentato al Teatro Comunale Romolo Valli di Reggio Emilia nel gennaio dell'anno successivo, con la partecipazione degli Swingle Singers e di Pietro Borgonovo, per poi venir ripreso, nel giro di pochi mesi, in otto teatri italiani. Compone le musiche di scena per La Piovana del Ruzante, per ottetto vocale e trombone solista. 1986 Scrive Introduzione, Intermezzo I e II, Finale per oboe solo; Lumina solis per baritono, oboe e pianoforte, su testo tratto dal De rerum natura di Lucrezio, presentato a Milano per la stagione di Musica del nostro tempo. Inizia la composizione dell'opera Blimunda. 1989 Compone ...promenade dans l'Île de la liberté, per soprano, flauto, clarinetto, violino e violoncello, su testo di Edoardo Sanguineti. 1990 Va in scena, per la stagione 1989/90 del Teatro alla Scala, Blimunda, opera lirica in tre atti, su libretto e sceneggiatura del compositore stesso e di José Saramago, da Memorial do Convento di Saramago. La prima, il 20 maggio al Teatro Lirico, è diretta da Zoltan Pesko, con la regia di Jerome Savary. L'opera viene ripresa l'anno successivo al Teatro Nacional de S. Carlos di Lisbona e, nel 1992, al Regio di Torino. Una giuria presieduta da Goffredo Petrassi gli assegna il premio Omaggio a Massimo Mila per la sua attività didattica. Il balletto Mazapegul riceve intanto il premio Leonid Massine – Positano. Compone Il pungolo di un amore, concerto per oboe e archi, eseguito a Milano nell'autunno di questo stesso anno. 1991 Scrive Amorsacro/Amorprofano, balletto per soprano, piccolo coro, orchestra da camera ed elettronica, da composizioni cameristiche di Verdi; due anni dopo ne trarrà una suite. 1992 In occasione del bicentenario rossiniano compone Suite dodo, da Péchés de vieillesse di Rossini, per mezzosoprano, flauto e archi; viene intanto eseguito a Pesaro, nonché trasmesso in diretta mondovisione dalla RAI, il raffinato balletto un petit train de plaisir, per due pianoforti e percussioni, di cui, già nel dicembre di questo stesso anno, il duo Canino-Ballista presenterà a Trieste una suite per organico più ridotto. L'opera Blimunda gli frutta il Premio S.I.A.E. per la Lirica. È in Giappone, su invito di istituzioni musicali nipponiche, per un ciclo di conferenze sulla sua attività di operista. Scrive, per il flautista Bruno Cavallo, le cadenze per il Concerto per flauto K 313 di Mozart. 1993 Il 31 ottobre va in scena a Münster (Städtische Bühnen Münster, stagione 1993/94) DIVARA (Wasser und Blut), dramma musicale sempre su libretto del compositore e di José Saramago, tratto dal dramma teatrale In Nomine Dei di quest'ultimo. Il 7 novembre viene eseguita per Ferrara Musica la cantata ...fero dolore, per soprano, oboe e archi, da Pianto della Madonna sopra il Lamento di Arianna di Claudio Monteverdi, nell'ambito delle celebrazioni del centenario di quest'ultimo. Gli viene assegnato il Premio internazionale Gino Tani per le arti dello spettacolo. 1994 In onore di Alfredo Amman, scrive su invito della Società del Quartetto animi motus, per quartetto d'archi ed elettronica, eseguito al Teatro alla Scala il 23 ottobre. Compone La cetra appesa, cantata su temi popolari verdiani su testi di Quasimodo, Bertolucci, Solera e Salmi della Bibbia. Viene nominato accademico di S. Cecilia, coordinatore dei corsi e docente di composizione all'Accademia Petrassi. 1995 Il 12 aprile viene eseguita nella Chiesa di S. Marco, a Milano, su commissione del Teatro alla Scala, la cantata drammatica La morte di Lazzaro, per voce recitante, coro misto, coro di voci bianche, ottoni e percussioni, su testo dal Vangelo secondo Gesù di José Saramago. Il 25 aprile, per il cinquantenario della Liberazione, La cetra appesa viene eseguita a Bologna nella Basilica di S. Petronio, in ripresa televisiva RAI, e il successivo 1° maggio a Parigi, nella Chiesa della Madeleine. A Roma viene presentata la Suite per ottetto vocale I sogni di Blimunda. 1996 Completa la composizione di Isabella, teen-opera per voci, coro, gruppo rock, elettronica e orchestra. Invitato, con Karlheinz Stockhausen e Mauricio Kagel, a scrivere uno dei pezzi d'obbligo per il II Concorso Pianistico Internazionale Umberto Micheli, compone lo studio da concerto per pianoforte ...ça ira!. Diventa docente del corso di perfezionamento in composizione presso l'Accademia nazionale di S. Cecilia. Scrive la commedia armonica This is the list, sulla celebre aria di Leporello dal Don Giovanni mozartiano. 1997 Il 31 ottobre apre la Stagione 1997-98 del Teatro Bellini di Catania con Rinaldo & c., baroccopera dal Rinaldo di Händel, con la direzione di Will Humburg e la regia di Giuliano Montaldo. Sulle medesime scene viene allestita la prima rappresentazione in lingua italiana di Divara. Compone Répitu, per coro e orchestra, su versi di Carlo Muscetta. Nel quadro delle celebrazioni per il centenario donizettiano gli viene commissionata la trascrizione delle ariette tratte da Nuits d'été a Pausilippe. Si conclude l'esperienza, iniziata nel 1994, di docente e coordinatore dei corsi di formazione dell'Accademia di composizione G. Petrassi organizzati dalla Fondazione Arturo Toscanini di Parma. 1998 Isabella viene eseguita il 9 agosto in forma di concerto all'Auditorium Pedrotti di Pesaro, nell'ambito del Rossini Opera Festival. In occasione del 40° della fondazione dell'Orchestra Sinfonica del Teatro Comunale di Bologna compone Rapsodia in Re(D) per grande orchestra, diretta da Daniele Gatti nella città felsinea il 10 dicembre. Scrive a 'nsunnari, per soprano, flauto, clarinetto, chitarra, violino e violoncello. Per celebrare i 25 anni della propria fondazione, l'associazione Amici del Loggione del Teatro alla Scala gli commissiona Tu, vita de' sensi..., da composizioni cameristiche di Giuseppe Verdi, per coro amatoriale e 4 virtuosi di strumento. Trascrive Un petit train de plaisir come suite per due pianoforti. Gli viene conferito il premio Bindo Missiroli. 1999 È impegnato nella composizione di Tat'jana, dramma lirico da Tat'jana Repina di Anton »echov, su libretto-sceneggiatura proprio, commissione della Fondazione Teatro alla Scala. Al Teatro Goldoni di Firenze, Maddalena Crippa e l'Orchestra Regionale Toscana diretta da Pietro Borgonovo interpretano ...sotto l'ombra che il bambino solleva, poema per voce recitante/cantante e orchestra, su testo di José Saramago. 2000 Tat'jana viene rappresentata al Teatro alla Scala il 20 ottobre. Scrive Alpincord', cinque pezzi per coro maschile. Intraprende la composizione di Amori incrociati, dal Decameron nella versione di Aldo Busi, commissione dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. Riceve il Diploma dell'Accademia Filarmonica Romana. 2001 Scrive per gli Städtische Bühnen Münster Cruci-Verba, per voce recitante e orchestra, lettura e commento dal Vangelo secondo Gesù di Saramago sopra la Via Crucis di Liszt. In occasione del centenario belliniano, il Teatro Massimo Bellini di Catania gli commissiona ...malinconia, ninfa gentile per voce, due pianoforti e orchestra d'archi, da Bellini e Liszt. Trae dalla medesima composizione ...di bravura, trascrizione per due pianoforti della Fantaisie sur des motifs de l'opéra “La Sonnambula” di Liszt. Va in scena a Lisbona, per la stagione del Teatro São Carlos, una nuova produzione di Divara. Amori incrociati viene eseguito all’Auditorium G. Agnelli di Torino. Intraprende la composizione di Senja, dramma lirico da Cechov. 2002 È invitato dall’Università di Cincinnati a presentare la propria produzione in un ciclo di incontri ed esecuzioni di sue opere. L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia presieduta da Luciano Berio gli commissiona De paz e de guerra, per coro e orchestra, su testo di Saramago. Intraprende la composizione di …poudre d’Ophelia!, per voce recitante/cantante e orchestra d’archi, su testo di Quirino Principe. 2003 Compone per il Pergolesi-Spontini Festival, Lalla Rûkh ovvero Guancia di tulipano, festa teatrale con canti e danze di Gaspare Spontini e una storia orientale di Aldo Busi. Il 7 marzo Senja va in scena agli Städtische Bühnen Münster. Il 27 aprile 2003 Sonia Bergamasco interpreta ...poudre d’Ophelia! al Teatro Lirico di Cagliari. Gli viene assegnato a Firenze il Premio Internazionale Le Muse. 2004 L’8 luglio va in scena al Teatro dei Rozzi di Siena, su commissione dell’Accademia Chigiana, ¿Pia?, dialogo drammatico-musicale in un atto su libretto del compositore liberamente tratto dal Dialogo nella palude di Marguerite Yourcenar. Compone …ite bellu!, rondeau per soprano e archi, cinque mutos dal Canzoniere italiano di Pasolini. Scrive Il dissoluto assolto, teatro musicale in un atto su libretto proprio e di Saramago dalla pièce omonima di quest’ultimo, in cartellone per la stagione 2004/2005 del Teatro alla Scala. A cura di Raffaele Mellace Per gentile concessione di Casa Ricordi - BMG Ricordi Music Publishing Spa – Milano Luglio 2005