CRONOLOGIA DEL TARDO ANTICO
305-306 II tetrarchia: Costanzo Cloro in Occidente si associa il cesare Flavio Severo, mentre Galerio in
Oriente il cesare Massimino Daia.
306 Alla morte di Costanzo Cloro a Eburacum (York) le legioni scelgono il figlio Flavio Valerio
Costantino I, mentre a Roma i pretoriani e la plebe proclamano princeps Marco Valerio Aurelio Massenzio,
figlio di Massimiano. Massimiano si accorda quindi con Costantino facendogli sposare la figlia Fausta.
307 Viene ucciso Severo, dopo essere stato fatto prigioniero a Ravenna da Massimiano.
308 Massimiano, assediato da Costantino a Marsiglia, è costretto al suicidio.
311 Galerio, dopo aver emanato l’editto di tolleranza di Serdica (o Nicomedia) che definisce religio licita il
cristianesimo, muore; gli succede in Oriente Valerio Liciniano Licinio.
312 28 ott. Battaglia di ponte Milvio (Saxa rubra). Costantino, che ha adottato come insegna il cristogramma,
sconfigge Massenzio, mentre l’anno dopo Licinio a Tzirallum sconfigge Massimino Daia, che si uccide.
313 Incontro a Milano di Costantino e Licinio che riconfermano l’editto di tolleranza di Galerio (cd. Editto
di Milano). Costantino concede alla Chiesa di Roma il territorio della caserma degli equites singulares di
Massenzio per farvi costruire la Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma.
322 Costantino sconfigge i Sarmati, quindi l’anno seguente i Goti nella Tracia.
324 Licinio viene sconfitto da Costantino ad Adrianopoli, poi, dopo un ulteriore insuccesso navale, a Crisopoli
presso il Bosforo. Dopo l’abdicazione, è accusato di congiura ed ucciso. Costantino resta unico imperatore
325 Concilio di Nicea. L’assemblea di vescovi presieduta da Costantino condanna le dottrine del presbitero
alessandrino Ario, approvando la formula di Atanasio: il Figlio è ὁμοούσιος (consustanziale) rispetto al Padre.
326 Costantino fa uccidere il figlio Crispo (nato dal suo primo matrimonio), quindi la moglie Fausta, accusata
di incesto. Nello stesso anno inizia la costruzione della basilica di San Pietro in Vaticano.
330 11 maggio Fondazione di Costantinopoli, la νέα Ῥώμη.
337 Costantino muore a Nicomedia. Si affermano, dopo aver eliminato i diretti concorrenti, i figli Flavio
Giulio Costanzo II in Oriente, che favorisce gli ariani, e Costantino II in Occidente.
340 Costantino II muore ad Aquileia, sconfitto dal fratello Flavio Giulio Costante I, che assume il potere.
350 Costante muore; sale al potere Flavio Magno Magnenzio, appoggiato dai soldati. Costanzo II sceglie come
cesari i due figli di Giulio Costanzo (fratellastro di Costantino), Flavio Giulio Costanzo Gallo per l’Oriente
(fatto uccidere nel 354) e Flavio Claudio Giuliano per l’Occidente.
353 Costanzo sconfigge per due volte Magnenzio, che si uccide.
357 Costanzo dopo essere stato impegnato nell’area danubiana contro i Germani e Sarmati, cerca di frenare
l’avanzata dei Persiani, guidati da Sapore II.
360 Morte di Costanzo, mentre sta muovendo contro Giuliano, proclamato augusto dall’esercito. Giuliano,
rimasto unico imperatore, mira a restaurare il paganesimo, ed esclude dall’insegnamento i maestri cristiani.
363 Morte di Giuliano nel corso di una campagna contro i persiani. Viene eletto l’anziano Gioviano, cristiano,
che stipula la pace con i Persiani
364 Morto Gioviano, gli ufficiali scelgono Valentiniano I che regna sull’Occidente associandosi il fratello
Valente, a capo dell’Oriente e, dal 367, il figlio Graziano, di 8 anni. Riprende in Occidente l’appoggio
imperiale verso il cattolicesimo, mentre Valente è vicino agli Ariani.
375 Muore Valentiniano in Pannonia; viene eletto il figlio quattrenne Valentiniano II da parte dei soldati
378 9 agosto Battaglia di Adrianopoli (Tracia) Valente viene ucciso combattendo contro i Visigoti.
379 Graziano sceglie come augusto Flavio Teodosio I (il grande).
380 Editto di Tessalonica La religione cattolica viene proclamata religione ufficiale dello stato dagli
imperatori Teodosio I, Graziano e Valentiniano II.
381 Concilio di Costantinopoli. Nuova condanna dell’arianesimo e definizione dottrinaria dello Spirito Santo
come terza persona della Trinità: completamento del simbolo (=credo) niceno-costantinopolitano.
383 Graziano viene ucciso a Lione dall’usurpatore Massimo
388 Teodosio sconfigge Massimo ad Aquileia
390 Massacro di 3.000 persone nel circo di Tessalonica, come punizione per l’uccisione in una sommossa del
governatore Boterico. Teodosio fa pubblica penitenza a Milano daventi al vescovo Ambrogio.
391-392 Il culto pagano, pubblico e privato, viene ufficialmente proibito ed equiparato al reato di lesa maestà.
392 Valentiniano II muore a Vienne; il generale Arbogaste porta al potere Eugenio, tollerante verso i pagani,
che ripristina l’altare della vittoria nel foro di Roma, già tolto da Costanzo II e poi da Graziano.
394 Eugenio, sconfitto al Frigido (Alpi Giulie) da Teodosio, viene decapitato; Arbogaste si suicida.
395 Morte di Teodosio, che lascia l’occidente al figlio Onorio, undicenne, sotto la tutela del Magister
militum di origine vandala Stilicone e l’oriente al figlio Arcadio.
401 Alarico, re dei Visigoti, per reclamare il compenso dovuto come federato nella battaglia del Frigido,
scende in Italia conquistando Aquileia e assedia Milano
402 Vittorie a Verona e Pollenzo di Stilicone contro Alarico. Onorio trasferisce la sua residenza da
Milano a Ravenna.
406 Stilicone vince a Fiesole l’ostrogoto Radagaiso, a capo di Ostrogoti. Alani, Vandali e Alemanni
407 Alarico è nominato magister militum per l’Illirico
408 Muore Arcadio, lasciando erede Teodosio II, di sette anni, sotto la reggenza del prefetto del pretorio
Antemio. In Occidente vengono condannati a morte Stilicone, quindi la moglie Serena e il figlio Eucherio.
410 agosto Sacco di Roma da parte dei Visigoti di Alarico, in seguito alla rottura dei patti già stipulati con
Stilicone; scende quindi in Calabria, portandosi come ostaggio Galla Placidia, sorellastra di Onorio, ma, dopo
un fallito tentativo di partire per l’Africa, muore (secondo la traduzione fu sepolto nel letto del Busento). Gli
succede il cognato Ataulfo.
414 Ataulfo sposa a Narbona Galla Placidia (secondo altra fonte il matrimonio era avvenuto a Forlì nel 411)
415 Ataulfo viene assassinato a Barcellona dal visigoto Sigerico; dopo sette giorni anch’egli viene ucciso,
lasciando il trono al rivale Wallia che, dopo accordi con il magister militum illirico Costanzo, restituisce Galla.
417 Galla Placidia sposa Costanzo da cui avrà i figli Giusta Grata Onoria (418) e Valentiniano III (419).
421 Costanzo (III) viene associato al trono da Onorio, ma muore nello stesso anno.
423 Morte di Onorio, poco dopo aver mandato in esilio Galla Placidia e Valentiniano a Bisanzio. Il senato di
Roma proclama imperatore il primicerius notariorum Giovanni, non riconosciuto da Teodosio II
424 A Ravenna Giovanni, mentre attende in suo soccorso l’arrivo del generale Ezio con gli Unni, cade in mano
dell’esercito d’Oriente dopo un lungo assedio.
425 Per ordine di Galla Placidia Giovanni primicerio viene giustiziato pubblicamente ad Aquileia. L’impero di
Occidente passa a Valentiniano III, di 6 anni, sotto la tutela della madre, mentre Ezio, accordatosi con la
nuova reggenza, viene nominato magister militum.
429 I Vandali invadono l’Africa settentrionale.
431 Concilio di Efeso: la Vergine Maria viene proclamata madre di Dio (θεοτόκος), attraverso l’affermazione
dell’unione in Cristo delle due nature, umana e divina.
442 Gli Angli e i Sassoni invadono la Britannia
450 Morte di Galla Placidia e di Teodosio II. Diventa imperatore d’Oriente Marciano
451 Ezio sconfigge Attila ai Campi Catalaunici (Gallia nordorientale). Concilio di Calcedonia: è condannato il
monofisismo di Eutiche, che sosteneva l’annullamento della natura umana di Cristo in quella divina.
452 Attila varca le Alpi Giulie e marcia verso Roma ma è convinto ad abbandonare l’Italia nell’incontro
presso Mantova con il papa Leone I.
453 Morte di Attila nella prima notte di nozze con la germana Ildico, in Pannonia.
454 A Ravenna Valentiniano III uccide di sua mano Ezio.
455 Valentiniano viene ucciso da due ufficiali barbari seguaci di Ezio. Gli succede Petronio Massimo, lapidato
dalla folla a due mesi dall’elezione, allorché i Vandali di Genserico si apprestano a saccheggiare Roma. Viene
scelto come imperatore d’occidente Avito.
456 Avito abdica dopo essere stato sconfitto dallo svevo Ricimero a Piacenza. Sale al trono d’Occidente Giulio
Valerio Maggioriano.
457 Morte di Marciano e salita al trono d’Oriente di Leone I il Trace, che nomina patrizio Ricimero.
461 Maggioriano, reduce dalla sconfitta navale presso Cartagena ad opera dei Vandali, è imprigionato ed ucciso
presso Voghera da Ricimero, che fa nominare imperatore Livio Severo.
465 A seguito della morte di Severo, forse avvelenato, Ricimero resta titolare del potere in occidente.
467 Leone invia come imperatore d’Occidente Antemio, di cui Ricimero sposa la figlia.
468 Insuccesso di una spedizione inviata da Antemio contro i Vandali in Sardegna, Sicilia e Tripolitania
472 Uccisione di Antemio durante il sacco di Roma ad opera di Ricimero a capo di un esercito di Burgundi, che
nomina imperatore Olibrio, morto poco dopo, al pari di Ricimero.
473 Elezione di Glicerio imperatore d’Occidente, non riconosciuto da Bisanzio
474 Morte di Leone I e salita al trono d’Oriente di Zenone, che in Occidente invia come imperatore Giulio
Nepote, mentre Glicerio diventa vescovo di Salona.
475 Giulio Nepote è costretto a lasciare l’Italia; il generale Oreste pone sul trono il figlio Romolo Augustolo.
476 Caduta dell’impero d’Occidente A seguito di una rivolta dei mercenari barbari provenienti dell’area
danubiana, il nobile sciro Odoacre cattura Oreste a Piacenza e lo fa decapitare, deponendo Romolo Augustolo
ed inviando le insegne imperiali a Zenone, che gli concede il titolo di patrizio.