MASSIFE IMPORTANTE Gli studenti possono prendere visione dei programmi, si consiglia comunque la supervisione del docente ORGANIZZAZIONE E AMMINISTRAZIONE DELLO STATO E DEGLI ENTI PUBBLICI prof. Di Lascio Presentazione e obiettivi formativi Il corso ha ad oggetto l’individuazione e l’analisi giuridica delle strutture che compongono il sistema amministrativo statale, con riferimento al modello generale degli enti pubblici. In particolare, saranno esaminati i principi dell’organizzazione amministrativa nel suo complesso, come articolati nella Costituzione e come specificati dalle ulteriori fonti di riferimento. Saranno poi trattati i modelli organizzativi derivanti dall’attuazione delle disposizioni di principio, anche al fine di individuare in che modo questi siano stati incisi dal complesso processo di trasformazione e di modernizzazione che negli ultimi anni ha investito l’assetto e la struttura degli apparati amministrativi nel sistema italiano. Nel complesso, l’insegnamento si pone l’obiettivo di fornire agli studenti adeguati strumenti per la comprensione dell’evoluzione dei principi generali e della disciplina normativa in tema di organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici, nonché delle modalità con cui il sistema teorico trova applicazione concreta nel diritto positivo. Modalità di insegnamento e svolgimento dell’esame Il corso sarà articolato in lezioni frontali tradizionali e nell’analisi di casi e di materiali relativi ai temi trattati, al fine di dare specifico approfondimento ad ambiti tematici di specifico rilievo pratico e di particolare attualità. I frequentanti avranno la possibilità di svolgere un esonero scritto al termine del corso e comunque prima dell’avvio della sessione di esami immediatamente successiva. I risultati dell’esonero saranno comunicati agli studenti via posta elettronica, salvo diversa espressa richiesta al docente, e saranno validi per le sole sessioni di esame dell’A.A. 2009-2010 ossia sino alla sessione invernale del 2011. Programma: 1. La nozione di Pubblica Amministrazione, tra diritto nazionale e diritto comunitario; 2. Diritto amministrativo e nozione di ordinamento giuridico; 3. Il principio di separazione dei poteri; 4. Fonti del diritto e loro classificazione (richiamo); 5. L’organizzazione amministrativa ed i suoi elementi; 6. I principi costituzionali sull’organizzazione amministrativa; 7. Attribuzioni, competenze e modalità di articolazione delle funzioni (delega, sostituzione, conferimento, trasferimento, forme associative); 8. Uffici - organo e meri uffici; 9. La classificazione degli organi; 10. I rapporti interorganici: gerarchia, direzione e coordinamento; 11. I rapporti interorganici: controllo; 12. I rapporti intersoggettivi: autonomia, indipendenza, indirizzo; 13. Rapporto di ufficio e rapporto di servizio; 14. La distinzione tra politica e amministrazione; 15. L’organizzazione statale: quadro generale; 16. Il Governo e i ministeri; 17. I modelli dell’organizzazione ministeriale: dipartimenti, direzioni generali e agenzie; 18. L’amministrazione statale periferica; 19. I caratteri generali degli enti pubblici; 20. La classificazione degli enti pubblici: modelli tradizionali, nuovi modelli e profili problematici (organismo di diritto pubblico, affidamento in house, società per azioni in mano pubblica, società miste); 21. Le vicende degli enti pubblici e la privatizzazione; 22. Gli organi ausiliari: il Consiglio di Stato, la Corte dei Conti e il CNEL; 23. Le autorità amministrative indipendenti; 24. I sistemi di raccordo orizzontale (tra ministeri) e verticale (tra Stato, Regioni ed enti locali); 25. Le risorse umane: il personale; 26. Le risorse materiali: i beni pubblici; 27. Le tendenze dell’organizzazione amministrativa nella XVI legislatura. Testi consigliati (in alternativa): E. Casetta, Compendio di diritto amministrativo, Giuffré editore, ultima edizione, cap. I – II – III – IV (ad eccezione dei par. 11, 12, 12.1, 12.2, 13, 14, 15, 16, 17 e 18). G. Corso, Manuale di diritto amministrativo, Giappichelli editore, ultima edizione, Parte Prima, sezione Prima – sezione Seconda – sezione Terza – sezione Quarta (ad eccezione dei par. 13, 14, 35, 36, 37, 38, 39). Durante il corso saranno esaminati e discussi casi e materiali e saranno fornite ulteriori letture, che completeranno il programma d’esame. La documentazione, quando possibile, sarà resa disponibile nella bacheca on line presente sul sito della Facoltà. Nei casi in cui ciò non sia possibile, il docente ne fornirà copia agli interessati che ne facciano richiesta. Si suggerisce vivamente di affiancare lo studio dei testi d’esame con la lettura delle fonti costituzionali, legislative e regolamentari di riferimento. A tal fine, possono essere utilizzati i siti istituzionali (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm per gli atti dell’Unione Europea; www.quirinale.it per la Costituzione della Repubblica Italiana; www.parlamento.it per le leggi statali, i decreti legge ed i decreti legislativi; www.camera.it per le leggi regionali; www.governo.it per gli altri atti del Governo e per accedere ai siti dei Ministeri con e senza portafoglio su cui trovare i rispettivi provvedimenti) oppure le banche dati giuridiche accessibili in modalità gratuita dal sito dell’Ateneo per collegamenti effettuati da rete fissa universitaria (sotto la voce “Servizi on line”, http://it.uniroma3.it/studenti/). Ricevimento degli studenti Salvo diverso preavviso, a partire da lunedì 12 ottobre e sino alla fine del corso, la prof.ssa Francesca DI LASCIO riceverà gli studenti il martedì dalle ore 12:00 alle ore 13.00 presso la stanza 2.1 della Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi “Roma Tre”, via Gabriello Chiabrera 199 nonché al termine delle lezioni. Nel ricevimento sarà data priorità agli studenti che abbiano effettuato richiesta via e-mail all’indirizzo [email protected], che può anche essere utilizzato per richieste di informazioni o comunicazioni al docente. STATISTICA C.A. Prof. Bove Scopo del corso semestrale (4 CFU) Il corso ha lo scopo di presentare allo studente alcuni concetti di base relativi alla regressione semplice, al campionamento e all’inferenza statistica. Vengono introdotte inoltre le problematiche generali dell’analisi statistica multivariata, anche con riferimento alla regressione lineare multipla. Argomenti trattati Regressione lineare semplice. Intensità dell’effetto e potere predittivo della retta di regressione. Casi influenti. Variabili indipendenti qualitative. Limiti dell’analisi bivariata e potenzialità dell’analisi multivariata. Cenni alla regressione multipla. Campionamento casuale. Errore di campionamento e intervallo di confidenza. Dimensione campionaria. Campionamento probabilistico e non probabilistico. Testi consigliati CORBETTA P., GASPERONI G., PISATI M., Statistica per la ricerca sociale, Il Mulino, Bologna, 2001. Capitoli e paragrafi da studiare sul testo di Corbetta, Gasperoni e Pisati Capitolo 6: tutto (escluso regressione lineare piece-wise a pag. 171) Capitolo 7: tutto (escluso definizione e utilizzo dei coefficienti dXY ed escluso paragrafo 5.) Capitolo 8: tutto (escluso paragrafo 2.3) Capitolo 10 tutto (nei paragrafi 3.1 e 3.2 escluse le formule che non riguardano la stima della media). Esami Consistono in una prova scritta con 15 quesiti di tipo misto (risposta multipla, aperta o calcolo). Le prenotazioni all'esame si effettuano esclusivamente attraverso il Portale dello studente nel sito web dell’università. Gli elenchi dei candidati con l’orario in cui sosterranno la prova scritta saranno esposti nella bacheca elettronica del docente nel sito di facoltà 2 giorni prima dell'appello. Le date degli appelli sono disponibili nella bacheca elettronica del docente nel sito di facoltà e nella bacheca del Prof. Bove in Via dei Mille 23 (secondo piano, stanza 13). SOCIOLOGIA E SERVIZIO SOCIALE Sociologia e Servizio Sociale a.a. 2009-2010 Anna Maria D'Ottavi [email protected] 4 cfu SPS/07 SOCIOLOGIA GENERALE Obiettivi Formativi Acquisizione di conoscenze relative ai seguenti argomenti: l'apporto della sociologia al servizio sociale come mezzo “diagnostico” l'apporto del servizio sociale alla sociologia come occasione di partecipazione all'avvio a soluzione di problemi sociali. Programma del corso La sociologia e la complessità derivante dalla divisione del lavoro e dalla specializzazione dei ruoli. L'apporto della sociologia alla preparazione degli Assistenti Sociali nel fungere da mediatori fra cittadini e istituzioni. L'evoluzione storico-politica dallo Stato Monoclasse allo Stato Democratico pluriclasse. Dallo Stato di Diritto allo Stato dei Diritti: dalla prospettiva dell'azione sociale caritativa all'azione sociale basata sul servizio sociale inteso come funzione razionale permanente dello Stato moderno. Testi d'esame F. Ferrarotti, Cos'è la Società, Carocci, Roma, 2003 F. Ferrarotti, Manuale di Sociologia, Laterza, Bari, 2003 F. Ferrarotti, Il servizio sociale e la ricerca sociologica, in La Rivista di Servizio Sociale, 4/05 A.M. D'Ottavi, Servizio Sociale e Ricerca. Riflessioni a margine del volume “Servizio Sociale e Ricerca dal 1945 al 1970”, in La Rivista di Servizio Sociale, 3/09 SOCIOLOGIA DELLA FAMIGLIA C.A.. Prof. Giardiello Il corso mira a fornire una conoscenza delle trasformazioni della famiglia attraverso il paradigma sociologico. In questo contesto la famiglia è studiata all’interno delle principali trasformazioni sociali, economiche e culturali della società premoderna, moderna e post-industriale. Si privilegia un quadro interpretativo in cui la famiglia viene intesa come struttura ( composta da un sistema normativo, da risorse oggettive e dalle condizione soggettive) che genera la società in termini biologici e sociali. In questo ottica la famiglia viene presentata come ambito dell’identità, della generatività sociale ma anche luogo del conflitto e marginalità. Una particolare attenzione in primo luogo viene data allo studio tra capitale sociale famiglia e il mondo degli adolescenti/giovani, evidenziando la sua ricaduta nei processi formativi, nell’accesso al mondo del lavoro, nei fenomeni di marginalità sociale, nella creazione della dimensione civica. In secondo luogo vengono analizzate le conseguenze del capitalismo flessibile (economia post-industriale, mercato del lavoro flessibile e precario) sulla formazione della famiglia, sugli stili di vita e tempo libero, sul risparmio e in generale sulla capacità di progettare un futuro di coppia. In linea con tali analisi il corso si concentra sullo studio del rapporto tra modernità e crisi della socialità degli spazi pubblici nelle realtà urbane. Sotto il profilo applicativo il corso si propone di fornire esempi di casi di studi quantitativi e qualitativi, incoraggiando microricerche sulle tematiche affrontate nel corso. Programma del corso In particolare verranno esaminati i seguenti argomenti: La famiglia e la ricerca sociologica; La definizione sociologica di famiglia; Società, mutamento e le nuove famiglie; La famiglia e capitale sociale; Famiglia e terzo settore; Identità, famiglia e comunità; Famiglia luogo di genere e di intergenerazionale; Mondo del lavoro, lavoro precario e progetti di coppia; Privatizzazione della vita familiare: la crisi della socialità; Famiglia, bambini e recupero dello spazio sociale; Valori, nuovi stili di vita e modelli familiari; Famiglia, adolescenti e mondo giovanile; Famiglia e processi di socializzazione. Materiale didattico A.L. Zanatta, Le nuove Famiglie, Il Mulino, Bologna, 1997. L Salmieri, Coppie Flessibili. Progetti e vita quotidiana dei lavoratori atipici, Il Mulino, Bologna, 2006 P. Donati, a cura di, Famiglia e capitale sociale nella società italiana. Ottavo rapporto sulla famiglia Italiana San Paolo, Milano, 2003, pp.15-286. Testi di approfondimento (uno a scelta) C. Buzzi, A. Cavalli, A. De Lillo, a cura di, Giovani del nuovo secolo. Quinto rapporto Iard sulla condizione giovanile, Il Mulino, Bologna,2002. pp. 13-255; oppure C. Buzzi, A. Cavalli, A. De Lillo, a cura di, Rapporto Giovani. Sesta indagine dell’istituto IARD sulla condizione giovanile in Italia, Il Mulino, Bologna, 2007. (va studiato tutto) T. Musatti, M. Picchio, Un luogo per bambini e genitori nella città. Trasformazioni sociali e innovazione nei servizi per l’infanzia e le famiglie, Il Mulino, Bologna, 2005. B. Bawin-Legros, Generazione smarrita. Il mondo dei trentenni, Nuovi Mondi Media, Bologna, 2006 Orario di ricevimento Lunedì 14,30 – 15,30 SOCIOLOGIA DELL’ORGANIZZAZIONE C.A. Prof. Costa Programma del corso Il principale obiettivo del corso è quello di fornire strumenti concettuali e metodologie utili all’analisi delle organizzazioni 1.Che cosa sono le organizzazioni; 2.La burocrazia come organizzazione razionale e le sue varianti storiche; 3.Le organizzazioni come sistemi cooperativi: il ruolo dei soggetti; 4.L’approccio istituzionalista: mutamento sociale, potere, ambiente; 5.Gli approcci morbidi”: cultura, conferimento di senso e processi di strutturazione; 6.Nuove prospettive e modelli organizzativi. Nel corso delle lezioni si farà particolare riferimento ad autori classici come Max Weber e ai principali concetti utilizzati in questa area di studio, ad esempio: società, istituzione, ruolo, interazione, azione sociale, ecc. Testi di esame G. Bonazzi, Come studiare le organizzazioni, Il Mulino, Bologna 2002. A. Cavalli, Incontro con la sociologia, Il Mulino, Bologna, 2001. PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Prof. Poggi Obiettivi del corso Definire il concetto di comunicazione e individuare gli elementi del processo comunicativo, i meccanismi comunicativi dell’influenzamento, della persuasione e dell’inganno. Avviare alla ricerca sulla comprensione e produzione di testi scritti, orali e multimodali. Analizzare i meccanismi di comunicazione all’opera nell’ambiente di lavoro, nell’educazione, nello spettacolo e in altri tipi di interazione. Testi d’esame: a. Di Giovanni P.: Psicologia della comunicazione. Zanichelli, Bologna, 2007. b. Poggi I.: Le parole del corpo. Introduzione alla comunicazione multimodale. Carocci, Roma 2006. c. Castelfranchi C. Poggi I.: Bugie, finzioni, sotterfugi, per una scienza dell’inganno, Carocci, Roma, 1998 (i primi 13 capitoli). d. Un testo a scelta fra i seguenti: 1. CASELLI C., MARAGNA S. e VOLTERRA V.: Linguaggio e sordità. Il Mulino, Bologna 2007. 2. BAUMGARTNER E., DEVESCOVI A. e D'AMICO S.: Il lessico psicologico dei bambini. Carocci, Roma, 2000. 3. GIGLIOLI P.P., CAVICCHIOLI P. e FELE G.: Rituali di degradazione. Anatomia del processo Cusani. Mulino, Bologna, 1997. 4. DIDEROT D.: Paradosso dell'attore. Editori Riuniti, Roma, 1974. 5. ORLETTI F.: La conversazione diseguale. Carocci, Roma, 2000. 6. 7. 8. 9. ORLETTI F. (a cura di): Scrittura e nuovi media. Carocci, Roma, 2004. FELE G. e PAOLETTI I.: L’interazione in classe. Mulino, Bologna, 2003. PARISI D. (a cura di): Per una educazione linguistica razionale. Mulino, Bologna, 1979. POGGI I. (a cura di): Le parole nella testa. Guida a un'educazione linguistica cognitivista. Mulino, Bologna 1987 (fuori stampa; reperibile presso la Biblioteca di Scienze dell’Educazione). 10. POGGI I.: La grammatica del significato. Un itinerario didattico. Mulino, Bologna, 1989. 11. LEVORATO M.C.: Le emozioni della lettura. Mulino, Bologna, 1999. 12. MARIOTTINI L.: La cortesia. Carocci, Roma 2007. 13. LAKOFF G.: Non pensate all'elefante. Fusi Orari, Milano, 2006. 14. Pierro A. (a cura di): Potere e leadership. Carocci, Roma 2004. 15. Bara B.: Pragmatica cognitiva. Bollati Boringhieri, Torino 1999. 16. Mazzara B. (a cura di): Metodi qualitativi in psicologia sociale. Carocci, Roma 2002. 17. Fiormonte D.: Scrittura e filologia nell'era digitale. Bollati Boringhieri, Torino 2004. 18. Battistelli P. (a cura di): Io penso che tu pensi… Le origini della comprensione della mente. Franco Angeli, Milano1997. 19. Lakoff G. e Johnson M.: Metafora e vita quotidiana. Bompiani, Milano 1998. 20. Nicolai F.: Argomenti di Neurolinguistica. Normalità e patologia nel linguaggio. Edizioni del Cerro, Pisa, 2003. 21. Aglioti S. e Fabbro F.: Neuropsicologia del linguaggio. Il Mulino, Bologna 2006. 22. Laudanna A. e Voghera M. (a cura di).: Il linguaggio. Laterza, Bari 2006. 23. Delfino M., Manca S., Persico D. e Sarti L. (a cura di). Come costruire conoscenza in rete. Edizioni Menabò, Ortona 2005. 24. Arcidiacono F. (a cura di): Conflitti e interazione in famiglia. Carocci, Roma 2007. 25. Cedroni L. e Dell’Era T.: Il linguaggio politico. Carocci, Roma 2006.ù 26. Russo Cardona T. e Volterra V.: Le lingue dei segni. Carocci, Roma 2007. 27. due articoli in inglese scaricati da uno o l’altro dei seguenti siti web: http://host.uniroma3.it/docenti/poggi http://asp.teleskill.it/tlc/asp/pagina.asp?s=&c=laoc&IDPagina=383 Altri testi d’esame in alternativa a quelli suddetti potranno essere comunicati in bacheca o concordati con il docente. Orario delle lezioni: da determinare Metodi di insegnamento e di apprendimento Oltre alle lezioni in aula, possono far parte integrante del corso seminari o conferenze attinenti ai temi di Psicologia della Comunicazione, che segnalerò a lezione. Valutazione Esame orale Relazione sulle lezioni (facoltativa, e solo per i frequentanti; può costituire esonero da una parte dei testi di esame). Lingua d'insegnamento Italiano Studenti stranieri Gli studenti stranieri possono portare testi d’esame, e sostenere l’esame, in lingue diverse dall’italiano, mettendosi d’accordo col docente. Tesi di laurea Sono disponibile ad assegnare tesi di laurea, su argomenti scelti di comune accordo con lo studente. Reputo che la tesi costituisca un percorso formativo molto importante per le capacità di ricerca e di crescita personale dello studente. Ricevimento studenti Ricevo gli studenti per appuntamento, preso tramite la mia e-mail, [email protected] Il mio ufficio è a Via D.Manin 53, I piano, Tel: 06 57339136. Tuttavia, a seconda degli impegni didattici, posso ricevere anche a V.Ostiense 139, sede del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, o a P.Repubblica 10, dove tengo le lezioni di Psicologia della Comunicazione. Insomma, mi dovrete rincorrere! Per informazioni e appuntamenti, [email protected] Altre informazioni sulla mia attività didattica e di ricerca si possono trovare nei seguenti siti web: http://host.uniroma3.it/docenti/poggi/ http://asp.teleskill.it/tlc/asp/pagina.asp?s=&c=laoc&IDPagina=383 http://lps2.uniroma3.it/atrio/ PEDAGOGIA INTERCULTURALE C.A. Prof. Susi Programma del corso Il campo teorico e pratico della pedagogia interculturale. La mediazione culturale. La didattica interculturale delle discipline. La globalizzazione e le dinamiche dei flussi migratori. L’immigrazione in Italia e in Europa. Emigrazione, immigrazione e diversità socio-culturali. La doppia assenza del migrante: illusioni dell’emigrato e sofferenze dell’immigrato (Sayad). Obiettivi Conoscere la dimensione interculturale della scuola italiana e le principali strategie di integrazione deglli allievi stranieri. Individuare i fattori fondamentali che determinano le migrazioni internazionali. Conoscere i dati statistici sull’immigrazione in Italia. Confrontare le diverse definizioni di “differenza culturale”. Comprendere i nessi tra emigrazione e immigrazione. Testi d’esame Susi F., Come si è stretto il mondo. L’educazione interculturale in Italia e in Europa: teorie, esperienze e strumenti, Armando, Roma 1999. Sayad A., La doppia assenza. Dalle illusioni dell'emigrato alle sofferenze dell'immigrato, Raffaello Cortina, Milano 2001. Inizio delle lezioni Marzo 2010 Orario di ricevimento studenti Mercoledì ore 12-13.30, Stanza 2.1 II piano, Creifos, Via Castro Pretorio 20 Contatti [email protected] www.creifos.org PEDAGOGIA DELLE RISORSE UMANE E DELLE ORGANIZZAZIONI Prof. Alessandrini Programma del corso Il corso si articola in tre moduli di 10 ore ognuno (per un totale di 30 ore). Nel primo modulo si introducono le tematiche principali della disciplina con particolare attenzione agli sviluppi innovativi e sperimentali. Le tematiche riguarderanno le metodologie di gestione delle risorse umane nei diversi contesti organizzativi, l’evoluzione della leadership, del lavoro di team ed il rapporto tra apprendimento e conoscenza. Il secondo modulo focalizza l’attenzione sulla Comunità di pratica, come strumento per la formazione e per la gestione della conoscenza nelle organizzazioni. Nel terzo modulo è la formazione continua ad essere presa in esame, contestualizzata nelle scenario nazionale ed internazionale. Testimoni privilegiati porteranno la loro esperienza diretta. Tutti e tre i moduli tendono a fornire gli strumenti metodologici per interpretare la complessità dello sviluppo formativo nel mondo del lavoro e in generale nelle organizzazioni. Il corso prevede l’alternarsi delle lezioni frontali con momenti di progettazione formativa e studi di caso. In ogni modulo è previsto un laboratorio di Progettazione Formativa sulle tematiche attinente al modulo stesso. Nel laboratorio si avvieranno lavori progettazione collaborativa che saranno parte integrante dell’esame. Modulo 1 Scenari socio-educativi per una pedagogia sociale Laboratorio di Progettazione Formativa: dall’analisi dei fabbisogni alla valutazione L’economia della conoscenza e il mondo del lavoro Modulo 2 L’approccio teorico delle comunità di pratica Laboratorio di Progettazione Formativa: ricognizione della letteratura nazionale Il paradigma della “coltivazione” delle comunità di pratica Modulo 3 La formazione continua Laboratorio di Progettazione Formativa: progettare la formazione nei Fondi interprofessionali La certificazione delle competenze Testi di riferimento Alessandrini G. (2007), Comunità di pratica e società della conoscenza, “Le Bussole”, Carocci, Roma Alessandrini G. (2004), Pedagogia delle risorse umane e delle organizzazioni, Guerini, Milano (prima e seconda parte) Alessandrini G. (2005), Manuale per l’esperto dei processi formativi. Nuova edizione, Carocci, Roma (seconda parte) Buccolo M. (2008), La formazione va in scena. La progettazione dei processi formativi attraverso la metodologia del teatro d’impresa, Laterza, Bari Per i non frequentanti, aggiungasi: Alessandrini G. (2005), Manuale per l’esperto dei processi formativi. Nuova edizione, Carocci, Roma (cap. 1,3,6 prima parte); Alessandrini G. (2005), Formazione e sviluppo organizzativo, Carocci, Roma (tre capitoli a scelta). Altre informazioni: Il corso prevede la produzione di un P.W., come parte integrante dell’esame. Si consiglia, pertanto, una frequenza costante. L’esame è equipollente per il modulo di insegnamento “Gestione delle Risorse Umane” (per gli studenti del vecchio ordinamento). Valutazione: L’esame è orale. Sarà oggetto di valutazione anche il P.W. Informazioni per studenti stranieri: Gli studenti stranieri possono sostituire i testi consigliati con altri testi previa discussione con il titolare di cattedra. ECONOMIA E GESTIONE DELL’INNOVAZIONE E DEL MARKETING Prof. Guerrera Il futuro delle organizzazioni complesse si gioca sempre più sul tavolo della competitività internazionale: integrazione e globalizzazione, infatti, obbligano le imprese al confronto con l’estero. Per entrare con successo nei nuovi mercati internazionali le organizzazioni complesse, le imprese, devono essere in grado di elaborare strategie precise, definite e, soprattutto, innovative; devono saper cogliere e gestire le opportunità con le relative innovazioni, scrutando i mercati con metodi adeguati, capire, attraverso le strategie operative, come si muovono i potenziali concorrenti o i futuri compratori, scegliendo il target in funzione delle possibilità del mercato e delle proprie risorse e capacità ed entrando nei mercati con il marketing mix giusto. Questo Corso cercherà di fornire il quadro teorico e la dimensione pratica per comprendere le decisioni più adeguate delle organizzazioni complesse rispetto alla competitività internazionale. Con un linguaggio semplice, denso di significati scientifici, come si conviene ad una Laurea specialistica, le lezioni, attraverso gli argomenti trattati, condurranno passo dopo passo a capire quali sono gli elementi essenziali di una gestione e di una strategia di successo “provocate” da un marketing altamente innovativo che trasferirà all’impresa l’operatività necessaria non solo per sopravvivere, ma anche e, soprattutto, per vincere la battaglia imposta da un mercato spietato e fortemente competitivo. ARTICOLAZIONE DELLE LEZIONI 1) LE ORGANIZZAZIONI COMPLESSE: STRUTTURA, DIMENSIONI, OPERATIVITA’ ATTRAVERSO L’ANALISI E L’ERMENEUTICA DELL’ORGANIGRAMMA; 2) L’AMBITO IN CUI SI MUOVONO LE ORGANIZZAZIONI COMPLESSE; 3) I VANTAGGI COMPETITIVI DELL’AMBITO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE; 4) ANALISI DEI SETTORI OPERATIVI, DEI CONCORRENTI, DELLA DOMANDAPOTENZIALE, ANALISI DEI CLIENTI; 5) LE STRATEGIE: LA LORO SCELTA; 6) LE STRATEGIE OFFENSIVE E QUELLE DIFENSIVE; 7) LE TENDENZE VERSO LA GLOBALIZZAZIONE; 8) IL MARKETING GLOBALE; 9) L’INNOVAZIONE E LE STRATEGIE DEL MARKETING GLOBALE; 10) I VANTAGGI E GLI SVANTAGGI; 11) LE STRATEGIE DI SERVIZIO/MERCATO; 12) NUOVI SEVIZI PER NUOVI MERCATI; 13) QUANDO E COME ENTRARE IN UN NUOVO MERCATO; 14) LE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE; 15) LE STRATEGIE DI IMMAGINE; 16) LE AREE CRITICHE; 17) LE RISORSE UMANE E FINANZIARIE; 18) IL MARKETING E IL PIANO DI MARKETING; 19) PIANO DI MARKETING, GESTIONE E STRATEGIA DELL’IMPRESA; 20) IL MARKETING MIX; 21) LA STRATEGIA DI MARKETING A LIVELLO PRODOTTO E SERVIZIO ; 22) LA GESTIONE DELLA GAMMA AZIENDALE; 23) IL RUOLO DELL’IMMAGINE E L’ESTENSIONE DELLA MARCA; 24) L’EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI PRODOTTO E DI SERVIZIO; 25) IL PREZZO, LA CONFEZIONE, LA PRESTAZIONE; 26) IL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO E DEL SERVIZIO; 27) LA SFIDA INNOVATIVA DELLA MARCA; 28) IMPORTANZA E RISCHI DELL’INNOVAZIONE; 29) CONDIZIONI ORGANIZZATIVE; 30) UN PROCESSO DI SVILUPPO PER FASI DISTINTE; 31) I MARKET TEST; 32) LA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA: IL RAPPORTO CON IL NUOVO CONSUMATORE, UNA SFIDA IMPEGNATIVA, IL MECCANISMO D’AZIONE DELLA PUBBLICITA’; 33) LA PROMESSA: IL FATTO VESTITO DI EMOZIONE; 34) IL RUOLO DELLA PROMOZIONE NELLA STRATEGIA DI MARKETING: USO E ABUSO; 35) UN APPROCCIO ALTERNATIVO: IL DIRECT MARKETING; 36) INTERNET; 37) TECNOLOGIA E FILOSOFIA DI INTERNET; 38) CREARE UNA PRESENZA AZIENDALE SU INTERNET; 39) LA COMUNICAZIONE (INTERNA ED ESTERNA); 40) L’ORGANIZZAZIONE INNOVATIVA DELLA LOGISTICA DELLE ORGANIZZAZIONI COMPLESSE; 41) IL LIVELLAMENTO DEL CAMPO DA GIOCO E LA GLOBALIZZAZIONE; 42) IL RAGGIUNGIMENTO E IL MANTENIMENTO DEL VANTAGGIO DI COMPETITIVITA’; 43) LA GESTIONE DELLA COLLABORAZIONE E LO SVILUPPO; 44) IL RECUPERO E L’USO DELLE INFORMAZIONI; 45) IL MARKETING E LE VENDITE; 46) LA CREAZIONE DI UNA PRESENZA AZIENDALE; 47) USI ACCETTABILI E INACCETTABILI DI INTERNET; 48) POLITICHE DI USO ACCETTABILE: LA PUBBLICITA’; 49) INTERNET: MARKETING CONTRO PUBBLICITA’; 50) INTRANET. Testi di esame -Manfredo Guerrera, Economia e gestione dell’innovazione e del marketing, Aracne Editrice, Roma 2004; -PH.Kotler , Il Marketing secondo Kotler,ed. Il sole 24, Milano 2000 Manfredo Guerrera, La parola dell’immagine o l’immagine della parola ?, Aracne Editrice, Roma 2002; Manfredo Guerrera, La realtà del virtuale, Laterza Editore, Roma-Bari, 2000; STORIA DELLA CITTA’ E DEL TERRITORIO C.A. Prof. Tedesco Il corso si propone di esaminare l'esperimento di riqualificazione dell'area dei Sassi di Matera, avviato nel 1949 e culminato nella creazione del borgo residenziale «La Martella» nel 1953. A tale esperimento parteciparono l'Eca (Economic Cooperation Administration), l'Unrra (United Nations Relief and Rehabilitation) - Casas (Comitato Amministrativo Soccorso ai Senzatetto), organo misto italo-americano che aveva il compito di realizzare programmi di edilizia abitativa, Adriano Olivetti, anche nella sua veste di Presidente dell'Istituto nazionale di urbanistica, e una nutrita schiera di scienziati sociali americani, che formularono nelle aree più arretrate del Sud d'Italia progetti pilota all'insegna di quella ricerca policy oriented che andava riscuotendo negli anni Cinquanta notevole successo nel mondo scientifico anglosassone e che indirizzava le Scienze sociali verso concrete azioni di modernizzazione socio-economica. Il materano costituì così un laboratorio dove si confrontarono e produssero una mole poderosa di programmi d'intervento studiosi di diverse discipline scientifiche ma accomunati dalla medesima matrice newdealistica e dalla medesima fiducia nella pianificazione tecnocratica. Fabbri M. et alii (a cura di), Dall'Utopia alla politica. Autonomia locale e rinnovamento della politica meridionale nell'esperimento comunitario, Fondazione Adriano Olivetti, Roma, 1994 S. Semplici (a cura di), Un'azienda e un'utopia. Adriano Olivetti 1945-1960, Bologna, il Mulino, 2001 SOCIOLOGIA DEL DIRITTO Prof. Coratella Obiettivi formativi Il corso mira ad approfondire la Sociologia del Diritto mediante un approccio critico alle problematiche concernenti i diritti umani ed il terrorismo internazionale. Preliminarmente, verranno approfondite le problematiche relative al diritto positivo e all'impatto sociale delle norme, comprese le ipotesi di devianza. La seconda parte del corso consisterà, invece, in un approfondimento monografico sui numerosi risvolti storico-politici e socio-giuridici del fenomeno terroristico. Programma del corso 1. Nozione di diritto. 2. La funzione del diritto 3. Effettività ed efficacia del diritto 4. Il concetto di devianza 5. Le teorie criminologiche 6. Islam e diritti umani 7. L'educazione all'odio 8. Il terrorismo islamista 9. L'equazione di Arafat e l'equazione di Hamas 10. La tutela dei diritti umani nella Corte Penale Internazionale Materiale didattico R. Bettini, Arcipelago Crimen, Franco Angeli, Milano, 2005 (da pag. 15 a pag. 120) Atti del Convegno “Islam e Diritti Umani all'inizio del Terzo Millennio” (Roma – 19.04.2007), in Rivista Trimestrale di Scienza dell’Amministrazione, 1-2, 2007 (soltanto 3 relazioni a scelta dello studente). ANTROPOLOGIA CULTURALE C.A. Prof . Tortolici Titolo: La ‘complessità’ come categoria antropologica della contemporaneità Obiettivi formativi: Nell’ambito della cultura della contemporaneità, il corso propone di affrontare le problematiche che riguardano il tema della ‘complessità’ attraverso i percorsi della globalizzazione e le nuove cittadinanze planetarie. Programma del corso: Trasformazione del concetto di cultura e ridefinizione del suo ruolo all’interno dell’odierno dibattito antropologico. Identità e diversità. Nuovi luoghi di formazione. Nuove cittadinanze e formazione alla complessità. Materiale didattico: - M. Callari Galli, F. Cambi, M. Ceruti, Formare alla complessità. Prospettive dell’educazione nelle società globali, Carocci, Roma, 2006. - A. Appadurai, Modernità in polvere, Meltemi, Roma, 2001 (Parte prima, capp. 1,2,3; Parte Terza, capp. 6,7,8). - G. Baumann, L’enigma multiculturale, il Mulino, Bologna, 2003. SCIENZA POLITICA Prof. Rosito Titolo del corso: La democrazia tra società civile e potere politico. Obiettivi formativi: Il corso si prefigge di fornire la conoscenza dello statuto scientifico, delle origini e delle evoluzioni contemporanee della Scienza politica. Il modello storico-istituzionale di tale operazione teorica sarà la democrazia nella sua doppia dimensione di organizzazione della società civile da un lato e di gestione del potere politico dall’altro. Contenuto didattico: Il corso è diviso in due parti distinte sia nei contenuti che nell’approccio ma complementari nella visione complessiva del tema. La prima parte verterà sullo studio dei principali aspetti teorici e metodologici della Scienza politica. A tal proposito si presterà particolare attenzione alla definizione delle diverse scienze politico-sociali, alla specificazione dell’ambito di studio della Scienza politica e alle diverse definizioni di rappresentanza e di partecipazione. Dopo questo momento introduttivo si passerà alla trattazione di alcuni concetti e istituti peculiari della Scienza politica. Particolare cura verrà dedicata al processo moderno di costituzione dello Stato, alle forme storiche della società civile come discussione pubblica, all’evoluzione del concetto di governo e di potere esecutivo, alle configurazioni possibili della partecipazione politica. La seconda parte del corso presenta un aspetto più monografico ed empirico; essa è finalizzata ad applicare i concetti teorici precedentemente acquisiti allo studio delle forme contemporanee di democrazia. Metodologicamente tale indagine si svilupperà guardando alle coordinate concettuali dell’ambito dell’interazione sociale e del potere politico. Organizzazione delle relazioni interpersonali nella sfera pubblica e gestione del monopolio legittimo del potere statale saranno quindi i due criteri privilegiati per analizzare le varie forme di organizzazione democratica dello Stato: democrazia elitistico-comparativa, consociativa, pluralistica, plebiscitaria e deliberativa. A quest’ultima verrà riservata particolare attenzione in quanto declinazione dell’organizzazione democratica che sottolinea maggiormente il momento della discussione pubblica come processo deliberativo linguisiticamente mediato, qualitativamente partecipato e giuridicamente tutelato. Testi di riferimento: D. DELLA PORTA, Introduzione alla scienza politica, il Mulino, Bologna 2008. M. CROCE, Sfere di dominio. Democrazia e potere nell’era globale, Meltemi, Roma 2008. SOCIOLOGIA DEI FENOMENI POLITICI Prof. Scarpa Vittorio Emanuele Orlando, ai primi del novecento, fu del parere che il diritto, le scienze sociali e le scienze politiche avessero un contenuto materiale identico, la vita dell’uomo in società, e si distinguessero essenzialmente per ragioni sistematiche. Le scienze sociali sono, in quest’ottica, discipline descrittive della società presa in considerazione non come ordinamento giuridico, cioè formale, mentre le scienze politiche hanno ad oggetto lo Stato nella sua organizzazione e nella sua vita, a prescindere dai rapporti sociali, ed il diritto concerne le forme normative dei rapporti fra i soggetti, lo Stato e la società. La sociologia, secondo il «Ministro della Vittoria», si poneva come una sorta di sistema filosofico generale di fondazione epistemologica delle scienze sociali specifiche, e dei rapporti fra esse, le scienze politiche e le scienze giuridiche. Questa descrizione fotografa il travaglio scientifico nato dalla crescente autonomia della società civile dalle istituzioni dello Stato e dalle forme del diritto. La sociologia dei fenomeni politici, in questo ambito, indaga sulle regolarità che si manifestano nei fenomeni stessi, cioè in comportamenti dei soggetti politici e nelle forme istituzionali a cui gli stessi danno luogo. Il corso tende ad introdurre lo studente a questi temi, attraverso i testi che esaminano la tensione tra realtà politica ed ideale ( Gian Franco Lami Tra utopia e utopismo, Il Cerchio Iniziative Editoriali Rimini 2008), il fenomeno terroristico come violenza ideologica contro lo Stato e contro il diritto (Riccardo Scarpa Idee del terrorismo, terrore e dottrine politiche nella storia contemporanea, Campanotto Editore Pasian di Prato (Udine), 1998), e quanto resta in piedi dopo il tramonto delle ideologie e la crisi italiana (Franco Rizzo, Ciò che resta del vero, Armando, Roma 2009) Diritto regionale e degli enti locali Prof. Salvatore Bonfiglio Programma a.a. 2009-2010 1. Il ruolo delle Regioni nel quadro ordinamentale europeo 2. La partecipazione delle regioni italiane alle decisioni del Parlamento europeo: fase ascendente e discendente 3. Le regioni italiane prima e dopo la riforma del Tito V della Costituzione 4. Organi e funzioni delle Regioni 5. Le competenze legislative e regolamentari nel novellato quadro costituzionale 6. I principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza 7. La nuova legge sul federalismo fiscale 8. Il ruolo degli Enti locali nel quadro ordinamentale italiano: organi e funzioni 9. Il fenomeno dell’associazionismo comunale 10. Le ipotesi di riforma del TUEL Testi: Vandelli L., Il sistema delle autonomie locali, Il Mulino Bologna u.e. Caretti P., Tarli Barbieri G., Diritto Regionale, Giappichelli Torino u.e. Letture consigliate: Bonfiglio S., I rapporti tra le Regioni, lo Stato e l’Unione europea dopo la riforma del titolo V della Costituzione italiana, nella rivista La cittadinanza europea, nn.1-2/2004, maggio 2005 (pp. 87-99) Bonfiglio S., Le seconde Camere nei sistemi federali, in Diritto pubblico comparato ed europeo, n. 4/2007 (pp. 1561-1575) Orari di ricevimento: lunedì (h. 10-12) (stanza 4.7) della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi Roma Tre. POLITICA SOCIALE c.a. (Prof. Salvatore Rizza) Il corso avanzato di Politica Sociale, basato sulla base del programma del triennio, si propone due obiettivi principali: a) conoscere e approfondire le politiche sociali dell’Unione Europea attraverso i diversi Documenti Comunitari fino ad arrivare alla CostituzioneTrattato e b) approfondire i termini, i fondamenti giuridici e sociologici, gli obiettivi e la ‘mission’ della Società Civile. Il corso chiede agli studenti di compilare un tesina( tra cinque e dieci pagine) di commento ad uno dei Documenti dellaU.E. (da concordare con il Docente). Testi obbligatori: Salvatore Rizza, Welfare e Democrazia, ed. F. Angeli Mauro Magatti, Il potere istituente della società civile, ed. Laterza Altri volumi (a scelta) saranno indicati nel corso delle lezioni PSICOLOGIA SOCIALE (CORSO AVANZATO) Prof. Carrus PROGRAMMA DEL CORSO Lo studio dei gruppi nella prospettiva della psicologia sociale. Ruoli, norme,status e funzioni nei gruppi. I fenomeni delle dinamiche di gruppo. Potere e leadership. L’interazione nei gruppi e tra i gruppi sociali. Relazioni inter-gruppi e categorizzazione sociale. La comunicazione e i processi di influenza sociale nei gruppi. TESTI - BROWN. Psicologia sociale dei gruppi, Il Mulino, Bologna. - BONNES, CARRUS, PASSAFARO. Psicologia ambientale, sostenibilità e comportamenti ecologici. Carocci Editore, Roma. Modalità d’esame: prova scritta Orario di ricevimento: Giovedi, 12-13, Via dei Mille 23, stanza 21 Filosofia morale corso avanzato Massife a.a.2009-2010 Francesca Brezzi Dal mythos al logos :la passione di pensare . Testi: M.Maddalena de Pazzi, I quaranta giorni, Sellerio editore, Palermo 1996 Luce Irigaray, Il respiro delle donne, Il Saggiatore, Milano 1997 (passi scelti) Francesca Brezzi .La passione di Pensare. Angela da Foligno, Maddalena de'Pazzi , Jeanne Guyon, Carocci editore , Roma 1998. F.Brezzi, Nelle radici e nelle vette.in Un etica di altro genere, Vita e pensiero, Milano 2008 ETICA DELLA COMUNICAZIONE CORSO AVANZATO Prof. Iannotta Attraverso la iniziale discussione dei molteplici usi dell’espressione “etica della comunicazione”, il corso si propone di esaminare, nella seconda parte del suo svolgimento, alcuni luoghi emblematici della comunicazione e della sua qualità squisitamente etica. Testi d’esame: A. Fabris, Etica della comunicazione, Carocci editore, Roma 2006. P. Ricoeur, Il Giusto 2, Effatà editrice, Torino 2007, limitatamente alle seguenti parti: Introduzione; Parte prima; Parte seconda: “Le gardien des promesses” di A. Garapon; Parte terza Laboratorio di Etica dei Servizi alla Persona: Violenza di genere e Centri antiviolenza Prof. Claudio Tognonato (in collaborazione con l’Associazione Differenza Donna ) 2 CFU Il Laboratorio di Violenza di Genere prevede incontri sulle seguenti tematiche: Dalla cultura della violenza alla cultura della libertà. Maltrattamenti in famiglia. Violenza sessuale: Stupro da sconosciuti e conoscenti. Prostituzione. L’ascolto. Violenza sessuale: Stupro in famiglia; Pedofilia. I bambini “esposti” alla violenza. Dalla teoria alla pratica. I Centri Antiviolenza. Il laboratorio prevede 18 ore, assistenza obbligatoria e si svolge nel primo semestre (inizio ottobre) Diritto privato comparato Prof. Torino a.a. 2009 /2010 1) Diritto e sistemi giuridici 2) La tradizione giuridica occidentale: profili storici, fonti e operatori del diritto nei sistemi di Civil Law 3) La tradizione giuridica occidentale: profili storici, fonti e operatori del diritto nei sistemi di Common Law 4) Sistemi giuridici extra-europei: Islam e diritto 5) Sistemi giuridici extra-europei: il sistema giuridico cinese 6) Sistemi giuridici extra-europei: Africa e diritto 7) analisi comparatistica di alcuni istituti giuridici Testi consigliati per la preparazione dell’esame Studenti frequentanti Moccia L. , Comparazione giuridica e diritto europeo, Milano, Giuffrè, limitatamente alla Parte I Dispense consegnate a lezione Torino R. (a cura di), I rapporti familiari tra autonomia e responsabilità, Torino, Giappichelli Studenti non frequentanti Moccia L. , Comparazione giuridica e diritto europeo, Milano, Giuffrè, limitatamente alla Parte I a scelta uno dei seguenti testi: o Gambaro A. / Sacco R. , Sistemi giuridici comparati, Torino, UTET, ultima edizione o David R. / Jauffret-Spinosi C., I grandi sistemi giuridici contemporanei, Padova, Cedam, ultima ed o Zweigert H. Kötz, Introduzione al Diritto comparato, I, Milano, Giuffrè, ultima edizione Torino R. (a cura di), I rapporti familiari tra autonomia e responsabilità, Torino, Giappichelli Storia sociale PROGRAMMA D’ESAME (2009-2010) Prof. Casula Il corso è articolato in due moduli: 1. nel primo si prendono in esame le trasformazioni profonde e pervasive dell’economia e della società tra Ottocento e Novecento, dalla prima, alla seconda e alla terza rivoluzione industriale; 2. nel secondo si prenderà specificamente in esame l’origine, lo sviluppo e la deriva dello Stato sociale, con un’attenzione privilegiata al caso italiano Testi indicati per prepararsi all’esame 1. C.F. Casula, L’Italia dopo la grande trasformazione. Trent’anni di analisi Censis, Carocci, Roma 2000. 2. C.F. Casula, Le ACLI. Una bella storia italiana, Anicia, Roma, 2008 N.B. Il corso di storia sociale si terrà nel secondo semestre. La frequenza regolare del corso prevede un elaborato scritto sugli appunti delle lezioni con approfondimenti tematici. L’elaborato scritto è valutato come esonero parziale della prova finale. SOCIOLOGIA DELL’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA E DEI SERVIZI (30 ore, 4 CFU) Docente: Prof.ssa CARLA COLLICELLI Semestre: I Orario del corso: Lunedì 16 – 18, Aula 9 PR Giovedì 14 – 15 Aula 2 PR Titolo del corso: SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ORGANIZZATIVI E DEL MANAGEMENT DEI SERVIZI OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivo principale del corso è quello di approfondire il contributo della sociologia all’analisi delle organizzazioni, dei modelli organizzativi e della gestione strategica dei servizi. Analizzare i nuovi scenari di organizzazione e programmazione dei servizi, approfondire le prospettive dei nuovi modelli di welfare e di “organizzazione a rete”, individuare quegli elementi che caratterizzano l’organizzazione dei servizi in Italia e in Europa rappresentano altri importanti obiettivi formativi del corso. A tale scopo il programma prevede lo studio dei principali modelli organizzativi della sociologia dell’organizzazione, dell’organizzazione post-moderna e sistemica. Saranno esaminati tutti gli aspetti dell’organizzazione, la struttura e la cultura organizzativa, la relazione tra organizzazione e ambiente. Il corso prenderà in considerazione anche le dinamiche del policy-change che ha caratterizzato il settore dell’organizzazione pubblica e dei servizi negli ultimi 20 anni e del nuovo assetto delle politiche pubbliche in campo socio-sanitario in Italia. Successivamente verranno presi in considerazione gli elementi di programmazione e integrazione dei servizi sociali e sanitari, per poter offrire agli studenti dei validi strumenti di valutazione della qualità nei servizi alla persona. PROGRAMMA DEL CORSO Il programma prevede l’approfondimento di alcuni dei più significativi filoni del pensiero organizzativo moderno applicati all’area dei servizi pubblici e no-profit, nonché lo studio dei più importanti modelli e strumenti di direzione strategica dei servizi. Attraverso letture, dispense, discussioni e approfondimenti in aula, lavori di gruppo, proiezione di filmati e schemi riassunti, verranno affrontati i temi della sociologia dell’organizzazione applicata al mondo dei servizi, dell’analisi organizzativa dei servizi sociali e sanitari, dell’organizzazione post-moderna. Il programma didattico intende anche soffermarsi sul questioni fondamentali della sociologia dei servizi come il management delle politiche pubbliche; le transizioni degli anni ’90 e l’evoluzione dei sistemi di welfare; l’integrazione dei servizi socio-sanitari; la valutazione e il controllo delle risorse; la valutazione e il controllo della qualità dei servizi alla persona. MATERIALE DIDATTICO Testi d’esame: - G.Gosetti e M.La Rosa, “Sociologia dei Servizi. Elementi di organizzazione e programmazione”, FrancoAngeli, Milano 2006; - G.Sangiorgi (a cura di) “Management e governance nella pubblica amministrazione”, FrancoAngeli, Milano 2008 - Dispense varie Per gli studenti non frequentanti un testo a scelta tra i seguenti: - R.Ingrassia “Organizzazione e comunicazione dell'azione amministrativa”, Franco Angeli, Milano 2008 - S. Simoni, "Le culture organizzative dei servizi", Carocci Ed., Roma, 2003 - U. De Ambrogio, "Valutare gli interventi e le politiche sociali", Carocci Ed, Roma, 2003; - A.Pignatto e C.Regazzo, “Organizzazione e qualità nei servizi sociosanitari”, Carocci, Roma 2002; - C. Collicelli (a cura di), “CENSIS - Le Transizioni sommerse degli anni ‘90”, Rubettino Editore, 2004