programmi massife 2009-2010 - Logo UniRomaTRE Facolta` di

MASSIFE
IMPORTANTE
Gli studenti possono prendere visione dei programmi, si consiglia
comunque la supervisione del docente
ORGANIZZAZIONE E AMMINISTRAZIONE DELLO STATO E DEGLI ENTI PUBBLICI
prof. Di Lascio
Presentazione e obiettivi formativi
Il corso ha ad oggetto l’individuazione e l’analisi giuridica delle strutture che compongono il
sistema amministrativo statale, con riferimento al modello generale degli enti pubblici. In
particolare, saranno esaminati i principi dell’organizzazione amministrativa nel suo complesso,
come articolati nella Costituzione e come specificati dalle ulteriori fonti di riferimento.
Saranno poi trattati i modelli organizzativi derivanti dall’attuazione delle disposizioni di principio,
anche al fine di individuare in che modo questi siano stati incisi dal complesso processo di
trasformazione e di modernizzazione che negli ultimi anni ha investito l’assetto e la struttura degli
apparati amministrativi nel sistema italiano.
Nel complesso, l’insegnamento si pone l’obiettivo di fornire agli studenti adeguati strumenti per la
comprensione dell’evoluzione dei principi generali e della disciplina normativa in tema di
organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici, nonché delle modalità con cui il
sistema teorico trova applicazione concreta nel diritto positivo.
Modalità di insegnamento e svolgimento dell’esame
Il corso sarà articolato in lezioni frontali tradizionali e nell’analisi di casi e di materiali relativi ai
temi trattati, al fine di dare specifico approfondimento ad ambiti tematici di specifico rilievo pratico
e di particolare attualità.
I frequentanti avranno la possibilità di svolgere un esonero scritto al termine del corso e comunque
prima dell’avvio della sessione di esami immediatamente successiva. I risultati dell’esonero saranno
comunicati agli studenti via posta elettronica, salvo diversa espressa richiesta al docente, e saranno
validi per le sole sessioni di esame dell’A.A. 2009-2010 ossia sino alla sessione invernale del 2011.
Programma:
1. La nozione di Pubblica Amministrazione, tra diritto nazionale e diritto comunitario;
2. Diritto amministrativo e nozione di ordinamento giuridico;
3. Il principio di separazione dei poteri;
4. Fonti del diritto e loro classificazione (richiamo);
5. L’organizzazione amministrativa ed i suoi elementi;
6. I principi costituzionali sull’organizzazione amministrativa;
7. Attribuzioni, competenze e modalità di articolazione delle funzioni (delega, sostituzione,
conferimento, trasferimento, forme associative);
8. Uffici - organo e meri uffici;
9. La classificazione degli organi;
10. I rapporti interorganici: gerarchia, direzione e coordinamento;
11. I rapporti interorganici: controllo;
12. I rapporti intersoggettivi: autonomia, indipendenza, indirizzo;
13. Rapporto di ufficio e rapporto di servizio;
14. La distinzione tra politica e amministrazione;
15. L’organizzazione statale: quadro generale;
16. Il Governo e i ministeri;
17. I modelli dell’organizzazione ministeriale: dipartimenti, direzioni generali e agenzie;
18. L’amministrazione statale periferica;
19. I caratteri generali degli enti pubblici;
20. La classificazione degli enti pubblici: modelli tradizionali, nuovi modelli e profili
problematici (organismo di diritto pubblico, affidamento in house, società per azioni in
mano pubblica, società miste);
21. Le vicende degli enti pubblici e la privatizzazione;
22. Gli organi ausiliari: il Consiglio di Stato, la Corte dei Conti e il CNEL;
23. Le autorità amministrative indipendenti;
24. I sistemi di raccordo orizzontale (tra ministeri) e verticale (tra Stato, Regioni ed enti locali);
25. Le risorse umane: il personale;
26. Le risorse materiali: i beni pubblici;
27. Le tendenze dell’organizzazione amministrativa nella XVI legislatura.
Testi consigliati (in alternativa):
E. Casetta, Compendio di diritto amministrativo, Giuffré editore, ultima edizione, cap. I – II –
III – IV (ad eccezione dei par. 11, 12, 12.1, 12.2, 13, 14, 15, 16, 17 e 18).
G. Corso, Manuale di diritto amministrativo, Giappichelli editore, ultima edizione, Parte Prima,
sezione Prima – sezione Seconda – sezione Terza – sezione Quarta (ad eccezione dei par. 13,
14, 35, 36, 37, 38, 39).
Durante il corso saranno esaminati e discussi casi e materiali e saranno fornite ulteriori letture,
che completeranno il programma d’esame. La documentazione, quando possibile, sarà resa
disponibile nella bacheca on line presente sul sito della Facoltà. Nei casi in cui ciò non sia
possibile, il docente ne fornirà copia agli interessati che ne facciano richiesta.
Si suggerisce vivamente di affiancare lo studio dei testi d’esame con la lettura delle fonti
costituzionali, legislative e regolamentari di riferimento. A tal fine, possono essere utilizzati i
siti istituzionali (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm per gli atti dell’Unione Europea;
www.quirinale.it per la Costituzione della Repubblica Italiana; www.parlamento.it per le leggi
statali, i decreti legge ed i decreti legislativi; www.camera.it per le leggi regionali;
www.governo.it per gli altri atti del Governo e per accedere ai siti dei Ministeri con e senza
portafoglio su cui trovare i rispettivi provvedimenti) oppure le banche dati giuridiche accessibili
in modalità gratuita dal sito dell’Ateneo per collegamenti effettuati da rete fissa universitaria
(sotto la voce “Servizi on line”, http://it.uniroma3.it/studenti/).
Ricevimento degli studenti
Salvo diverso preavviso, a partire da lunedì 12 ottobre e sino alla fine del corso, la prof.ssa
Francesca DI LASCIO riceverà gli studenti il martedì dalle ore 12:00 alle ore 13.00 presso la
stanza 2.1 della Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi “Roma Tre”, via
Gabriello Chiabrera 199 nonché al termine delle lezioni.
Nel ricevimento sarà data priorità agli studenti che abbiano effettuato richiesta via e-mail
all’indirizzo [email protected], che può anche essere utilizzato per richieste di informazioni
o comunicazioni al docente.
STATISTICA C.A.
Prof. Bove
Scopo del corso semestrale (4 CFU)
Il corso ha lo scopo di presentare allo studente alcuni concetti di base relativi alla regressione
semplice, al campionamento e all’inferenza statistica. Vengono introdotte inoltre le problematiche
generali dell’analisi statistica multivariata, anche con riferimento alla regressione lineare multipla.
Argomenti trattati
Regressione lineare semplice. Intensità dell’effetto e potere predittivo della retta di regressione.
Casi influenti. Variabili indipendenti qualitative. Limiti dell’analisi bivariata e potenzialità
dell’analisi multivariata. Cenni alla regressione multipla. Campionamento casuale. Errore di
campionamento e intervallo di confidenza. Dimensione campionaria. Campionamento
probabilistico e non probabilistico.
Testi consigliati
CORBETTA P., GASPERONI G., PISATI M., Statistica per la ricerca sociale, Il Mulino,
Bologna, 2001.
Capitoli e paragrafi da studiare sul testo di Corbetta, Gasperoni e Pisati
Capitolo 6: tutto (escluso regressione lineare piece-wise a pag. 171) Capitolo 7: tutto (escluso
definizione e utilizzo dei coefficienti dXY ed escluso paragrafo 5.) Capitolo 8: tutto (escluso
paragrafo 2.3) Capitolo 10 tutto (nei paragrafi 3.1 e 3.2 escluse le formule che non riguardano la
stima della media).
Esami
Consistono in una prova scritta con 15 quesiti di tipo misto (risposta multipla, aperta o calcolo). Le prenotazioni
all'esame si effettuano esclusivamente attraverso il Portale dello studente nel sito web dell’università. Gli elenchi dei
candidati con l’orario in cui sosterranno la prova scritta saranno esposti nella bacheca elettronica del docente nel sito di
facoltà 2 giorni prima dell'appello. Le date degli appelli sono disponibili nella bacheca elettronica del docente nel sito
di facoltà e nella bacheca del Prof. Bove in Via dei Mille 23 (secondo piano, stanza 13).
SOCIOLOGIA E SERVIZIO SOCIALE
Sociologia e Servizio Sociale
a.a. 2009-2010
Anna Maria D'Ottavi [email protected]
4 cfu
SPS/07 SOCIOLOGIA GENERALE
Obiettivi Formativi
Acquisizione di conoscenze relative ai seguenti argomenti:
 l'apporto della sociologia al servizio sociale come mezzo “diagnostico”
 l'apporto del servizio sociale alla sociologia come occasione di partecipazione
all'avvio a soluzione di problemi sociali.
Programma del corso
La sociologia e la complessità derivante dalla divisione del lavoro e dalla
specializzazione dei ruoli. L'apporto della sociologia alla preparazione degli
Assistenti Sociali nel fungere da mediatori fra cittadini e istituzioni. L'evoluzione
storico-politica dallo Stato Monoclasse allo Stato Democratico pluriclasse. Dallo
Stato di Diritto allo Stato dei Diritti: dalla prospettiva dell'azione sociale caritativa
all'azione sociale basata sul servizio sociale inteso come funzione razionale
permanente dello Stato moderno.
Testi d'esame
F. Ferrarotti, Cos'è la Società, Carocci, Roma, 2003
F. Ferrarotti, Manuale di Sociologia, Laterza, Bari, 2003
F. Ferrarotti, Il servizio sociale e la ricerca sociologica, in La Rivista di Servizio
Sociale, 4/05
A.M. D'Ottavi, Servizio Sociale e Ricerca. Riflessioni a margine del volume
“Servizio Sociale e Ricerca dal 1945 al 1970”, in La Rivista di Servizio Sociale, 3/09
SOCIOLOGIA DELLA FAMIGLIA C.A..
Prof. Giardiello
Il corso mira a fornire una conoscenza delle trasformazioni della famiglia attraverso il paradigma sociologico. In questo
contesto la famiglia è studiata all’interno delle principali trasformazioni sociali, economiche e culturali della società
premoderna, moderna e post-industriale. Si privilegia un quadro interpretativo in cui la famiglia viene intesa come
struttura ( composta da un sistema normativo, da risorse oggettive e dalle condizione soggettive) che genera la società in
termini biologici e sociali. In questo ottica la famiglia viene presentata come ambito dell’identità, della generatività
sociale ma anche luogo del conflitto e marginalità. Una particolare attenzione in primo luogo viene data allo studio tra
capitale sociale famiglia e il mondo degli adolescenti/giovani, evidenziando la sua ricaduta nei processi formativi,
nell’accesso al mondo del lavoro, nei fenomeni di marginalità sociale, nella creazione della dimensione civica. In
secondo luogo vengono analizzate le conseguenze del capitalismo flessibile (economia post-industriale, mercato del
lavoro flessibile e precario) sulla formazione della famiglia, sugli stili di vita e tempo libero, sul risparmio e in generale
sulla capacità di progettare un futuro di coppia. In linea con tali analisi il corso si concentra sullo studio del rapporto tra
modernità e crisi della socialità degli spazi pubblici nelle realtà urbane. Sotto il profilo applicativo il corso si propone di
fornire esempi di casi di studi quantitativi e qualitativi, incoraggiando microricerche sulle tematiche affrontate nel
corso.
Programma del corso
In particolare verranno esaminati i seguenti argomenti:
 La famiglia e la ricerca sociologica;
 La definizione sociologica di famiglia;
 Società, mutamento e le nuove famiglie;
 La famiglia e capitale sociale;
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Famiglia e terzo settore;
Identità, famiglia e comunità;
Famiglia luogo di genere e di intergenerazionale;
Mondo del lavoro, lavoro precario e progetti di coppia;
Privatizzazione della vita familiare: la crisi della socialità;
Famiglia, bambini e recupero dello spazio sociale;
Valori, nuovi stili di vita e modelli familiari;
Famiglia, adolescenti e mondo giovanile;
Famiglia e processi di socializzazione.
Materiale didattico
A.L. Zanatta, Le nuove Famiglie, Il Mulino, Bologna, 1997.
L Salmieri, Coppie Flessibili. Progetti e vita quotidiana dei lavoratori atipici, Il Mulino, Bologna, 2006
P. Donati, a cura di, Famiglia e capitale sociale nella società italiana. Ottavo rapporto sulla famiglia Italiana
San Paolo, Milano, 2003, pp.15-286.
Testi di approfondimento (uno a scelta)
C. Buzzi, A. Cavalli, A. De Lillo, a cura di, Giovani del nuovo secolo. Quinto rapporto Iard sulla condizione
giovanile, Il Mulino, Bologna,2002. pp. 13-255; oppure C. Buzzi, A. Cavalli, A. De Lillo, a cura di,
Rapporto Giovani. Sesta indagine dell’istituto IARD sulla condizione giovanile in Italia, Il Mulino, Bologna,
2007. (va studiato tutto)
T. Musatti, M. Picchio, Un luogo per bambini e genitori nella città. Trasformazioni sociali e innovazione nei
servizi per l’infanzia e le famiglie, Il Mulino, Bologna, 2005.
B. Bawin-Legros, Generazione smarrita. Il mondo dei trentenni, Nuovi Mondi Media, Bologna, 2006
Orario di ricevimento
Lunedì 14,30 – 15,30
SOCIOLOGIA DELL’ORGANIZZAZIONE C.A.
Prof. Costa
Programma del corso
Il principale obiettivo del corso è quello di fornire strumenti concettuali e metodologie utili
all’analisi delle organizzazioni
1.Che cosa sono le organizzazioni;
2.La burocrazia come organizzazione razionale e le sue varianti storiche;
3.Le organizzazioni come sistemi cooperativi: il ruolo dei soggetti;
4.L’approccio istituzionalista: mutamento sociale, potere, ambiente;
5.Gli approcci morbidi”: cultura, conferimento di senso e processi di strutturazione;
6.Nuove prospettive e modelli organizzativi.
Nel corso delle lezioni si farà particolare riferimento ad autori classici come Max Weber e ai
principali concetti utilizzati in questa area di studio, ad esempio: società, istituzione, ruolo,
interazione, azione sociale, ecc.
Testi di esame
G. Bonazzi, Come studiare le organizzazioni, Il Mulino, Bologna 2002.
A. Cavalli, Incontro con la sociologia, Il Mulino, Bologna, 2001.
PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
Prof. Poggi
Obiettivi del corso
Definire il concetto di comunicazione e individuare gli elementi del processo
comunicativo, i meccanismi comunicativi dell’influenzamento, della persuasione
e dell’inganno. Avviare alla ricerca sulla comprensione e produzione di testi
scritti, orali e multimodali. Analizzare i meccanismi di comunicazione all’opera
nell’ambiente di lavoro, nell’educazione, nello spettacolo e in altri tipi di
interazione.
Testi d’esame:
a. Di Giovanni P.: Psicologia della comunicazione. Zanichelli, Bologna, 2007.
b. Poggi I.: Le parole del corpo. Introduzione alla comunicazione multimodale. Carocci, Roma
2006.
c. Castelfranchi C. Poggi I.: Bugie, finzioni, sotterfugi, per una scienza dell’inganno, Carocci,
Roma, 1998 (i primi 13 capitoli).
d. Un testo a scelta fra i seguenti:
1. CASELLI C., MARAGNA S. e VOLTERRA V.: Linguaggio e sordità. Il Mulino, Bologna
2007.
2. BAUMGARTNER E., DEVESCOVI A. e D'AMICO S.: Il lessico psicologico dei bambini.
Carocci, Roma, 2000.
3. GIGLIOLI P.P., CAVICCHIOLI P. e FELE G.: Rituali di degradazione. Anatomia del
processo Cusani. Mulino, Bologna, 1997.
4. DIDEROT D.: Paradosso dell'attore. Editori Riuniti, Roma, 1974.
5. ORLETTI F.: La conversazione diseguale. Carocci, Roma, 2000.
6.
7.
8.
9.
ORLETTI F. (a cura di): Scrittura e nuovi media. Carocci, Roma, 2004.
FELE G. e PAOLETTI I.: L’interazione in classe. Mulino, Bologna, 2003.
PARISI D. (a cura di): Per una educazione linguistica razionale. Mulino, Bologna, 1979.
POGGI I. (a cura di): Le parole nella testa. Guida a un'educazione linguistica cognitivista.
Mulino, Bologna 1987 (fuori stampa; reperibile presso la Biblioteca di Scienze
dell’Educazione).
10. POGGI I.: La grammatica del significato. Un itinerario didattico. Mulino, Bologna, 1989.
11. LEVORATO M.C.: Le emozioni della lettura. Mulino, Bologna, 1999.
12. MARIOTTINI L.: La cortesia. Carocci, Roma 2007.
13. LAKOFF G.: Non pensate all'elefante. Fusi Orari, Milano, 2006.
14. Pierro A. (a cura di): Potere e leadership. Carocci, Roma 2004.
15. Bara B.: Pragmatica cognitiva. Bollati Boringhieri, Torino 1999.
16. Mazzara B. (a cura di): Metodi qualitativi in psicologia sociale. Carocci, Roma 2002.
17. Fiormonte D.: Scrittura e filologia nell'era digitale. Bollati Boringhieri, Torino 2004.
18. Battistelli P. (a cura di): Io penso che tu pensi… Le origini della comprensione della mente.
Franco Angeli, Milano1997.
19. Lakoff G. e Johnson M.: Metafora e vita quotidiana. Bompiani, Milano 1998.
20. Nicolai F.: Argomenti di Neurolinguistica. Normalità e patologia nel linguaggio. Edizioni
del Cerro, Pisa, 2003.
21. Aglioti S. e Fabbro F.: Neuropsicologia del linguaggio. Il Mulino, Bologna 2006.
22. Laudanna A. e Voghera M. (a cura di).: Il linguaggio. Laterza, Bari 2006.
23. Delfino M., Manca S., Persico D. e Sarti L. (a cura di). Come costruire conoscenza in rete.
Edizioni Menabò, Ortona 2005.
24. Arcidiacono F. (a cura di): Conflitti e interazione in famiglia. Carocci, Roma 2007.
25. Cedroni L. e Dell’Era T.: Il linguaggio politico. Carocci, Roma 2006.ù
26. Russo Cardona T. e Volterra V.: Le lingue dei segni. Carocci, Roma 2007.
27. due articoli in inglese scaricati da uno o l’altro dei seguenti siti web:
http://host.uniroma3.it/docenti/poggi
http://asp.teleskill.it/tlc/asp/pagina.asp?s=&c=laoc&IDPagina=383
Altri testi d’esame in alternativa a quelli suddetti potranno essere comunicati in
bacheca o concordati con il docente.
Orario delle lezioni:
da determinare
Metodi di insegnamento e di apprendimento
Oltre alle lezioni in aula, possono far parte integrante del corso seminari o conferenze
attinenti ai temi di Psicologia della Comunicazione, che segnalerò a lezione.
Valutazione
Esame orale
Relazione sulle lezioni (facoltativa, e solo per i frequentanti; può costituire esonero
da una parte dei testi di esame).
Lingua d'insegnamento
Italiano
Studenti stranieri
Gli studenti stranieri possono portare testi d’esame, e sostenere l’esame, in lingue
diverse dall’italiano, mettendosi d’accordo col docente.
Tesi di laurea
Sono disponibile ad assegnare tesi di laurea, su argomenti scelti di comune accordo
con lo studente. Reputo che la tesi costituisca un percorso formativo molto
importante per le capacità di ricerca e di crescita personale dello studente.
Ricevimento studenti
Ricevo gli studenti per appuntamento, preso tramite la mia e-mail,
[email protected]
Il mio ufficio è a Via D.Manin 53, I piano, Tel: 06 57339136. Tuttavia, a seconda
degli impegni didattici, posso ricevere anche a V.Ostiense 139, sede del Corso di
Laurea in Scienze della Formazione Primaria, o a P.Repubblica 10, dove tengo le
lezioni di Psicologia della Comunicazione. Insomma, mi dovrete rincorrere!
Per informazioni e appuntamenti, [email protected]
Altre informazioni sulla mia attività didattica e di ricerca si possono trovare nei
seguenti siti web:
http://host.uniroma3.it/docenti/poggi/
http://asp.teleskill.it/tlc/asp/pagina.asp?s=&c=laoc&IDPagina=383
http://lps2.uniroma3.it/atrio/
PEDAGOGIA INTERCULTURALE C.A.
Prof. Susi
Programma del corso
Il campo teorico e pratico della pedagogia interculturale.
La mediazione culturale.
La didattica interculturale delle discipline.
La globalizzazione e le dinamiche dei flussi migratori.
L’immigrazione in Italia e in Europa.
Emigrazione, immigrazione e diversità socio-culturali.
La doppia assenza del migrante: illusioni dell’emigrato e sofferenze dell’immigrato
(Sayad).
Obiettivi
Conoscere la dimensione interculturale della scuola italiana e le principali strategie di
integrazione deglli allievi stranieri.
Individuare i fattori fondamentali che determinano le migrazioni internazionali.
Conoscere i dati statistici sull’immigrazione in Italia.
Confrontare le diverse definizioni di “differenza culturale”.
Comprendere i nessi tra emigrazione e immigrazione.
Testi d’esame
Susi F., Come si è stretto il mondo. L’educazione interculturale in Italia e in Europa: teorie, esperienze e
strumenti, Armando, Roma 1999.
Sayad A., La doppia assenza. Dalle illusioni dell'emigrato alle sofferenze dell'immigrato, Raffaello Cortina,
Milano 2001.
Inizio delle lezioni
Marzo 2010
Orario di ricevimento studenti
Mercoledì ore 12-13.30, Stanza 2.1 II piano, Creifos, Via Castro Pretorio 20
Contatti
[email protected]
www.creifos.org
PEDAGOGIA DELLE RISORSE UMANE E DELLE ORGANIZZAZIONI
Prof. Alessandrini
Programma del corso
Il corso si articola in tre moduli di 10 ore ognuno (per un totale di 30 ore). Nel primo modulo si introducono
le tematiche principali della disciplina con particolare attenzione agli sviluppi innovativi e sperimentali. Le
tematiche riguarderanno le metodologie di gestione delle risorse umane nei diversi contesti organizzativi,
l’evoluzione della leadership, del lavoro di team ed il rapporto tra apprendimento e conoscenza.
Il secondo modulo focalizza l’attenzione sulla Comunità di pratica, come strumento per la formazione e per
la gestione della conoscenza nelle organizzazioni. Nel terzo modulo è la formazione continua ad essere presa
in esame, contestualizzata nelle scenario nazionale ed internazionale. Testimoni privilegiati porteranno la
loro esperienza diretta. Tutti e tre i moduli tendono a fornire gli strumenti metodologici per interpretare la
complessità dello sviluppo formativo nel mondo del lavoro e in generale nelle organizzazioni.
Il corso prevede l’alternarsi delle lezioni frontali con momenti di progettazione formativa e studi di caso. In
ogni modulo è previsto un laboratorio di Progettazione Formativa sulle tematiche attinente al modulo stesso.
Nel laboratorio si avvieranno lavori progettazione collaborativa che saranno parte integrante dell’esame.
Modulo 1
 Scenari socio-educativi per una pedagogia sociale
 Laboratorio di Progettazione Formativa: dall’analisi dei fabbisogni alla valutazione
 L’economia della conoscenza e il mondo del lavoro
Modulo 2
 L’approccio teorico delle comunità di pratica
 Laboratorio di Progettazione Formativa: ricognizione della letteratura nazionale
 Il paradigma della “coltivazione” delle comunità di pratica
Modulo 3
 La formazione continua
 Laboratorio di Progettazione Formativa: progettare la formazione nei Fondi interprofessionali
 La certificazione delle competenze
Testi di riferimento
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Alessandrini G. (2007), Comunità di pratica e società della conoscenza, “Le Bussole”, Carocci, Roma
Alessandrini G. (2004), Pedagogia delle risorse umane e delle organizzazioni, Guerini, Milano
(prima e seconda parte)
Alessandrini G. (2005), Manuale per l’esperto dei processi formativi. Nuova edizione, Carocci,
Roma (seconda parte)
Buccolo M. (2008), La formazione va in scena. La progettazione dei processi formativi attraverso
la metodologia del teatro d’impresa, Laterza, Bari
Per i non frequentanti, aggiungasi:
 Alessandrini G. (2005), Manuale per l’esperto dei processi formativi. Nuova edizione, Carocci,
Roma (cap. 1,3,6 prima parte);
 Alessandrini G. (2005), Formazione e sviluppo organizzativo, Carocci, Roma (tre capitoli a scelta).
Altre informazioni:
Il corso prevede la produzione di un P.W., come parte integrante dell’esame. Si consiglia, pertanto, una frequenza
costante.
L’esame è equipollente per il modulo di insegnamento “Gestione delle Risorse Umane” (per gli studenti del vecchio
ordinamento).
Valutazione:
L’esame è orale. Sarà oggetto di valutazione anche il P.W.
Informazioni per studenti stranieri:
Gli studenti stranieri possono sostituire i testi consigliati con altri testi previa discussione con il titolare di cattedra.
ECONOMIA E GESTIONE DELL’INNOVAZIONE E DEL MARKETING
Prof. Guerrera
Il futuro delle organizzazioni complesse si gioca sempre più sul tavolo della competitività
internazionale: integrazione e globalizzazione, infatti, obbligano le imprese al confronto con
l’estero.
Per entrare con successo nei nuovi mercati internazionali le organizzazioni complesse, le imprese,
devono essere in grado di elaborare strategie precise, definite e, soprattutto, innovative; devono
saper cogliere e gestire le opportunità con le relative innovazioni, scrutando i mercati con metodi
adeguati, capire, attraverso le strategie operative, come si muovono i potenziali concorrenti o i
futuri compratori, scegliendo il target in funzione delle possibilità del mercato e delle proprie
risorse e capacità ed entrando nei mercati con il marketing mix giusto.
Questo Corso cercherà di fornire il quadro teorico e la dimensione pratica per comprendere le
decisioni più adeguate delle organizzazioni complesse rispetto alla competitività internazionale.
Con un linguaggio semplice, denso di significati scientifici, come si conviene ad una Laurea
specialistica, le lezioni, attraverso gli argomenti trattati, condurranno passo dopo passo a capire
quali sono gli elementi essenziali di una gestione e di una strategia di successo “provocate” da un
marketing altamente innovativo che trasferirà all’impresa l’operatività necessaria non solo per
sopravvivere, ma anche e, soprattutto, per vincere la battaglia imposta da un mercato spietato e
fortemente competitivo.
ARTICOLAZIONE DELLE LEZIONI
1) LE ORGANIZZAZIONI COMPLESSE: STRUTTURA, DIMENSIONI, OPERATIVITA’
ATTRAVERSO L’ANALISI E L’ERMENEUTICA DELL’ORGANIGRAMMA;
2) L’AMBITO IN CUI SI MUOVONO LE ORGANIZZAZIONI COMPLESSE;
3) I VANTAGGI COMPETITIVI DELL’AMBITO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE;
4) ANALISI DEI SETTORI OPERATIVI, DEI CONCORRENTI, DELLA
DOMANDAPOTENZIALE, ANALISI DEI CLIENTI;
5) LE STRATEGIE: LA LORO SCELTA;
6) LE STRATEGIE OFFENSIVE E QUELLE DIFENSIVE;
7) LE TENDENZE VERSO LA GLOBALIZZAZIONE;
8) IL MARKETING GLOBALE;
9) L’INNOVAZIONE E LE STRATEGIE DEL MARKETING GLOBALE;
10) I VANTAGGI E GLI SVANTAGGI;
11) LE STRATEGIE DI SERVIZIO/MERCATO;
12) NUOVI SEVIZI PER NUOVI MERCATI;
13) QUANDO E COME ENTRARE IN UN NUOVO MERCATO;
14) LE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE;
15) LE STRATEGIE DI IMMAGINE;
16) LE AREE CRITICHE;
17) LE RISORSE UMANE E FINANZIARIE;
18) IL MARKETING E IL PIANO DI MARKETING;
19) PIANO DI MARKETING, GESTIONE E STRATEGIA DELL’IMPRESA;
20) IL MARKETING MIX;
21) LA STRATEGIA DI MARKETING A LIVELLO PRODOTTO E SERVIZIO ;
22) LA GESTIONE DELLA GAMMA AZIENDALE;
23) IL RUOLO DELL’IMMAGINE E L’ESTENSIONE DELLA MARCA;
24) L’EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI PRODOTTO E DI SERVIZIO;
25) IL PREZZO, LA CONFEZIONE, LA PRESTAZIONE;
26) IL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO E DEL SERVIZIO;
27) LA SFIDA INNOVATIVA DELLA MARCA;
28) IMPORTANZA E RISCHI DELL’INNOVAZIONE;
29) CONDIZIONI ORGANIZZATIVE;
30) UN PROCESSO DI SVILUPPO PER FASI DISTINTE;
31) I MARKET TEST;
32) LA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA: IL RAPPORTO CON IL NUOVO
CONSUMATORE, UNA SFIDA IMPEGNATIVA, IL MECCANISMO D’AZIONE
DELLA PUBBLICITA’;
33) LA PROMESSA: IL FATTO VESTITO DI EMOZIONE;
34) IL RUOLO DELLA PROMOZIONE NELLA STRATEGIA DI MARKETING: USO E
ABUSO;
35) UN APPROCCIO ALTERNATIVO: IL DIRECT MARKETING;
36) INTERNET;
37) TECNOLOGIA E FILOSOFIA DI INTERNET;
38) CREARE UNA PRESENZA AZIENDALE SU INTERNET;
39) LA COMUNICAZIONE (INTERNA ED ESTERNA);
40) L’ORGANIZZAZIONE INNOVATIVA DELLA LOGISTICA DELLE
ORGANIZZAZIONI COMPLESSE;
41) IL LIVELLAMENTO DEL CAMPO DA GIOCO E LA GLOBALIZZAZIONE;
42) IL RAGGIUNGIMENTO E IL MANTENIMENTO DEL VANTAGGIO DI
COMPETITIVITA’;
43) LA GESTIONE DELLA COLLABORAZIONE E LO SVILUPPO;
44) IL RECUPERO E L’USO DELLE INFORMAZIONI;
45) IL MARKETING E LE VENDITE;
46) LA CREAZIONE DI UNA PRESENZA AZIENDALE;
47) USI ACCETTABILI E INACCETTABILI DI INTERNET;
48) POLITICHE DI USO ACCETTABILE: LA PUBBLICITA’;
49) INTERNET: MARKETING CONTRO PUBBLICITA’;
50) INTRANET.
Testi di esame
-Manfredo Guerrera, Economia e gestione dell’innovazione e del marketing, Aracne
Editrice, Roma 2004;
-PH.Kotler , Il Marketing secondo Kotler,ed. Il sole 24, Milano 2000
Manfredo Guerrera, La parola dell’immagine o l’immagine della parola ?, Aracne
Editrice, Roma 2002;
Manfredo Guerrera, La realtà del virtuale, Laterza Editore, Roma-Bari, 2000;
STORIA DELLA CITTA’ E DEL TERRITORIO C.A.
Prof. Tedesco
Il corso si propone di esaminare l'esperimento di riqualificazione dell'area dei Sassi di Matera,
avviato nel 1949 e culminato nella creazione del borgo residenziale «La Martella» nel 1953. A tale
esperimento parteciparono l'Eca (Economic Cooperation Administration), l'Unrra (United Nations
Relief and Rehabilitation) - Casas (Comitato Amministrativo Soccorso ai Senzatetto), organo misto
italo-americano che aveva il compito di realizzare programmi di edilizia abitativa, Adriano Olivetti,
anche nella sua veste di Presidente dell'Istituto nazionale di urbanistica, e una nutrita schiera di
scienziati sociali americani, che formularono nelle aree più arretrate del Sud d'Italia progetti pilota
all'insegna di quella ricerca policy oriented che andava riscuotendo negli anni Cinquanta notevole
successo nel mondo scientifico anglosassone e che indirizzava le Scienze sociali verso concrete
azioni di modernizzazione socio-economica.
Il materano costituì così un laboratorio dove si confrontarono e produssero una mole poderosa di
programmi d'intervento studiosi di diverse discipline scientifiche ma accomunati dalla medesima
matrice newdealistica e dalla medesima fiducia nella pianificazione tecnocratica.
Fabbri M. et alii (a cura di), Dall'Utopia alla politica. Autonomia locale e rinnovamento della
politica meridionale nell'esperimento comunitario, Fondazione Adriano Olivetti, Roma, 1994
S. Semplici (a cura di), Un'azienda e un'utopia. Adriano Olivetti 1945-1960, Bologna, il Mulino,
2001
SOCIOLOGIA DEL DIRITTO
Prof. Coratella
Obiettivi formativi
Il corso mira ad approfondire la Sociologia del Diritto mediante un approccio critico alle problematiche
concernenti i diritti umani ed il terrorismo internazionale. Preliminarmente, verranno approfondite le
problematiche relative al diritto positivo e all'impatto sociale delle norme, comprese le ipotesi di
devianza. La seconda parte del corso consisterà, invece, in un approfondimento monografico sui
numerosi risvolti storico-politici e socio-giuridici del fenomeno terroristico.
Programma del corso
1. Nozione di diritto.
2. La funzione del diritto
3. Effettività ed efficacia del diritto
4. Il concetto di devianza
5. Le teorie criminologiche
6. Islam e diritti umani
7. L'educazione all'odio
8. Il terrorismo islamista
9. L'equazione di Arafat e l'equazione di Hamas
10. La tutela dei diritti umani nella Corte Penale Internazionale
Materiale didattico
R. Bettini, Arcipelago Crimen, Franco Angeli, Milano, 2005 (da pag. 15 a pag. 120)
Atti del Convegno “Islam e Diritti Umani all'inizio del Terzo Millennio” (Roma – 19.04.2007), in
Rivista Trimestrale di Scienza dell’Amministrazione, 1-2, 2007 (soltanto 3 relazioni a scelta dello
studente).
ANTROPOLOGIA CULTURALE C.A.
Prof . Tortolici
Titolo:
La ‘complessità’ come categoria antropologica della contemporaneità
Obiettivi formativi:
Nell’ambito della cultura della contemporaneità, il corso propone di affrontare le
problematiche che riguardano il tema della ‘complessità’ attraverso i percorsi della
globalizzazione e le nuove cittadinanze planetarie.
Programma del corso:
Trasformazione del concetto di cultura e ridefinizione del suo ruolo all’interno
dell’odierno dibattito antropologico. Identità e diversità. Nuovi luoghi di formazione.
Nuove cittadinanze e formazione alla complessità.
Materiale didattico:
- M. Callari Galli, F. Cambi, M. Ceruti, Formare alla complessità. Prospettive
dell’educazione nelle società globali, Carocci, Roma, 2006.
- A. Appadurai, Modernità in polvere, Meltemi, Roma, 2001 (Parte prima, capp.
1,2,3; Parte Terza, capp. 6,7,8).
- G. Baumann, L’enigma multiculturale, il Mulino, Bologna, 2003.
SCIENZA POLITICA
Prof. Rosito
Titolo del corso: La democrazia tra società civile e potere politico.
Obiettivi formativi: Il corso si prefigge di fornire la conoscenza dello statuto
scientifico, delle origini e delle evoluzioni contemporanee della Scienza politica. Il
modello storico-istituzionale di tale operazione teorica sarà la democrazia nella sua
doppia dimensione di organizzazione della società civile da un lato e di gestione del
potere politico dall’altro.
Contenuto didattico: Il corso è diviso in due parti distinte sia nei contenuti che
nell’approccio ma complementari nella visione complessiva del tema.
La prima parte verterà sullo studio dei principali aspetti teorici e metodologici della
Scienza politica. A tal proposito si presterà particolare attenzione alla definizione
delle diverse scienze politico-sociali, alla specificazione dell’ambito di studio della
Scienza politica e alle diverse definizioni di rappresentanza e di partecipazione. Dopo
questo momento introduttivo si passerà alla trattazione di alcuni concetti e istituti
peculiari della Scienza politica. Particolare cura verrà dedicata al processo moderno
di costituzione dello Stato, alle forme storiche della società civile come discussione
pubblica, all’evoluzione del concetto di governo e di potere esecutivo, alle
configurazioni possibili della partecipazione politica.
La seconda parte del corso presenta un aspetto più monografico ed empirico; essa è
finalizzata ad applicare i concetti teorici precedentemente acquisiti allo studio delle
forme contemporanee di democrazia. Metodologicamente tale indagine si svilupperà
guardando alle coordinate concettuali dell’ambito dell’interazione sociale e del potere
politico. Organizzazione delle relazioni interpersonali nella sfera pubblica e gestione
del monopolio legittimo del potere statale saranno quindi i due criteri privilegiati per
analizzare le varie forme di organizzazione democratica dello Stato: democrazia
elitistico-comparativa, consociativa, pluralistica, plebiscitaria e deliberativa. A
quest’ultima verrà riservata particolare attenzione in quanto declinazione
dell’organizzazione democratica che sottolinea maggiormente il momento della
discussione pubblica come processo deliberativo linguisiticamente mediato,
qualitativamente partecipato e giuridicamente tutelato.
Testi di riferimento:
D. DELLA PORTA, Introduzione alla scienza politica, il Mulino, Bologna 2008.
M. CROCE, Sfere di dominio. Democrazia e potere nell’era globale, Meltemi,
Roma 2008.
SOCIOLOGIA DEI FENOMENI POLITICI
Prof. Scarpa
Vittorio Emanuele Orlando, ai primi del novecento, fu del parere che il diritto, le scienze sociali
e le scienze politiche avessero un contenuto materiale identico, la vita dell’uomo in società, e si
distinguessero essenzialmente per ragioni sistematiche. Le scienze sociali sono, in quest’ottica,
discipline descrittive della società presa in considerazione non come ordinamento giuridico, cioè
formale, mentre le scienze politiche hanno ad oggetto lo Stato nella sua organizzazione e nella
sua vita, a prescindere dai rapporti sociali, ed il diritto concerne le forme normative dei rapporti
fra i soggetti, lo Stato e la società. La sociologia, secondo il «Ministro della Vittoria», si poneva
come una sorta di sistema filosofico generale di fondazione epistemologica delle scienze sociali
specifiche, e dei rapporti fra esse, le scienze politiche e le scienze giuridiche. Questa descrizione
fotografa il travaglio scientifico nato dalla crescente autonomia della società civile dalle
istituzioni dello Stato e dalle forme del diritto. La sociologia dei fenomeni politici, in questo
ambito, indaga sulle regolarità che si manifestano nei fenomeni stessi, cioè in comportamenti
dei soggetti politici e nelle forme istituzionali a cui gli stessi danno luogo. Il corso tende ad
introdurre lo studente a questi temi, attraverso i testi che esaminano la tensione tra realtà politica
ed ideale ( Gian Franco Lami Tra utopia e utopismo, Il Cerchio Iniziative Editoriali Rimini
2008), il fenomeno terroristico come violenza ideologica contro lo Stato e contro il diritto
(Riccardo Scarpa Idee del terrorismo, terrore e dottrine politiche nella storia contemporanea,
Campanotto Editore Pasian di Prato (Udine), 1998), e quanto resta in piedi dopo il tramonto
delle ideologie e la crisi italiana (Franco Rizzo, Ciò che resta del vero, Armando, Roma 2009)
Diritto regionale e degli enti locali
Prof. Salvatore Bonfiglio
Programma a.a. 2009-2010
1. Il ruolo delle Regioni nel quadro ordinamentale europeo
2. La partecipazione delle regioni italiane alle decisioni del Parlamento
europeo: fase ascendente e discendente
3. Le regioni italiane prima e dopo la riforma del Tito V della Costituzione
4. Organi e funzioni delle Regioni
5. Le competenze legislative e regolamentari nel novellato quadro
costituzionale
6. I principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza
7. La nuova legge sul federalismo fiscale
8. Il ruolo degli Enti locali nel quadro ordinamentale italiano: organi e
funzioni
9. Il fenomeno dell’associazionismo comunale
10.
Le ipotesi di riforma del TUEL
Testi:
Vandelli L., Il sistema delle autonomie locali, Il Mulino Bologna u.e.
Caretti P., Tarli Barbieri G., Diritto Regionale, Giappichelli Torino u.e.
Letture consigliate:
Bonfiglio S., I rapporti tra le Regioni, lo Stato e l’Unione europea dopo la riforma del titolo
V della Costituzione italiana, nella rivista La cittadinanza europea, nn.1-2/2004, maggio
2005 (pp. 87-99)
Bonfiglio S., Le seconde Camere nei sistemi federali, in Diritto pubblico comparato ed
europeo, n. 4/2007 (pp. 1561-1575)
Orari di ricevimento:
lunedì (h. 10-12) (stanza 4.7) della Facoltà di Scienze Politiche
dell’Università degli Studi Roma Tre.
POLITICA SOCIALE c.a.
(Prof. Salvatore Rizza)
Il corso avanzato di Politica Sociale, basato sulla base del
programma del triennio, si propone due obiettivi principali: a) conoscere
e approfondire le politiche sociali dell’Unione Europea attraverso i
diversi Documenti Comunitari fino ad arrivare alla CostituzioneTrattato e b) approfondire i termini, i fondamenti giuridici e sociologici,
gli obiettivi e la ‘mission’ della Società Civile. Il corso chiede agli
studenti di compilare un tesina( tra cinque e dieci pagine) di commento
ad uno dei Documenti dellaU.E. (da concordare con il Docente).
Testi obbligatori:
Salvatore Rizza, Welfare e Democrazia, ed. F. Angeli
Mauro Magatti, Il potere istituente della società civile, ed. Laterza
Altri volumi (a scelta) saranno indicati nel corso delle lezioni
PSICOLOGIA SOCIALE (CORSO AVANZATO)
Prof. Carrus
PROGRAMMA DEL CORSO
Lo studio dei gruppi nella prospettiva della psicologia sociale. Ruoli, norme,status e funzioni nei
gruppi. I fenomeni delle dinamiche di gruppo. Potere e leadership. L’interazione nei gruppi e tra i
gruppi sociali. Relazioni inter-gruppi e categorizzazione sociale. La comunicazione e i processi di
influenza sociale nei gruppi.
TESTI
- BROWN. Psicologia sociale dei gruppi, Il Mulino, Bologna.
- BONNES, CARRUS, PASSAFARO. Psicologia ambientale, sostenibilità e comportamenti
ecologici. Carocci Editore, Roma.
Modalità d’esame: prova scritta
Orario di ricevimento: Giovedi, 12-13, Via dei Mille 23, stanza 21
Filosofia morale corso avanzato Massife a.a.2009-2010
Francesca Brezzi
Dal mythos al logos :la passione di pensare .
Testi:
M.Maddalena de Pazzi, I quaranta giorni, Sellerio editore, Palermo 1996
Luce Irigaray, Il respiro delle donne, Il Saggiatore, Milano 1997 (passi scelti)
Francesca Brezzi .La passione di Pensare. Angela da Foligno, Maddalena de'Pazzi , Jeanne Guyon,
Carocci editore , Roma 1998.
F.Brezzi, Nelle radici e nelle vette.in Un etica di altro genere, Vita e pensiero, Milano 2008
ETICA DELLA COMUNICAZIONE
CORSO AVANZATO
Prof. Iannotta
Attraverso la iniziale discussione dei molteplici usi dell’espressione “etica della comunicazione”, il
corso si propone di esaminare, nella seconda parte del suo svolgimento, alcuni luoghi emblematici
della comunicazione e della sua qualità squisitamente etica.
Testi d’esame:
A. Fabris, Etica della comunicazione, Carocci editore, Roma 2006.
P. Ricoeur, Il Giusto 2, Effatà editrice, Torino 2007, limitatamente alle seguenti parti: Introduzione;
Parte prima; Parte seconda: “Le gardien des promesses” di A. Garapon; Parte terza
Laboratorio di Etica dei Servizi alla Persona:
Violenza di genere e Centri antiviolenza
Prof. Claudio Tognonato
(in collaborazione con l’Associazione Differenza Donna )
2 CFU
Il Laboratorio di Violenza di Genere prevede incontri sulle seguenti tematiche:
Dalla cultura della violenza alla cultura della libertà. Maltrattamenti in famiglia. Violenza
sessuale: Stupro da sconosciuti e conoscenti. Prostituzione. L’ascolto. Violenza sessuale:
Stupro in famiglia; Pedofilia. I bambini “esposti” alla violenza. Dalla teoria alla pratica. I
Centri Antiviolenza.
Il laboratorio prevede 18 ore, assistenza obbligatoria e si svolge nel primo semestre
(inizio ottobre)
Diritto privato comparato
Prof. Torino
a.a. 2009 /2010
1) Diritto e sistemi giuridici
2) La tradizione giuridica occidentale: profili storici, fonti e operatori del diritto nei sistemi di
Civil Law
3) La tradizione giuridica occidentale: profili storici, fonti e operatori del diritto nei sistemi di
Common Law
4) Sistemi giuridici extra-europei: Islam e diritto
5) Sistemi giuridici extra-europei: il sistema giuridico cinese
6) Sistemi giuridici extra-europei: Africa e diritto
7) analisi comparatistica di alcuni istituti giuridici
Testi consigliati per la preparazione dell’esame
Studenti frequentanti
 Moccia L. , Comparazione giuridica e diritto europeo, Milano, Giuffrè, limitatamente alla
Parte I
 Dispense consegnate a lezione
 Torino R. (a cura di), I rapporti familiari tra autonomia e responsabilità, Torino,
Giappichelli
Studenti non frequentanti
 Moccia L. , Comparazione giuridica e diritto europeo, Milano, Giuffrè, limitatamente alla
Parte I
 a scelta uno dei seguenti testi:
o Gambaro A. / Sacco R. , Sistemi giuridici comparati, Torino, UTET, ultima edizione
o David R. / Jauffret-Spinosi C., I grandi sistemi giuridici contemporanei, Padova,
Cedam, ultima ed
o Zweigert H. Kötz, Introduzione al Diritto comparato, I, Milano, Giuffrè, ultima
edizione
 Torino R. (a cura di), I rapporti familiari tra autonomia e responsabilità, Torino,
Giappichelli
Storia sociale
PROGRAMMA D’ESAME
(2009-2010)
Prof. Casula
Il corso è articolato in due moduli:
1. nel primo si prendono in esame le trasformazioni profonde e pervasive
dell’economia e della società tra Ottocento e Novecento, dalla prima, alla
seconda e alla terza rivoluzione industriale;
2. nel secondo si prenderà specificamente in esame l’origine, lo sviluppo e la
deriva dello Stato sociale, con un’attenzione privilegiata al caso italiano
Testi indicati per prepararsi all’esame
1. C.F. Casula, L’Italia dopo la grande trasformazione. Trent’anni di
analisi Censis, Carocci, Roma 2000.
2. C.F. Casula, Le ACLI. Una bella storia italiana, Anicia, Roma,
2008
N.B. Il corso di storia sociale si terrà nel secondo semestre. La
frequenza regolare del corso prevede un elaborato scritto sugli
appunti delle lezioni con approfondimenti tematici. L’elaborato scritto
è valutato come esonero parziale della prova finale.
SOCIOLOGIA DELL’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA E DEI SERVIZI
(30 ore, 4 CFU)
Docente: Prof.ssa CARLA COLLICELLI
Semestre: I
Orario del corso:
Lunedì 16 – 18, Aula 9 PR
Giovedì 14 – 15 Aula 2 PR
Titolo del corso: SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ORGANIZZATIVI E
DEL MANAGEMENT DEI SERVIZI
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo principale del corso è quello di approfondire il contributo della sociologia
all’analisi delle organizzazioni, dei modelli organizzativi e della gestione strategica dei
servizi. Analizzare i nuovi scenari di organizzazione e programmazione dei servizi,
approfondire le prospettive dei nuovi modelli di welfare e di “organizzazione a rete”,
individuare quegli elementi che caratterizzano l’organizzazione dei servizi in Italia e in
Europa rappresentano altri importanti obiettivi formativi del corso.
A tale scopo il programma prevede lo studio dei principali modelli organizzativi della
sociologia dell’organizzazione, dell’organizzazione post-moderna e sistemica. Saranno
esaminati tutti gli aspetti dell’organizzazione, la struttura e la cultura organizzativa, la
relazione tra organizzazione e ambiente. Il corso prenderà in considerazione anche le
dinamiche del policy-change che ha caratterizzato il settore dell’organizzazione
pubblica e dei servizi negli ultimi 20 anni e del nuovo assetto delle politiche pubbliche
in campo socio-sanitario in Italia.
Successivamente verranno presi in considerazione gli elementi di programmazione e
integrazione dei servizi sociali e sanitari, per poter offrire agli studenti dei validi
strumenti di valutazione della qualità nei servizi alla persona.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il programma prevede l’approfondimento di alcuni dei più significativi filoni del
pensiero organizzativo moderno applicati all’area dei servizi pubblici e no-profit,
nonché lo studio dei più importanti modelli e strumenti di direzione strategica dei
servizi. Attraverso letture, dispense, discussioni e approfondimenti in aula, lavori di
gruppo, proiezione di filmati e schemi riassunti, verranno affrontati i temi della
sociologia dell’organizzazione applicata al mondo dei servizi, dell’analisi organizzativa
dei servizi sociali e sanitari, dell’organizzazione post-moderna.
Il programma didattico intende anche soffermarsi sul questioni fondamentali della
sociologia dei servizi come il management delle politiche pubbliche; le transizioni degli
anni ’90 e l’evoluzione dei sistemi di welfare; l’integrazione dei servizi socio-sanitari;
la valutazione e il controllo delle risorse; la valutazione e il controllo della qualità dei
servizi alla persona.
MATERIALE DIDATTICO
Testi d’esame:
- G.Gosetti e M.La Rosa, “Sociologia dei Servizi. Elementi di organizzazione
e programmazione”, FrancoAngeli, Milano 2006;
- G.Sangiorgi (a cura di) “Management e governance nella pubblica
amministrazione”, FrancoAngeli, Milano 2008
- Dispense varie
Per gli studenti non frequentanti un testo a scelta tra i seguenti:
- R.Ingrassia
“Organizzazione
e
comunicazione
dell'azione
amministrativa”, Franco Angeli, Milano 2008
- S. Simoni, "Le culture organizzative dei servizi", Carocci Ed., Roma, 2003
- U. De Ambrogio, "Valutare gli interventi e le politiche sociali", Carocci Ed,
Roma, 2003;
- A.Pignatto e C.Regazzo, “Organizzazione e qualità nei servizi sociosanitari”, Carocci, Roma 2002;
- C. Collicelli (a cura di), “CENSIS - Le Transizioni sommerse degli anni ‘90”,
Rubettino Editore, 2004