Ente accreditato dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia per la formazione professionale Servizio di promozione europea della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia. Punto della Rete informativa per l’orientamento Friuli Venezia Giulia Associazione non profit iscritta nel Registro ‘Immigrazione ‘del Dipartimento degli Affari Sociali. Iscrizione alla sezione prima dell’ Albo regionale FVG delle Associazioni e degli Enti per l’immigrazione Ente di formazione accreditato dal M.I.U.R.,Direzione generale per la formazione e l’aggiornamento del personale della scuola Ente legittimato ad agire in giudizio per conto delle vittime della discriminazione razziale ex DLvo 215/03 Corso di formazione “ Donne, politica, istituzioni” Oggetto: PROGRESS 2007/13 - programma comunitario per l'occupazione e la solidarietà sociale. Dal 2000 sino al 2006 l'associazione RUE ha attivato degli incontri di formazione interculturale integrata per docenti, operatori sociali e sanitari sul territorio in merito alle diverse problematiche legate all’immigrazione: accoglienza (il Protocollo di Accoglienza), criteri e metodi d’insegnamento e apprendimento d’italiano L2, educazione interculturale integrata, studi di caso relativi agli adolescenti e famiglie immigrate. La ricerca – azione all’interno di tali problematiche, condotta durante i momenti informativi, ha permesso all’associazione di rilevare alcune situazioni di discriminazione, a partire dalla scuola, nei confronti dei minori immigrati e delle loro famiglie. Discriminazione legata a una non adeguata conoscenza della normativa e/o ad una non corretta applicazione di essa in determinate situazioni o casi. Le azioni in – formative di RUE sono mirate a favorire non solo la diffusione e lo scambio di conoscenze ed esperienze anti – discriminatorie a livello locale/regionale e transnazionale , ma a dare vita ad una serie di relazioni e collaborazioni attraverso il confronto. In particolare, tra gli operatori della scuola, alla diffusione della raccomandazione di politica generale n.10 dell’ECRI “Sulla lotta contro il razzismo e la discriminazione razziale nell’ambito e per mezzo della educazione scolastica” Strasburgo, 21 marzo 2007. Beneficiari indiretti saranno i giovani, sia comunitari che extra comunitari, che vivono nel nostro territorio: i giovani infatti risultano essere i soggetti più sensibili al disagio ed al fenomeno di esclusione, discriminazione (vedi ricerca di RUE “ Uguali e diversi RUE - Risorse Umane Europa 33100 Udine via G.Giusti 5 tel/fax 0432-227547, 0432/26813 e-mail:[email protected] 30027 San Donà di Piave (VE) , ITIS V. Volterra via Milano,9 e-mail:[email protected] web:www.risorseumaneuropa.org da me. Nuove forme di aggregazione giovanile per costruire una comunità interculturale nel sito www.risorseumaneuropa.org ). Questo al fine di poter contribuire a dare maggior diffusione e sostegno non solo alla normativa europea e nazionale ma anche regionale, vedi art. 13 L.R. n. 5 del 4 marzo 2005 (Misure contro la discriminazione). RUE propone l’avvio nel 2008 di una ricerca trans – nazionale in attuazione del programma comunitario PROGRESS, vedi decisione n.1672/2006/CE del Parlamento e del Consiglio europeo . La riflessione – proposta di RUE parte dalla esperienza condotta come partner del progetto RAXEN coordinato da European Monitoring Centre On Racism and Xenophobia - E.U.M.C. in attuazione del bando 2001/2/1 RAXEN 2 n° S38/23 per la mappatura e raccolta dati in ambito comunitario . La ricerca fu coordinata da COSPE onlus al fine di costituire in Italia i punti focali nazionali – RAXEN NFP - e realizzare il monitoraggio ed aggiornamento della banca dati nazionale nel 2001 – 2002. L’art. 44, comma 12, del T.U. prescrive alle Regioni di predisporre, in collaborazione con gli enti locali e con le associazioni degli immigrati e del volontariato sociale, appositi centri di osservazione, di informazione e di assistenza legale per le vittime delle discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. E’ bene ricordare che tali discriminazioni riguardano sia i cittadini italiani, sia gli stranieri.Le attività di osservazione e di informazione debbono essere considerate in modo distinto dalle attività di assistenza legale alle vittime. Al fine di evitare inutili duplicazioni, ogni Centro dovrebbe tenere conto del lavoro già svolto da altri Centri pubblici e privati italiani, nonché dalle istituzioni comunitarie e da altre istituzioni competenti ( in Italia, UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali ). A sostegno di quanto sopra proposto si porta a conoscenza di una sintesi delle riflessioni emerse durante la Conferenza svoltasi a Roma il 21 marzo in occasione della Giornata internazionale contro le discriminazioni razziali, che nel 2007 coincide con l’Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti e con il cinquantesimo anniversario dei Trattati di Roma. La Conferenza, alla quale RUE è stato invitato in quanto Ente legittimato ad agire in giudizio per conto delle vittime della discriminazione razziale ex DLvo 215/03, è stata organizzata del Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità , dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) in collaborazione con l’ Agenzia europea ETF al fine di approfondire i temi della parità di trattamento e della non discriminazione ,con particolare attenzione sui settori dell’istruzione e del lavoro. RUE - Risorse Umane Europa 33100 Udine via G.Giusti 5 tel/fax 0432-227547, 0432/26813 e-mail:[email protected] 30027 San Donà di Piave (VE) , ITIS V. Volterra via Milano,9 e-mail:[email protected] web:www.risorseumaneuropa.org Al centro della conferenza di respiro europeo sono stati i luoghi di lavoro e la scuola, gli spazi dove quotidianamente si vivono esperienze di discriminazione o atteggiamenti razzisti. Infatti a partire dal rapporto 2006 dell’UNAR circa il 30 % delle denunce riguarda discriminazioni sul lavoro e il 5% nella scuola. In merito al lavoro le manifestazioni più dure della discriminazione razziale risultano essere: mobbing, accesso occupazione, condizioni lavorative e condizioni di licenziamento (rapporto UNAR 2006). In generale, quanto emerso, ha posto in evidenza due problemi principali: in primo luogo, la difficoltà di accesso all’occupazione, che limita a priori le possibilità di inserimento degli immigrati; in secondo luogo, la discriminazione legata allo svolgersi del rapporto di lavoro in contesti particolarmente complessi, che si traduce in condizioni di licenziamento e lavorative particolarmente dure, sino a pratiche di mobbing. A riguardo si sottolineata l’elevata difficoltà da parte dei lavoratori di origine straniera nell’avanzamento di carriera e come la condizione delle donne straniere, riferita all’inquadramento professionale, sia peggiore di quella degli uomini. Viene messo poi in evidenza come l’Italia, dagli anni ’70 ad oggi, da Paese di emigrati sia diventata un Paese di immigrazione per motivi di lavoro sia da parte di persone extracomunitarie che neocomunitarie e che accanto agli immigrati con regolari contratti di lavoro si contano 3.500.000 lavoratori in nero. Dove c’è lavoro nero non solo non ci sono diritti, ma anche infortuni. Nel corso della Conferenza vengono presentate esperienze nazionali, come il protocollo d’intesa firmato dall’UNAR con i principali sindacati italiani e le organizzazioni datoriali di Confindustria, Confartigianato e Confai per realizzare iniziative di sensibilizzazione contro le discriminazioni nel luogo di lavoro. E’ opportuno quindi combattere il lavoro nero unitamente alla precarietà del lavoro delle donne e dei giovani per garantire una retribuzione e sicurezza. Di seguito si sottolinea l’importanza di “fornire ai giovani una visione di futuro che dia una risorsa di stabilizzazione” (C.Damiano). Altro ambito in cui è piuttosto alta la percentuale delle segnalazioni di disparità di trattamento risulta essere quello della “scuola e istruzione” Il 5% delle denunce giunte all’UNAR riguardano proprio episodi di razzismo o di discriminazione nelle scuole italiane, dove sono iscritti 500mila alunni di nazionalità straniera. Vista la crescente presenza di figli di immigrati nel mondo dell’istruzione e il numero di segnalazioni ricevute, una parte della Conferenza è stata dedicata alle politiche dell’istruzione a partire dal dialogo interculturale. RUE - Risorse Umane Europa 33100 Udine via G.Giusti 5 tel/fax 0432-227547, 0432/26813 e-mail:[email protected] 30027 San Donà di Piave (VE) , ITIS V. Volterra via Milano,9 e-mail:[email protected] web:www.risorseumaneuropa.org E’ emerso infatti il valore assunto dall’istruzione e dalla formazione quali elementi potenziali di integrazione. “ L’istruzione nel nostro Paese è diventata una questione politica e l’U.E. ci ha aiutato molto. Istruzione e formazione sono diventate prioritarie non solo ai fini di una sviluppo economico, ma anche per sostenerci nella promozione della giustizia sociale” (E.Hoxaj) La scuola, gli istituti scolastici restano quindi il settore nevralgico per la formazione dei giovani e delle seconde generazioni di immigrati. Tra i banchi scolastici si può favorire quel processo di inclusione sociale che è alla base di una pacifica ed arricchente convivenza interculturale, attraverso buone prassi elaborate dal mondo della scuola e dotate di quella capacità di accoglienza ed integrazione che sono il presupposto per un proficuo confronto interculturale e per la riuscita scolastica e formativa dei ragazzi con famiglie provenienti da altri Paesi. Il potere dell’educazione è importante perché favorisce la conoscenza delle culture. Culture che non sono più separate dai confini geografici. “Stare insieme significa raggiungere il dialogo, per questo bisogna coinvolgere i nostri cittadini a vivere insieme. L’integrazione ha dato all’Europa una stabilità di pace (Trattati di Roma), la non integrazione crea problemi alla stabilità” (M. Dunbar). Un dialogo che, deve basarsi nel rispetto e riconoscimento dei diritti, per favorire le pari opportunità per tutti. “Il diritto fondamentale dell’uomo è di avere una vita felice. Ci sono leggi e vanno applicate, ma l’educazione e la formazione costituiscono il primo passo verso la felicità. Quali allora le politiche in merito per il futuro dei giovani? Quali le opportunità che offriamo ai giovani per il futuro?” (A. Zàborskà). Si rende necessario operare al fine di dare più opportunità a chi ne ha di meno. “Nella scuola, grazie alle buone pratiche dell’accoglienza, tutti i ragazzi vengono inseriti nelle nostre classi da qualsiasi ambiente essi provengano. Bisogna tuttavia promuovere, rafforzare azioni di inserimento attraverso la formazione dei dirigenti e dei docenti, corsi d’italiano L2 e attività post scuola per gli alunni immigrati. Non sempre nella scuola avviene l’accoglienza, gli episodi di bullismo e di discriminazione lo dimostrano” (M.Bastico) e nemmeno è sempre nota e/o applicata la normativa in merito all’immigrazione da parte degli operatori; quest’ultima in particolare evidenzia mancanza di rispetto dei diritti dell’alunno immigrato, discriminazione. Si ritiene inoltre necessario ed opportuno rivedere i libri di testo della scuola italiana per eliminare gli stereotipi di genere e per portare un insegnamento interculturale unitamente ad un rifacimento dei programmi e dei contenuti. RUE - Risorse Umane Europa 33100 Udine via G.Giusti 5 tel/fax 0432-227547, 0432/26813 e-mail:[email protected] 30027 San Donà di Piave (VE) , ITIS V. Volterra via Milano,9 e-mail:[email protected] web:www.risorseumaneuropa.org La scuola è sempre più il luogo ove è visibile il futuro di una società sempre più multietnica è quindi opportuno fornire strumenti di lavoro e di incontro tra gli studenti. Una scuola inclusiva che tuttavia necessita di un passaggio, dalla nazionalità alla globalità attraverso l’intercultura, e su questo bisogna costruire i programmi. “ Non basta l’inclusione, ma anche la promozione della persone nella nuova società” (B.Pollastrini). In merito i dati rilevati dal barometro europeo evidenziano che le discriminazioni etniche sono molto diffuse (considerazione di 64 europei su 100) , inoltre appartenere ad una minoranza etnica è segno di discriminazione. “Di fronte a questa realtà è necessario porsi quattro obiettivi: i diritti, la parità, il riconoscimento e il rispetto” (B.Winkler). E’ necessaria l’informazione dei propri diritti e opportunità poiché non c’è opportunità senza pari diritti. Scuola e lavoro si rivelano sicuramente essere i luoghi in cui bisogna offrire di più perché sono luoghi in cui si è costretti a lottare contro il razzismo e la discriminazione. Mancano i rappresentanti nelle istituzioni e si rende opportuno individuare metodi che garantiscano un futuro ai giovani. “Autorità pubbliche e società private giungano a coinvolgere le persone diverse e la discriminazione venga affrontata alla radice attraverso attività antidiscriminatorie a livello europeo, ministeriale, da parte degli enti e dei mass media. La tecnologia, il talento e la tolleranza sono i mezzi necessari per l’attuazione di azioni rivolte a promuovere le diversità” ( B.Winkler). La sfida appare dunque essere a livello europeo un efficace progetto di integrazione. Da quanto fino ad ora enunciato appare chiaro come l’uguaglianza ed il rispetto delle diversità siano ancora obiettivi spesso dichiarati ma non pienamente realizzati negli Stati membri dell’Unione Europea ed anche nei Paesi limitrofi. La garanzia legislativa e l’adozione di specifiche normative di settore, spesso, risultano non essere sufficienti perché vengano in concreto offerte pari opportunità a tutti (2007); occorre accettare con atteggiamento propositivo la progettazione di specifiche misure ed azioni rivolte al lavoro e all’istruzione. Accrescere nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia la consapevolezza del principio di uguaglianza e di un efficace contrasto alle discriminazioni, in modo che possano essere elaborate delle adeguate politiche d’istruzione fondate sul dialogo interculturale e delle misure di intervento nel lavoro atte ad assicurare la diversità come ricchezza e non come ostacolo per il dialogo e per una cittadinanza attiva. PROGRESS costituisce il nuovo strumento di finanziamento, per il periodo 2007-13, destinato a sostituire i diversi programmi comunitari operativi fino alla fine del 2006 nei settori della solidarietà sociale e dell'occupazione, ossia: RUE - Risorse Umane Europa 33100 Udine via G.Giusti 5 tel/fax 0432-227547, 0432/26813 e-mail:[email protected] 30027 San Donà di Piave (VE) , ITIS V. Volterra via Milano,9 e-mail:[email protected] web:www.risorseumaneuropa.org - il programma per combattere le discriminazioni; - il programma per combattere l'emarginazione sociale; - il programma a sostegno della strategia quadro comunitaria per la parità tra donne e uomini ; - il programma per la promozione delle organizzazioni attive a livello europeo nel settore della parità tra donne e uomini; - il programma per la promozione di misure di incentivazione nel settore dell'occupazione. Importo finanziario 657,59 milioni di € così ripartiti fra le varie sezioni del programma: 1. Occupazione: 23% delle risorse; 2. Protezione sociale e integrazione: 30% delle risorse; 3. Condizioni di lavoro: 10% delle risorse; 4. Diversità e lotta contro la discriminazione: 23% delle risorse; 5. Parità fra uomini e donne: 12% delle risorse. Obiettivi Il programma è destinato a sostenere finanziariamente la realizzazione degli obiettivi dell'UE nel settore dell'occupazione e degli affari sociali conformemente all'Agenda sociale europea, contribuendo allo stesso tempo al raggiungimento degli obiettivi della Strategia di Lisbona in questi settori. Azioni Il programma è articolato in 5 sezioni: Occupazione Sostegno all'attuazione della strategia europea per l'occupazione (SEO) attraverso le seguenti attività: - miglioramento della comprensione della situazione relativa all'occupazione e alle prospettive del settore, in particolare mediante analisi e studi e l'elaborazione di statistiche e indicatori comuni nel quadro della SEO; - valutazione dell'applicazione delle raccomandazioni e degli orientamenti europei per l'occupazione e del relativo impatto, e analisi dell'interazione fra la SEO, la strategia generale economica e sociale e altri quadri strategici; - organizzazione di scambi sulle politiche, le buone prassi e gli approcci innovativi e promozione dell'apprendimento reciproco nel quadro della SEO; - sensibilizzazione, diffusione di informazioni e promozione del dibattito sulle sfide e le politiche dell'occupazione e sull'attuazione di programmi nazionali di riforma, in particolare fra gli attori regionali e locali, le parti sociali e altri soggetti interessati. Protezione sociale e integrazione Sostegno all'applicazione del metodo di coordinamento aperto (OMC) nel settore RUE - Risorse Umane Europa 33100 Udine via G.Giusti 5 tel/fax 0432-227547, 0432/26813 e-mail:[email protected] 30027 San Donà di Piave (VE) , ITIS V. Volterra via Milano,9 e-mail:[email protected] web:www.risorseumaneuropa.org della protezione sociale e dell'integrazione attraverso le seguenti attività: - miglioramento della comprensione dell'esclusione sociale, delle questioni connesse alla povertà e delle politiche di protezione sociale e integrazione, in particolare mediante analisi e studi e l'elaborazione di statistiche e indicatori comuni nel quadro dell'OMC; - valutazione dell'applicazione dell'OMC nel settore della protezione sociale e dell'integrazione e del relativo impatto, e analisi dell'interazione fra questo metodo e altri settori strategici; - organizzazione di scambi sulle politiche, le buone prassi e gli approcci innovativi e promozione dell'apprendimento reciproco nel contesto della strategia per la protezione sociale e l'integrazione; - sensibilizzazione, diffusione di informazioni e promozione del dibattito sulle principali sfide e questioni politiche sollevate nell'ambito dell'OMC nel settore della protezione sociale e dell'integrazione, in particolare fra ONG, attori regionali e locali, parti sociali e altri soggetti interessati; - sviluppo della capacità delle principali reti dell'UE di promuovere e ampliare gli obiettivi politici e le strategie dell'UE relativi alla protezione sociale e all'integrazione. Condizioni di lavoro Sostegno al miglioramento dell'ambiente e delle condizioni di lavoro, incluso la salute e la sicurezza sul lavoro e la conciliazione tra vita professionale e familiare,attraverso le seguenti attività: - miglioramento della comprensione della situazione relativa alle condizioni di lavoro, in particolare mediante analisi e studi nonchè, se opportuno, l'elaborazione di statistiche e indicatori, e valutazione dell'efficacia e dell'impatto della legislazione, delle politiche e delle pratiche in vigore; - supporto all'applicazione del diritto UE in materia di lavoro mediante un controllo efficace, l'organizzazione di seminari per operatori del settore, l'elaborazione di guide e lo sviluppo di reti fra organismi specializzati, incluso le parti sociali; - attuazione di azioni preventive e promozione della sicurezza e della salute sul lavoro; - sensibilizzazione, diffusione di informazioni e promozione del dibattito sulle principali sfide e questioni politiche relative alle condizioni di lavoro, anche a livello di parti sociali e altri soggetti interessati. Diversità e lotta contro la discriminazione Sostegno all'applicazione efficace del principio della non discriminazione e promozione della sua integrazione in tutte le politiche UE attraverso le seguenti attività: RUE - Risorse Umane Europa 33100 Udine via G.Giusti 5 tel/fax 0432-227547, 0432/26813 e-mail:[email protected] 30027 San Donà di Piave (VE) , ITIS V. Volterra via Milano,9 e-mail:[email protected] web:www.risorseumaneuropa.org - miglioramento della comprensione della situazione relativa alla discriminazione, in particolare mediante analisi e studi nonchè, se opportuno, l'elaborazione di statistiche e indicatori, e valutazione dell'efficacia dell'impatto della legislazione, delle politiche e delle pratiche in vigore; - supporto all'applicazione della normativa UE in tema di lotta contro la discriminazione mediante un controllo efficace, l'organizzazione di seminari per operatori del settore e lo sviluppo di reti fra organismi specializzati; - sensibilizzazione, diffusione di informazioni e promozione del dibattito sulle principali sfide e questioni politiche relative alla discriminazione e all'integrazione della lotta contro la discriminazione in tutte le politiche UE, in particolare fra le ONG, le parti sociali e altri soggetti interessati; - sviluppo della capacità delle principali reti dell'UE di promuovere e ampliare gli obiettivi politici e le strategie dell'UE in questo ambito. Parità fra uomini e donne Sostegno all'applicazione efficace del principio della parità uomo-donna e promozione della sua integrazione in tutte le politiche UE attraverso le seguenti attività: - miglioramento della comprensione della situazione relativa alle questioni di genere e alla loro integrazione nelle politiche dell'UE, in particolare mediante analisi e studi nonchè, se opportuno, l'elaborazione di statistiche e indicatori, e valutazione dell'efficacia e dell'impatto della legislazione, delle politiche e delle pratiche in vigore; - sostegno all'applicazione della normativa UE in tema di pari opportunità mediante un controllo efficace, l'organizzazione di seminari per operatori del settore e lo sviluppo di reti fra organismi specializzati; - sensibilizzazione, diffusione di informazioni e promozione del dibattito sulle principali sfide e questioni politiche relative alla parità uomo-donna e all'integrazione della dimensione di genere, in particolare fra le ONG, le parti sociali e altri soggetti interessati; - sviluppo della capacità delle principali reti dell'UE di promuovere e ampliare gli obiettivi politici e le strategie dell'UE in questo ambito. In questi ambiti di intervento, il programma finanzia le seguenti tipologie di azioni: (a) Attività analitiche: - raccolta, elaborazione e diffusione di dati e statistiche; - elaborazione e diffusione di metodologie e di indicatori/criteri di riferimento comuni; - realizzazione di studi, analisi, indagini e diffusione dei risultati; - realizzazione di valutazioni e analisi di impatto e diffusione dei risultati; - elaborazione e pubblicazione di guide, relazioni e materiale didattico tramite Internet e altri supporti mediatici. (b) Attività di apprendimento reciproco, sensibilizzazione e diffusione: - individuazione e scambio di buone prassi, approcci ed esperienze innovativi, organizzazione di peer reviews e apprendimento reciproco mediante riunioni/workshop/seminari a livello nazionale, transnazionale o dell'UE; RUE - Risorse Umane Europa 33100 Udine via G.Giusti 5 tel/fax 0432-227547, 0432/26813 e-mail:[email protected] 30027 San Donà di Piave (VE) , ITIS V. Volterra via Milano,9 e-mail:[email protected] web:www.risorseumaneuropa.org - organizzazione di conferenze/seminari da parte della presidenza del Consiglio dell'UE; - organizzazione di conferenze/seminari a supporto dello sviluppo e dell'attuazione della legislazione e degli obiettivi politici dell'UE; - organizzazione di campagne e manifestazioni mediatiche; - raccolta e pubblicazione di materiali per la diffusione di informazioni e dei risultati del programma. (c) Sostegno ai principali operatori: - contributo alle spese di funzionamento delle principali reti dell'UE le cui attività sono connesse all'attuazione degli obiettivi del programma; - organizzazione di gruppi di lavoro, composti da funzionari nazionali, per seguire l'applicazione del diritto comunitario; - finanziamento di seminari specializzati destinati a funzionari e altri operatori pertinenti; - creazione di reti fra organismi specializzati a livello dell'UE; - finanziamento di reti di esperti; - finanziamento di osservatori a livello dell'UE; - scambio di personale fra amministrazioni nazionali; - cooperazione con istituzioni internazionali. Beneficiari Organismi e istituzioni pubblici e privati, in particolare: Stati membri (autorità nazionali), servizi dell'occupazione e relative agenzie, enti locali e regionali, organismi specializzati previsti dalla legislazione UE, parti sociali, ONG, in particolare quelle organizzate a livello comunitario, istituti d'istruzione superiore e di ricerca, esperti di valutazione, istituti statistici nazionali, mezzi di comunicazione. Il programma è aperto a: - UE 27 - Paesi candidati: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia (incluso il Kosovo) e Turchia - EFTA/SEE: Norvegia, Islanda e Liechtenstein Udine, 12 gennaio ’08 Per RUE - Risorse Umane Europa Walter De Liva RUE - Risorse Umane Europa 33100 Udine via G.Giusti 5 tel/fax 0432-227547, 0432/26813 e-mail:[email protected] 30027 San Donà di Piave (VE) , ITIS V. Volterra via Milano,9 e-mail:[email protected] web:www.risorseumaneuropa.org