corso per sistemisti “sa 8000”

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PROVINCIA DI PIACENZA
ASSESSORATO SISTEMA SCOLASTICO E FORMATIVO, LAVORO,
INIZIATIVE ISTITUZIONALI PER LA PACE
Responsabilità Sociale delle Imprese
CORSO PER SISTEMISTI “SA 8000”
Organizzazione : Provincia di Piacenza – Servizio mercato del lavoro e formazione professionale.
Sede : Provincia di Piacenza - Borgo Faxhall - Piazzale Marconi – Piacenza
Sala Polifunzionale.
Date : due giornate a tempo pieno ( 18 –19 dicembre 2006)
Docenza : C.I.S.E. – Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Forlì – Cesena.
Destinatari : imprese, associazioni datoriali , organizzazioni sindacali , consulenti del lavoro , consulenti
settore certificazioni.
FINALITA’ : il corso per “sistemisti SA 8000” è solitamente rivolto a quadri aziendali e consulenti che
intendano acquisire la capacità di progettare, sviluppare ed implementare un sistema di gestione della
responsabilità sociale in azienda anche in forma integrata con altri sistemi di gestione.
Nel caso specifico viene invece organizzato per iniziare una riflessione , svincolata dalla volontà di
giungere alla certificazione , su uno dei modelli di Responsabilità Sociale particolarmente legato alla
normativa del lavoro ( la norma SA 8000 del S.A.I.)
I contenuti della Legge Regionale sul Lavoro n.17/ 2005 , più avanti ricordata in sintesi, indirizzano infatti
le Province all’organizzazione di momenti di formazione ed informazione sui temi della Responsabilità
Sociale delle Imprese.
09.00
13.30
14.30
18.00
Prima giornata
Il posizionamento della norma SA8000 nel panorama internazionale della
responsabilità sociale d’impresa:
 punti di forza e di debolezza
 i principi fondamentali
 la logica di base
 il sistema di certificazione
 il ciclo economico della responsabilità sociale d’impresa
 l’evoluzione
PAUSA
I requisiti dello standard SA8000:2001
 Lavoro infantile
 Lavoro obbligato
 Salute e sicurezza
 Libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva
 Discriminazione
 Pratiche disciplinari
 Orario di lavoro
 Retribuzione
 Sistema di gestione
Il docente rimane a disposizione per chiarimenti e domande
09.00
12.45
13.45
18.00
Seconda Giornata
Il percorso di certificazione
 l’autovalutazione
 non conformità: sistemiche e non
 la progettazione del sistema
 la pianificazione
 il dialogo
 la revisione
 l’avviamento
 l’iter di verifica
 il monitoraggio dei piani di miglioramento
PAUSA
I punti critici più frequenti
 le aspettative degli stakeholders
 la gestione dei fornitori e dei sub-fornitori
 l’adeguatezza delle performances sociali
 l’integrazione con altri sistemi di gestione
 le differenze rispetto ad altri sistemi di gestione e di certificazione
Il docente rimane a disposizione per chiarimenti e domande
Il corso prevede un'esposizione teorica degli argomenti combinata con la discussione di casi di studio
Docente Ing. Luca Valli: Ingegnere aerospaziale; dal 1996 Direttore CISE; fondatore del Network Lavoro
Etico; esperto di sistemi di gestione aziendale sia come consulente che come lead assessor di sistemi TMQ;
progettista di sistemi di gestione in imprese di grandi, medie e piccole dimensioni operanti in svariati settori
merceologici: meccanico, medicale, elettrotecnico, informatico, agroalimentare, chimico, legno e
arredamento, tessile e calzaturiero, servizi di vario genere; vice presidente vicario del Comitato di
Certificazione del Network Lavoro Etico, ricopre inoltre il ruolo di responsabile della ‘calibratura’ degli auditor
SA8000 qualificati dal Network Lavoro Etico.
LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE NELLA LEGGE REGIONALE
N. 17 DEL 1° AGOSTO 2005
La Regione, in accordo con gli obiettivi e gli orientamenti dell’Unione Europea:
 favorisce l’assunzione della responsabilità sociale delle imprese, intesa quale l’integrazione
volontaria delle problematiche sociali ed ambientali nelle attività produttive e commerciali e nei
rapporti con i soggetti che possono interagire con le imprese medesime;
 promuove la responsabilità sociale delle imprese quale strumento per l’innalzamento della qualità
del lavoro, il consolidamento ed il potenziamento delle competenze professionali, la diffusione delle
conoscenze, il miglioramento della competitività del sistema produttivo, lo sviluppo economico
sostenibile e la coesione sociale.
La Regione e le Province integrano i principi della responsabilità sociale delle imprese nei programmi e
negli indirizzi per l’occupazione e perseguono le finalità attraverso le proprie programmazioni ed il sostegno
ad iniziative promosse (anche mediante intese e sperimentazioni locali) dagli enti bilaterali, dalle
organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro , da imprese, associazioni per la tutela
dell'ambiente, dei consumatori, del terzo settore, ordini e collegi professionali, organismi di ricerca ed altri
enti pubblici e privati.
A tal fine la Regione e le Province sostengono, anche attraverso forme di raccordo con i soggetti sopra
indicati , interventi:
 di informazione e formazione sui temi della responsabilità sociale delle imprese;
 diretti all’adozione da parte di imprese, enti ed organizzazioni di codici di condotta e di
documenti (bilanci sociali…. Ambientali….) che evidenzino, mediante procedure certificabili,
l’assunzione della responsabilità sociale;
 per l’acquisizione, da parte di imprese, enti ed organizzazioni , di marchi di qualità sociale ed
ambientale diffusi a livello europeo ed internazionale, ovvero rientranti nelle sperimentazioni
sostenute dalla Regione in materia di strumenti di misurazione e certificazione della qualità
sociale ed ambientale;

di sperimentazione di strumenti di misurazione e certificazione della qualità sociale ed
ambientale;
 di informazione e pubblicizzazione delle buone prassi e delle esperienze realizzate sulle tematiche
succitate,
 di sensibilizzazione dei consumatori e rivolti a favorire la partecipazione attiva delle loro associazioni
alle misure messe in campo;
 di sensibilizzazione dei grandi acquirenti in ordine ai temi della responsabilità sociale;
 di sperimentazione diretti a realizzare condizioni migliorative per la piena integrazione lavorativa
delle persone con disabilità, o di impiego in misura aggiuntiva;
 rivolti al contrasto del lavoro minorile, anche mediante specifici interventi per l’adempimento
dell’obbligo formativo, in collaborazione con gli osservatori operanti su questo fenomeno.
Fermo restando quanto previsto dalla legge sulla prevenzione della delinquenza di tipo mafioso , la Regione
persegue l’introduzione e la diffusione, nel rispetto della normativa europea e nazionale, di interessi sociali
ed ambientali nelle procedure di affidamento e nell’esecuzione di appalti pubblici. A tal fine favorisce accordi
tra le parti sociali tesi al miglioramento della qualità del lavoro , nonché accordi fra le amministrazioni
pubbliche, anche con il concorso delle parti sociali, diretti:
 alla tutela ed al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ed alla
valorizzazione della responsabilità sociale delle imprese;
 alla definizione di modalità di verifica e controllo, anche in accordo con le Aziende Sanitarie Locali
titolari delle competenze di vigilanza sulla sicurezza, gli enti con funzioni di vigilanza sul lavoro e gli
istituti nazionali previdenziali ed assicurativi;
La Regione orienta i propri interventi di incentivazione e di valorizzazione verso le imprese che attuino le
misure previste dalla legge regionale in materia di sicurezza, regolarità, qualità del lavoro e responsabilità
sociale .
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