CAMPO DI GIOVE
CENTRI
STORICI
Provincia
L’Aquila
Come arrivare
A24/A25 RM-PE uscita Pratola Peligna/ seguire indicazioni per Sulmona/ Cansano/
Campo di Giove
da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/
Roccaraso/ Rivisondoli/ Pescocostanzo/ Cansano/ Campo di Giove
Emergenze culturali
Chiesa di S. Eustachio
La chiesa ha origini non ben precisate, legate alla tradizione che vuole sia stata
fondata sfruttando i resti di un tempio pagano dedicato a Giove.
I restauri condotti dalla Soprintendenza tra il 1949 e il 1950 sembrano
confermare tale ipotesi dal momento che furono trovati resti imputabili all’epoca
romana.
Le prime attestazioni documentarie sono invece molto più tarde, risalenti al XII
secolo (Bolla di papa Lucio III del 1183 al vescovo di Valva Oderisio), ed ancora
più tarda è la veste architettonica che ancora oggi la chiesa mostra, assunta nel
Cinquecento, probabilmente a seguito di uno dei tanti terremoti che nel corso dei
secoli hanno tormentato tali zone.
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Fig. 1 – Chiesa di S. Eustachio (foto di G. Di Clemente)
L’interno è a tre navate con transetto e coro rettangolare; lungo le pareti delle
navatelle sono stati realizzati nel tempo dei maestosi altari in pietra che
incastonano perlopiù sculture in legno. Riflettono tutti uno stesso modulo
decorativo con semicolonne o paraste, più o meno scanalate, che sorreggono una
trabeazione; in alcuni il timpano è spezzato ed è impreziosito da delicate figure di
angeli.
Al Cinquecento risale l’altare del transetto dedicato alla Madonna del Rosario, al
centro del quale troviamo una tela dipinta ad olio raffigurante la Madonna che
offre il Rosario a S. Domenico e a S. Caterina da Siena. Tutt’intorno sono
disposti i medaglioni con i quindici misteri ed in basso un’iscrizione dipinta
ricorda l’anno di esecuzione, il 1578.
Al 1587 risale il piccolo fonte battesimale posto in controfacciata; l’opera mostra
forme grossolane, frutto sicuramente di artigiani locali che sperimentano fogge e
motivi di stampo rinascimentale.
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Fig. 2 – Chiesa di S. Eustachio, interno (foto di G. Di Clemente)
Fig. 3 – Chiesa di S. Eustachio, coro ligneo (foto di G. Di Clemente)
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L’opera che maggiormente cattura l’attenzione del visitatore è senza dubbio il
prezioso coro ligneo, composto da tredici stalli finemente intagliati negli
schienali e nei braccioli. E’ stato attribuito dal Bindi ad un non altrimenti noto
Pecorari di Rivisondoli; il Piccirilli propose invece il nome di Paolo Balcone,
figlio di quel Bartolomeo Balcone autore del coro realizzato nel 1577 per la SS.
Annunziata di Sulmona. Al di là delle probabili attribuzioni, il coro di S.
Eustachio può essere considerato il frutto dell’abilità raggiunta da maestranze
locali formate all’interno delle fortunate botteghe esistenti nel territorio compreso
tra Sulmona e Pescocostanzo.
Chiesa di S. Rocco
La chiesa mostra in facciata una semplice scansione rinascimentale. All’interno è
conservato l’altare maggiore del 1529.
Fig. 4 – Chiesa di S. Rocco (foto di G. Di Clemente)
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Chiesa di S. Paolo
La chiesa è incastonata tra le viuzze del centro, purtroppo è per lo più chiusa e
versa in cattive condizioni. Di origine romanica, fu ricostruita nel XVI secolo
nelle forme che oggi ammiriamo. In facciata troviamo un semplice portale
settecentesco sormontato da un piccolo rosone databile al 1400. All’interno la
chiesa conserva quattro altari ed un battistero in pietra.
Dalla chiesa di S. Paolo proviene una preziosa statua in legno raffigurante S.
Biagio, oggi conservata nel Museo Diocesano di Sulmona. L'opera doveva essere
collocata, insieme alla statua di San Leonardo, presso l'altare della Madonna
delle Grazie.
Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura
Fig. 5 –Chiesa di S. Paolo (foto tratta da www.viaggioinabruzzo.it)
Chiesa della Madonna di Coccia.
Tra Campo di Giove e Palena, in località Guado di Coccia, s'incontrano i ruderi
della chiesa della Madonna di Coccia. La chiesetta costituiva un punto di
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riferimento per i viandanti e per i pastori transumanti che si trovavano a superare
il guado.
La costruzione si appoggia posteriormente ad una grande roccia e si adatta al
ripido pendio.
Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura
Palazzo Nanni
Il palazzo, databile al Settecento, affaccia sulla piazza principale. Presenta un
portale in pietra preceduto da un doppio sedile alle cui estremità è posto un leone.
Le finestre, tutte con balconcino, sono archivoltate. Il palazzo è sede operativa
del Parco Nazionale della Majella.
Fig. 6 – Palazzo Nanni (foto di G. Di Clemente)
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Palazzo Ricciardi
Il palazzo, recentemente restaurato, è stato edificato nel Settecento.
Fig. 7– Palazzo Ricciardi (foto di G. Di Clemente)
Palazzo del Castello
Il palazzo, del sec. XVI, conserva all’ultimo piano una graziosa loggetta.
Casa Quaranta
Il centro storico di Campo di Giove è costellato di antiche case con portali in
pietra decorati ed eleganti bifore. Tra esse degna di particolare nota è Casa
Quaranta, tipico esempio di casa con vignale realizzata nel Quattrocento e
modificata nel sec. XVI (anno domini 1505) come si legge in uno stemma
incastonato su di un portale del fondaco.
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STORICI
Gli ambienti di Casa Quaranta oggi ospitano il Centro Polifunzionale che
accoglie il Museo d’Arte e tradizione locale e una Biblioteca.
Fig. 8– Casa Quaranta (foto di G. Di Clemente)
Informazioni
Municipio tel. 0864-40116
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