Giovanni Battista Martini

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Martini e l’Europa
sabato 21 settembre 2013, ore 21.00
Oratorio di San Filippo Neri
UNESCO Music Days
Daniele Proni clavicembalo
Federico Ferri direttore
Accademia degli Astrusi
George Muffat
Ouverture da "Florilegium I"
Giovanni Battista Martini
Concerto per cembalo con violini
(Allegro moderato) - Andante - (Allegro)
Edizione critica di F. Ferri e D. Proni per Edizioni Suvini-Zerboni
Henry Purcell
Chaconne da "The Fairy Queen
Johann Christian Bach
Concerto per clavicembalo in la maggiore
Allegro ma non tanto - Adagio molto - Allegro assai
Giovanni Battista Martini
Concerto a 4 pieno in re maggiore
(Allegro) - (Andante) - (Allegro)
Edizione critica di F. Ferri e D. Proni per Edizioni Suvini-Zerboni
Georg Friedrich Haendel
Concerto grosso in sol maggiore
A tempo giusto - Allegro - Adagio - Allegro - Allegro
Concerto realizzato con il contributo di:
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Bologna
Coop Adriatica
Il Progetto Martini
“Mi raccomando sempre nelle grazie di lei e non
cesso d’affliggermi nel vedermi lontano dalla
persona del mondo che maggiormente amo, venero
e stimo, e di cui inviolabilmente mi protesto molto
umilissimo e devotissimo servitore.”
Wolfgang Amadeus Mozart
“P. Martini unisce alla purezza della vita, alla
semplicità dei modi, un’innata gaiezza, dolcezza ed
un grande senso di umanità. Posso dire di non aver
mai provato una così grande simpatia per nessuno
come per quest’uomo dopo così breve conoscenza;
dopo ore di conversazione non sentivo quasi più
soggezione di fronte a lui, come se fosse un vecchio
amico o un fratello diletto.”
Charles Burney
Queste testimonianze, scelte tra le tante, tratteggiano una delle figure più rilevanti del Settecento
musicale europeo.
Giovanni Battista Martini nasce a Bologna nel 1706 e diviene presto maestro di straordinaria fama.
Compositore raffinato e abile contrappuntista, storiografo dalla conoscenza sterminata, sebbene
considerato all’epoca il “padre di tutti i maestri”, “il dio della musica dei nostri tempi”, il Martini
compositore, a tutt’oggi, non è ricordato all’altezza dei suoi meriti.
Dopo aver appreso i rudimenti del violino e del violoncello dal padre Antonio Maria è allievo di
alcuni dei migliori maestri italiani della sua epoca: con Angelo Predieri studia clavicembalo, canto e
la composizione nella quale si perfeziona con Giovanni Antonio Riccieri ricevendo poi gli ultimi
insegnamenti e preziosi consigli da Giacomo Antonio Perti, maestro di cappella in San Petronio per
ben 60 anni; con Francesco Antonio Pistocchi, ultimo in ordine cronologico, si affina nel canto.
Martini ricopre sin dalla giovane età e per tutta la vita l’incarico di maestro di cappella in San
Francesco. Il suo fecondo lavoro di compositore si rivolge principalmente alla musica sacra, in virtù
dell’attività liturgica che deve svolgere quotidianamente presso la cappella.
Definitore perpetuo dell’Accademia Filarmonica di Bologna, Martini viene sovente interpellato per
dirimere questioni accademiche, che lo vedono impegnato in dispute particolarmente vivaci per
determinare le “verità” musicali.
Benché corteggiato dalla cappella papale e da quella patavina, sceglie di vivere unicamente a
Bologna, il rifugio che gli consente di proseguire con dedizione assoluta nei sui studi, animato da
un’insaziabile curiosità a da una bruciante passione per la musica nelle sue molteplici manifestazioni.
La fittissima corrispondenza di oltre 6.000 lettere, intrattenuta con compositori, letterati, alti prelati,
nobili e papi, conservata in gran parte presso il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di
Bologna, testimonia di un uomo appassionato alla continua ricerca di fonti, manoscritti, trattati e,
soprattutto negli ultimi anni, con la ferma volontà di consegnare alla storia il volto di molti artisti che
nessuno avrebbe potuto altrimenti conoscere.
I suoi numerosi e straordinari interessi lo portano ad indagare in modo profondo le radici della
musica dagli albori, studiandone i fondamenti teorici ed armonici, come documentano i suoi trattati.
La sintesi di questo lungo lavoro si compie nei primi tre volumi a stampa della Storia della Musica,
un’opera grandiosa, che rimane purtroppo incompiuta.
Molti compositori e personalità d’ogni sorta intraprendono anche lunghi viaggi per ottenere dal
francescano consigli, lezioni ed insegnamenti che non vantano eguali. Tra i tanti Wolfgang Amadeus
Mozart, al quale Martini corregge gli errori di contrappunto nel famoso compito per l’aggregazione
all’Accademia Filarmonica, Charles Burney, Carlo Brioschi detto il Farinelli, e perfino l’Imperatore
d’Austria, desideroso di conoscere un così eccelso personaggio.
Emerge da questi brevi tratti una figura di respiro europeo, un riconosciuto maestro, che animato da
giovialità e bonomia è sempre ben disposto verso gli altri ed in particolare verso i suoi numerosissimi
allievi: un uomo generoso e di grande ricchezza interiore.
La catalogazione più esaustiva delle sue composizioni, seppur con qualche piccola imprecisione, la si
deve a Vittore Zaccaria che nel compendio “Padre Giambattista Martini, compositore musicologo e
maestro” assegna loro un numero progressivo. Le oltre 1.000 composizioni censite sono suddivise per
tipologia: musica liturgica (messe, credo, requiem, mottetti, inni, antifone, ecc.), musica extraliturgica
(arie e cantate sacre e profane, oratori, canoni, duetti, canzonette, azioni teatrali), musica strumentale
(concerti solistici, sinfonie, musica da camera).
La sua musica strumentale si conserva quasi totalmente presso il Museo Internazionale e Biblioteca
della Musica di Bologna ed in minima parte presso le biblioteche di S. Francesco di Bologna,
Comunale di Assisi, Civica Biblioteca “A. Mai” di Bergamo, Haberl Musikbibliothek di Regensburg.
La musica di Martini si connota per uno stile personale riconoscibile, frutto della sintesi tra l’estetica
del tardo Barocco e del primo Classicismo. Molti sono gli elementi che identificano il linguaggio
martiniano, dall’uso della singola cellula tematica allo sviluppo delle frasi fino alla struttura formale.
Nella grande varietà di tipologie compositive ricorrono modelli che, inaspettatamente e nonostante la
dichiarata ritrosia che l’autore dimostra nell’accettare alcune innovazioni come quelle di Tartini e
Rameau, non si rifanno necessariamente a forme riconducibili alla tradizione, ma sorprendono per
fantasia e singolarità.
Personalità di confine che vive il passaggio tra due epoche, unisce il rigore del contrappunto ad un
lirismo assai espressivo, attraverso la forza ritmica del suo gesto musicale impreziosito da soluzioni
armoniche talvolta ardite, che lo portano addirittura all’enarmonia.
Le composizioni proposte nell’arco di questi quattro concerti presentano alcuni dei diversi aspetti del
Martini compositore in ambito strumentale. Le Sinfonie, i Concerti e i numerosi brani cameristici
testimoniano di una fantasia a tratti visionaria e sorprendente che si accompagna alle più note abilità
del sapiente contrappuntista, troppe volte “catalogato” solo come esperto accademico. Si alternano
dunque forme musicali più classiche e definite a strutture formali decisamente bizzarre ed
inconsuete. Lo stile di Martini si rivela con chiara riconoscibilità attraverso un linguaggio che
presenta al suo interno sensibilità e anime molteplici. La lirica spontaneità della linea melodica si
innesta su un vivace tessuto ritmico contrapponendosi talvolta ad una scrittura contrappuntistica di
sorprendente densità, utilizzando una ricchezza armonica a tratti assai moderna e giungendo alla
divertita e lieve gaiezza che permea i brani di ispirazione popolare. L’uomo come viene raccontato
dalle cronache del tempo si ritrova perfettamente nella sua musica dove la profondità e la sapienza si
fondono con una gioviale e vitale leggerezza.
Federico Ferri
Daniele Proni
L’Accademia degli Astrusi, con la direzione musicale di
Federico Ferri, dopo i molti significativi risultati di pubblico e
critica, si è affermata come una delle realtà più importanti del
panorama barocco internazionale divenendo nel 2013 artista
Sony.
Numerose recensioni, trasmissioni radiofoniche e televisive,
anche in diretta per BBC e Rai Radio3, testimoniano il successo
ottenuto in contesti quali Konzerthaus di Berlino, Opéra
National di Bordeaux, Festival Rota dos Monumentos di
Lisbona, Wigmore Hall di Londra, Bijloke Muziekcentrum di Gent, Festival MiTo SettembreMusica,
Amici della Musica di Firenze, IUC di Roma, Monteverdi di Cremona, Stresa Festival, Reate Festival,
Perugia Musica Classica, Associazione Mariani e Quirinale di Roma.
L’Accademia degli Astrusi ha realizzato un progetto pluriennale di riscoperta dell’opera omnia
strumentale di Giovanni Battista Martini, rilevante patrimonio musicale in gran parte inedito. Il
pregevole lavoro del compositore bolognese viene riproposto sia con l’edizione discografica in prima
assoluta, che con l’edizione critica edita da Suvini-Zerboni a cura di Federico Ferri e Daniele Proni.
Nell’ambito di questo progetto gli Astrusi sono stati protagonisti del “Festival Martini” e hanno
portato in scena inoltre due rari intermezzi del francescano, maestro di Mozart, in coproduzione con
il Teatro Comunale di Bologna, con Laura Polverelli ed Aldo Caputo e con la scenografia tratta da
bozzetti originali di Dario Fo.
Con l’Accademia degli Astrusi si esibiscono regolarmente solisti quali Anna Caterina Antonacci, Sara
Mingardo, Stefano Montanari. Diverse produzioni sono state trasmesse da Sky Classica Tv, Rai Uno e
Rai Tre, oltre a frequenti presenze nel circuito Euroradio.
Recentemente ha ottenuto un grande successo con il suo ritorno alla Wigmore Hall ed ha rappresentato
Bologna, in qualità di orchestra ambasciatrice musicale della città, a Ghent nell’ambito degli Unesco Music
Days.
Nel 2014 sono previsti concerti a La Monnaie, Auditorio Nacional di Madrid, Oviedo, Festival MiTo,
Musica Insieme, Filarmonica Romana, Reate Festival e trasmissioni per Rai 5 e per il circuito Unitel.
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Direttore d’orchestra e violoncellista, dal 2013 artista Sony,
Federico Ferri è direttore musicale dell’Accademia degli Astrusi e
dell'Ensemble Respighi, orchestre da camera da lui fondate con cui
sviluppa progetti e percorsi artistici dal repertorio barocco a quello
contemporaneo con celebri solisti come A.C. Antonacci, B. Canino,
S. Mingardo, F.M. Ormezowsky, D. Nordio, P. Berman, D. Rossi, S.
Montanari, L. Polverelli ed attori quali A. Foà, U. Pagliai, P.
Gassman e S. Lombardi. Si è esibito in prestigiosi contesti quali il
Ravenna Festival, MiTo, IUC, Reate Festival, Stresa Festival, Amici
della Musica di Firenze, Grand Theatre de l’Opera National di Bordeaux, Palazzo Reale di Lisbona,
Palazzo del Quirinale, Konzerthaus di Berlino, Wigmore Hall di Londra, Teatro Comunale di
Bologna, Teatro Sociale di Como, Teatro dal Verme di Milano.
Ha diretto le orchestre del Teatro Regio di Torino, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra
Filarmonica di Arad, Accademia Filarmonica della Scala e I Pomeriggi Musicali e prime esecuzioni
assolute, riscuotendo ampi consensi di pubblico e critica, tra cui “Stagioni” di A. Guarnieri inciso per
Tactus in collaborazione con Rai Trade.
Particolarmente significativo anche il lavoro di riscoperta e valorizzazione del repertorio dimenticato,
da F. Margola a L. Simoni per il repertorio del Novecento così come avvenuto con la ricerca filologica
nell’ambito del repertorio del Sei-Settecento italiano, in particolare di Giovanni Battista Martini del
quale sta realizzando con D. Proni l’edizione critica per Suvini-Zerboni. Ha recentemente concluso la
direzione e registrazione dell’integrale dell’opera strumentale del francescano maestro di Mozart,
portando inoltre in scena al Teatro Comunale di Bologna due suoi rari intermezzi la cui scenografia è
stata ispirata ad bozzetti originali di Dario Fo.
Ha inoltre inciso per Velut Luna e Tactus, molte le sue registrazioni e concerti trasmessi anche in
diretta da emittenti radiotelevisive quali Sky Classica, Rai 1 e Rai 3, Radio Vaticana, SBS, Radio
Svizzera Italiana, BBC e Rai Radio 3, che hanno riscosso conferme molto positive da parte della critica
musicale.
Ha compiuto gli studi di violoncello con M. Godoli, M. Maisky, F.M. Ormezowsky, R. Filippini, M.
Valli e composizione con A. Guarnieri,. Ha studiato direzione d’orchestra con L. Salomon, I.
Karabchewsky, A. Ceccato e in modo particolare con C.M. Giulini ed è stato assistente di G. Noseda
per alcune produzioni operistiche.
Ha ideato progetti artistici e sperimentali premiati più volte dal Presidente della Repubblica Italiana.
Tra i prossimi impegni il ritorno a MiTo, Rieti e concerti a Torino, Bologna, La Monnaie di Bruxelles,
Oviedo, Auditorium Nacional di Madrid.
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Daniele Proni. La sua carriera artistica lo ha visto protagonista
al fianco di cantanti quali Josè Carreras, Raina Kabaiwanska,
Gianni Raimondi, Simone Alberghini, Patrizia Pace, Sara
Mingardo e Anna Caterina Antonacci, solisti come Pavel
Berman, Emanuele Segre, Massimo Mercelli, Mauro Valli,
Domenico Nordio, Stefano Montanari e Giampaolo Bandini ed
attori tra cui Arnoldo Foà, Ugo Pagliai, Paola Gasmann, Lucia
Poli e Sandro Lombardi.
E’ stato ospite anche come clavicembalista solista di orchestre
quali la Filarmonica di Arad, la Camerata de France e la Philharmonische Camerata Berlin (orchestra
d’archi dei Berliner Philarmoniker), di prestigiose sale come la Konzerthaus di Berlino, il Palazzo del
Quirinale, il Grand Theatre de Bordeaux, il Bijloke Muziekcentrum di Gent, la Wigmore Hall di
Londra e di Festival Internazionali.
Con l’Ensemble Respighi ha inciso numerosi CD per Tactus con musiche di Vivaldi, Bononcini,
Haim, Bellinzani, Tartini e Guarnieri. Ha suonato in diretta per BBC Radio, Radio 3 Rai, Denmark
DR, Estonia ERR, Norway NRK e Romania ROR, sue registrazioni sono state trasmesse da Radio
Vaticana e Radio Televisione Svizzera Italiana e da Rai3 e Sky Classica.
Dal 2006 sta realizzando un progetto di edizione critica delle opere strumentali e dei 4 intermezzi di
Padre Martini per Suvini-Zerboni, che lo ha visto anche impegnato in veste di solista al fianco
dell’Accademia degli Astrusi negli inediti concerti per clavicembalo, incisi in prima assoluta. A
ottobre 2011 ha realizzato una coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna per la messa in scena
degli inediti “Don Chisciotte” e “Il Maestro di Musica” con scene tratte da bozzetti originali di Dario
Fo. In ambito corale, ha tenuto seminari e concerti con la Società Corale Euridice, è stato direttore
della Cappella Musicale dei Servi di Bologna e del Coro Gaudeamus ed ha diretto il Coro del Teatro
Comunale di Bologna.
Nel 2001 ha ideato il Concorso Internazionale per Direttori di Coro “Mariele Ventre” del quale è
tuttora direttore artistico.
Tiene stage di musica corale ed è chiamato in giuria in concorsi nazionali ed internazionali; è autore
di numerosi scritti ed inoltre curatore di edizioni critiche musicali e di atti di convegni per Pizzicato
Verlag, Armelin Editore e Corpus Musicum Franciscanum.
Nel biennio 2012-2013 è invitato in qualità di docente presso l’Accademia Motive Planning di Seoul
(Korea) per la realizzazione di master class per direttori di coro.
Iniziati gli studi musicali con il padre Walter Proni si è diplomato in pianoforte e quindi in
clavicembalo sotto la guida di Annaberta Conti. Diplomato inoltre in musica corale e direzione di
coro ed in composizione ha studiato con Tito Gotti, Pier Paolo Scattolin e Francesco Carluccio.
Ha studiato direzione d’orchestra con Paolo Arrivabeni e Luciano Acocella ed ha conseguito la laurea
in D.A.M.S. presso l'Università di Bologna.
E’ stato direttore artistico di “Caleidoscopio Musicale” rassegna di concerti all’interno della quale si
sono svolti percorsi musicali premiati più volte dal Presidente della Repubblica Italiana.
Ha insegnato nei Conservatori “B. Marcello” di Venezia e “C.G. da Venosa” di Potenza, “N. Piccinni”
di Bari ed attualmente presso il “S. Giacomantonio” di Cosenza.
Attualmente incide per SONY International.
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La ricerca del bello nelle sue forme più diverse è per noi una condizione imprescindibile che sempre caratterizzerà il
nostro lavoro. Confidiamo di poter continuare a condividere questa ricerca che conduce ad un benessere complessivo con
chi, come noi, crede nel potere della cultura e nella capacità delle arti di entrare in risonanza con l’animo umano.
L’Associazione Culturale Kaleidos nasce a Bologna nel 1997 per diffondere la
cultura musicale con l’Ensemble Respighi e l’Accademia degli Astrusi - orchestre
nate in seno all’Associazione - e attraverso la creazione di percorsi artistici. In
oltre 15 anni di attività Kaleidos ha realizzato più di 700 concerti per oltre
100.000 spettatori in manifestazioni nuove ed originali come Caleidoscopio
Musicale, Suoni e Sentieri, Le Stanze della Musica, La Montagna Musicata, Festival
Martini, grazie alle sinergie costruite con istituzioni pubbliche e private,
animate dal comune desiderio di lavorare a progetti di ampi orizzonti.
Caleidoscopio Musicale, la più sperimentale tra le rassegne di Kaleidos, ha
rappresentato per oltre 10 anni un patrimonio culturale del territorio regionale. Nel tempo è divenuto un
vero e proprio laboratorio, una bottega nella quale l’Ensemble Respighi e l’Accademia degli Astrusi hanno
dialogato con i molti artisti ospiti per dare vita a progetti spesso in prima esecuzione assoluta. La riscoperta
di musica inedita del passato, le commissioni ai compositori, la ricerca della sintesi tra differenti linguaggi
artistici, gli splendidi contesti, hanno contribuito ad arricchire ulteriormente il valore della rassegna, che
negli anni ha meritato il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali. Principali attori di Caleidoscopio Musicale sono stati giovani solisti molto promettenti e affermati
artisti del mondo musicale così come acclamati nomi della prosa. Luoghi spesso sconosciuti d’arte o di
natura, hanno ispirato percorsi tematici: Musica in luoghi d’arte, Parchinmusica, Il bosco incantato, I luoghi si
raccontano e Musica per la Salute, che rappresenta un delicato incontro con ascoltatori che vivono una
condizione particolare e delicata. Parchinmusica e Musica per la Salute hanno acquisito nel tempo un respiro
nazionale, portando il progetto al di fuori della Regione Emilia-Romagna.
Forte dunque la spinta creativa di Kaleidos nel valorizzare le bellezze, talvolta sconosciute, del territorio con
le proprie storie e leggende, raccontando attraverso l’arte i luoghi e la memoria.
Questa ricerca ha portato al Progetto Martini, che vede riproposta la musica strumentale del maestro di
Mozart eseguita dall’Accademia degli Astrusi, legando l’edizione critica dell’intero corpus strumentale inedito
al Festival Martini, svoltosi sotto l’egida dell’UNESCO e alla realizzazione di due rarissime opere in
coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna, con i bozzetti originali di Dario Fo, ora divenute il primo
dvd SONY-Deutsche Harmonia Mundi in distribuzione in oltre 80 Paesi.
Sul versante contemporaneo, grande risonanza internazionale ha ottenuto la commissione di Stagioni al due
volte Premio Abbiati Adriano Guarnieri, eseguita dall’Ensemble Respighi in collaborazione con Rai Trade.
Molte delle 40 produzioni discografiche e audiovisive prodotte da Kaleidos sono state trasmesse in ambito
nazionale da Rai1, Rai3, Rai5, Sky Classica, Rai Radio3, Radio Vaticana e in 20 Paesi dalle principali emittenti
radio-televisive.
Numerosi i riconoscimenti istituzionali tra i quali: Musica per la Salute 2008 Targa d’Argento del Presidente
della Repubblica Italiana, Parchinmusica 2009 Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, Musica per
la Salute 2009 Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, Festival Martini 2010 Medaglia della
Presidenza della Camera dei Deputati.
La direzione artistica è affidata a Federico Ferri e Daniele Proni.
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