Laboratorio di ELETTRONICA: Diodi Parte I – Diodi studio analitico Obbiettivo del lavoro Dati un diodo di segnale, un diodo led ed un diodo zener determinarne le caratteristiche in un grafico I [mA] e VAK [V] Analisi dei dati ricevuti 1. Diodo di segnale 1.1. Studio Analitico Il diodo è un dispositivo a due terminali denominati anodo (A) e catodo (C) (come mostrato in figura 1.1), se: L’ Anodo è positivo ed il Catodo è negativo il diodo è un corto circuito L’ Anodo è negativo ed il Catodo è positivo il diodo è un circuito aperto A K I =f(VAK) VAK fig.1.1 Schemi di un diodo Nella figura sotto (fig.1.2.) viene mostrata la caratteristica di un diodo a giunzione in un grafico dove sull’asse delle x: viene messa la tensione tra Anodo e Catodo (VAK) e sull’asse delle y: la corrente (I). Nel primo quadrante quando viene superata la I (mA) BV tensione di soglia Vs, ed il dispositivo inizia a condurre in modo esponenziale. Invertendo poi la polarità della Vs VAk batteria si ottiene il rilievo della caratteristica in senso fig.1.2 Caratteristica di un diodo inverso. Aumentando la tensione inversa applicata la I 0 rimane costante. Superato il valore della tensione inversa indicata come Bv (breakdown voltage) il diodo perde la sua proprietà isolante e si lascia attraversare dal valore di corrente la cui intensità rimane solo alla presenza della resistenza R e la differenza di potenziale (d.d.p.) tra anodo e catodo rimane pressoché costante. Alcuni diodi come lo zener sono realizzati per lavorare nella zona di breakdown in modo che la tensione ai suoi capi rimanga costante. (v.punto 3). La realizzazione tra la tensione applicata e la corrente può essere rappresentata dalla formula: VAk I I0 ( e VT 1) [1] dove: I0=corrente inversa VAK=d.d.p. applicata tra anodo e catodo =costante di valore 1 per un diodo al germanio e per quello al silicio compreso tra 1 e 2 VT= tensione in funzione della temperatura ed in funzione di: VT K T q [2] dove: K=costante di Boltzmann (1.38 . 10-23 J/°K) T=temperatura assoluta misurata in Kelvin q=carica dell’elettrone (1.6 . 10-19 C) se il termine esponenziale che compare nella relazione tra I e V AK cresce molto più rapidamente quando VAK > 0 e non appena VAK >> VT si può ritenere trascurabile, rispetto al termine esponenziale, e la corrente viene espressa come1: VAk I I0 e VT [3] viceversa quando VAK < 0 il termine esponenziale è trascurabile rispetto a 1 per cui la corrente è approssimabile al valore: I I 0 1 Le formule [3]e [4] sono in riferimento alla [1] [4] 2. Diodo led 2.1 Studio Analitico Il diodo LED (Ligt Emitting Diode = diodo ad emissione di luce) è un dispositivo che emette luce con intensità direttamente proporzionale alla corrente che scorre in una giunzione polarizzata direttamente. I semiconduttori impiegati nei LED ad emissione di luce rossa (come quello in dotazione), verde o gialla sono l’arseniuro di Gallio (GaAs) e l’arseniuro –fosfuro di gallio (GaAsP). Il diodo led presenta una curva caratteristica del tutto simile a quella di un diodo normale (cfr. fig. 1.2) ma la tensione di soglia Vs è compresa tra 1.5 V e 2 V (1.5<Vs<2) a seconda del led utilizzato. Il contenitore è di materiale trasparente a forma di lente al fine di aumentare l’efficienza di emissione verso l’esterno. La massima corrente sopportabile è tipicamente di 50 mA mentre la tensione di breakdown è di alcuni volt. In figura 1.3 viene mostrata la caratteristica ed il circuito equivalente fig.1.3 Curva caratteristica e circuito di impiego di un diodo LED 3. Diodo zener 3.1 Studio Analitico I (mA) BV Vs VAk fig.1.4 Caratteristica di un diodo zener e circuito dello stesso Il diodo zener è un particolare diodo fabbricato per lavorare sulla caratteristica inversa nella zona di breakdown. Il depletion layer di una giunzione fortemente drogata e polarizzata inversamente è sottile per cui l’elevato campo elettrico è in grado di liberare coppie di elettrone-lacune dai legami covalenti e ciò determina, per effetto Zener, una circolazione di corrente. Se la coppia di elettrone lacuna si libera nella regione di tipo P, l’elettrone minoritario attraversa la giunzione poiché attratto dal polo positivo del generatore di tensione collegato alla regione di tipo N. La carica accelerata inoltre, può liberare, per urto, altre coppie elettrone-lacuna e ciò consente la circolazione di corrente di intensità anche piuttosto elevata. La tensione di breakdown in questi diodi è nota come tensione di zener il cui valore va da alcuni Volt ad alcune centinaia di Volt, così come mostrato in figura 1.4. Esperimento Come viene mostrato in figura sotto (fig. 1.5) sulla bread board viene realizzato il circuito con: Diodo Resistenza da 1K Reostato da 100 Generatore di tensione Multimetro (dove viene letta la Corrente) Volmetro digitale : reostato da 100 resistenza da 1 k fig.1.5 Circuiti realizzato sulla bread board per il rilevamento della caratteristica 3.1. Esperimento con diodo di segnale Vengono stabiliti sia valori di corrente dell’ordine dei mA che della tensione Vi (quella uscente dal generatore=15V). Si calcola l’uscita (Vu) controllando di volta in volta che il valore assegnato alla corrente sia quello effettivamente mostrato dal multimetro analogico modificando anche la portata ed il fondo scala dello stesso; ruotando il reostato, modificandone la resistenza e per la prima legge di hm (V=RI) anche la corrente. Una volta che il valore di corrente coincide a quello indicato dall’amperometro; la tensione d’uscita è letta sul volmetro del generatore di funzione, in tabella sotto vengono riportati risultati ottenuti (cfr. grafico allegato) I [mA] 0.1 0.3 0.5 1 2 3 5 7 8 10 Vu [V] 0.49 0.55 0.58 0.61 0.64 0.67 0.70 0.71 0.724 0.74 Tab. 2.1: Valori della tensione d’uscita Vu in funzione della corrente i -diodo di segnale- 3.2. Esperimento con diodo led Dal circuito precedente (cfr.fig.1.5) viene sostituito al diodo di segnale il diodo led, che raggiunto un certo valore di tensione si illumina. Da come si evince dal confronto tra la tabella 2.1 e la tabella 2.2 la tensione di soglia in questo caso è più del doppio di quella del diodo normale. Sempre leggendo il valore di corrente sul multimetro analogico e modificando il valore della resistenza tramite il reostato (per avere il valore coincidente di I) si esegue la misura riportando i dati di seguito: I [mA] Vu [V] 0.1 1.45 0.3 1.51 Tab. 2.2: Valori della 0.5 1.53 tensione d’uscita Vu in 1 1.56 funzione della corrente i -diodo led2 1.58 3 1.60 5 1.62 7 1.63 8 1.64 10 1.66 3.3. Esperimento con diodo zener 3.3.1 Esperimento con diodo zener polarizzato direttamente Dal circuito precedente (cfr.fig.1.5) viene sostituito al diodo led il diodo zener polarizzato direttamente e sempre leggendo il valore di corrente sul multimetro e modificando il valore della resistenza si compie la misura come mostrato nella tabella 2.3: I [mA] Vu [V] 0.1 0.65 0.3 0.68 Tab. 2.3: Valori della 0.5 0.71 tensione d’uscita Vu in 1 0.71 funzione della corrente i -diodo zener pol. 2 0.73 direttamente3 0.74 5 0.76 7 0.77 8 0.77 10 0.78 3.3.2 Esperimento con diodo zener polarizzato inversamente Dal circuito precedente (cfr.fig.1.5) viene sostituito al diodo led il diodo zener polarizzato inversamente (ossia girando lo stesso) e sempre leggendo il valore di corrente sul multimetro e modificando il valore della resistenza si compie la misura come mostrato nella tabella 2.4:: I [mA] Vu [V] 0.1 2.1 0.3 2.7 Tab. 2.4: Valori della 0.5 2.9 tensione d’uscita Vu in 1 3.2 funzione della corrente i -diodo zener pol. 2 3.4 inversamente3 3.6 5 3.8 7 4 8 4 10 4.1 Dal confronto di quest’ultima con la 2.3 (polarizzazione inversa diretta) la tensione d’uscita del diodo zener polarizzato inversamente è molto maggiore rispetto a quella del diodo zener polarizzato inversamente. I dati trovati vengono riportati su un grafico su cui sull’asse delle Ascisse (x) viene posta la tensione tra anodo e catodo (VAK) [V] Ordinate (y) viene posta la corrente I [mA] ed aggiungendo più serie allo stesso grafico (allegato alla presente) se ne trova la caratteristica così come espressamente dichiarato nell’obbiettivo della misurazione.