Comunicato stampa La Stagione teatrale prende il via il 25 novembre: sei spettacoli tutti al teatro Fassino di Avigliana Parte invece l’8 gennaio la stagione teatrale domenicale per le famiglie cinque spettacoli tutti ad Almese Eugenio Allegri è un grande attore, capace di assumere molti volti, cambiare pelle ogni volta che sale sul palcoscenico. Ma è anche capace di fare miracoli. Perché riuscire a mettere insieme una stagione teatrale come quella che si aprirà il 25 novembre all'auditorium Eugenio Fassino, potendo contare solo sullo stanziamento del Comune e su risorse proprie, è davvero un miracolo. O, se si preferisce, l'abilità di fare le nozze coi fichi secchi. Il fatto è che i fichi, i sei spettacoli del cartellone, non sono affatto secchi. «É la migliore stagione possibile in questa situazione di incertezza finanziaria», osserva Allegri, qui nella veste di direttore artistico dello stabilimento teatrale Folengo, la residenza multidisciplinare sostenuta dal Comuni di Avigliana e Almese e ora dalla Comunità montana. La notizia cattiva è che, racconta Allegri, la Regione non ha ancora finanziato le residenze multidisciplinari. «Iniziamo la stagione senza sapere se questi fondi ci saranno e in quale entità, anche se ci sono indicazioni secondo le quali la Regione dirà no a nuovi stanziamenti». Ma la cultura è anche resistenza e così la stagione teatrale, giunta alla settima edizione, viene riproposta, seppur con un numero minore di spettacoli di prosa, sei contro gli otto dello scorso anno. L'altra novità è che andranno in scena ad Avigliana (teatro Fassino Centro La Fabrica, via IV novembre 19), mentre Almese ospiterà la rassegna del teatro domenicale per famiglie e ragazzi. E tutto ciò, fa rilevare Allegri, grazie anche all'impegno delle due amministrazioni comunali. La notizia buona è che il cartellone, seppur orfano di un grande nome, offre spettacoli in grado di rispondere alla curiosità e alla sensibilità di diverse tipologie di pubblico. Due testi classici, Cyrano di Edmond Rostand, interpretato dallo stesso Allegri, che apre la stagione, e La Pace di Aristofane, in una messa in scena che rende attuale una riflessione sugli errori degli uomini. Una rilettura di William Shakespeare con Ambreto malefica un divertente viaggio fra alcune delle opere più note del grande Bardo. Ancora divertimento con Il nostro amore schifo storia comica, cinica e surreale di una giovane coppia. Infine l'impegno sociale, rappresentato da Giorni rubati drammatica testimonianza di chi è rimasto invalido dopo un incidente sul lavoro e Salvatore, Cacaticchiu, Gambilonghe e Ferdinando la storia minore di una Calabria prerisorgimentale, per ragionare su come si è giunti all'unità d'Italia. Avigliana (To) piazza Conte Rosso 7, tel. 011.9769111 – fax 011.9328877 web: www.comune.avigliana.to.it - e mail: [email protected] Comunicazione: Ebe Gallo, e mail: [email protected] - tel. 339.1210116 Gianni Pacchiardo , e mail: [email protected] - tel. 333.2917183 «Mi pare una stagione interessante – dice Allegri – con una nuova compagnia comica, Luciana Maniaci e Francesco d’Amore, un nuovo teatro di giovani, che spazia dalla commedia al dramma, passano per la riproposizione di classici rivisitati. Insomma: si ride e si riflette». Questa, fa rilevare il direttore artistico dello stabilimento teatrale Folengo e della Cooperativa Art Quarium, è l'unica rassegna teatrale che si svolge in valle di Susa e la speranza è che l'attenzione degli spettatori, la loro risposta a questa offerta culturale partorita fra molte difficoltà, sia positiva. Fra l'altro, rispetto allo scorso anno, il costo del biglietto è ridotto a 10 euro. Un prezzo basso e l'opportunità di avere il teatro quasi sotto casa. Insomma, un'occasione da non perdere. Venerdì 25 novembre 2011 La storia di Cyrano Dal testo di Edmond Rostand Con Eugenio Allegri Regia di Gabriele Vacis Società Cooperativa Art Quarium Una storia che in molti conosciamo: l'abbiamo ascoltata, vista, ci siamo imbattuti in lei. É quella di Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand. Il volto di Cyrano è quello di Eugenio Allegri, un Cyrano moderno, un futurista ante litteram, un poeta spadaccino, un amante disperato e fedele, e generoso amico di un compagno d'armi rivale in amore. Tutto questo lo rende calato nel presente e vicino a tutti per quel suo amore impossibile che non conosce età. Il monologo vede l'unico protagonista della scena iniziare un inatteso racconto riguardo a un'ipotetica fermata all'autogrill, sulla strada del ritorno a casa. Mentre attende in coda di pagare la sua consumazione, l'uomo scorge sullo scaffale dedicato ai libri proprio il volume di Rostand. Lo compera e da questo momento in poi, Allegri diventa Cyrano, tenendo in piedi tutto il filo narrativo dividendosi fra il celebre cadetto di Guascogna e l'uomo che, solo in macchina sull'autostrada, tiene al suo fianco la copia di quel vecchio libro. Per raccontare questa bellissima storia piena di personaggi e di situazioni ci vorrebbe di solito un'intera compagnia teatrale. Eugenio Allegri, invece, fa tutto da solo, recitando un monologo facendolo sembrare una scena di massa e non perdendo mai di vista l'essenza dell'opera e che fa di Cyrano un eroe sfortunato e simpatico, geniale ed eroico, fantasioso e, soprattutto, libero. Sabato 17 dicembre 2011 La Pace (il trasloco degli Dei) Dal testo di Aristofane Con Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Dario Cirelli, Fabio Fassio, Elena Romano, Tommaso Massimo Rotella Avigliana (To) piazza Conte Rosso 7, tel. 011.9769111 – fax 011.9328877 web: www.comune.avigliana.to.it - e mail: [email protected] Comunicazione: Ebe Gallo, e mail: [email protected] - tel. 339.1210116 Gianni Pacchiardo , e mail: [email protected] - tel. 333.2917183 Regia Oscar De Summa Teatro degli Acerbi In groppa ad un gigantesco scarafaggio che si nutre di sterco ed è attirato dagli olezzi terrestri, il contadino Trigeo vola in cielo a chiedere spiegazioni agli Dei sulla catastrofe bellica che da dieci anni sta insanguinando la Grecia. Ma gli Dei, disgustati dal loro comportamento, non vogliono più avere niente a che fare con gli uomini. Nessun altro che l’uomo ha colpa per l’infelicità dell’uomo. La Pace è sepolta sotto un mucchio di pietre che rappresentano metaforicamente il cumulo degli errori umani. Dovranno essere gli uomini a mobilitarsi e a disseppellirla per riportarla sulla Terra. Sarà il povero contadino a farlo e riuscirà addirittura a sposare Opora, la Dea del raccolto, suggellando una promessa di pace tanto utopica quanto desiderabile. É la fine dei mercanti di armi, dei generali vanagloriosi e dei profeti scrocconi umiliati dall’impresa del più umile degli uomini e del più disgustoso degli animali ed è il trionfo delle abbuffate e del piacere, che nella festa di nozze tra il contadino e la Dea troveranno il loro culmine. La Pace è una commedia di Aristofane fantastica, spassosa e onirica e insieme lucidamente concreta e spietata, nella denuncia di politiche criminali e ipocrite, e questa lettura ne rivela tutta l’attualità, utilizzando una veste interpretativa e scenografica che crea un “corto circuito” con l’arte e i linguaggi contemporanei. Venerdì 20 gennaio 2012 Ambreto malefica Dal testo di William Shakespeare Con Annaluce Marchione, Arianna Cuccu, Fabio Turini, Giovanni Fiore, Jean Pierre Tateo, Laura Pavone, Lucia Fusina, Matteo Frau Regia di Philippe Radice Casata Maluf Come un’antica compagnia del Seicento, Casata Maluf prepara la scena per rappresentare l’Amleto di Shakespeare, ma un gruppo di streghe, offese per l’intrusione degli artisti nel proprio luogo di ritrovo, decide di sabotare la rappresentazione con un maleficio. Inizia così un susseguirsi di incidenti, imprevisti, disguidi fra gli attori, in un alternarsi di spezzoni tratti da altre opere di Shakespeare (Romeo e Giulietta, Macbeth, Otello) per cui l'Amleto diventa una nuova opera teatrale, che il protagonista cerca invano di mantenere sotto controllo mentre intorno a lui dilagano la confusione e la farsa. Immerso in questa assurda situazione il pubblico potrà assistere a dialoghi allucinanti tra Amleto e Jago, diabolici complotti di Lady Macbeth ai danni dell’erede al trono, violenti litigi tra Ofelia e Giulietta per il ruolo di protagonista, duelli che non tralasciano nessuno dei più famosi personaggi di Shakespeare e tanto altro. Un ensemble di percussioni, chitarra, flicorno e Avigliana (To) piazza Conte Rosso 7, tel. 011.9769111 – fax 011.9328877 web: www.comune.avigliana.to.it - e mail: [email protected] Comunicazione: Ebe Gallo, e mail: [email protected] - tel. 339.1210116 Gianni Pacchiardo , e mail: [email protected] - tel. 333.2917183 tromba accompagna tutto lo spettacolo con musica originale eseguita dal vivo. Maschera moderna, pantomima, acrobatica, tessuti aerei, trapezio e combattimento scenico sono le tecniche utilizzate. Coinvolgente, intrigante, benché si presenti come uno spettacolo atipico per i canoni del teatro di strada in Italia, Ambreto Malefica ha interessato bambini e adulti, cultori di Shakespeare e non. Venerdì 3 febbraio 2012 Il nostro amore schifo Di e con Luciana Maniaci e Francesco d’Amore Regia di Roberto Tarasco Nidodigrano produzioni / Teatro Regionale Alessandrino Il nostro amore schifo è un composto di comicità, cinismo e puro surrealismo, un'indagine semiseria sul sentimento intricato della gioventù, sezionato e fatto a pezzi da due figli del nostro tempo, ingenui e al tempo stesso spietati. É una storia di non-amore durata decenni e condensata nel giro di un'ora, tra apici sublimi e biechi deragliamenti, nel tentativo di comporre la guida illustrata della prima esperienza sentimentale, letta come tragicomico rito di passaggio che tocca a tutti, prima di consacrarsi alla tiepidezza dell'età adulta. I due protagonisti sono Werther e Carlotta, due figure vuote e rivestite. Lui è il suo sguardo truce e la tentazione di fare del proprio dolore una bandiera, lei è le sue feste di compleanno, i suoi sorrisi che chiedono scusa, e il desiderio di essere speciale, pur non essendo molto dotata. Si incontrano e decidono che è amore. Werther prima la inizia alle sottili autoviolenze del cuore, poi le spiega che lei è la cosa più bella del mondo. Carlotta fa l'errore di ascoltarlo e così finisce per consegnargli i polsi per essere legata e ridotta finalmente al silenzio. Uno spettacolo capace di esprimere un humor acuto e sottile, che evoca Troisi, ma ricorda anche l'ironico dualismo Vianello - Mondaini e non prescinde dalla lezione di Petrolini, la cui forza sta in una carrellata velocissima su una storia lunga, loquace e piena di alti e bassi. Venerdì 24 febbraio 2012 Giorni rubati Di Giammarco Mereu Con Giammarco Mereu, Giancarlo Brioni, Silvia Cattoi, Juri Piroddi Regia di Silvia Cattoi e Juri Piroddi, Compagnia Rossolevante Il punto di partenza nella creazione di questo lavoro è stato il terribile incidente subito da un giovane operaio, lo stesso Giammarco Mereu che ne ha scritto il testo e che lo interpreta. Una sera di novembre del 2006, a soli 37 anni, è Avigliana (To) piazza Conte Rosso 7, tel. 011.9769111 – fax 011.9328877 web: www.comune.avigliana.to.it - e mail: [email protected] Comunicazione: Ebe Gallo, e mail: [email protected] - tel. 339.1210116 Gianni Pacchiardo , e mail: [email protected] - tel. 333.2917183 rimasto schiacciato sotto un cancello di 600 chili che gli ha spezzato la schiena e tolto per sempre la possibilità di camminare. La storia di Giammarco è la storia di tanti altri. È la storia di chi ha dovuto re imparare tutto, rivedere tutto, riscoprire tutto. È la storia di una lotta personale che vuole diventare anche una lotta comune, perché si parli di questo problema tremendo, di queste tragedie che ogni giorno colpiscono il mondo del lavoro, come una sorta di guerra sotterranea che nessuno vuol vedere o di cui vuol sentire parlare. Giammarco Mereu vive il proprio dramma da protagonista, rivelandosi un attore consumato, specie quando trova l`appoggio del musicista Giancarlo Brioni che, ora con l'armonica a bocca, la chitarra e la fisarmonica, accompagna l'amico Giammarco in una "danza" struggente in carrozzina, fino a cadere e a rimettersi in "sella" faticosamente, tra l'indifferenza degli altri. Lo spettacolo suscita emozioni e induce a riflettere, mette in evidenza la gravità delle condizioni di rischio a cui vanno incontro i lavoratori ma anche la possibilità di riscatto individuale da un incidente così distruttivo. Sabato 24 marzo 2012 Salvatore, Cacaticchiu, Gambilonghe e Ferdinando Di Francesco Suriano, Con Alessandro Lombardo e Francesco Aiello Regia di Francesco Suriano Myself / La Corte Ospitale Il 2 ottobre 1847, nel Regno delle Due Sicilie, nella piana di Gerace, furono fucilati cinque giovani calabresi: Michele Bello, Pietro Mazzone, Gaetano Ruffo, Domenico Salvadori e Rocco Verduci. I cinque, poco più che ventenni, erano accusati di essere i capi di una rivolta contro il Re che per alcuni giorni seminò lo scompiglio nei comuni del distretto di Gerace, finché la sera del 6 settembre 1847, a Roccella, in modo emblematico e paradossalmente buffo, l’insurrezione terminò. Lo spettacolo racconta l’epica minore dell’agente segreto del Regno delle due Sicilie Saltalamacchia, che riuscirà a comprendere le ragioni di quell’insurrezione fino a schierarsi dalla parte di quelli che si ribellano. Il poliziotto è un personaggio di fantasia che racconterà nel suo dialetto secco e pungente i fatti storici del 1847 passati alla cronaca come “I moti di Gerace”. Passando da personali e ironiche elucubrazioni fino a descrivere i dettagli dei tragici avvenimenti, Salvatore, riuscirà a evocare il particolare momento storico, avvenuto in Calabria, che in qualche modo aprirà la strada al Risorgimento italiano. Il protagonista in un gioco delle parti interpreterà anche gli altri personaggi, dai cinque martiri a Ferdinando II, dal capo della polizia a una cortigiana del palazzo reale e altri che popolano questo frammento di storia che forse oggi chiede ancora delle risposte. Avigliana (To) piazza Conte Rosso 7, tel. 011.9769111 – fax 011.9328877 web: www.comune.avigliana.to.it - e mail: [email protected] Comunicazione: Ebe Gallo, e mail: [email protected] - tel. 339.1210116 Gianni Pacchiardo , e mail: [email protected] - tel. 333.2917183 Biglietti Intero € 10,00 Ridotto: bambini, disabili € 5,00 É possibile acquistare un carnet con biglietti a più spettacoli. Prevendite Società Cooperativa ArtQuarium, La Fabrica, via IV Novembre 19, Avigliana, tel. 377.7068789 Orario: da lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 Stagione teatrale per ragazzi e famiglie Come ogni anno la Stagione teatrale di prosa viene affiancata da un cartellone di spettacoli per ragazzi e bambini: un modo per avviare i più piccoli all’amore per il teatro. La stagione inizia l'8 gennaio e si svolge interamente ad Almese, sul palcoscenico dell'auditorium cav. Mario Magnetto di via Avigliana 17. Gli spettacoli vanno in scena come sempre la domenica pomeriggio, alle ore 16, cosicché le famiglie possano riunirsi per passare qualche ora insieme. Come per il cartellone di prosa anche le domeniche a teatro sono organizzate dallo Stabilimento teatrale Folengo in collaborazione coi Comuni di Almese e Avigliana, la Comunità montana valle Susa val Sangone, il Circuito teatro ragazzi e Nuova Coop. Il biglietto per ragazzi e adulti costa 5 euro; ingresso gratuito per i bambini al di sotto dei tre anni. Per informazioni: Società Cooperativa ArtQuarium, La Fabrica, via IV Novembre 19, Avigliana, tel. 377.7068789. Orario: da lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 Domenica 8 gennaio 2012 Pigiami Di Nino D’Introna, Graziano Melano, Giacomo Ravicchio Con Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci Regia di Nino D’Introna e Graziano Melano Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus Un letto, una sedia, un pigiama, i suoi vestiti, le sue scarpe, un attaccapanni. Poche cose per inventare e fingere situazioni. Quando cala la sera ed è ora di dormire il bambino comincia a giocare con le scarpe, i pantaloni, le calze. Viaggia con la fantasia. Allora può capitare che arrivi uno sconosciuto, forse un amico. I due dapprima con cautela, poi sempre più affiatati, entrano l’uno nel gioco dell’altro. Avigliana (To) piazza Conte Rosso 7, tel. 011.9769111 – fax 011.9328877 web: www.comune.avigliana.to.it - e mail: [email protected] Comunicazione: Ebe Gallo, e mail: [email protected] - tel. 339.1210116 Gianni Pacchiardo , e mail: [email protected] - tel. 333.2917183 Domenica 29 gennaio 2012 La valigia delle fiabe Di Graziano Melano e Vanni Zinola Con Vanni Zinola Regia di Graziano Melano e Vanni Zinola Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus Le valigie che un magico narratore porta con sé nei suoi viaggi, racchiudono l’universo delle fiabe. Con tutto il suo bagaglio, l’uomo percorre il mondo intero e quando apre una valigia appaiono oggetti, suoni, immagini sorprendenti. “Aladino”, “I tre porcellini”, “Hansel&Gretel”, “Cenerentola”, “Biancaneve”, “La Bell’Addormentata”, “Cappuccetto Rosso”, schiudono per un attimo il coperchio e lasciano intravedere un mondo incantato. Domenica 12 febbraio 2012 Baulò Di e con Lara Quaglia Regia di Alberto Barbi Compagnia Fratelli Ochner Ci sono ombrelli a cui piove dentro e pupazzi canterini, papere ballerine, struzzi viola, ombrelli mostri, ombrelli da leggere, ombrelli che profumano e quelli che brillano, elefanti, leoni e feroci tigri di pezza, trapezisti e domatori, insomma a poco a poco nasce un circo strampalato, eufemistico, poetico e provvisorio a misura di baule. É, infine, la capacità di guardare il mondo, ogni giorno e in ogni aspetto, con lo stupore di un bambino. Domenica 11 marzo 2012 Kitchen circus Di Sebastiano Di Bella, Con Massimo Arbarello, Fabio Bellitti e Sebastiano Di Bella Compagnia Altretracce Commistione tra teatro d’ombra e prosa, con un inedito ritmato e divertente in grado di accompagnare ragazzi e adulti in un viaggio fantastico attraverso l’arte culinaria. Semplici ricette, dalle più tradizionali a quelle più sofisticate, si trasformano davanti agli occhi dello spettatore in sensazionali numeri da circo. A far da spalla al Cuoco Presentatore, Chichì, il suo assistente che, nonostante la sua goffaggine, saprà farsi amare dal pubblico. Domenica 1 aprile 2012 Il carretto delle storie: Cappuccetto Rosso Di Caterina Bartoletti Avigliana (To) piazza Conte Rosso 7, tel. 011.9769111 – fax 011.9328877 web: www.comune.avigliana.to.it - e mail: [email protected] Comunicazione: Ebe Gallo, e mail: [email protected] - tel. 339.1210116 Gianni Pacchiardo , e mail: [email protected] - tel. 333.2917183 Con Caterina Bartoletti, Benedetta Conte, Ida Strizzi Regia di Giovanni Dispenza Compagnia Teatro dell’Argine Tre buffe amiche vagabonde Zobeide, Sassonia e Teulalia viaggiano sul carretto delle storie. É Sassonia, un po’ sbadata e distratta, fa poca attenzione a quello che le viene detto, e questo è un bel guaio. Soprattutto se ti sei persa nel bosco e l’unico a cui chiedere informazioni è un lupo affamato. E così, le buffe avventure si incrociano con la fiaba di Cappuccetto Rosso, ancora una volta opportunamente riveduta e “scorretta”. Avigliana (To) piazza Conte Rosso 7, tel. 011.9769111 – fax 011.9328877 web: www.comune.avigliana.to.it - e mail: [email protected] Comunicazione: Ebe Gallo, e mail: [email protected] - tel. 339.1210116 Gianni Pacchiardo , e mail: [email protected] - tel. 333.2917183