2010-01-07_-_Packaging_ecologico_

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COLABUONO CONSUELO - 1192665
PACKAGING ECOLOGICO
 Estremi Articolo
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Sito Internet: www. frenchrabbit.com
Titolo Articolo: “The Rabbit is coming!”
Autore: Theresa Bertrand
Data: 15 Novembre 2005
 Sintesi dell'articolo
Jean-Charles Boisset, presidente della Boisset America, annuncia l'introduzione nel 2006
dell'innovativa linea di vini French Rabbit: Pinot Noir, Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Merlot,
Red Reserve e White Reserve.
Volendo andare oltre alle già osservate pratiche agricole sostenibili, il suo scopo è ora quello di
produrre dai suoi vigneti vini di alta qualità ricorrendo ad un packaging ecologico, spronando i
consumatori con il motto “savour the wine, save the planet” ovvero “gusta il vino, salva il pianeta”.
Infatti, per ogni 4 litri venduti si pianta un albero nelle foreste americane in collaborazione con
l'organizzazione non-profit American Forests. Inoltre si tiene conto dell'impatto ambientale per tutto
il ciclo di vita del prodotto tanto che le “3 R” sono tutte rispettate come specificato di seguito:
Riduzione - il contenitore ottagonale Tetra Pack richiede meno energia per il trasporto e il
riciclaggio perché a 25 camion di bottiglie di vetro corrisponde un solo camion di contenitori vuoti,
riducendo così la necessità di carburante e quindi le emissioni di CO2.
Riuso - le fibre di carta riciclata sono usate per fare una varietà di prodotti cartacei tra cui: scottex e
tovaglioli, carta da stampa, forniture per ufficio, sacchetti di carta e carta velina. Non solo, in
collaborazione con l'università di San Francisco, gli studenti dell'Accademia d'arte hanno saputo
mirabilmente riusare i contenitori di French Rabbit per realizzare abiti di moda e vari oggetti di
utilità pratica.
Riciclaggio - i contenitori sono riciclabili al 100% e riducono l'ingombro del 90% perché
rappresentano il 3% del peso totale, superando anche il guscio d'uovo che rappresenta il 7% del
peso di un uovo! Tutto ciò in un contenitore adatto ad ogni evenienza e luogo, ben progettato in tutti
i suoi 5 strati che garantiscono: conservazione del vino, protezione dall'umidità esterna nonché
rigidezza e forma.
Un' altra incentivazione è data dal fatto che 1 litro di vino è venduto allo stesso prezzo di quello
venduto in bottiglia di vetro, che però contiene solo 750 ml. 2 bicchieri in più di French Rabbit!
questo per sottolineare quanto l'azienda sia più sensibile all'aspetto ecologico che al guadagno.
D'altronde, questo interesse per l'ambiente, il consumatore lo evince a prima vista grazie al design
del contenitore dove non manca la figura del coniglio che richiama quelli presenti numerosi nelle
vigne francesi.
Il successo è assicurato vista la crescente importanza delle questioni ambientali ed inoltre vari
distributori in più di 30 paesi hanno già fatto un ordine.
 Collegamenti agli argomenti trattati nel programma
Dispensa 4: Gestione aziendale.
Paragrafo: 4.1.7.5 – Il Packaging
La tesina vuole proporre un esempio vincente e tuttora presente, che traduce in pratica le riflessioni
presentate in questo paragrafo; il packaging è indispensabile per proteggere e differenziare il
prodotto, ma allora è altresì d'obbligo cercare di ridurne le dimensioni e favorirne la degradabilità,
tenendo in considerazione l'impatto ambientale.
Infatti, il prodotto in genere (il quale avrà un suo specifico packaging) è una delle 4 variabili del
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marketing mix che sono controllate dall'impresa e quest'ultima, in qualsiasi settore operi, è
consapevole che deve essere aperta ai temi ambientali per invogliare maggiormente il consumatore
e quindi ottenere ampi risultati di business e conquistare posizioni di mercato. A questo proposito,
nel concorso che si tiene ogni 2 anni a Parigi, una giuria internazionale ha selezionato French
Rabbit per il suo packaging innovativo e per la qualità del vino conferendogli il SIAL d'OR
AWARD del 2006 quale miglior nuovo prodotto nella categoria delle bevande alcoliche.
Il mio interesse personale è nello sviluppo ecosostenibile, cioè nel produrre consumando meno
risorse ed energia, nel rispetto dell'ambiente. Penso che ogni piccolo gesto sommato agli altri
produca grandi risultati. In questa ottica, French Rabbit fa la sua parte: limita le emissioni di CO2
per il trasporto, affronta il problema dello smaltimento (il packaging viene riusato e riciclato) ed
infine la Boisset America pianta più alberi di quelli sradicati per fare il packaging. Questi punti
rimandano proprio a 3 dei problemi principali che devono essere risolti: effetto serra, inquinamento
delle falde acquifere,deforestazione.
 Commenti
Questa innovazione francese mi ha molto colpita perché, non solo French Rabbit raggiunge degli
obiettivi ecologici importanti, ma nello stesso tempo, in una società dei servizi come la nostra,
orientata alla “customer satisfaction”, si pone all’avanguardia nel percepire e soddisfare le esigenze
dei consumatori, mostrandosi particolarmente attenta ai loro desideri di contribuire attivamente alla
salvaguardia del pianeta anche con le proprie scelte di acquisto.
I clienti vengono subito attratti da come si presenta il prodotto: colori vivaci distinguono i 6 tipi di
vino e, in quelli a sfondo arancione che richiama il colore delle carote, sagome nere di conigli
corrono e saltano per comunicare il “salto” di qualità ed innovazione che si è raggiunto con questi
prodotti. Da notare anche i morsi di coniglio delineati sul perimetro dell'etichetta colorata e come il
prolungamento superiore delle lettere “b” in Rabbit sia trasformato nel lungo orecchio di un
coniglio. Questi particolari differenziano senza dubbio i French Rabbit dagli altri vini tanto che i
clienti potrebbero scorgerli sullo scaffale anche da lontano. Inoltre vi sono dei vantaggi pratici che i
consumatori possono avere: un ottimo vino che si conserva nel tempo grazie alla struttura
pieghevole che permette, una volta aperto il contenitore, usando un comodo tappo ad avvitamento,
di comprimere fuori l'aria e mantenere così il gusto iniziale anche nei giorni seguenti, senza il
sapore di tappo di sughero, tipico dei vini in bottiglia di vetro.
Penso che anche altri produttori di vino potrebbero avventurarsi nell'iniziativa di sostituire il vetro
con il cartone in un imballaggio esclusivo ed in questo caso, secondo me, l'imitazione non sarà pura
concorrenza, ma anche coinvolgimento nelle iniziative ambientali. Inoltre, l'uso del cartone quale
alternativo materiale di packaging si può applicare anche ad altre bevande. Ciò viene fatto in grande
scala per i succhi di frutta, ma allora perché non estenderne l'uso anche per l'acqua che, in fin dei
conti, è ciò che più beviamo? Cercando su internet trovo, entusiasta, che l'idea è stata già messa in
atto dall'imprenditore Benjamin Gott, la cui acqua in cartone ha un design molto semplice, ma di
grande impatto, perché ha ben in vista lo slogan “Boxed water is better for the earth”. I vantaggi
ecologici e pratici sono simili a quelli che offrono i vini French Rabbit, inoltre il 20% dei ricavi
vengono donati ad organizzazioni non-profit che si occupano di due principali risorse: foreste ed
acqua. Sembra però che sia un prodotto meno diffuso rispetto a questi vini; forse perché i
consumatori sono da sempre abituati a vedere l'acqua in tutta la sua trasparenza, attraverso la
plastica, percependo così un senso di purezza. Ma questa è garantita anche da Boxed Water! Anzi,
se le bottiglie di plastica vengono lasciate al sole, sostanze nocive si disperdono nell'acqua, per non
parlare del loro fastidioso ingombro quando è il momento di metterle nel contenitore della plastica.
Mi auguri che ingegno e volontà possano creare un packaging ecologico per ogni tipo di prodotto.
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