CONSUNTIVO SCIENTIFICO gruppi COMPASS/Torino e COMPASS/Trieste SOMMARIO L'anno 2002 è stato il primo anno di presa dati di fisica per l'esperimento COMPASS. Durante il run (27 maggio - 18 settembre) sono stati raccolti 260 TB di dati con fascio di muoni e bersaglio polarizzato sia longitudinalmente che trasversalmente. I rivelatori previsti sono stati installati in tempo ed hanno funzionato tutti in modo soddisfacente. Lo stesso si può dire per il sistema di trigger, DAQ e CDR. La prima produzione di DST è iniziata solo verso la fine del run, dando segnali estremamente incoraggianti. Primi risultati di fisica sono stati ottenuti entro la fine dell'anno (produzione di , trasversità). Dal 18 al 20 febbraio 2002 si è tenuto all'ICTP di Trieste un International Workshop on Hadron Structure and Hadron Spectroscopy, dedicato alle potenzialità di fisica di COMPASS, e il 26 e 27 settembre 2002 è stato organizzato al CERN, e in collaborazione con il CERN, il workshop "Future Physics @ COMPASS". Per quanto riguarda i progetti sui quali sono coinvolti i gruppi italiani, lo stato generale è soddisfacente. Riassumendo: RICH1: sistema molto complesso, grazie a una gran mole di lavoro è stato messo in condizioni di funzionare, ed inserito nell'acquisizione durante il run. Dai primi dati analizzati, si sono ottenuti buoni risultati per quanto riguarda l'efficienza dei rivelatori funzionanti e la ricostruzione degli anelli. MWPC: sono stati effettuati vari interventi, ed è anche stata installata una nuova camera. Tutti i rivelatori hanno funzionato molto bene fin dall'inizio del run. MUON WALL 1: è stata installata l'elettronica; il rivelatore ha funzionato bene durante il run. CAMERE a DERIVA: il lavoro di messa in funzione delle due camere previste è stato impegnativo, ma alla fine le camere hanno funzionato in maniera soddisfacente durante il run. RICHWALL: è stato scritto il proposal per la costruzione del rivelatore RichWall. RICH2: si sono definite le linee di indagine per le guide di fotoni e si sono definiti i parametri di base del sistema di rivelazione di fotoni Cherenkov. OFF-LINE e ANALISI: le attività dei gruppi di Torino e Trieste si sono concentrate su: CORAL, DBMS, allineamento dei rivelatori di tracking, software per il RICH1, analisi dei dati e simulazioni, farm locali. SITUAZIONE GENERALE Dal 18 al 20 febbraio 2002 si è tenuto all'ICTP di Trieste un International Workshop on Hadron Structure and Hadron Spectroscopy, dedicato alle potenzialità di fisica di COMPASS. Il workshop ha preceduto la riunione annuale della Collaborazione "outide CERN". L'anno 2002 per l'esperimento COMPASS è stato il primo anno di presa dati di fisica. Il run è iniziato il 27 maggio ed è terminato il 18 settembre. Tutti i rivelatori previsti per il run sono stati installati e fatti funzionare regolarmente: va ricordato che, anche se in configurazione limitata, è stato possibile estendere il campo di misura a valori di Q**2 fino a ~50 GeV**2. Il sistema di acquisizione dati ed il CDR hanno funzionato in maniera soddisfacente. In circa 100 giorni di presa dati sono stati raccolti ~5000 M di eventi utili, per un totale di 260 TByte, la cui analisi è tuttora in corso. Run coordinator per il 2002 è stato un ricercatore di Trieste, Fulvio Tessarotto. Durante il 2002 si è anche intensificato il lavoro di preparazione per la "fase 2" dell'esperimento e, in questo contesto, è stato organizzato il workshop "Future Physics @ COMPASS" che si è svolto al CERN il 26 e 27 settembre. In particolare, ricercatori di Trieste e Torino hanno presentato rispettivamente lo stato dello spettrometro COMPASS e lo studio della polarizzabilità dei pioni e kaoni mediante reazione Primakov. È stato pure studiato un sistema di tracciamento di grandi dimensioni da posizionare dopo il RICH1 (Torino) ed è proseguito il progetto RICH2 (Trieste e Torino). ATTIVITÀ SPECIFICHE RICH1 Nella prima parte dell’anno (gennaio-maggio) sono stati realizzati e posti in opera svariati complementi e miglioramenti dello strumento: il sistema di raffreddamento dell’elettronica di front-end. Il sistema è basato su piastre di rame raffreddate ad acqua; ciò ha permesso di stabilizzare la temperatura dei fotorivelatori stessi entro un grado. il miglioramento del sistema di connessioni di massa dell’elettronica di front-end. Allo scopo, le piastre di rame poste in opera per il raffreddamento sono state opportunamente collegate alle schede di front-end ed alle cornici metalliche dei fotorivelatori: questo ha permesso di dimezzare il livello medio di rumore degli 80000 canali analogici di lettura del RICH1 che è ora di ~1100 elettroni equivalenti, e di rendere molto più omogeneo il livello di rumore dei vari canali. la realizzazione e posa in opera del sistema di circolazione veloce del gas radiatore per garantire l'omogeneità di temperatura e composizione (frazione di azoto residuo presente) del mezzo radiatore. In particolare, una rete di sonde di temperatura immerse nel volume del gas radiatore, che sono state messe in operazione durante la primavera, ha permesso di verificare che l'omogeneità in temperatura è entro 0.2 gradi (corrispondenti alla risoluzione delle sonde). l’analisi dei problemi dei sei (su un totale di otto) fotorivelatori, MWPC con fotocatodo a ioduro di cesio, che presentavano instabilità elettriche a tensione di lavoro. Questo studio ha portato a concludere che le instabilità sono legate ai difetti locali dei fili anodici. la messa a punto dei fotorivelatori difettosi. È stato stabilito un protocollo per l'identificazione dei fili anodici difettosi: per i piani di fili anodici di quattro fotorivelatori si è provveduto alla sostituzione di una parte dei fili, per due fotorivelatori la totalità dei fili è stata sostituita. Tre dei fotorivelatori su cui si è intervenuti hanno raggiunto un buon livello di funzionamento; gli altri tre richiedono ulteriori interventi, iniziati già nel novembre del 2002. A queste attività si aggiungono quelle di preparazione del periodo di presa dati: la "pulizia" (filtraggio iterativo con assorbimento delle impurità opache nel lontano UV) di ~1.5 t di gas radiatore (C4F10); il test delle schede elettroniche di front-end con intelligenza locale: circa il 5% delle schede hanno mostrato un comportamento non soddisfacente e sono state riparate; la verifica dell’allineamento angolare dei 116 specchi che compongono la parete riflettente nell’UV del RICH1; una seconda campagna di verifica nell’autunno, alla fine del periodo di presa data, ha permesso di accertare che la posizione degli specchi è rimasta stabile durante il run; la messa a punto di nuove versioni del software "on board" delle schede elettroniche BORA e più precisamente, della programmazione dell’unità FPGA per diminuire il tasso di errori nella lettura dell’informazione, ridotto a valori trascurabili. Durante il run (inizio giugno - metà settembre) il rivelatore ha richiesto assistenza costante per: la verifica del funzionamento dell’elettronica di lettura; la calibrazione dei piedistalli dell’elettronica di lettura e l'aggiornamento degli stessi; il monitoraggio della trasparenza del gas e della composizione del gas radiatore (tasso di azoto). RICH2 Si sono definite le linee di indagine per le guide di fotoni nel visibile e nell'UV prossimo: i. lenti di quarzo ii. matrici di elementi riflettenti e la geometria preliminare dei componenti di tali guide. Si è studiato il mercato dei fotorivelatori a vuoto commerciali a multicanale e si sono definiti i parametri di base del sistema di rivelazione di fotoni Cherenkov. È stato fatto un progetto di massima per l'elettronica di lettura nello standard COMPASS. MWPC Sono stati prodotti e testati 10 nuovi tripletti di elettronica di front-end e riparati i tripletti che si erano rotti nel corso del run 2001. È stata installata una nuova MWPC di tipo A nella zona delle camere W45, completa di alta e bassa tensione e gas. Questa nuova stazione è stata totalmente testata in cleanroom prima dell'installazione sul fascio. Questo ha richiesto la messa in funzione del sistema di test utilizzato l'anno precedente in clean room. La manutenzione ordinaria pre-run ha comportato un lavoro di circa due mesixuomo nel corso dei quali sono stati serrati tutti i collegamenti di bassa tensione delle schede di front-end che avevano generato qualche problema di affidabilità nel 2001. È stato migliorato il collegamento a massa delle prime ed ultime schede di front-end di ogni piano per il 50% delle camere. Questo lavoro ha permesso di annullare il rumore residuo, già basso, di questi piani. È stato reso totalmente operazionale il sistema di calibrazione dell'elettronica di frontend e le soglie di tutti i 24000 canali sono state equalizzate. MUON WALL 1 Sono stati costruiti, testati ed installati 9600 canali di lettura. Il rivelatore ha funzionato bene durante il run. RICHWALL È stato effettuato lo studio del RichWall, un sistema tracciante di grandi dimensioni, posizionato dopo la finestra d'uscita del RICH1. CAMERE a DERIVA Con l'aiuto di tre fisici di Dubna sono state messe in funzione due delle 6 camere a deriva di grandi dimensioni (5.3x2.6 m2, denominate W45) già utilizzate nell'esperimento SMC. È stato fatto il progetto della nuova elettronica di lettura, standard COMPASS, basata sul chip MAD4 e la scheda F1-TDC sviluppata da Saclay: oltre alla scheda analogica, è stato necessario progettare anche una scheda di interfaccia, per il controllo dei livelli dei chip MAD4. I prototipi sono stati testati prima su di un prototipo di camera a deriva in scala minore (riproduceva 4 celle della camera reale), poi su una delle camere W45. Validata l'elettronica (il livello del rumore è risultato inferiore a 2 fC), sono state montate e testate le schede per due camere (un totale di 8 piani di lettura), in quanto due era il numero massimo di camere che si riusciva ad allestire per il run e le altre camere risultavano prive di motherboard, per cui qualche modifica alla scheda di front-end appariva probabile. Il lavoro di messa in funzione delle camere è risultato più impegnativo del previsto a causa delle pessime condizioni delle motherboard e della difficoltà di controllare la corrente di fuga. Rimedi ad-hoc sono stati escogitati per raggiungere condizioni di funzionamento accettabili. L'elettronica è stata progettata, realizzata, e testata a Trieste. Nella fase progettuale, si è beneficiato della collaborazione con Torino, e dell'esperienza maturata da Torino con il MAD4. Il commissioning sulle camere è stato effettuato usando i tool di test sviluppati da Torino per i test delle MWPC, ed è stato fatto in collaborazione con Torino. Pure l'integrazione del read-out nel DAQ di COMPASS è stata fatta in collaborazione con Torino. Le camere hanno funzionato in maniera soddisfacente durante il run. Il lavoro per le camere rimanenti continua nel 2003. Il lavoro di coordinamento dei tecnologi di Dubna, del sistema di test e dell'integrazione del read-out in COMPASS ha richiesto la presenza al CERN anche di fisici di Torino. OFF LINE e ANALISI Quest’attività si è focalizzata essenzialmente sui seguenti punti: 1. Finalizzazione e mantenimento di CORAL, il programma di ricostruzione e analisi di COMPASS, e partecipazione ai test di verifica di funzionalità del DBMS Oracle (Trieste). 2. Miglioramento dei tools per l'allineamento dei rivelatori di tracking (Torino). 3. Ottimizzazione del software di ricostruzione del RICH1 (Trieste). 4. Analisi preliminare dei dati raccolti nel 2002 con polarizzazione trasversa (Torino e Trieste) e simulazioni varie di MonteCarlo. 5. Installazione dei nuovi componenti e mantenimento in servizio delle computing farm locali (Torino e Trieste). 1. CORAL e DBMS Nel 2002 il lavoro su CORAL si è sviluppato su due direttrici: ulteriore debugging del core del programma, e revisione ed implementazione del contenuto degli oggetti associati all'evento ricostruito, da salvare in modo persistente. CORAL è stato per la prima volta usato in produzione nel 2001, per ricostruire i dati raccolti durante il run di commissioning. Nel 2002 il programma è stato usato in produzione per la pre-produzione dei DST di circa il 50% dei dati raccolti. È emerso che parti specifiche del programma di ricostruzione sulle quali i gruppi italiani non hanno al momento responsabilità (come la ricostruzione delle tracce o l'identificazione dei muoni diffusi) devono ancora essere ottimizzati. Per quanto riguarda il sistema off-line nel suo complesso, l'unico punto ancora da verificare è la quasi-on-line production, anche perché, a causa della complessità ed eterogeneità dei rivelatori, a tutt'oggi non siamo in grado di avere procedure completamente automatiche di calibrazione ed allineamento. Un problema aggiuntivo, dovuto a scelte centrali del CERN, è stata la necessità di sostituire l’ODMDS Objectivity/DB (con cui gestivamo l'archiviazione delle condizioni e dei dati raccolti e ricostruiti) con il DBMS Oracle. Il lavoro di modifica a CORAL (per il quale c'è stato anche un supporto di personale della divisione IT del CERN) è stato ultimato in tempi relativamente brevi grazie al buon design del software stesso che fin dall'inizio prevedeva l'accesso ai data-base via opportuni insulation layer ed al fatto che tutta la processatura avviene su oggetti transienti, mentre la conversione da e verso gli oggetti persistenti (disegnati ad-hoc, seguendo criteri di massima semplificazione e compressione dell'informazione) avviene solo alla fine della processatura stessa. Il gruppo di Torino si è occupato dell'implementazione e del debugging delle classi di accesso nel nuovo formato (insulation layer) e dei test tecnici preliminari, mentre il gruppo di Trieste, una volta che una consistente quantità di dati si è resa disponibile nel nuovo DB, ha provveduto, a dicembre, ad approntare una serie di test sull'efficienza di Oracle nel contesto off-line di COMPASS: alcuni dati sono già disponibili e ulteriori approfondimenti sono in corso. 2. Allineamento dei rivelatori di tracking Il codice per l'allineamento di tutti i rivelatori di tracciamento è stato affinato ed utilizzato per tutto il run 2002. Tenendo conto della responsabilità del gruppo di Torino nel tracking e nell'allineamento dei rivelatori, il gruppo ha partecipato alla presa dati tenendo al CERN on-call almeno un esperto in grado di intervenire oltre che i fisici per i turni. 3. Software per il RICH1 Nella prima parte dell'anno, la messa a punto del codice di analisi RICHONE, scritto in C++ ed inserito in CORAL, è avvenuta utilizzando i dati raccolti nel run tecnico del 2001. È stato così possibile, già all'inizio del run 2002, avere informazioni sui dati e sul funzionamento del rivelatore: attualmente, la risoluzione nella misura dell’angolo Cherenkov per singolo fotone è ~1.1 mrad, il numero medio di fotoni per anello è di circa 14 per particelle ultrarelativistiche. Sono state messe a punto procedure semiautomatiche per la calibrazione del rivelatore sui dati; in particolare per la determinazione dell’indice di rifrazione. Procedure di allineamento fine, che possano tener conto del differente allineamento relativo dei singoli elementi della parete specchi, sono in corso di realizzazione. 4. Analisi e simulazioni Con la fine del run 2002, quando la COMPASS Computing Farm del CERN non era più tanto pesantemente usata per il CDR, ed era già stato fatto uno studio preliminare delle prestazioni dei rivelatori, è iniziata la pre-produzione dei DST dei dati raccolti nel 2002. In particolare Torino e Trieste hanno effettuato la produzione dei DST relativi ai 2/3 dei dati raccolti con polarizzazione trasversa del bersaglio, circa 50 TB di dati raw. Per problemi tecnici di vario tipo, questo lavoro è durato più di un mese. L'analisi di questi dati è quindi iniziata a Torino (per quanto riguarda la produzione delle Lambda) e a Trieste (produzione di pioni), dove in particolare il trasferimento dei DST via rete si è dimostrato estremamente lungo a causa della limitata banda garantita concessa alla Sezione nonostante i DST prodotti avessero una dimensione di circa 1.5 TB. Le analisi hanno comportato la scrittura dei codici dedicati. I risultati, raccolti in 3 tesi di dottorato, pur essendo molto preliminari, si sono rivelati utilissimi per stimare la statistica necessaria alle misure ed evidenziare i problemi ancora esistenti nel software attuale. In parallelo al lavoro di analisi dei dati, sono state eseguite diverse simulazioni utilizzando le farm locali. In particolare a Trieste, oltre a simulazioni di test, sono state eseguite delle simulazioni per un primo studio di alcuni effetti sistematici nella misure dell'angolo di Collins, e produzioni più massicce (circa 106 eventi) per lo studio dell'accettanza dell'apparato in preparazione del run 2003. A Torino, sono state fatte delle simulazioni per valutare gli effetti sistematici per la produzione di e anti-, e per lo studio della polarizzabilità dei pioni e kaoni mediante reazione Primakov. 5. Farm Locali Torino - L'installazione della farm di COMPASS presso il centro di calcolo di Torino composta da 29 clienTrieste, un server, switch gigabit e KVM ha comportato un paio di mesi di lavoro includendo anche l'installazione di vari tools per lo distribuzione dei jobs, il monitoraggio e sicurezze. La farm è stata quindi utilizzata a tempo pieno per la simulazione e l'analisi dei dati con polarizzazione trasversa della targhetta. Trieste - Nel corso del 2002 la computing farm è stata completata e messa in produzione. La farm attualmente mette a disposizione tutto il software ed i tool per le attività di analisi e produzione per COMPASS, ed è utilizzata in modo estremamente soddisfacente per l'analisi dei dati raccolti nel 2002, per la produzione di eventi simulati, e per lo studio delle prestazioni del RICH1. È stato sviluppato un tool che, sfruttando il sistema batch installato (SGE), consente di ridurre considerevolmente i tempi di produzione MonteCarlo e di analisi dei dati attraverso la sottomissione di job paralleli a partire da un unico file di configurazione, con la possibilità di ottenere un unico output. Alla fine dell'anno è iniziata una fase di studio per l'installazione locale di Castor, un HSM sviluppato per il central data recording del CERN, che permetterebbe di avere una gestione gerarchica dello storage consentendo l'utilizzo della Tape Library della farm anche per questa funzione. MILESTONES Data Descrizione 1/5/2002 Rimessa in funzione MWPC 15/4/2002 Data prevista (preliminare) per l'inizio del run all'SPS A causa dei problemi finanziari del CERN e delle conseguenti restrizioni, non previste a luglio 2001, l'inizio del run è stato ritardato. Al 27/5/2002, livello di raggiungimento 15/5/2002 1/5/2002 15/5/2002 31/10/2002 livello di raggiungimento alla data prevista 100% - 100% Inizio presa dati 2002 Livello di raggiungimento al 1/7/2002 (1 mese dopo l'iniziodel run): 100% Rimessa in funzione del RICH1: camere a fotoni, elettronica, sistemi gas, verifica allineamento specchi Al 30/6/2002, livello di raggiungimento 90% 100% Contributo al miglioramento del sistema di tracking dello spettrometro: costruzione, test e installazione della elettronica per 8 piani di W45 Al 30/6/2002, livello di raggiungimento 90% 100% 300TB di dati raccolti con bersaglio polarizzato e fascio di muoni per misurare le funzioni di struttura di spin del nucleone (260TB) 100%