COMUNICATO STAMPA
(con preghiera di pubblicazione e inserimento stabile in agenda)
XII Festival di Musica Antica
del Mediterraneo
Mousiké
4 settembre – 20 novembre 2011
BARI – BITRITTO– MOLA DI BARI – SANNICANDRO – TRANI
Membro del Réseau Européen des Festivals de Musique Ancienne (REMA)
Domenica 4 Settembre
CASTELLO SVEVO DI BARI
Ore 19 - INGRESSO LIBERO –
Prima del Concerto sarà illustrato al pubblico il programma Mousiké 2011
Concerto di Inaugurazione
“LUCREZIA…la figlia del Papa. 1490-1519”
Arie, frottole e danze del primo rinascimento italiano
Ensemble Medusa
Patrizia Bovi, Voce, Arpa gotica, direzione
Crawford Young,Liuto, Viola da mano
Leah Stuttard,Arpa con arpioni
Gabriele Miracle,Dulcimer, Percussioni
Ottave di Valeria Morini
Concerto in collaborazione con il Festival di Oude Musik di Utrecht e il Centro di musica medievale di Spello
In collaborazione con la SOPRINTENDENZA E LA DIREZIONE DEL CASTELLO DI BARI
Per INFO:
www.festivalmousike.it – tel. 3398449605 - [email protected]
LUCREZIA .... la figlia del Papa Un’altra storia MEDUSA ..... guardare
alle cose da un altro punto di vista Patrizia Bovi
voce, arpa, ideazione e direzione Crawford Young liuto,
viola da mano Leah Stuttard spinettino, arpa gotica Gabriele Miracle dulcimer percussioni
Raccontare Lucrezia la figlia del Papa Alessandro VI Borgia attraverso la musica del suo tempo
è un’ impresa delicata perché non solo si deve narrare la sua vita ma si deve soprattutto
ridisegnare un quadro storico che l’ha vista protagonista per rendere giustizia alla spesso non
felice fama di questa donna straordinaria. Figlia di Vannozza Cattanei e Alessandro Borgia,
colui che diventerà Papa Alessandro VI e sorella di Cesare Borgia il Valentino, uno degli uomini
più sanguinari del suo tempo. Per molti anni diviene lo strumento per i giochi politici,
alleanze,vendette dei suoi illustri parenti. La prima parte della sua vita e la sua educazione si
svolsero a Roma, bilingue ebbe i migliori maestri sia di musica danza e lettere classiche .
Lucrezia crebbe nella casa di Santa Maria in Portico, contigua al Vaticano e vicina al palazzo
papale, e non le mancarono le sollecitazioni culturali: il mecenatismo di Alessandro VI apriva la
corte principesca ad artisti, poeti, musicisti e maestri di ogni tipo del sapere Intanto vede
attorno a sé la pittura del Pinturicchio, la scultura di Michelangelo, ascolta la poesia in musica di
Serafino Aquilano,Josquin des Prez, Marbiano de Orto, affina il gusto, scopre l’eleganza, impara
ad amare il bello. In quanto oggetto di scambio per la realizzazione degli obbiettivi politici,
viene data in sposa a Giovanni Sforza da Pesaro ma il matrimonio viene fatto annullare per
organizzarne un secondo con a casata degli Aragonesi di Napoli. Lucrezia sposa Alfonso
d’Aragona e se ne innamora perdutamente. Cesare ucciderà Alfonso dopo solo due anni di
matrimonio per liberare il campo a nuovi orizzonti e altre alleanze. Lucrezia si ritira nel ducato
di Spoleto e li maturerà di prendere finalmente in mano le redini della sua vita. Dopo un lungo
lutto, deciderà che tra i vari possibili candidati alla sua mano, dovrà conquistare la famiglia più
ostile all’idea di imparentarsi con i Borgia,gli Este di Ferrara. Ercole non vedeva di buon occhio
il possibile matrimonio tra Lucrezia e suo figlio Alfonso , a causa della fama poco lusinghiera
di Lucrezia e soprattutto dei suoi parenti senza scrupoli, ma dovette infine accettare visto le
pressioni politiche e una ricchissima dote. Lucrezia divenuta duchessa di Ferrara, conquistò il
cuore degli Este per il suo fascino e le sue capacità politiche e diplomatiche. La vicinanza e la
parentela acquisita con Isabella d’Este a Mantova, stabilisce una forte competizione tra le due
donne, soprattutto Isabella è preoccupata che la bellezza la grazia di Lucrezia possano offuscare
la sua fama di grande mecenate e musicista, infatti invia a Ferrara suoi emissari per avere notizie
dei movimenti degli abiti gioielli e feste per preparare le sue contro mosse. Bartolomeo
Tromboncino liutista cantore e frottolista che prima era impiegato alla corte di Mantova passerà
al servizio di Lucrezia e per lei scriverà alcune frottole con testo spagnolo,inoltre nei documenti
di pagamento risultano Paolo Pocino, Niccolò da Padova, Rizardetto tamborino(flauto e
tamburo) Madonna Dalida de Puti cantore. La storia d'amore di Lucrezia con Pietro Bembo
(alla quale lui dedicherà Gli Asolani) ci ha regalato una delle piu belle raccolte di lettere d'amore
del rinascimento.Questo programma vuole raccontare un'altra storia di Lucrezia attraverso gli
amori i poeti e i musicisti e la musica che l'hanno accompagnata nella sua tormentata e
affascinante
vita.
Programma
Roma 1480-1498
Bendetto Gareth detto Cariteo
(1450-1514)
Amando e desiando
(O. Petrucci, Frottole libro IX. Modo per cantar le ottave, Venezia 1508)
Heyne Van Ghiseghem
(1445c—post 1476)
Amours Amours
(“Ms. Thibault”: Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Rés Vmd Ms. 27)
Domenico da Piacenza
(1390c.-1470)
Juan del Encina
(1420c.-1484)
Pizochara
(da De arte saltandi et choreas ducendi: Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fonds Ital.
Ms.972)
Levanta Pasqual (festa a Roma per la presa di Granada)
(da Cancionero Musical de Palacio: Madrid, Biblioteca Real, Ms.II - 1335)
Mas ariva
(racconto sulla morte del Duca di Gandia, fratello di Lucrezia
tradizione orale sefardita)
Matrimonio con Giovanni da Pesaro e Annullamento del matrimonio …le maldicenze
Guillaume Dufay
(1397-1474)
Departes vous male bouche
(Montecassino, Archivio dell’Abbazia, Ms. 871)
Le Serviteur Hault Gueronnè
Matrimonio con Alfonso d’ Aragona duca di Bisceglie 1498
Niccolò Piffaro
(1480-1566?)
Loyset Compere
(1445c.-1518)
Josquin des Prez
(1450c.-1521)
Poi ch’io son in libertade
(da Frottole libro VIII: Venezia, Petrucci,1508)
Scaramella
Scaramella…fa la galla
Assassinio di Alfonso d’Aragona 1500
Heinrich Isaac
(1450-1517)
Morte che fai (Testo diSerafino Aquilano)
(Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Rès.VM7 Ms.676)
Juan Urrede
(1430c.-1482)
Nunca fue pena major
(Roma, Biblioteca Vaticana, Fondo Cappella Giulia,
Ohimè Signorecantasi comeAhime sospiri
(Madrid, Biblioteca dell’Escorial, Ms. A 24)
Ahime sospiri
(Frottole libro IV: Venezia, Petrucci, 1505)
Duchessa di Ferrara 2 febbraio 1502
Jannes Japart
(fine sec.XV)
Nencioçça mia
(Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Banco Rari Ms. 229)
…l’amore con Bembo
Bartolomeo Tromboncino
(1570-1535)
Muchos son che van perdidos
(Fioretti di Frottole Barzellette Capitoli Strambotti libro secondo:Napoli, De
Caneto 1519)
Zappay lo campo
(Montecassino, Archivio dell’Abbazia, Ms. 871)
Bartolomeo Tromboncino
Queste non son più lagrime(Testo diLudovico Ariosto)
Rossino Mantovano
(fl.inizi sec. XVI)
Perché fai donna el gatton
(Frottole libro III: Venezia, Petrucci, 1505)
….La rivalità con Isabella....le feste e i giochi a corte
Tientalora
(Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Rès.VM7 Ms.676)
Il rifugio nella spiritualità
Bartolomeo Tromboncino
Vergene bella (testo diFrancesco Petrarca)
Particolare degli affreschi nella cattedrale di Valencia commissionati dalla famiglia Borgia dopo la nomina papale.
TESTI
Roma 1480-1498
Amando e desiando
Possan le Muse darmi voc’ e core
‘si ch’io possa cantar di quella dama
Fulgida per beltade e per valore
Figlia di pap’ e di virtù sovrana.
Ma trista Gelosia ‘fe gran romore
E della sua ruin’ ebbe la brama
Poss’ il mio canto risuonar ‘si forte
Come fenice sorg’ a nova sorte
Amours amours trop me fiers de tes dars
Ne scay ce c’est d’arbelestes ou de arcz.
Mais de doulleur me senss au vif actaict
Et croy,se bref n’est mon gref mal estainct
Aultrè m’en voys par telz cruels souldars.
Car en tou temps de mon ardent feu me ars
Par quoy ne puis durer en milles pars
Tanta y de gref dont ne suis de ame plaint
Amours amours
Dy moy pourquoy telz tormens me depars
Ou que l’ame du corps ne me depars
Sans que aye le cueur d’angoisses sy atrainct,
Que a paine scay, tant suis d’ennuy estrainct,
S’il est entier ou s’en as fait deux pars.
Amours, amours,etc
Levanta Pasqual levanta
Aballemos a Granada
Que se suena ques tomada
Levanta toste priado
Toma tu perro e zurron
Tu zamarra e zamarron
Tus albogues e cayado
Vamor vere l gasajado
D’aquella ciudad nombrada
Que se suena ques tomada
O ques Reyes tan benditos
Vamonos vamonos yendo
Que ya te voy percreyendo
Segun oyo grandes gritos
Llevemos esto cabritos
Porque habrà venta chapada
Que se suena ques tomada.
Por vencer con tal vitoria
Los Reyes nuestros senores
Demos gracias e logore
Al eterno Rey de Gloria
Que jamais quedo memoria
De reyes tan acabada
Que se suena ques tomada.
Mas arriva y mas arriva en la civdad de Silivrìa
Ahi habia pescadores pescando sus proberias.
Vieron vinir tres en caballo haciendo gran polveria,
vinieron cerca del rio, a la mar lo echarian.
Echo ganchos y gancheras por ver lo que les salìa,
les saliò un duque de oro, hijo del rey parecia.
Si se lo traian vivo hombres grandes los haria,
si se lo traian muerto sus presentes les daria
Camisa de holanda lleva, cabezon de sirma y perla,
anio lleva en el dedo, cien probes ricos hacia
Matrimonio con Giovanni da Pesaro
Fanciulla mai non fu ma infant’ e sposa
dal gioco, tost’ agli sponsal si volse,
ancor er’ in germoglio, fresca rosa
obedì al padre che le nozze volse.
Fu mesta quell’union’ e nebulosa,
fu sempre il padre che da lì la tolse
ch’altro disegn’ andava aparecchiando
del duca dignitate calpestando.
Departez vous male bouche et envie
Fuies vous ent
Vous et vostre maisnie
N’aprochies du manoir de noblesse
L’aysanse y maint avech dame jonesse
Qui n’ont cure de vostre companye
Matrimonio con Alfonso d’ Aragona duca di Bisceglie 1498
Nuovi sponsal’ le recano gran gioia
col gentil cavaliere d’Aragona,
del ver’ Amor colei varca la soglia,
Gaudio e Lietezza le fanno corona:
“si, più io t’amo e più cresce la voglia
dei baci tuoi e della tua persona
dolc’ è la guerra, son soav’ i dardi
che gitti nel mio cor quando mi guardi
Poi ch'io son in libertate
For de l'aspra e ria pregione,
poi che mie preghiere agrate
son al ciel, e la ragione
sapren tutte le persone,
questa mia nov'allegrezza
canterà cum gran dolcezza
voce al cor che a dir no falla
Scaramella fa la galla
con la scarpa e la stivalla
lazom berum borum bum beta
la zom berum berum berum bum bum
Del mio amor lei se ne acorse
Per mio guardo,ma natura
Né beltà tanto li porse
Ma virtute in quel matura;
bassò gli occhi tal dea pura
cum honesto modo e suave
che ne pose el cor in chiave.
Hor sum aperto e for devampo
Scaramella vase in campo
cum la spada sopra el fianco
Lazom berum borum bum beta
Tal non fu quella romana
Che si de' la crudel morte,
qual de castità fontana
fu mia dea per mia sorte,
tal che ogn'hor chiamava morte
lamentandomi de Amore
che sol m'è ferire el core.
Hor sum for pur dadavera
Scaramela va a la guera
Cum la spada e la brochiera
La zum berum…
Duchess of Ferrara 2 febbraio 1502
Ogni dolcezza che l’alma mi fa piena
tosto s’imbruna e in pianto già s’è volto.
Ove vogl’io il Fato ora mi mena,
ma come pegno il figlio mio m’ha tolto.
Il trionfo ho da pagar con tale pena,
degg’io lasciarti, tempo nov’ è sorto!
Ma ‘l tempo tutto brucia e svelto fugge
Così il pensier di te ch’oggi mi strugge.
Luce da lungi la città ch’ attende
di colori, di drappi e d’allegrezza.
Il cor di tanta gioia si sorprende
Uso com’è a tormentos’ asprezza.
Pure verno par maggio quando spande
di fior’ i prati e l’aere di freschezza
Borgia nascetti, ed ebbi vita amara
or sono d’Este, duchessa di Ferrara.
….La rivalità con Isabella....le feste e i giochi a corte
Ella mi guarda ed è ‘si furiosa
saettan dai suoi occhi ostili strali
la bella marchesan’ è sospettosa
ch’ al core del suo spos’ io metta l’ali.
Lei è crucciat’ e io resto giocosa,
or bel Gonzaga dimmi quanto vali,
se mostri dell’amor mio esser degno
ti farò re dell’amoroso regno”.
il rifugio nella spiritualità
Cavami l’alma fora dai peccati
dolze Madonna Vergine Maria,
beati quelli a chi son perdonati,
degnati di mostrarme la tua via,
strappami da la schiera dei dannati
Celeste Madre d’ogni cortesia.
Rimetti le mie ore scellerate
Me, peccatrice d’ogni iniquitate.
Ora che dal viso tu m’hai tolto
quel velo oscuro ‘si maligno e fosco
che dal giusto sentiero m’ha distolto,
sortita fora da quel tetro bosco
io bramo solo il tuo pietoso volto.
la vanità della vita riconosco
Tiemmi coverta col tuo sacro manto,
vo’ che il cilicio solo mi sia vanto
Assassinio di Alfonso d’Aragona 1500
Morte che fai
che non pigli questa spoglia?
poiché perduto ogni mio dolor bene
De veni presto e fa cessar la doglia
Chè l’alma afflitcta nel mio cor sostiene
Non vedo modo donde me discioglia
De tanti affanni e di si grave pene
Se tu non cavi l’alma d’esto pecto
Per tormi de fortuna esser subjecto
Nunca fue pena mayor
Nin tormento tan estrano
Que iguale con el dolor
Que recibo del engano
Y este conoscimento
Hace mis dias tan tristes
En pensar el pensamento
Que por amores me distes
Nunca fue pena mayor
Nin tormento tane strano
Que iguale con el dolor
Que recibo del engano
Ahimè sospiri non trovo pace
Che dego far se non morire?
E non potrò gia mai sofrire
Quest’è el dolor che mi disface
…l’amore con Bembo
Mucho son que van perdidos
e yo tambien sin osar dezir de quien
Sin osar de dir de quien
Molti sono lieti amanti
Ch’ognor stanno in festa e canti
Altri ancor vivon de’pianti
e yo tambien sin osar dezir de quien
Ludovico Ariosto, Orlando Furioso(XXIII canto):
Queste non son più lacrime, che fuore
stillo dagli occhi con sì larga vena.
Non suppliron le lacrime al dolore:
finir, ch'a mezzo era il dolore a pena.
Dal fuoco spinto ora il vitale umore
fugge per quella via ch'agli occhi mena;
ed è quel che si versa, e trarrà insieme
e 'l dolore e la vita all'ore estreme.
….La rivalità con Isabella....le feste e i giochi a corte
Perche fai donna el gatton
S’io t’amo anzi t’adoro
La mia fede como loro
Se cognosce al paragone
Perché fai donna el gaton
S’io t’amo anci t’adoro
S’io t’amo anci t’adoro
anci t’adoro
Quante fiate hai visto ingrata
Le mie pene el mio dolore
Ma tu sempre piu ostinata
Oiu indurato hai ver me il core
Sio son tuo servitore
Hia gran torto e non hai ragion
Per chè fai donna el gaton
S’io te narro el mio tormento
Col gaton ne vien la berta
Guarda ingrata sel mio stento
Mia fatiga questo merta
Son incerto e tu sei certa
S’io son schiavo e tuo preson
Per chè fai donna el gaton
Gnao Gnao gnao vo cridando
Gnao per tutto el dolor mio
E col gnao vo suspirando
Mal morir col gnao minuio
Gnao gnao el mio desio
Per aver conclusion
Per che fai dona el gaton
S’io t’amo amzi t’adoro
Il rifugio nella spiritualità
Francesco Petrarca, Vergine bella:
Vergine bella, che di sol vestita,
coronata di stelle, al sommo Sole
piacesti sí, che 'n te Sua luce ascose,
amor mi spinge a dir di te parole:
ma non so 'ncominciar senza tu' aita,
et di Colui ch'amando in te si pose.
Invoco lei che ben sempre rispose,
chi la chiamò con fede:
Vergine, s'a mercede
miseria extrema de l'humane cose
già mai ti volse, al mio prego t'inchina,
soccorri a la mia guerra,
bench'i' sia terra, et tu del ciel regina.
GLI INTERPRETI
Crawford Young Diplomato al New England Conservatoire, inizialmente studente di chitarra classica con Robert Paul Sullivan,
è stato anche invitato come suonatore di banjo dalla “New York Philarmonic orchestra” e dalla National Symphony Orchestra
prima di dedicarsi completamente al liuto.
Ha studiato musica medievale con Thomas Binkley all’Università di Stanford e nel 1978 ha iniziato la sua collaborazione con il
gruppo Sequentia in Colonia.
Young ha fondato due dei gruppi più importanti per l’interpretazione della musica antica,Project Ars Nova di Boston e
l’ensemble Ferrara di Basilea che sotto la sua direzione entrambi vinsero il diapason d’oro dell’anno e furono finalisti del
Gramophone’s Early Music Recording of the Year. E’ stato invitato come solista dall’Hesperion XX diretto da Jordi Savall e
recentemente ha lavorato in duo con il liutista scomparso prematuramente Karl-Ernst Schroder. E’ in tour con il cantante
Andreas Scholl con un programma dedicato alla musica di Dowland.
Come ricercatore ha pubblicato nel performer’s Guide to Medieval Music(2000), Basler Jahrbuch fur historische Musikpraxis
(1984) e Companion to Medieval and Reinassance Music (1992). La pubblicazione più recente: Sources of Early Lute Music in
Facsimile (2003una collazione dei manoscritti più antichi , pubblicati in collaborazione con Dr. Martin Kirnbauer.
Dal 1982 insegna liuto medievale e prassi esecutiva alla Schola Cantorum di Basilea. Ha inoltre insegnato dal 1989 al 1994 liuto
al Conservatoire National superieur de Musique di Lione. Tiene regolarmente corsi nelle principali università europee,del Nord
America e in Australia.
Patrizia Bovi nata ad Assisi, avvicinatasi precocemente allo studio della musica, ha studiato al Conservatorio Morlacchi di
Perugia canto lirico, specializzandosi in seguito sotto la guida del Maestro Sergio Pezzetti. Si è occupata parallelamente di
musica medievale e rinascimentale seguendo seminari sulla vocalità antica e divenendo apprezzata interprete di Monteverdi e
del repertorio italiano del XVI e XVII secolo. Nel 1984, insieme ad Adolfo Broegg, Goffredo degli Esposti e Gabriele Russo, ha
fondato l'ensemble Micrologus, gruppo che lavora sulla ricerca e l'interpretazione della musica medievale, insieme ad essi
presenta il suo lavoro di interprete in numerosi concerti e spettacoli in Italia e all'estero.Nel 1990 è entrata a far parte del
Quartetto Giovanna Marini, e da allora partecipa a tutte le sue creazioni e tournèe.Dal 2001 al 2003 è stata in residenza alla
Fondazione Royaumont per la realizzazione di un progetto di ricerca insegnamento e produzione su Adam de la Halle, in
collaborazione con l'Università della Sorbona, Università di Saint Denis, Università Federico II di Napoli e della Basilicata che
ha portato al primo allestimento moderno del "Jeu de Robin et Marion" di Adam de la Halle, nella versione integrale e nella
lingua originale (regia di J.F.Dusigne.Direzione musicale Micrologus): lo spettacolo è stato in tournèe nel 2003 in Francia,
Spagna, Italia.
Nel 2004 con Micrologus, è stata artista in residenza per il Flanders Festival-di Anversa:Laus Polyphoniae 2004. Per il festival
ha progettato e realizzato lo spettacolo “Festa Fiorentina....per contar di frottole” regia di Maurizio Schmidt, cooproduzione
europea del Festival delle Fiandre di Anversa,e rappresentato al Festival di Brezice, Estivoce Corsica, Arezzo “I grandi
appuntamenti della musica”, Festival di musica antica di Bruges.
Nel 2006 è stata invitata dalla violinista Chiara Banchini a cantare nel suo disco solista sulle sonate di Tartini, con l’artista si è
esibita in concerto in Francia ed in Italia.
Nel 2007 è stata chiamata da Sidi Larbi Cherkaoui coreografo belga/marocchino alla direzione musicale del suo nuovo spettacolo
Myth, Produzione congiunta di Toneelhuiss di Anversa ,Theatre de la Ville di Parigi,Saddler’s Theatre di Londra, Teatro di
Ottawa, Fondazione Musica per Roma, con l’ensemble Micrologus è in scena in tutte le capitali europee.
Dal 2009 al 2011 è stata in tour con I Turchini di Antonio Florio, con il progetto “Intorno allo StabatMater”, con le nuove
produzioni del coreografo Sidi Larbi Cherkaoui “Babel” e “Play”, e con il progetto Isole di Beltà dell’ensemble La Fenice.
Dopo aver messo a punto un metodo d'insegnamento relativo al canto medievale e in rapporto alla musica tradizionale, sta
lavorando, in collaborazione con diverse istituzioni europee, ad un progetto internazionale sull'insegnamento della musica
medievale. Tiene regolarmente seminari e master class in Italia presso il Centro Studi europeo di musica medievale Adolfo
Broegg e all’estero e viene invitata nelle giurie di prestigiosi concorsi europei. Premio Mousike 2008.
Nel 2008 è stata insignita del titolo di “Chevalier des Art set des Lettres” dal Ministro della cultura francese.
Leah Stuttard è nata in una piccola cittadina nel Lancashire, ha studiato alla Manchester University specializzandosi
nell’esecuzione al clavicembalo e in musica medievale.E’ stata premiata per una dissertazione su un compositore italiano del
trecento, Bartolino da Padova e ha vinto una borsa di studio dalla Leverhulme Study per specializzarsi alla Schola Cantorum di
Basilea in musica medievale e arpa gotica.
Nel 2001 è stata selezionata per seguire una formazione professionale alla Fondation Royaumont in Francia con l’Ensemble
Micrologus,da allora ha iniziato una collaborazione con questo gruppo prendendo parte a tutte le produzioni.Ha lavorato con
molti gruppi in Gran Bretagna come Mediva e Bardos.Recentemente è stata invitata da Jordi Savall con Hesperion XXI
(Spain). Si è esibita in importanti festival internazionali:York Early Music Festival, Boston Early Music Festival, Stockholm
Early Music Festival e Ravenna Festival .
Gabriele Miracle ha al suo attivo umerose collaborazioni con l’ Orchestra Sinfonica di Perugia, Orchestra di Sassari, Solisti
Aquilani, Orchestra Verdi di Milano, Tetraktis Percussioni, Quadrivium Percussione-Ricerca.Dal 1998 fa parte dell’ensemble
Micrologus con questo gruppo ha partecipatp a progetti in collaborazione con Quartetto Vocale di Giovanna Marini, Lina Sastri,
Banco
del
Mutuo
Soccorso,
Daniele
Sepe.
Sidi
Larbi
Cherkaoui.
Come musicista e percussionista si esibito in tutta europa con l’Orchestra Barocca Italiana, Stagione Armonica di Padova,
Orchestra della Cappella della Pietà dei Turchini, Skip Sempé, Olivier Fortin, Mike Fentross, Pierre Hantai, Pino De Vittorio,
Antichi Strumenti, L’Arpeggiata, Angelo Branduardi. Magdalena Kozena.
Come compositore scrive musica per il teatro , nel 2008 è uno dei compositori delle musiche per “La Vedova Scaltra” della
regista Lina Wertmuller.
Presentazione
Giunti dopo sedici anni di navigazione alla dodicesima edizione del nostro Festival di musica antica del Mediterraneo,
proprio come un vero viaggio su quel mare ricco di insidie e meraviglie, abbiamo dovuto scansare venti e risacche,
bonaccia e mulinelli, secche ed ostacoli d’ogni tipo nella congiuntura sempre meno favorevole alla cultura e alla musica di
una Italia che sembra rinunciare alla memoria e allo splendore del suo patrimonio unico al mondo. Ma non si perde
d’animo il viaggiatore in difficoltà, stende le sue mappe, guarda le stelle, cerca una guida. La nostra “carta de navegar” la
fornisce Predrag Matvejevic, quando ricorda nel suo capolavoro, il Breviario mediterraneo, i suoni di questo mare che
unisce: il ruolo delle onde “nella drammaturgia del mare, negli spettacoli, negli avvenimenti”, con i loro suoni distinti:
“rumore o voce, sussurri o mugghi, sciacquio o sciabordio”. Allora quest’anno non avremo un tema conduttore, ma un
suono appunto, quelle delle onde che uniscono passato e presente, popoli e storie, in un lento andare e venire, sonoro,
nel tempo e nello spazio.
Si parte da una figura femminile del primo rinascimento ambigua e discussa, Lucrezia Borgia, figlia di un papa spagnolo,
sposata tre volte (tra i mariti era Alfonso duca di Bisceglie) e accusata delle peggiori nefandezze, ma straordinaria
mecenate e protettrice di letterati, artisti e musicisti tra Roma, Napoli e Ferrara. In collaborazione con il Festival di
Utrecht, il castello di Bari – che ospitò la corte coeva a quella Borgia di Isabella e Bona Sforza – ospiterà la prima italiana
dello spettacolo animato da Patrizia Bovi (premio Mousiké 2008). Gli altri concerti, come sempre in magnifici luoghi
storici della Puglia, saranno dedicati al recitarcantando del Seicento (il francese Marco Horvat), ai capricci per tiorba del
bizzarro Bellerofonte Castaldi (l’argentina Evangelina Mascardi), al confronto tra due tedeschi viaggiatori, Händel e
Telemann (Bonello, Alcalay, Di Lorenzo e Massa), alle cantate barocche (Paradiso Musicale di Stoccolma), oltre a uno
spettacolo degli amici di Terrae dedicato a Garcia Lorca e alla musica di autori spagnoli nati su “quella pelle di toro stesa
fra Gibilterra e i Pirenei, l'Oceano ed il Mediterraneo”. Inoltre saranno presentati libri ed edizioni musicali (Il primo libro
di madrigali di Jachet Berchem in collaborazione con il Conservatorio Nino Rota di Monopoli), cd e dvd (La Partenope di
Leonardo Vinci appena realizzata dalla Dynamic con la partecipazione dei celebri Turchini di Antonio Florio). Tutto
questo nel Castello Svevo di Bari (una felice coproduzione artistica con la Soprintendenza e la Direzione del Castello che
ringraziamo) e nei castelli di Sannicandro, di Mola di Bari, di Bitritto, nello splendido Palazzo Beltrani di Trani (nasce da
quest’anno una proficua collaborazione con la Direzione della Pinacoteca Ivo Scaringi che vi è accolta). A tutti i
responsabili e custodi di questi meravigliosi luoghi, il nostro grazie più sentito. L’Associazione “I Luoghi della Musica” di
Angelo De Marzo e Sergio Pirozzi ha ideato l’innovativo progetto di guide storiche ai monumenti in cui si svolgono i
concerti, accessibili a tutti gli interessati su prenotazione. La stessa Associazione collabora anche all’organizzazione della
quarta edizione dei Corsi Internazionali di Musica Antica, dopo il grande successo degli anni scorsi, con la partecipazione
di straordinari maestri europei come il virtuoso di flauto dolce Dan Laurin e gli insegnanti di danza rinascimentale
Barbara Sparti e Lieven Bart.
Abbiamo lasciato per ultimo l’incontro per noi più emozionante, quello con Ramzi Aburedwan e il suo ensemble di
musicisti palestinesi Dal’Ouna, in un concerto con musiche e strumenti tradizionali di alto significato artistico ed umano.
Ramzi è un musicista eclettico divenuto famoso nel mondo sia per la sua partecipazione come violista alla Diwan
Orchestra Israelo-Palestinese di Daniel Barenboim, sia per il suo progetto di scuola di musica a Ramallah che insegna ai
bimbi palestinesi l’uso di strumenti musicali come alternativa all’odio e alla violenza. Sarà questa l’occasione per
presentare in Puglia e in Basilicata, in collaborazione con diversi enti e istituzioni come l’Università e i Conservatori della
Basilicata e numerosi nuclei già attivati il “Sistema nazionale dei cori e orchestre infantili e giovanili” voluto in Italia da
Claudio Abbado sul modello del Sistema venezuelano di José Antonio Abreu e già operativo nei territori pugliese e
lucano.
Bene, allora eccoci pronti a partire…
Patrizia Gesuita
Debora Del Giudice
Dinko Fabris
I Luoghi…del Festival
(Bari, Bitritto, Mola di Bari, Sannicandro di Bari,Trani,)
Partecipa alla visita che è racconto e incanto, nei personaggi e nei suoni,
attraverso le epoche più affascinanti…
attraverseremo i luoghi che ricordano i vari volti delle nostre città pugliesi
e nelle culture che si sono succedute…
L’Associazione Culturale “I Luoghi della Musica” in collaborazione con il Centro Studi Arti dello
Spettacolo nel Mediterraneo Mousiké propone I Luoghi…del Festival,con visite guidate nei luoghi
della musica e del turismo dei comuni coinvolti dal Festival Mousiké, oltre ad interessanti
lezioni/concerto. Scopo dell’iniziativa è anche la riscoperta e valorizzazione di strumenti musicali e
luoghi, sedi sin dal passato di importantissime attività musicali.
Per info e prenotazioni:
Associazione Culturale “I Luoghi della Musica”
Tel. 3314730531
[email protected]