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VIII° Programma Provinciale per l’autorizzazione ed il finanziamento delle attività formative per gli operatori sociali – anno 2009
ALLEGATO A
LINEE PROGRAMMATICHE
Obiettivo del presente documento è di definire, all’interno di un quadro di riferimento normativo, i criteri e
le modalità per la messa in atto di idonee procedure per l’autorizzazione ed il finanziamento delle attività
formative per gli operatori sociali del sistema integrato di interventi e servizi sociali, presenti sul territorio
provinciale.
PREMESSA
La Provincia, ente locale intermedio tra comune e regione rappresenta la propria comunità, ne cura gli
interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo (Art 3 D.Lgs. n. 267/2000).
Con l’emanazione della L.R. n. 44/2000, modificata ed integrata dalla L.R. n. 5/2001, sono state trasferite
alle Province nuove competenze nell’ambito dei servizi alla persona e tra esse la formazione
professionale degli operatori sociali.
A partire dall’anno 2002 la Provincia di Torino ha attivato il “Programma Provinciale per l’autorizzazione
ed il finanziamento delle attività formative per gli operatori sociali” seguendo le indicazioni dettate dalla
D.G.R. n. 114-6946 del 05/08/2002 ed erogando i finanziamenti ricevuti dal Fondo regionale. Nel corso
dell’anno 2003 si è costituito presso la Regione Piemonte un Gruppo di lavoro composto dai
rappresentati dei Servizi di Formazione Professionale e/o delle Politiche sociali delle Province al fine di
definire ed uniformare criteri e modalità di gestione delle attività formative, nonché individuare una
modulistica comune. Il risultato del lavoro è stato recepito dalla Determinazione dirigenziale della
Direzione Politiche Sociali della Regione Piemonte, n. 129 del 18/06/2003.
La L.R. 08/01/2004, n. 1 “Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi
sociali e riordino della legislazione di riferimento”, all’art. 5, comma 2, lett. g) stabilisce che sono attribuite
alle Province, in qualità di ente intermedio e soggetto di programmazione decentrata:
- la formazione di base, la riqualificazione e la formazione permanente degli operatori dei servizi
sociali sulla base dei bisogni rilevati tramite gli Enti gestori istituzionali anche in raccordo con le
Università,
- l’erogazione dei relativi finanziamenti,
al fine di concorrere alla programmazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.
All’interno delle risorse regionali annuali trasferite la Provincia destina una quota percentuale per
garantire il pieno svolgimento della funzione attribuita e per la promozione di azioni di sistema da
realizzarsi insieme agli Enti gestori dei servizi sociali del territorio.
Con la DGR 35 - 9199 del 14/07/08, in attuazione della D.G.R. 30 marzo 2005, n. 17-15226, relativa al
nuovo modello integrato di assistenza residenziale socio-sanitaria a favore delle persone anziane non
autosufficienti è stato definito il profilo del Direttore di Comunità Socio-Sanitaria e delle modalità attuative
dei relativi percorsi formativi.
Con la D.G.R. n. 101-12022 del 04/08/2009 sono state approvate, per l’ anno 2009, grazie al gruppo di
lavoro congiunto tra la Regione e le Province piemontesi, le Linee guida riguardanti le attività formative
per gli operatori dei servizi sociali e socio-sanitari.
Nell’ambito della programmazione, la Provincia svolge inoltre un’analisi sulle diverse possibilità di
finanziamento di corsi su altre fonti (FSE Direttiva Mercato del Lavoro e Direttiva Occupati, Formazione
Continua a Domanda individuale) coordinando e diffondendo le informazioni.
FINALITA’
Nel sistema di Welfare attuale le professioni sociali rivestono un ruolo di primaria importanza per la
realizzazione del sistema integrato d’interventi e servizi prospettato dalla legge 328/2000.
Il punto di partenza è una politica che favorisce la formazione e lo sviluppo delle competenze delle
risorse umane quale leva fondamentale per orientare sia gli operatori che la pubblica amministrazione ad
operare per obiettivi e risultati. L’azione formativa non deve essere solo una risposta all’utilizzo di
finanziamenti economici disponibili e non deve sviluppare iniziative segmentate e non collegate tra loro.
Per garantire sul territorio il raggiungimento di un’adeguata realizzazione dei progetti, sono individuati i
seguenti principi operativi:
 Titolarità della programmazione dell’attività formativa agli Enti gestori dei servizi sociali anche se
Servizio Solidarietà Sociale
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la gestione dei corsi avviene tramite Agenzie formative accreditate;
Programmazione dell’attività formativa realmente aderente ai fabbisogni rilevati e al conseguente
impatto occupazionale;
Collegamento con i processi di programmazione locale in particolare con i Piani di zona;
Rilevanza ai progetti presentati in partenariato con altri Enti gestori istituzionali delle funzioni
socio-assistenziali;
Individuazione di percorsi formativi di interesse provinciale che riguardano vaste zone
intercomunali o l’intero territorio provinciale (Vasta Area);
Obbligatorietà dell’utilizzo delle procedure informatiche;
Progettazione attenta della parte relativa al preventivo delle spese sia in termini di congruenza tra
le voci di spesa che in riferimento al progetto complessivo.
STRUMENTI ED ATTIVITA’
Per la realizzazione degli obiettivi previsti relativi alle attività formative degli operatori sociali il Servizio
Solidarietà Sociale si è dotato dei seguenti strumenti:
 Tavolo di coordinamento sulla formazione degli operatori sociali.
Composto da alcuni rappresentanti degli Enti gestori dei servizi sociali con la possibilità di ampliamento,
a seconda delle tematiche affrontate, a rappresentanti di altri enti: Università di Torino, Ordine
Assistenti Sociali, Anep, Regione Piemonte,ecc. ha i seguenti obiettivi:
-
- scambio informazioni sulla formazione degli operatori sociali tra Enti gestori dei servizi
sociali e Servizio Solidarietà Sociale
- analisi e valutazione del Programma Provinciale
- collaborazione nell’analisi dei fabbisogni formativi
- partecipazione al progetto “Analisi dei fabbisogni” Corep/Frame
analisi delle tematiche di interesse provinciale e definizione di percorsi formativi di Area
vasta.
 Rappresentanza ai comitati di indirizzo dei corsi di Laurea dell’Università degli studi di Torino
relativi alle professioni sociali:
- Corso di Laurea in servizio sociale,
- Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione,
- Corso di Laurea interfacoltà per Educatore professionale.
 Realizzazione indagini, ricerche relative alle professioni sociali
Sono inoltre parte integrante del lavoro dell’ufficio le seguenti attività:
 Attività didattiche e divulgative
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Sito internet istituzionale www.provincia.torino.it/solidarietasociale/formazione/index
con spazi relativi ai Programmi provinciali, alla Normativa, alla Modulistica nonché ad
approfondimenti su Eventi e iniziative, sui Profili professionali e numerosi link ai siti inerenti la
formazione degli operatori sociali.
Comunicazione periodica via e-mail “IN FORMAZIONE”.
rivolta a tutti gli operatori sociali iscritti in una mailing list, interessati a ricevere informazioni
relative ad attività formative, seminari, convegni, ricerche.
Realizzazione di video informativi delle professioni sociali
 Tirocini e tesi di Laurea
Convenzione con i corsi di Laurea dell’Università degli studi di Torino relativi alle professioni
sociali per la realizzazione di tirocini formativi e realizzazioni di tesi di Laurea e di Master.
Creazione di documentazione relativa accessibile presso il sito internet
 Servizio Civile Volontario Nazionale
Presentazione progetti ed inserimento di ragazzi/e del Servizio Civile Volontario Nazionale.
Creazione di documentazione relativa accessibile presso il sito internet
Servizio Solidarietà Sociale
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INDIRIZZI OPERATIVI
In base all’analisi dell’attività svolta negli anni precedenti, in continuità con le finalità e gli orientamenti
stabiliti si evidenziano gli indirizzi su cui si intende richiamare, per l’anno 2009, particolare attenzione:
A. Le attività di formazione non dovranno più essere formalmente riconosciute dal Servizio
Formazione Professionale della Provincia di Torino, ai sensi dell'art. 14 della L.R. n.
63/1995. Il riconoscimento avviene contestualmente all’approvazione della Delibera della
Giunta Provinciale di autorizzazione e finanziamento.
B. In analogia alle altre direttive sulla formazione alcune fasi relative alla Direttiva socio
assistenziale sono integrate alla procedura informatica web Sistema Piemonte. Tale
procedura da utilizzare per la presentazione dei progetti formativi e per la gestione dei
corsi, dà maggiori garanzie di semplificazione e permette un più facile utilizzo dei dati
statistici. Al momento tale disposizione non si applica totalmente per la tipologia dei corsi
di aggiornamento/formazione permanente.
La presenza del nostro Programma
Provinciale sulla procedura regionale è importante ai fini dell’attuazione della
sperimentazione del “Libretto formativo del cittadino”. Tale strumento vuole garantire la
certificazione delle competenze acquisite nei percorsi formativi.
C. Per quanto riguarda le attività formative di aggiornamento/formazione permanente si è
ritenuto necessario, per favorire il miglior rapporto costi/benefici, operare un maggior
dettaglio sui costi reali (diretti ed indiretti) elencando con precisione le voci di costo
ritenute ammissibili al finanziamento provinciale.
D. Ai fini di un miglioramento della qualità della formazione effettuata si ritiene importante
attivare l’utilizzo di un questionario per la rilevazione del grado di soddisfazione dei
partecipanti, da somministrare al termine del percorso formativo frequentato.
L’elaborazione dei dati consentirà una maggiore conoscenza dei risultati ottenuti ed
essere uno strumento utile per la riprogrammazione dell’attività formativa.
Servizio Solidarietà Sociale
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