PARLAMENTO EUROPEO 2004 2009 Documento di seduta A6-0086/2009 23.2.2009 RELAZIONE sulla sfida del deterioramento dei terreni agricoli nell'UE , in particolare nell'Europa meridionale: la risposta attraverso gli strumenti della politica agricola dell'UE (2008/2219(INI)) Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale Relatore: Vincenzo Aita Relatore per parere (*): Inès Ayala Sender, commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (*) Procedura con le commissioni associate - articolo 47 del regolamento RR\770863IT.doc IT PE414.307v02-00 IT PR_INI INDICE Pagina PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO ...................................... 3 MOTIVAZIONE ...................................................................................................................... 10 PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'AMBIENTE, LA SANITÀ PUBBLICA E LA SICUREZZA ALIMENTARE ................................................................................................. 14 ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE ............................................... 18 PE414.307v02-00 IT 2/18 RR\770863IT.doc PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO sulla sfida del deterioramento dei terreni agricoli nell'UE, in particolare nell'Europa meridionale: la risposta attraverso gli strumenti della politica agricola dell'UE (2008/2219(INI)) Il Parlamento europeo, – vista la Convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta contro la desertificazione e sulla diversità biologica, – vista la sua risoluzione legislativa del 14 novembre 2007 sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro per la protezione del suolo e modifica la direttiva 2004/35/CE 1, – vista la sua risoluzione del 9 ottobre 2008 su come affrontare il problema della carenza idrica e della siccità nell'Unione europea2, – visto l'articolo 45 del suo regolamento, – visti la relazione della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale e il parere della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A6-0086/2008), A. considerando che l'attività agricola è un settore economico a forte dipendenza dai fenomeni naturali e, contemporaneamente, a rilevante potenzialità d'intervento, B. considerando che l’agricoltura rappresenta il mezzo migliore per evitare il deterioramento del suolo e che a tal fine occorre una strategia consolidata, atta a contribuire al mantenimento di tale attività, C. considerando che la popolazione agricola europea svolge una funzione nella lotta contro la desertificazione e tenuto conto del contributo essenziale dei produttori europei al mantenimento della copertura vegetale nelle regioni colpite da siccità prolungate, nonché dei benefici prodotti, in particolare, da colture permanenti, prati e colture silvicole per la ritenzione dell’acqua, D. considerando che, in particolare, i suoli agricoli dell'Europa meridionale, ma anche di altre regioni degli Stati membri dell’Unione, sono al centro di un processo di degrado dell'ambiente determinato dall'interazione negativa tra le attività umane e gli eventi climatici, E. considerando che anche l'agricoltura intensiva può contribuire all'erosione dei terreni e renderli improduttivi, F. considerando che attualmente la desertificazione deve essere considerata una delle peggiori minacce, in quanto causa del degrado del suolo nei paesi del Mediterraneo, 1 2 GU C 286 E del 6.11.2008, pag. 281. Testi approvati, P6_TA(2008)0473. RR\770863IT.doc 3/18 PE414.307v02-00 IT G. considerando che il suolo è alla base della produzione dell'alimentazione umana, del foraggio, delle fibre tessili e dei combustibili e svolge un ruolo importante nella captazione di CO2; considerando tuttavia che il suolo è più che mai esposto a danni irreversibili provocati dall'erosione eolica e laminare, dall'inquinamento, dalla salinizzazione, dall'impermeabilizzazione, dal depauperamento delle sostanze organiche e dalla perdita della biodiversità dei suoli, H. considerando che gli effetti negativi già riscontrati riguardano il dissesto idrogeologico, l’intrusione dell’acqua marina nelle falde acquifere costiere, la salinizzazione dei suoli, la perdita di suolo agricolo, la diminuzione della biodiversità, un incremento della vulnerabilità ai fenomeni di incendio, fitopatie e epizoozie, I. considerando che le citate modifiche nell'interazione tra l'ambiente naturale-antropico e quello produttivo hanno effetti importanti sui sistemi di produzione vegetale e animale, sull'orientamento produttivo dei suoli, sull'offerta di derrate alimentari, con evidenti ricadute sul tema della sicurezza alimentare, nonché sull'assetto sociale, culturale e economico delle aree interessate a causa del fenomeno dell'abbandono, con ripercussioni anche dal punto di vista idrogeologico; J. considerando che l’irrigazione serve sia a mantenere l’umidità dei terreni che a riempire le falde freatiche e che tali fattori vanno presi in considerazione nella formulazione della politica agricola comune (PAC), K. considerando che la scarsità di acqua e la siccità aggravano l’aumento dei prezzi delle materie prime agricole e che, al contempo, occorre garantire la continuità dell’approvvigionamento alimentare alla popolazione, L. considerando che la gestione dei sistemi agricolo e forestale offre opportunità di intervento sul bilancio generale di CO2 nonché possibilità per contribuire alla riduzione nell'emissione di gas serra, M. ricordando l’esistenza della convenzione delle Nazioni Unite, adottata nel 1994, sulla lotta contro la desertificazione nei paesi gravemente colpiti dalla siccità e/o dalla desertificazione, in particolare in Africa, il cui obiettivo è quello di lottare contro il degrado dei terreni arabili e la siccità e ribadisce il sostegno del Parlamento a tale convenzione, N. riconoscendo che la direttiva quadro sulle acque (direttiva 2000/60/CE) funge da quadro normativo e da strumento di base per la protezione del suolo, favorisce la cooperazione interregionale, l’uso sostenibile dell’acqua e la protezione delle risorse idriche disponibili e contribuisce al tempo stesso ad attenuare le conseguenze di inondazioni e siccità, O. considerando necessario un approccio integrato e multidisciplinare, motivato dalla opportunità di non operare nella ricerca di soluzioni in condizioni di emergenza le quali possono provocare ulteriori impatti negativi ed effetti dannosi a catena, P. considerando opportuno operare un monitoraggio della situazione, per quanto concerne l'evoluzione dei fenomeni in atto e l'instaurarsi di nuove situazioni di rischio, attraverso una specializzazione nell'uso dei sistemi di rilevamento satellitari e dei modelli PE414.307v02-00 IT 4/18 RR\770863IT.doc geobiochimici (cartografici), Q. considerando che è aumentata la frequenza con cui si verificano condizioni meteorologiche estreme, con un’alternanza di periodi siccitosi ed eventi pluviometrici intensi, che accelerano i processi di degrado della litosfera, in particolare nelle aree dove il suolo è strutturalmente più vulnerabile in Europa sia settentrionale sia meridionale, R. considerando che vi è stato un aumento della domanda e dei prezzi dei generi alimentari a livello mondiale, 1. valuta necessario includere esplicitamente tra gli orientamenti e i metodi di gestione della PAC principi e strumenti per la protezione climatica in generale e per limitare i danni conseguenti al deterioramento del suolo in particolare; 2. considera necessario rafforzare i parametri relativi all’ecocondizionalità e la loro applicazione nell’Unione, soprattutto per quanto concerne la biodiversità e le sostanze organiche del suolo, estendendoli alla protezione delle acque; 3. sottolinea che il finanziamento comunitario dei provvedimenti tesi a favorire l’adattamento del settore agricolo al cambiamento climatico deve essere fondato su un approccio territoriale, in cui si tenga conto del grado di vulnerabilità delle diverse regioni dell'Unione; rileva che, secondo le attendibili valutazioni realizzate a livello internazionale ed europeo, i terreni agricoli dell'Europa meridionale sono più vulnerabili al cambiamento climatico, 4. deplora l’assenza di lungimiranza da parte dei capi di Stato e di governo nel momento in cui hanno deciso di ridurre la dotazione finanziaria dello sviluppo rurale e prende atto che le risorse previste nell’ambito del secondo pilastro non sono sufficienti per far fronte alle sfide del cambiamento climatico; suggerisce alla Commissione di esaminare la possibilità di istituire un fondo specifico per finanziare azioni preventive a favore di tutti i settori economici interessati, incluso il settore agricolo; 5. ritiene che i problemi attuali, fra cui la penuria alimentare, la carenza idrica, l’aumento delle temperature e l’evapotraspirazione nonché il rischio di deterioramento dei terreni, impongano politiche agricole nuove, integrali e scientifiche, che corrispondano alle condizione climatiche mediterranee, è del parere che con l’aiuto delle istituzioni Unione e nazionali tali politiche debbano riflettere la ricerca e lo sviluppo su colture localmente adattate alle nuove sfide ambientali, in settori che includano il risparmio idrico, fornendo al contempo agli agricoltori un reddito sufficiente a garantire un livello di vita europeo; 6. ritiene che nella strategia di conservazione del suolo i principi relativi alle buone condizioni agronomiche e ambientali della PAC dovranno favorire maggiormente azioni orientate a controllare e migliorare la funzionalità e la sostenibilità ecologica dei sistemi di drenaggio esistenti, elaborando piani di gestione delle risorse idriche che siano ecologicamente sostenibili ed adeguati alle condizioni locali e offrendo consulenza agli agricoltori che operano su terreni a rischio di siccità per indirizzarli verso soluzioni vincenti caratterizzate da colture adattate alla situazione locale e con un fabbisogno idrico contenuto; RR\770863IT.doc 5/18 PE414.307v02-00 IT 7. è favorevole a un aumento del sostegno dell'Unione a favore del miglioramento della gestione idrica dei terreni agricoli in tal senso, sarebbe necessario incoraggiare l'introduzione di sistemi di irrigazione più efficienti, adeguati alle diverse colture, promuovere la ricerca in materia e incentivare il ricorso ai progressi biotecnologici; 8. considera necessario creare e gestire attraverso i consorzi "micro" invasi ad uso irriguo (laghetti collinari), e per la lotta contro gli incendi, preferibilmente ubicati in zone inadatte all'irrigazione per caduta naturale, consentendo le migliori condizioni di costo d'esercizio e utilizzando anche acque reflue trattate con tecniche di fitodepurazione e lagunaggio; 9. sottolinea l’importanza delle colture a terrazze per contrastare l’erosione e potenziare la capacità d’immagazzinamento idrico dei terreni e considera opportuno adottare misure per conservare, ripristinare e costruire terrazzamenti; 10. ritiene che le sistemazioni agrario-forestali debbano includere programmi di imboschimento dei terreni agricoli marginali e/o inquinati, considerando che le radici degli arbusti possono garantire l'ancoraggio dello strato superiore instabile alla roccia stabile sottostante, che opera da substrato di depurazione; 11. si dichiara favorevole all’introduzione di una politica forestale comunitaria, il cui principale obiettivo sia la lotta al cambiamento climatico; 12. ritiene inoltre necessario incentivare interventi agricoli che garantiscano il mantenimento della massa vegetale, al fine di evitare la salinizzazione degli alvei fluviali determinata dall’erosione; 13. evidenzia che molte specie arbustive mediterranee presentano una buona resistenza al fuoco ed un' ottima capacità di recupero vegetativo e quindi andrebbero valorizzate, oltre a presentare caratteristiche degli apparati radicali idonee a contrastare i processi di erosione dei suoli; 14. è del parere che a tal fine si potrebbe perseguire la coltivazione di specie a basso fabbisogno idrico oppure, in taluni casi, le colture primaverili potrebbero essere sostituite dalle colture invernali, che non solo necessitano di minori irrigazioni ma che rappresentano anche un efficace strumento di protezione del suolo, poiché permettono di lottare contro l'erosione creando un manto vegetale durante il periodo critico dell'inverno; 15. considera che le produzioni vivaistiche locali possono produrre ecotipi meglio adatti all'ambiente e pertanto andrebbero incentivate con interventi specifici; 16. chiede di incentivare la conservazione e la piantagione di siepi, in special modo nelle regioni da cui sono scomparse negli ultimi anni; 17. riconosce il ruolo fondamentale delle risorse fitogenetiche al fine di adeguare le attività agricole ai cambiamenti delle condizioni climatiche; invita pertanto la Commissione e gli Stati membri a presentare programmi che promuovano la conservazione e lo sviluppo delle risorse fitogenetiche sia tramite gli agricoltori e i giardinieri che attraverso le piccole e medie aziende vivaistiche; PE414.307v02-00 IT 6/18 RR\770863IT.doc 18. ricorda l’importanza dei terreni a maggese per il recupero dei terreni agricoli e per la ritenzione idrica; chiede alla Commissione e agli Stati membri interessati di incoraggiare sistemi agrari adattati ai terreni degli ecosistemi mediterranei; 19. ritiene che tra i criteri per il mantenimento della sostanza organica nel suolo, i principi relativi alle buone condizioni agronomiche e ambientali della PAC debbano incentivare i sistemi di assorbimento e sequestro di CO2 attraverso l'ottimizzazione nell'uso delle tecniche di aridocoltura (lavorazioni minime superficiali, rotazioni colturali, genotipi adatti all'ambiente, controllo dell'evapotraspirazione, fertilizzazione mirata, lotta integrata, ecc.); 20. invita gli organismi competenti a livello territoriale ad intervenire per programmare piani di gestione e tecnologie di utilizzo dell'acqua ad uso irriguo in funzione delle mutate esigenze e condizioni ambientali, prevedere un utilizzo mirato delle risorse idriche in relazione alla qualità e ad intervenire a livello degli organismi di gestione delle acque irrigue per ottimizzare la gestione delle risorse idriche disponibili, considerando la necessità di ridurre gli sprechi di risorse nei sistemi di distribuzione; 21. si dichiara favorevole all’istituzione di un osservatorio comunitario sulla siccità e al rafforzamento della capacità di reazione coordinata dell’Unione nella lotta agli incendi, poiché entrambi i fenomeni contribuiscono considerevolmente alla desertificazione e al deterioramento dei terreni agricoli, in special modo nelle regioni mediterranee; 22. sottolinea la necessità di migliorare l'efficacia delle informazioni trasmesse dagli Stati membri e il coordinamento tra questi ultimi; 23. raccomanda di sviluppare un sistema di allarme preventivo e di sorveglianza continua sullo stato del suolo, onde poter agire in tempo utile contro l'erosione, il depauperamento delle sostanze organiche che determina emissioni di gas a effetto serra, nonché la perdita di terreni arabili e di biodiversità; 24. chiede alla Commissione, di conseguenza, che in occasione della sua proposta per una nuova definizione delle zone di montagna, delle zone insulari e delle altre zone caratterizzate da svantaggi naturali, prevista per il 2009, sia considerato tra i parametri di valutazione prioritari il grado di rischio, per le aree interessate al monitoraggio, di degrado del suolo e di desertificazione; 25. considera necessario intensificare ricerca, sviluppo e innovazione, rivolgendo un'attenzione particolare alle regioni più colpite da carenza idrica e siccità, tenendo conto dei progressi biotecnologici; 26. invita la Commissione a considerare, nell'ambito della revisione di medio percorso del VII programma quadro prevista per il 2009, maggiori incentivi per sostenere programmi di ricerca e sviluppo avviati da più Stati membri, finalizzati a migliorare le conoscenze per una gestione più sostenibile del suolo e delle aree interessate dai fenomeni di degrado; 27. esorta la Commissione a verificare se occorra istituire uno strumento di finanziamento a cui ricorrere per contrastare le cause e gli effetti del cambiamento climatico, in special modo il degrado del suolo; RR\770863IT.doc 7/18 PE414.307v02-00 IT 28. ritiene che idonei programmi di formazione e aggiornamento vadano indirizzati sia agli addetti al settore sia al pubblico, con il duplice scopo di cercare soluzioni specifiche e di sensibilizzare gli utenti verso una responsabilità collettiva nell'utilizzo delle risorse del territorio; 29. chiede che l’Unione proponga azioni di informazione e di formazione destinate agli agricoltori, in particolare ai giovani agricoltori, allo scopo di promuovere l'introduzione di tecniche agricole atte a favorire la conservazione del suolo, specialmente per quanto riguarda gli effetti del cambiamento climatico e il ruolo svolto dalla produzione agricola nei fenomeni climatici; 30. rammenta che, sulla base della sua risoluzione del 5 giugno 2008 sul futuro dei giovani agricoltori nel quadro dell'attuale riforma della PAC1, il finanziamento dei progetti dovrà essere accordato in maniera prioritaria a quelle attività che potranno favorire l'insediamento dei giovani nel settore agricolo; 31. ritiene necessario che l'Unione rafforzi e migliori l'autonomia e l'autosufficienza riguardo alle importazioni di alimenti destinati al consumo umano e animale, anche attraverso una migliore difesa del suolo agricolo e delle sue caratteristiche di produttività, in special modo promuovendo l’uso sostenibile dei pascoli per l‘allevamento del bestiame (grazie a programmi dedicati alla carne da pascolo e premi per i pascoli che rispettano i requisiti di tutela ambientale), al fine di ottenere una maggiore autonomia rispetto alle importazioni di alimenti destinati al consumo animale; è del parere che la politica agricola, qualora intenda contribuire alla sicurezza alimentare mondiale e alla sostenibilità, debba mirare a una situazione di equilibrio fra la produzione vegetale, la produzione animale e la produzione energetica nell’ambito dell’agricoltura dell’UE; 32. chiede, nel quadro di un mercato internazionale di CO2, di incoraggiare la conservazione e il recupero delle foreste, in via prioritaria negli Stati membri che hanno perduto il proprio patrimonio di foreste naturali, e sottolinea la necessità di attuare, all'interno dell'Unione, una gestione integrale e sostenibile delle foreste; 33. sottolinea il ruolo delle foreste nel ciclo dell’acqua e l'importanza di una combinazione equilibrata fra superfici boschive, pascoli e terreni coltivati, ai fini di una gestione idrica sostenibile; pone, in particolare, l’accento sulla funzione dei terreni ad elevato contenuto organico e sulla rotazione adattata delle colture; avverte che il crescente sfruttamento dei terreni rappresenta una minaccia per l'agricoltura, la sicurezza alimentare e la gestione idrica sostenibile; 34. chiede che nell'ambito delle attività agricole relative alla tenuta dei prati, dei pascoli permanenti e delle superfici boschive sia riconosciuta la possibilità di collegare l'emissione di certificati verdi alla produzione di beni pubblici (stoccaggio di CO2, biodiversità, mantenimento del suolo); 35. chiede agli Stati membri di ricorrere al secondo pilastro della PAC per assegnare premi alle attività agricole relative alla tenuta dei prati, dei pascoli permanenti e delle superfici boschive e in tal modo contribuire alla produzione di beni pubblici (stoccaggio di CO2, 1 Testi approvati, P6_TA(2008)0258. PE414.307v02-00 IT 8/18 RR\770863IT.doc biodiversità, mantenimento del suolo); invita la Commissione ad attribuire importanza prioritaria alla conservazione dei pascoli; 36. sollecita il Consiglio ad approvare una posizione comune sulla proposta (COM(2006)0232) di direttiva quadro in materia di protezione del suolo al fine di istituire uno strumento comunitario che consenta di contrastare tali minacce; 37. chiede al Consiglio e alla Commissione di prendere in esame delle strategie di recupero dei terreni degradati, a cominciare da strumenti incentivanti tesi a contenere il degrado dei terreni; 38. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri. RR\770863IT.doc 9/18 PE414.307v02-00 IT MOTIVAZIONE Introduzione Il suolo agricolo è definito come quella parte della litosfera che permette la coltivazione e l'allevamento di beni destinati principalmente all'alimentazione. I suoli agricoli, oltre che sostenere la produzione di derrate alimentari, svolgono varie ed importanti funzioni: - creano un legame tra l’atmosfera, le risorse idriche e i sistemi geolitologici; - filtrano sostanze di varia natura disciolte nell’acqua e accumulano particelle depositate dall’atmosfera; - agiscono come serbatoi di carbonio, grazie alla capacità delle colture di fissare la CO2 atmosferica attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana e di immagazzinarla nei suoli a livello di rizosfera; - regolano il flusso delle precipitazioni atmosferiche; - interagiscono con il clima, determinando il tipo di coltura che può essere ospitata; - influenzano e caratterizzano la forma del paesaggio; - supportano i diversi habitat, la diversità biologica, fornendo acqua e nutrienti; - creano le condizioni per la conservazione di semi e per la vita di micro e macroorganismi; - svolgono, infine, importanti funzioni sociali e culturali. Risulta chiaro che l'interazione tra suolo agricolo, acqua e aria definisce il funzionamento di un sistema unico che deve avere come obiettivo prioritario lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile, in grado di ridurre l’inquinamento e il degrado ambientale, di fornire servizi e beni ambientali e, al tempo stesso ma non da ultimo, mantenere la sua capacità di produzione. Infatti, da un lato l'agricoltura subisce l'impatto degli altri sistemi produttivi ma dall'altro è responsabile della buona gestione di questa importante e non rinnovabile risorsa naturale. Scenario attuale Sulla base dei dati e delle rilevazioni effettuate a vari livelli, risulta che i suoli agricoli sono sottoposti ad una sempre maggiore pressione ambientale con effetti negativi già riscontrati quali: il dissesto idrogeologico, la risalita del livello del mare e la conseguente salinizzazione dei suoli, la perdita di terre agricole, la diminuzione della biodiversità, una maggiore incidenza degli effetti negativi conseguenti i danni da incendio, delle fitopatie e delle epizoozie. Tali modifiche hanno effetti importanti sull'orientamento colturale e sulla produttività dei suoli, con particolare riferimento alle tematiche afferenti la sicurezza alimentare. Anche se l’acquis comunitario contempla disposizioni in materia di difesa del suolo, attualmente non si dispone di una normativa comunitaria specifica e rispondente alle mutate esigenze in materia. Vista l'ampiezza degli obiettivi, gli svariati campi di applicazione PE414.307v02-00 IT 10/18 RR\770863IT.doc e considerato il fatto che spesso le strategie d'intervento per il settore agricolo interessano anche altri comparti ambientali, il quadro normativo in vigore e le sue disposizioni dovranno migliorare la gamma e le tipologie di intervento dovendo avere necessariamente un carattere transfrontaliero. Ad esempio, nel caso in cui il degrado di un determinato suolo avesse conseguenze anche in luoghi molto distanti dal punto di origine, gli eventuali costi di intervento per il ripristino della situazione normale potrebbero essere sostenuti da uno Paese diverso da quello che ha provocato i danni. Ne consegue la necessità di operare in un contesto integrato e multidisciplinare, sulla base di un programma di monitoraggio e valutazione dell'andamento dei fenomeni di deterioramento più ampio possibile, finalizzando allo scopo i sistemi di rilievo satellitare e quelli cartografici. Scopo della relazione In tale occasione è stata avviata una riflessione ed una valutazione della situazione attuale con particolare riferimento alle aree produttive dell'Europa meridionale, dove il manifestarsi di taluni fenomeni di degrado del suolo appaiono già evidenti. Alla luce di tale scenario sono state esplorate le possibilità di intervento che l' attività agricola offre per lottare il deterioramento dei suoli agricoli e provvedere contemporaneamente al recupero, all' utilizzo e alla gestione sostenibile della litosfera. In tale contesto, il PE ha organizzato un'audizione pubblica con lo scopo di approfondire il dialogo sulle varie tematiche in discussione, permettendo al relatore di evidenziare le proposte meglio analizzate e più avanzate. La relazione ha lo scopo di fornire elementi di spunto, riflessioni e proposte concrete che potranno essere considerate al momento opportuno per finalizzare una strategia comune di recupero, mantenimento e miglioramento degli interventi sul suolo agricolo. Inoltre, appare evidente come una delle priorità sia quella di definire un piano comune di intervento, principalmente attraverso una programmazione mirata alla prevenzione dal degrado e alla tutela del suolo agricolo. In tale scenario, i suoli dell'Europa meridionale per caratteristiche morfologiche e pedologiche evidenziano e precorrono quella che potrebbe essere una situazione comune a vari habitat produttivi dell'Europa settentrionale; ciò considerando che le aree del Sud potrebbero essere interessate da progressiva desertificazione mentre quelle del Nord potrebbero far registrare una diminuzione significativa delle precipitazioni, con la conseguente necessità di adeguare l'assetto idrogeologico operato dall'uomo nel corso dei secoli. Possibilità d'intervento Risulta evidente che l'utilizzo dei suoli agricoli e le sue modalità di gestione rappresentano gli elementi cardine per contribuire, tra l'altro, alla risposta contro le "Nuove Sfide" (cambiamento climatico, energie rinnovabili, scarsità d'acqua, biodiversità, ecc.); pertanto, gli strumenti giuridici a disposizione e le possibilità d'intervento nell'ambito delle attività agricole andrebbero considerati, con una nuova ottica, tra gli orientamenti e i metodi di gestione della PAC. In tale contesto, il Parlamento si è già mostrato sensibile alle problematiche afferenti la sicurezza alimentare, problematica cui il relatore intende aggiungere il concetto di autonomia produttiva, con riferimento alla possibilità di avere a disposizione un certo numero di fattori produttivi tale da permettere scelte imprenditoriali nell'ambito di un più ampio grado di libertà. RR\770863IT.doc 11/18 PE414.307v02-00 IT Le tematiche che riguardano la lotta al deterioramento del suolo devono includere necessariamente una strategia di conservazione del suolo attraverso una maggiore attenzione alle sistemazioni idraulico-agrarie e alla loro manutenzione; alla base di tale scenario è di grande interesse notare che, in particolare, i sistemi di invaso e conduzione dell'acqua irrigua dovranno rispondere ad un sempre maggior costo d'uso; di conseguenza, sarà necessario adattare e/o adottare tecniche di irrigazione con lo scopo di ridurre i volumi di adaquamento e attraverso una ottimizzazione della portata estraibile di acqua freatica. In tale contesto, la necessità di ridurre le perdite lungo le condutture idriche riveste un carattere di particolare urgenza. La protezione dell'ecosistema suolo e la lotta al suo deterioramento dovranno porre particolare attenzione ai programmi di imboschimento, considerando allo stesso tempo che la scelta di essenze forestali arbustive di tipo mediterraneo per interventi che interessano le regioni dell'Europa meridionale, può contribuire efficacemente oltre alla lotta contro l'erosione, anche ad affrontare il problema degli incendi. Allo scopo sarebbe necessario creare e gestire attraverso i consorzi "micro" invasi ad uso irriguo detti comunemente laghetti collinari che avrebbero il duplice ruolo di capitalizzare l' acqua piovana, permettendo di intervenire con acqua dolce per lo spegnimento degli incendi e funzionare da vasche di accumulo e riciclaggio delle acque reflue urbane attraverso tecniche di fitodepurazione e lagunaggio, nelle zone interne dove l'uso dei depuratori non è sempre economicamente conveniente. Particolare importanza rivestono le tecniche di aridocoltura quali le lavorazioni minime superficiali, capaci di interrompere la risalita dell'acqua per capillarità, le rotazioni colturali a scopi ammendanti e/o per combattere le fitopatie, la scelta di genotipi meglio adatti all'ambiente colturale non unicamente finalizzati a rispondere ai requisiti di carattere commerciale, i metodi di controllo dell'evapotraspirazione, attraverso la quale si realizzano perdite talvolta notevoli di acqua dal suolo, attraverso l'uso sistematico degli emendanti al terreno (ottimizzazione della struttura del suolo) o a mezzo copertura vegetale. Utile strumento di valutazione della situazione e del suo andamento potrà essere il GIS (geogaphical integrated system). Allo scopo, risulterà utile effettuare una standardizzazione dei dati di rilevazione da interpretare attraverso l'uso e l'intersecazione di modelli geobiochimici. Pertanto, si ritiene necessario che in occasione della proposta della Commissione per una nuova definizione delle zone di montagna e delle zone caratterizzate da svantaggi naturali, sia considerato tra i parametri prioritari lo stato di conservazione dei suoli e il loro grado di rischio in termini di desertificazione. Analogamente, nell'ambito della revisione di medio termine del VII programma quadro, sarebbe necessario sostenere con maggiori incentivi la ricerca sulla lotta contro il deterioramento dei suoli. L'obiettivo è quello di ottimizzare le tecnologie produttive, alla luce delle mutate esigenze, ricercare nuove soluzioni che diano priorità al risparmio di acqua e di conseguenza possano ridurre la richiesta di energia per la produzione di derrate alimentari. Riguardo alla formazione e all'aggiornamento si evidenzia che i programmi dovranno coinvolgere non solo gli addetti ai lavori ma anche rivolgersi al pubblico, con il duplice scopo di ricercare soluzioni specifiche e responsabilizzare gli utenti verso un uso più sostenibile delle risorse naturali e del territorio, inteso nella più ampia accezione, verso il quale esistono PE414.307v02-00 IT 12/18 RR\770863IT.doc responsabilità presenti e future. In linea con il principio di un rinnovamento della società agricola e della necessità di prevedere un maggior dinamismo degli imprenditori che operano nel settore agricolo, il finanziamento dei progetti per il recupero e la gestione sostenibile dei suoli agricoli andrebbe accordato in maniera prioritaria a quelle imprese che sono gestite da giovani agricoltori. In uno scenario dove la crisi alimentare mondiale ha riguardato milioni di persone e ha avuto come conseguenza immediata la perdita della possibilità di programmare e gestire la produzione di beni alimentari, risulta opportuno evidenziare che la difesa del suolo permette di mantenere un potenziale produttivo che ha valenza politico-strategica, permette di assicurare un equilibrio tra importazioni ed esportazioni e garantisce un grado di autonomia e di capacità negoziale in ambito multilaterale. Considerando che l'attività agricola e in particolare quella delle foreste, dei prati e dei pascoli rappresenta una realtà sulla quale è possibile intervenire, avendo effetti sul funzionamento di un intero ecosistema, si ritiene che a tali attività potrebbe essere collegata l'emissione dei certificati verdi, riconosciuta la capacità alle attività di tutto il settore agricolo di realizzare beni di interesse pubblico; anche in questo caso vi sarebbe la possibilità di raggiungere un triplice effetto: stimolare a livello di produzione una migliore adozione di tecnologie sostenibili e creare un mercato di scambi sulla base di certificati verdi, a costo zero per i contribuenti della comunità. RR\770863IT.doc 13/18 PE414.307v02-00 IT 5.2.2009 PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'AMBIENTE, LA SANITÀ PUBBLICA E LA SICUREZZA ALIMENTARE destinato alla commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale sulla sfida del deterioramento dei terreni agricoli nell'UE, in particolare nell'Europa meridionale: la risposta attraverso gli strumenti della politica agricola dell'UE (2008/2219(INI)) Relatrice per parere(*): Inés Ayala Sender (*) Procedura con le commissioni associate – articolo 47 del regolamento SUGGERIMENTI La commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare invita la commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti: 1. considerando che il suolo è alla base della produzione dell'alimentazione umana, del foraggio, delle fibre tessili e dei combustibili e svolge un ruolo importante nella captazione di CO2; considerando tuttavia che il suolo è oggi più che mai esposto a danni irreversibili provocati dall'erosione eolica e laminare, dall'inquinamento, dalla salinizzazione, dall'impermeabilizzazione, dal depauperamento delle sostanze organiche e dalla perdita della biodiversità dei suoli, 2. considerando che che l’agricoltura rappresenta il mezzo migliore per evitare il deterioramento del suolo, contribuisca al mantenimento di tale attività; 3. esorta il Consiglio ad approvare la sua posizione comune sulla direttiva quadro in materia di protezione del suolo al fine di istituire uno strumento comunitario che consenta di contrastare tali minacce; 4. considerando che l’irrigazione serve sia a mantenere l’umidità dei terreni che a riempire le falde freatiche, chiede che tali fattori siano presi in considerazione nella formulazione della politica agricola comune; PE414.307v02-00 IT 14/18 RR\770863IT.doc 5. reputa necessario migliorare la formazione degli agricoltori, in particolare dei giovani, segnatamente sugli effetti del cambiamento climatico e sul ruolo svolto dalla produzione agricola rispetto al clima; 6. raccomanda che l’Unione europea sostenga maggiormente il miglioramento della gestione idrica nei terreni agricoli e nelle attività di allevamento, incoraggiando l’efficienza idrica degli impianti e dei sistemi d’irrigazione nonché lo sviluppo delle colture resistenti alla siccità; 7. ritiene che i problemi attuali, fra cui la penuria alimentare, la carenza idrica, l’aumento delle temperature e l’evapotraspirazione nonché il rischio di deterioramento dei terreni, impongano politiche agricole nuove, integrali e scientifiche, che corrispondano alle condizione climatiche mediterranee; è del parere che con l’aiuto delle istituzioni UE e nazionali, tali politiche debbano riflettere la ricerca e lo sviluppo su colture localmente adattate alle nuove sfide ambientali, in settori che includano il risparmio idrico, fornendo al contempo agli agricoltori un reddito sufficiente a garantire un livello di vita europeo; 8. ritiene che la gestione integrata delle risorse idriche in agricoltura debba prevedere strategie di modernizzazione e miglioramento dell'utilizzo e della gestione dell'acqua, nonché di razionalizzazione e limitazione del consumo idrico; 9. raccomanda di sviluppare un sistema di allarme preventivo e di sorveglianza continua sullo stato del suolo, onde poter agire in tempo utile contro l'erosione, il depauperamento delle sostanze organiche che determina emissioni di gas a effetto serra, nonché la perdita di terreni arabili e di biodiversità; 10. considera necessario intensificare ricerca, sviluppo e innovazione, rivolgendo un'attenzione particolare alle regioni più colpite da carenza idrica e siccità tenendo conto dei progressi biotecnologici; 11. chiede di incentivare la conservazione e la piantagione di siepi, in special modo nelle regioni da cui sono scomparse negli ultimi anni; 12. ricorda l’importanza dei terreni a maggese per il recupero dei terreni agricoli e per la ritenzione idrica; chiede alla Commissione e agli Stati membri interessati di incoraggiare sistemi agrari adattati ai terreni degli ecosistemi mediterranei nonché misure tese a favorire un uso efficiente delle risorse idriche; 13. chiede al Consiglio e alla Commissione di prendere in esame delle strategie di recupero dei terreni degradati, a cominciare da strumenti incentivanti tesi a contenere il degrado dei terreni; 14. attende la creazione dell'osservatorio europeo sulla siccità e del sistema di allarme preventivo e sottolinea la necessità di migliorare l'efficacia delle informazioni trasmesse dagli Stati membri e il coordinamento tra questi ultimi; 15. ricorda l’esistenza della convenzione delle Nazioni Unite, adottata nel 1994, sulla lotta contro la desertificazione nei paesi gravemente colpiti dalla siccità e/o dalla desertificazione, in particolare in Africa, il cui obiettivo è quello di lottare contro il RR\770863IT.doc 15/18 PE414.307v02-00 IT degrado dei terreni arabili e la siccità e ribadisce il sostegno del Parlamento a tale convenzione; 16. riconosce che la direttiva quadro sulle acque (direttiva 2000/60/CE) funge da quadro normativo e da strumento di base per la protezione del suolo, favorendo la cooperazione interregionale, l’uso sostenibile dell’acqua e la protezione delle risorse idriche disponibili e contribuendo al tempo stesso ad attenuare le conseguenze di inondazioni e siccità; 17. chiede, nel quadro di un mercato internazionale del carbonio, di incoraggiare la conservazione e il recupero delle foreste nonché la riforestazione a partire dalle specie miste, in via prioritaria negli Stati membri che hanno perduto il proprio patrimonio di foreste naturali, sottolineando la necessità di attuare, all'interno dell'Unione europea, una gestione integrale e sostenibile delle foreste; 18. considera necessario rafforzare i parametri relativi all’eco-condizionalità e la loro applicazione nell’Unione europea, soprattutto per quanto concerne la biodiversità e le sostanze organiche del suolo, estendendoli alla protezione delle acque; 19. sottolinea la funzione svolta dalla popolazione agricola europea nella lotta contro l’erosione dei terreni e la desertificazione e chiede che sia riconosciuto il ruolo fondamentale del produttore europeo nella conservazione della copertura vegetale delle regioni colpite da siccità persistente o minacciate dalla sabbia trasportata dal vento; evidenzia il vantaggio che determinano, in modo particolare, le colture permanenti, i frutteti e i vigneti, i prati e le colture silvicole per la raccolta dell'acqua; 20. sottolinea il ruolo delle foreste nel ciclo dell’acqua e l'importanza di una combinazione equilibrata fra superfici boschive, pascoli e terreni coltivati, ai fini di una gestione idrica sostenibile; pone, in particolare, l’accento sulla funzione dei terreni ad elevato contenuto organico e sulla rotazione adattata delle colture; avverte che il crescente sfruttamento dei terreni rappresenta una minaccia per l'agricoltura, la sicurezza alimentare e la gestione idrica sostenibile; PE414.307v02-00 IT 16/18 RR\770863IT.doc ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE Approvazione 22.1.2009 Esito della votazione finale +: –: 0: Membri titolari presenti al momento della votazione finale Adamos Adamou, Georgs Andrejevs, Liam Aylward, Maria Berger, John Bowis, Frieda Brepoels, Martin Callanan, Dorette Corbey, Magor Imre Csibi, Chris Davies, Avril Doyle, Mojca Drčar Murko, Edite Estrela, Jill Evans, Anne Ferreira, Karl-Heinz Florenz, Elisabetta Gardini, Cristina Gutiérrez-Cortines, Satu Hassi, Jens Holm, Marie Anne Isler Béguin, Caroline Jackson, Dan Jørgensen, Christa Klaß, Urszula Krupa, Marie-Noëlle Lienemann, Peter Liese, Jules Maaten, Linda McAvan, Riitta Myller, Miroslav Ouzký, Vladko Todorov Panayotov, Dimitrios Papadimoulis, Vittorio Prodi, Frédérique Ries, Guido Sacconi, Daciana Octavia Sârbu, Amalia Sartori, Richard Seeber, Bogusław Sonik, María Sornosa Martínez, Thomas Ulmer, Anja Weisgerber, Glenis Willmott Supplenti presenti al momento della votazione finale Inés Ayala Sender, Iles Braghetto, Philip Bushill-Matthews RR\770863IT.doc 42 4 1 17/18 PE414.307v02-00 IT ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE Approvazione 17.2.2009 Esito della votazione finale +: –: 0: Membri titolari presenti al momento della votazione finale Niels Busk, Luis Manuel Capoulas Santos, Giovanna Corda, Albert Deß, Constantin Dumitriu, Michl Ebner, Carmen Fraga Estévez, Lutz Goepel, Friedrich-Wilhelm Graefe zu Baringdorf, Esther Herranz García, Lily Jacobs, Elisabeth Jeggle, Heinz Kindermann, Vincenzo Lavarra, Stéphane Le Foll, Véronique Mathieu, Mairead McGuinness, Rosa Miguélez Ramos, María Isabel Salinas García, Sebastiano Sanzarello, Agnes Schierhuber, Willem Schuth, Czesław Adam Siekierski, Alyn Smith, Petya Stavreva, Donato Tommaso Veraldi Supplenti presenti al momento della votazione finale Béla Glattfelder, Wiesław Stefan Kuc, Astrid Lulling, Maria Petre, Markus Pieper, Struan Stevenson, Vladimír Železný Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale Hélène Goudin, Ewa Tomaszewska, Peter Šťastný PE414.307v02-00 IT 23 6 3 18/18 RR\770863IT.doc