Liquidazione della chiesa
greco cattolica ucraina
Il 17 settembre 2006 è uscito in
Ucraina il primo volume di documenti
sulla liquidazione della Chiesa grecocattolica ucraina, curato da
Volodymyr Serhijchuk, direttore del
centro di studi ucraini della
Università Nazionale Taras
Shevchenko di Kiev.
Documento
Assolutamente segreto
N.
dell’influsso antisovietico del Vaticano
sulla popolazione credente e base di spie
straniere di cui si serve il Vaticano, alla
scopo di interrompere la sua attività
ostile, la chiesa greco-cattlica deve essere
soppressa.
La liquidazione di questa chiesa deve
essere compiuta attraverso una serie di
misure le cui principali devono essere le
seguenti.

1
Misure per la liquidazione della chiesa
greco-cattolica
nella
regione
transcarpatica
dell’Ucraina
Sovietica.
Tenendo presente che la chiesa grecocattolica della regione transcarpatica
dell’Ucraina svolge apertamente un attivo
lavoro contro tutte le intraprese del
partito e del governo sovietico, ed è
fondamentalmente una residenza massiva
straniera sul nostro territorio, canale

Sottrarre tutte le chiese e le filiali
greco-cattoliche e consegnarle alla
chiesa ortodossa, e così pure
sottrarre agli uniati e consegnare
alla chiesa ortodossa tutte le ex
chiese ortodosse costruite dal clero
ortodosso e dai credenti nel
periodo
in
cui
l’Ucraina
transcarpatica si trovava annessa
alla Cecoslovacchia, e per questo
erano state occupate dagli uniati;
organizzare
un’attiva
azione
missionaria del clero ortodosso fra
il clero e i fedeli uniati allo scopo di
sottrarre sacerdoti e fedeli dalla
chiesa greco-cattolica e ricondurli
nel seno della chiesa ortodossa.
Per realizzare con successo i compiti della
liquidazione della chiesa greco-cattolica si
ritiene necessario mettere in pratica le
seguenti misure:
1. pubblicare sulla stampa locale della
provincia articoli che smascherino il ruolo
reazionario della chiesa uniata, strumento
nel passato per asservire la popolazione
russa ed ucraina ai feudali austro ungarici
e
agli
occupanti
tedeschi-ungheresi
durante la guerra, e oggi come strumento
di lotta del Vaticano contro il popolo della
Transcarpazia. A questo scopo:

affidare a ‘Vladimir Rossovich il
compito di scrivere un articolo sulla
storia
dell’unione
della
Transcarpazia, in cui dimostrare
che l’unione con il Vaticano e stata
imposta alla chiesa ortodossa;
documentare
la
lotta
senza

quartiere del popolo transcarpatico
contro il Vaticano, con le mani del
quale i feudali austro-ungheresi
polonizzarono e ungherizzarono il
popolo transcarpatico allo scopo di
asservirlo.
Nello stesso articolo si devono
sfruttare, come materiale d’accusa,
fatti di defezione e di tradimento
della patria da parte del clero greco
cattolico durante la guerra patria e
l’occupazione tedesco ungherese
dell’Ucraina
transcarpatica.
L’articolo deve essere firmato con
un altro pseudonimo.
Trascorso un po’ di tempo dalla
pubblicazione
dell’articolo
di
Vladimir Rossovich, pubblicare sulla
stampa locale un altro articolo a
nome di un gruppo di intellettuali
scelti fra i greco cattolici che
esprima l’esigenza di una più forte
unione del popolo della Carpazia
con il fratello russo e con il popolo
ucraino per mezzo dell’unione dei
2

greco cattolici con la chiesa
ortodossa
russa.
Il filo rosso di questo articolo deve
esprimere la posizione del popolo
della Transcarpazia prima e dopo
l’unione della Transcarpazia ucraina
con l’Ucraina sovietica e deve
essere
documentata
l’attività
antipopolare del clero reazionario
uniate nel contrapporre i credenti
uniati della Transcarpazia ai loro
fratelli di sangue russo ed ucraino.
Dopo aver pubblicato il primo ed il
secondo articolo, stamparli in
fascicolo a parte per una larga
diffusone fra la popolazione della
Transcapazia.
2. Nello stesso tempo incaricare il
protopresbitero
dottor
Kostel’nik
di
intervenire con un articolo anticattolico
nel bollettino diocesano che si pubblica a
Leopoli, la cui punta deve essere
indirizzata contro la chiesa greco cattolica
e smascherare da un punto di vista
ecclesiastico il carattere antipopolare
dell’unia e l’attività antipopolare del
Capitolo della diocesi di Mukachevo e del
clero
uniate.
Diffondere questo bollettino fra il clero ed
i credenti della Transcarpazia.
3. Dopo la pubblicazione degli articoli
indicati,
attuare
la
risoluzione
del
Comitato esecutivo comunista provinciale,
approvato dal Consiglio dei ministri
dell’URSS di espropriare la chiesa
cattedrale degli uniati greco cattolici a
Uzhgorod e darla in possesso della chiesa
ortodossa.
Nello stesso tempo chiedere nella città di
Uzhgorod il seminario greco-cattolico che
esiste illegalmente sotto la falsa figura di
corsi
per
il
canto
ecclesiastico.
4. Per rafforzare la direzione del clero
ortodosso e del lavoro missionario fra il
clero greco cattolico e di fedeli nella
provincia
transcarpatica
nominare
immediatamente
Macarij
attualmente
vescovo della diocesi di Leopoli-Ternopol’
3
a vescovo ordinario della diocesi di
Uzhgorod
e
Mukachevo
al
posto
dell’attuale vescovo Nestor destinato ad
altra diocesi.
5. Nello stesso tempo, per rafforzare la
chiesa ortodossa, intensificare il lavoro
missionario ed occupare le parrocchie
lasciate libere dagli uniati, mettere a
disposizione del vescovo Makarij il
protopresbitero dottor Kostel’nik con un
gruppo di 10-15 sacerdoti ortodossi dal
numero degli ex uniati delle regioni
occidentali
dell’Ucraina.
I sacerdoti indicati nel venir in possesso
delle ex parrocchie greco cattoliche nella
provincia transcarpatica, devono celebrare
le funzioni religiose attenendosi ai riti in
uso dei greco cattolici (fatta eccezione
della memoria del papa) per dimostrare ai
credenti
uniati
che
il
passaggio
all’ortodossia non è un cambiamento di
religione.
Inoltre, attraverso l’esarca dell’Ucraina,
scegliere e mandare in Transcarpazia, a
disposizione del vescovo Makarij, 50-60
sacerdoti ortodossi, meglio se conoscono
la lingua ucraina, per organizzare il lavoro
missionario ed occupare le chiese libere
nelle
parrocchie
degli
uniati.
Per svolgere il lavoro missionario nella
provincia transcarpatica servirsi pure di
tutti i sacerdoti ortodossi locali, dei
monaci
e
delle
monache.
A questo scopo creare dei brevi corsi di
teologia con sacerdoti e monaci locali
presso la direzione diocesana della diocesi
di Mukachevo-Uzhgorod.
6. Principale compito missionario dei
sacerdoti della chiesa ortodossa deve
essere lo spiegare ai credenti e al clero
uniati il carattere antipopolare dell’unia,
che intendeva dividere spiritualmente i
popoli ucraino e russo, e, attraverso
un’impegnata rieducazione, attirare il
clero e i credenti uniati dalla parte
dell’ortodossia, assegnando nello stesso
tempo alla diocesi ortodossa le parrocchie
degli
uniati.
4
Iniziare la rieducazione dei credenti uniati
e la consegna delle loro chiese agli
ortodossi in quelle località dove si trovano
delle chiese succursali greco cattoliche.
Mentre si rieducano i credenti, creare ‘le
ventine’ ortodosse (consigli parrocchiali)
e, partendo da queste, con l’aiuto del
delegato per gli affari dei culti religiosi e
del delegato per gli affari della chiesa
ortodossa russa, sottrarre agli uniati le
chiese succursali e consegnarle alla
‘ventina’
ortodossa’.
Nello stesso tempo, in modo analogo,
sottrarre agli uniati e dare in possesso alla
chiesa ortodossa tutti gli edifici delle
chiese costruiti dal clero ortodosso e dai
credenti ortodossi nel tempo in cui
l’Ucraina transcarpatica apparteneva alla
Cecoslovacchia e in seguito sottratti dagli
uniati.
7. In conformità alla decisione presa dal
Comitato comunista provinciale della
Transcarpazia, consegnare in proprietà
del
vescovo
ortodosso
la
chiesa
parrocchiale dei greco cattolici della città
di Mukachevo, servendosi di essa come di
base per il lavoro missionario nella città di
Mukachevo.
Nominare parroco di questa chiesa
Povlosjuk I. O. sacerdote ex greco
cattolico che si è molto impegnato per
l’unione delle chiese nelle parti occidentali
dell’Ucraina. Proporre al detto sacerdote
di celebrare le funzioni seguendo il rito
degli uniati, eccezione fatta per la
memoria del papa, per facilitare il
passaggio dei fedeli di questa parrocchia
all’ortodossia.
Negli stessi intenti, attraverso il Comitato
comunista provinciale transcarpatico dare
in possesso del vescovo ortodosso la
chiesa nella città di Uzhgorod togliendo
così agli uniati l’ultima base nella cittàNell’ordine
di
rafforzare
il
lavoro
missionario sulla linea della chiesa
ortodossa in Transcarpazia, trasferire i
sacerdoti
ortodossi
più
forti
nelle
parrocchie dove ci sono ancora sacerdoti
uniati.
5
Permettere ai sacerdoti ortodossi di
celebrare nelle parrocchie vicine dove non
ci
sono
sacerdoti
Uniati.
8. Proiettare sugli schermi della provincia
della Carpatica il film “Il Concilio della
chiesa greco cattolica a Leopoli” nei luoghi
dove esiste una popolazione uniata e dove
si dovrà svolgere il lavoro missionario.
Inoltre diffondere in Transcarpazia fra il
clero
ed
i
credenti
greco-cattolici
l’opuscolo ‘ Il concilio di Leopoli’.
9. Chiudere tutti i monasteri esistenti in
Transcarpazia e racchiudere tutti i monaci
e tutte le monache in un solo monastero
maschile e un solo monastero femminile,
impedendo
loro
di
allontanarsene.
Proibire ai sacerdoti greco-cattolici di
visitare altre parrocchie e ivi celebrare.
Attraverso il delegato per i culti religiosi
impedire al clero greco-cattolici e romanocattolico di poter essere reciprocamente a
servizio sia dei greco-cattolici che dei
romano-cattolici. Oltre ad attuare le
indicazioni prescritte nei confronti del
clero greco-cattolico della Transcarpazia e
il graduale esproprio delle chiese per
passarle al clero ortodosso, rafforzare con
tutti i mezzi la pressione fiscale per il
pagamento delle tasse da parte del clero
greco cattolico, creando in questo modo le
condizioni
più
difficile
per
poter
sopravvivere.
10. Pubblicare un proclama ai greco
cattolici da parte dell’esarcato dell’Ucraina
per ‘ritornare nel seno della chiesa madre,
la chiesa ortodossa russa’ e diffonderlo
nella provincia transcarpatica, dopo che
sia già praticamente iniziata la riunione
del clero e dei credenti greco cattolici alla
chiesa ortodossa
CURATORE
Scalfi, P. Romano
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