SCUOLA EUROPEA DI RELAZIONI INDUSTRIALI* LA

SCUOLA EUROPEA DI RELAZIONI INDUSTRIALI*
LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA COME DEMOCRAZIA INDUSTRIALE
Call for Papers
*La SERI - Scuola Europea di Relazioni Industriali è un’UNITÀ DI RICERCA nata
dall’accordo tra l’UNIVERSITÀ “TOR VERGATA” DI ROMA e l’ISTITUTO NAZIONALE DI
RICERCA “ISTITUTO ITALIANO DI STUDI GERMANICI” - IISG.
Tale accordo dà attuazione al progetto “Metodo, Ermeneutica, Traduzione in Diritto
Transnazionale” (Seminario L.R. Levi Sandri), approvato e finanziato dal MIUR
(Ministero dell’Istruzione del Governo Italiano) e compreso nel Programma
Scientifico Nazionale.
Seguendo un approccio interdisciplinare, la SERI realizza indagini sulle Relazioni
Industriali e sui Rapporti di Lavoro da diversi punti di osservazione.
La SERI è coordinata da Michele Faioli (Università di Tor Vergata) e Fabrizio Cambi
(Presidente dell’Istituto Italiano di Studi Germanici/ IISG).
Il team di ricerca della SERI si compone di studiosi ed esperti di Relazioni Industriali e
di Rapporti di Lavoro.
La SERI collabora con la Fondazione Giacomo Brodolini.
Per approfondire, consultare anche http://www.studigermanici.it/iniziative/scuolaeuropea-di-relazioni-industriali oppure http://works.bepress.com/michele_faioli/
SERI – Scuola europea di relazioni industriali
Call for Papers 2013
Numero speciale e Conferenza Annuale sui Confronti Internazionali
LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA COME DEMOCRAZIA INDUSTRIALE
Questioni chiave:
Crisi europea – Esiti delle Relazioni
Industriali – Effetti della contrattazione
collettiva – Contrattazione collettiva
decentrata – Istituti delle Relazioni
Industriali – Standard lavorativi –
Concorrenza – Mutamenti nei mercati
internazionali – Crescente concorrenza
nella produzione e nei servizi –
Cambiamenti demografici e nuove
tecnologie – (PMI) Piccole e medie
imprese e relazioni industriali
Argomenti chiave:
Relazioni industriali – Diritto del lavoro –
Economia del lavoro – Studi comparativi
e di traduzioni – Studi europei – Filosofia
Sociologia – Studi di genere
La SERI organizza il call for papers per una conferenza e la successiva edizione
speciale dedicata ai confronti internazionali in materia di CONTRATTAZIONE
COLLETTIVA COME DEMOCRAZIA INDUSTRIALE. Dottorandi, giovani studiosi,
giovani sindacalisti interessati a partecipare dovranno presentare un contributo al
Comitato scientifico della SERI. Gli abstract (non più di 500 parole) e i curricula vitae
dovranno essere inviati per via elettronica (michele.faioli @uniroma2.it) entro il 15
Febbraio 2013. L’elenco delle proposte ammesse sarà reso pubblico entro il 15
Marzo 2013. La SERI favorirà fortemente le proposte caratterizzate da un approccio
interdisciplinare e pragmatico.
Il Comitato Scientifico sarà presieduto da Silvana Sciarra (Università di Firenze). I
membri del Comitato saranno Thomas Haipeter (Università di Duisburg - Essen,
Istituto per il lavoro, le competenze e la formazione), Giuseppe Croce (Università La
Sapienza di Roma), Fabrizio Cambi (Istituto Italiano di Studi Germanici), Michele
Faioli (Università di Tor Vergata).
Gli autori i cui lavori verranno approvati saranno invitati ad un incontro che si terrà
presso il summer outreach del SERI - Eremo di Monte Giove a Fano (Italia) –
www.eremomentegiove.it- nel weekend del 17-19 maggio 2013. I documenti
presentati nell’ambito di questo convegno dovranno essere disponibili per
l’immediata presentazione ai revisori esterni. Infatti, in previsione della
pubblicazione dei lavori nell’edizione speciale e sulla base del confronto che si terrà
in occasione del convegno, gli autori potrebbe essere chiamati ad apportare alcune
modifiche.
Le spese del convegno verranno parzialmente sostenute dalla SERI (le spese di
alloggio saranno obbligatorie – ovvero un totale di 130,00 euro a persona – nel week
end del 17/19 maggio 2013).
In un periodo di crisi e di incertezze, la questione della contrattazione collettiva è
fondamentale per l’Europa. In alcuni paesi Europei le parti sociali hanno risposto alla
crisi con accordi produttivi. Le incertezze causate dalle recenti flessioni economiche
e finanziarie vengono affrontate anche attraverso un dibattito nuovo, al livello di
Unione Europea, sul concetto di solidarietà (Sciarra, 2010). Nel corso degli ultimi due
decenni la contrattazione collettiva e i sistemi di relazioni industriali sono stati
significantemente ridefiniti, per far fronte a nuove sfide quali cambiamenti dei
mercati internazionali, aumento della concorrenza nel settore manifatturiero e dei
servizi, cambiamento demografico e nuove tecnologie.
Tali ridefinizioni riguardano principalmente i rapporti tra (I) la contrattazione
collettiva centralizzata vs contrattazione decentrata aziendale, (II) contrattazione
collettiva vs la liberalizzazione del mercato lavorativo, (III) la contrattazione
collettiva vs la ristrutturazione dei sistemi dello stato sociale (Palier- Thelen, 2010).
La contrattazione collettiva centralizzata ha delegato sempre di più i problemi a
contrattazione aziendale. I mercati del lavoro non sono stati completamente
liberalizzati, ma negli ultimi anni il numero di rapporti di lavoro “atipici” o “non
standard” è aumentato in maniera significativa. Gli Istituti ed i programmi di
assistenza sociale sono stati modificati in modo tale da allontanarli notevolmente da
quelli prevalsi in passato.
In questo quadro anche gli istituti paritari (ovvero gli istituti di protezione sociale
gestiti congiuntamente dalle parti sociali) sono invitati a sviluppare nuovi regimi di
protezione sociale e nuove strategie.
Durante la crisi sembra diventato un luogo comune che il diritto del lavoro agisca
come un fattore di distorsione nel funzionamento del mercato unico e dell’unione
monetaria (Deakin, 2012). Inoltre, secondo l’EPP (PATTO EURO PLUS), stipulato
nell’ambito del vertice del Consiglio Europeo del 24/25 marzo 2011 dai capi di Stato
ed i Governi dell’Euro zona , i tre elementi precedentemente menzionati
(contrattazione collettiva, mercato del lavoro, sistemi previdenziali) devono essere
modernizzati.
L’EEP evidenzia quanto segue (Barnard,2012) che (i) “I progressi saranno valutati in
funzione dell'evoluzione delle retribuzioni e della produttività e delle esigenze di
adeguamento della competitività. Per stabilire se l'evoluzione delle retribuzioni sia
in linea con quella della produttività, si monitoreranno in un dato lasso di tempo i
costi unitari del lavoro raffrontandoli con l'evoluzione in altri paesi della zona euro e
nei principali partner commerciali con economie simili. Relativamente a ciascun
paese i costi unitari del lavoro saranno valutati per l'economia nel suo complesso e
per ciascun grande comparto (produzione e servizi, così come settori commerciabili
e settori non commerciabili)” (ii) “Un mercato del lavoro che funziona è essenziale
per la competitività della zona euro. Si valuteranno i progressi in base agli indicatori
seguenti: tassi di disoccupazione giovanile e di lungo periodo, tassi di attività, ( iii) è
necessari un rafforzamento della sostenibilità delle finanze pubbliche (la massima
attenzione sarà rivolta alla sostenibilità delle pensioni,,all’assistenza sanitaria e alle
prestazioni sociali).
Alla luce di quanto detto, il call for papers 2013 del SERI è principalmente incentrato
sulla dialettica tra le istituzioni e l’attivismo, perché tale dialettica, nel lungo
periodo, appare più importante di “un’analisi unidimensionale della riforma della
politica economica e sociale, di una mobilitazione dei movimenti sociali o
comportamenti delle organizzazioni in contesti istituzionali […]
Tuttavia, un universo di interazione sociale, sfidando la spiegazione deterministica, è
complesso e disordinato,. Tenendo conto di particolari istituzioni, del contesto
sociale, delle politiche, delle circostanze economiche, della cultura, delle identità e
di altri fattori, siamo in grado di esaminare i processi causali e prevedere ciò che
accadrà.
Non importa quanto sia acuta l’analisi, in ogni caso, le organizzazioni e le persone
possono sorprenderci e, di fatto, spesso, lo fanno attraverso le scelte che compiono
(Turner, 2009).