Messaggio del Vescovo S. E. Mons. Claudio Giuliodori
in occasione delle esequie di Don Ennio Borgogna
Macerata, 19 marzo 2013
La partecipazione alla Santa Messa per l’inizio del Ministero petrino del Santo Padre
Francesco e i lavori del Consiglio Episcopale Permanente mi trattengono a Roma, per cui
non mi è possibile essere presente alle esequie del carissimo Don Ennio Borgogna. Desidero
comunque esprimere la più sentita partecipazione umana e spirituale all’ultimo saluto che la
comunità maceratese tutta porge a questo grande maestro e testimone dell’impegno
educativo della Chiesa.
Una vita donata e spesa senza riserve per amore di Cristo e dei fratelli. Questa è
l’eredità che ci lascia il nostro caro don Ennio Borgogna. Un testimone credibile e coerente
fino alla fine di Gesù Cristo, buon Pastore. Don Ennio è stato una figura eminente
nell’educazione di molte generazioni di maceratesi e non solo. Ha vissuto la sua vocazione
di sacerdote salesiano secondo lo spirito del suo santo fondatore Don Giovanni Bosco. Per
tutti coloro che lo hanno incontrato è stato un uomo sincero, un cristiano autentico, un prete
generoso, un padre premuroso. Questo è il ricordo vivo di chi lo ha conosciuto, soprattutto
dei tantissimi giovani degli oratori di Porto Recanati, dove iniziò appena ordinato sacerdote
nel 1961 e dove è ritornato nel 2009, di Gualdo Tadino, e soprattutto di Macerata, la sua
città, dove è rimasto per 34 anni, e infine di Civitanova, dove a terminato i suoi giorni
terreni.
La sua totale dedizione all’annuncio del Vangelo l’ha condotto in terre lontane, come
la Tanzania e il Kenya, dove ogni anno puntualmente ritornava insieme all’associazione
Sermigo, per portare il suo sorriso e la sua contagiosa allegria ai bambini africani. Don
Ennio con la sua umiltà ha vissuto a pieno ciò che San Giovanni Bosco affermava:
“l’educazione è cosa del cuore e Dio solo ne è il padrone, e noi non potremo riuscire a cosa
alcuna, se Dio non ce ne insegna l’arte, e non ce ne mette in mano le chiavi”. Profonda
gratitudine esprimo personalmente e a nome di tutta la Chiesa maceratese per questo piccolo
grande uomo che ha testimoniato, con la propria vita, che siamo fatti per l'Infinito, per
amare Dio e i fratelli. Ora nella fede siamo certi che il Signore l’ha accolto tra le sue braccia
misericordiose dicendogli al termine della sua esistenza: “Vieni servo buono e fedele, entra
nella gioia del tuo Signore” (cfr. Mt 25,21).
 Claudio Giuliodori
Vescovo - Amministratore Apostolico
di Macerata - Tolentino - Recanati - Cingoli - Treia
Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica