Pietro Perconti Denominazione delle discipline: Filosofia della mente (Laurea triennnale) Filosofia della mente (Laurea magistrale) Teoria dei linguaggi (Laurea triennnale) Filosofia e etologia del linguaggio (Laurea magistrale, modulo di 15 ore) Filosofia del linguaggio (sede di Priolo, Laurea triennnale) Filosofia della mente (sede di Priolo, Laurea triennnale) Titolo in base al quale è tenuta la disciplina: Filosofia della mente (Laurea triennnale): carico didattico Filosofia della mente (Laurea magistrale): carico didattico Teoria dei linguaggi (Laurea triennnale): carico didattico Filosofia e etologia del linguaggio (Laurea magistrale, modulo di 15 ore): carico didattico Filosofia del linguaggio (sede di Priolo, Laurea triennnale): carico didattico Filosofia della mente (sede di Priolo, Laurea triennnale): carico didattico Numero di ore di lezioni frontali: 165 Numero di ore di attività seminariali: circa 30 ore Filosofia della mente (Laurea triennnale) Primo semestre, 5 crediti Titolo del corso: Introduzione alla conoscenza della mente Obiettivi formativi: Il corso consiste in una introduzione alle principali questioni della filosofia della mente contemporanea. Benchè il corso abbia un carattere introduttivo si richiede che gli studenti diventino familiari con la terminologia corrente nell’ambito della filosofia della mente, nonché con le principali idee dei protagonisti del dibattito contemporaneo sull’argomento. Contenuti: Tra i temi che verranno presi in considerazione sono inclusi: cosa è uno stato mentale, come facciamo ad attribuire agli altri individui una loro vita mentale, le menti degli altri animali, il rapporto tra la mente e il computer, il rapporto tra la mente e il corpo, l’aspetto soggettivo dell’esperienza cosciente. Articolazione: Il corso partirà da questioni intuitive che possano trovare riscontro nell’esperienza quotidiana degli studenti per prendere successivamente in considerazione il modo in cui quelle questioni vengono affrontate nella letteratura specialistica. Programma: P. Perconti, Leggere le menti, Milano, Bruno Mondadori, 2003. Un libro a scelta tra i seguenti: P. Legrenzi, La mente, Bologna, Il Mulino, 2002. V. S. Ramachandran, Che cosa sappiamo della mente, Milano, Mondadori, 2004. D. Marconi, Filosofia e scienza cognitiva, Roma-Bari, Laterza, 2001 A. Paternoster, Introduzione alla filosofia della mente, Roma-Bari, Laterza, 2002. Filosofia della mente (Laurea magistrale) Primo semestre, 5 crediti Titolo del corso: Cosa vuol dire essere consapevoli di se stessi Obiettivi formativi: Il corso intende offrire una introduzione al dibattito contemporaneo sulla coscienza e sull’autocoscienza. Verrà affrontato il problema della rilevanza dei dati empirici per la risoluzione dei problemi teorici legati alla coscienza e si mirerà a rendere gli studenti capaci di apprezzare il contributo teorico portato al dibattito dai dati empirici e dalle analisi concettuali provenienti da ambiti disciplinari diversi, come la filosofia, l’etologia e le neuroscienze. Contenuti: Si cercherà di formulare attentamente le seguenti domande e di chiarire che forma dovrebbe avere una loro risposta: Esiste davvero la coscienza o non si tratta piuttosto di una sensazione illusoria? E, se la coscienza è un fenomeno genuino, c’è un modo di fornirne una caratterizzazione coerente con l’immagine scientifica dell’uomo? Articolazione: Si cercherà dapprima di mettere in discussione la saldezza della propria esperienza cosciente. In seguito verranno presi in considerazione i dati scientifici più recenti a disposizione dello studioso interessato al tema della coscienza che verranno analizzati alla luce del metodo dell’argomentazione filosofica. Programma: - D. Galati e C. Tinti (curatori), Prospettive sulle coscienza, Roma, Carocci, 2004. Benzoni Stefano; Coppola Massimo, Nove domande sulla coscienza, Milano, McGraw-Hill, 2000. Uno a scelta tra i seguenti libri: - M. Gazzaniga, La mente inventata. Le basi biologiche dell’identità e della coscienza, Milano, Guerini e associati, 1999. Gerald M. Edelman, Più grande del cielo. Lo straordinario dono fenomenico della coscienza, Torino, Einaudi, 2004. H. Terrace, J. Metcalfe (eds.), The Missing Link in Cognition, Oxford, Oxford University Press, 2005. J. Keenan, The Face in the Mirror, New York, Harper Collins, 2003. Teoria dei linguaggi Primo semestre, 5 crediti Titolo del corso: Linguaggio e comunicazione Obiettivi formativi: Il corso si propone di illustrare le basi dei fenomeni della comunicazione e del linguaggio verbale. Si richiede che lo studente acquisisca gli strumenti fondamentali dell’analisi linguistica e semiotica e che sia in grado di applicarli a diversi ambiti comunicativi. Contenuti: Cosa sono e come funzionano i segni. A cosa serve il linguaggio verbale. Linguaggio verbale e non verbale. Come è costruito un messaggio pubblicitario. Quali sono i mezzi grazie a cui esso può risultare persuasivo. Perché e come la pubblicità è un fenomeno così diffuso nella società in cui viviamo. Articolazione: La prima parte del corso sarà dedicata alla distinzione tra funzione comunicativa e cognitiva del linguaggio verbale. Si presentaranno in seguito alcune semiotiche speciali, tra cui la semiotica della pubblicità e la semiotica dei nuovi media. Verranno inoltre fornite alcune nozioni di usabilità ed ergonomia cognitiva. Programma: Uno a scelta tra i seguenti libri: - P. Tabossi, Il linguaggio, Bologna, Il Mulino, 1999. M. Mazzone, Menti simboliche, Roma, Carocci, 2005. Uno a scelta tra i seguenti libri: - U. Volli, Semiotica della pubblicità, Roma-Bari, Laterza, 2003. G. Cosenza, Semiotica dei nuovi media, Roma-Bari, Laterza, 2003. M. Ferraris, Dove sei? Ontologia del telefonino, Milano, Bompiani, 2005. Filosofia e etologia del linguaggio (Laurea magistrale, modulo di 15 ore) Primo semestre, 5 crediti Titolo del corso: Se gli altri animali pensano grazie al loro linguaggio Obiettivi formativi: Questa parte del corso di “Filosofia ed etologia del linguaggio” intende offrire una introduzione alla etologia cognitiva. La domande principali che affronteremo sono: come è possibile parlare della mente e del linguaggio degli altri animali? Quali sono le differenze tra il modo in cui gli altri animali vedono il mondo e il modo in cui lo vediamo noi esseri umani? Contenuti: Le varie funzioni svolte dai sistemi espressivi degli altri animali. Cosa è una rappresentazione mentale animale. Se gli altri animali hanno una coscienza. Articolazione: La prima parte del corso sarà dedicata ad una introduzione alla terminologia e alle nozioni elementari dell’etologia cognitiva. Nella seconda parte verrà presa in considerazione un problema specifico concordato con gli studenti e verrà discusso in modo seminariale. Programma: Uno a scelta tra i seguenti libri: Donald R. Griffin, Menti animali, Torino, Bollati Boringhieri, 1999. Marc D. Hauser, Menti selvagge. Cosa veramente pensano gli animali, Milano, Newton & Compton, 2002. Il programma va completato con quello del modulo del prof. Pennisi Filosofia del linguaggio (sede di Priolo) Secondo semestre, 5 crediti Titolo del corso: Se gli altri animali pensano grazie al loro linguaggio Obiettivi formativi: Lo scopo del corso è di fornire le basi, soprattutto filosofiche, per la comprensione del fenomeno linguistico. Si cercherà di capire quali sono gli scopi della comunicazione linguistica, come tali scopi vengono perseguiti e quali sono le differenze tra le diverse forme di comunicazione verbale e non verbale. Si cercherà inoltre di illustrare cosa è il significato delle parole e delle frasi, che rapporto c’è tra una lingua e la comunità che se ne serve, qual è la natura delle regole linguisitche e in che modo le parole vegnono usate diversamente secondo i contesti in cui occorrono. Contenuti: Cosa sono e come funzionano i segni. A cosa serve il linguaggio verbale. Linguaggio verbale e non verbale. Semantica, sintassi e pragmatica. Senso e significato. Il fenomeno della dipendenza dal contesto. L’origine del linguaggio. Come è costruito un messaggio pubblicitario. Quali sono i mezzi grazie a cui esso può risultare persuasivo. Articolazione: Dopo aver presentato le nozioni elementari della filosofia del linguaggio, specialmente quelle provenienti dalla tradizione filosofica analitica, si cercherà di illustrare vari casi applicativi a diversi fenomeni linguistici e comunicativi. Programma: W. G. Lycan, Filosofia del linguaggio. Un'introduzione contemporanea, Milano, Raffaello Cortina, 2002 (esclusi i seguenti capitoli: 8, 9, 10, 12, 13). M. Mazzone, Menti simboliche, Roma, Carocci, 2005. Filosofia della mente (sede di Priolo) Secondo semestre, 5 crediti Titolo del corso: Introduzione alla conoscenza della mente Obiettivi formativi: Il corso consiste in una introduzione alle principali questioni della filosofia della mente contemporanea. Benchè il corso abbia un carattere introduttivo si richiede che gli studenti diventino familiari con la terminologia corrente nell’ambito della filosofia della mente, nonché con le principali idee dei protagonisti del dibattito contemporaneo sull’argomento. Contenuti: Tra i temi che verranno presi in considerazione sono inclusi: cosa è uno stato mentale, come facciamo ad attribuire agli altri individui una loro vita mentale, le menti degli altri animali, il rapporto tra la mente e il computer, il rapporto tra la mente e il corpo, l’aspetto soggettivo dell’esperienza cosciente. Articolazione: Il corso partirà da questioni intuitive che possano trovare riscontro nell’esperienza quotidiana degli studenti per prendere successivamente in considerazione il modo in cui quelle questioni vengono affrontate nella letteratura specialistica. Programma: P. Perconti, Leggere le menti, Milano, Bruno Mondadori, 2003. Un libro a scelta tra i seguenti: P. Legrenzi, La mente, Bologna, Il Mulino, 2002. V. S. Ramachandran, Che cosa sappiamo della mente, Milano, Mondadori, 2004. D. Marconi, Filosofia e scienza cognitiva, Roma-Bari, Laterza, 2001 A. Paternoster, Introduzione alla filosofia della mente, Roma-Bari, Laterza, 2002.