Nel cielo di Betlemme 2000 anni fa apparve una stella o una cometa. O cos'altro?
Natale 2011 è passato ma prepariamoci ad aspettare anche i prossimi con la storia tutta
da scrivere della Stella Cometa. Circa 2000 anni fa a Betlemme si verificò un evento
eccezionale. Cosa ricordiamo di questo evento che ha cambiato il nostro modo di pensare
a Dio? Certamente il messaggio cristiano è presente in molti di noi, ma nell’immaginario
collettivo l’evento della nascita di Gesù è raffigurato dalla capanna rischiarata dalla luce di
una stella cometa che splendeva nel cielo notturno. Dunque quella notte apparve un stella
cometa! Ma altre rappresentazioni descrivono l’astro della natività come una semplice
stella seppur molto luminosa. Quella notte apparve una stella, una cometa o cos’altro ?
Proviamo dunque a fare luce su questo aspetto della natività. La cometa la vediamo da
sempre sopra il Presepe o sull’albero di Natale, ma alcuni studiosi hanno messo in dubbio
la presenza quella notte di questo oggetto stellare sopra Betlemme. Perché? Le comete in
passato erano considerate portatrici di eventi importanti e la nascita di Gesù Cristo lo è
stato certamente. Ed anche ora quando vediamo una cometa, con quella lunga coda, crea
in molti di noi un senso di stupore misto a una vaga apprensione. Dunque cosa fu visto
quella notte sopra la capanna di Gesù? Perché prima del 1300 si parlava solo di Stella di
Betlemme e non di Cometa? Ormai è certo, fu Giotto a dipingere per primo nel 1303 la
cometa nell’affresco della Natività nella Cappella degli Scrovegni a Padova. Gli studiosi
dicono che il pittore aveva visto pochi anni prima la cometa di Halley e rimase così
impressionato che la volle dipingere nell’affresco degli Scrovegni. D’altra parte la cometa
di Halley era stata osservata anche dagli astronomi cinesi nell’anno 12 a.C. e forse l’artista
era a conoscenza di questa notizia. Ma anche noi abbiamo potuto vederla nel 1987.
Qualcuno obietta che quella cometa non poteva essere quella apparsa a Betlemme
perché la nascita di Gesù è collocata tra l’8 a.C. e il 4 d.C., mentre la cometa fu vista nel
12 a.C. Dunque non poteva essere una stella cometa. Insomma cos’era l’astro luminoso
che i Re Magi seguirono per arrivare a Betlemme? Perché allora non considerare l’ipotesi
fatta da Keplero nel 1604? Quell’anno il grande astronomo osservò una spettacolare
congiunzione tra Giove e Saturno e data l’eccezionalità dell’evento pensò che una
avvenimento del genere poteva essere stato visto anche dai Re Magi, che dalla lontana
Persia, si erano mossi per andare in Galilea. Egli fece dei calcoli e ne dedusse che un tale
evento poteva essere avvenuto nel Giugno del 7 a.C. Ma le ipotesi non sono finite. Nel
Vangelo di Matteo nel 50 d.C. si legge che i Magi chiesero alla gente “dov’è nato il Re dei
Giudei?... noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo… Dunque
i Magi venivano dall’Oriente. Dai doni preziosi che portavano – oro, incenso e mirra –
dovevano essere dei re o dei sacerdoti esperti in astronomia. In alcune raffigurazione del
VI secolo d.C. essi vestono abiti di foggia persiana e non araba. E se venivano dalla
Persia avevano percorso almeno una distanza di circa 1000 km. E se i Magi avevano
viaggiato sui cammelli il viaggio non sarebbe durato meno di un mese. Dunque era una
stella o una cometa? O forse una meteora? Le meteore sono piccoli frammenti rocciosi
che provengono dallo spazio. Se sono uno sciame importante possono creare negli
osservatori l’illusione di una coda luminosissima. Ma allora anche l’ipotesi dell’esplosione
di una “supernova” non è plausibile. Essa pur essendo un evento celeste eccezionale dura
solo poche ore ed è un punto luminoso fisso nel cielo e dunque non poteva precedere i Re
Magi. E allora cosa ci rimane? Forse l’ipotesi più plausibile è una tripla congiunzione
planetaria. Vediamola. Esiste un documento dei babilonesi, l’almanacco Sippar, scritto
circa 2000 anni fa, che parla della congiunzione di tre pianeti avvenuta nel 7 a.C. I pianeti
citati dai babilonesi sono Giove, Saturno e Marte. In questo caso il discorso sarebbe
diverso. Proviamo ad immaginare un simile evento: tre pianeti che si incontrano e
moltiplicano per mille il loro splendore. Nulla potrebbe rappresentare meglio l’evento
straordinario della nascita di Gesù.