La stella cometa, i re Magi e Giotto La stella cometa, i

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La stella cometa,
i re Magi e Giotto
«Quando Gesù fu nato a Betlemme di Giudea ai tempi di Re Erode, ecco apparire
dall’Oriente a Gerusalemme alcuni Magi, i quali andavano chiedendo dove fosse nato il
Re dei Giudei, perché – dicevano – avevano visto la sua stella al suo sorgere ed erano
venuti ad adorarlo […]». Matteo (II, 1-2).
di Vittorio Polito
In
ogni presepio del mondo,
sopra la grotta che ospita la
Sacra Famiglia, o sulla punta
dell’albero addobbato per la festa, trova
posto da tempo immemorabile una splendente “stella cometa”. Si tratta di una
locuzione popolare impropria che gli
astronomi chiamano semplicemente
“cometa”, ossia astro chiomato. Infatti il
vocabolario Treccani così la definisce:
«Corpo celeste gravitante intorno al Sole,
per lo più su orbite molto eccentriche,
composto, tipicamente, di un nucleo circondato da un alone (chioma) e da una
coda allungata».
La tradizione vuole che i re Magi fossero stati guidati nel luogo dove nacque
Gesù proprio da una luminosa cometa,
divino messaggero del glorioso evento.
Ma quanto c’è di verificabile, dal punto di
vista astronomico, in questa affascinante
rappresentazione? La stella dei Magi è esistita davvero? Da oltre un secolo si sa che
si tratta di un corpo del sistema solare
fatto in gran parte di ghiaccio, quindi proprio il contrario di una stella. La trasformazione di questa stella in cometa risale
addirittura al 1301 e il merito va a Giotto.
Egli infatti osservò personalmente in quel
periodo una fantastica apparizione della
cometa di Halley e, comprensibilmente,
non resistette all’idea di disegnare la
grande cometa sulla scena della natività
nella Cappella degli Scrovegni a Padova.
I progressi odierni della scienza permettono, grazie a computer con programmi di
calcolo sempre più potenti ed all’affinamento dell’indagine storiografica ed
archeologica, di ricostruire con grande precisione il cielo notturno osservato dai
nostri progenitori e di dare un contributo
decisivo alla risoluzione di un “caso” affascinante ed assai complicato.
L’interesse degli astronomi per la stella
di Betlemme è sempre stato vivo e non
accenna a diminuire: dopo duemila anni
si susseguono ancora interpretazioni e
studi al riguardo. Superata, come è giusto
che sia, la volontà di far corrispondere
Natale
di Sara Spagnoletti
Oggi
policromie intermittenti,
scie multicolori,
affannosa ricerca d’ingannevoli orpelli,
formiche impazzite
in corsa verso il nulla.
Ieri
profumo di dolci,
d’agrifoglio,
suono di ciaramelle,
nelle case
un angolo per il Presepe.
Natali lontani
cari al cuore
gravidi di memorie
che possono far piangere,
ma vortica la giostra
non si ferma
cicalecci assordanti
coprono
il dolce mormorio
di remote campane….
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