DIPARTIMENTO DELLA COMUNICAZIONE E PREVENZIONE
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
UFFICIO V - MALATTIE INFETTIVE E PROFILASSI INTERNAZIONALE
Prot. DGPREV.V/31282/P/I.4.c.a.9
TELEFAX
A
\
UFFICI DI SANITA' MARITTIMA E AEREA
LORO SEDI
ASSESSORATI ALLA SANITA' REGIONI
STATUTO ORDINARIO E SPECIALE
LORO SEDI
ASSESSORATI ALLA SANITA' PROVINCE
AUTONOME TRENTO E BOLZANO
LORO SEDI
MINISTERO DELLA SALUTE
DIREZIONE GENERALE PER I RAPPORTI
CON L’UNIONE EUROPEA E PER I
RAPPORTI INTERNAZIONALI
UFFICIO VI
C/0 MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
00184 ROMA
MINISTERO DELLA SALUTE
DIREZIONE
GENERALE
VETERINARIA E ALIMENTI
00144 ROMA
MINISTERO AFFARI ESTERI
UNITA’ DI CRISI
00184 ROMA
Roma, 09 novembre 2007
MINISTERO ATTIVITA' PRODUTTIVE
00184 ROMA
MINISTERO DIFESA
DIREZIONE GENERALE SANITA' MILITARE
00184 ROMA
MINISTERO
TRASPORTI
00161 ROMA
INFRASTRUTTURE
E
MINISTERO INTERNO
DIPARTIMENTO P.S.
DIREZIONE CENTRALE SANITA'
00184 ROMA
DIREZIONE GENERALE TURISMO
00184 ROMA
SANITA’
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’
00161 ROMA
E P.C. UFFICIO III
SEDE
OGGETTO: FEBBRE DELLA RIFT VALLEY IN SUDAN - SITUAZIONE 7 NOVEMBRE 2007
È STATO REGISTRATO UN AUMENTO DI CASI NELL’UOMO DI FEBBRE DELLA VALLE DEL
RIFT (RVF) CON 228 CASI ED 84 DECESSI RIPORTATI IN DATA DEL 7 NOVEMBRE 2007.
QUINDICI LOCALITÀ TRA LE QUALI LO STATO DI WHITE NILE, SINNAR E GAZEERA SONO
STATE COLPITE.
SONO RISULTATI POSITIVI AI TEST DELLA PCR O ELISA PER LA FEBBRE DELLA VALLE
DEL RIFT, CAMPIONI OTTENUTI DA PIÙ DI 25 PAZIENTI.
I RISULTATI DI LABORATORIO DI 3 CASI NELLO STATO DI KHARTOUM SONO RISULTATI
NEGATIVI AL VIRUS PER LA FEBBRE DELLA VALLE DEL RIFT.
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NON SONO DISPONIBILI I RISULTATI DEI TEST SU CAMPIONI RACCOLTI DA ANIMALI.
LA COMPARSA DELLA FEBBRE DELLA VALLE DEL RIFT IN ESSERI UMANI È
TIPICAMENTE PRECEDUTA DA INFEZIONI IN ANIMALI.
IL VIRUS DELLA FEBBRE DELLA VALLE DEL RIFT È TRASMESSO AGLI ANIMALI TRAMITE
LA PUNTURA DI ZANZARA.
DURANTE UN’EPIDEMIA, IL FATTORE PIÙ SIGNIFICATIVO CHE PUÒ ESSERE CHIAMATO IN
CAUSA PER L’INSORGENZA D’INFEZIONI NELL’UOMO È STRETTAMENTE CORRELATO AL
CONTATTO STRETTO CON ANIMALI DOMESTICI, IN PARTICOLARE CON LE DEIEZIONI DI
QUESTI ULTIMI, VEICOLATE PER VIA DIRETTA O PER AEROSOL.
COMUNQUE IN RELAZIONE AD UN’ALTA DENSITÀ VETTORIALE, L’IMPORTANZA
RELATIVA DEL VETTORE, NELLA TRASMISSIONE DA UOMO A UOMO PUÒ AUMENTARE.
LA MALATTIA NON PREVEDE ALCUN TRATTAMENTO SPECIFICO E NON ESISTE ALCUN
VACCINO EFFICACE.
PERTANTO, UN’INTENSA MOBILIZZAZIONE SOCIALE PER MANTERE ALTO LO STATO DI
ALLERTA SUI FATTORI DI RISCHIO DELL’INFEZIONE DA VIRUS DELLA VALLE DEL RIFT, E
LE MISURE PROTETTIVE INDIVIDUALI PER PREVENIRE L’ESPOSIZIONE SONO GLI UNICI
MEZZI EFFICACI PER PREVENIRE L’ESPOSIZIONE ALLA MALATTIA E IN CONSEGUENZA,
PER RIDURRE LE INFEZIONI NELL’UOMO E I DECESSI.
DURANTE LE EPIDEMIE DI FEBBRE DA VIRUS DELLA FEBBRE DELLA VALLE DEL RIFT,
CAMPAGNE DI INFORMAZIONE AL PUBBLICO PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO
DOVREBBERO FOCALIZZARSI SU:

RIDURRE IL RISCHIO DI TRASMISSIONE TRA ANIMALI, TRAMITE UNA CORRETTA
GESTIONE DELLE PRATICHE ZOOTECNICHE E DI MACELLAZIONE.
I GUANTI ED ALTRO EQUIPAGGIAMENTO PROTETTIVO DOVREBBERO ESSERE
INDOSSATI ALLORQUANDO SI VENGA A CONTATTO CON ANIMALI MALATI O SI
VENGA A CONTATTO CON I LORO TESSUTI O DURANTE LE PRATICHE DI
MACELLAZIONE;

RIDURRE IL RISCHIO DI TRASMISSIONE TRA ANIMALI E UOMO ATTRAVERSO IL
CONSUMO DI SANGUE FRESCO, CARNE CRUDA O TESSUTI ANIMALI. NELLE REGIONI
EPIZOOTICHE, QUINDI, TUTTI I PRODOTTI ANIMALI (SANGUE, CARNE E LATTE)
DOVREBBERO ESSERE ACCURATAMENTE COTTI PRIMA DI ESSERE MAMGIATI;

L’IMPORTANZA DELLA PROTEZIONE PERSONALE E COMUNITARIA CONTRO LE
PUNTURE D’INSETTI, ATTRAVERSO L’USO DI RETI IMPREGNATE CON INSETTICIDI,
L’UTILIZZO DI REPELLENTE CONTRO GLI INSETTI DA APPLICARE SULLA CUTE
ESPOSTA, VESTIRE CON ABITI DI COLORE CHIARO A MANICA LUNGA, EVITARE LE
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ATTIVITÀ ALL’ARIA APERTA DURANTE LE ORE DI PICCO D’ATTIVITÀ DELLE SPECIE
VETTORIALI.
L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ CONTINUA A COOPERARE CON IL
MINISTERO DELLA SALUTE SUDANESE, E IN SUPPORTO DELLE NAZIONI UNITE PER
COORDINARE
UN
EFFICACE
PROGRAMMA
DI
CONTROLLO
ALLO
SCOPO
DI
PROTEGGERE LE POPOLAZIONI NELLE AREE COLPITE.
DOTT. PASQUALE SALCUNI
IL DIRETTORE DELL’UFFICIO V
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