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Comunicato stampa
16 giugno 2010
Parte il progetto Incontriamoci sul territorio
CONFRONTO FRA ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO E
PICCOLE E MEDIE IMPRESE
PER UNA CRESCITA IN COMUNE
Anima, la non profit dell’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma vara un
progetto per favorire l’incontro tra
il mondo del volontariato e quello della piccola impresa
Stimolare le PMI a dialogare con le piccole e medie organizzazioni di volontariato, soggetti con cui è
possibile trovare un comune terreno d’intesa, in termini di interessi, sensibilità, esperienze e
professionalità per uno scambio reciproco finalizzato alla realizzazione di progetti che insistono su
medesimi territori d’azione. Questo l’obiettivo del primo di una serie di workshop dal titolo
‘Incontriamoci sul territorio’ organizzato questa mattina da Anima per il sociale nei valori
d’impresa, l’associazione non profit dell’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma, presso la
sede di Vodafone Italia.
“Insieme ai Consiglieri e coordinatori di progetto, Maria Teresa Rosito e Caterina Torcia, abbiamo
ideato l’iniziativa allo scopo di stimolare un’attenta riflessione sulle potenzialità della co-progettualità
sociale tra PMI e piccole e medie organizzazioni di volontariato, due mondi che hanno molto più in
comune di quanto venga attualmente riconosciuto” ha dichiarato la Presidente di Anima, Sabrina
Florio che ha aperto i lavori.
Il punto di vista del mondo del Volontariato è stato espresso da Stefano Tabò, Consigliere
Coordinamento Nazionale Centri Servizio del Volontariato e Consigliere Istituto Italiano della
Donazione “Guardare al volontariato quale soggetto con cui rapportarsi per ‘dare’, ‘insegnare’,
‘esportare’ modelli, criteri e soluzioni, da attivare dove il “resto” (pubblico o privato che sia) non ha
convenienza è una vecchia miopia che ha fallito. L’unica strada è la contaminazione dei linguaggi e dei
saperi come essenziale ingrediente progettuale. Il trasferimento di denaro – continua Tabò - è solo uno
degli aspetti che concorrono a dare qualità, e neppure sempre indispensabile. Quando questo avviene,
però, è bene che vi siano presupposti di trasparenza e di coerenza. Qui il lavoro di IID (Istituto Italiano
Donazione), di CSVnet e dei singoli Centri di Servizio è fondamentale per accompagnare il
Volontariato. Un esempio concreto di collaborazione tra imprese e associazioni è “La bacheca delle
donazioni”, il progetto congiunto di Confindustria Genova e Celivo (il Centro di Servizio per il
Volontariato della provincia di Genova) premiato in questi giorni al Sodalitas Social Award.
Una panoramica dello scenario attuale è stata offerta da Emmanuele Forlani, Coordinatore
Segreteria Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà, attraverso un’analisi del 5X1000, e da
Stefano Zapponini, Presidente del Comitato Piccola Industria - Unione degli Industriali e delle
imprese di Roma, che ha evidenziato l’importanza di sviluppare le condizioni favorevoli per una
collaborazione fattiva tra imprese e associazioni.
"Il 5x1000 rappresenta uno straordinario paradigma di applicazione della sussidiarietà – ha dichiarato
Emmanuele Forlani - Troviamo infatti contestualmente: la libertà di scelta del cittadino, un ruolo
regolatore delle istituzioni, una maggiore responsabilità per gli enti non profit. I dati straordinari che ci
consegna il 5x1000 dal 2006 ad oggi dimostrano che vi è un fortissimo legame delle realtà non profit
con il territorio e che i cittadini hanno capacità e voglia di esprimere il loro giudizio e la loro scelta. E’
fondamentale – sostiene Forlani – si proceda rapidamente alla stabilizzazione dell'istituto".
“L’integrazione tra le attività di volontariato manageriale e volontariato d’impresa – ha commentato
Stefano Zapponini - passa attraverso il radicamento delle imprese sul territorio di appartenenza e
nella valorizzazione del rapporto di prossimità, inteso anche come ascolto e presa di coscienza di
problematiche di valenza sociale. Coloro che operano nei sistemi di rappresentanza hanno il dovere e
la responsabilità di concorrere fattivamente a professionalizzare il non profit, contribuendo a costruire
reti comunitarie e network in grado di mettere a sistema risorse e azioni nei territori dove maggiormente
si manifesta il “disagio”, e a favorire l’incontro tra bisogni della comunità ed esigenze di sviluppo. Sono
tutti fattori – conclude Zapponini - che concorrono a determinare condizioni favorevoli all'esercizio
dell'attività d'impresa e che possono fornire i presupposti per uno sviluppo più competitivo delle nostre
aziende”
Fondamentale la presenza delle istituzioni quali amplificatori dei bisogni e delle emergenze del territorio
e facilitatori del networking tra privato profit e non profit. In particolare, ha presenziato l’evento Claudio
Cecchini, Assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia e ai Rapporti Istituzionali della
Provincia di Roma, per il quale è auspicabile che si sviluppi un’azione di sistema a tre voci –
Istituzioni, profit, non profit - che metta in campo le diverse competenze dei soggetti coinvolti.
Il workshop ha visto una ricca presenza di progetti, casi concreti e buone prassi presentate dalle
aziende associate ad Anima Field Service Italia, RGA, U2Coach e dalle organizzazioni di volontariato
Borgo Ragazzi Don Bosco, Salvabebè Salvamamme, Vic – Volontari In Carcere e Virtus Italia
onlus.
Ha coordinato i lavori Caterina Torcia, Consigliere Anima e Responsabile CSR Vodafone Italia.
Ufficio stampa: Anima, Floriana Annunziata, tel. 0684499319 - 3498321780 - email [email protected]
Quando l’Anima diventa una joint venture
Mercoledì 07 Luglio 2010 14:37
L’ambizioso piano dell’omonima associazione romana non profit per realizzare iniziative sociali con le piccole e
medie imprese
di Angelica Casieri
Quando c’è l’Anima (in tutti i sensi, con la maiuscola!) possiamo essere certi che si tratta di
una iniziativa seria da annoverare tra quelle di pubblica utilità. Nello specifico, Anima è l’organismo dell’Associazione
non profit dell’Unione industriali e delle piccole e medie imprese di Roma, il cui Comitato strategico femminile, solo
qualche settimana fa, ha promosso e organizzato nella Capitale il convegno che ha codificato la “Carta per le pari
opportunità e l'uguaglianza sul lavoro”.
Ora, Anima si propone un altro ambizioso obiettivo: realizzare una sorta di joint venture o, sotto un altro profilo, una
sinergia tra le piccole e medie imprese e le organizzazioni capitoline di volontariato che, pur nella diversificata natura
di interessi, sensibilità, esperienze e professionalità, possono trovare una fattiva intesa di cooperazione finalizzata alla
realizzazione di progetti che insistono sulle medesime aree d’intervento, specie per quanto riguarda le donne ed i
giovani. L’annuncio è stato dato nel primo di una serie di workshop dal significativo titolo Incontriamoci sul territorio
per
il
sociale
nei
valori
d’impresa.
«Abbiamo ideato coraggiosamente e voluto fortemente l’iniziativa - ha sottolineato la presiedente di Anima, Sabrina
Florio - allo scopo di stimolare una più approfondita riflessione sull’indiscussa opportunità di collegamento e dialogo,
quindi sulle grandi potenzialità della co-progettualità sociale tra le piccole e medie imprese e le similari organizzazioni
di volontariato: due mondi che hanno molto più in comune di quanto venga attualmente intuito e riconosciuto. E il
progetto sarà coordinato da due esperte e dinamiche consigliere, Maria Teresa Rosito e Caterina Torcia, che sapranno
portarlo
sicuramente
a
felice
compimento».
Le ha fatto eco il consigliere del Coordinamento nazionale dei Centri di servizio del volontariato e consigliere
dell’Istituto italiano della donazione, Stefano Tabo, che ha affermato: «Guardare al volontariato, quale soggetto
avulso dal contesto globale della società civile con cui rapportarsi per “confezionare, insegnare, applicare” modelli,
criteri e soluzioni da attivare in quegli ambiti dove il “resto” (pubblico o privato) non ha interesse e convenienza, è
una vetero-miopia che ha da tempo fallito. L’unica alternativa praticabile è la comunione delle conoscenze e la
commistione
dei
linguaggi
come
fattori
vivificatori
della
progettualità».
«Per realizzare il progetto – ha aggiunto Tabo – fondamentali sono il ruolo ed il lavoro svolti dall’Istituto italiano della
donazione e dai vari Centri di servizio del volontariato. E l’acquisizione di risorse economiche – ha precisato – pur
essendo importante, rappresenta soltanto uno degli aspetti che concorrono a rendere possibile il passaggio dalle
parole ai fatti. Quando, però, avvengono donazioni volontarie, è bene che esse siano nel segno della coerenza e
dell’assoluta trasparenza. Un esempio eloquente di collaborazione tra imprese e associazioni del volontariato è La
bacheca delle donazioni, il progetto congiunto della Confindustria genovese e il Centro di servizio per il volontariato
della
provincia
ligure
premiato
in
questi
giorni
al
Sodalitas
Social
Award».
A proposito di donazioni, il coordinatore della segreteria dell’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà,
Emmanuele Forlani, ha quindi tracciato una panoramica della contribuzione del 5x1000, che – ha detto - «rappresenta
uno straordinario paradigma di applicazione della sussidiarietà, in cui sono coniugati contestualmente la libertà di
scelta del cittadino, il ruolo regolatore delle istituzioni e la responsabilizzazione degli organismi non profit, i quali
hanno uno strettissimo legame con il territorio, come è dimostrato dai dati straordinari del 5x1000 nell’ultimo
quadriennio. E, dal momento che gli stessi cittadini manifestano propensione e capacità di esprimere il loro spirito di
solidarietà,
è
necessario
che
si
stabilizzi
presto
questo
istituto».
Stefano Zapponini, presidente del Comitato della piccola e media industria dell’Unione industriali e delle imprese di
Roma, ha posto l’accento sull’integrazione tra le attività di volontariato manageriale e volontariato d’impresa, la quale
«si fonda - ha detto - sul radicamento delle imprese sul territorio di appartenenza e sulla valorizzazione del rapporto
di prossimità, inteso anche come ascolto e presa di coscienza di aspetti e problematiche di valenza sociale. Coloro che
operano nei sistemi di rappresentanza – ha rimarcato – devono avere il senso di responsabilità nel concorrere
fattivamente a professionalizzare il non profit, contribuendo a costruire reti comunitarie e network in grado di mettere
a sistema risorse e azioni in quei territori dove più si manifesta il “disagio”, ed a favorire l’incontro tra bisogni della
comunità ed esigenze di sviluppo. Sono tutti fattori, questi – ha concluso - che costituiscono i presupposti basilari per
uno
sviluppo
più
competitivo
delle
nostre
aziende».
Il workshop, in cui sono presentati numerosi interessanti progetti da parte di aziende e organizzazioni del volontariato,
è stato concluso dall’assessore alle politiche sociali, per la famiglia e ai rapporti istituzionali della Provincia di Roma,
Claudio Cecchini. Dopo aver sottolineato che «è fondamentale la presenza delle istituzioni quali amplificatori dei
bisogni e delle emergenze del territorio e facilitatori del networking tra privato profit e non profit», Cecchini ha
auspicato che «si sviluppi sempre più nella Capitale e nella sua provincia un’azione di sistema a tre voci (Istituzioni,
organismi profit e non profit) che metta in campo le diverse competenze dei soggetti coinvolti».
AGENZIE
IMPRESE: ANIMA (UIR), DIALOGO PIU' STRETTO FRA PMI E NO-PROFIT =
(AGI) - Roma, 16 giu. - 'Anima', la non profit dell'Unione
degli Industriali e delle imprese di Roma vara un progetto per
favorire l'incontro tra il mondo del volontariato e quello
della piccola impresa: questo l'obiettivo del primo di una
serie di workshop dal titolo 'Incontriamoci sul territorio',
svoltosi oggi. Si vuole cioe' stimolare le pmi a dialogare con
le piccole e medie organizzazioni di volontariato per trovare
un comune terreno d'intesa in termini di interessi,
sensibilita', esperienze e professionalita' per uno scambio
reciproco finalizzato alla realizzazione di progetti che
insistono su medesimi territori d'azione.
"Insieme ai consiglieri e coordinatori di progetto, Maria
Teresa Rosito e Caterina Torcia, abbiamo ideato l'iniziativa
allo scopo di stimolare un'attenta riflessione sulle
potenzialita' della co-progettualita' sociale tra pmi e piccole
e medie organizzazioni di volontariato, due mondi che hanno
molto piu' in comune di quanto venga attualmente riconosciuto"
ha dichiarato la Presidente di Anima, Sabrina Florio.
Il punto di vista del mondo del Volontariato e' stato
espresso da Stefano Tabo', consigliere coordinamento nazionale
centri servizio del volontariato e consigliere istituto
italiano della donazione: "Guardare al volontariato quale
soggetto con cui rapportarsi per 'dare', 'insegnare',
'esportare' modelli, criteri e soluzioni, da attivare dove il
"resto" (pubblico o privato che sia) non ha convenienza e' una
vecchia miopia che ha fallito. L'unica strada e' la
contaminazione dei linguaggi e dei saperi come essenziale
ingrediente progettuale. Il trasferimento di denaro - continua
Tabo' - e' solo uno degli aspetti che concorrono a dare
qualita', e neppure sempre indispensabile. Quando questo
avviene, pero', e' bene che vi siano presupposti di trasparenza
e di coerenza. (AGI)
UIR: PMI E ORGANIZZAZIONI VOLONTARIATO A CONFRONTO PER PROGETTI COMUNI =
(ASCA) - Roma, 16 giu - Stimolare le Pmi a dialogare con le
piccole e medie organizzazioni di volontariato, soggetti con
cui e' possibile trovare un comune terreno d'intesa, in
termini di interessi, sensibilita', esperienze e
professionalita' per uno scambio reciproco finalizzato alla
realizzazione di progetti che insistono su medesimi territori
d'azione. Questo l'obiettivo del primo di una serie di
workshop dal titolo ''Incontriamoci sul territorio'
organizzato questa mattina da Anima per il sociale nei valori
d'impresa, l'associazione non profit dell'Unione degli
Industriali e delle imprese di Roma, presso la sede di
Vodafone Italia.
''Insieme ai Consiglieri e coordinatori di progetto, Maria
Teresa Rosito e Caterina Torcia, abbiamo ideato l'iniziativa
allo scopo di stimolare un'attenta riflessione sulle
potenzialita' della co-progettualita' sociale tra PMI e
piccole e medie organizzazioni di volontariato, due mondi che
hanno molto piu' in comune di quanto venga attualmente
riconosciuto'', ha dichiarato la Presidente di Anima, Sabrina
Florio che ha aperto i lavori.
Il punto di vista del mondo del Volontariato e' stato
espresso da Stefano Tabo', Consigliere Coordinamento
Nazionale Centri Servizio del Volontariato e Consigliere
Istituto Italiano della Donazione.
IMPRESE: ANIMA (UIR), DIALOGO TRA PMI E VOLONTARIATO PER PROGETTI COMUNI =
Roma, 16 giu. - (Adnkronos) - Stimolare le Pmi a dialogare con
le piccole e medie organizzazioni di volontariato, soggetti con cui e'
possibile trovare un comune terreno d'intesa, in termini di interessi,
sensibilita', esperienze e professionalita' per uno scambio reciproco
finalizzato alla realizzazione di progetti che insistono su medesimi
territori d'azione. Questo l'obiettivo del primo di una serie di
workshop dal titolo 'Incontriamoci sul territorio' organizzato questa
mattina da Anima per il sociale nei valori d'impresa, l'associazione
non profit dell'Unione degli Industriali e delle imprese di Roma,
presso la sede di Vodafone Italia.
''Insieme ai Consiglieri e coordinatori di progetto, Maria
Teresa Rosito e Caterina Torcia, - ha dichiarato la Presidente di
Anima, Sabrina Florio che ha aperto i lavori - abbiamo ideato
l'iniziativa allo scopo di stimolare un'attenta riflessione sulle
potenzialita' della co-progettualita' sociale tra Pmi e piccole e
medie organizzazioni di volontariato, due mondi che hanno molto piu'
in comune di quanto venga attualmente riconosciuto''.
Il punto di vista del mondo del Volontariato e' stato espresso
da Stefano Tabo', Consigliere Coordinamento Nazionale Centri Servizio
del Volontariato e Consigliere Istituto Italiano della Donazione
''Guardare al volontariato quale soggetto con cui rapportarsi per
'dare', 'insegnare', 'esportare' modelli, criteri e soluzioni, da
attivare dove il ''resto'' (pubblico o privato che sia) non ha
convenienza e' una vecchia miopia che ha fallito. (segue)
IMPRESE: ANIMA (UIR), DIALOGO TRA PMI E VOLONTARIATO PER PROGETTI COMUNI (2) =
(Adnkronos) - L'unica strada e' la contaminazione dei linguaggi
e dei saperi come essenziale ingrediente progettuale. Il trasferimento
di denaro - continua Tabo' - e' solo uno degli aspetti che concorrono
a dare qualita', e neppure sempre indispensabile. Quando questo
avviene, pero', e' bene che vi siano presupposti di trasparenza e di
coerenza. Qui il lavoro di Iid (Istituto Italiano Donazione), di
Csvnet e dei singoli Centri di Servizio e' fondamentale per
accompagnare il Volontariato. Un esempio concreto di collaborazione
tra imprese e associazioni e' ''La bacheca delle donazioni'', il
progetto congiunto di Confindustria Genova e Celivo (il Centro di
Servizio per il Volontariato della provincia di Genova) premiato in
questi giorni al Sodalitas Social Award.
Una panoramica dello scenario attuale e' stata offerta da
Emmanuele Forlani, Coordinatore Segreteria Intergruppo Parlamentare
per la Sussidiarieta', attraverso un'analisi del 5X1000, e da Stefano
Zapponini, Presidente del Comitato Piccola Industria - Unione degli
Industriali e delle imprese di Roma, che ha evidenziato l'importanza
di sviluppare le condizioni favorevoli per una collaborazione fattiva
tra imprese e associazioni.
"Il 5x1000 rappresenta uno straordinario paradigma di
applicazione della sussidiarieta' - ha dichiarato Emmanuele Forlani Troviamo infatti contestualmente: la liberta' di scelta del cittadino,
un ruolo regolatore delle istituzioni, una maggiore responsabilita'
per gli enti non profit. I dati straordinari che ci consegna il 5x1000
dal 2006 ad oggi dimostrano che vi e' un fortissimo legame delle
realta' non profit con il territorio e che i cittadini hanno capacita'
e voglia di esprimere il loro giudizio e la loro scelta. E'
fondamentale - sostiene Forlani - si proceda rapidamente alla
stabilizzazione dell'istituto". (segue)
IMPRESE: ANIMA (UIR), DIALOGO TRA PMI E VOLONTARIATO PER PROGETTI COMUNI (3) =
(Adnkronos) - ''L'integrazione tra le attivita' di volontariato
manageriale e volontariato d'impresa - ha commentato Stefano Zapponini
- passa attraverso il radicamento delle imprese sul territorio di
appartenenza e nella valorizzazione del rapporto di prossimita',
inteso anche come ascolto e presa di coscienza di problematiche di
valenza sociale. Coloro che operano nei sistemi di rappresentanza
hanno il dovere e la responsabilita' di concorrere fattivamente a
professionalizzare il non profit, contribuendo a costruire reti
comunitarie e network in grado di mettere a sistema risorse e azioni
nei territori dove maggiormente si manifesta il ''disagio'', e a
favorire l'incontro tra bisogni della comunita' ed esigenze di
sviluppo. Sono tutti fattori - conclude Zapponini - che concorrono a
determinare condizioni favorevoli all'esercizio dell'attivita'
d'impresa e che possono fornire i presupposti per uno sviluppo piu'
competitivo delle nostre aziende''
Fondamentale la presenza delle istituzioni quali amplificatori
dei bisogni e delle emergenze del territorio e facilitatori del
networking tra privato profit e non profit. In particolare, ha
presenziato l'evento Claudio Cecchini, Assessore alle Politiche
Sociali e per la Famiglia e ai Rapporti Istituzionali della Provincia
di Roma, per il quale e' auspicabile che si sviluppi un'azione di
sistema a tre voci - Istituzioni, profit, non profit - che metta in
campo le diverse competenze dei soggetti coinvolti.
Il workshop ha visto una ricca presenza di progetti, casi
concreti e buone prassi presentate dalle aziende associate ad Anima
Field Service Italia, Rga, U2Coach e dalle organizzazioni di
volontariato Borgo Ragazzi Don Bosco, Salvabebe' Salvamamme, Vic Volontari In Carcere e Virtus Italia onlus. Ha coordinato i lavori
Caterina Torcia, Consigliere Anima e Responsabile Csr Vodafone Italia.
(LZ) IMPRESE. VARATO PROGETTO PER INCONTRO TRA VOLONTARIATO E PMI
OGGI PRIMO WORKSHOP DI ANIMA 'INCONTRIAMOCI SUL TERRITORIO'.
(DIRE) Roma, 16 giu. - Stimolare le Pmi a dialogare con le
piccole e medie organizzazioni di volontariato, soggetti con cui
e' possibile trovare un comune terreno d'intesa per uno scambio
reciproco finalizzato alla realizzazione di progetti che
insistono sugli stessi territori d'azione. È l'obiettivo del
primo di una serie di workshop dal titolo 'Incontriamoci sul
territorio' organizzato questa mattina da Anima per il sociale
nei valori d'impresa, l'associazione non profit dell'Unione degli
industriali e delle imprese di Roma, nella sede di Vodafone
Italia. Pmi e organizzazioni di volontariato sono "due mondi che
hanno molto piu' in comune di quanto venga attualmente
riconosciuto", ha dichiarato la Presidente di Anima, Sabrina
Florio, che ha aperto i lavori.
Stefano Tabo', consigliere Coordinamento nazionale centri
servizio del volontariato e consigliere Istituto italiano della
donazione ha dichiarato che bisogna "guardare al volontariato
quale soggetto con cui rapportarsi per 'dare', 'insegnare',
'esportare' modelli, criteri e soluzioni, da attivare dove il
"resto", pubblico o privato che sia, e' una vecchia miopia che ha
fallito. L'unica strada e' la contaminazione dei linguaggi e dei
saperi come essenziale ingrediente progettuale. Il trasferimento
di denaro- ha continuato Tabo'- e' solo uno degli aspetti che
concorrono a dare qualita', e neppure sempre indispensabile.
Quando questo avviene, pero', e' bene che vi siano presupposti di
trasparenza e di coerenza. Qui il lavoro di Iid (Istituto
italiano donazione), di Csvnet e dei singoli Centri di servizio
e' fondamentale per accompagnare il volontariato. Un esempio
concreto di collaborazione tra imprese e associazioni e' "La
bacheca delle donazioni", il progetto congiunto di Confindustria
Genova e Celivo (il Centro di servizio per il volontariato della
provincia di Genova) premiato in questi giorni al Sodalitas
Social Award".
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