Comune - Provincia di Modena

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Allegato 1 dell’accordo di programma di Adozione del programma per la costituzione di una
Azienda Pubblica di Servizi alla Persona a valenza Distrettuale (deliberazione di C.C. nr. ___
del __________)
Programma
per la costituzione di una Azienda Pubblica di Servizi alla Persona
PREMESSA
Nell’ambito della “ Governance “ dei servizi , il modello di gestione è cardine centrale nel confronto
politico e sociale per la riforma delle amministrazioni pubbliche . Gli studi di economia delle
amministrazioni pubbliche, fanno parte del più vasto campo delle discipline sociali, ed il
programma distrettuale per la costituzione di una Azienda pubblica di servizi alla persona vuole
rappresentare la realizzazione di attività
istituzionalmente ed economicamente organizzate ,
idonee ad aumentare il rapporto tra quantità e qualità di bisogni soddisfatti e valore “economico”
delle risorse disponibili (aumento di produttività dei processi delle istituzioni pubbliche ) .
Il legislatore , con provvedimenti normativi appropriati , introducendo logiche gestionali per
l’aziendalizzazione dei servizi degli enti locali (decreti Bassanini ,Testo Unico Enti Locali) ,ha
formalizzato una prospettiva di cambiamento amministrativo diretto a :
1. sperimentare forme di collaborazione tra più comuni per riequilibrare e ridurre la
polverizzazione degli interventi , la frammentazione operativa di altri attori operanti già
inseriti nella rete dei servizi distrettuali (IPAB, privato profit, , ecc.);
2. ridefinire strategicamente l’organizzazione dei servizi socio-sanitari dei comuni in rete,
titolari della politica e della funzione di governo , qualora la produzione degli stessi servizi
sia affidata ad una propria istituenda azienda, organismo, per definizione di utilità sociale ,
perché finalizzato alla promozione del benessere dei cittadini e delle loro famiglie , nel
rispetto , consolidamento e sviluppo dei diritti di cittadinanza .
Nel quadro della innovazione più complessiva della struttura amministrativa locale , la costituzione
di una azienda per la gestione di servizi socio-sanitari , deve pertanto rappresentare una scelta
tesa a migliorare l’efficacia nel soddisfacimento dei
bisogni dei cittadini; tale innovazione
rappresenta pertanto un processo di “esternalizzazione senza privatizzazione “.
La costituzione da parte degli Enti locali di Aziende Pubbliche di servizi alla persona, per la
gestione di servizi socio – assistenziali , socio – educativi e socio – sanitari, ha coinciso con il
processo di riordino delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza ( IPAB ) .
1
Un sistema di Welfare che si fonda sui diritti delle persone , sull’universalità , sull’equità nella
risposta assistenziale, sulla ricerca della qualità delle prestazioni deve infatti tendere
alla
valorizzazione di tutte le risorse della comunità locale e le IPAB ne sono interlocutori e testimoni
privilegiati.
Il decreto legislativo 4 maggio 2001, n. 207, ( processo di riforma delle IPAB avviato dall’art. 10
della legge di riforma dell’assistenza ) legittima la trasformazione delle IPAB, quali strutture
storicamente deputate ad erogare servizi assistenziali a gestione burocratica, in organizzazioni
aziendali ,fondate sui seguenti principi e criteri :

trasformazione in aziende pubbliche di servizi alla persona;

inserimento nella rete integrata di interventi e servizi sociali;

adozione di criteri imprenditoriali di azione;

informazione dell’attività a criteri di efficienza , efficacia ed economicità.
La procedura per la costituzione dell’ASP a seguito di trasformazione delle IPAB, è interamente
determinata dalle normative regionali e in particolare la Regione Emilia-Romagna ( L.R.. 2 /
2003) ha valorizzato il ruolo delle costituende ASP inserendole a pieno titolo nel sistema integrato
di interventi e servizi sociali , prevedendo in particolare che :

l’ambito territoriale di attività dell’Azienda sia di norma coincidente con la zona sociale
(distretto sanitario );

i Comuni svolgano funzioni di indirizzo , controllo e vigilanza sull’attività dell’ Azienda.
La normativa regionale di riferimento ha configurato pertanto la nuova ASP come soggetto di diritto
senza fine di lucro , avente personalità giuridica di diritto pubblico , dotato di autonomia statutaria ,
gestionale , patrimoniale , contabile e finanziaria che svolge la propria attività secondo criteri di
efficienza , efficacia ed economicità , nel rispetto del pareggio i bilancio da perseguire attraverso
l’equilibrio dei costi e ricavi .
La costituenda azienda si configura pertanto quale soggetto strumentale della Pubblica
Amministrazione , nel quadro di una moderna sussidiarietà orrizontale , la cui attività è identificata
nel Piano di Zona , che a sua volta implementa il Piano delle Attività Sanitarie .
La logica regolamentare della Regione Emilia-Romagna ammette l’eventualità che i Comuni
possano produrre direttamente i servizi richiesti dai cittadini, mediante la costituzione di Aziende
amministrate direttamente, cioè senza affidamento di gestione ad altri organismi.
Ammette altresì che detti Enti sovraordinati trasferiscano all’Azienda mezzi finanziari atti a
modificarne le convenienze economiche ( incentivi finanziari) a copertura dei cosiddetti costi sociali
e in accertata insufficienza di mezzi economico-finanziari.
In virtù del ruolo di governo e della responsabilità di processo attribuita alle Amministrazioni
Comunali dalla normativa regionale (da ultimo la deliberazione di Giunta Regionale n. 722 del 22
maggio 2006”), i Comuni sono tenuti a “coordinare il processo di analisi ed approfondimento per la
2
definizione del Piano di trasformazione, processo che interessa sia i servizi delle Ipab in corso di
trasformazione che i servizi ulteriori eventualmente conferiti. Gli enti pubblici territoriali che
costituiscono l’ASP hanno quindi la responsabilità di analizzare e verificare la situazione
amministrativa, finanziaria, patrimoniale, organizzativa delle Istituzioni che si trasformano; a tal fine
è necessario che le Ipab collaborino e si raccordino con il Comitato di Distretto e le sue strutture
tecniche, per permettere agli enti locali di conoscere la situazione delle Ipab che si trasformano,
valutare eventuali criticità e definire le azioni conseguenti, anche per la definizione del Piano di
trasformazione” ;
L’articolo 32 della legge 142/90, confluito nell’art. 42 del D.lgs 267/00, testo unico dell’Ordinamento
degli Enti Locali, che lo ha in parte riformato, attribuisce al Consiglio Comunale la funzione di
organo di indirizzo e controllo politico – amministrativo cui è affidata, esclusivamente,
inderogabilmente, tassativamente, la competenza ad approvare gli atti fondamentali del Comune,
caratterizzati da funzioni programmatorie e di indirizzo, oltre che poteri di verifica sui risultati
dell’azione amministrativa da parte della Giunta e dei suoi componenti.
Il carattere esclusivo (le competenze attribuite dalla legge al Consiglio Comunale non possono in
alcun modo essere esercitate da altri organi, nemmeno in esercizio di delega), inderogabile (per
cui sussiste l’impossibilità da parte di altro organo di sostituirsi temporaneamente – salvo in caso di
variazioni di bilancio- al Consiglio), tassativo (individuazione di un elenco determinato e “chiuso” di
competenze esercitabili dal Consiglio) delle competenze del Consiglio, rileva quindi anche in
ordine agli strumenti di pianificazione generale ed attuativa, ivi compresi i piani economicofinanziari (lettera b,
art. 42 D.lgs 267/00), in relazione all’ organizzare dei servizi pubblici e
affidamento di attività in convenzione (lettera e, art. 42 D.lgs 267/00) e agli indirizzi gestionali alle
aziende e agli enti vigilati (lettera g) art. 42 D.lgs 267/00);
Il Piano di Trasformazione Aziendale e lo Statuto dell’Azienda assumono quindi, accanto al
Programma, carattere di atti di programmazione, in species organizzativa e gestionale e pertanto
devono essere oggetto di approvazione specifica da parte del Consiglio Comunale.
Si ritiene pertanto necessario che, a conclusione della “fase istruttoria della documentazione
trasmessa” da parte della Regione, supportata come tra l’altro sottolineato dalla Regione stessa,
da una fase “interlocutoria tra la Regione e i diversi soggetti coinvolti nella trasformazione, utile
anche a perfezionare gli elementi analitici che caratterizzato il Piano Aziendale” (rif deliberazione di
Giunta Regionale n. 722 del 22 maggio 2006), il Piano della trasformazione Aziendale dell’Azienda
Pubblica di Servizi alla Persona a valenza Distrettuale e la proposta di Statuto dell’Azienda stessa,
siano approvati dai singoli Consigli Comunali degli Enti Territoriali del Distretto nr. 7 di Castelfranco
Emilia , quindi antecedentemente alla richiesta di costituzione dell’Azienda da parte dei Comuni del
Distretto.
3
Principi generali per la costituzione dell’ Azienda Pubblica di Servizi alla Persona della zona
sociale di Castelfranco Emilia .
La dimensione economico - aziendale del nuovo organismo implica la ideazione di modelli di
gestione innovativi in grado di produrre economicità, efficacia ed efficienza, ossia di mantenere
nel tempo la capacità di:

soddisfare i bisogni/diritti compatibilmente con le risorse all’uopo allocate (economicità);

garantire livelli di coerenza tra servizi erogati e servizi da erogare (efficacia);

assicurare il miglioramento possibile del coefficiente di risultato tra risorse impiegate e servizi
prodotti (efficenza).
Il nuovo organismo, richiede massima attenzione agli strumenti di gestione da abilitare, perché è
dagli stessi che derivano più dirette e precise responsabilità rispetto al controllo dei risultati, al
rapporto costi/ risultati e risorse impegnate , al rapporto tra risposta e domanda ammissibile .
I fattori strutturali critici che condizionano la funzionalità e l’economicità dell’istituenda azienda
pubblica possono essere rappresentati dalle seguenti caratteristiche gestionali :

eterogenità dei “ prodotti / servizi ” e della attività;

l’assenza di un prezzo di cessione;

la formalizzazione degli atti e la trasparenza.
L’istituenda azienda, come azienda composta ( di produzione e di consumo) è caratterizzata dal
fatto che “ i prodotti / servizi ” dell’attività della sua amministrazione sono in toto o in parte ceduti
senza un diretto corrispettivo (prezzo) , le tariffe sono infatti intese solo come parziale contributo
alla copertura del costo e fissate pertanto al di fuori delle leggi di mercato .
La natura profondamente eterogenea dei servizi è diretta conseguenza dell’evoluzione
dell’intervento pubblico . Una prima classe di prodotti / servizi è direttamente collegabile al potere
sovrano conferito ai Comuni nei confronti della comunità distrettuale di riferimento in forza di legge
, norme aventi carattere astratto e di atti amministrativi , cioè decisioni su situazioni e casi specifici
, con l’adozione dei quali l’ente si configura come soggetto diretto di rapporti giuridici e di rapporti
economici .
L’attribuzione di poteri sovraordinati ai Comuni fa sì che sia prevista la formalizzazione dell’attività
amministrativa aziendale. Quest’ultima, pertanto. dovrà svolgersi secondo schemi predeterminati ,
trasparenti e finalizzati a garantire la collettività .
La formalizzazione degli atti amministrativi dovrà avvenire , cosi come meglio indicato nella parte
del presente programma contenente gli orientamenti statutari
, secondo diversi modelli, in
relazione al tipo di problema, all’importanza delle decisioni e delle operazioni interessate, alla
natura e alla rilevanza degli interessi coinvolti .
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La capacità di acquisire il consenso dell’ambiente esterno è condizione di vita duratura
dell’istituenda azienda, chiamata oggi, in quanto IPAB trasformanda , a rinnovare i propri processi
tecnici ed economici .
L’istituenda Azienda è altresì un sistema di operazioni e di decisioni interdipendenti nel tempo, nel
senso che quelle attuate sono influenzate dalla osservazione e dalle valutazioni sugli effetti di fatti,
di decisioni, di operazioni del passato , nonché dalle attese e dalle previsioni relative a fatti,
decisioni e operazioni future.
I Comuni programmatori
ottengono il consenso soltanto in parte dall’utilità dei beni prodotti,
mentre per una parte rilevante è influenzato fortemente dalle attese che si generano a seguito
della presentazione di programmi nei confronti dei portatori di differenti interessi sociali e
complessivamente rappresentativi della politica socio-sanitaria zonale posta in essere dalle
Istituzioni di governo locale .
Si considera pertanto di rilevante importanza il riconoscimento da parte dell’istituenda azienda
dei programmi zonali dei Comuni .
Dalla considerazione che l’Azienda è strumento per raggiungere i fini istituzionali dei Comuni del
Distretto, discende che la sua gestione è influenzata dalla natura, dalla distribuzione e dalle
modalità di esercizio dei poteri degli “ organi istituzionali” degli Enti Locali .
Lo spazio operativo , ossia l’ambito di discrezionalità per le decisioni e le operazioni tramite cui
l’Azienda pubblica dà concretezza ai principi ed ai criteri della razionalità economica , è definito:
1. dalle norme di diritto privato, quando l’ente agisce come soggetto privato;
2. dalle norme di diritto pubblico, quando l’ente agisce per la tutela di un interesse pubblico e
perciò come “soggetto dotato di poteri sovraordinati”;
3. dalle norme che specificano la distribuzione dei “poteri” tra i diversi enti.
Da quanto sopra emerge come l’ Azienda , quale“ organismo tecnico-funzionale dei Comuni singoli
o associati” non disponga di poteri decisionali propri , se non nell’ambito della razionalità
economica e cioè della gestione.
Spettano di diritto ai Comuni del Distretto, in quanto Enti pubblici territoriali, la responsabilità e i
poteri di:
1. identificare i bisogni giudicati di interesse collettivo;
2. decidere se, ed in quali forme, l’Azienda debba farsi carico di garantire il soddisfacimento di
tali bisogni sulla base di valutazioni di convenienza economica, opportunità sociale;
I Comuni, in costanza della “ titolarità” delle funzioni, sono chiamati ad “organizzare” le risorse
economiche per dare risposta ai bisogni, ossia a definire i principi dell’organizzazione dell’attività
aziendale.
I Comuni , per realizzare compiutamente il principio di “organizzazione aziendale” già nella fase
istitutiva devono :
5
1. definire il tipo di servizio che si ritiene utile a soddisfare il bisogno , ossia il servizio / prodotto
dell’azione amministrativa;
2. specificare le operazioni tecniche necessarie per produrre i servizi;
3. porre in essere gli atti amministrativi formali tramite cui agirà l’Azienda.
La costituzione in azienda della trasformando IPAB di Castelfranco Emilia si ridurrebbe a
semplice scatola giuridica diversa e distinta dall’ente locale se non si innovassero anche i modelli
organizzativi , e i metodi e le tecniche gestionali.
In ogni azienda lo svolgimento dei processi tecnici ed economici ( dimensione oggettiva) è
consentito dalla presenza di persone (dimensione soggettiva) il cui insieme costituisce il cosiddetto
“organismo personale”.
Per chiarezza concettuale vale ricordare che tutti i Comuni, conferiranno all’Azienda i rispettivi
“organismi personali” già preposti alle funzioni e servizi che verranno conferiti.
Le persone appartenenti all’organismo personale assumeranno ,
all’interno dell’azienda
responsabilità relative soltanto alla gestione .
La temuta complessità organizzativa , nel conferire servizi e funzioni all’istituenda azienda, può
essere dominata soltanto se essa viene scomposta in attività semplici ( principio della
specializzazione dei compiti e della suddivisione del lavoro).
Sarà cura di apposito regolamento dell’azienda, già nella fase preparatoria , individuare e definire
le modalità “più razionali” (ottimali) di svolgimento della gestione: tali modalità sono codificabili in
compiti e mansioni il cui svolgimento è quindi precisabile a priori sulla base dei progetti di
assistenza personalizzata elaborati dalle èquipes socio-sanitarie di base individuate dal Piano di
Zona 2005-2007, sentiti gli organi specialistici all’uopo operativi.
Il modello organizzativo elaborato di concerto con le OO.SS. di categoria, dovrà essere inteso
soltanto ed unicamente come una delle possibili forme di organizzazione
, che consente di
realizzare diverse condizioni di ottimabilità così riassunte:

di ordine giuridico, in quanto il modello dovrà consentire l’imparzialità e la parità di
trattamento , rispondendo ad un unicum dirigenziale e organizzativo-funzionale;

di ordine economico in quanto l’efficienza dovrà coincidere con il corretto svolgimento dei
compiti che, se rispetterà i vincoli posti dal Piano di zona, consentirà anche di
salvaguardare l’equilibrio tra risorse assegnate e disponibili e risorse impiegate;

di ordine sociale, in quanto la conoscenza dei comportamenti consentiti e di quelli non
consentiti e l’impersonale interpretazione dei compiti e delle funzioni permette di limitare i
conflitti e di ridurre la possibilità di attuare interventi differenti a favore delle persone servite
, in presenza delle stesse condizioni.
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Analisi del contesto distrettuale
L’analisi del contesto distrettuale e dell’offerta dei servizi, avviato a partire dall’anno 2003 e punto
di insistenza del Piano di Zona triennale 2005 / 2007 (come base imprescindibile per ri-orientare le
politiche sociali) ha evidenziato alcune aree maggiormente problematiche che necessitano di
potenzialità espansive di azione. In particolare:

la crescente presenza del settore femminile nel mercato del lavoro e delle famiglie
monogenitoriali (nr. 651 sul totale della popolazione distrettuale pari a nr. 25.566 famiglie anno 2004), ha evidenziato la necessità di un aumento di interventi mirati al sostegno della
“funzionalità” della famiglia stessa, in particolare con figli minori a carico, al fine di garantire
la conciliabilità tra l’attività lavorativa e il lavoro di cura dei figli; la diffusione di strutture
familiari inedite rappresenta come spesso il solo genitore sia per lo più donna,
maggiormente esposta al rischio di svantaggio economico e di povertà.

la crescente richiesta da parte di soggetti in situazione di svantaggio (bisogni materiali e
immateriali), ha mostrato la necessità di un potenziamento delle opportunità di
inserimento-reinserimento, sia mediante prestazioni per fronteggiare il disagio, sia
attraverso servizi per promuovere il benessere.

il settore dei servizi alla terza età (la popolazione anziana del Distretto di Castelfranco
Emilia rappresenta oggi circa un quinto del totale ed evidenzia un aumento costante del
numero dei soggetti non autosufficienti), ha rilevato la necessità di incrementare le
prestazioni di tipo socio - assistenziale e socio-sanitario in particolare a domicilio,
sviluppando il ruolo di sostegno alla domiciliarità anche delle strutture residenziali ( Casa
– Protetta / RSA )
attraverso la destinazione di specifici posti destinati a ricoveri
temporanei di sollievo ed attuando una gestione maggiormente flessibile alle esigenze
dell’utenza dei servizi semi – residenziali (Centro Diurno ) .
L’esperienza dei Piani di Zona e l’avvio di una programmazione d’ambito, se da un lato ha
consentito di superare il limite dimensionale dei singoli Comuni, ha evidenziato ancora la difficoltà
nel produrre un progetto integrato di programmazione; occorre rendere compatibili tra loro gli
strumenti operativi della pianificazione territoriale ( Piani della Salute / Piani di Zona / Piani delle
Attività Territoriali ) ; la frammentazione degli interventi sociali e socio - sanitari ha richiesto , e
richiede tuttora con riferimento alla popolazione anziana, la responsabilità di investire con un‘
offerta di servizi ed interventi socio – sanitari qualificati attraverso un sistema che dovrà essere
capace di fornire risposte adeguate ai nuovi bisogni quali quelli , ad esempio , della non
autosufficienza .
7
Zona sociale di Castelfranco Emilia – presidi e servizi pubblici e privati presenti sul
territorio distrettuale ed indicazioni delle relative forme gestionali .
Considerato che il processo di costituzione dell’Azienda dei Servizi alla Persona e di
trasformazione delle IPAB si inserisce nel più complessivo processo di riorganizzazione delle
forme pubbliche di produzione ed erogazione dei servizi sociali e socio – sanitari, si è proceduto
ad effettuare una attività ricognitiva , finalizzata a valutare se e quali servizi (oltre a quelli già
prodotti dall’ IBAP ) sia opportuno conferire all’azienda stessa , per esigenze di qualificazione ,
razionalizzazione organizzativa , economicità e semplificazione .
Detta attività ricognitiva è stata effettuata non limitandosi ad una semplice rilevazione
nominalistica, ma esplicitando gli elementi utili alla costruzione di una rete territoriale integrata di
offerta pubblica complessiva nonché delle condizioni dell’offerta di servizi assistenziali e socio
sanitari pubblici e privati convenzionati .
Al fine di evidenziare il quadro dei servizi esistenti a livello distrettuale e le forme di gestione
associata attivate si indica, nella tabella di seguito riportata , il quadro esistente sia a livello di
singolo Comune che in forma associata, della rete dei servizi previsti dalla pianificazione di zona,
con l’indicazione delle forme con cui oggi ne viene garantita l’erogazione.
Nella Zona Sociale di riferimento (distretto nr. 7 di Castelfranco Emilia) tre sono le IPAB che, dalle
informazioni in nostro possesso, risultano contenute negli elenchi regionali, di cui una sola , IPAB
“ Delia Repetto” di Castelfranco Emilia , ha deliberato ai sensi delle direttive regionali in materia di
procedere alla trasformazione in Azienda Pubblica di Servizi alla persona.
A tal proposito:
1. IPAB” Delia Repetto “ con sede a Castelfranco Emilia con atto del Consiglio di Amministrazione
n. 5 del 29 marzo 2005 , inviato al sindaco del Comune di Castelfranco , con nota prot./IPAB n.
277 del 4 aprile 2005 , successivamente rettificata con atto n. 11 del 12 maggio 2005 , ha
deliberato , dichiarandone la piena veridicità , le seguenti attestazioni :

Attività : anziani

Bilancio previsione 2004 : € 2.298.318

Patrimonio al 31.12.2004 : € 1.002.316,35

Utenza assistita : n. 62 casa protetta / n. 34 presso centro diurno

Personale dipendente al 31.12.2004 : 21 unità ( 1 direttivo , 2 amministrativi , 18 operatori
socio- assistenziali )

Consiglio di Amministrazione : 5 membri di nomina comunale
8
2. Fondazione “Dott. Angelo Risi” (sede legale a Modena e sede amministrativa a Milano) con nota
del 25 maggio 2006 ha fornito al Comune di Castelfranco Emilia-Istituzione per la gestione dei
servizi sociali le seguenti attestazioni:

Attività : minori

Bilancio previsione 2004 : € 8.000,00

Patrimonio al 31.12.2004 : € 391.992,38

Utenza assistita : 0

Personale dipendente al 31.12.2004 : nessun dipendente

Consiglio di Amministrazione : 5 membri ( parroco di Gaggio , Sindaco di Castelfranco
Emilia
,
Direttore
dell’Istituto
Salesiano
di
Bologna
,
Legale
rappresentante
dell’associazione Don Bosco “ Onlus “ di Torino , Legale rappresentante dell’Ispettoria
Salesiana Lombardo Emiliana )
3 Opera Pia “Familiare Calanchi Dott. Bernardo fu Pietro” (sede legale a Ravarino) ha inviato con
nota del 15.03.06 pervenuta al Comune di Ravarino (nota prot. Nr. 2535/15.03.06) ha fornito le
seguenti attestazioni:

Attività : minori

Bilancio previsione 2004 : € 15.470,20

Patrimonio al 31.12.2004 : € 2.030,30

Utenza assistita : 1

Personale dipendente al 31.12.2004 : nessun dipendente

Consiglio di Amministrazione : 3 membri ( presidente nominato dal Sindaco di Ravarino,
parroco pro-tempore di Ravarino , consigliere di nomina comunale )
Si indicano, inoltre, altre Fondazioni presenti sul territorio distrettuale
A. “ Fondazione Opera Pia Avvocato Giuseppe Fregni” Via Brandolini 4, 41030 Solara di
Bomporto. Attività svolta: gestione Scuola Materna.
B. “Fondazione Savioli” Via Savioli 18, 41013 Castelfranco Emilia. Attività svolta: attività di
culto educative ed assistenziali
C. “ Fondazione Casarini Camangi Paolo” ,
Via Manzolino Est n. 6, 41013 Castelfranco
Emilia. Attività svolta: Assistenza e promozione sociale e culturale dei giovani in stato di
bisogno e/o all’assistenza di persone bisognose di qualsiasi età oltre ad attività culturali
ispirate alla religione cattolica.
D. “Fondazione S. Giuseppe” – via Pieve 33, 41015
Nonantola. Attività svolta: gestione
Scuola Materna Paritaria.
9
IL PROGRAMMA PER LE TRASFORMAZIONI AZIENDALI .
Modalità per l’erogazione dei servizi da parte dell’ ASP sulla base degli obiettivi fissati dal
Piano di Zona.
Il programma delle trasformazioni aziendali avvia, anche nel Distretto nr. 7 di Castelfranco E., il
processo di costituzione di una Azienda Pubblica di servizi alla persona “funzionale” e quindi
deputata ad attuare i programmi zonali sociali e socio - sanitari integrati.
Il
livello di alta responsabilità in capo al Comitato dei Sindaci del distretto, esclude pertanto
l’eventualità che le predette funzioni possano essere la risultanza dell’azione – gestione di una
Azienda di Servizi alla Persona , che resta pertanto organismo gestionale .
I Comuni del Distretto n. 7 a partire dal Piano di Zona triennale 2002-2004 hanno avviato una
riorganizzazione dei servizi orientata a realizzare il massimo possibile di efficienza e di
economicità , attraverso un nuovo modello organizzativo del Distretto socio sanitario integrato.
Il Piano di Zona Distrettuale 2005-2007 ha confermano il sistema di “welfare” territoriale ri-orientato
secondo principi, finalità e obiettivi fissati dalla normativa nazionale (L.328/200) e regionale (l.r.
2/2003) e quindi
un sistema dei servizi sociali, socio - sanitari ed educativi, programmato,
coordinato e controllato dai Comuni e gestito direttamente o per delega a mezzo dell’Azienda
sanitaria e della Istituenda Azienda dei Servizi alla persona .
Tutti i Comuni del Distretto nr. 7, espressione della Zona Sociale comprendente i Comuni di
Castelfranco Emilia, Nonantola, S.Cesario s/P e Unione dei Comuni del Sorbara (Bastiglia,
Bomporto e Ravarino), intendono pertanto costituire una Azienda Pubblica di Servizi alla Persona,
a partire dai servizi sociali e socio - sanitari rivolti alla popolazione anziana .
L’istituenda Azienda avrà pertanto inizialmente per oggetto della propria attività , i servizi pubblici
conferiti dall’IPAB “Delia Repetto” di Castelfranco Emilia ( trasformata ai sensi delle direttive
nazionali e regionali che disciplinano la materia ) ed i servizi socio - assistenziali e socio – sanitari
della rete integrata a favore della popolazione anziana , in costanza e secondo l’articolazione
indicata nel Piano di Zona Distrettuale 2005-2007.
10
In particolare (Dati relativi al 31.12.2004):
Tipologia di Servizio
Casa protetta Ipab
Comune
Nr.
Nr
Posti utenti
Ambito di intervento
Castelfranco Emilia
62
Distrettuale
Castelfranco Emilia
20
Castelfranco Emilia , San
“ Delia Repetto “
Centro Diurno Ipab
“ Delia Repetto “
Cesario
Casa Protetta comunale
Ravarino
60
Distrettuale
Centro Diurno comunale
Ravarino
10
Ravarino , Bastiglia ,
Bomporto , Nonantola
Comunità Alloggio
Ravarino
10
Distrettuale
Centro Diurno
Nonantola
20
Distrettuale
RSA
Castelfranco
20
Distrettuale
Assistenza domiciliare
presente in ogni
Comunale
Comune
(in fase di completamento)
Assistenza domiciliare
194
Comunale
540
Distrettuale
168
Distrettuale
integrata
Tali servizi sono rivolti a tutte
le categorie di utenti
Centro di ascolto demenze
Sede a Castelfranco
e Bomporto
Totale
202
902
Sulla base di quanto indicato dalla programmazione zonale , relativamente ai servizi che saranno
inizialmente conferiti all’istituenda azienda , si precisa che l’obiettivo alto della programmazione
Distrettuale è rappresentato dal sostegno alla domiciliarità che pertanto dovrà divenire obiettivo
prioritario gestionale della futura ASP , anche attraverso lo sviluppo di forme di “ sollievo “ presso i
servizi residenziali e semi - residenziali .
11
Ai sensi di quanto indicato dalle normative regionali tra gli obiettivi prioritari della zona sociale di
Castelfranco Emilia vi è inoltre
l’attuazione di un processo di riorganizzazione delle cure
domiciliari, finalizzato a superare modalità di erogazione separate per categorie di utenti e ad
individuare un modello unico di assistenza domiciliare integrata , sanitaria e socio- assistenziale .
Tale processo vuole attivare anche un percorso per garantire l’integrazione delle diverse
competenze professionali, al fine di realizzare progetti unitari volti a soddisfare i bisogni di tutti i
soggetti di qualsiasi età che necessitano di una assistenza continuativa o limitata nel tempo,
erogabile al loro domicilio e sostenibile dal nucleo familiare .
I Comuni potranno successivamente conferire all’azienda , in coerenza con le esigenze della
programmazione sociale di zona , ed anche al fine realizzare un ottimale livello di equilibrio
economico – finanziario , la produzione ed erogazione di ulteriori servizi .
Sostenibilità economica e convenienza organizzativa della scelta
Richiamando quanto già sottolineato nei “Primi orientamenti assunti dal Comitato dei Sindaci del
Distretto nr. 7 rispetto al programma delle trasformazioni Aziendali” parte integrante del Piano di
Zona 2005-2007 , nel quale in particolare si indicava che “il ripetuto richiamo della Regione alla
esplicita valutazione della “congruità economica” richiede sia valutazioni storico statiche sui
documenti a consuntivo delle gestioni pregresse che proiezioni almeno triennali in cui i fattori della
produzione dei servizi siano certi e verificabili “
Va ricordato infatti che l’Azienda funzionerà mediante il finanziamento pubblico (prevalente) e
privato (costo come corrispettivo di servizio reso al cittadino). In entrambe le ipotesi, la funzione
del Sindaco assume la più alta valenza etica nella misura in cui deve garantire che la risorsa
impegnata sia equivalente al beneficio apportato”.
“Si ritiene comunque che l’ASP non debba farsi carico dei disavanzi eventualmente evidenziati dai
consuntivi delle IPAB al momento della costituzione dell’Azienda pubblica di servizi alla Persona.
Pertanto per il ripiano degli eventuali disavanzi della IPAB “Delia Repetto”, il Comune sede della
stessa proporrà, d’intesa con gli altri Comuni del Distretto, un piano di rientro pluriennale” (rif.
Linee guida regionali del 2 febbraio 2006)
Il processo di costituzione dell’Azienda rappresenta due fasi distinte e successive:
1. la conoscenza delle situazioni economiche e patrimoniali riferite ai servizi da conferire e/o
assegnare alla futura Azienda per evitare il rischio che le decisioni e le azioni poste in
essere dalla futura Azienda determinino, fin dall’inizio, situazioni di disequilibrio economico
non tempestivamente governabili (1° fase)
2. la valutazione della convenienza organizzativa e della congruità economica della futura
Azienda (2° fase)
12
Il processo di aziendalizzazione, caratterizzato dal passaggio dall’attività di erogazione a quella di
produzione di servizi ad alta intensità di capitali, consentirà di superare i limiti della contabilità
tradizionale di tipo finanziario cui anche le Ipab sono tenute. Quest’ultima è una contabilità
caratterizzata da notevoli limiti informativi ed è finalizzata più a controllare la gestione, ad
assicurare il rispetto delle procedure, a favorire il pareggio formale tra entrate e spese e la
conservazione formale dei patrimoni che non a fornire le conoscenze necessarie alla gestione.
Con riferimento alla I° fase del processo di Aziendalizzazione, i Comuni del Distretto e la
trasformanda IPAB hanno proceduto ad effettuare una prima rilevazione di dati di natura
finanziaria ed economico – patrimoniali inerenti i servizi da conferire e/o assegnare alla futura
Azienda .
Nell’ambito della elaborazione del successivo Piano di Trasformazione Aziendale , strumento con
cui si definiscono compiutamente le indicazioni strategiche e programmatiche contenute nel
presente Programma , i Comuni , congiuntamente all’ IPAB , al fine di elaborare / perfezionare gli
elementi analitici che caratterizzeranno il Piano aziendale procederanno ad una analisi e verifica
della situazione amministrativa , finanziaria , economico- patrimoniale ed organizzativa dei servizi
dell’IPAB in corso di trasformazione e dei servizi comunali che si intende conferire .
Attraverso tale analisi saranno tra l’altro confrontati i costi ed i proventi dell’esercizio , al fine di
valutare se la gestione dei differenti servizi ha rispettato la condizione-vincolo di raggiungimento
dell’equilibrio economico evidenziando altresì informazioni in ordine alla potenzialità della gestione
ed all’andamento prospettico della stessa quali in particolare :

dipendenza da trasferimenti comunali/regionali

esistenza di crediti in sofferenza (rette insolute)

scarsa o nulla generazione di risorse per sostegno investimenti, e conseguente totale
dipendenza a da soggetti esterni

situazione ambientale di aumento delle aree di disagio e di povertà che possono portare i
Comuni a doversi accollare quote più ampie di integrazioni rette

rigidità della struttura dei costi
In generale emerge che la gestione finanziaria di taluni servizi (casa protetta – centro diurno –
comunità alloggio ) che saranno conferiti alla costituenda azienda raggiunge il pareggio di bilancio
mediante trasferimenti in conto corrente di/ dei Comuni della zona sociale; relativamente in
particolare ai servizi gestiti dalla trasformando IPAB i Comuni hanno sostenuto ,attraverso
finanziamenti in conto capitale , parte delle spese per interventi di manutenzione straordinaria ed
acquisto di attrezzature.
13
Con riferimento all’esercizio finanziario 2005, i finanziamenti/contributi, sia di parte corrente e/o sia
in conto capitale, posti a carico dei Comuni del Distretto per conseguire il pareggio di bilancio e/o
per effettuare interventi straordinari relativamente ad alcuni dei servizi che verranno conferiti alla
futura ASP, sono di seguito rappresentati. In particolare:
Servizi residenziali / semi residenziali gestiti dal Comune di Ravarino
Tipologia
Ambito
di servizio
servito
territoriale Retta
conto corrente
conto capitale
giornaliera
utente
del € 46,00
equilibrio tra costi / € 0,00
Casa
Comuni
Protetta
Distretto
ricavi
Centro
Comuni di Bastiglia/ € 20,00
A
Diurno
Bomporto /Ravarino
Comuni
Nonantola
Bastiglia/ Bomporto
dei € 0,00
carico
di
/Ravarino
/Nonantola
€ 31.855,00
Comunità
Comuni
alloggio
Distretto
del € 30,00
equilibrio tra costi / € 0,00
ricavi
Servizi residenziali /semi residenziali gestiti dall’IPAB “Delia Repetto“ di Castelfranco E.
Tipologia di Ambito
servizio
territoriale Retta
servito
conto corrente
conto capitale
giornaliera
Utente
Casa
Comuni
Protetta
Distretto
del € 48,81
A carico Comuni di A
carico
Comuni
di
Castelfranco / San Castelfranco / San Cesario
Cesario .
€ 0,0
di € 29,11
€ 0,0
Centro
Comuni
A carico Comuni di A
Diurno
Castelfranco / San
Castelfranco / San Castelfranco / San Cesario .
Cesario
Cesario .
€ 32.188,80
RSA
Comuni
(2°
Distretto
del € 48,81
A
carico
carico
Comuni
di
€ 0,0
tutti
i A
carico
Comune
di
Comuni della zona Castelfranco .
semestre
sociale .
2005 )
€ 57.249,00
€ 46.947,59
14
Si riporta di seguito la rilevazione di alcuni elementi Finanziari - Economici – Patrimoniali riferiti ai
servizi che si intende conferiti alla costituenda Azienda :
SERVIZI GESTITI DAI COMUNI
A ) Servizio di assistenza Domiciliare ( analisi comparata tra i Comuni )
INDICATORI E TIPOLOGIA DEL SERVIZIO
Scheda informativa sulla gestione dei servizi di Assistenza Domiciliare
Distretto di Castelfranco Emilia
Indicatori
Castelfranco
Nonantola
Unione
San
Comuni
Cesario
del
Sorbara
Numero annuo assistiti
101
43
43
20
Numero medio mese assistiti
57,5
28,33
31,83
19
Numero prestazioni anno
11.336
5.329
4.921
1.850
Giorni di assistenza
304
303
304
304
Organico- unità
10
4
5
2
Organico-ore
18.320
7.488
4.908
3.655
Tempo medio prestazioni
22,30 miniuti
30 minuti
40 minuti
1 ora
Tempo medio spostamenti
20 minuti
10 minuti
15 minuti
10
minuti
Ore effettiva assistenza
12.620
2.334
2.447,50
3.100
si
si
si
si
si
si
si
Tipologia del Servizio
Solo mattina
Mattina e pomeriggio
no
Mattina pomeriggio e sera
no
no
no
Festivi
no
no
no
no
si
15
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
UTENZA
Comune
Nr. utenti
% di
distribuzione
nr. utenti nel
distretto
Numero complessivo anno 2005 Castelfranco Emilia
nel Distretto n. 207
n. 101
48,80%
Nonantola
n. 43
20,77%
San Cesario sul Panaro
n. 20
9,66%
Unione del Sorbara
n. 43
20,77%
Totale n. 207
Comune
100,00%
Nr. utenti
% di
distribuzione
nr. utenti nel
distretto
Numero al 31.12.05
nel Distretto n. 142
Castelfranco Emilia
n. 60
42,25%
Nonantola
n. 30
21,13%
San Cesario sul Panaro
n. 19
13,38%
Unione del Sorbara
n. 33
23,24%
Totale n. 142
Tipologia
Comune
100,00%
N. anziani in
N. anziani in carico
carico
al 31.12.2005
nell’anno
2005
Castelfranco Emilia
74
39
Nonantola
38
25
San Cesario sul Panaro
16
16
Unione del Sorbara
37
29
Comune
N. Disabili in
N. Disabili in
carico
carico al
nell’anno
31.12.2005
2005
Castelfranco Emilia
18
13
Nonantola
2
2
San Cesario sul Panaro
2
2
Unione del Sorbara
4
4
16
Comune
N. Adulti in
N. Adulti in carico
carico
al 31.12.2005
nell’anno
2005
Castelfranco Emilia
8
7
Nonantola
3
3
San Cesario sul Panaro
2
1
Unione del Sorbara
2
0
Comune
N. Minori in
N. Minori in carico
carico
al 31.12.2005
nell’anno
2005
Castelfranco Emilia
1
1
Nonantola
0
0
San Cesario sul Panaro
0
0
Unione del Sorbara
0
0
17
SPESE CONTO CORRENTE
PERSONALE
Comune
Tipologia
Numero
Oneri
Operato- Annuali
ri
Oneri
Totale
Totale
Annuali
Costo
Costo
Annuale
Orario
Diretti (solo Riflessi
dipendenti
(solo
comunali
dipendenti
comunali)
Tempo
4
€ 65.335,70
€ 17.431,57 € 82.767,27
€ 11,67
2
€ 45.723,48
€ 12.199,03 € 57.922,51
€ 15,47
€ 78.961,77
€ 10,55
determinato
Castelfranco
Tempo
Emilia
indeterminato
Appalto
4
€ 219.651,55
TOTALE
Tempo
1
€ 15.557,50
€ 6.430,21
€ 21.960,71
€ 11,76
3
€ 55.269,52
€ 20.561,06 € 75.830,58
€ 13,47
determinato
Nonantola
Tempo
indeterminato
€ 97.791,29
TOTALE
San Cesario
Appalto
sul Panaro
TOTALE
Tempo
Unione del
indeterminato
Sorbara
Appalto
€ 56.362,69
2
€ 15,42
€ 56.362,69
1
4
TOTALE
TOTALE SPESE DI PERSONALE
€ 19.683,00
€ 7.084,00
€ 26.767,00
€ 14,30
€ 53.180,00
€ 15,60
€ 79.947,00
€ 453.752,53
18
SPESE SPECIFICHE DI GESTIONE (necessarie per garantire il corretto funzionamento dei
servizi)
Comune
N. automezzi
Spesa
Castelfranco Emilia
4
€ 8.252,53
Automezzi
Nonantola
3
€ 2.500,00
(bollo,
Unione del Sorbara
2
€ 2.045,00
assicurazione,
Totale spesa
€ 12.797,53
benzina, ecc)
Comune
Personale dedicato
Spesa
Castelfranco Emilia
15% di nr. 1 q.f. B3
€ 5.177,55
5% di nr. 1 q.f. D3
Nonantola
Supporto
6,39% di nr. 1 q.f. C3
€ 2.298,09
2,13% di nr. 1 q.f. D2
amministrativo
San Cesario sul
2,97% di nr. 1 q.f. C1
Panaro
1,00% di nr. 1 q.f. D1
Unione del Sorbara
6,39% di nr. 1 q.f. C1
€ 1.039,09
€ 2.353,54
2,13% di nr. 1 q.f. D3
€ 10.868,27
Totale spesa
Materiale
Comune
Spesa
Castelfranco Emilia
€ 2.153,36
vario Nonantola
(es vestiario)
€ 960,72
Unione del Sorbara
€ 1.189,00
Totale spesa
€ 4.303,08
TOTALE SPESE DI GESTIONE
€ 27.968,88
TOTALE COMPLESSIVO SPESE IN CONTO
€ 481.721,41
CORRENTE
19
ENTRATE
Entrate accertate/preventivate da USL per tutto il € 26.784,46
Distretto
Entrate accertate/preventivate da utenti per tutto il
€ 86.680,00
Distretto
Comune
Limite Isee per l’esonero
Castelfranco Emilia
€ 6.718,00
Soglia di
Nonantola
€ 5.824,50
esonero
San Cesario sul Panaro
€ 6.465,00
Unione del Sorbara
€ 0,00
Comune
Importo massimo orario
Tariffa oraria
Castelfranco Emilia
€ 13,94
applicata
Nonantola
€ 13,43
San Cesario sul Panaro
€ 11,17
Unione del Sorbara
€ 15,00
Comune
Castelfranco Emilia
Nr. 25 esoneri; nr. 14 al 20%; nr. 8 al
40%; nr. 4 al 60%; nr. 7 all’ 80%; nr. 43
Nr. di utenti
annuali inseriti
al 100%
Nonantola
Nr. 4 esoneri; nr. 6 al 20%; nr. 6 al 40%;
nelle diverse
nr. 3 al 60%; nr. 6 all’ 80%; nr. 18 al
fasce o che
100%
hanno retta
San Cesario sul Panaro
personalizzata
Nr. 8 esoneri, nr. 5 al 100%
Al restante numero di utenti è stata
applicata una retta personalizzata
calcolata in base all’Isee presentato
Unione del Sorbara
A tutti gli utenti è stata applicata una
retta personalizzata calcolata in base
all’Isee presentato in particolare nr. 15
utenti al 100%
20
Comparazione
tra numero utenti
e
Comune
raggruppamenti
Castelfranco Emilia
Nr. 39 utenti che pagano una retta da 0
degli importi
a € 3,00, nr. 12 utenti da € 3,00 a €
retta da € 0,00 a
9,00, Nr. 7 utenti da € 9,00 a €12,00, Nr.
€ 15,00
43 utenti pagano € 13,94
Nonantola
Nr. 10 utenti che pagano una retta da 0
a € 3,00, nr. 9 utenti da € 3,00 a € 9,00,
Nr. 6 utenti da € 9,00 a €12,00, Nr. 18
utenti pagano € 13,43
San Cesario sul Panaro
Nr. 8 utenti che pagano una retta da 0 a
€ 3,00, nr. 6 utenti da € 3,00 a € 9,00,
Nr. 1 utenti da € 9,00 a €11,00 e Nr. 8
utenti da € 11,17
Unione del Sorbara
Nr. 3 utenti che pagano una retta da 0 a
€ 3,00, nr. 8 utenti da € 3,00 a € 9,00,
Nr. 3 utenti da € 9,00 a €12,00, Nr. 4
utenti da € 12,00 a € 14,20 e Nr. 15 da €
15,00
% di copertura costo complessivo del servizio a
27,46%
livello Distrettuale calcolato su entrate
preventivate/accertate
21
B) Servizi residenziali / semi residenziali attualmente gestiti dal Comune di Ravarino:
SERVIZIO DI CASA – PROTETTA
ANNO 2005
UTENZA
Numero posti
60
Presenza media di utenti
57,9
Giorni di effettiva presenza 21.071
Ambito territoriale
Distrettuale
Presenza media di Utenti
Comune di Bastiglia
n. 5,5
9,50%
Comune di Bomporto
n. 10
17,2 %
Comune di Castelfranco E
n. 4
7%
Comune di Nonantola
n.17,30
30%
Comune di Ravarino
17,60
30,4%
Comune di San Cesario
1,5
2,5%
Comune di Modena
n. 2
3,5%
Integrazione retta da parte dei comuni
n. complessivo 16
€ 87.084,39
Comune di Bastiglia
n. 1
17.726,00
Comune di Bomporto
n. 2,5
6.375,00
Comune di Castelfranco E
/
0,00
Comune di Nonantola
n. 5
23.166,00
Comune di Ravarino
n. 3
5.394,71
Comune di San Cesario
n. 1
3.027,00
Comune di Modena
n.3
23.305,68
Azienda USl
n. 0,5
6.090,00
22
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
PERSONALE
TIPOLOGIA
Nr.
Funzione
Qualifica
Ore
Costo annuo
Costo orario per
settimanali
(complessivo)
appalto
FUNZIONI DI COORDINAMENTO ( r.a.a. / coordinatore )
Tempo
1
Coordinatore
D1
determinato
25 ore
14.089,33
(Periodo
gennaio/
Giugno )
36 ore
da settembre
Tempo
2
RAA
C1- B4
36
60.632,82
indeterminato
Appalto
/
Interinale
/
Altro (Specificare)
/
FUNZIONI SOCIO - ASSISTENZIALI ( osa – oss- animatore )
Tempo
/
determinato
Tempo
1
Animatore
27
Operatore
B3
36
26.362,86
indeterminato
Appalto
socio-
735.008,00
17,65
assistenziale
Interinale
/
Altro (Specificare) /
FUNZIONI AMMINISTRATIVE
Tempo
/
determinato
Tempo
4
indeterminato
Funzionario
D3
7 ore
Istruttori
C2/ C3
20 ore
amministrativi
(
servizi
sociali
25.669,96
(complessive)
/
economico
finanziario/ personale
)
Appalto
/
Interinale
/
Altro (Specificare)
/
23
SPESE IN CONTO CORRENTE
COSTI ALBERGHIERI
Ristorazione
242.680,00
( personale – acquisto alimenti – acquisto
servizio ristorazione)
Lavanderia e guardaroba
66.116,00
( personale – materiale - acquisto servizio )
Pulizia e sanificazione ambienti
130.962,00
( personale – materiale – acquisto servizio )
Utenze
55.600,00
Totale costi alberghieri
495.358,00
COSTI PER L’ASSISTENZA
Personale ( dipendente – acquisiti da terzi )
109.114,00
Formazione e aggiornamento
1.500,00
Podologo , barbiere , parrucchiere
13.630,00
Materiali di consumo
49.000,00
Appalto
735.008,00
Totale costi per l’assistenza
908.252,00
COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI
Personale
25.646,00
Formazione e aggiornamento
Spese organi di rappresentanza
Canoni assicurativi
2.700,00
Materiali di consumo
7.757,00
Contratto di servizio / altri costi amministrativi e
89.357,00
generali
Totale costi amministrativi e generali
125.460,00
COSTI EDILIZI
Personale
28.424,00
Manutenzione ordinaria beni immobili e impianti
13.397,00
Totale costi edilizi
41.821,00
TOTALE SPESE CONTO CORRENTE
1.570.891,00
COSTO GIORNALIERO PER UTENTE
74,6
24
SPESE IN CONTO CAPITALE
Manutenzione straordinaria
30.343,00
Acquisto attrezzature
22.450,00
Altro ( automezzi , dotazioni informatiche.. )
TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE
52.797,00
ENTRATE
Rette a carico ospiti
903.878,00
Oneri a rilievo sanitario
632.130,00
Rimborsi da AUSL per beni e servizi
0,00
Integrazione rette da parte dei Comuni
87.084,00
Contributi comunali per il conseguimento del
0,00
pareggio di bilancio
Proventi diversi
0,00
TOTALE ENTRATE
1.623.092,00
25
ELEMENTI ECONOMICI E PATRIMONIALI
CONTO ECONOMICO / STATO PATRIMONIALE
( dato aggiornato al 31.12.2005 )
Voci
2005
A. Valore della produzione dei servizi
- Ricavi delle prestazioni
1.623.092,00
- Ricavi da copertura di costi sociali
- Variazione rimanenze in inventario
3.500,00
- Incrementi affidamento servizi
- Altri ricavi e proventi
Totale valore della produzione
B. Costi della produzione
1. Per materie prime, sussidiarie e di consumo
2. Per servizi
3. Per godimento beni di terzi
4. Per il personale:
-
Salari e stipendi
-
Oneri sociali
-
TFR
-
Trattamento di quiescenza
-
Altri costi
5. Ammortamenti e svalutazioni:
-
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
-
Ammortamento immobilizzazioni materiali
-
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
-
Svalutazione crediti compresi nell’attivo circolante e nelle
1.626.592,00
52.606,00
1.219.010,00
5.395,00
200.514,00
42.610,00
disponibilità liquide
-
Valutazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di
consumo e merci
-
Accantonamenti per rischi
-
Altri accantonamenti
4.826,00
89.357,00
Oneri diversi di gestione
1.614.318,00
Totale costi della produzione
Differenza tra valore e costi della produzione
12.274,00
C. Proventi e Oneri Finanziari
1. Proventi da Comuni: conferimenti e trasferimenti (no rette)
26
2. Altri proventi finanziari:
-
Da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
-
Da titoli iscritti nelle immobilizzazioni non costituenti
partecipazioni
-
Da titoli iscritti nell’attivo circolante non costituenti
partecipazioni
3. Proventi diversi dai precedenti
4. Interessi ed oneri finanziari diversi
Totale proventi e oneri finanziari
D. Rettifiche di valore di Attività finanziarie:
1. Rivalutazioni:
-
Di partecipazioni dei Comuni
-
Di immobilizzazioni finanziarie non costituenti partecipazioni
-
Di titoli iscritti nell’attivo circolante non costituenti
partecipazioni
-
Altri
2. Svalutazioni:
-
Di partecipazioni
-
Di immobilizzazioni finanziarie non costituenti partecipazioni
-
Di titoli iscritti nell’attivo circolante non costituenti
partecipazioni
Totale delle rettifiche
E. Proventi e Oneri Straordinari
11.326,00
Proventi
Oneri
Totale oneri e proventi straordinari
Risultato prima delle Imposte
12.384,00
Imposte sul reddito d’esercizio ( IRAP )
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
11.216,00
27
ATTIVO
2005
PASSIVO
2005
A. Crediti verso enti pubblici
A. Patrimonio netto
1.921.908,00
di riferimento per capitale di
1.Capitale in dotazione
dotazione deliberato da
2. Riserva legale o statutaria
versare
Totale crediti
-
fondo rinnovo impianti
-
fondo finanziamento e sviluppo
B. Immobilizzazioni:
investimenti
-
1.398.947,0 3. Altre riserve
1. Immobilizzazioni
immateriali
Costi
di
0
impianto
altre
e
-
di
fondo contributi in c/capitale per
investimenti
ampliamento
-
altre
Costi di ricerca,sviluppo e
4. Utili ( perdite) a nuovo
pubblicità.
5. Utili ( perdita) d’esercizio
Immobilizzazioni in corso e
B. Fondi rischi e oneri
acconti
Altre
41.150,00
Per il trattamento di quiescenza
Per imposte
2. Immobilizzazioni
Altri
materiali:
C. Fondo TFR
- Terreni e fabbricati (in
proprietà)
- Impianti e macchinari
D. Debiti
- Attrezzature e presidi
- Obbligazioni –Quota esigibile oltre l’anno
socio-sanitari
-Verso banche-Quota esigibile oltre l’anno
- Altri beni
- Verso altri finanziatori-Quota esigibile
- Immobilizzazioni in corso e
oltre l’anno
acconti
- Mutui Quota esigibile oltre l’anno
453.282,00
- Acconti- Quota esigibile oltre l’anno
3. Immobilizzazioni
- Verso fornitori-Quota esigibile oltre l’anno
finanziarie:
Rappresentati da titoli di credito-Quota
- Partecipazioni in altre
esigibile oltre l’anno
imprese pubbliche e/o
Verso controllanti-Quota esigibile oltre
private.
l’anno
- Crediti (per ciascuna voce
Tributari- Quota esigibile oltre l’anno.
di credito indicare gli importi
Verso istituti di previdenza sociale-Quota
esigibili entro l’esercizio
successivo):
-
3.954,00
esigibile oltre l’anno
Altri- Quota esigibile oltre l’anno.
verso controllanti
(Comuni-Provincia –
Regione-Stato)
28
E. Ratei e risconti
SERVIZIO DI CENTRO – DIURNO
ANNO 2005
UTENZA
Numero posti
10
Presenza media di utenti
8
Giorni di effettiva presenza 1.659
Ambito territoriale
Distrettuale
Presenza media di Utenti
Comune di Bastiglia
n. 1
%12,50
Comune di Bomporto
n. 3,25
40,62%
Comune di Castelfranco E
0
0
Comune di Nonantola
n. 1,50
18,75%
Comune di Ravarino
n. 2,25
28,13%
Comune di San Cesario
0
0
Integrazione retta da parte n. 0
dei Comuni
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
PERSONALE
Tipologia
Nr.
Funzione
Qualifica
Ore
Costo annuo Costo orario per
settimanali
(complessivo appalto
)
FUNZIONI DI COORDINAMENTO ( r.a.a. / coordinatore )
Tempo
Coordinatore
determinato
casa – protetta
Tempo
RAA
indeterminato
casa – protetta
Appalto
/
Interinale
/
Altro
(Specificare)
FUNZIONI SOCIO - ASSISTENZIALI ( osa – oss- animatore )
Tempo
29
determinato
Tempo
2
36
Operatore socio-
indeterminato
assistenziale
Appalto
Utilizzo
55.800,00
15,14
personale solo
per sostituzioni
/
Interinale
Altro
(Specificare)
FUNZIONI AMMINISTRATIVE
Tempo
determinato
Tempo
2
D3
Funzionario
indeterminato
10 ore
7.700,00
compless
C2
Istruttore
ive
amministrativo
Appalto
/
Interinale
/
Altro
(Specificare)
SPESE IN CONTO CORRENTE
COSTI ALBERGHIERI
Ristorazione
8.000,00
( personale – acquisto alimenti – acquisto
servizio ristorazione )
Lavanderia e guardaroba
355,00
( personale – materiale - acquisto servizio )
Pulizia e sanificazione ambienti
13.100,00
( personale – materiale – acquisto servizio )
Utenze
2.000,00
Totale costi alberghieri
23.455,00
COSTI PER L’ASSISTENZA
Personale ( dipendente – acquisiti da terzi –
55.800,00
30
appalto )
Formazione e aggiornamento
Podologo , barbiere , parrucchiere
Materiali di consumo
3.360,00
Appalto
9.180,00
Totale costi per l’assistenza
68.340,00
COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI
Personale
7.700,00
Formazione e aggiornamento
Spese organi di rappresentanza
Canoni assicurativi
Materiali di consumo
Contratto di servizio / altri costi amministrativi e
generali
Totale costi amministrativi e generali
7.700,00
COSTI EDILIZI
Personale
Manutenzione ordinaria beni immobili e impianti
1.500,00
Totale costi edilizi
1.500,00
TOTALE SPESE CONTO CORRENTE
99.495,00
COSTO GIORNALIERO PER UTENTE
69,5
SPESE IN CONTO CAPITALE
Manutenzione straordinaria
Acquisto attrezzature
Altro ( automezzi , dotazioni informatiche.. )
TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE
O,OO
31
ENTRATA
Rette a carico ospiti
36.452,00
Oneri a rilievo sanitario
21.408,00
Rimborsi da AUSL per beni e servizi
Integrazione rette da parte dei Comuni
Contributi comunali per il conseguimento del
31.855,00
pareggio di bilancio
Proventi diversi
TOTALE ENTRATE
SERVIZIO DI COMUNITA’ ALLOGGIO
ANNO 2005
UTENZA
Numero posti
10
Presenza media di utenti
5,41
Giorni di effettiva
1.915
presenza
Ambito territoriale
Distrettuale
Presenza media di Utenti
Comune di Bastiglia
n. 1,83
33,83 %
Comune di Bomporto
n.0, 58
10,72%
Comune di Castelfranco E
n.1
18,48%
Comune di Nonantola
/
/
Comune di Ravarino
n.2
36,97%
Comune di San Cesario
/
/
32
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
PERSONALE
TIPOLOGIA
Nr.
Funzione
Qualifica
Ore
Costo annuo
Costo orario per
settimanali
(complessivo)
appalto
FUNZIONI DI COORDINAMENTO ( r.a.a. / coordinatore )
Tempo
determinato
Tempo
indeterminato
Appalto
Interinale
Altro
(Specificare)
FUNZIONI SOCIO - ASSISTENZIALI ( osa – oss- animatore )
Tempo
determinato
Tempo
indeterminato
Appalto
n.1
Operatore socio -
24 ore
19.344,00
15,14
assistenziale
Interinale
Altro
(Specificare)
FUNZIONI AMMINISTRATIVE
Tempo
determinato
Tempo
n.2
Funzionario
D3
Istruttore
C2
6 ore
4.505,63
indeterminato
amministrativo
Appalto
Interinale
Altro
(Specificare)
33
SPESE IN CONTO CORRENTE
COSTI ALBERGHIERI
Ristorazione
( personale – acquisto alimenti – acquisto
16.356,00
servizio ristorazione)
Lavanderia e guardaroba
1.686,00
( personale – materiale - acquisto servizio )
Pulizia e sanificazione ambienti
3.150,00
( personale – materiale – acquisto servizio )
Utenze
7.900,00
Totale costi alberghieri
29.092,00
COSTI PER L’ASSISTENZA
Personale ( dipendente – acquisiti da terzi )
/
Formazione e aggiornamento
/
Podologo , barbiere , parrucchiere
/
Materiali di consumo
/
Appalto
19.344,00
Totale costi per l’assistenza
19.344,00
COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI
Personale
4.505,63
Formazione e aggiornamento
Spese organi di rappresentanza
Canoni assicurativi
Materiali di consumo
400,00
Contratto di servizio / altri costi amministrativi e
generali
Totale costi amministrativi e generali
4.905,63
COSTI EDILIZI
Personale
Manutenzione ordinaria beni immobili e impianti
3.073,00
Totale costi edilizi
3.073,00
TOTALE SPESE CONTO CORRENTE
56.414,63
COSTO GIORNALIERO PER UTENTE
29,50
34
SPESE IN CONTO CAPITALE
Manutenzione straordinaria
1.300,00
Acquisto attrezzature
Altro ( automezzi , dotazioni informatiche.. )
TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE
1.300,00
ENTRATA
Rette a carico ospiti
57.900,00
Oneri a rilievo sanitario
8.740,00
Rimborsi da AUSL per beni e servizi
/
Integrazione rette da parte dei Comuni
/
Contributi comunali per il conseguimento del
/
pareggio di bilancio
Proventi diversi
/
TOTALE ENTRATE
66.640,00
C) Servizi semiresidenziali di prossima gestione da parte del Comune di Nonantola
SERVIZIO CENTRO DIURNO ( in fase di attivazione )
STATO PATRIMONIALE
Immobilizzazioni ( in corso )
conf. iniziali
2005
1.050.0000
valore di costo
1.050.000
ammortamento annuo ( 3% - durata 33 anni )
31.500
SP ( passivo ) – fondo ammortamento
31.500
Rimanenze
Attivo circolante
35
Ratei e Risconti
Totale attivo
1.050.0000
PATRIMONIO NETTO
78.250
Capitale sociale
Riserve
Risultato d’esercizio
TOTALE DEBITI
971.750
Fondi per rischi e oneri ( fondo imposte differite )
Trattamento fine rapporto
Debiti di cassa
Altri debiti
971.750
Debiti finanziari ( emissione BOC per 1.050.000,00 )
(Quota rimborsata al 31.12.2005 )
78.250
RATEI E RISCONTI
TOTALE PASSIVO
971.750
CONTO ECONOMICO
2005
FATTURATO
COSTI DI GESTIONE
( 37.876)
Interessi passivi BOC
37.876,13
MOL
( 37.876)
AMMORTAMENTI
A regime – ammortamento annuo ( 3% - durata 33 anni )
31.500
Immateriali
Materiali
UTILE OPERATIVO NETTO
( 37.876)
Oneri finanziari su mutuo
Proventi Finanziari
Proventi ed oneri finanziari
UTILE OPERATIVO IMPOSTO
( 37.876)
Imposte correnti
Imposte differite
RISULTATO D’ESERCIZIO
( 37.876)
36
D) Centro di Ascolto demenze ( servizio distrettuale )
PERSONALE
Tipologia
n.
Funzione
Qualifica
Ore settimanali
Costo
costo
annuo
orario
(
per appalto
complessivo
)
Tempo
/
determinato
Tempo
1
indeterminato
Operatore
36 ore
28.268,11
Tempo parziale
2.458,10
Socioassistenziale
Operatore
1
per
Sostituzioni
Totale personale
30.726,21
SPESE IN CONTO CORRENTE
Utenze telefoniche , acquisto cancelleria , consulenza giuridica e
3.380,40
assistenza tecnica
37
SERVIZI GESTITI DALL’IPAB
(Dati comunicati dall’IPAB con note e-mail del 6 e 10 giugno 2006)
SERVIZIO DI CASA – PROTETTA
ANNO 2005
UTENZA
Numero posti
62
Presenza media di utenti
60.8
Giorni di effettiva presenza 22203
Ambito territoriale
Distrettuale
Presenza media di Utenti
Comune di Bastiglia
n.
%
Comune di Castelfranco E
80
57.22
Comune di Nonantola
2
1.43
Comune di Ravarino
1
0.71
Comune di San Cesario
2
1.43
Comune di Bomporto
Integrazione retta da parte dei comuni
n. 18
Comune di Bastiglia
Comune di Bomporto
Comune di Castelfranco E
Comune di Nonantola
Comune di Ravarino
Comune di San Cesario
38
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
PERSONALE
natura
nr.
funzione
qualifica
rapporto lavoro
ore
costo annuo
costo orario per
settimana (complessivo appalto
)
FUNZIONI DI COORDINAMENTO ( r.a.a. / coordinatore )
Tempo
determinato
Tempo
indeterminato
0,50
2
Coordinam.
Direttore
18
28.587
Respons. Att.
R.A.A.
36
70.510
Appalto
Interinale
Altro
(Specificare)
FUNZIONI SOCIO - ASSISTENZIALI ( osa – oss- animatore )
Tempo
2
Addetto ass.
O.S.S.
36
66.665
9,92
Addetto ass.
O.S.S.
36
339.152
Appalto
15,84
Addetto ass.
O.S.S.
36
402.627
Interinale
2,45
Addetto ass.
O.S.S.
36
102.261
determinato
Tempo
indeterminato
Altro
(Specificare)
FUNZIONI AMMINISTRATIVE
Tempo
determinato
Tempo
indeterminato
0,50 Direzione
1
Amministrative
0,55 Amministrative
Direttore
18
28.587
Ist. dir.
36
36.586
Ist. amm.
14
13.442
36
4.139
Appalto
Interinale
0,18
Amministrative
Ist. amm.
Altro
(Specificare)
39
FUNZIONI AUSILIARIE
Appalto
0,95
Servizi gener.
Guardarob
32
29.137
0,83
“
Manutent.
12
9.597
SPESE IN CONTO CORRENTE
COSTI ALBERGHIERI
€ 224.268
Ristorazione
( personale – acquisto alimenti – acquisto
servizio ristorazione)
€ 94.696
Lavanderia e guardaroba
( personale – materiale - acquisto servizio )
€ 82.690
Pulizia e sanificazione ambienti
( personale – materiale – acquisto servizio )
Altro (Noleggio attrezz. – Utenze)
€ 62.815
Totale costi alberghieri
€ 464.470
COSTI PER L’ASSISTENZA
Personale ( dipendente – acquisiti da terzi –
€ 558.535
appalto )
Formazione e aggiornamento
Podologo , barbiere , parrucchiere
€ 21.663
Materiali di consumo
€ 2.016
Appalto
€ 408.298
Totale costi per l’assistenza
€ 990.513
COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI
Personale
€ 107.029
Formazione e aggiornamento
€ 2.520
Spese organi di rappresentanza
€ 8.261
Canoni assicurativi
€ 16.135
Materiali di consumo
€ 15.727
Contratto di servizio / altri costi amministrativi e
€ 47.294
generali
Totale costi amministrativi e generali
€ 196.966
40
COSTI EDILIZI
Personale
Manutenzione ordinaria beni immobili e impianti
€ 21.851
Totale costi edilizi
€ 21.851
IRAP
€ 44.014
TOTALE SPESE CONTO CORRENTE
€ 1.768.905
COSTO GIORNALIERO PER UTENTE
€ 79.7
SPESE IN CONTO CAPITALE
Manutenzione straordinaria
€ 39.144,16
Acquisto attrezzature
€ 4.644.66
Altro ( automezzi , dotazioni informatiche.. )
€ 5.188,80
TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE
€ 48.977.62
ENTRATE
Rette a carico ospiti
€ 969.032
Oneri a rilievo sanitario
€ 681.850
Rimborsi da AUSL per beni e servizi
Integrazione rette da parte dei Comuni
€ 129.765
Contributi comunali per il conseguimento del
€ 27.252
pareggio di bilancio
Proventi diversi
€ 10.824
TOTALE ENTRATE
€ 1.818.723
41
ELEMENTI ECONOMICI E PATRIMONIALI
CONTO ECONOMICO / STATO PATRIMONIALE
( dato aggiornato al 31.12.2005 )
Voci
2005
2006
Valore della produzione dei servizi
- Ricavi delle prestazioni
2.633.181,00
- Ricavi da copertura di costi sociali
2.273.537,1
- Variazione rimanenze in inventario
6
- Incrementi affidamento servizi
- Altri ricavi e proventi
42.402,00
2.675.583,00
Totale valore della produzione
33.788,10
2.307.325,2
6
B. Costi della produzione
1. Per materie prime, sussidiarie e di consumo
2. Per servizi
102.234,00
83.099,33
1.449.874,00
3. Per godimento beni di terzi
4. Per il personale:
-
Salari e stipendi
-
Oneri sociali
-
TFR
-
Trattamento di quiescenza
-
Altri costi
5. Ammortamenti e svalutazioni:
-
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
-
Ammortamento immobilizzazioni materiali
-
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
-
Svalutazione crediti compresi nell’attivo circolante e
1.228.870,1
5
849.563,00
331.764,00
781.586,59
230.405,50
11.476,69
nelle disponibilità liquide
-
Valutazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di
consumo e merci
-
Accantonamenti per rischi
24.000,00
5.616,69
42
-
Altri accantonamenti
34.264,00
2.803.175,69
Oneri diversi di gestione
Totale costi della produzione
34.155,40
2.363.733,66
Differenza tra valore e costi della produzione
- 56.408,40
- 127.592,69
C. Proventi e Oneri Finanziari
1. Proventi da Comuni: conferimenti e trasferimenti (no rette)
2. Altri proventi finanziari:
-
Da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
-
Da titoli iscritti nelle immobilizzazioni non costituenti
partecipazioni
-
Da titoli iscritti nell’attivo circolante non costituenti
3.203,89
partecipazioni
28.009,00
6.000,00
3. Proventi diversi dai precedenti (avanzo presunto esercizi
5.912,35 34.009,00
9.116,24
precedenti o altro)
4. Interessi ed oneri finanziari diversi
Totale proventi e oneri finanziari
D. Rettifiche di valore di Attività finanziarie:
1. Rivalutazioni:
-
Di partecipazioni dei Comuni
-
Di immobilizzazioni finanziarie non costituenti
partecipazioni
-
Di titoli iscritti nell’attivo circolante non costituenti
partecipazioni
-
Altri
2. Svalutazioni:
-
Di partecipazioni
-
Di immobilizzazioni finanziarie non costituenti
partecipazioni
-
Di titoli iscritti nell’attivo circolante non costituenti
partecipazioni
Totale delle rettifiche
43
E. Proventi e Oneri Straordinari
Proventi
111.407,00
Oneri
87.189,35
Totale oneri e proventi
straordinari
111.407,00
87.189,35
Risultato prima delle
Imposte
Imposte sul reddito d’esercizio ( IRAP )
UTILE D’ESERCIZIO
39.897,19
17.823,31
SERVIZIO DI CENTRO – DIURNO
ANNO 2005
UTENZA
Numero posti
20
Presenza media di utenti 22.8
Giorni di effettiva presenza 7059
Ambito territoriale
Distrettuale
Presenza media di Utenti
Comune di Bastiglia
n. /
Comune di Bomporto
/
Comune di Castelfranco E
32
Comune di Nonantola
/
Comune di Ravarino
/
Comune di San Cesario
10
%
17.37
5.42
Integrazione retta da parte dei comuni
44
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
PERSONALE
natura rapporto
nr.
funzione
qualifica
lavoro
ore
costo annuo
costo orario
settimana (complessivo per appalto
)
FUNZIONI DI COORDINAMENTO ( r.a.a. / coordinatore )
Tempo
determinato
Tempo
1
Resp. Attiv.
R.A.A.
36
36.234
0,18
Resp. Attiv.
R.A.A
36
5.493
indeterminato
Appalto
Interinale
Altro
(Specificare)
FUNZIONI SOCIO - ASSISTENZIALI ( osa – oss- animatore )
Tempo
determinato
Tempo
1,83
Addetti assist.
O.S.S.
36
59.628
5,29 Addetti assist.
O.S.S.
36
104.152
indeterminato
Appalto
Interinale
Altro
(Specificare)
FUNZIONI AMMINISTRATIVE
Tempo
determinato
Tempo
0,30 amministrative
Ist. amm.
11
10.081
indeterminato
Appalto
Interinale
Altro
(Specificare)
FUNZIONI AUSILIARIE
Appalto
45
SPESE IN CONTO CORRENTE
COSTI ALBERGHIERI
€ 41.943
Ristorazione
( personale – acquisto alimenti – acquisto servizio
ristorazione)
€ 1.800
Lavanderia e guardaroba
( personale – materiale - acquisto servizio )
€ 15.400
Pulizia e sanificazione ambienti
( personale – materiale – acquisto servizio )
Utenze
€ 8.384
Totale costi alberghieri
€ 67.527
COSTI PER L’ASSISTENZA
Personale ( dipendente – acquisiti da terzi – appalto
€ 85.224
)
Formazione e aggiornamento
Podologo , barbiere , parrucchiere
Materiali di consumo
Appalto
€ 104.152
Totale costi per l’assistenza
€ 189.376
COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI
€ 9.728
Personale
Formazione e aggiornamento
Spese organi di rappresentanza
€ 933
Canoni assicurativi
€ 2.140
Materiali di consumo
€ 684
Contratto di servizio / altri costi amministrativi e
€ 19.847
generali
€ 33.332
Totale costi amministrativi e generali
COSTI EDILIZI
Personale
Manutenzione ordinaria beni immobili e impianti
€ 1763
Totale costi edilizi
€ 1.763
IRAP
€ 5.081
TOTALE SPESE CONTO CORRENTE
€ 309.344
COSTO GIORNALIERO PER UTENTE
€ 43.8
46
SPESE IN CONTO CAPITALE
Manutenzione straordinaria
Acquisto attrezzature
Altro ( automezzi , dotazioni informatiche.. )
TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE
ENTRATE
Rette a carico ospiti
€ 189.007
Oneri a rilievo sanitario
€ 113.708
Rimborsi da AUSL per beni e servizi
Integrazione rette da parte dei Comuni
€ 896
Contributi comunali per il conseguimento del
€ 4.077
pareggio di bilancio
Proventi diversi
€ 1.000
Totale entrate
€ 308.688,00
R.S.A
(Struttura ad alta intensità assistenziale )
ANNO 2005
UTENZA
Numero posti
22
Presenza media di utenti
14
Giorni di effettiva presenza 2517
Ambito territoriale
Distrettuale
Presenza media di Utenti
Comune di Bastiglia
%
Comune di Bomporto
1
0.29
Comune di Castelfranco E
28
8.16
Comune di Nonantola
4
1.16
Comune di Ravarino
2
0.58
Comune di San Cesario
1
1.75
* oltre ad una media di 2.04 anziani del Comune di Modena
Integrazione retta da parte dei comuni
47
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
PERSONALE
natura
nr.
funzione
qualifica
rapporto lavoro
ore
costo annuo
costo orario per
settimana (complessivo appalto
)
FUNZIONI DI COORDINAMENTO ( r.a.a. / coordinatore )
Tempo
determinato
Tempo
0,38 Coordinamento
Coordin.
25
13.456
indeterminato
Appalto
Interinale
Altro
(Specificare)
FUNZIONI SOCIO - ASSISTENZIALI ( osa – oss- animatore )
Tempo
0,02
Addetto ass.
O.S.S.
36
773
2,50
Addetto ass.
O.S.S.
36
77.599
2,74
Addetto ass.
O.S.S.
36
68.435
determinato
Tempo
indeterminato
Appalto
Interinale
Altro
(Specificare)
FUNZIONI AMMINISTRATIVE
Tempo
determinato
Tempo
0,15 amministrative
Istr. Amm.
11
5.040
indeterminato
Appalto
Interinale
Altro
(Specificare)
FUNZIONI AUSILIARIE
Appalto
0,05
Servizi gener.
Guardarob
4
1.400
0,17
“
Manutent.
3
2.000
48
SPESE IN CONTO CORRENTE
COSTI ALBERGHIERI
€ 24.458
Ristorazione
( personale – acquisto alimenti – acquisto servizio
ristorazione)
€ 11.114
Lavanderia e guardaroba
( personale – materiale - acquisto servizio )
€ 15.771
Pulizia e sanificazione ambienti
( personale – materiale – acquisto servizio )
Altro - utenze
€ 17.357
Totale costi alberghieri
€ 68.700
COSTI PER L’ASSISTENZA
Personale ( dipendente – acquisiti da terzi – appalto
€ 155.918
)
Formazione e aggiornamento
Podologo , barbiere , parrucchiere
€ 3.600
Materiali di consumo
€ 790
Appalto
Totale costi per l’assistenza
€ 160.307
COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI
Personale
€ 4.575
Formazione e aggiornamento
Spese organi di rappresentanza
Canoni assicurativi
€ 242
Materiali di consumo
€ 5.128
Contratto di servizio / altri costi amministrativi e
€ 8.463
generali
Totale costi amministrativi e generali
€ 18.408
COSTI EDILIZI
Personale
Manutenzione ordinaria beni immobili e impianti
€ 14.241
Totale costi edilizi
€ 14.241
IRAP
€ 5.031
TOTALE SPESE CONTO CORRENTE
€ 272.855
COSTO GIORNALIERO PER UTENTE
€ 108.4
49
SPESE IN CONTO CAPITALE
Manutenzione straordinaria
Acquisto attrezzature
Altro ( automezzi , dotazioni informatiche.. )
TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE
0,00
ENTRATA
Rette a carico ospiti
€ 76.512
Oneri a rilievo sanitario
€ 89.110
Rimborsi da AUSL per beni e servizi
€ 46.432
Integrazione rette da parte dei Comuni
€ 3.092
Contributi comunali per il conseguimento del
€ 57.249
pareggio di bilancio
Proventi diversi
€ 460
TOTALE ENTRATE
€ 272.855
50
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA
Richiamata la delibera GR n. 623/2004 “Le Aziende derivanti dal processo di trasformazione dalle
attuali IPAB devono garantire………ed assumere il ruolo di produzione ed erogazione di eventuali
ed ulteriori servizi nell’ambito e secondo le esigenze di pianificazione locale, così come definita nei
piani di zona…. per essere in grado di produrre ed erogare servizi socio-assistenziali e sociosanitari necessari alle esigenze della pianificazione locale, garantendo efficienza, economicità,
qualità delle prestazioni…”
Nell’ambito delle indicazioni regionali i Comuni del distretto nr.7 intendono conferire alla
costituenda ASP anche il servizio di Assistenza domiciliare Integrata.
In costanza della Deliberazione di Giunta Regionale n. 722 del 22 maggio 2006, i dati riferiti al
servizio di assistenza domiciliare integrata dovranno essere oggetto di studio specifico, “in sede di
perfezionamento degli elementi analitici che caratterizzano il Piano Aziendale”.
Modalità organizzative
Il modello organizzativo aziendale istituendo dovrà essere dotato di razionalità interna ,
individuando e definendo modalità ottimali di svolgimento della gestione , per procedere alla
strutturazione
dell’organizzazione interna e del conseguente dimensionamento del personale
dovrà essere rispettata la seguente sequenza logica :
1. Funzioni e servizi da produrre → elenco funzioni e servizi ;
2. Natura dei processi idonei a produrre funzioni e servizi → sintesi di procedure;
3. Identificazione delle diverse posizioni di lavoro (in termini qualitativi ) → elenco delle
qualifiche distinte per qualifiche funzionali ;
4. Quantificazione del numero di persone necessarie per ogni posizione → Numero operatori
distinti per qualifica ( standard regionali ) in base all’ipotetico numero di utenze assistite.
La quantificazione delle persone necessarie dipende quindi dalla capacità dell’azienda di
realizzare gli obiettivi fissati dal piano di zona , dal tipo di tecnologia impiegata ( che , a sua volta,
cambia rapidamente), dal tipo di soluzione organizzativa data ai problemi di coordinamento,
supervisione, programmazione, controllo, dal tipo di rapporto di lavoro che giuridicamente è
consentito e che concretamente si adatta, dai livelli di produttività del lavoro che si riesce a
conseguire anche tramite l’applicazione di politiche di incentivazione scelte autonomamente
51
dall’azienda, consentite dalle leggi, dai contratti collettivi di lavoro, dai comportamenti sindacali e
dagli standard di servizio fissati dalla Regione.
Il dimensionamento della struttura organizzativa e di conseguenza dell’organismo personale
rappresenta una delle decisioni fondamentali ad elevata criticità in quanto deve consente di
seguire l’evoluzione della domanda di beni e servizi e in generale delle condizioni di ambiente,
senza pertanto eccessivi vincoli di rigidità
che possono comportare rischi per l’economicità
aziendale .
Elementi in grado di rappresentare nodi critici , possono essere i seguenti :

“bilanciamento dei poteri” tra i di diversi “diritti” messi in campo, dei lavoratori e degli utenti;

eccessiva
“ ipertrofia organizzativa “
vigilanza (377 e 564),
già da tempo evidenziata dalle Commissioni di
la quale prevede che le posizioni di
coordinamento,
supervisione,controllo , indirizzo, valutazione aumentino in misura assai più accentuata
rispetto alle posizioni collegate alla produzione di servizi.
Sul piano della dinamica quantitativa, l’individuazione della dotazione organica della azienda dovrà
fondarsi sui seguenti presupposti :

la vita dell’ azienda pubblica è legata e collegata all’esistenza del Comune ;

il principio di responsabilizzazione circa le condizioni di economicità futura e di assunzione
del rischio economico ( la cui valutazione è affidata dalla Regione alla capacità e volontà di
analisi accurata degli stessi Comuni ) deve essere analizzato sia da parte dei decisori
dell’azienda pubblica che a livello dei responsabili della gestione ( dirigenti).
A garanzia della sopravvivenza dell’istituenda azienda dovrà pertanto esservi un attento studio
teso ad impedire un eccessivo ampliamento dell’organismo personale , verificando , nel rispetto
degli standard definiti per i rispettivi servizi affidati , le compatibilità economiche di lungo periodo .
La quantità di personale utilizzato dall’azienda dovrà inoltre armonizzarsi ,
nel rispetto dei
differenti ruoli e professionalità e dei requisiti previsti dalle normative in materia , con il personale
sanitario assegnato ai rispettivi servizi .
Obiettivo dell’Azienda consisterà nel tendere affinché il personale con funzioni socio - assistenziali
e sanitarie operante presso i servizi conferiti , nel rispetto dell’autonomia professionale, possa
dipendere funzionalmente dal Direttore dell’azienda stessa .
All’azienda inoltre, in qualità di soggetto collaborante dell’ ente locale, competerà una funzione
propositiva di innesto e implementazione di nuove forme di integrazione sociale con il Terzo
Settore e l’Azienda Sanitaria Locale secondo una logica di patnership
, capace di garantire
aumento della quantità e miglioramento della qualità delle risorse disponibili, risposte globali ai
bisogni delle famiglie.
52
Gestione economico – finanziaria - patrimoniale e sistemi di finanziamento
Il sistema delle operazioni che consentono di realizzare i fini per i quali l’Azienda verrà istituita, dà
origine alla dimensione finanziaria che consiste nell’acquisizione dei mezzi finanziari e nel loro
impiego per l’acquisizione di beni e/o servizi (fattori produttivi).
I Comuni devono garantire che l’impiego dei mezzi finanziari pubblici e privati utilizzati per il
raggiungimento dei fini istituzionali , producano utilità sociale e che il loro impiego sia correlato
alle caratteristiche dei fattori produttivi reali e quindi al potenziale contributo che essi possono dare
al raggiungimento delle finalità fissate dal Piano di zona.
La scelta attinente la costituzione dell’Azienda è funzionale a mantenere inalterata la spesa
relativa ai servizi attualmente erogati, ovvero in caso di economie, a potenziarli ed a qualificarli.
L’Azienda deve perseguire l’efficienza e l’efficacia di gestione, conseguire stabili posizioni di
equilibrio economico e garantire qualità al cliente e alla struttura.
L’Azienda ha l’obbligo del pareggio del Bilancio.
L’Azienda informa la propria attività combinando gli obiettivi e gli standard qualitativi stabiliti nel
piano-programmatico a un modello gestionale e organizzativo manageriale e alle proprie capacità
di bilancio.
L’Azienda deve sviluppare sistemi informativi e di controllo in grado di monitorare l’andamento dei
ricavi, dei costi e di verificare l’utilità sociale prodotta attraverso specifiche e sistematiche analisi
sia di natura qualitativa che quantitativa in grado di integrare il monitoraggio della dimensione
economica con il monitoraggio di una pluralità di dimensioni operative.
L’Azienda pubblica è peculiare anche in riferimento al sistema di finanziamento della gestione. Ciò
dipende soprattutto dal fatto che le diverse componenti del sistema sono correlate a differenti
funzioni.
Il
finanziamento della gestione aziendale dovrà pertanto provvedere alla suddivisione
delle
diverse operazioni da cui sono originati i flussi di entrata , in particolare dovrà essere prevista :
1. la gestione ordinaria, che a sua volta può essere suddivisa in gestione caratteristica ( ricavi per
i servizi prodotti distintamente in Casa Protetta , Centri Diurni, per Servizio Domiciliare,
trasferimenti da Enti pubblici e privati) e gestione patrimoniale ( proventi del patrimonio);
2. la gestione straordinaria
, eventualmente collegata allo smobilizzo e alla permuta del
patrimonio;
3. la gestione straordinaria, connessa al ricorso al prestito per motivi e con forme tecniche di varia
natura.
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ORIENTAMENTI STATUTARI
L’ Azienda Pubblica di Servizi alla Persona è ente strumentale dei Comuni del Distretto nr. 7 e
quindi elemento del sistema amministrativo facente capo ai Comuni stessi per la gestione delle
attività sopra indicate; ha come fine la cura, la promozione e la crescita del benessere personale,
relazionale e sociale dei cittadini.
L’Azienda per il raggiungimento dei propri fini istituzionali, svolgerà le proprie attività secondo le
esigenze della pianificazione locale definite nel Piano di Zona.
L’Azienda non ha fini di lucro, ha personalità giuridica di diritto pubblico, autonomia statutaria,
patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica ed opera con criteri imprenditoriali. Essa informa la
propria attività di gestione a criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto del pareggio
di bilancio da perseguire attraverso l'equilibrio dei costi e dei ricavi, in questi compresi i
trasferimenti.
In capo ai Comuni, singoli o associati, permane il rapporto di scambio con il cittadino utente dei
servizi, mentre si instaura un rapporto di scambio economico ( regolato da un contratto di servizi )
tra l’Azienda e l’ente locale al quale competerà inoltre la definizione della politica tariffaria .
Il Contratto di servizio diviene pertanto uno strumento che vincola Azienda e Comune “ acquirente
“ e prevede comunicazioni sistematiche e clausole che impegnano i rapporti economici e qualitativi
inerenti le prestazioni erogate. Il rispetto dell’autonomia gestionale dell’azienda non significa
pertanto separazione di funzioni, ma diversità delle stesse all’interno di una prevalente e
preordinata titolarità globale e responsabile del/i Comuni del Distretto.
L’Ente Locale pertanto , in base a protocolli d’intesa , programma e controlla la qualità e la
quantità dei servizi erogabili ed erogati , in conformità alle previsioni normative sulla vigilanza di
gestione e nel pieno rispetto delle clausole contrattuali sottoscritte ,
I Comuni in sintesi : determinano gli indirizzi fondamentali dell’Azienda, approvano gli atti
fondamentali, conferiscono il capitale in dotazione per i servizi affidati, provvedono alla copertura
dei costi sociali, controllano i risultati in base agli obiettivi generali prefissati ed esercitano la
vigilanza sulla attività esercitata dall’Azienda.
L’ASP può produrre ed erogare, in forma non prevalente, servizi ed attività socio-assistenziali
rivolti a soggetti pubblici non soci e a soggetti privati, ponendo a carico degli stessi l’intero costo
del servizio fornito.
La formalizzazione di detti indirizzi avverrà secondo diversi modelli, in relazione al tipo di
problema, all’importanza delle decisioni e delle operazioni interessate, alla natura e alla rilevanza
degli interessi coinvolti e riguarda:

gli organi che hanno il potere di operare in base all’attribuzione di competenze statutarie;

la successione delle diverse operazioni e le modalità del loro svolgimento ( procedure formali
di amministrazioni quali avviso pubblico nel caso di operazione di acquisto, ottenimento di
54
pareri espliciti, da parte di portatori di determinati interessi o di organi che li rappresentano,
controlli preventivi sulla forma e sul contenuto degli atti, ecc.);

i tempi di svolgimento dell’attività , quali sono i termini concessi ai potenziali fornitori per la
presentazione delle proposte, le scadenze per la presentazione di richieste di contributi e
incentivi previsti dalle leggi, i termini per la convocazione degli organi decisionali, i termini per
l’informazione esterna prima che una decisione diventi esecutiva, i termini per la notifica delle
decisioni dell’amministrazione pubblica ai diretti interessati, ecc;

il modo di concretizzare le decisioni aventi rilevanza esterna, ossia l’atto formale;

gli elementi che devono essere esplicitamente presenti e menzionati negli atti;

l’esistenza di particolari condizioni per lo svolgimento di determinate attività o per l’adozione di
un particolare atto in una data forma e con determinati effetti ( ad esempio l’urgenza e lo stato
di necessità nel caso di scostamento dai vincoli posti dal Piano di zona.
Gli Organi dell’Azienda
L’Assemblea dei Soci
L’Assemblea dei soci è organo di indirizzo e vigilanza sull’attività dell’Azienda.
L’Assemblea dei soci è composta dai Sindaci dei Comuni che hanno costituito l’Azienda.
L’Assemblea nomina tra i suoi componenti il Presidente che ha il compito di convocarla e di
presiederla.
La rappresentanza dei soci all’interno dell’assemblea sarà definita da apposita convenzione
stipulata tra i Comuni medesimi .
La gestione di nuovi servizi affidati dai Comuni del Distretto da parte dell’Azienda e l’estensione
della propria attività fuori dal Distretto, deve essere previamente approvata dai singoli Consigli
Comunali dei Comuni del Distretto.
Il Consiglio di Amministrazione
L’Azienda è amministrata da un Consiglio di Amministrazione quale organo deputato ad attuare gli
indirizzi generali definiti dall’Assemblea dei soci.
Il Consiglio di amministrazione, nominato dall’Assemblea dei Soci, è composto da un numero
minimo di tre a un massimo di 5 componenti, di cui un componente con funzione di presidente.
Non possono essere eletti quali componenti del Consiglio di Amministrazione coloro che si trovano
in una delle condizioni di ineleggibilità e incompatibilità previste dal Capo II del decreto legislativo
267/00 che in questa sede si intende applicare analogicamente, salvo diversa disciplina regionale
55
in materia, con particolare riguardo all’incompatibilità degli stessi con la carica di Assessore e
Consigliere Comunale degli Enti territoriali soci dell’ASP.
I Componenti del Consiglio di amministrazione durano in carica 5 anni e sono rinominabili una sola
volta.
Il Consiglio di Amministrazione è nominato dall'Assemblea dei soci fuori dal proprio seno. I membri
sono
scelti tra persone in possesso di specifica e qualificata competenza tecnica ed
amministrativa, per studi compiuti, per funzioni svolte presso aziende pubbliche o private, per uffici
pubblici ricoperti. L’atto di nomina viene assunto sulla scorta di idoneo curriculum, conservato agli
atti dell’ASP
Il Consiglio di Amministrazione compie tutti gli atti che non siano riservati dallo statuto ad altri
organi.
I membri del Consiglio di Amministrazione devono adempiere ai doveri ad essi imposti dalla legge
e dal presente statuto con la diligenza del mandatario e, salva la responsabilità penale sono
solidamente responsabili nei confronti dell’Azienda dei danni che essa, in ragione della loro
inosservanza abbiano subito con riguardo alla conservazione dell’integrità del patrimonio aziendale
e debbano risarcire a terzi. Tale responsabilità non si estende a quello dei consiglieri che, essendo
immune da colpa, abbia manifestato senza ritardo il proprio dissenso nel libro delle adunanze e
delle deliberazioni del Consiglio.
Le indennità dei Componenti del CDA sono stabilite dall’Assemblea dei Soci nel rispetto della
disciplina regionale in materia
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, nominato dall’Assemblea dei Soci tra i componenti
del CDA, è il Presidente dell’ASP ed ha la rappresentanza legale dell’Azienda.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è organo di raccordo tra l’Assemblea dei Soci e il
Consiglio di Amministrazione.
Nel rispetto degli indirizzi stabiliti dall’Assemblea dei Soci, coordina l’attività di governo e
amministrazione ed assicura unitarietà all’attività dell’ASP.
L’Organo di Revisione Contabile
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L’Organo di Revisione Contabile è nominato secondo quanto stabilito dalla normativa regionale in
materia
L’Organo di revisione contabile risponde della veridicità delle attestazioni e adempie ai suoi doveri
con la diligenza del mandatario. Ove riscontri gravi irregolarità nella gestione dell’ente, ne riferisce
immediatamente all’Assemblea dei soci.
Modello Organizzativo e gestionale
L’Azienda rappresenta un modello gestionale ed organizzativo di tipo manageriale, teso al
conseguimento del risultato attraverso la programmazione delle attività, la definizione di obiettivi,
la
flessibilità
sul
piano
organizzativo,
la
multidisciplinarietà
delle
competenze,
la
responsabilizzazione gestionale e un controllo sui risultati.
La struttura organizzativa dell’Azienda, la pianta organica e le sue variazioni sono determinate dal
Consiglio di Amministrazione, su proposta del Direttore.
La struttura organizzativa dell’azienda e la sua dotazione organica di cui l’APS dispone, deve
essere elaborata con cadenza almeno triennale nel rispetto dei seguenti vincoli:
a. sotto il profilo procedurale, previa consultazione delle organizzazioni sindacali;
b. previa verifica degli effettivi fabbisogni;
c. nell’ambito delle proprie capacità di bilancio;
d. in coerenza con la programmazione triennale del fabbisogno di personale;
e. definendo l’organigramma strutturale e funzionale;
f.
sulla base del regolamento di organizzazione approvato dal Consiglio di Amministrazione.
L’organigramma strutturale dell’Azienda dovrà indicare:
a. i rami d’Azienda finalizzati al coordinamento di un insieme ampio e variegato di attività
accomunate dai fini;
b. per ciascun ramo d’Azienda, l’unità organizzativa di riferimento per l’esercizio concreto di
un insieme omogeneo di attività e dotato di conseguenza di poteri gestionali a rilevanza
esterna;
c. Per ciascun ramo d’azienda, l’unità organizzativa elementare senza compiti esterni
eccezione fatta per i compiti eventualmente delegati dal Direttore
L’organigramma funzionale dell’azienda deve indicare la distribuzione delle risorse umane
all’interno dell’organigramma strutturale rappresentando chiaramente il profilo professionale e le
mansioni svolte.
a. la struttura deve essere organizzata per gruppi omogenei di prodotti erogati, distinguendo
tra funzioni finali, strumentali e di staff e deve essere funzionale alla costruzione del
bilancio per programmi ed obiettivi.
57
b. il Regolamento di Organizzazione dell’azienda deve, tra l’altro, indicare l’inquadramento del
personale, definire in modo flessibile il mansionario individuale e rappresentare le
procedure per mobilità interne, esterne e definitive nonché i trasferimenti provvisori.
La Direzione
La gestione dell'azienda pubblica di servizi alla persona e la sua attività amministrativa sono
affidate ad un direttore, nominato dal Consiglio di Amministrazione con atto motivato, in relazione
alle caratteristiche ed all'esperienza professionale e tecnica di seguito definiti.
Possono aspirare alla nomina di Direttore dell’Azienda coloro che risultano in possesso dei
seguenti requisiti:
a. Diploma di Laurea
b. Esperienza almeno quinquennale di direzione tecnica o amministrativa in Enti, Aziende,
strutture pubbliche o private puramente di mercato, in posizione dirigenziale con autonomia
gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche e finanziarie;
Le modalità di nomina oltre al compenso del Direttore sono stabiliti dal Consiglio di
Amministrazione nel rispetto degli indirizzi regionali in materia.
Il rapporto di lavoro del direttore è esclusivo ed è regolato da un contratto di diritto privato di durata
non superiore a tre anni, rinnovabile per un periodo comunque non superiore a quello del consiglio
di amministrazione che lo ha nominato e stipulato in osservanza delle norme del titolo terzo del
libro quinto del codice civile.
Al fine di garantire la necessaria distinzione tra i poteri di indirizzo, programmazione e controllo da
un lato e poteri di gestione dall’altro, la carica di direttore è incompatibile con qualsiasi altro lavoro,
dipendente o autonomo, e la relativa nomina determina per i lavoratori dipendenti il collocamento
in aspettativa senza assegni e il diritto alla conservazione del posto. In particolare la carica di
Direttore è incompatibile con la funzione di direzione di Aree, Settori, Servizi presenti nei Comuni
del Distretto, con la Direzione di Enti strumentali dei Comuni del Distretto e con la funzione di
coordinamento di organismi di direzione a valenza distrettuale.
L’Azienda deve prevedere accanto al Direttore, un organismo direttivo tecnico rappresentato dai
dirigenti dipendenti dell’Azienda medesima posti a capo di ogni ramo d’Azienda. In particolare
questo organismo direttivo tecnico definisce con il direttore le proposte sugli obiettivi di gestione e
sulle risorse da destinare al raggiungimento di tali obiettivi oggetto di negoziazione tra il Direttore
medesimo e il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda secondo quanto stabilito di seguito.
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Il direttore è responsabile del raggiungimento degli obiettivi programmati dal consiglio di
amministrazione e della realizzazione dei programmi e progetti attuativi e del loro risultato, nonché
della gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa dell'azienda, incluse le decisioni organizzative
e di gestione del personale dal punto di vista organizzativo, di direzione, coordinamento, controllo,
di rapporti sindacali e di istruttoria dei procedimenti disciplinari.
Personale
Il personale già dipendente delle IPAB o di altri enti confluiti nell’ASP conserva all’atto del
trasferimento la posizione giuridica ed economica in godimento, compresa l’anzianità maturata e
gli effetti della contrattazione decentrata degli enti di provenienza, fino all’individuazione – ai sensi
dell’articolo 11 del D.Lgs 207 del 2001 - del comparto di contrattazione collettiva di appartenenza,
effetuata secondo i criteri e le modalità di cui al Titolo III del D.Lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i.
Nelle more dell’individuazione del comparto di cui al comma 1, al personale assunto dall’ASP si
applica il CCNL del comparto Regioni e Autonomie Locali.
I requisiti e le modalità di assunzione del personale sono determinati dal regolamento di
organizzazione dell’Azienda, nel rispetto di quanto previsto in materia dai contratti collettivi,
adottando il metodo della programmazione delle assunzioni secondo quanto previsto dall'articolo
39, comma 1, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 e assicurando idonee procedure selettive e
pubblicizzate.
Tutto il personale dell’ASP, compreso il personale sanitario e organizzato nella rete dei servizi
distrettuali, dipende funzionalmente dal Direttore dell’Azienda.
Autonomia patrimoniale
L’Azienda è dotata di un proprio patrimonio.
Il patrimonio dell’Azienda è costituito da tutti i beni mobili ed immobili ad esse appartenenti, nonché
da tutti i beni comunque acquisiti nell'esercizio della propria attività o a seguito di atti di liberalità.
All'atto della costituzione, il patrimonio dell’Azienda è formato dal patrimonio dell’IPAB “Delia
Repetto” di Castelfranco Emilia oltre al patrimonio conferito dagli Enti Pubblici Territoriali secondo
quanto stabilito in apposita convenzione.
All’atto della costituzione l’Azienda deve possedere l’inventario dei beni immobili e mobili,
segnalando alle Regioni gli immobili che abbiano valore storico e monumentale e i mobili aventi
particolare pregio artistico per i quali si rendano necessari interventi di risanamento strutturale o di
restauro.
59
Spetta al Direttore dell’Azienda curare la tenuta dei registri di magazzino in quanto è consegnatario
dei beni assegnati in proprietà ovvero conferiti in comodato o locazione all’Azienda.
Autonomia Contabile
L’azienda ha autonomia contabile e finanziaria e una gestione economico-finanziaria e
patrimoniale.
Nel rispetto degli indirizzi fissati dalle normative nazionali e regionali, la contabilità dell’Azienda
dovrà prevedere la possibilità di utilizzare procedure semplificate per la conclusione dei contratti
per l'acquisizione di forniture di beni e di servizi di valore inferiore a quello fissato dalla specifica
normativa comunitaria e di quella interna di recepimento, nonché disposizioni per la loro gestione
economico-finanziaria e patrimoniale, informate ai principi di cui al codice civile, prevedendo, tra
l'altro:
a. le modalità di copertura degli eventuali disavanzi di esercizio;
b. la tenuta di una contabilità analitica per centri di costo e responsabilità che consenta analisi
comparative dei costi, dei rendimenti e dei risultati;
c. l'obbligo di rendere pubblici, annualmente, i risultati delle proprie analisi dei costi, dei
rendimenti e dei risultati per centri di costo e responsabilità;
d. il piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare anche attraverso eventuali dismissioni
e conferimenti.
L’Azienda, accanto agli strumenti indicati dalla regione, deve dotarsi anche di uno strumento di
budgeting che rappresenta un documento di programmazione della gestione, che a partire dal
bilancio annuale economico preventivo affida, al Direttore, obiettivi di gestione, unitamente alle
dotazioni necessarie. Tale strumento strutturato per centri di costo e responsabilità, viene
approvato da parte del Consiglio di Amministrazione contestualmente alla predisposizione della
proposta di bilancio annuale economico preventivo, previa negoziazione e confronto tra il Direttore
e il Consiglio di Amministrazione in merito agli obiettivi da realizzare e alle risorse da destinare a
tali obiettivi. Lo strumento di budgeting si pone come base per l’azione di controllo e di valutazione
dell’operato della Direzione. In particolare attraverso lo strumento di budgeting:
a. Possono essere rilevati i carichi di lavoro utilizzando come unità di rilevazione i
centri di responsabilità e collegando le dotazioni di personale agli obiettivi gestionali
assegnati ai diversi centri;
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a. È possibile operare la valutazione delle prestazioni dirigenziali, la graduatoria delle
posizioni e la gestione dei fondi per la produttività e il miglioramento dei servizi data
la sua natura di piano di obiettivi e responsabilità gestionali;
b. I sistemi di gestione della qualità possono trovare un utile aggancio con le
responsabilità gestionali, prevedendo obiettivi di qualità del servizio.
Autonomia contrattuale
L’Azienda ha connotazione pubblicistica pertanto anche la negoziazione privata resta regolata da
norme e procedure di diritto pubblico, da atti amministrativi e deliberazioni attraverso i quali si
concretizza, in forma procedimentale, la propria volontà precedentemente alla conclusione del
negozio.
I Comuni del Distretto che si avvalgono dei servizi dell’Azienda regolano i reciproci rapporti
attraverso la stipula di contratti di servizio, previa procedura di accreditamento da svolgersi
secondo le direttive regionali in materia.
Per quanto riguarda le prestazioni socio-sanitarie e sanitarie, il contratto è stipulato
congiuntamente tra i Comuni e l’Azienda sanitaria_Distretto sanitario.
Controlli
L’Azienda, nell'ambito della propria autonomia, si deve dotare di strumenti di controllo di regolarità
amministrativa e contabile, di gestione, di valutazione della dirigenza, di valutazione e controllo
strategico di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286.
I Comuni del Distretto possono effettuare verifiche e controlli promozionali sull’attività dell’Azienda,
anche avvalendosi delle Commissioni previste dalle normative regionale 377/04 e 564/00 e in
generale in applicazione di tutte le normative che disciplinano la materia.
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