Allegato 1 dell’accordo di programma di Adozione del programma per la costituzione di una Azienda Pubblica di Servizi alla Persona a valenza Distrettuale (deliberazione di C.C. nr. ___ del __________) Programma per la costituzione di una Azienda Pubblica di Servizi alla Persona PREMESSA Nell’ambito della “ Governance “ dei servizi , il modello di gestione è cardine centrale nel confronto politico e sociale per la riforma delle amministrazioni pubbliche . Gli studi di economia delle amministrazioni pubbliche, fanno parte del più vasto campo delle discipline sociali, ed il programma distrettuale per la costituzione di una Azienda pubblica di servizi alla persona vuole rappresentare la realizzazione di attività istituzionalmente ed economicamente organizzate , idonee ad aumentare il rapporto tra quantità e qualità di bisogni soddisfatti e valore “economico” delle risorse disponibili (aumento di produttività dei processi delle istituzioni pubbliche ) . Il legislatore , con provvedimenti normativi appropriati , introducendo logiche gestionali per l’aziendalizzazione dei servizi degli enti locali (decreti Bassanini ,Testo Unico Enti Locali) ,ha formalizzato una prospettiva di cambiamento amministrativo diretto a : 1. sperimentare forme di collaborazione tra più comuni per riequilibrare e ridurre la polverizzazione degli interventi , la frammentazione operativa di altri attori operanti già inseriti nella rete dei servizi distrettuali (IPAB, privato profit, , ecc.); 2. ridefinire strategicamente l’organizzazione dei servizi socio-sanitari dei comuni in rete, titolari della politica e della funzione di governo , qualora la produzione degli stessi servizi sia affidata ad una propria istituenda azienda, organismo, per definizione di utilità sociale , perché finalizzato alla promozione del benessere dei cittadini e delle loro famiglie , nel rispetto , consolidamento e sviluppo dei diritti di cittadinanza . Nel quadro della innovazione più complessiva della struttura amministrativa locale , la costituzione di una azienda per la gestione di servizi socio-sanitari , deve pertanto rappresentare una scelta tesa a migliorare l’efficacia nel soddisfacimento dei bisogni dei cittadini; tale innovazione rappresenta pertanto un processo di “esternalizzazione senza privatizzazione “. La costituzione da parte degli Enti locali di Aziende Pubbliche di servizi alla persona, per la gestione di servizi socio – assistenziali , socio – educativi e socio – sanitari, ha coinciso con il processo di riordino delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza ( IPAB ) . 1 Un sistema di Welfare che si fonda sui diritti delle persone , sull’universalità , sull’equità nella risposta assistenziale, sulla ricerca della qualità delle prestazioni deve infatti tendere alla valorizzazione di tutte le risorse della comunità locale e le IPAB ne sono interlocutori e testimoni privilegiati. Il decreto legislativo 4 maggio 2001, n. 207, ( processo di riforma delle IPAB avviato dall’art. 10 della legge di riforma dell’assistenza ) legittima la trasformazione delle IPAB, quali strutture storicamente deputate ad erogare servizi assistenziali a gestione burocratica, in organizzazioni aziendali ,fondate sui seguenti principi e criteri : trasformazione in aziende pubbliche di servizi alla persona; inserimento nella rete integrata di interventi e servizi sociali; adozione di criteri imprenditoriali di azione; informazione dell’attività a criteri di efficienza , efficacia ed economicità. La procedura per la costituzione dell’ASP a seguito di trasformazione delle IPAB, è interamente determinata dalle normative regionali e in particolare la Regione Emilia-Romagna ( L.R.. 2 / 2003) ha valorizzato il ruolo delle costituende ASP inserendole a pieno titolo nel sistema integrato di interventi e servizi sociali , prevedendo in particolare che : l’ambito territoriale di attività dell’Azienda sia di norma coincidente con la zona sociale (distretto sanitario ); i Comuni svolgano funzioni di indirizzo , controllo e vigilanza sull’attività dell’ Azienda. La normativa regionale di riferimento ha configurato pertanto la nuova ASP come soggetto di diritto senza fine di lucro , avente personalità giuridica di diritto pubblico , dotato di autonomia statutaria , gestionale , patrimoniale , contabile e finanziaria che svolge la propria attività secondo criteri di efficienza , efficacia ed economicità , nel rispetto del pareggio i bilancio da perseguire attraverso l’equilibrio dei costi e ricavi . La costituenda azienda si configura pertanto quale soggetto strumentale della Pubblica Amministrazione , nel quadro di una moderna sussidiarietà orrizontale , la cui attività è identificata nel Piano di Zona , che a sua volta implementa il Piano delle Attività Sanitarie . La logica regolamentare della Regione Emilia-Romagna ammette l’eventualità che i Comuni possano produrre direttamente i servizi richiesti dai cittadini, mediante la costituzione di Aziende amministrate direttamente, cioè senza affidamento di gestione ad altri organismi. Ammette altresì che detti Enti sovraordinati trasferiscano all’Azienda mezzi finanziari atti a modificarne le convenienze economiche ( incentivi finanziari) a copertura dei cosiddetti costi sociali e in accertata insufficienza di mezzi economico-finanziari. In virtù del ruolo di governo e della responsabilità di processo attribuita alle Amministrazioni Comunali dalla normativa regionale (da ultimo la deliberazione di Giunta Regionale n. 722 del 22 maggio 2006”), i Comuni sono tenuti a “coordinare il processo di analisi ed approfondimento per la 2 definizione del Piano di trasformazione, processo che interessa sia i servizi delle Ipab in corso di trasformazione che i servizi ulteriori eventualmente conferiti. Gli enti pubblici territoriali che costituiscono l’ASP hanno quindi la responsabilità di analizzare e verificare la situazione amministrativa, finanziaria, patrimoniale, organizzativa delle Istituzioni che si trasformano; a tal fine è necessario che le Ipab collaborino e si raccordino con il Comitato di Distretto e le sue strutture tecniche, per permettere agli enti locali di conoscere la situazione delle Ipab che si trasformano, valutare eventuali criticità e definire le azioni conseguenti, anche per la definizione del Piano di trasformazione” ; L’articolo 32 della legge 142/90, confluito nell’art. 42 del D.lgs 267/00, testo unico dell’Ordinamento degli Enti Locali, che lo ha in parte riformato, attribuisce al Consiglio Comunale la funzione di organo di indirizzo e controllo politico – amministrativo cui è affidata, esclusivamente, inderogabilmente, tassativamente, la competenza ad approvare gli atti fondamentali del Comune, caratterizzati da funzioni programmatorie e di indirizzo, oltre che poteri di verifica sui risultati dell’azione amministrativa da parte della Giunta e dei suoi componenti. Il carattere esclusivo (le competenze attribuite dalla legge al Consiglio Comunale non possono in alcun modo essere esercitate da altri organi, nemmeno in esercizio di delega), inderogabile (per cui sussiste l’impossibilità da parte di altro organo di sostituirsi temporaneamente – salvo in caso di variazioni di bilancio- al Consiglio), tassativo (individuazione di un elenco determinato e “chiuso” di competenze esercitabili dal Consiglio) delle competenze del Consiglio, rileva quindi anche in ordine agli strumenti di pianificazione generale ed attuativa, ivi compresi i piani economicofinanziari (lettera b, art. 42 D.lgs 267/00), in relazione all’ organizzare dei servizi pubblici e affidamento di attività in convenzione (lettera e, art. 42 D.lgs 267/00) e agli indirizzi gestionali alle aziende e agli enti vigilati (lettera g) art. 42 D.lgs 267/00); Il Piano di Trasformazione Aziendale e lo Statuto dell’Azienda assumono quindi, accanto al Programma, carattere di atti di programmazione, in species organizzativa e gestionale e pertanto devono essere oggetto di approvazione specifica da parte del Consiglio Comunale. Si ritiene pertanto necessario che, a conclusione della “fase istruttoria della documentazione trasmessa” da parte della Regione, supportata come tra l’altro sottolineato dalla Regione stessa, da una fase “interlocutoria tra la Regione e i diversi soggetti coinvolti nella trasformazione, utile anche a perfezionare gli elementi analitici che caratterizzato il Piano Aziendale” (rif deliberazione di Giunta Regionale n. 722 del 22 maggio 2006), il Piano della trasformazione Aziendale dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona a valenza Distrettuale e la proposta di Statuto dell’Azienda stessa, siano approvati dai singoli Consigli Comunali degli Enti Territoriali del Distretto nr. 7 di Castelfranco Emilia , quindi antecedentemente alla richiesta di costituzione dell’Azienda da parte dei Comuni del Distretto. 3 Principi generali per la costituzione dell’ Azienda Pubblica di Servizi alla Persona della zona sociale di Castelfranco Emilia . La dimensione economico - aziendale del nuovo organismo implica la ideazione di modelli di gestione innovativi in grado di produrre economicità, efficacia ed efficienza, ossia di mantenere nel tempo la capacità di: soddisfare i bisogni/diritti compatibilmente con le risorse all’uopo allocate (economicità); garantire livelli di coerenza tra servizi erogati e servizi da erogare (efficacia); assicurare il miglioramento possibile del coefficiente di risultato tra risorse impiegate e servizi prodotti (efficenza). Il nuovo organismo, richiede massima attenzione agli strumenti di gestione da abilitare, perché è dagli stessi che derivano più dirette e precise responsabilità rispetto al controllo dei risultati, al rapporto costi/ risultati e risorse impegnate , al rapporto tra risposta e domanda ammissibile . I fattori strutturali critici che condizionano la funzionalità e l’economicità dell’istituenda azienda pubblica possono essere rappresentati dalle seguenti caratteristiche gestionali : eterogenità dei “ prodotti / servizi ” e della attività; l’assenza di un prezzo di cessione; la formalizzazione degli atti e la trasparenza. L’istituenda azienda, come azienda composta ( di produzione e di consumo) è caratterizzata dal fatto che “ i prodotti / servizi ” dell’attività della sua amministrazione sono in toto o in parte ceduti senza un diretto corrispettivo (prezzo) , le tariffe sono infatti intese solo come parziale contributo alla copertura del costo e fissate pertanto al di fuori delle leggi di mercato . La natura profondamente eterogenea dei servizi è diretta conseguenza dell’evoluzione dell’intervento pubblico . Una prima classe di prodotti / servizi è direttamente collegabile al potere sovrano conferito ai Comuni nei confronti della comunità distrettuale di riferimento in forza di legge , norme aventi carattere astratto e di atti amministrativi , cioè decisioni su situazioni e casi specifici , con l’adozione dei quali l’ente si configura come soggetto diretto di rapporti giuridici e di rapporti economici . L’attribuzione di poteri sovraordinati ai Comuni fa sì che sia prevista la formalizzazione dell’attività amministrativa aziendale. Quest’ultima, pertanto. dovrà svolgersi secondo schemi predeterminati , trasparenti e finalizzati a garantire la collettività . La formalizzazione degli atti amministrativi dovrà avvenire , cosi come meglio indicato nella parte del presente programma contenente gli orientamenti statutari , secondo diversi modelli, in relazione al tipo di problema, all’importanza delle decisioni e delle operazioni interessate, alla natura e alla rilevanza degli interessi coinvolti . 4 La capacità di acquisire il consenso dell’ambiente esterno è condizione di vita duratura dell’istituenda azienda, chiamata oggi, in quanto IPAB trasformanda , a rinnovare i propri processi tecnici ed economici . L’istituenda Azienda è altresì un sistema di operazioni e di decisioni interdipendenti nel tempo, nel senso che quelle attuate sono influenzate dalla osservazione e dalle valutazioni sugli effetti di fatti, di decisioni, di operazioni del passato , nonché dalle attese e dalle previsioni relative a fatti, decisioni e operazioni future. I Comuni programmatori ottengono il consenso soltanto in parte dall’utilità dei beni prodotti, mentre per una parte rilevante è influenzato fortemente dalle attese che si generano a seguito della presentazione di programmi nei confronti dei portatori di differenti interessi sociali e complessivamente rappresentativi della politica socio-sanitaria zonale posta in essere dalle Istituzioni di governo locale . Si considera pertanto di rilevante importanza il riconoscimento da parte dell’istituenda azienda dei programmi zonali dei Comuni . Dalla considerazione che l’Azienda è strumento per raggiungere i fini istituzionali dei Comuni del Distretto, discende che la sua gestione è influenzata dalla natura, dalla distribuzione e dalle modalità di esercizio dei poteri degli “ organi istituzionali” degli Enti Locali . Lo spazio operativo , ossia l’ambito di discrezionalità per le decisioni e le operazioni tramite cui l’Azienda pubblica dà concretezza ai principi ed ai criteri della razionalità economica , è definito: 1. dalle norme di diritto privato, quando l’ente agisce come soggetto privato; 2. dalle norme di diritto pubblico, quando l’ente agisce per la tutela di un interesse pubblico e perciò come “soggetto dotato di poteri sovraordinati”; 3. dalle norme che specificano la distribuzione dei “poteri” tra i diversi enti. Da quanto sopra emerge come l’ Azienda , quale“ organismo tecnico-funzionale dei Comuni singoli o associati” non disponga di poteri decisionali propri , se non nell’ambito della razionalità economica e cioè della gestione. Spettano di diritto ai Comuni del Distretto, in quanto Enti pubblici territoriali, la responsabilità e i poteri di: 1. identificare i bisogni giudicati di interesse collettivo; 2. decidere se, ed in quali forme, l’Azienda debba farsi carico di garantire il soddisfacimento di tali bisogni sulla base di valutazioni di convenienza economica, opportunità sociale; I Comuni, in costanza della “ titolarità” delle funzioni, sono chiamati ad “organizzare” le risorse economiche per dare risposta ai bisogni, ossia a definire i principi dell’organizzazione dell’attività aziendale. I Comuni , per realizzare compiutamente il principio di “organizzazione aziendale” già nella fase istitutiva devono : 5 1. definire il tipo di servizio che si ritiene utile a soddisfare il bisogno , ossia il servizio / prodotto dell’azione amministrativa; 2. specificare le operazioni tecniche necessarie per produrre i servizi; 3. porre in essere gli atti amministrativi formali tramite cui agirà l’Azienda. La costituzione in azienda della trasformando IPAB di Castelfranco Emilia si ridurrebbe a semplice scatola giuridica diversa e distinta dall’ente locale se non si innovassero anche i modelli organizzativi , e i metodi e le tecniche gestionali. In ogni azienda lo svolgimento dei processi tecnici ed economici ( dimensione oggettiva) è consentito dalla presenza di persone (dimensione soggettiva) il cui insieme costituisce il cosiddetto “organismo personale”. Per chiarezza concettuale vale ricordare che tutti i Comuni, conferiranno all’Azienda i rispettivi “organismi personali” già preposti alle funzioni e servizi che verranno conferiti. Le persone appartenenti all’organismo personale assumeranno , all’interno dell’azienda responsabilità relative soltanto alla gestione . La temuta complessità organizzativa , nel conferire servizi e funzioni all’istituenda azienda, può essere dominata soltanto se essa viene scomposta in attività semplici ( principio della specializzazione dei compiti e della suddivisione del lavoro). Sarà cura di apposito regolamento dell’azienda, già nella fase preparatoria , individuare e definire le modalità “più razionali” (ottimali) di svolgimento della gestione: tali modalità sono codificabili in compiti e mansioni il cui svolgimento è quindi precisabile a priori sulla base dei progetti di assistenza personalizzata elaborati dalle èquipes socio-sanitarie di base individuate dal Piano di Zona 2005-2007, sentiti gli organi specialistici all’uopo operativi. Il modello organizzativo elaborato di concerto con le OO.SS. di categoria, dovrà essere inteso soltanto ed unicamente come una delle possibili forme di organizzazione , che consente di realizzare diverse condizioni di ottimabilità così riassunte: di ordine giuridico, in quanto il modello dovrà consentire l’imparzialità e la parità di trattamento , rispondendo ad un unicum dirigenziale e organizzativo-funzionale; di ordine economico in quanto l’efficienza dovrà coincidere con il corretto svolgimento dei compiti che, se rispetterà i vincoli posti dal Piano di zona, consentirà anche di salvaguardare l’equilibrio tra risorse assegnate e disponibili e risorse impiegate; di ordine sociale, in quanto la conoscenza dei comportamenti consentiti e di quelli non consentiti e l’impersonale interpretazione dei compiti e delle funzioni permette di limitare i conflitti e di ridurre la possibilità di attuare interventi differenti a favore delle persone servite , in presenza delle stesse condizioni. 6 Analisi del contesto distrettuale L’analisi del contesto distrettuale e dell’offerta dei servizi, avviato a partire dall’anno 2003 e punto di insistenza del Piano di Zona triennale 2005 / 2007 (come base imprescindibile per ri-orientare le politiche sociali) ha evidenziato alcune aree maggiormente problematiche che necessitano di potenzialità espansive di azione. In particolare: la crescente presenza del settore femminile nel mercato del lavoro e delle famiglie monogenitoriali (nr. 651 sul totale della popolazione distrettuale pari a nr. 25.566 famiglie anno 2004), ha evidenziato la necessità di un aumento di interventi mirati al sostegno della “funzionalità” della famiglia stessa, in particolare con figli minori a carico, al fine di garantire la conciliabilità tra l’attività lavorativa e il lavoro di cura dei figli; la diffusione di strutture familiari inedite rappresenta come spesso il solo genitore sia per lo più donna, maggiormente esposta al rischio di svantaggio economico e di povertà. la crescente richiesta da parte di soggetti in situazione di svantaggio (bisogni materiali e immateriali), ha mostrato la necessità di un potenziamento delle opportunità di inserimento-reinserimento, sia mediante prestazioni per fronteggiare il disagio, sia attraverso servizi per promuovere il benessere. il settore dei servizi alla terza età (la popolazione anziana del Distretto di Castelfranco Emilia rappresenta oggi circa un quinto del totale ed evidenzia un aumento costante del numero dei soggetti non autosufficienti), ha rilevato la necessità di incrementare le prestazioni di tipo socio - assistenziale e socio-sanitario in particolare a domicilio, sviluppando il ruolo di sostegno alla domiciliarità anche delle strutture residenziali ( Casa – Protetta / RSA ) attraverso la destinazione di specifici posti destinati a ricoveri temporanei di sollievo ed attuando una gestione maggiormente flessibile alle esigenze dell’utenza dei servizi semi – residenziali (Centro Diurno ) . L’esperienza dei Piani di Zona e l’avvio di una programmazione d’ambito, se da un lato ha consentito di superare il limite dimensionale dei singoli Comuni, ha evidenziato ancora la difficoltà nel produrre un progetto integrato di programmazione; occorre rendere compatibili tra loro gli strumenti operativi della pianificazione territoriale ( Piani della Salute / Piani di Zona / Piani delle Attività Territoriali ) ; la frammentazione degli interventi sociali e socio - sanitari ha richiesto , e richiede tuttora con riferimento alla popolazione anziana, la responsabilità di investire con un‘ offerta di servizi ed interventi socio – sanitari qualificati attraverso un sistema che dovrà essere capace di fornire risposte adeguate ai nuovi bisogni quali quelli , ad esempio , della non autosufficienza . 7 Zona sociale di Castelfranco Emilia – presidi e servizi pubblici e privati presenti sul territorio distrettuale ed indicazioni delle relative forme gestionali . Considerato che il processo di costituzione dell’Azienda dei Servizi alla Persona e di trasformazione delle IPAB si inserisce nel più complessivo processo di riorganizzazione delle forme pubbliche di produzione ed erogazione dei servizi sociali e socio – sanitari, si è proceduto ad effettuare una attività ricognitiva , finalizzata a valutare se e quali servizi (oltre a quelli già prodotti dall’ IBAP ) sia opportuno conferire all’azienda stessa , per esigenze di qualificazione , razionalizzazione organizzativa , economicità e semplificazione . Detta attività ricognitiva è stata effettuata non limitandosi ad una semplice rilevazione nominalistica, ma esplicitando gli elementi utili alla costruzione di una rete territoriale integrata di offerta pubblica complessiva nonché delle condizioni dell’offerta di servizi assistenziali e socio sanitari pubblici e privati convenzionati . Al fine di evidenziare il quadro dei servizi esistenti a livello distrettuale e le forme di gestione associata attivate si indica, nella tabella di seguito riportata , il quadro esistente sia a livello di singolo Comune che in forma associata, della rete dei servizi previsti dalla pianificazione di zona, con l’indicazione delle forme con cui oggi ne viene garantita l’erogazione. Nella Zona Sociale di riferimento (distretto nr. 7 di Castelfranco Emilia) tre sono le IPAB che, dalle informazioni in nostro possesso, risultano contenute negli elenchi regionali, di cui una sola , IPAB “ Delia Repetto” di Castelfranco Emilia , ha deliberato ai sensi delle direttive regionali in materia di procedere alla trasformazione in Azienda Pubblica di Servizi alla persona. A tal proposito: 1. IPAB” Delia Repetto “ con sede a Castelfranco Emilia con atto del Consiglio di Amministrazione n. 5 del 29 marzo 2005 , inviato al sindaco del Comune di Castelfranco , con nota prot./IPAB n. 277 del 4 aprile 2005 , successivamente rettificata con atto n. 11 del 12 maggio 2005 , ha deliberato , dichiarandone la piena veridicità , le seguenti attestazioni : Attività : anziani Bilancio previsione 2004 : € 2.298.318 Patrimonio al 31.12.2004 : € 1.002.316,35 Utenza assistita : n. 62 casa protetta / n. 34 presso centro diurno Personale dipendente al 31.12.2004 : 21 unità ( 1 direttivo , 2 amministrativi , 18 operatori socio- assistenziali ) Consiglio di Amministrazione : 5 membri di nomina comunale 8 2. Fondazione “Dott. Angelo Risi” (sede legale a Modena e sede amministrativa a Milano) con nota del 25 maggio 2006 ha fornito al Comune di Castelfranco Emilia-Istituzione per la gestione dei servizi sociali le seguenti attestazioni: Attività : minori Bilancio previsione 2004 : € 8.000,00 Patrimonio al 31.12.2004 : € 391.992,38 Utenza assistita : 0 Personale dipendente al 31.12.2004 : nessun dipendente Consiglio di Amministrazione : 5 membri ( parroco di Gaggio , Sindaco di Castelfranco Emilia , Direttore dell’Istituto Salesiano di Bologna , Legale rappresentante dell’associazione Don Bosco “ Onlus “ di Torino , Legale rappresentante dell’Ispettoria Salesiana Lombardo Emiliana ) 3 Opera Pia “Familiare Calanchi Dott. Bernardo fu Pietro” (sede legale a Ravarino) ha inviato con nota del 15.03.06 pervenuta al Comune di Ravarino (nota prot. Nr. 2535/15.03.06) ha fornito le seguenti attestazioni: Attività : minori Bilancio previsione 2004 : € 15.470,20 Patrimonio al 31.12.2004 : € 2.030,30 Utenza assistita : 1 Personale dipendente al 31.12.2004 : nessun dipendente Consiglio di Amministrazione : 3 membri ( presidente nominato dal Sindaco di Ravarino, parroco pro-tempore di Ravarino , consigliere di nomina comunale ) Si indicano, inoltre, altre Fondazioni presenti sul territorio distrettuale A. “ Fondazione Opera Pia Avvocato Giuseppe Fregni” Via Brandolini 4, 41030 Solara di Bomporto. Attività svolta: gestione Scuola Materna. B. “Fondazione Savioli” Via Savioli 18, 41013 Castelfranco Emilia. Attività svolta: attività di culto educative ed assistenziali C. “ Fondazione Casarini Camangi Paolo” , Via Manzolino Est n. 6, 41013 Castelfranco Emilia. Attività svolta: Assistenza e promozione sociale e culturale dei giovani in stato di bisogno e/o all’assistenza di persone bisognose di qualsiasi età oltre ad attività culturali ispirate alla religione cattolica. D. “Fondazione S. Giuseppe” – via Pieve 33, 41015 Nonantola. Attività svolta: gestione Scuola Materna Paritaria. 9 IL PROGRAMMA PER LE TRASFORMAZIONI AZIENDALI . Modalità per l’erogazione dei servizi da parte dell’ ASP sulla base degli obiettivi fissati dal Piano di Zona. Il programma delle trasformazioni aziendali avvia, anche nel Distretto nr. 7 di Castelfranco E., il processo di costituzione di una Azienda Pubblica di servizi alla persona “funzionale” e quindi deputata ad attuare i programmi zonali sociali e socio - sanitari integrati. Il livello di alta responsabilità in capo al Comitato dei Sindaci del distretto, esclude pertanto l’eventualità che le predette funzioni possano essere la risultanza dell’azione – gestione di una Azienda di Servizi alla Persona , che resta pertanto organismo gestionale . I Comuni del Distretto n. 7 a partire dal Piano di Zona triennale 2002-2004 hanno avviato una riorganizzazione dei servizi orientata a realizzare il massimo possibile di efficienza e di economicità , attraverso un nuovo modello organizzativo del Distretto socio sanitario integrato. Il Piano di Zona Distrettuale 2005-2007 ha confermano il sistema di “welfare” territoriale ri-orientato secondo principi, finalità e obiettivi fissati dalla normativa nazionale (L.328/200) e regionale (l.r. 2/2003) e quindi un sistema dei servizi sociali, socio - sanitari ed educativi, programmato, coordinato e controllato dai Comuni e gestito direttamente o per delega a mezzo dell’Azienda sanitaria e della Istituenda Azienda dei Servizi alla persona . Tutti i Comuni del Distretto nr. 7, espressione della Zona Sociale comprendente i Comuni di Castelfranco Emilia, Nonantola, S.Cesario s/P e Unione dei Comuni del Sorbara (Bastiglia, Bomporto e Ravarino), intendono pertanto costituire una Azienda Pubblica di Servizi alla Persona, a partire dai servizi sociali e socio - sanitari rivolti alla popolazione anziana . L’istituenda Azienda avrà pertanto inizialmente per oggetto della propria attività , i servizi pubblici conferiti dall’IPAB “Delia Repetto” di Castelfranco Emilia ( trasformata ai sensi delle direttive nazionali e regionali che disciplinano la materia ) ed i servizi socio - assistenziali e socio – sanitari della rete integrata a favore della popolazione anziana , in costanza e secondo l’articolazione indicata nel Piano di Zona Distrettuale 2005-2007. 10 In particolare (Dati relativi al 31.12.2004): Tipologia di Servizio Casa protetta Ipab Comune Nr. Nr Posti utenti Ambito di intervento Castelfranco Emilia 62 Distrettuale Castelfranco Emilia 20 Castelfranco Emilia , San “ Delia Repetto “ Centro Diurno Ipab “ Delia Repetto “ Cesario Casa Protetta comunale Ravarino 60 Distrettuale Centro Diurno comunale Ravarino 10 Ravarino , Bastiglia , Bomporto , Nonantola Comunità Alloggio Ravarino 10 Distrettuale Centro Diurno Nonantola 20 Distrettuale RSA Castelfranco 20 Distrettuale Assistenza domiciliare presente in ogni Comunale Comune (in fase di completamento) Assistenza domiciliare 194 Comunale 540 Distrettuale 168 Distrettuale integrata Tali servizi sono rivolti a tutte le categorie di utenti Centro di ascolto demenze Sede a Castelfranco e Bomporto Totale 202 902 Sulla base di quanto indicato dalla programmazione zonale , relativamente ai servizi che saranno inizialmente conferiti all’istituenda azienda , si precisa che l’obiettivo alto della programmazione Distrettuale è rappresentato dal sostegno alla domiciliarità che pertanto dovrà divenire obiettivo prioritario gestionale della futura ASP , anche attraverso lo sviluppo di forme di “ sollievo “ presso i servizi residenziali e semi - residenziali . 11 Ai sensi di quanto indicato dalle normative regionali tra gli obiettivi prioritari della zona sociale di Castelfranco Emilia vi è inoltre l’attuazione di un processo di riorganizzazione delle cure domiciliari, finalizzato a superare modalità di erogazione separate per categorie di utenti e ad individuare un modello unico di assistenza domiciliare integrata , sanitaria e socio- assistenziale . Tale processo vuole attivare anche un percorso per garantire l’integrazione delle diverse competenze professionali, al fine di realizzare progetti unitari volti a soddisfare i bisogni di tutti i soggetti di qualsiasi età che necessitano di una assistenza continuativa o limitata nel tempo, erogabile al loro domicilio e sostenibile dal nucleo familiare . I Comuni potranno successivamente conferire all’azienda , in coerenza con le esigenze della programmazione sociale di zona , ed anche al fine realizzare un ottimale livello di equilibrio economico – finanziario , la produzione ed erogazione di ulteriori servizi . Sostenibilità economica e convenienza organizzativa della scelta Richiamando quanto già sottolineato nei “Primi orientamenti assunti dal Comitato dei Sindaci del Distretto nr. 7 rispetto al programma delle trasformazioni Aziendali” parte integrante del Piano di Zona 2005-2007 , nel quale in particolare si indicava che “il ripetuto richiamo della Regione alla esplicita valutazione della “congruità economica” richiede sia valutazioni storico statiche sui documenti a consuntivo delle gestioni pregresse che proiezioni almeno triennali in cui i fattori della produzione dei servizi siano certi e verificabili “ Va ricordato infatti che l’Azienda funzionerà mediante il finanziamento pubblico (prevalente) e privato (costo come corrispettivo di servizio reso al cittadino). In entrambe le ipotesi, la funzione del Sindaco assume la più alta valenza etica nella misura in cui deve garantire che la risorsa impegnata sia equivalente al beneficio apportato”. “Si ritiene comunque che l’ASP non debba farsi carico dei disavanzi eventualmente evidenziati dai consuntivi delle IPAB al momento della costituzione dell’Azienda pubblica di servizi alla Persona. Pertanto per il ripiano degli eventuali disavanzi della IPAB “Delia Repetto”, il Comune sede della stessa proporrà, d’intesa con gli altri Comuni del Distretto, un piano di rientro pluriennale” (rif. Linee guida regionali del 2 febbraio 2006) Il processo di costituzione dell’Azienda rappresenta due fasi distinte e successive: 1. la conoscenza delle situazioni economiche e patrimoniali riferite ai servizi da conferire e/o assegnare alla futura Azienda per evitare il rischio che le decisioni e le azioni poste in essere dalla futura Azienda determinino, fin dall’inizio, situazioni di disequilibrio economico non tempestivamente governabili (1° fase) 2. la valutazione della convenienza organizzativa e della congruità economica della futura Azienda (2° fase) 12 Il processo di aziendalizzazione, caratterizzato dal passaggio dall’attività di erogazione a quella di produzione di servizi ad alta intensità di capitali, consentirà di superare i limiti della contabilità tradizionale di tipo finanziario cui anche le Ipab sono tenute. Quest’ultima è una contabilità caratterizzata da notevoli limiti informativi ed è finalizzata più a controllare la gestione, ad assicurare il rispetto delle procedure, a favorire il pareggio formale tra entrate e spese e la conservazione formale dei patrimoni che non a fornire le conoscenze necessarie alla gestione. Con riferimento alla I° fase del processo di Aziendalizzazione, i Comuni del Distretto e la trasformanda IPAB hanno proceduto ad effettuare una prima rilevazione di dati di natura finanziaria ed economico – patrimoniali inerenti i servizi da conferire e/o assegnare alla futura Azienda . Nell’ambito della elaborazione del successivo Piano di Trasformazione Aziendale , strumento con cui si definiscono compiutamente le indicazioni strategiche e programmatiche contenute nel presente Programma , i Comuni , congiuntamente all’ IPAB , al fine di elaborare / perfezionare gli elementi analitici che caratterizzeranno il Piano aziendale procederanno ad una analisi e verifica della situazione amministrativa , finanziaria , economico- patrimoniale ed organizzativa dei servizi dell’IPAB in corso di trasformazione e dei servizi comunali che si intende conferire . Attraverso tale analisi saranno tra l’altro confrontati i costi ed i proventi dell’esercizio , al fine di valutare se la gestione dei differenti servizi ha rispettato la condizione-vincolo di raggiungimento dell’equilibrio economico evidenziando altresì informazioni in ordine alla potenzialità della gestione ed all’andamento prospettico della stessa quali in particolare : dipendenza da trasferimenti comunali/regionali esistenza di crediti in sofferenza (rette insolute) scarsa o nulla generazione di risorse per sostegno investimenti, e conseguente totale dipendenza a da soggetti esterni situazione ambientale di aumento delle aree di disagio e di povertà che possono portare i Comuni a doversi accollare quote più ampie di integrazioni rette rigidità della struttura dei costi In generale emerge che la gestione finanziaria di taluni servizi (casa protetta – centro diurno – comunità alloggio ) che saranno conferiti alla costituenda azienda raggiunge il pareggio di bilancio mediante trasferimenti in conto corrente di/ dei Comuni della zona sociale; relativamente in particolare ai servizi gestiti dalla trasformando IPAB i Comuni hanno sostenuto ,attraverso finanziamenti in conto capitale , parte delle spese per interventi di manutenzione straordinaria ed acquisto di attrezzature. 13 Con riferimento all’esercizio finanziario 2005, i finanziamenti/contributi, sia di parte corrente e/o sia in conto capitale, posti a carico dei Comuni del Distretto per conseguire il pareggio di bilancio e/o per effettuare interventi straordinari relativamente ad alcuni dei servizi che verranno conferiti alla futura ASP, sono di seguito rappresentati. In particolare: Servizi residenziali / semi residenziali gestiti dal Comune di Ravarino Tipologia Ambito di servizio servito territoriale Retta conto corrente conto capitale giornaliera utente del € 46,00 equilibrio tra costi / € 0,00 Casa Comuni Protetta Distretto ricavi Centro Comuni di Bastiglia/ € 20,00 A Diurno Bomporto /Ravarino Comuni Nonantola Bastiglia/ Bomporto dei € 0,00 carico di /Ravarino /Nonantola € 31.855,00 Comunità Comuni alloggio Distretto del € 30,00 equilibrio tra costi / € 0,00 ricavi Servizi residenziali /semi residenziali gestiti dall’IPAB “Delia Repetto“ di Castelfranco E. Tipologia di Ambito servizio territoriale Retta servito conto corrente conto capitale giornaliera Utente Casa Comuni Protetta Distretto del € 48,81 A carico Comuni di A carico Comuni di Castelfranco / San Castelfranco / San Cesario Cesario . € 0,0 di € 29,11 € 0,0 Centro Comuni A carico Comuni di A Diurno Castelfranco / San Castelfranco / San Castelfranco / San Cesario . Cesario Cesario . € 32.188,80 RSA Comuni (2° Distretto del € 48,81 A carico carico Comuni di € 0,0 tutti i A carico Comune di Comuni della zona Castelfranco . semestre sociale . 2005 ) € 57.249,00 € 46.947,59 14 Si riporta di seguito la rilevazione di alcuni elementi Finanziari - Economici – Patrimoniali riferiti ai servizi che si intende conferiti alla costituenda Azienda : SERVIZI GESTITI DAI COMUNI A ) Servizio di assistenza Domiciliare ( analisi comparata tra i Comuni ) INDICATORI E TIPOLOGIA DEL SERVIZIO Scheda informativa sulla gestione dei servizi di Assistenza Domiciliare Distretto di Castelfranco Emilia Indicatori Castelfranco Nonantola Unione San Comuni Cesario del Sorbara Numero annuo assistiti 101 43 43 20 Numero medio mese assistiti 57,5 28,33 31,83 19 Numero prestazioni anno 11.336 5.329 4.921 1.850 Giorni di assistenza 304 303 304 304 Organico- unità 10 4 5 2 Organico-ore 18.320 7.488 4.908 3.655 Tempo medio prestazioni 22,30 miniuti 30 minuti 40 minuti 1 ora Tempo medio spostamenti 20 minuti 10 minuti 15 minuti 10 minuti Ore effettiva assistenza 12.620 2.334 2.447,50 3.100 si si si si si si si Tipologia del Servizio Solo mattina Mattina e pomeriggio no Mattina pomeriggio e sera no no no Festivi no no no no si 15 STRUTTURA ORGANIZZATIVA UTENZA Comune Nr. utenti % di distribuzione nr. utenti nel distretto Numero complessivo anno 2005 Castelfranco Emilia nel Distretto n. 207 n. 101 48,80% Nonantola n. 43 20,77% San Cesario sul Panaro n. 20 9,66% Unione del Sorbara n. 43 20,77% Totale n. 207 Comune 100,00% Nr. utenti % di distribuzione nr. utenti nel distretto Numero al 31.12.05 nel Distretto n. 142 Castelfranco Emilia n. 60 42,25% Nonantola n. 30 21,13% San Cesario sul Panaro n. 19 13,38% Unione del Sorbara n. 33 23,24% Totale n. 142 Tipologia Comune 100,00% N. anziani in N. anziani in carico carico al 31.12.2005 nell’anno 2005 Castelfranco Emilia 74 39 Nonantola 38 25 San Cesario sul Panaro 16 16 Unione del Sorbara 37 29 Comune N. Disabili in N. Disabili in carico carico al nell’anno 31.12.2005 2005 Castelfranco Emilia 18 13 Nonantola 2 2 San Cesario sul Panaro 2 2 Unione del Sorbara 4 4 16 Comune N. Adulti in N. Adulti in carico carico al 31.12.2005 nell’anno 2005 Castelfranco Emilia 8 7 Nonantola 3 3 San Cesario sul Panaro 2 1 Unione del Sorbara 2 0 Comune N. Minori in N. Minori in carico carico al 31.12.2005 nell’anno 2005 Castelfranco Emilia 1 1 Nonantola 0 0 San Cesario sul Panaro 0 0 Unione del Sorbara 0 0 17 SPESE CONTO CORRENTE PERSONALE Comune Tipologia Numero Oneri Operato- Annuali ri Oneri Totale Totale Annuali Costo Costo Annuale Orario Diretti (solo Riflessi dipendenti (solo comunali dipendenti comunali) Tempo 4 € 65.335,70 € 17.431,57 € 82.767,27 € 11,67 2 € 45.723,48 € 12.199,03 € 57.922,51 € 15,47 € 78.961,77 € 10,55 determinato Castelfranco Tempo Emilia indeterminato Appalto 4 € 219.651,55 TOTALE Tempo 1 € 15.557,50 € 6.430,21 € 21.960,71 € 11,76 3 € 55.269,52 € 20.561,06 € 75.830,58 € 13,47 determinato Nonantola Tempo indeterminato € 97.791,29 TOTALE San Cesario Appalto sul Panaro TOTALE Tempo Unione del indeterminato Sorbara Appalto € 56.362,69 2 € 15,42 € 56.362,69 1 4 TOTALE TOTALE SPESE DI PERSONALE € 19.683,00 € 7.084,00 € 26.767,00 € 14,30 € 53.180,00 € 15,60 € 79.947,00 € 453.752,53 18 SPESE SPECIFICHE DI GESTIONE (necessarie per garantire il corretto funzionamento dei servizi) Comune N. automezzi Spesa Castelfranco Emilia 4 € 8.252,53 Automezzi Nonantola 3 € 2.500,00 (bollo, Unione del Sorbara 2 € 2.045,00 assicurazione, Totale spesa € 12.797,53 benzina, ecc) Comune Personale dedicato Spesa Castelfranco Emilia 15% di nr. 1 q.f. B3 € 5.177,55 5% di nr. 1 q.f. D3 Nonantola Supporto 6,39% di nr. 1 q.f. C3 € 2.298,09 2,13% di nr. 1 q.f. D2 amministrativo San Cesario sul 2,97% di nr. 1 q.f. C1 Panaro 1,00% di nr. 1 q.f. D1 Unione del Sorbara 6,39% di nr. 1 q.f. C1 € 1.039,09 € 2.353,54 2,13% di nr. 1 q.f. D3 € 10.868,27 Totale spesa Materiale Comune Spesa Castelfranco Emilia € 2.153,36 vario Nonantola (es vestiario) € 960,72 Unione del Sorbara € 1.189,00 Totale spesa € 4.303,08 TOTALE SPESE DI GESTIONE € 27.968,88 TOTALE COMPLESSIVO SPESE IN CONTO € 481.721,41 CORRENTE 19 ENTRATE Entrate accertate/preventivate da USL per tutto il € 26.784,46 Distretto Entrate accertate/preventivate da utenti per tutto il € 86.680,00 Distretto Comune Limite Isee per l’esonero Castelfranco Emilia € 6.718,00 Soglia di Nonantola € 5.824,50 esonero San Cesario sul Panaro € 6.465,00 Unione del Sorbara € 0,00 Comune Importo massimo orario Tariffa oraria Castelfranco Emilia € 13,94 applicata Nonantola € 13,43 San Cesario sul Panaro € 11,17 Unione del Sorbara € 15,00 Comune Castelfranco Emilia Nr. 25 esoneri; nr. 14 al 20%; nr. 8 al 40%; nr. 4 al 60%; nr. 7 all’ 80%; nr. 43 Nr. di utenti annuali inseriti al 100% Nonantola Nr. 4 esoneri; nr. 6 al 20%; nr. 6 al 40%; nelle diverse nr. 3 al 60%; nr. 6 all’ 80%; nr. 18 al fasce o che 100% hanno retta San Cesario sul Panaro personalizzata Nr. 8 esoneri, nr. 5 al 100% Al restante numero di utenti è stata applicata una retta personalizzata calcolata in base all’Isee presentato Unione del Sorbara A tutti gli utenti è stata applicata una retta personalizzata calcolata in base all’Isee presentato in particolare nr. 15 utenti al 100% 20 Comparazione tra numero utenti e Comune raggruppamenti Castelfranco Emilia Nr. 39 utenti che pagano una retta da 0 degli importi a € 3,00, nr. 12 utenti da € 3,00 a € retta da € 0,00 a 9,00, Nr. 7 utenti da € 9,00 a €12,00, Nr. € 15,00 43 utenti pagano € 13,94 Nonantola Nr. 10 utenti che pagano una retta da 0 a € 3,00, nr. 9 utenti da € 3,00 a € 9,00, Nr. 6 utenti da € 9,00 a €12,00, Nr. 18 utenti pagano € 13,43 San Cesario sul Panaro Nr. 8 utenti che pagano una retta da 0 a € 3,00, nr. 6 utenti da € 3,00 a € 9,00, Nr. 1 utenti da € 9,00 a €11,00 e Nr. 8 utenti da € 11,17 Unione del Sorbara Nr. 3 utenti che pagano una retta da 0 a € 3,00, nr. 8 utenti da € 3,00 a € 9,00, Nr. 3 utenti da € 9,00 a €12,00, Nr. 4 utenti da € 12,00 a € 14,20 e Nr. 15 da € 15,00 % di copertura costo complessivo del servizio a 27,46% livello Distrettuale calcolato su entrate preventivate/accertate 21 B) Servizi residenziali / semi residenziali attualmente gestiti dal Comune di Ravarino: SERVIZIO DI CASA – PROTETTA ANNO 2005 UTENZA Numero posti 60 Presenza media di utenti 57,9 Giorni di effettiva presenza 21.071 Ambito territoriale Distrettuale Presenza media di Utenti Comune di Bastiglia n. 5,5 9,50% Comune di Bomporto n. 10 17,2 % Comune di Castelfranco E n. 4 7% Comune di Nonantola n.17,30 30% Comune di Ravarino 17,60 30,4% Comune di San Cesario 1,5 2,5% Comune di Modena n. 2 3,5% Integrazione retta da parte dei comuni n. complessivo 16 € 87.084,39 Comune di Bastiglia n. 1 17.726,00 Comune di Bomporto n. 2,5 6.375,00 Comune di Castelfranco E / 0,00 Comune di Nonantola n. 5 23.166,00 Comune di Ravarino n. 3 5.394,71 Comune di San Cesario n. 1 3.027,00 Comune di Modena n.3 23.305,68 Azienda USl n. 0,5 6.090,00 22 STRUTTURA ORGANIZZATIVA PERSONALE TIPOLOGIA Nr. Funzione Qualifica Ore Costo annuo Costo orario per settimanali (complessivo) appalto FUNZIONI DI COORDINAMENTO ( r.a.a. / coordinatore ) Tempo 1 Coordinatore D1 determinato 25 ore 14.089,33 (Periodo gennaio/ Giugno ) 36 ore da settembre Tempo 2 RAA C1- B4 36 60.632,82 indeterminato Appalto / Interinale / Altro (Specificare) / FUNZIONI SOCIO - ASSISTENZIALI ( osa – oss- animatore ) Tempo / determinato Tempo 1 Animatore 27 Operatore B3 36 26.362,86 indeterminato Appalto socio- 735.008,00 17,65 assistenziale Interinale / Altro (Specificare) / FUNZIONI AMMINISTRATIVE Tempo / determinato Tempo 4 indeterminato Funzionario D3 7 ore Istruttori C2/ C3 20 ore amministrativi ( servizi sociali 25.669,96 (complessive) / economico finanziario/ personale ) Appalto / Interinale / Altro (Specificare) / 23 SPESE IN CONTO CORRENTE COSTI ALBERGHIERI Ristorazione 242.680,00 ( personale – acquisto alimenti – acquisto servizio ristorazione) Lavanderia e guardaroba 66.116,00 ( personale – materiale - acquisto servizio ) Pulizia e sanificazione ambienti 130.962,00 ( personale – materiale – acquisto servizio ) Utenze 55.600,00 Totale costi alberghieri 495.358,00 COSTI PER L’ASSISTENZA Personale ( dipendente – acquisiti da terzi ) 109.114,00 Formazione e aggiornamento 1.500,00 Podologo , barbiere , parrucchiere 13.630,00 Materiali di consumo 49.000,00 Appalto 735.008,00 Totale costi per l’assistenza 908.252,00 COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI Personale 25.646,00 Formazione e aggiornamento Spese organi di rappresentanza Canoni assicurativi 2.700,00 Materiali di consumo 7.757,00 Contratto di servizio / altri costi amministrativi e 89.357,00 generali Totale costi amministrativi e generali 125.460,00 COSTI EDILIZI Personale 28.424,00 Manutenzione ordinaria beni immobili e impianti 13.397,00 Totale costi edilizi 41.821,00 TOTALE SPESE CONTO CORRENTE 1.570.891,00 COSTO GIORNALIERO PER UTENTE 74,6 24 SPESE IN CONTO CAPITALE Manutenzione straordinaria 30.343,00 Acquisto attrezzature 22.450,00 Altro ( automezzi , dotazioni informatiche.. ) TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE 52.797,00 ENTRATE Rette a carico ospiti 903.878,00 Oneri a rilievo sanitario 632.130,00 Rimborsi da AUSL per beni e servizi 0,00 Integrazione rette da parte dei Comuni 87.084,00 Contributi comunali per il conseguimento del 0,00 pareggio di bilancio Proventi diversi 0,00 TOTALE ENTRATE 1.623.092,00 25 ELEMENTI ECONOMICI E PATRIMONIALI CONTO ECONOMICO / STATO PATRIMONIALE ( dato aggiornato al 31.12.2005 ) Voci 2005 A. Valore della produzione dei servizi - Ricavi delle prestazioni 1.623.092,00 - Ricavi da copertura di costi sociali - Variazione rimanenze in inventario 3.500,00 - Incrementi affidamento servizi - Altri ricavi e proventi Totale valore della produzione B. Costi della produzione 1. Per materie prime, sussidiarie e di consumo 2. Per servizi 3. Per godimento beni di terzi 4. Per il personale: - Salari e stipendi - Oneri sociali - TFR - Trattamento di quiescenza - Altri costi 5. Ammortamenti e svalutazioni: - Ammortamento immobilizzazioni immateriali - Ammortamento immobilizzazioni materiali - Altre svalutazioni delle immobilizzazioni - Svalutazione crediti compresi nell’attivo circolante e nelle 1.626.592,00 52.606,00 1.219.010,00 5.395,00 200.514,00 42.610,00 disponibilità liquide - Valutazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci - Accantonamenti per rischi - Altri accantonamenti 4.826,00 89.357,00 Oneri diversi di gestione 1.614.318,00 Totale costi della produzione Differenza tra valore e costi della produzione 12.274,00 C. Proventi e Oneri Finanziari 1. Proventi da Comuni: conferimenti e trasferimenti (no rette) 26 2. Altri proventi finanziari: - Da crediti iscritti nelle immobilizzazioni - Da titoli iscritti nelle immobilizzazioni non costituenti partecipazioni - Da titoli iscritti nell’attivo circolante non costituenti partecipazioni 3. Proventi diversi dai precedenti 4. Interessi ed oneri finanziari diversi Totale proventi e oneri finanziari D. Rettifiche di valore di Attività finanziarie: 1. Rivalutazioni: - Di partecipazioni dei Comuni - Di immobilizzazioni finanziarie non costituenti partecipazioni - Di titoli iscritti nell’attivo circolante non costituenti partecipazioni - Altri 2. Svalutazioni: - Di partecipazioni - Di immobilizzazioni finanziarie non costituenti partecipazioni - Di titoli iscritti nell’attivo circolante non costituenti partecipazioni Totale delle rettifiche E. Proventi e Oneri Straordinari 11.326,00 Proventi Oneri Totale oneri e proventi straordinari Risultato prima delle Imposte 12.384,00 Imposte sul reddito d’esercizio ( IRAP ) UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 11.216,00 27 ATTIVO 2005 PASSIVO 2005 A. Crediti verso enti pubblici A. Patrimonio netto 1.921.908,00 di riferimento per capitale di 1.Capitale in dotazione dotazione deliberato da 2. Riserva legale o statutaria versare Totale crediti - fondo rinnovo impianti - fondo finanziamento e sviluppo B. Immobilizzazioni: investimenti - 1.398.947,0 3. Altre riserve 1. Immobilizzazioni immateriali Costi di 0 impianto altre e - di fondo contributi in c/capitale per investimenti ampliamento - altre Costi di ricerca,sviluppo e 4. Utili ( perdite) a nuovo pubblicità. 5. Utili ( perdita) d’esercizio Immobilizzazioni in corso e B. Fondi rischi e oneri acconti Altre 41.150,00 Per il trattamento di quiescenza Per imposte 2. Immobilizzazioni Altri materiali: C. Fondo TFR - Terreni e fabbricati (in proprietà) - Impianti e macchinari D. Debiti - Attrezzature e presidi - Obbligazioni –Quota esigibile oltre l’anno socio-sanitari -Verso banche-Quota esigibile oltre l’anno - Altri beni - Verso altri finanziatori-Quota esigibile - Immobilizzazioni in corso e oltre l’anno acconti - Mutui Quota esigibile oltre l’anno 453.282,00 - Acconti- Quota esigibile oltre l’anno 3. Immobilizzazioni - Verso fornitori-Quota esigibile oltre l’anno finanziarie: Rappresentati da titoli di credito-Quota - Partecipazioni in altre esigibile oltre l’anno imprese pubbliche e/o Verso controllanti-Quota esigibile oltre private. l’anno - Crediti (per ciascuna voce Tributari- Quota esigibile oltre l’anno. di credito indicare gli importi Verso istituti di previdenza sociale-Quota esigibili entro l’esercizio successivo): - 3.954,00 esigibile oltre l’anno Altri- Quota esigibile oltre l’anno. verso controllanti (Comuni-Provincia – Regione-Stato) 28 E. Ratei e risconti SERVIZIO DI CENTRO – DIURNO ANNO 2005 UTENZA Numero posti 10 Presenza media di utenti 8 Giorni di effettiva presenza 1.659 Ambito territoriale Distrettuale Presenza media di Utenti Comune di Bastiglia n. 1 %12,50 Comune di Bomporto n. 3,25 40,62% Comune di Castelfranco E 0 0 Comune di Nonantola n. 1,50 18,75% Comune di Ravarino n. 2,25 28,13% Comune di San Cesario 0 0 Integrazione retta da parte n. 0 dei Comuni STRUTTURA ORGANIZZATIVA PERSONALE Tipologia Nr. Funzione Qualifica Ore Costo annuo Costo orario per settimanali (complessivo appalto ) FUNZIONI DI COORDINAMENTO ( r.a.a. / coordinatore ) Tempo Coordinatore determinato casa – protetta Tempo RAA indeterminato casa – protetta Appalto / Interinale / Altro (Specificare) FUNZIONI SOCIO - ASSISTENZIALI ( osa – oss- animatore ) Tempo 29 determinato Tempo 2 36 Operatore socio- indeterminato assistenziale Appalto Utilizzo 55.800,00 15,14 personale solo per sostituzioni / Interinale Altro (Specificare) FUNZIONI AMMINISTRATIVE Tempo determinato Tempo 2 D3 Funzionario indeterminato 10 ore 7.700,00 compless C2 Istruttore ive amministrativo Appalto / Interinale / Altro (Specificare) SPESE IN CONTO CORRENTE COSTI ALBERGHIERI Ristorazione 8.000,00 ( personale – acquisto alimenti – acquisto servizio ristorazione ) Lavanderia e guardaroba 355,00 ( personale – materiale - acquisto servizio ) Pulizia e sanificazione ambienti 13.100,00 ( personale – materiale – acquisto servizio ) Utenze 2.000,00 Totale costi alberghieri 23.455,00 COSTI PER L’ASSISTENZA Personale ( dipendente – acquisiti da terzi – 55.800,00 30 appalto ) Formazione e aggiornamento Podologo , barbiere , parrucchiere Materiali di consumo 3.360,00 Appalto 9.180,00 Totale costi per l’assistenza 68.340,00 COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI Personale 7.700,00 Formazione e aggiornamento Spese organi di rappresentanza Canoni assicurativi Materiali di consumo Contratto di servizio / altri costi amministrativi e generali Totale costi amministrativi e generali 7.700,00 COSTI EDILIZI Personale Manutenzione ordinaria beni immobili e impianti 1.500,00 Totale costi edilizi 1.500,00 TOTALE SPESE CONTO CORRENTE 99.495,00 COSTO GIORNALIERO PER UTENTE 69,5 SPESE IN CONTO CAPITALE Manutenzione straordinaria Acquisto attrezzature Altro ( automezzi , dotazioni informatiche.. ) TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE O,OO 31 ENTRATA Rette a carico ospiti 36.452,00 Oneri a rilievo sanitario 21.408,00 Rimborsi da AUSL per beni e servizi Integrazione rette da parte dei Comuni Contributi comunali per il conseguimento del 31.855,00 pareggio di bilancio Proventi diversi TOTALE ENTRATE SERVIZIO DI COMUNITA’ ALLOGGIO ANNO 2005 UTENZA Numero posti 10 Presenza media di utenti 5,41 Giorni di effettiva 1.915 presenza Ambito territoriale Distrettuale Presenza media di Utenti Comune di Bastiglia n. 1,83 33,83 % Comune di Bomporto n.0, 58 10,72% Comune di Castelfranco E n.1 18,48% Comune di Nonantola / / Comune di Ravarino n.2 36,97% Comune di San Cesario / / 32 STRUTTURA ORGANIZZATIVA PERSONALE TIPOLOGIA Nr. Funzione Qualifica Ore Costo annuo Costo orario per settimanali (complessivo) appalto FUNZIONI DI COORDINAMENTO ( r.a.a. / coordinatore ) Tempo determinato Tempo indeterminato Appalto Interinale Altro (Specificare) FUNZIONI SOCIO - ASSISTENZIALI ( osa – oss- animatore ) Tempo determinato Tempo indeterminato Appalto n.1 Operatore socio - 24 ore 19.344,00 15,14 assistenziale Interinale Altro (Specificare) FUNZIONI AMMINISTRATIVE Tempo determinato Tempo n.2 Funzionario D3 Istruttore C2 6 ore 4.505,63 indeterminato amministrativo Appalto Interinale Altro (Specificare) 33 SPESE IN CONTO CORRENTE COSTI ALBERGHIERI Ristorazione ( personale – acquisto alimenti – acquisto 16.356,00 servizio ristorazione) Lavanderia e guardaroba 1.686,00 ( personale – materiale - acquisto servizio ) Pulizia e sanificazione ambienti 3.150,00 ( personale – materiale – acquisto servizio ) Utenze 7.900,00 Totale costi alberghieri 29.092,00 COSTI PER L’ASSISTENZA Personale ( dipendente – acquisiti da terzi ) / Formazione e aggiornamento / Podologo , barbiere , parrucchiere / Materiali di consumo / Appalto 19.344,00 Totale costi per l’assistenza 19.344,00 COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI Personale 4.505,63 Formazione e aggiornamento Spese organi di rappresentanza Canoni assicurativi Materiali di consumo 400,00 Contratto di servizio / altri costi amministrativi e generali Totale costi amministrativi e generali 4.905,63 COSTI EDILIZI Personale Manutenzione ordinaria beni immobili e impianti 3.073,00 Totale costi edilizi 3.073,00 TOTALE SPESE CONTO CORRENTE 56.414,63 COSTO GIORNALIERO PER UTENTE 29,50 34 SPESE IN CONTO CAPITALE Manutenzione straordinaria 1.300,00 Acquisto attrezzature Altro ( automezzi , dotazioni informatiche.. ) TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE 1.300,00 ENTRATA Rette a carico ospiti 57.900,00 Oneri a rilievo sanitario 8.740,00 Rimborsi da AUSL per beni e servizi / Integrazione rette da parte dei Comuni / Contributi comunali per il conseguimento del / pareggio di bilancio Proventi diversi / TOTALE ENTRATE 66.640,00 C) Servizi semiresidenziali di prossima gestione da parte del Comune di Nonantola SERVIZIO CENTRO DIURNO ( in fase di attivazione ) STATO PATRIMONIALE Immobilizzazioni ( in corso ) conf. iniziali 2005 1.050.0000 valore di costo 1.050.000 ammortamento annuo ( 3% - durata 33 anni ) 31.500 SP ( passivo ) – fondo ammortamento 31.500 Rimanenze Attivo circolante 35 Ratei e Risconti Totale attivo 1.050.0000 PATRIMONIO NETTO 78.250 Capitale sociale Riserve Risultato d’esercizio TOTALE DEBITI 971.750 Fondi per rischi e oneri ( fondo imposte differite ) Trattamento fine rapporto Debiti di cassa Altri debiti 971.750 Debiti finanziari ( emissione BOC per 1.050.000,00 ) (Quota rimborsata al 31.12.2005 ) 78.250 RATEI E RISCONTI TOTALE PASSIVO 971.750 CONTO ECONOMICO 2005 FATTURATO COSTI DI GESTIONE ( 37.876) Interessi passivi BOC 37.876,13 MOL ( 37.876) AMMORTAMENTI A regime – ammortamento annuo ( 3% - durata 33 anni ) 31.500 Immateriali Materiali UTILE OPERATIVO NETTO ( 37.876) Oneri finanziari su mutuo Proventi Finanziari Proventi ed oneri finanziari UTILE OPERATIVO IMPOSTO ( 37.876) Imposte correnti Imposte differite RISULTATO D’ESERCIZIO ( 37.876) 36 D) Centro di Ascolto demenze ( servizio distrettuale ) PERSONALE Tipologia n. Funzione Qualifica Ore settimanali Costo costo annuo orario ( per appalto complessivo ) Tempo / determinato Tempo 1 indeterminato Operatore 36 ore 28.268,11 Tempo parziale 2.458,10 Socioassistenziale Operatore 1 per Sostituzioni Totale personale 30.726,21 SPESE IN CONTO CORRENTE Utenze telefoniche , acquisto cancelleria , consulenza giuridica e 3.380,40 assistenza tecnica 37 SERVIZI GESTITI DALL’IPAB (Dati comunicati dall’IPAB con note e-mail del 6 e 10 giugno 2006) SERVIZIO DI CASA – PROTETTA ANNO 2005 UTENZA Numero posti 62 Presenza media di utenti 60.8 Giorni di effettiva presenza 22203 Ambito territoriale Distrettuale Presenza media di Utenti Comune di Bastiglia n. % Comune di Castelfranco E 80 57.22 Comune di Nonantola 2 1.43 Comune di Ravarino 1 0.71 Comune di San Cesario 2 1.43 Comune di Bomporto Integrazione retta da parte dei comuni n. 18 Comune di Bastiglia Comune di Bomporto Comune di Castelfranco E Comune di Nonantola Comune di Ravarino Comune di San Cesario 38 STRUTTURA ORGANIZZATIVA PERSONALE natura nr. funzione qualifica rapporto lavoro ore costo annuo costo orario per settimana (complessivo appalto ) FUNZIONI DI COORDINAMENTO ( r.a.a. / coordinatore ) Tempo determinato Tempo indeterminato 0,50 2 Coordinam. Direttore 18 28.587 Respons. Att. R.A.A. 36 70.510 Appalto Interinale Altro (Specificare) FUNZIONI SOCIO - ASSISTENZIALI ( osa – oss- animatore ) Tempo 2 Addetto ass. O.S.S. 36 66.665 9,92 Addetto ass. O.S.S. 36 339.152 Appalto 15,84 Addetto ass. O.S.S. 36 402.627 Interinale 2,45 Addetto ass. O.S.S. 36 102.261 determinato Tempo indeterminato Altro (Specificare) FUNZIONI AMMINISTRATIVE Tempo determinato Tempo indeterminato 0,50 Direzione 1 Amministrative 0,55 Amministrative Direttore 18 28.587 Ist. dir. 36 36.586 Ist. amm. 14 13.442 36 4.139 Appalto Interinale 0,18 Amministrative Ist. amm. Altro (Specificare) 39 FUNZIONI AUSILIARIE Appalto 0,95 Servizi gener. Guardarob 32 29.137 0,83 “ Manutent. 12 9.597 SPESE IN CONTO CORRENTE COSTI ALBERGHIERI € 224.268 Ristorazione ( personale – acquisto alimenti – acquisto servizio ristorazione) € 94.696 Lavanderia e guardaroba ( personale – materiale - acquisto servizio ) € 82.690 Pulizia e sanificazione ambienti ( personale – materiale – acquisto servizio ) Altro (Noleggio attrezz. – Utenze) € 62.815 Totale costi alberghieri € 464.470 COSTI PER L’ASSISTENZA Personale ( dipendente – acquisiti da terzi – € 558.535 appalto ) Formazione e aggiornamento Podologo , barbiere , parrucchiere € 21.663 Materiali di consumo € 2.016 Appalto € 408.298 Totale costi per l’assistenza € 990.513 COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI Personale € 107.029 Formazione e aggiornamento € 2.520 Spese organi di rappresentanza € 8.261 Canoni assicurativi € 16.135 Materiali di consumo € 15.727 Contratto di servizio / altri costi amministrativi e € 47.294 generali Totale costi amministrativi e generali € 196.966 40 COSTI EDILIZI Personale Manutenzione ordinaria beni immobili e impianti € 21.851 Totale costi edilizi € 21.851 IRAP € 44.014 TOTALE SPESE CONTO CORRENTE € 1.768.905 COSTO GIORNALIERO PER UTENTE € 79.7 SPESE IN CONTO CAPITALE Manutenzione straordinaria € 39.144,16 Acquisto attrezzature € 4.644.66 Altro ( automezzi , dotazioni informatiche.. ) € 5.188,80 TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE € 48.977.62 ENTRATE Rette a carico ospiti € 969.032 Oneri a rilievo sanitario € 681.850 Rimborsi da AUSL per beni e servizi Integrazione rette da parte dei Comuni € 129.765 Contributi comunali per il conseguimento del € 27.252 pareggio di bilancio Proventi diversi € 10.824 TOTALE ENTRATE € 1.818.723 41 ELEMENTI ECONOMICI E PATRIMONIALI CONTO ECONOMICO / STATO PATRIMONIALE ( dato aggiornato al 31.12.2005 ) Voci 2005 2006 Valore della produzione dei servizi - Ricavi delle prestazioni 2.633.181,00 - Ricavi da copertura di costi sociali 2.273.537,1 - Variazione rimanenze in inventario 6 - Incrementi affidamento servizi - Altri ricavi e proventi 42.402,00 2.675.583,00 Totale valore della produzione 33.788,10 2.307.325,2 6 B. Costi della produzione 1. Per materie prime, sussidiarie e di consumo 2. Per servizi 102.234,00 83.099,33 1.449.874,00 3. Per godimento beni di terzi 4. Per il personale: - Salari e stipendi - Oneri sociali - TFR - Trattamento di quiescenza - Altri costi 5. Ammortamenti e svalutazioni: - Ammortamento immobilizzazioni immateriali - Ammortamento immobilizzazioni materiali - Altre svalutazioni delle immobilizzazioni - Svalutazione crediti compresi nell’attivo circolante e 1.228.870,1 5 849.563,00 331.764,00 781.586,59 230.405,50 11.476,69 nelle disponibilità liquide - Valutazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci - Accantonamenti per rischi 24.000,00 5.616,69 42 - Altri accantonamenti 34.264,00 2.803.175,69 Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione 34.155,40 2.363.733,66 Differenza tra valore e costi della produzione - 56.408,40 - 127.592,69 C. Proventi e Oneri Finanziari 1. Proventi da Comuni: conferimenti e trasferimenti (no rette) 2. Altri proventi finanziari: - Da crediti iscritti nelle immobilizzazioni - Da titoli iscritti nelle immobilizzazioni non costituenti partecipazioni - Da titoli iscritti nell’attivo circolante non costituenti 3.203,89 partecipazioni 28.009,00 6.000,00 3. Proventi diversi dai precedenti (avanzo presunto esercizi 5.912,35 34.009,00 9.116,24 precedenti o altro) 4. Interessi ed oneri finanziari diversi Totale proventi e oneri finanziari D. Rettifiche di valore di Attività finanziarie: 1. Rivalutazioni: - Di partecipazioni dei Comuni - Di immobilizzazioni finanziarie non costituenti partecipazioni - Di titoli iscritti nell’attivo circolante non costituenti partecipazioni - Altri 2. Svalutazioni: - Di partecipazioni - Di immobilizzazioni finanziarie non costituenti partecipazioni - Di titoli iscritti nell’attivo circolante non costituenti partecipazioni Totale delle rettifiche 43 E. Proventi e Oneri Straordinari Proventi 111.407,00 Oneri 87.189,35 Totale oneri e proventi straordinari 111.407,00 87.189,35 Risultato prima delle Imposte Imposte sul reddito d’esercizio ( IRAP ) UTILE D’ESERCIZIO 39.897,19 17.823,31 SERVIZIO DI CENTRO – DIURNO ANNO 2005 UTENZA Numero posti 20 Presenza media di utenti 22.8 Giorni di effettiva presenza 7059 Ambito territoriale Distrettuale Presenza media di Utenti Comune di Bastiglia n. / Comune di Bomporto / Comune di Castelfranco E 32 Comune di Nonantola / Comune di Ravarino / Comune di San Cesario 10 % 17.37 5.42 Integrazione retta da parte dei comuni 44 STRUTTURA ORGANIZZATIVA PERSONALE natura rapporto nr. funzione qualifica lavoro ore costo annuo costo orario settimana (complessivo per appalto ) FUNZIONI DI COORDINAMENTO ( r.a.a. / coordinatore ) Tempo determinato Tempo 1 Resp. Attiv. R.A.A. 36 36.234 0,18 Resp. Attiv. R.A.A 36 5.493 indeterminato Appalto Interinale Altro (Specificare) FUNZIONI SOCIO - ASSISTENZIALI ( osa – oss- animatore ) Tempo determinato Tempo 1,83 Addetti assist. O.S.S. 36 59.628 5,29 Addetti assist. O.S.S. 36 104.152 indeterminato Appalto Interinale Altro (Specificare) FUNZIONI AMMINISTRATIVE Tempo determinato Tempo 0,30 amministrative Ist. amm. 11 10.081 indeterminato Appalto Interinale Altro (Specificare) FUNZIONI AUSILIARIE Appalto 45 SPESE IN CONTO CORRENTE COSTI ALBERGHIERI € 41.943 Ristorazione ( personale – acquisto alimenti – acquisto servizio ristorazione) € 1.800 Lavanderia e guardaroba ( personale – materiale - acquisto servizio ) € 15.400 Pulizia e sanificazione ambienti ( personale – materiale – acquisto servizio ) Utenze € 8.384 Totale costi alberghieri € 67.527 COSTI PER L’ASSISTENZA Personale ( dipendente – acquisiti da terzi – appalto € 85.224 ) Formazione e aggiornamento Podologo , barbiere , parrucchiere Materiali di consumo Appalto € 104.152 Totale costi per l’assistenza € 189.376 COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI € 9.728 Personale Formazione e aggiornamento Spese organi di rappresentanza € 933 Canoni assicurativi € 2.140 Materiali di consumo € 684 Contratto di servizio / altri costi amministrativi e € 19.847 generali € 33.332 Totale costi amministrativi e generali COSTI EDILIZI Personale Manutenzione ordinaria beni immobili e impianti € 1763 Totale costi edilizi € 1.763 IRAP € 5.081 TOTALE SPESE CONTO CORRENTE € 309.344 COSTO GIORNALIERO PER UTENTE € 43.8 46 SPESE IN CONTO CAPITALE Manutenzione straordinaria Acquisto attrezzature Altro ( automezzi , dotazioni informatiche.. ) TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE ENTRATE Rette a carico ospiti € 189.007 Oneri a rilievo sanitario € 113.708 Rimborsi da AUSL per beni e servizi Integrazione rette da parte dei Comuni € 896 Contributi comunali per il conseguimento del € 4.077 pareggio di bilancio Proventi diversi € 1.000 Totale entrate € 308.688,00 R.S.A (Struttura ad alta intensità assistenziale ) ANNO 2005 UTENZA Numero posti 22 Presenza media di utenti 14 Giorni di effettiva presenza 2517 Ambito territoriale Distrettuale Presenza media di Utenti Comune di Bastiglia % Comune di Bomporto 1 0.29 Comune di Castelfranco E 28 8.16 Comune di Nonantola 4 1.16 Comune di Ravarino 2 0.58 Comune di San Cesario 1 1.75 * oltre ad una media di 2.04 anziani del Comune di Modena Integrazione retta da parte dei comuni 47 STRUTTURA ORGANIZZATIVA PERSONALE natura nr. funzione qualifica rapporto lavoro ore costo annuo costo orario per settimana (complessivo appalto ) FUNZIONI DI COORDINAMENTO ( r.a.a. / coordinatore ) Tempo determinato Tempo 0,38 Coordinamento Coordin. 25 13.456 indeterminato Appalto Interinale Altro (Specificare) FUNZIONI SOCIO - ASSISTENZIALI ( osa – oss- animatore ) Tempo 0,02 Addetto ass. O.S.S. 36 773 2,50 Addetto ass. O.S.S. 36 77.599 2,74 Addetto ass. O.S.S. 36 68.435 determinato Tempo indeterminato Appalto Interinale Altro (Specificare) FUNZIONI AMMINISTRATIVE Tempo determinato Tempo 0,15 amministrative Istr. Amm. 11 5.040 indeterminato Appalto Interinale Altro (Specificare) FUNZIONI AUSILIARIE Appalto 0,05 Servizi gener. Guardarob 4 1.400 0,17 “ Manutent. 3 2.000 48 SPESE IN CONTO CORRENTE COSTI ALBERGHIERI € 24.458 Ristorazione ( personale – acquisto alimenti – acquisto servizio ristorazione) € 11.114 Lavanderia e guardaroba ( personale – materiale - acquisto servizio ) € 15.771 Pulizia e sanificazione ambienti ( personale – materiale – acquisto servizio ) Altro - utenze € 17.357 Totale costi alberghieri € 68.700 COSTI PER L’ASSISTENZA Personale ( dipendente – acquisiti da terzi – appalto € 155.918 ) Formazione e aggiornamento Podologo , barbiere , parrucchiere € 3.600 Materiali di consumo € 790 Appalto Totale costi per l’assistenza € 160.307 COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI Personale € 4.575 Formazione e aggiornamento Spese organi di rappresentanza Canoni assicurativi € 242 Materiali di consumo € 5.128 Contratto di servizio / altri costi amministrativi e € 8.463 generali Totale costi amministrativi e generali € 18.408 COSTI EDILIZI Personale Manutenzione ordinaria beni immobili e impianti € 14.241 Totale costi edilizi € 14.241 IRAP € 5.031 TOTALE SPESE CONTO CORRENTE € 272.855 COSTO GIORNALIERO PER UTENTE € 108.4 49 SPESE IN CONTO CAPITALE Manutenzione straordinaria Acquisto attrezzature Altro ( automezzi , dotazioni informatiche.. ) TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE 0,00 ENTRATA Rette a carico ospiti € 76.512 Oneri a rilievo sanitario € 89.110 Rimborsi da AUSL per beni e servizi € 46.432 Integrazione rette da parte dei Comuni € 3.092 Contributi comunali per il conseguimento del € 57.249 pareggio di bilancio Proventi diversi € 460 TOTALE ENTRATE € 272.855 50 SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA Richiamata la delibera GR n. 623/2004 “Le Aziende derivanti dal processo di trasformazione dalle attuali IPAB devono garantire………ed assumere il ruolo di produzione ed erogazione di eventuali ed ulteriori servizi nell’ambito e secondo le esigenze di pianificazione locale, così come definita nei piani di zona…. per essere in grado di produrre ed erogare servizi socio-assistenziali e sociosanitari necessari alle esigenze della pianificazione locale, garantendo efficienza, economicità, qualità delle prestazioni…” Nell’ambito delle indicazioni regionali i Comuni del distretto nr.7 intendono conferire alla costituenda ASP anche il servizio di Assistenza domiciliare Integrata. In costanza della Deliberazione di Giunta Regionale n. 722 del 22 maggio 2006, i dati riferiti al servizio di assistenza domiciliare integrata dovranno essere oggetto di studio specifico, “in sede di perfezionamento degli elementi analitici che caratterizzano il Piano Aziendale”. Modalità organizzative Il modello organizzativo aziendale istituendo dovrà essere dotato di razionalità interna , individuando e definendo modalità ottimali di svolgimento della gestione , per procedere alla strutturazione dell’organizzazione interna e del conseguente dimensionamento del personale dovrà essere rispettata la seguente sequenza logica : 1. Funzioni e servizi da produrre → elenco funzioni e servizi ; 2. Natura dei processi idonei a produrre funzioni e servizi → sintesi di procedure; 3. Identificazione delle diverse posizioni di lavoro (in termini qualitativi ) → elenco delle qualifiche distinte per qualifiche funzionali ; 4. Quantificazione del numero di persone necessarie per ogni posizione → Numero operatori distinti per qualifica ( standard regionali ) in base all’ipotetico numero di utenze assistite. La quantificazione delle persone necessarie dipende quindi dalla capacità dell’azienda di realizzare gli obiettivi fissati dal piano di zona , dal tipo di tecnologia impiegata ( che , a sua volta, cambia rapidamente), dal tipo di soluzione organizzativa data ai problemi di coordinamento, supervisione, programmazione, controllo, dal tipo di rapporto di lavoro che giuridicamente è consentito e che concretamente si adatta, dai livelli di produttività del lavoro che si riesce a conseguire anche tramite l’applicazione di politiche di incentivazione scelte autonomamente 51 dall’azienda, consentite dalle leggi, dai contratti collettivi di lavoro, dai comportamenti sindacali e dagli standard di servizio fissati dalla Regione. Il dimensionamento della struttura organizzativa e di conseguenza dell’organismo personale rappresenta una delle decisioni fondamentali ad elevata criticità in quanto deve consente di seguire l’evoluzione della domanda di beni e servizi e in generale delle condizioni di ambiente, senza pertanto eccessivi vincoli di rigidità che possono comportare rischi per l’economicità aziendale . Elementi in grado di rappresentare nodi critici , possono essere i seguenti : “bilanciamento dei poteri” tra i di diversi “diritti” messi in campo, dei lavoratori e degli utenti; eccessiva “ ipertrofia organizzativa “ vigilanza (377 e 564), già da tempo evidenziata dalle Commissioni di la quale prevede che le posizioni di coordinamento, supervisione,controllo , indirizzo, valutazione aumentino in misura assai più accentuata rispetto alle posizioni collegate alla produzione di servizi. Sul piano della dinamica quantitativa, l’individuazione della dotazione organica della azienda dovrà fondarsi sui seguenti presupposti : la vita dell’ azienda pubblica è legata e collegata all’esistenza del Comune ; il principio di responsabilizzazione circa le condizioni di economicità futura e di assunzione del rischio economico ( la cui valutazione è affidata dalla Regione alla capacità e volontà di analisi accurata degli stessi Comuni ) deve essere analizzato sia da parte dei decisori dell’azienda pubblica che a livello dei responsabili della gestione ( dirigenti). A garanzia della sopravvivenza dell’istituenda azienda dovrà pertanto esservi un attento studio teso ad impedire un eccessivo ampliamento dell’organismo personale , verificando , nel rispetto degli standard definiti per i rispettivi servizi affidati , le compatibilità economiche di lungo periodo . La quantità di personale utilizzato dall’azienda dovrà inoltre armonizzarsi , nel rispetto dei differenti ruoli e professionalità e dei requisiti previsti dalle normative in materia , con il personale sanitario assegnato ai rispettivi servizi . Obiettivo dell’Azienda consisterà nel tendere affinché il personale con funzioni socio - assistenziali e sanitarie operante presso i servizi conferiti , nel rispetto dell’autonomia professionale, possa dipendere funzionalmente dal Direttore dell’azienda stessa . All’azienda inoltre, in qualità di soggetto collaborante dell’ ente locale, competerà una funzione propositiva di innesto e implementazione di nuove forme di integrazione sociale con il Terzo Settore e l’Azienda Sanitaria Locale secondo una logica di patnership , capace di garantire aumento della quantità e miglioramento della qualità delle risorse disponibili, risposte globali ai bisogni delle famiglie. 52 Gestione economico – finanziaria - patrimoniale e sistemi di finanziamento Il sistema delle operazioni che consentono di realizzare i fini per i quali l’Azienda verrà istituita, dà origine alla dimensione finanziaria che consiste nell’acquisizione dei mezzi finanziari e nel loro impiego per l’acquisizione di beni e/o servizi (fattori produttivi). I Comuni devono garantire che l’impiego dei mezzi finanziari pubblici e privati utilizzati per il raggiungimento dei fini istituzionali , producano utilità sociale e che il loro impiego sia correlato alle caratteristiche dei fattori produttivi reali e quindi al potenziale contributo che essi possono dare al raggiungimento delle finalità fissate dal Piano di zona. La scelta attinente la costituzione dell’Azienda è funzionale a mantenere inalterata la spesa relativa ai servizi attualmente erogati, ovvero in caso di economie, a potenziarli ed a qualificarli. L’Azienda deve perseguire l’efficienza e l’efficacia di gestione, conseguire stabili posizioni di equilibrio economico e garantire qualità al cliente e alla struttura. L’Azienda ha l’obbligo del pareggio del Bilancio. L’Azienda informa la propria attività combinando gli obiettivi e gli standard qualitativi stabiliti nel piano-programmatico a un modello gestionale e organizzativo manageriale e alle proprie capacità di bilancio. L’Azienda deve sviluppare sistemi informativi e di controllo in grado di monitorare l’andamento dei ricavi, dei costi e di verificare l’utilità sociale prodotta attraverso specifiche e sistematiche analisi sia di natura qualitativa che quantitativa in grado di integrare il monitoraggio della dimensione economica con il monitoraggio di una pluralità di dimensioni operative. L’Azienda pubblica è peculiare anche in riferimento al sistema di finanziamento della gestione. Ciò dipende soprattutto dal fatto che le diverse componenti del sistema sono correlate a differenti funzioni. Il finanziamento della gestione aziendale dovrà pertanto provvedere alla suddivisione delle diverse operazioni da cui sono originati i flussi di entrata , in particolare dovrà essere prevista : 1. la gestione ordinaria, che a sua volta può essere suddivisa in gestione caratteristica ( ricavi per i servizi prodotti distintamente in Casa Protetta , Centri Diurni, per Servizio Domiciliare, trasferimenti da Enti pubblici e privati) e gestione patrimoniale ( proventi del patrimonio); 2. la gestione straordinaria , eventualmente collegata allo smobilizzo e alla permuta del patrimonio; 3. la gestione straordinaria, connessa al ricorso al prestito per motivi e con forme tecniche di varia natura. 53 ORIENTAMENTI STATUTARI L’ Azienda Pubblica di Servizi alla Persona è ente strumentale dei Comuni del Distretto nr. 7 e quindi elemento del sistema amministrativo facente capo ai Comuni stessi per la gestione delle attività sopra indicate; ha come fine la cura, la promozione e la crescita del benessere personale, relazionale e sociale dei cittadini. L’Azienda per il raggiungimento dei propri fini istituzionali, svolgerà le proprie attività secondo le esigenze della pianificazione locale definite nel Piano di Zona. L’Azienda non ha fini di lucro, ha personalità giuridica di diritto pubblico, autonomia statutaria, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica ed opera con criteri imprenditoriali. Essa informa la propria attività di gestione a criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto del pareggio di bilancio da perseguire attraverso l'equilibrio dei costi e dei ricavi, in questi compresi i trasferimenti. In capo ai Comuni, singoli o associati, permane il rapporto di scambio con il cittadino utente dei servizi, mentre si instaura un rapporto di scambio economico ( regolato da un contratto di servizi ) tra l’Azienda e l’ente locale al quale competerà inoltre la definizione della politica tariffaria . Il Contratto di servizio diviene pertanto uno strumento che vincola Azienda e Comune “ acquirente “ e prevede comunicazioni sistematiche e clausole che impegnano i rapporti economici e qualitativi inerenti le prestazioni erogate. Il rispetto dell’autonomia gestionale dell’azienda non significa pertanto separazione di funzioni, ma diversità delle stesse all’interno di una prevalente e preordinata titolarità globale e responsabile del/i Comuni del Distretto. L’Ente Locale pertanto , in base a protocolli d’intesa , programma e controlla la qualità e la quantità dei servizi erogabili ed erogati , in conformità alle previsioni normative sulla vigilanza di gestione e nel pieno rispetto delle clausole contrattuali sottoscritte , I Comuni in sintesi : determinano gli indirizzi fondamentali dell’Azienda, approvano gli atti fondamentali, conferiscono il capitale in dotazione per i servizi affidati, provvedono alla copertura dei costi sociali, controllano i risultati in base agli obiettivi generali prefissati ed esercitano la vigilanza sulla attività esercitata dall’Azienda. L’ASP può produrre ed erogare, in forma non prevalente, servizi ed attività socio-assistenziali rivolti a soggetti pubblici non soci e a soggetti privati, ponendo a carico degli stessi l’intero costo del servizio fornito. La formalizzazione di detti indirizzi avverrà secondo diversi modelli, in relazione al tipo di problema, all’importanza delle decisioni e delle operazioni interessate, alla natura e alla rilevanza degli interessi coinvolti e riguarda: gli organi che hanno il potere di operare in base all’attribuzione di competenze statutarie; la successione delle diverse operazioni e le modalità del loro svolgimento ( procedure formali di amministrazioni quali avviso pubblico nel caso di operazione di acquisto, ottenimento di 54 pareri espliciti, da parte di portatori di determinati interessi o di organi che li rappresentano, controlli preventivi sulla forma e sul contenuto degli atti, ecc.); i tempi di svolgimento dell’attività , quali sono i termini concessi ai potenziali fornitori per la presentazione delle proposte, le scadenze per la presentazione di richieste di contributi e incentivi previsti dalle leggi, i termini per la convocazione degli organi decisionali, i termini per l’informazione esterna prima che una decisione diventi esecutiva, i termini per la notifica delle decisioni dell’amministrazione pubblica ai diretti interessati, ecc; il modo di concretizzare le decisioni aventi rilevanza esterna, ossia l’atto formale; gli elementi che devono essere esplicitamente presenti e menzionati negli atti; l’esistenza di particolari condizioni per lo svolgimento di determinate attività o per l’adozione di un particolare atto in una data forma e con determinati effetti ( ad esempio l’urgenza e lo stato di necessità nel caso di scostamento dai vincoli posti dal Piano di zona. Gli Organi dell’Azienda L’Assemblea dei Soci L’Assemblea dei soci è organo di indirizzo e vigilanza sull’attività dell’Azienda. L’Assemblea dei soci è composta dai Sindaci dei Comuni che hanno costituito l’Azienda. L’Assemblea nomina tra i suoi componenti il Presidente che ha il compito di convocarla e di presiederla. La rappresentanza dei soci all’interno dell’assemblea sarà definita da apposita convenzione stipulata tra i Comuni medesimi . La gestione di nuovi servizi affidati dai Comuni del Distretto da parte dell’Azienda e l’estensione della propria attività fuori dal Distretto, deve essere previamente approvata dai singoli Consigli Comunali dei Comuni del Distretto. Il Consiglio di Amministrazione L’Azienda è amministrata da un Consiglio di Amministrazione quale organo deputato ad attuare gli indirizzi generali definiti dall’Assemblea dei soci. Il Consiglio di amministrazione, nominato dall’Assemblea dei Soci, è composto da un numero minimo di tre a un massimo di 5 componenti, di cui un componente con funzione di presidente. Non possono essere eletti quali componenti del Consiglio di Amministrazione coloro che si trovano in una delle condizioni di ineleggibilità e incompatibilità previste dal Capo II del decreto legislativo 267/00 che in questa sede si intende applicare analogicamente, salvo diversa disciplina regionale 55 in materia, con particolare riguardo all’incompatibilità degli stessi con la carica di Assessore e Consigliere Comunale degli Enti territoriali soci dell’ASP. I Componenti del Consiglio di amministrazione durano in carica 5 anni e sono rinominabili una sola volta. Il Consiglio di Amministrazione è nominato dall'Assemblea dei soci fuori dal proprio seno. I membri sono scelti tra persone in possesso di specifica e qualificata competenza tecnica ed amministrativa, per studi compiuti, per funzioni svolte presso aziende pubbliche o private, per uffici pubblici ricoperti. L’atto di nomina viene assunto sulla scorta di idoneo curriculum, conservato agli atti dell’ASP Il Consiglio di Amministrazione compie tutti gli atti che non siano riservati dallo statuto ad altri organi. I membri del Consiglio di Amministrazione devono adempiere ai doveri ad essi imposti dalla legge e dal presente statuto con la diligenza del mandatario e, salva la responsabilità penale sono solidamente responsabili nei confronti dell’Azienda dei danni che essa, in ragione della loro inosservanza abbiano subito con riguardo alla conservazione dell’integrità del patrimonio aziendale e debbano risarcire a terzi. Tale responsabilità non si estende a quello dei consiglieri che, essendo immune da colpa, abbia manifestato senza ritardo il proprio dissenso nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio. Le indennità dei Componenti del CDA sono stabilite dall’Assemblea dei Soci nel rispetto della disciplina regionale in materia Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, nominato dall’Assemblea dei Soci tra i componenti del CDA, è il Presidente dell’ASP ed ha la rappresentanza legale dell’Azienda. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è organo di raccordo tra l’Assemblea dei Soci e il Consiglio di Amministrazione. Nel rispetto degli indirizzi stabiliti dall’Assemblea dei Soci, coordina l’attività di governo e amministrazione ed assicura unitarietà all’attività dell’ASP. L’Organo di Revisione Contabile 56 L’Organo di Revisione Contabile è nominato secondo quanto stabilito dalla normativa regionale in materia L’Organo di revisione contabile risponde della veridicità delle attestazioni e adempie ai suoi doveri con la diligenza del mandatario. Ove riscontri gravi irregolarità nella gestione dell’ente, ne riferisce immediatamente all’Assemblea dei soci. Modello Organizzativo e gestionale L’Azienda rappresenta un modello gestionale ed organizzativo di tipo manageriale, teso al conseguimento del risultato attraverso la programmazione delle attività, la definizione di obiettivi, la flessibilità sul piano organizzativo, la multidisciplinarietà delle competenze, la responsabilizzazione gestionale e un controllo sui risultati. La struttura organizzativa dell’Azienda, la pianta organica e le sue variazioni sono determinate dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Direttore. La struttura organizzativa dell’azienda e la sua dotazione organica di cui l’APS dispone, deve essere elaborata con cadenza almeno triennale nel rispetto dei seguenti vincoli: a. sotto il profilo procedurale, previa consultazione delle organizzazioni sindacali; b. previa verifica degli effettivi fabbisogni; c. nell’ambito delle proprie capacità di bilancio; d. in coerenza con la programmazione triennale del fabbisogno di personale; e. definendo l’organigramma strutturale e funzionale; f. sulla base del regolamento di organizzazione approvato dal Consiglio di Amministrazione. L’organigramma strutturale dell’Azienda dovrà indicare: a. i rami d’Azienda finalizzati al coordinamento di un insieme ampio e variegato di attività accomunate dai fini; b. per ciascun ramo d’Azienda, l’unità organizzativa di riferimento per l’esercizio concreto di un insieme omogeneo di attività e dotato di conseguenza di poteri gestionali a rilevanza esterna; c. Per ciascun ramo d’azienda, l’unità organizzativa elementare senza compiti esterni eccezione fatta per i compiti eventualmente delegati dal Direttore L’organigramma funzionale dell’azienda deve indicare la distribuzione delle risorse umane all’interno dell’organigramma strutturale rappresentando chiaramente il profilo professionale e le mansioni svolte. a. la struttura deve essere organizzata per gruppi omogenei di prodotti erogati, distinguendo tra funzioni finali, strumentali e di staff e deve essere funzionale alla costruzione del bilancio per programmi ed obiettivi. 57 b. il Regolamento di Organizzazione dell’azienda deve, tra l’altro, indicare l’inquadramento del personale, definire in modo flessibile il mansionario individuale e rappresentare le procedure per mobilità interne, esterne e definitive nonché i trasferimenti provvisori. La Direzione La gestione dell'azienda pubblica di servizi alla persona e la sua attività amministrativa sono affidate ad un direttore, nominato dal Consiglio di Amministrazione con atto motivato, in relazione alle caratteristiche ed all'esperienza professionale e tecnica di seguito definiti. Possono aspirare alla nomina di Direttore dell’Azienda coloro che risultano in possesso dei seguenti requisiti: a. Diploma di Laurea b. Esperienza almeno quinquennale di direzione tecnica o amministrativa in Enti, Aziende, strutture pubbliche o private puramente di mercato, in posizione dirigenziale con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche e finanziarie; Le modalità di nomina oltre al compenso del Direttore sono stabiliti dal Consiglio di Amministrazione nel rispetto degli indirizzi regionali in materia. Il rapporto di lavoro del direttore è esclusivo ed è regolato da un contratto di diritto privato di durata non superiore a tre anni, rinnovabile per un periodo comunque non superiore a quello del consiglio di amministrazione che lo ha nominato e stipulato in osservanza delle norme del titolo terzo del libro quinto del codice civile. Al fine di garantire la necessaria distinzione tra i poteri di indirizzo, programmazione e controllo da un lato e poteri di gestione dall’altro, la carica di direttore è incompatibile con qualsiasi altro lavoro, dipendente o autonomo, e la relativa nomina determina per i lavoratori dipendenti il collocamento in aspettativa senza assegni e il diritto alla conservazione del posto. In particolare la carica di Direttore è incompatibile con la funzione di direzione di Aree, Settori, Servizi presenti nei Comuni del Distretto, con la Direzione di Enti strumentali dei Comuni del Distretto e con la funzione di coordinamento di organismi di direzione a valenza distrettuale. L’Azienda deve prevedere accanto al Direttore, un organismo direttivo tecnico rappresentato dai dirigenti dipendenti dell’Azienda medesima posti a capo di ogni ramo d’Azienda. In particolare questo organismo direttivo tecnico definisce con il direttore le proposte sugli obiettivi di gestione e sulle risorse da destinare al raggiungimento di tali obiettivi oggetto di negoziazione tra il Direttore medesimo e il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda secondo quanto stabilito di seguito. 58 Il direttore è responsabile del raggiungimento degli obiettivi programmati dal consiglio di amministrazione e della realizzazione dei programmi e progetti attuativi e del loro risultato, nonché della gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa dell'azienda, incluse le decisioni organizzative e di gestione del personale dal punto di vista organizzativo, di direzione, coordinamento, controllo, di rapporti sindacali e di istruttoria dei procedimenti disciplinari. Personale Il personale già dipendente delle IPAB o di altri enti confluiti nell’ASP conserva all’atto del trasferimento la posizione giuridica ed economica in godimento, compresa l’anzianità maturata e gli effetti della contrattazione decentrata degli enti di provenienza, fino all’individuazione – ai sensi dell’articolo 11 del D.Lgs 207 del 2001 - del comparto di contrattazione collettiva di appartenenza, effetuata secondo i criteri e le modalità di cui al Titolo III del D.Lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. Nelle more dell’individuazione del comparto di cui al comma 1, al personale assunto dall’ASP si applica il CCNL del comparto Regioni e Autonomie Locali. I requisiti e le modalità di assunzione del personale sono determinati dal regolamento di organizzazione dell’Azienda, nel rispetto di quanto previsto in materia dai contratti collettivi, adottando il metodo della programmazione delle assunzioni secondo quanto previsto dall'articolo 39, comma 1, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 e assicurando idonee procedure selettive e pubblicizzate. Tutto il personale dell’ASP, compreso il personale sanitario e organizzato nella rete dei servizi distrettuali, dipende funzionalmente dal Direttore dell’Azienda. Autonomia patrimoniale L’Azienda è dotata di un proprio patrimonio. Il patrimonio dell’Azienda è costituito da tutti i beni mobili ed immobili ad esse appartenenti, nonché da tutti i beni comunque acquisiti nell'esercizio della propria attività o a seguito di atti di liberalità. All'atto della costituzione, il patrimonio dell’Azienda è formato dal patrimonio dell’IPAB “Delia Repetto” di Castelfranco Emilia oltre al patrimonio conferito dagli Enti Pubblici Territoriali secondo quanto stabilito in apposita convenzione. All’atto della costituzione l’Azienda deve possedere l’inventario dei beni immobili e mobili, segnalando alle Regioni gli immobili che abbiano valore storico e monumentale e i mobili aventi particolare pregio artistico per i quali si rendano necessari interventi di risanamento strutturale o di restauro. 59 Spetta al Direttore dell’Azienda curare la tenuta dei registri di magazzino in quanto è consegnatario dei beni assegnati in proprietà ovvero conferiti in comodato o locazione all’Azienda. Autonomia Contabile L’azienda ha autonomia contabile e finanziaria e una gestione economico-finanziaria e patrimoniale. Nel rispetto degli indirizzi fissati dalle normative nazionali e regionali, la contabilità dell’Azienda dovrà prevedere la possibilità di utilizzare procedure semplificate per la conclusione dei contratti per l'acquisizione di forniture di beni e di servizi di valore inferiore a quello fissato dalla specifica normativa comunitaria e di quella interna di recepimento, nonché disposizioni per la loro gestione economico-finanziaria e patrimoniale, informate ai principi di cui al codice civile, prevedendo, tra l'altro: a. le modalità di copertura degli eventuali disavanzi di esercizio; b. la tenuta di una contabilità analitica per centri di costo e responsabilità che consenta analisi comparative dei costi, dei rendimenti e dei risultati; c. l'obbligo di rendere pubblici, annualmente, i risultati delle proprie analisi dei costi, dei rendimenti e dei risultati per centri di costo e responsabilità; d. il piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare anche attraverso eventuali dismissioni e conferimenti. L’Azienda, accanto agli strumenti indicati dalla regione, deve dotarsi anche di uno strumento di budgeting che rappresenta un documento di programmazione della gestione, che a partire dal bilancio annuale economico preventivo affida, al Direttore, obiettivi di gestione, unitamente alle dotazioni necessarie. Tale strumento strutturato per centri di costo e responsabilità, viene approvato da parte del Consiglio di Amministrazione contestualmente alla predisposizione della proposta di bilancio annuale economico preventivo, previa negoziazione e confronto tra il Direttore e il Consiglio di Amministrazione in merito agli obiettivi da realizzare e alle risorse da destinare a tali obiettivi. Lo strumento di budgeting si pone come base per l’azione di controllo e di valutazione dell’operato della Direzione. In particolare attraverso lo strumento di budgeting: a. Possono essere rilevati i carichi di lavoro utilizzando come unità di rilevazione i centri di responsabilità e collegando le dotazioni di personale agli obiettivi gestionali assegnati ai diversi centri; 60 a. È possibile operare la valutazione delle prestazioni dirigenziali, la graduatoria delle posizioni e la gestione dei fondi per la produttività e il miglioramento dei servizi data la sua natura di piano di obiettivi e responsabilità gestionali; b. I sistemi di gestione della qualità possono trovare un utile aggancio con le responsabilità gestionali, prevedendo obiettivi di qualità del servizio. Autonomia contrattuale L’Azienda ha connotazione pubblicistica pertanto anche la negoziazione privata resta regolata da norme e procedure di diritto pubblico, da atti amministrativi e deliberazioni attraverso i quali si concretizza, in forma procedimentale, la propria volontà precedentemente alla conclusione del negozio. I Comuni del Distretto che si avvalgono dei servizi dell’Azienda regolano i reciproci rapporti attraverso la stipula di contratti di servizio, previa procedura di accreditamento da svolgersi secondo le direttive regionali in materia. Per quanto riguarda le prestazioni socio-sanitarie e sanitarie, il contratto è stipulato congiuntamente tra i Comuni e l’Azienda sanitaria_Distretto sanitario. Controlli L’Azienda, nell'ambito della propria autonomia, si deve dotare di strumenti di controllo di regolarità amministrativa e contabile, di gestione, di valutazione della dirigenza, di valutazione e controllo strategico di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286. I Comuni del Distretto possono effettuare verifiche e controlli promozionali sull’attività dell’Azienda, anche avvalendosi delle Commissioni previste dalle normative regionale 377/04 e 564/00 e in generale in applicazione di tutte le normative che disciplinano la materia. 61