APRITI BORGO-ABC FESTIVAL
Campiglia Marittima 11-15 agosto
Gruppi Partecipanti:
Accademia di Belle Arti di Firenze/Vieniteloracconto, Adelina Kalina (Bulgaria), Arhat
Teatro, Babaciu Theater, Balkan Damar, Bandita, Bop Dob Trio, Circo Vertigo, Compagnia
del Drago Nero, , Crear è bello, Duo Diletto, Ensemble Luca e Amelie(Svizzera),
Fantomatik Orchestra, Fire Finger (Israele), Francesca Krnjak, Giuditta Scorcelletti, Guntis
Kalnins (Lettonia), I Truci, Jig Rig, Kandar Duo, Lucia Spagone, Marhuti Kalari (India),
Peter Weyel (Germania), Piccolo teatro della Versilia, Raggi di Luna, Rita Pelusio, Saeed
Fekri (Iran), Teatro Anita Bertolami (Svizzera), Teatro del Cavolfiore, Teatro del gesto,
Teatro di legno, Zastava Orkestar
PRESENTAZIONE DEGLI SPETTACOLI:
Accademia di Belle Arti di Firenze/Vieniteloracconto - “Il Bestiario immaginario”
Il Bestiario è una progetto articolato dedicato al mondo delle fiabe e dell’immaginario, un
percorso artistico tra pittura, scultura, scenografia, teatro e animazione. Benvenuti al Gran
Serraglio dell’Immaginazione! I più celebri, i più intriganti, i più affascinanti personaggi
delle fiabe di tutti i tempi e di tutti i paesi vi attendono.
Teatro: Paola Coppini in “Zuccaccia” e Marco Calosi, Giovanni Lovisetto, Giulia Marini,
Francesco Teglia in “Pochettino e l’orco” si contenderanno la simpatia di grandi e piccini
nelle due fiabe della tradizione toscana che li vede protagonisti. “Il Bestiario Itinerante”: I
quattro musicanti di Brema. Quattro studenti/attori dell’Accademia di Belle Arti di Firenze
daranno vita alla famosa fiaba tra musica e recitazione.
Animazione: Paola Coppini, Matteo Di Ienno, Olivia Guardi, Caterina Poggesi Filippo
Signori animeranno attraverso il racconto e l’affabulazione le installazioni.
Installazioni Pittoriche: Scuola di Scenografia Prof. Massimo Mattioli. Lewis Carroll, “Alice
nel paese delle meraviglie”. Gabbie con i personaggi principali: Alice, il Coniglio, la Regina
e il Re di Cuori, il Gatto, i Nobili, il Cappellaio Matto, i Soldati e gli aironi. J. M. Barrie:
“Peter Pan”. Gabbie con i personaggi principali: Peter Pan, Campanellino, Wendy, John e
Michael, Uncino, Giglio Tigrato, il Coccodrillo, e la Sirena. Andersen & Grimm: “Fiabe“.
Gabbie con i personaggi delle fiabe più celebri: Raperonzolo ed il Principe Azzurro,
Cappuccetto Rosso, La principessa sul pisello, Il pifferaio magico, il mondo del Mago di Oz
e altri personaggi come L ’ Uomo Invisibile. Humpy Dumpy. Il folletto Puck, La medusa.
Installazioni Plastiche: Scuola di Scultura del Prof. Stefano Patti. Galleria di personaggi: Il
Re Ranocchio, La sirenetta, Il gatto con gli stivali, Il cucciolo di drago... e tanti altri.
Elsinore in mostra: Studenti del Biennio Specialistico in Scenografia e Scultura per il
Teatro, Prof.ri Massimo Mattioli e Stefano Patti. I personaggi di “Amleto” di William
Shakespeare nella “gabbia “del teatro del Globe.
Adelina Kalnina (Bulgaria) – “La regina dell’hula-hoop”
Adelina Kalnina è la regina dell’Hula Hoop. L’artista bulgara è una gattina bianca capace di far
girare l’hula hoop dappertutto sul suo corpo: da uno a venti cerchi! Il gatto nero la corteggia
danzandogli intorno, poi la invita a ‘nozze’ lanciandogli i cerchi con i quali la gatta bianca
conquisterà la scena e il pubblico.
Arhat Teatro – “Fiori”
“Fiori” Rapsodia/studio liberamente ispirata a “Les fleurs du mal” di Charles Baudelaire con
Samuele Farina, regia di Pierluigi Castelli. Arhat Teatro esce dallo spazio protetto della sala per
incontrarsi con gli spazi aperti, con le strade, attraverso questa performance di teatro danza. E’
sicuramente una sfida, ma anche una voglia di incontro “oltre”…proprio sul terreno di azione del
Poeta, cui ci si è liberamente ispirati, laddove nulla può essere ammantato o soffuso, dove
possono coesistere noia e idealità, ripetizione ritualistica stanca e slancio passionale rinnovato,
scontri che bruciano e si incidono sulla/nella pelle accanto a meraviglie che non possono
affiorare… “l’eterno riso” di chi non sa più sorridere”. E il Poeta, con la grandezza delle sue ali che
pure gli rendono arduo il cammino, deve inoltrarsi tra questi “fiori”, soffermarcisi, curarli….cantarli.
Babaciu Theater - ”Skeel Cabaret”
Ilene Alciati e Marco Gagliardi sono i due marionettisti che danno vita a questo ironico show,
manipolano con straordinaria efficacia i fili che muovono il corpo di questo scheletro/ attore
facendogli fare letteralmente di tutto.
Balkan Damar - “Concerto”
Balkan Damar nasce dalla collaborazione di musicisti provenienti dai più svariati generi musicali. Il
carattere onnivoro dei protagonisti ha permesso di affrontare un repertorio composto da riletture di
brani di musica dell' est dei Balcani e da brani che spesso ne riflettono le atmosfere e l'energia.
A tratti sognante, a tratti adrenalinica, difficilmente riconducibile a un preciso genere, questa
musica riporta tratti somatici orientali che si riflettono nei vari specchi della tradizione occidentale.
Spigolosi e irregolari ritmi balcanici vengono a volte intrappolati nelle sonorità quasi cameristiche, a
volte liberati nelle linee dell' improvvisazione jazz per poi esplodere nelle energiche sonorità rock.
Stevan Joka - chitarre, mandolino; Alessandro Moretti – fisarmonica; Gabor Bolla – Sax; Janos
Egri – basso; Piero Borri - batteria
Bandita
Uno spettacolo fresco, divertente, nuovo, leggero e ironico, epico e spiazzante, originale.
Senza sposare un genere musicale ma capace di suonare musica per tutte le orecchie. Ecco
quindi il jazz, il dixieland, il funky, le marcette popolari e perfino uno spiazzante pezzo cantato a
‘cappella’ come fossero gli maggianti del buon augurio. A renderli unici è anche la scelta dei
costumi e la studiata coreografia che dona freschezza ai pezzi musicali e predispone l’orecchio
all’ascolto. I musicisti ora scorrono in fila, ora si schierano a fronte, ora si incrociano, ora si
dispongono a cerchio, ora si inginocchiano, ora si nascondono e si disperdono tra la gente che
appalude, ora tornano a ricomporsi. E pur di sedurre, talvolta, si spogliano...
“Bandita” coniuga l’innovazione con la tradizione, il sacro con il profano, la musica da vedere e la
musica da sentire.
Bop Dob Trio – “Jaco Pastorius Tribute”
Uno splendido trio italo-ungherese per celebrare la musica del più amato ed imitato bassista della
storia del jazz moderno, creatore di uno stile unico, dove lo swing il rock il blues e il funky si
fondono in un insieme armonico carico di energia e poesia. Una musica calda e coinvolgente.
Gabor Bolla Sax, Janos Negri, Basso, Piero Borri, drum
Circo Vertigo (vari spettacoli)
“In equlibrio sulle note della fisarmonica” con Simone Benedetti
Giocoliere ed equilibrista sulla corda molle, giovane promessa del circo contemporaneo, presto
proseguirà il suo percorso artistico all'Academie Fratellini di Parigi, si presenta in coppia col
fisarmonicista Diego Zanoli
“Viaggio fantastico” con Elody Rouzzi
Danzatrice e verticalista francese, propone i suoi numeri che trovano ispirazione nel mondo
fantastico del Piccolo Principe e nelle saghe itineranti gitane
“Estratti cabaret vertigo” con Maria Scotti
Attrice ed artista aerea alterna monologhi di Annibale Ruccello a vertiginose ascese ai tessuti
misurandosi con comicità più disarmante del testo e la flessuosità dei nastri verticali.
“Danza aerea” con Chiara Sicoli
La grazia e la bellezza dei suoi movimenti al cerchio aereo si sposano naturalmente con note
musicali sognanti e felliniane.
“Manipolazione per cappello a bombetta” con Ian Deady
Un big del teatro di strada inglese, capoccione e caparbio mescola giocoleria, acrobatica e non
sense manipolando il suo cappello a bombetta.
“Cristallo in conctat” con Ewan Colsell
Ewan dalla Scozia porta la magia delle sfere di cristallo attraverso il contact, una delle
performance di maggiore illusione e poesia della giocoleria contemporanea.
“Circo Camaleonte” con Giuliano Proietti
Uno spettacolo ricco di giocoleria "spinning" basato sul coinvolgimento degli spettatori. Un
susseguirsi di gag per creare attimi in cui il pubblico sia davvero protagonista... un atto di
terrorismo anti-gravitazionale.
“Il barista” con Jef Gerardin
Un barista francese acrobatico e un po' stordito, giocoliere talentuoso alla ricerca dell'amore
perduto della sua vita: il baule!
“Sospesa” con Francesca Zazzu
Artista polivalente, fachira comica, equilibrista sul filo teso, propone i suoi personaggi comici e
visionari attraverso la lente di ingrandimento del circo e del teatro di strada.
Compagnia del Drago Nero – “Le chiavi del tempo”
La compagnia è l’espressione del nuovo ‘medioevo fantastico’. E’ uno spettacolo che si compone
di quattro azioni, una itinerante e tre fisse. L’azione itinerante è quella de “Il Drago alato”, dove un
grande drago percorre le vie della città attorniato da alcuni armigeri. L’azione mette in scena
l’eterna lotta tra il bene e il male. Le tre azioni fisse, di diversa durata, sono tutte tratte da leggende
medioevali “La spada spezzata”, “Parsifal”, “La danza del fuoco”. Alla base delle azioni restano i
duelli: confronti e lotte continue tutte basate sull’uso del fuoco: spade infuocate, palle infuocate,
clave infuocate, bolas e torce infuocate. E ancora danze, combattimenti, figure in movimento.
Crear è bello – “Teatro Marsupio – Le storie di Marsupio”
Il Teatro Marsupio è un'idea di rappresentazione a misura di bambino, un teatro portatile, una
scatola magica, un marsupio/teatrino che il burattinaio indossa e da cui prendono vita storie, fiabe
e canzoni raccontate e animate da piccoli burattini a guanto e a bastone. "Le Storie del Marsupio",
accompagnano i nella scoperta delle prime magie del teatro.
Duo Diletto - “Scanzonate”
Un repertorio che raccoglie ninne nanne, serenate, ritmi balcanici, filastrocche, musica classica e
popolare. Una musica sognante e scanzonata, suonata per diletto, emozionante perché
emozionata. Fra virtuosismi strumentali e gioco di complicità, si evocano storie, memorie,
atmosfere itineranti che si creano e vivono della corrispondenza fra musici e pubblico, suono e
silenzio, in armonico respiro.
Ensemble Luca e Amelie (Italia/Svizzera) – “L’arpeggione”
L’arpeggione è uno strumento ad arco, ibrido tra la viola da gamba e la chitarra, di cui conserva
l'accordatura. Caduto nell'oblìo a cavallo tra sette e ottocento, questo strumento ‘riesumato’ e
affidato al talento di Amelie Chemain, diplomata in violoncello e viola da gamba. Non
meno sorprendente è il duo con fisarmonica che l'ensemble propone con musiche popolari
d'origine europea e composizioni originali di Luca Fiorini. Nella meravigliosa quanto inedita fusione
di timbri, la musica popolare rivela il suo lato più elegante e raffinato.
Fantomatik Orchestra
Acustic band – quelli senza spina. E’ ormai una banda cult. Raccoglie e moltiplica i suoi successi e
il suo pubblico. Fantomatik Orchestra sembra aver trovato il segreto del moto perpetuo con la sua
costante crescita di consensi con il suo repertorio di musica acustica sempre più interessante,
nuovo e coinvolgente dove i ritmi di Bossa Nova e Calipso che vanno ad aggiungesri ai ritmi,
funky, jazz e etnici. Il motore fondamentale della Fantomatik è l’energia che riesce a sprigionare,
costruita attraverso l’affiatamento dei componenti della band: il piacere di suonare buona musica
ricreando un feeling particolare come riesce a far solo chi si conosce ormai da una vita.
Fire Finger (Israele) - “Kechefaye”
Uno spettacolo assolutamente suggestivo quello dell’attrice israeliana Jay Toor in arte Fire
Fingers. Semplice, magico e quasi esoterico, accompagnato dal suono ancestrale delle
percussioni lo spettacolo si snoda in una coreografia di giochi di fuoco molto evocativi realizzati
attraverso i movimenti del corpo e l’uso di attrezzi originali che fanno di Jay ora una regina
‘incoronata’, ora un semplice corpo immerso nel vortice di un fuoco. Non mancano i numeri di
fachirismo.
Francesca Krnjak – “Parola Bianca”
Parola Bianca è uno spettacolo magico, una fata danzante tra parole e gesti.
La fata, oltre ad essere mossa dalla curiosità di vedere posti nuovi ed incontrare persone, lascia a
chiunque entra in contatto con lei un pensiero:un messaggio scritto sulla carta scelto con il criterio
delle fate cioè mai per caso.
In questa performance silenziosa l’artista sceglie una qualità di movimento relativamente lenta,
dove ogni piccolo gesto unico invita il pubblico a condividere, anche solo per pochi istanti, una
dimensione spazio temporale più morbida rispetto a quella quotidiana.
Giuditta Scorcelletti
Giuditta Scorcelletti è musicista e cantante. E’ del 2004 il suo primo CD “Canti toscani” recensito
positivamente dal mitico folk magazine statunitense Sing Out!
Durante i suoi studi a Roma (è laureata in geo-antropologia) ha iniziato a cantare in alcuni caffè
romani, in particolare alla Libreria di Ripetta. Il suo repertorio è vasto ed eterogeneo: i canti
popolari toscani, le favole più antiche della tradizione, la reinterpretazione della canzone d’autore.
Si esibisce in strada alla maniera dei cantastorie. “La strada è il miglior teatro, il più vivo e il più
divertente”.
Guntis Kalnins (Lettonia) – “Danza di piatti rotanti”
Guntis Kalnins viene dalla Lettonia ed è un ballerino di primordine che insegna in varie scuole. In
questa breve performance tutto è improntato al numero dei piatti girevoli. Guntis è un cameriere,
entra in scena tenendo in mano un piatto. Sulla scena si trova di fronte una batteria di una dozzina
di asticelle delle più svariate altezze. Si muove, balla e costruisce figure, poi mette il piatto su
un’asta e lo fa girare. Ma ecco un’infinità di altri piatti che sempre più velocemente colloca sulle
aste e li fa girare per tenerli in equilibrio. Il ritmo diviene sempre più veloce e parossistico...
I Truci – “Musica volgare”
Popolare è la musica che ascoltano e canticchiano tutti; oggi la musica popolare (la musica pop,
se vogliamo essere trendy, yeah) è quella che passano per radio, in gran parte monnezza.
I Truci fanno musica volgare, che ascolta e canta il volgo, roba di tanti anni fa, molto legata alla
terra. E non è per niente monnezza, magari letame, ma roba vera, insomma
Jig Rig – “Musica Celtica”
I Jig Rig prendono il nome dal palcoscenico portatile dei musicisti di strada irlandesi, ed animano
feste come “Celtica” “Carnix Celtic Festival” “Et Voilà” “suoni di Notte” ecc. L’organico particolare
con cui si presentano, dà un carattere molto forte al gruppo, e l’energia con cui suonano finisce
sempre per far danzare gli spettatori. I Jig rig sono: Alessio Montagnani (Chitarra Classica),
Andrea Gatti (Tin Whistle, Bodhràn, Fisarmonica), Blerim Guri (Chitarra 12 corde), Ilaria Landi
(Chitarra Acustica), Grazia Novelli (Voce), Filippo Marcori (Contrabbasso, Voce)
Kandar Duo – “Concerto per chitarra e fisarmonica”
con Stevan Joka – chitarra e Alessandro Moretti – fisarmonica. E’ un dialogo... incontro...,
rumoroso ma non litigioso, ...tra due modi di concepire l'armonia, il ritmo, il respiro musicale.... tra
due mondi - l'oriente e l'occidente. Avviene sulla terra di confine, "terra di nessuno"- tra i Balkani (e
dove se no)..
Lucia Spagone – “Occhio... la valigia”
Mimo/clown e teatro di oggetti. Mi tuffo dentro una valigia che sembra una vasca da bagno, ma
potrebbe essere il mare, infatti mi avvicino a nuoto e improvvisamente assurde creature sbucano
fuori da ogni fessura e da ogni vestito, coinvolgendomi nel silenzio del loro viaggio dalla realtà alla
fantasia, dove il gioco delle trasformazioni diventa una danza poetica della semplicità!
Lo spettacolo unisce la tecnica del mimo alla magia della manipolazione di oggetti. Dalla valigia
buffi animaletti usciranno fuori alla ricerca del loro mondo,tuffandosi dentro una bacinella da
viaggio si trasformeranno negli indumenti della stessa protagonista. Ma come farli asciugare?
Marhuti Kalari (India) – “Kalarippayattu”
I Maruthi Kalari sono i maggiori interpreti del Kalarippayattu, la più antica arte marziale dell’India.
ILa tecnica del Kalarippayattu (‘Kalari’ è l’arena del combattimento e ‘payattu‘ il modo in cui si
combatte) si è sviluppata in relazione alle caratteristiche geografiche della regione del Kerala.
Lo spettacolo comincia con l’imitazione di movimenti animali e si sviluppa con figure acrobatiche e
prese di lotta. Seguono gli scontri: con quattro coltelli e con il bastone corto e ancora, la spada con
lo scudo, e la frusta. Il finale è con catene e bastoni infuocati. Uno spettacolo con attori forti e
coraggiosi, per suggestioni ed emozioni uniche.
Peter Weyel (Germania) – “Herr Hundertpfund“
“E questo cos’era: un applauso o un moto di compassione?”. Aggredisce scherzosamente il
pubblico Peter Weyel, in italiano perfetto e intimidatorio accento tedesco. Peter è subito mattatore
della scena. Infarcisce i suoi discorsi di parole forti e poi invita i bambini ad avvicinarsi per
assistere a ‘questo spettacolo di sesso e violenza’. In realtà si tratta del suo spogliarello, e dopo
una lunga svestizione il dinoccolato attore, rimasto in mutande, si giustifica: “in qualche modo
bisogna pur passare il tempo...”. Un intrattenimento comico nel quale il confine tra realtà e finzione
non è mai troppo chiaro. Peter Weyel con Herr Hundertpfund ha vinto il 1° premio in tre concorsi
internazionali a Bamber Handchen, a Giebener Schwatzer, Gaffenberg sparte commedy.
Piccolo teatro della Versilia – “Le disavventure di Pinocchio”
Pinocchio il rivoluzionario, il ribelle, Pinocchio lo scoraggiato, il trucidato dalla società. Questo
burattino disadattato, spaurito, coraggioso e ardito, questo ragazzino incosciente, sincero, si
dimena, cerca di sopperire ai propri sensi di colpa, non demorde fino in fondo, fino al lieto fine che
lo porterà alla fine certa. “Le Disavventure di Pinocchio” narra una vita di eccessi, di privazioni, di
fughe e gioie incontenibili, di povertà e di affetti mancati, di ladrocinii e scorribande. Uno spettacolo
struggente, spigoloso ma anche divertente, uno spettacolo in cerca di cibo, quel cibo che, chissà,
forse anche Pinocchio ancora oggi sta cercando con tanta veemenza.
Raggi di Luna – “Kyra la dea del fuoco”
Lo spettacolo ha come base tanti strani oggetti di fuoco creati dall’artista stessa. Gli oggetti sono:
ventagli, funi, bastone e catene di fuoco. Attraverso un piccolo gioco prenderà dal pubblico una
persona che sarà coinvolta nello spettacolo. Kyra metterà in mostra una tecnica tutta personale,
userà le funi di fuoco bendata, mangerà le palline di fuoco, si passerà la torcia sulle braccia, piedi
e gambe e spengerà la torcia in bocca, per tutto lo spettacolo sarà il pubblico ad aiutarla. E’ uno
spettacolo dove si miscela l’incanto dell’arte e il piacere collettivo del sorridere.
Rita Pelusio – “Suonata!”
"Suonata" è uno spettacolo comico-musicale condotto ad un ritmo altissimo, disseminato di gag
surreali e irresistibili in cui il virtuosismo è al servizio di una clownerie moderna ed eccentrica.
Pungente, ironico, a volte dissacrante "Suonata!" è allo stesso tempo uno spettacolo poetico: il
passaggio da un registro all'altro, da un'atmosfera all'altra, hanno l'effetto di sorprendere e di
spiazzare il pubblico, che tuttavia ben presto si affeziona ad un personaggio, quello di Teresa
Scalozzi, che la personalità e l'eclettismo di Rita Pelusio rendono vivo e reale per quanto sembri
provenire dal mondo dei cartoni animati.
Rita Pelusio è attrice comica (primo premio e il premio della critica al Festival Cabaret Emergenti di
Modena, vince il Premio Troisi 2006; vince il premio della critica “Vincenzo Cerami” al Festival
“Bravo Grazie” edizione 2007). Nel 2007 è stata presenza fissa alle trasmissioni televisive
Markette e Colorado Revolution.
Saeed Fekri (Iran) – “L’incantatore“
I suoi numeri, così semplici e così divertenti, così elementari e così complessi, così internazionali
perché ricordano padri illustri come Marceau o i Mummenschanz o Totò o Chaplin, divertono i
grandi e i piccini di tutto il mondo. Said , mimo e artista iraniano, da anni ottiene grandi e meritati
successi perché egli è padrone del suo corpo, perché stupisce, incanta, diverte, abile istrione e
direttore d'orchestra di un complice pubblico. Ha vinto numerosi premi ed ha al suo attivo
numerosissime apparizioni televisive. "Armato solo di un cappello e di un palloncino Said offre la
sua grande arte che è pura emozione, partecipazione attiva e divertita ad una rappresentazione di
grande valore, insomma, un altro modo di far ridere". (la Repubblica)
Teatro Anita Bertolami (Svizzera) – “Creeping Carnival”
Due spazzole per lavare i piatti si innamorano, un essere su tre gambe scivola su una fune, un
altro prova ad addomesticare un gigantesco fiore. Nel mondo in miniatura di “Creeping Carnival”
niente è come sembra. Lo spettacolo seduce e affascina attraverso l’umorismo e proponendo una
visione del quotidiano da una diversa prospettiva. E’ adatto per tutto il pubblico ed impressiona e
stupisce per l’uso creativo degli oggetti quotidiani.
Quando uno scolapasta si trasforma in un cane selvaggio ed una frusta per montare le uova
diventa un amante geloso, vuol dire che l’unico limite sta solo laddove noi limitiamo la nostra
fantasia.
Teatro del Cavolfiore- “Fiabe a con-tatto”
Nell’intimità di un confessionale, attraverso una grata, una voce dolce e carezzevole chiede: “Da
quanto tempo non ascolti una fiaba?”. Poi narra, per uno spettatore per volta, le più belle fiabe di
Alessandro Gigli, fiabe brevi e fiabe più lunghe, fiabe per adulti e fiabe per bambini. Tutto è
lasciato alla capacità evocativa della parola, è richiesto all’ascoltatore d’inserire la mano in una
apposita fessura, dove mano nella mano, ma protetti da una parete che mantiene le distanze.
Teatro del gesto - “Vito il seguipersone”
Vito vive in mezzo alla folla e di essa si nutre. Si nutre dell’andatura di ignari passanti che lui segue
con indifferenza, si nutre delle posture e dei gesti che lui imita, si nutre delle coppie di fidanzati per
dividerli, di genitori con figli in carrozzina per rapirli. Uno spettacolo di interazione totale costruito di
volta in volta sulla gente e per questo ogni volta nuovo, fresco, diverso e divertente.
“Vito il seguipersone” è un personaggio che dona gioia, non si dimentica e da assuefazione
Teatro di legno - “Orme di sale”
Dietro un corpo…apparentemente senza vita, c’è un cuore che batte a smentire la durezza del
corpo restano gli occhi… dietro lo sguardo fisso, che sembra attraversare le anime, che passando
osservano, dietro quel non battere le ciglia rispecchia il teatro oltre il silenzio!!
Il nostro corpo, non vuol essere statua, “fredda”. Ma una spiaggia di sale, dove orme che passano
lasciano il segno, trasformate dal vento, si muovono bagnate dal mare, scompaiono rinate dall’arte
di chi inconsapevole….passa e osserva!
Zastava Orkestar
Gruppo nato nel 2000 nell’Alta Maremma, gli strumenti usati sono rigorosamente acustici (ottoni,
legni, percussioni). Il repertorio prevede brani della tradizione popolare balcanica, oltre ad
arrangiamenti e composizioni originali.
Le esibizioni, evocative di atmosfere e situazioni ispirate ai film di Kusturiça, sono piuttosto
movimentate e prevedono danze e gag improvvisate che coinvolgono attivamente il pubblico. Le
sperimentazioni della Zastava Orkestar investono non solo l’aspetto prettamente musicale, ma
anche la ricerca di una particolare forma-spettacolo tipicamente “di strada”, in cui viene rifiutata la
tradizionale dicotomia tra chi si esibisce e chi rimane spettatore passivo.