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Sense and Sensation. English Culture in the Eighteenth Century
A cura di John Brewer, BBC Television 2002.
(Schema preparato dalla dott. Corso)
The Arts in the public arena. Come si concilia la cultura con il mercato?
Culture – business – The Georgeans.
I capitolo
I giardini di Vauxhall, The Pleasure Gardens, fondati dall’imprenditore Jonathan Tyers nel 1728,
come luogo di svago (viali alberati, musica, food stalls) a pagamento. Georgean amusement park
– prints – engravings (nessun giardino fu riprodotto tanto nelle stampe del tempo). Ricostruzione
del modello (scale model) al Victoria and Albert Museum (detto comunemente V&A).
L’aneddoto delle 1000 lampade che si accendono tutte insieme. Il giardino era accusato di essere un
luogo di perdizione, ma Tyers voleva farne un luogo rispettabile. La statua di Händel, eretta nel
1738, prima statua d’artista eretta in un luogo pubblico. Händel comincia la sua carriera come
musicista di corte e diviene poi un musicista corteggiato dagli imprenditori. Nel 1749 gli viene
commissionato da George II il celebre concerto The Royal Fireworks. Tyers aiuta il re a sostenere
le spese ma pretende che il concerto venga rappresentato come première a Vauxhall. La première a
Vauxhall è un grande successo, mentre la rappresentazione a Corte che segue qualche giorno dopo
si rivela un disastro (i fuochi d’artificio non funzionano e infine provocano un incendio). Il
controllo dell’arte si è spostato ormai dalla Corte al market place.
II capitolo
The printing revolution. Booksellers and printers. Diffusione del mercato librario. Possedere una
biblioteca privata (a private library) è segno di distinzione e prestigio sociale. La famiglia alto
borghese, nel farsi fare il ritratto, si fa immortalare tra i libri. Chi non può permettersi di comprare i
libri, li può leggere nelle coffe-houses. Storia di Anna Lerpent, figlia di una famiglia facoltosa ma
non aristocratica. Nel suo diario Lerpent ci ha lasciato una preziosa testimonianza degli svaghi e
delle letture del tempo: legge Richardson, romanzi francesi, Locke. Una voce fuori campo legge dal
suo diario una giornata tipo: “rose at seven, breakfasted at 8…”. Viene poi descritta un dinner party,
“terribly dull”, da cui Anna, tornata a casa, si riprende leggendo quattro capitoli di An Essay on
Human Understanding di Locke. Dalle pagine del suo diario emerge uno dei temi ricorrenti del
tempo: la tensione tra l’aspetto frivolo-mondano e quello sublime della cultura (the culture’s
moral pur pose).
III capitolo
The Royal Academy, fondata nel 1768 da Sir Joshua Reynolds. Nel 1780 nuove gallerie vengono
aperte a Somerset House. The crowds piled in (la gente si affollava all’ingresso). Mostrata una
caricatura che mostra la fila mostruosa all’ingresso di una delle mostre. Le sale sono gremite di
quadri. La gente va lì a guardare l’arte, ma anche a chiacchierare, a farsi vedere, oltre che a
guardare le attrici o lo ninfe nude dipinte sulle tele. Naked flesh – titillation – breasts and bare
limbs. The Royal Academy is one of the most exciting and voyeuristic place in 18th century
London. La stampa che raffigura una mostra alla Royal Academy ci rivela l’atteggiamento degli
exhibition goers.
IV capitolo
The theatre. Long standing prejudice against the theatre. Il teatro viene da sempre considerato un
luogo di degenerazione e perdizione morale. David Garrick (attore, impresario, drammaturgo)
compie uno sforzo colossale per renderlo rispettabile. Decorum and respectability. The David
Garrick Club, sfarzoso club fondato nel 1831 per onorare la memoria dell’attore. Grande galleria
di dipinti e memorabilia del teatro settecentesco. Vari quadri raffigurano Garrick nelle vesti di
personaggi shakespeariani. L’anello col volto di Shakespeare che Garrick indossava sul letto di
morte. Garrick promuove la bardolatria. Nel 1769 dà vita allo Shakespeare Jubilee (prima a
Stratford e poi a Londra). Durante il festival non viene messo in scena nessun play, ma piuttosto
scene famose tratte dai vari plays: si celebra non il teatro di Shakespare, ma la sua persona. Lo
spettacolo ebbe un tale successo che andò in scena per 90 sere di seguito.
La villa di Garrick, col tempietto dedicato al Bardo. La statua di Shakespeare per cui posò Garrick.
Quando muore, Garrick viene sepolto a Westminster Abbey, il tempio delle glorie nazionali. Un
quadro mostra la sua apoteosi con ascensione al cielo, dove lo aspetta il Bardo.
V capitolo
The Clubs. Ne sorgono tanti. Aperti solo agli uomini, vi si beve, mangia, discute di letteratura, arte,
filosofia, scienza. Uno dei più celebri fu quello di Samuel Johnson. Ne facevano parte E. Gibbon
(storico), D. Garrick, Oliver Goldsmith (letterato), E. Burke (filosofo). Self-promotion of its
members. Di Johnson è ricordata la sua strepitosa abilità nel conversare.
VI capitolo
Uno dei più grandi pittori del tempo è William Hogarth, che dipinse l’alto e (soprattutto) il basso
della società. Le sue scene di vita londinese sono una preziosa testimonianza che ci permettono di
immaginare la vita del tempo. Tutto ciò di cui a Londra si parlava passava sotto il suo pennello o il
suo punteruolo. Raffigurò anche The Beggar’s Opera (1728) di John Gay, l’opera teatrale più
celebre del primo Settecento, storia di briganti, ruffiani e prostitute ambientata nei bassi fondi
londinesi. The Beggar’s Opera fu anche la prima grande macchina commerciale del teatro inglese.
La gente l’amò così tanto che volle portarsi a casa un souvenir. Furono confezionati gadgets
(ventagli, carte da gioco, locandine) che raffiguravano motivi, personaggi, canzoni dell’Opera. Fu
un’opera riscritta senza sosta. La riscrittura più celebre è L’opera da tre soldi di Bertold Brecht
con musiche di Kurt Weil. La celebre canzone Mack the Knife, cantata da Ella Fitzgerald, viene
da lì.
Conclusioni
Today like in the 18th century, art thrives on the tension between lofty aspirations and the laws of
the market.
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