PINOCCHIO di Carlo Collodi Scena I NARRATORE: C`era una volta

PINOCCHIO
di Carlo Collodi
Scena I
NARRATORE: C'era una volta un albero al vento che aveva piu' di mille anni. In una notte di
tempesta un fulmine lo colpisce in pieno. Mentre i rami cadono al suolo il cielo concede alla terra un
ultima magia e la tempesta non lascia dietro solo guai.
TURCHINA: Ricordate, non lasciate che un momento che puo' essere quello in cui un fulmine ci
colpisce cancelli ogni nostra speranza. C'è sempre un altra possibilita'...
NARRATORE: Se funzionano i sogni c'è liberta' e rincomincia la storia. C'era una volta un pezzo di
legno, che catapultato in mezzo al mondo, vivo si svegliera' ma dove finira'?
Scena II
GRILLO: Ma è... Bellissimo.
GEPPETTO: Con un po' di buona volonta' e due tocchi di pennello credo che andra' benissimo. Ha!
Ora è tutto un'altra cosa. E ora dovrei dargli un nome... Ti chiamero' Pinocchio! Ti piace?! Allora è
deciso ti chiamerai Pinocchio. Ma che ora è? Come si è fatto tardi! Buona notte Pinocchio.
Esce
GEPPETTO: Sembra proprio vivo, come sarebbe bello se fosse vivo, vero!! E' proprio ora di andare a
dormire. Ma quella... quella è la stella dei desideri! Stellina fatata d'argento che brilli nel cielo, fa in
modo che pinocchio sia vero. Ho chiesto che il mio Pinocchio diventi un bambino vero, non sarebbe
magnifico? Pensa un po', un bambino vero.
GRILLO: Adesso basta!! Ooo!! Quello che è troppo è troppo! Ei che succede laggiu'? Nubi del cielo,
una fata!
FATA: Geppetto, tu hai dato tanta gioia agli altri, che voglio che il tuo desiderio si avveri. Svegliati
legno inanimato perche' la vita io ti ho donato.
PINOCCHIO: Mi muovo! So parlare! Cammino!
FATA: Ti ho donato la vita, Geppetto ha desiderato un bimbo vero.
PINOCCHIO: Sono un bimbo vero?
FATA: No... Pinocchio, la possibilita' che tu divenga un bambino vero dipende da te.
PINOCCHIO: Da me?
FATA: Dimostrandoti bravo e generoso... E un giorno sarai un bimbo vero.
PINOCCHIO: Un bimbo vero!
GRILLO: Non sara' facile...
FATA: Dovrai distinguere il bene dal male...
PINOCCHIO: Il bene dal male...
FATA: La coscienza ti aiutera'.
PINOCCHIO: Cos'è la coscienza?
GRILLO: Cos'è la tua coscienza? Ora ti spiego, è la voce interna che nessuno ascolta mai, per questo
il mondo va cosi' male.
PINOCCHIO: E tu sei la mia coscienza?
FATA: Vuoi essere la coscienza di Pinocchio?
GRILLO: Io? Ehmm... Va bene!
FATA: Come ti chiami?
GRILLO: Io sono il Grillo Parlante!
FATA: Inginocchiati Grillo Parlante!
GRILLO: Non facciamo scherzi...
FATA: Io ti nomino coscienza di Pinocchio, sarai la sua guida lungo i sentieri della tentazione del bene
e del male... alzati.
GRILLO: Onorevole, non è che ci vorra' un distintivo?
FATA: Vedremo!
GRILLO: Una medaglietta?
FATA: Ora ricorda Pinocchio, sii buono e ascolta sempre la tua coscienza.
GRILLO: Non sono male! Allora Pinocchio e' meglio parlarci subito chiaro e tondo.
PINOCCHIO: Perche'?
GRILLO: Non desideri diventare un bambino vero?
PINOCCHIO: Si.
GRILLO: Siediti figliuolo... Sai il mondo è pieno di tentazioni, cose ingiuste che paiono giuste da prima
ma in realta' sono sbagliatissime, hai capito?
PINOCCHIO: No...
GRILLO: Io ti aiutero' e tutte le volte che hai bisogno di me fai un fischio
PINOCCHIO: Come? Cosi?
GRILLO: No, no, cosi!
GEPPETTO: C'è qualcuno nella stanza! Attento figaro... Potrebbero essere armati. Dai vieni fuori!
PINOCCHIO: Eccomi qua'!
GEPPETTO: Hooo... Pinocchio ma come hai fatto a cadere per terra?
PINOCCHIO: Babbo...
GEPPETTO: Hoooo!!!!
PINOCCHIO: Babbo, sono io! Mi muovo!
GEPPETTO: No, non è possibile! Svegliatemi! Avanti parla adesso!!
PINOCCHIO: Sei cosi buffo! Fallo ancora...
GEPPETTO: Ma tu parli?
PINOCCHIO: Si, è venuta la fata turchina e mi ha dato una coscienza! Forse diventero' un bambino
vero!
GEPPETTO: E' il mio sogno che si realizza... E' vivo... Puo' parlare! Bisogna fare festa per
l'avvenimento. In cantina mi sembra di avere ancora una bottiglia di vino buono, vado a controllare e
tu non ti muovere!
NARRATORE: Gepetto ancora euforico per tutto quello che gli era successo, prepara Pinocchio per
mandarlo a scuola. Gli fece un bel vestito, pero' si accorse che gli mancava ancora l'abbeccedario. Per
comprarglielo allora vendette la sua giacchetta. Ecco ora era pronto per andare a scuola.
SCENA III
PINOCCHIO: Guarda papa'... Guarda! Chi sono quelli?
GEPPETTO: Sono dei tuoi compagni di scuola, bambini e bambine! Sbrigati... Ah Pinocchio aspetta!
Tieni, e questo.
SCENA IV
VOLPE: Ooo... Senti le allegre voci dei fanciulli... La scuole è una nobile istituzione, o guarda, guarda
un bambino di legno!
GATTO: Wow, una marionetta senza fili, potrebbe fruttare dei bei soldini...
VOLPE: Gia', questa sara' la volta che facciamo fortuna. Non fiatare. Eccolo che arriva! Ooo...
Sono imperdonabile, sono veramente dispiaciuto.
GATTO: Dispiaciuto.
VOLPE: Ti ho fatto male?
PINOCCHIO: Io sto benissimo!
GATTO: Grazie al cielo... Uno studente non è vero? Ecco il suo libro!
PINOCCHIO: Vado a scuola
VOLPE: Scuola! Dunque lei non sa' che ci sono vie piu' facili verso il successo.
PINOCCHIO: No...
GATTO: Ragazzo mio, sto parlando del teatro, musica, applausi e con questa personalita'... Ma sei
proprio un attore nato, vieni il teatro ci aspetta!
GRILLO: Bella coscienza, sono in ritardo... Non si sara' messo in qualche guaio proprio andando a
scuola? Ei Pinocchio! Pinocchio! Dove vai?
PINOCCHIO: Grillo! Cosa c'è?
GATTO: Con chi parli?
GRILLO: Pinocchio vieni qui! Ascoltami ora, ricordi quando ti parlavo delle tentazioni? Questa è una
di quelle!
PINOCCHIO: Ma no grillo! Sono il gatto e la volpe!
GRILLO: Ascolta, tu devi dirgli: “Io non posso venire, devo andare a scuola.”
VOLPE: Pinocchio... Ooo... Pinocchio dove sei? Eccoti qua! Dove eravamo rimasti, il teatro ci
attende!
GRILLO: Pinocchio, non andare! Pinocchio! Sai cosa faccio? Corro a dirlo a suo padre! Anzi no, devo
cavarmela da solo.
NARRATORE: Ma Pincocchio disubbidendo ancora al grillo, vide nella piazza un tendone sotto il quale
era stato allestito uno spettacolo di burattini. Non resistendo alla curiosita' di vedere lo spettacolo,
non esito' a vendere il libro per rimediare i soldi del biglietto. Ma quando entro' il terribile
Mangiafuoco, accortosi della sua presenza, lo catturo' e lo mise insieme agli altri burattini a fare lo
spettacolo.
SCENA V
MANGIAFUOCO: Signore e signori, a conclusione di questo grande spettacolo, Mangiafuoco, mastro
burattinaio, che sarei io... Con la speciale concessione della direzione, che sono sempre io... Ho
conservato per voi una grande sorpresa, qualcosa di strabiliante. Vi presento la sola marionetta al
mondo che canta e balla assolutamente senza l'aiuto dei fili, speriamo che ce la faccia! Vi presento il
solo, grande Pinocchio!
(Esibizione Pinocchio)
GRILLO: Avanti! Renditi ridicolo... Imparerai a non ascoltare la coscienza!
MANGIAFUOCO: Razza di idiota! Guarda cosa combini!
PINOCCHIO: Grillo! Grillo!
GRILLO: Bene! Ora non ha piu' bisogno di me, cosa se ne fa' un attore di una coscienza?
PINOCCHIO: Grillo... Grillo... Dove sei? Grillo parlante...
GRILLO: Se ne va orgoglioso della sua gloria... Pazienza potro' sempre dire di averlo conosciuto.
Scivolero' fuori dalla sua vita silenziosamente... Mi piacerebbe augurargli buona fortuna. Pinocchio!
Sono io il tuo vecchio amico grillo.
PINOCCHIO: Grillo! Finalmente sei venuto...
GRILLO: Cos'è successo? Come mai sei chiuso in gabbia?
PINOCCHIO: Mangiafuoco è matto, ha detto che la mia fama sara' sulla bocca di tutti e che io sono la
sua gallinella dalle uova d'oro e se non faro' come lui dice mi gettera' nel fuoco.
GRILLO: Ah... E' cosi! Non ti preoccupare figliolo, ti libero io, sara' facile come bere un bicchiere
d'acqua. E' arrugginita, ci vorrebbe un po' d'olio.
PINOCCHIO: Non puoi aprirlo...
GRILLO: No! E' un vero guaio! Sono proprio un bravo consigliere!
PINOCCHIO: O se avessi dato ascolto alle tue parole... Chissa' quando rivedro' il mio babbo...
GRILLO: Via figliolo! Non piangere... Ha smesso anche di piovere. Guarda la stella, la fata!
PINOCCHIO: Oh no! E ora cosa le diro'? Cosa le racconto?
GRILLO: Dille tutta la verita'.
FATA: Pinocchio!
PINOCCHIO: Fata! Oh fatina mia! Per fortuna sei arrivata tu!
FATA: Pinocchio, perche' non sei andato a scuola?
PINOCCHIO: Scuolaaa... Ehmmmm
GRILLO: Avanti coraggio.
PINOCCHIO: Stavo andando a scuola ed ho incontrato qualcuno...
FATA: Davvero!
PINOCCHIO: Dei mostri con gli occhi verdi.
FATA: E non hai avuto paura?
PINOCCHIO: Ci hanno messi in un sacco
FATA: Ooo veramente!
PINOCCHIO: Si, poi ci hanno buttato nel fuoco... Eii! Ma che succede al mio naso?
FATA: Forse hai detto una bugia caro?
PINOCCHIO: Ma non è vero! Ho detto la verita'!
FATA: Vedi pinocchio, vi sono due speci di bugie, alcune hanno le gambe corte e altre hano il naso
lungo.
GRILLO: Ti conviene dirle che ti penti.
PINOCCHIO: Non lo faro' piu', prometto!
GRILLO: Prego signora stella... Volevo dire signora fata, lo perdoni per amor mio... Per favore.
FATA: Ma questa è l'ultima volta che posso aiutarti.
SCENA VI
VOLPE: Quello sciocco ci è cascato! E sopratutto, quella testa di legno, ci crede ancora suoi amici.
GATTO: Mangiafuoco ha pagato, e molto...
VOLPE: Visto come sono intelligente?
GATTO: Tantissimo!
POSTIGLIONE: Siete per caso voi due i due malandrini che sono comunemente chiamati gatto e
volpe?
GATTO: In persona!
POSTIGLIONE: Che ne direste di guadagnare un'altra somma?
VOLPE: E chi dobbiamo amma... (fa il gesto)
POSTIGLIONE: No, no. Niente di tutto cio'! Faccio la raccolta di ragazzi svogliati.
GATTO: Ragazzi svogliati?
POSTIGLIONE: Quei ragazzi che non vogliono andare a scuola... (Gli parla in un orecchio) A
mezzanotte al porto.
PINOCCHIO: Voglio andare a scuola... ed essere istruito, saro' bravo d'ora in poi.
GRILLO: Benissimo.
PINOCCHIO: No signore! Non manchero' mai piu' di parola.
GRILLO: Bravo!! Dai lumaca facciamo una corsa fino a casa.
VOLPE: Bene bene, quanta fretta!
PINOCCHIO: Devo battere il grillo alla corsa
GATTO: Come sta il nostro grande attore?
PINOCCHIO: Non sono un attore e non voglio mai piu' fare cose del genere. Mangiafuoco era terribile
e mi ha rinchiuso in una gabbia per uccelli.
VOLPE: Davvero?
GATTO: Dopo tutto questo devi avere i nervi scossi... Ecco esaurimento nervoso bisogna
diagnosticare subito questo caso. Presto dottore il suo blocco!
VOLPE: Dica dottore!
GATTO: Guarda, guarda... Come pensavo! Si tratta di una affezione della vena, muscolo del
ginocchio. Uuu... Ippopotamo, lo sapevo! Ritardo dei riflessi della lingua
VOLPE: I riflessi! Si! Assolutamente!
GATTO: Chiudi gli occhi. Cosa vedi?
PINOCCHIO: Non vedo niente
GATTO: E lei cosa ne pensa?
VOLPE: Fammi leggere... E' tutto chiaro ragazzo mio! Tu sei esaurito! Hai bisogno di una vacanza!
PINOCCHIO: Esaurito...
VOLPE: Si... E non vi è cura, che il riposo nel paese dei balocchi
PINOCCHIO: Il paese dei balocchi?
GATTO: Nella terra felice della spensieratezza
PINOCCHIO: Ma io non posso andarci.
VOLPE: Certo che puoi... Ti daro' il mio biglietto, la salute prima di tutto, dai si parte a mezzanotte.
GATTO: Andiamo
GRILLO: Pinocchio! Torna indietro!
NARRATORE: I bambini furono caricati sulla carrozza che li avrebbe portati al paese dei balocchi.
Pinocchio all'oscuro di cio' che gli stava per accadere scherzava con gli altri bambini. Ecco sono
arrivati.
SCENA VII
LUCIGNOLO: Ciao, io mi chiamo Lucignolo. Tu chi sei?
PINOCCHIO: Pinocchio, piacere.
LUCIGNOLO: Piacere mio! Tu conosci il paese dei balocchi?
PINOCCHIO: Non proprio...
LUCIGNOLO: Dicono che sia proprio un bel posto, niente scuola, non si studia mai, puoi mangiare
dolci a volonta' e nessuno ti dice niente.
PINOCCHIO: Niente scuola? Non si studia mai?? Puoi Mangiare dolci a volonta'?
LUCIGNOLO: Dai andiamo, finalmente il paese dei balocchi!
(Sequenza Paese dei Balocchi)
LUCIGNOLO: Pinocchio! Guarda la'! Stanno spaccando tutto! Andiamo anche noi!! Guarda come
spacco quella finestra con un solo tiro, la centro di sicuro!
PINOCCHIO: Voglio provare anch'io!
POSTIGLIONE: Caramelle!! Venite! Caramelle!
GRILLO: Questo posto non mi piace, devo trovare pinocchio e portarlo via.
LUCIGNOLO: Cosa ti dicevo? Non è un posto meraviglioso?
PINOCCHIO: E' vero e' favoloso! C'è proprio da divertirsi... Ma sei proprio sicuro che non ci
sgridera' nessuno?
POSTIGLIONE: Sbrigatevi! Chiudete i cancelli e portate le gabbie.
GRILLO: Pinocchio! Pinocchio! Ma dove sei finito? Questo posto non mi piace!
PINOCCHIO: Dove saranno finiti tutti i ragazzi?
LUCIGNOLO: Booo... Saranno in giro a giocare... Ma non ti stai divertendo?
PINOCCHIO: Si, si mi diverto un sacco, anzi perche' non facciamo un gioco.
LUCIGNOLO: Va bene, giochiamo a pallone! Io sono un campione!
PINOCCHIO: Tu un campione! Allora facci vedere, a te la palla!
LUCIGNOLO: State in guardia!
PINOCCHIO: Adesso tiro io.
GRILLO: Pinocchio! E' cosi che pensi di diventare un bambino vero? Tornerai a casa con me.
LUCIGNOLO: E questo chi è?
PINOCCHIO: E' la mia coscienza... Mi insegna a distinguere tra il bene e il male.
LUCIGNOLO: Cosa??? Non prenderai mica ordini da questo!
GRILLO: Ascoltami, sciagurato, sarebbe ora che anche tu ascoltassi la tua coscienza.
LUCIGNOLO: Ma chi ti credi di essere? Nanerottolo!
GRILLO: Io te la faro' pagare! Insolente!
PINOCCHIO: Non farli del male! E' un mio amico!
GRILLO: Tuo amico? Non ero io il tuo amico?
PINOCCHIO: Ma ascolta...
GRILLO: Non ne voglio piu' sapere... Addio. Ridete... Ma ride bene chi ride ultimo.
PINOCCHIO: Ma senti... Lucignolo dice che si vive una volta sola
GRILLO: Lucignolo
LUCIGNOLO: Andiamo, andiamo, lascialo perdere quel grillo. Cosa avete da ridere? Cosa mi
succede? Mi sento tremare le gambe. Ioooooo Ioooooo. Aiuto! Ti prego Pinocchio! Chiama il grillo!
Chiama la tua coscienza.
PINOCCHIO: Aiuto! Grillo!
POSTIGLIONE: Dove credi di andare?
PINOCCHIO: A casa! Ioooooo
POSTIGLIONE: A casa non puoi tornare! Ora sei mio! Grazie grazie. Buona sera, buona sera a tutti!
Benvenuti nel mio circo! Benvenuti! Sono orgoglioso di poter presentare le più grandi attrazioni del
mondo in questa citta'! Ed ora per cominciare, signore e signori, direttamente dalla scuola superiore
dei somari, una vera stella della danza con il diploma in obbedienza: il super
asino Pinocchio con i suoi quattro ciuchissimi!
GRILLO: Pinocchio!! Dove sei?
PINOCCHIO: Grillo!
GRILLO: I bambini sono stati trasformati in ciuchini, anche tu! Presto dobbiamo scappare o sara'
troppo tardi.
NARRATORE: Salvato per l'ennesima volta dal grillo, si dirigono verso casa di Geppetto che
preoccupato per Pinocchio era ancora in giro a cercarlo, ma arrivati a casa...
SCENA VIII
PINOCCHIO: Babbo! Babbo! Sono tornato!!
GRILLO: Geppetto, Geppetto...
PINOCCHIO: Ora non ti lascero' piu'... Apri!
GRILLO: Siamo tornati!! Forse dorme... Fammi spiare. Pinocchio qui non c'e' nessuno.
PINOCCHIO: Non c'e'... Mi stara' cercando! Spero che non gli sia accaduto niente di grave. Cosa
dice?
GRILLO: Parla di tuo padre, c'e' scritto che mentre ti cercava è stato... inghiottito da una balena.
PINOCCHIO: Inghiottito da una balena?
GRILLO: Da una balena! Una balena mostruosa... Aspetta! C'e' Scritto che è vivo!
PINOCCHIO: E' vivo!
GRILLO: E' dentro la balena in fondo al mare
PINOCCHIO: In fondo al mare? Devo andare a cercarlo.
GRILLO: Aspetta!
PINOCCHIO: Io vado a salvarlo
SCENA IX
(Sequenza balena)
SCENA X
GEPPETTO: Quanti giorni senza mangiare... Non potrò resistere molto. Non avrei mai creduto che
sarebbe andata cosi, morire di fame nella pancia di una balena. Mio povero, piccolo Pinocchio, era un
cosi bravo bimbo. Non c'è speranza. Non è rimasto neppure un pesce. Se non si sveglia credo che
moriro' di fame. Ha aperto la bocca. Guarda quanti tonni!!!
PINOCCHIO: Babbo!
GEPPETTO: E non mi seccare ora Pinocchio!!! Pinocchio!
PINOCCHIO: Ti ho trovato babbo!
GEPPETTO: Pinocchio, ragazzo mio, sono felice di rivederti! Sei tutto bagnato, aspetta che ti
asciugo.
PINOCCHIO: Babbo, dobbiamo uscire di qui!
GEPPETTO: Ho provato! Essa apre la bocca solo per mangiare. Tutto può entrare e niente puo'
uscire. Acciendiamo il fuoco e friggiamo un po' di pesce.
PINOCCHIO: Il fuoco, si! Che faccia molto fumo
GEPPETTO: Certo i pesci affumicati sono molto piu' buoni. Pinocchio! Non la sedia!
PINOCCHIO: Porta altra legna, dobbiamo farla starnutire,
GEPPETTO: Farla starnutire... Capisco ma si arrabbiera'.
PINOCCHIO: Babbo! Babbo! Adesso ti salvo io!
SCENA XI
GRILLO: E' stato coraggioso, ha dato la sua vita per salvare Geppetto.
FATA: Dimostrati bravo e coraggioso e un giorno diventerai un bimbo vero.
PINOCCHIO: Babbo, perche' piangi?
GEPPETTO: Perche' sei morto Pinocchio!
PINOCCHIO: No! Non sono morto! Babbo vedi sono un bambino, sono un bambino vero!
GRILLO: Sei vivo!
GEPPETTO: Sei vivo? Un bambino vero? Evviva bisogna festeggiare.
GRILLO: Grazie stellina.
FINE