INDICE Normativa di riferimento: Regg. 852 – 853 – 854 Prodotti ittici Anisakiasi Cottura sottovuoto Classificazione Pesci Classificazione Crostacei Classificazione Molluschi cefalopodi Evoluzione delle metodologie pratiche nel controllo sanitario e qualitativo dei pesci Biotossine e patologie Malattie virali trasmesse dai molluschi Contaminazioni e malattie alimentari Rischi sanitari connessi con il consumo dei prodotti della pesca Prodotti ETEROGENEI a) sul piano biologico pesci – crostacei – molluschi batteri, virus, tossine, residui b) habitat, acque di raccolta, NaCl (alta irradiazione e bassa salinità proliferazione dinoflagellati) t° picchi stagionali di proliferazione microbica; correlazione vibrioni patogeni e t° acque; vibrioni alofili profondità sedimentazione e virus; pleuronettidi e contaminazione superficiale; luce virus lontananza da fonti di contaminazione acque costiere, rotta navi flora batterica indigena: mari caldi Bacilli, Micrococcaceae, Corynebatteri; mari freddi psicrofili e psicrotrofi (Pseudomonas, Arthrobacther, Acinetobacter, Alteromonas, Aeromonas, Vibrio) flora batterica di contaminazione: Salmonella, Shigella, E. coli sopravvivenza breve (ore, qualche giorno); Streptococchi D, virus sopravvivenza prolungata c) modalità di consumo e tipo di prodotto consumato pesce crudo in Giappone il 35% circa delle T.A. è causato da prodotti della pesca; in altri paesi mediamente 5 – 10 % tipo di prodotto in alcuni paesi vi è tendenza a non consumare pesci produttori di istamina tipo di mollusco Regno Unito 68% dei casi determinati dal consumo di molluschi OSTRICHE luogo di consumo banchetti, ricorrenze, ristorazione collettiva periodo di consumo Prodotti della pesca FLORA BATTERICA INDIGENA Cute 102 – 106/cm2 Apparato digerente 103 – 107/g Branchie 102 – 108/g Lavaggio preliminare (riduce l’inquinamento dell’80% ) Eviscerazione ( enzimi, batteri, parassiti) flora intestinale 90% vibrio; anche micrococchi, bacilli, corinebatteri; anche clostridi provenienza tellurica Lavaggio finale (muco, sangue) Refrigerazione - congelamento Prodotti della pesca Infezioni e tossinfezioni U.S.A. periodo 1979 - 1984 Pesci 57% Molluschi Crostacei 7% Mammiferi marini Le forme più frequenti sono risultate Avvelenamento sgombroide 76 Ciguatera 56 Botulismo 21 V. parahaemolyticus 13 Shighellosi 8 Salmonellosi 6 Epatite virale tipo A 6 P.S.P. 3 Gastroenterite da B. cereus 3 33,3% 2,7% Microrganismi riscontrabili nei prodotti della pesca Stafilococchi, streptococchi, E. coli: INDICATORI DI IGIENE normalmente non presenti nei prodotti della pesca freschi (o comunque numeri esigui) stafilococchi contaminazione in corso di manipolazione filetti, trance, crostacei e molluschi sgusciati rispetto norme igieniche e igiene del personale; rischio usati per piatti pronti, ristorazione collettiva Streptococchi fecali (prod. congelati) ed E. coli (prod. refrigerati) igiene in corso di preparazione Y. enterocolitica microrganismo non specifico dei prodotti della pesca isolato in alcuni casi di T.A. causate da questi prodotti ( refrigerazione specie psicrofile) Importante l’igiene della LAVORAZIONE Salmonella, Shigella contaminazione urbana, allevamenti, piogge nelle acque la loro sopravvivenza è breve meccanismo di concentrazione molluschi lamellibranchi, nei quali la persistenza è lunga Significato: S. typhi, paratyphi e Shigella Altri sierotipi INDICE DI CONTAMINAZIONE FECALE RISCHIO DI PRESENZA DI VIRUS ENTERICI INDICE DI SCARSA IGIENE Clostridium perfringens ( MESOFILO) isolato dal tratto intestinale di numerosi pesci possibile il passaggio nelle carni numeri elevati per causare malattia alimentare rischio: semiconserve, piatti preparati in anticipo NOCIVITA’