Comune di Polinago ALLEGATI ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA SOMMARIO 1. ALLEGATO A-1 .................................................................................................. 2 1.1 La metodologia d’indagine ........................................................................................................................ 2 2. ALLEGATO A-2 ................................................................................................ 11 1 Comune di Polinago ALLEGATI ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1. ALLEGATO A-1 1.1 La metodologia d’indagine La ricerca storica si configura come indispensabile per individuare e ricostruire tipologie consolidate nel tempo e con caratteristiche utilizzate nell’edilizia in modo diffuso, tanto da denotarne ripetitività. Rapportando cartografia storica e documentazione iconografica e scritta, si è cercato di desumere i caratteri essenziali delle varie tipologie edilizie che ne emergono, individuandole sia in relazione alla funzione abitativa che alla coltivazione del terreno (come ad esempio per gli essiccatoi da castagne), alle loro caratteristiche di servizio (porcilaia, forno, ecc.), per avere un “referente storico” più completo dal quale partire e confrontarsi per ricostruire l’evoluzione delle varie tipologie: abitazione, stalla, teggia, forno ecc. Da questo tipo di analisi, dovranno emergere quando possibile le ulteriori diversificazioni di funzioni tra i vari edifici come ad esempio stalla e teggia separati o in corpo unico con l’abitazione, al fine di poterne ottenere schemi tipologici differenziati. Infine, i diversi organismi edilizi sono stati letti anche in rapporto al contesto nel quale sono inseriti, sia in quello più immediato come l’aia, che nei sistemi di collegamento viario qualora siano chiaramente riconoscibili o perlomeno anche in parte intuibili. Rilievo e verifica sul territorio Attraverso la scheda elaborata dall’IBC, gli edifici di interesse storico/testimoniale sono stati letti e codificati nelle caratteristiche formali e architettoniche e in tutti quegli aspetti che li caratterizzano e distinguono. Oltre alle caratteristiche costruttive e planimetriche strettamente legate alla conformazione dell’edificio o dell’insediamento, sono state rilevate anche le diverse disposizioni che l’insediamento può assumere secondo l’andamento del terreno, e le aggregazioni più diffuse che ne scaturiscono. Gli elementi di valutazione descritti successivamente fanno riferimento alla già menzionata scheda IBC; nel nostro caso, la griglia di valutazione è stata modificata assumendo una forma più calibrata alle nostre esigenze.1 Tutte queste voci sono state definite all’interno degli elementi di valutazione. 1 Del resto, la scheda utilizzata nel rilievo del patrimonio edilizio storico rurale di Polinago è ampiamente descritta nel Quadro Conoscitivo. 2 Comune di Polinago ALLEGATI ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA ELEMENTI DI VALUTAZIONE ABITAZIONE : schema delle informazioni 1- Localizzazione: comprende quattro sottogruppi (fascia altimetrica, intorno territoriale, densità dei coltivi dell'intorno, caratteri planoaltimetrici del sito); 2- Aggregazione degli edifici componenti: comprende tre sottogruppi (rapporto con la variabilità d’accesso, sviluppo istantaneo e sviluppo continuo e rustici separati); 3- Organismo architettonico dell'edificio contenente l'abitazione: comprende due sottogruppi (pendenza del terreno, tipologia dell'organismo edilizio); 4- Meccanismo distributivo dell'abitazione: comprende sei sottogruppi (ingresso alla casa, rapporto ingresso/interno, portico, scale, corridoio, cucina); 5- Rapporto rustico /abitazione: comprende un solo sottogruppo; 6- Localizzazione del forno: comprende due sottogruppi (separato dall'abitazione, integrato all'abitazione); 7- Parti costitutive discriminanti: comprende cinque sottogruppi (tetto, balchio, scale, torretta da vigna, essiccatoio); 8- Caratteristiche costruttive: comprende sei sottogruppi (muri, solai/pavimenti, manto di copertura, gronda, porta d'ingresso, aperture). 1- Localizzazione L'insieme delle varianti utilizzate per definire la localizzazione della dimora rurale, è non tanto per stabilire o indagare rapporti di determinazione tra tipo edilizio e configurazione territoriale, quanto per analizzare i fenomeni di distribuzione in un dato territorio, di prevalenza o di costanza e soprattutto di densità specifica per fasce altimetriche, e all'interno di modalità differenziate d’esposizione e di conformazione dell'intorno territoriale e del sito. Posta la premessa di un'indagine esaustiva, in altre parole estesa a tutte le case rurali di un dato territorio, le informazioni relative alla localizzazione ci consentono, da una parte, di compiere delle verifiche sul rapporto, esistente o meno, tra certi tipi e certe situazioni 3 Comune di Polinago ALLEGATI ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA territoriali; ma ci consentono, soprattutto, dall'altra, di mettere in luce aspetti decisivi della struttura territoriale dell'insediamento umano, - il vero oggetto d'indagine in questa parte iniziale della scheda - in gran parte, con le variabili densità e distribuzione dell'abitato rurale. 2- Fascia altimetrica L'analisi della localizzazione della casa rurale all'interno di fasce altimetriche, schematicamente ordinate di 100 in 100 metri, consente due ordini di osservazioni: la prima riguarda i rapporti tra una data casa e la sua localizzazione altimetrica caratterizzata da uno specifico ordinamento agronomico e da specifici condizionamenti climatici; il secondo consente di operare delle sintesi territoriali riguardanti i fenomeni di densità e di distribuzione dell'abitato rurale al variare della collocazione altimetrica e dei sistemi colturali prevalenti. Intorno territoriale Mentre la fascia altimetrica fornisce un'informazione di carattere continuativo, secondo una progressione continua ed uniforme, le notazioni relative all'intorno territoriale (fondo valle, mezza costa, crinale, lingua alla confluenza di corsi d'acqua), riguardano le situazioni tipiche della morfologia dell'ambiente e i luoghi specifici di localizzazione della casa rurale. Anche in questo caso le sintesi territoriali dei dati consentono osservazioni di qualche interesse sul rapporto tra distribuzione dell'insediamento e morfologia fisica. Densità di coltivi dell'intorno Questa variabile si può considerare una specificazione della fascia altimetrica riferita all'uso del suolo in particolare al rapporto tra aree coltivate e aree boscate che definisce la specifica densità agraria di una data area e la struttura primaria di un dato paesaggio agrario. Essa riguarda, in particolare, la varietà degli orientamenti produttivi in rapporto alla presenza, o meno, e alla rilevanza del bosco nell'economia contadina (allevamento, alimentazione, attività artigianali, tecniche costruttive), e quindi anche la conformazione e l'articolazione funzionale della casa (stalla delle pecore, essiccatoio delle castagne, ecc.). Caratteri planoaltimetrici del sito È la prima variabile che riguarda direttamente la casa, la sua configurazione, soluzioni distributive che possono essere direttamente connesse alla forma del luogo. Se le informazioni sull'intorno territoriale riguardavano, in fondo, solo l'appartenenza della casa ad un sub/sistema geografico ambientale scarsamente condizionante le soluzioni edili, quelle riguardanti la forma del sito, cioè del luogo topografico sul quale sorge la casa, possono essere decisive per la comprensione dei rapporti specifici, di natura architettonica tra la casa e il luogo. 4 Comune di Polinago ALLEGATI ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Si tratta, in sostanza, di tre sistemazioni fondamentali il luogo è piatto, senza rilievi apprezzabili, oppure presenta delle leggere differenze di quota nel breve intorno della casa (sito ondulato) che sono tali, tuttavia, da introdurre soltanto dei condizionamenti che riguardano la scalatura altimetrica dei volumi e dei corpi edilizi, senza incidere sull'articolazione distributivo/architettonico dei singoli edifici; oppure il luogo presenta una pendenza costante che può essere leggera (si considera tale una pendenza che genera un dislivello tra fronti e monte e a valle inferiore ad un piano), o pronunciata (quando il dislivello è uguale o superiore ad un piano). L'insieme delle informazioni che riguardano la localizzazione, riassume gli elementi essenziali del rapporto casa/luogo. 2- Aggregazioni degli edifici componenti Raramente è possibile riscontrare, nella realtà, edifici rurali unitari che comprendano al loro interno delle funzioni abitative e produttive, rimasti bloccati nella loro fase costitutiva e che quindi possano corrispondere direttamente ad un tipo edilizio codificabile in quanto tale. Invece si riscontrano complessi articolati nel tempo e nello spazio di carattere evolutivo, nei quali vengono a giocare un ruolo determinante anche i rustici separati dell'edificio principale. Questo gruppo di informazioni, a differenza delle precedenti che si possono considerare al contorno, cominciano ad entrare direttamente all'interno del meccanismo edilizio e ad introdurre alcune discriminanti e opposizioni fondamentali (sviluppo istantaneo/sviluppo continuo, presenza o meno di rustici separati). Per quanto riguarda questi ultimi, occorre notare che essi rappresentano un nodo problematico per la costituzione tipologica, che comporta soluzioni contraddittorie da una parte la loro separatezza, rispetto a i meccanismi architettonici, sul quale va costruita necessariamente la tipologia, li rende una sorta di variabile indipendente con ambiti di variazione di combinazione praticamente infiniti, con relazionabili strutture al tipo edilizio; dall'altra, la loro presenza è assai significativa dell'assetto produttivo specifico del complesso rurale e di una certa fase storica dello sviluppo degli indirizzi produttivi e, in quanto tale, va certamente considerata. Una strada percorribile è quella di costruire due indici tipologici indipendenti uno per gli edifici contenenti l'abitazione e uno per i rustici separati, e per ognuno di questi che siano caratterizzati da forme di differenziazione edilizia (ad esempio, dalle forme più elementari di capanna alle forme più elaborate del complesso stalla/fienile), e di associare, di volta in volta, per la classificazione di un complesso rurale, i relativi riferimenti tipologici. Rapporto con la viabilità di accesso Le tre varianti considerate (a cul de sac, tangente, secante) definiscono, in genere, anche se in modo non univoco, la conformazione dell'aia e il rapporto degli edifici distribuiti intorno ad essa. 5 Comune di Polinago ALLEGATI ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Sviluppo istantaneo/sviluppo continuo Il riconoscimento dell'esistenza, o meno, nell'edificio considerato di una stratificazione storica delle sue parti, cioè di un processo di accrescimento nel tempo, è la prima condizione fondamentale per inoltrarsi nell'analisi tipologica. Le possibilità principali sono tre: l'edificio non presenta fasi di accrescimento successive alla sua fase costitutiva (edificio unitario sincronico), o presenta fasi di accrescimento nel tempo (leggibili attraverso la stratigrafia muraria), che sono state realizzate con un'intenzione di unitarietà (continuando ad esempio la stessa copertura, o riproponendo, nel corpo aggiunto, lo stesso assetto compositivo degli elementi architettonici), dando luogo, in genere, ad un ampliamento organico all'interno del quale le aggiunte sono strettamente necessitate dal nucleo organico (edificio diacronico unitario); oppure l'edificio presenta fasi di crescita episodiche, per parti dotate di una relativa autonomia costruttiva e architettonica rispetto al nucleo originario (edificio complesso a sviluppo diacronico). In tutti e tre i casi l'analisi tipologica va indirizzata, in primo luogo, alla lettura e classificazione del nucleo originario (che nel primo caso coincide con l'intero edificio); nel secondo caso è oggetto di classificazione sia il nucleo originario sia l'insieme di questo con l'ampliamento organico, per cui lo stesso edificio può comparire due volte nell'indice tipologico come esemplare di riferimento; nel terzo caso è di nuovo il nucleo originario soltanto che può essere classificato. Le altre due variabili considerate in questo sottogruppo (edifici disposti senza un ordine preciso intorno all'aia, aggregato complesso di case), costituiscono un esempio di complessità, nella quale l'analisi tipologica non si può inoltrare direttamente se non attraverso lo smontaggio delle parti e l'individuazione di elementi significativi rapportabili ai primi tre casi. Rustici separati È una delle informazioni che maggiormente necessita di uno studio e di una verifica areale, il numero e il tipo degli annessi rustici infatti varia da zona a zona e, spesso, all'interno di una zona culturalmente omogenea, per fasce territoriali differenziate negli orientamenti produttivi. Tra i tipi di annesso studiati alcuni come l'essiccatoio sono specifici delle aree dove il castagno ha avuto, e nell'economia un ruolo storico essenziale. In ogni caso, numero, tipo e dimensione degli annessi rustici e le loro reciproche relazioni e variazioni, sincroniche e diacroniche, costituiscono il referente principale dell'assetto produttivo dell'azienda, della sua articolazione e della sua evoluzione storica. 3- Tipo di organismo architettonico contenente l'abitazione La trasformazione e l'aggregazione sul piano orizzontale e verticale, di cellule (spazi unitari definiti da quattro pareti e da due piani orizzontali), costituisce il primo momento fondativo della costruzione. I suoi ambiti di costruzione di variazione sono definiti dalle 6 Comune di Polinago ALLEGATI ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA tecniche costruttive di una data fase storica e di una data area culturale, dagli specifici modi di abitare e dalle risorse che, storicamente, è stato possibile destinare all'abitazione. L'aggregazione di cellule, in teoria aperta a infinite possibilità, non s’identifica ancora col tipo edilizio, ma ne costituisce uno dei presupposti; che deve essere seguito, per la costruzione del tipo, da una specifica attribuzione, alle singole cellule, di funzioni e significati interrelati a comporre un modo di abitare e, nella casa contadina, di produrre. Tuttavia la formazione e aggregazione di cellule sono in qualche misura indipendenti dalla costituzione del tipo e rappresentano uno strumento tecnologico e un bagaglio di sapere proprio dell'arte del costruire, aperti a molteplici possibilità teoriche che risultano nei fatti assai più ridotte per due ordini di motivi, storici e strutturali. Il primo è dato dalla scarsità di risorse che storicamente è stato possibile mobilitare per l'abitazione rurale; il secondo dal fatto che per ogni cellula deve essere istituito un rapporto con l'esterno (luce, aria, regolazione del clima interno), affinché questa possa dare un buon rendimento in termini di abitabilità. Pendenza del terreno Il rapportarsi dell'edificio alla conformazione altimetrica del sito dà luogo, in genere, a soluzioni edili e distributive specifiche che costituiscono varianti sincroniche del tipo edilizio più diffuso in assenza di condizionamenti topografici. Le situazioni tipiche più generali di adeguamento al terreno sono due: quando l'edificio si dispone lungo un'isoipsa e la pendenza risulta perpendicolare al fronte più sviluppato; quando l'edificio si dispone in lunghezza lungo la linea di massima pendenza. Nel primo caso, quando la pendenza genera un dislivello tra fonte a monte e fonte a valle uguale o superiore a un piano, si danno le soluzioni cosiddette di pendio, con accesso alla casa da monte. Nel secondo caso le facciate più sviluppate assumono una forma trapezoidale o scalata in altezza per parti, e gli accessi dell'abitazione e ai rustici si trovano dislocati a quote digradanti. Tipologia dell'organismo edilizio Nonostante le ampie possibilità combinatorie teoriche, i modi reali, che si presentano all'osservazione, di aggregazione di cellule a formare organismi edilizi coerenti, sono assai limitati. Essi dispongono secondo un processo di complessità crescente nel quale intervengono, a un certo punto, elementi di differenziazione qualitativa, rispetto alla semplice aggregazione di cellule elementari, quali la distinzione tra spazi serviti e spazi serventi e la formazione di elementi monofunzionali autonomi quali i corridoi, le scale in vano proprio. I tipi di organismo edilizio in sostanza sono quattro: monocellulare, semplice, doppio, triplo con ambiti di variabilità che possono riguardare sia il numero di piani sia dimensioni tipiche delle cellule; tra essi si stabiliscono differenze reciproche che riguardano, fondamentalmente, le possibilità di rapporto e di apertura con l'esterno. 7 Comune di Polinago ALLEGATI ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Il primo tipo, monocellulare, è costituito da una sola cellula in pianta e può avere, quindi, aperture su tutti e quattro i fronti. Il secondo tipo, corpo semplice, deriva, nella sua forma più elementare, dall'aggregazione laterale (o raddoppio laterale) di una seconda cellula e resta tale, cioè semplice, anche attraverso aggregazioni successive, illimitate, purché sempre laterali. In questo caso le possibilità specifiche di apertura sono due per ogni cellula: davanti/dietro, monte/valle. Il terzo tipo, corpo doppio, deriva nella sua forma più elementare dall'aggregazione tergale (o raddoppio in profondità) di una seconda cellula e resta tale anche attraverso aggregazioni successive di coppie di cellule. In questo caso le possibilità di apertura verso l'esterno si riducono ad una per ogni cellula; di queste una si affaccerà davanti o a valle e una dietro o a monte. Questo tipo presenta una variante, che mantiene le stesse possibilità di apertura unidirezionale, costituita dall'introduzione di un corridoio che serve un aggregazione semplice di cellule. Dall'aggregazione di una seconda serie di cellule sul fronte libero del corridoio del tipo precedente si costituisce il corpo triplo (due semplici serie di cellule servite da un corridoio centrale). Una variante di corpo triplo, tipica di una fase murata, sette/ottocentesca , del processo tipologico della casa rurale, si costituisce attraverso l'assunzione del ruolo di distributore del corridoio da parte della cucina che viene ad assumere dimensioni doppie rispetto alle cellule e pari allo spessore dell'intero corpo di fabbrica. 4- Meccanismo distributivo dell'abitazione In questo gruppo di informazioni sono passati in rassegna gli elementi architettonici che determinano e costituiscono la distribuzione propria dell'edificio. Cioè il suo rapporto con l'esterno (accessi) e, all'interno, le relazioni spaziali tra i vani dell'abitazione (scala, corridoi, cucina). 5- Rapporto rustico/abitazione Il rapporto tra il rustico e l'abitazione costituisce una delle discriminanti significative nella costituzione dei tipi e quindi della costruzione tipologica; e ciò non tanto in termini quantitativi e funzionali (articolazione del rustico come espressione degli indirizzi produttivi), quanto propriamente, in termini architettonici (integrazione più o meno stretta tra le parti, dislocazione reciproca tra queste, rapporti distributivi e volumetrici). Le varianti di questo rapporto (abitazione sovrapposta, giustapposta o separata dal rustico) sono state messe in luce fin dagli anni venti dai geografi francesi, e quindi utilizzate ampiamente negli studi sulla casa rurale promossi in Italia dal Biasutti, fino anche nelle ricerche più recenti sull'argomento. Nella scheda tuttavia, oltre alla riproposizione di queste tre classiche varianti, sono state introdotte anche le possibili combinazioni di queste tra loro, derivanti, come è dato 8 Comune di Polinago ALLEGATI ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA registrare in gran parte dei casi, dal processo storico di accrescimento dal nucleo originario (in genere del tipo italico o latino), per mezzo di rustici giustapposti o separati. 6- Localizzazione del forno Sono previste due varianti fondamentali (il forno separato dall'abitazione e all'interno di una costruzione/manufatto specifico; il forno integrato nell'abitazione), e per ognuna di queste varianti secondarie . Di queste la prima prevede un'alternativa tra il forno costituito da un manufatto specifico ed autonomo e forno integrato a una serie di elementi funzionali la cui associazione definisce, si potrebbe dire, il mondo della donna (la cottura del pane, la cura del maiale e dei polli, operazioni riservate all'attività femminile). Nella seconda variante il forno può essere localizzato direttamente in cucina (modalità tipica della montagna e dei climi freddi), oppure in elementi specifici della distribuzione e dei rapporti interni/esterni (logge, portici, ecc.). 7- Parti costitutive discriminanti Le parti alle quali è stato assegnato un ruolo discriminante sono tre (il tetto, l'essiccatoio delle castagne, la torretta da vigna). Tetto La conformazione del tetto (numero e disposizione delle falde), sembra presentare senza dubbio, un segnale decisivo del processo costitutivo della casa. Le variabili presentano una prima posizione tra tetto a quattro falde o a padiglione (tipico d’edifici sincronici unitari a volume bloccato),e tetto composito (tipico di un processo diacronico e di un'articolazione storica e volumetrica delle parti); mentre il tetto a due falde può corrispondere sia ad edifici sincronici sia ad edifici diacronici unitari. Ma il tetto a due falde presenta ancora due possibili conformazioni (la prima dà luogo ad un fronte principale rettangolare e consente, in pianta, uno sviluppo lineare indefinito; la seconda dà luogo a un fronte a capanna, che abbiamo definito timpanato, che consente limitati incrementi volumetrici degradanti attraverso il prolungamento complanare delle falde), che corrispondono ad un'opposizione storica (il tipo timpanato di origine arcaica ad un certo punto è sostituito dal tipo rettangolare che può essere considerato moderno), che tipologica (processi di crescita bloccata o aperta). Balchio - scale Anche la presenza (e quindi l'assenza) di meccanismi distributori specializzati come balchio e scale, può essere considerata un indicatore significativo del processo tipologico e delle fasi matura di costituzione (sincronica) sette/ottocentesca della casa rurale o di razionalizzazione (diacronica) e adeguamento, a nuovi modelli, di edifici più elementari. In quanto tali, balchio e scale, come segnali di una fase di ridisegno e di ridefinizione della casa rurale, possono essere considerati, a ragione, parti costitutive discriminanti. 9 Comune di Polinago ALLEGATI ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Essiccatoio per le castagne L’essiccatoio è stato considerato, parte costitutiva discriminante degli orientamenti produttivi e delle loro trasformazioni. 8- Caratteristiche costruttive È soltanto attraverso un'individuazione e una definizione attenta dei materiali da costruzione e delle modalità costruttive che si può conferire un'efficacia descrittiva reale alla scheda ed alle proposte di classificazione; tendere, per quanto possibile, a sostanziare il tipo edilizio con la materia concreta dell'architettura e passare da modalità classificatorie generalizzanti a modalità che includano i caratteri culturali di una data area. Se infatti è dato riscontrare che il tipo edilizio ha una diffusione territoriale molto ampia, pensiamo ad esempio al tipo italico, a corpo semplice con abitazione sovrapposta al rustico e cucina centrale servita da scala esterna -, che attraversa e si sovrappone alla ricca articolazione della aree culturali, si piò osservare, in parallelo che queste si esprimono compiutamente nelle differenziazioni altrettanto ampie e ricche, delle modalità costruttive e dei materiali di base (il laterizio e vari tipi di pietra locale). Per quanto riguarda questi ultimi ad esempio, non soltanto la varietà del pietrame (e di conseguenza valori materici e cromatici differenziati insieme a modalità di muratura connessi strettamente alla frazionabilità del materiale in conci di pezzatura e conformazioni diverse, più o meno reticolari, o più o meno squadrati), quando la lavorabilità stessa del materiale (cioè la sua possibilità di essere ridotto a elemento di finitura), che sta alla base di varianti architettoniche e, in particolare, di quelle che si esprimono nel rapporto tra pieni e vuoti, tra muratura e conformazione delle aperture. Si pensi, ad esempio, alla lavorabilità dell'arenaria e del macigno che consente, l'uso di questo materiale sia per la matura sia per gli elementi di finitura e la formazione storica e tipologica, di una ricchissima serie d’incorniciatura delle finestre e delle porte; insediamenti di mattone nel secolo XIX° nel fondovalle. Altrettanto significative e differenziate, e quindi da descrivere e rilevare metricamente, gli ordinamenti e i materiali di parti decisive dell'architettura interna ed esterna (tipi d’orditura e di materiali dei solai e delle coperture, tipi di gronde o di cornicione, ecc.), così come le dimensioni tipiche dei vani (piccoli, medi e grandi, tendenzialmente quadrati o rettangolari, rapporti tra i due lati, ecc.). 10 Comune di Polinago ALLEGATI ALLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA 2. ALLEGATO A-2 11