Nome comune: Prezzemolo Nome scientifico: Petroselinum ortense Famiglia: Ombrelliferae Pianta: Pianta erbacea biennale alta circa 30 cm. Fusto: eretto, cilindrico, ramificato nella parte superiore Foglie: Le foglie sono triangolari, dentate, arricciate e suddivise in tre segmenti. I fiori, giallo-verdi, sono raccolti in ombrelle piatte che fioriscono in estate durante la seconda stagione. Fiori: ombrelle di fiorellini giallo-verdastri Frutti: diacheni formati da due globi contenenti un seme Coltivazione: Originario della Sardegna il prezzemolo è noto fin dall’antichità anche se sembra che fosse utilizzato non tanto in cucina quanto nelle tombe ad onorare i defunti Riproduzione: Seminare all’inizio della primavera e tenere protetto a 18°C in terriccio umido. La germinazione richiede 2-4 settimane. In campo aperto seminare più tardi quando la temperatura non scende sotto i 7°C. La posizione deve essere soleggiata o semiombrosa e il terreno ben concimato. Annaffiare e mantenere pulito dalle erbe infestanti. Pianta biennale, se vengono tagliati gli steli fiorali man mano che si sviluppano, può essere conservata per più anni. Molte le varietà orticole coltivate, tra le quali la “Gigante d’Italia” con grandi foglie, e la “Paramounth” con caratteristiche foglie molto arricciate. Uso in cucina e proprietà terapeutiche: Le foglie sono ampiamente usate in cucina per dare sapore a ministre, pesce, verdure, formaggi; vanno aggiunte all’ultimo momento perché con la cottura si perde gran parte dell’aroma. Proprietà terapeutiche (delle radici): depurative, emmenagoghe, diuretiche. Le foglie vanno utilizzate fresche o congelate (intere o tritate), mentre essiccate perdono il loro caratteristico profumo.