Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 “Quando un uomo siede vicino ad una ragazza carina per un'ora, sembra che sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa accesa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.” Albert Einstein “Relatività” di M. C. Escher, 1953 Dipartimento di Matematica e Fisica DOCUMENTO DI PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI FISICA Componenti del Dipartimento: Prof.ssa Russo Leonilde Prof.re Bosco Luigi Prof.ssa Di Lorenzo Concetta Prof.ssa Gargano Carla Prof.ssa Lupoli Marina Prof.ssa Montalto Teresa Prof.ssa Oddo Lucia Prof.ssa Randazzo Vincenza Prof.re Sutera Diego Prof.re Vitale Angelo Coordinatore Referente Olimpiadi di Matematica Responsabile Laboratorio di Fisica Responsabile Laboratorio di Informatica Pagina 1 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 INDICE Premessa………………….…………….……................................................................. Linee generali e competenze…………………………...…….…………………………. Obiettivi specifici di apprendimento………………………………………................................... Secondo biennio…………………………………………………………………………………………………. Quinto anno ………….………………………………………………………………………………………….. Programmazione delle attività……….………………………………………………………………………….. Classe terza…………………………………………………………………………………………………………. Classe quarta………………………………………………………………………………………………………. Classe quinta……………………………………………………………………………………………………….. Strategie metodologiche e azioni didattiche…………………………………………..…………………… Mezzi e spazi………….…………………………………………………………………….... ……………….. Modalità di recupero…..…………………………………………………………………………………….. Attività extracurricolari……………….……………………………........................ ……………….. Valorizzazione delle eccellenze.…………………………………….................... ……………….. Sperimentazione di esperienze laboratoriali e multimediali……………………………….. Rapporti con le famiglie ……………………………………………………………………………………. 3 5 6 6 7 8 8 12 16 21 22 22 22 22 23 23 Verifiche e valutazioni……………..………………………………………………………………………………… 24 Griglie di Valutazione…………………………………………………………………………………………………. 26 Prove scritte – tipologia A.………………………………………….......................................... 27 Prove scritte – tipologia B…………………………………………........................................ 28 Prove scritte tradizionali………..…………………………………........................................ 29 Verifiche orali………………………….…………………………………………………………………………. 30 Pagina 2 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 PREMESSA Il Dipartimento di Matematica e Fisica del Liceo Classico Giovanni Meli di Palermo, in pieno accordo con quanto stabilito nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, con le raccomandazioni del Parlamento Europeo e con le nuove Indicazioni Nazionali per i licei, esprime la propria offerta formativa attraverso l’elaborazione di un Progetto quinquennale che promuova l’innovazione didattica della Matematica, senza dimenticare l’esperienza pregressa maturata nelle singole classi. Redigere un documento di Progettazione Disciplinare di Dipartimento serve a garantire uniformità dell’offerta formativa disciplinare all’interno dell’Istituzione Scolastica. In esso il Dipartimento ha modo di formulare proposte discusse e condivise e promuovere interventi didattici e metodologici, che mirino a “[…] fornire allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro […]“ 1 In generale, nel primo biennio delle scuole superiori, tutti i dipartimenti sono chiamati a svolgere una funzione strategica per il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la lingua straniera, la matematica e le scienze, per il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo. Promuovono e sostengono la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli studenti, in relazione ai bisogni specifici di ciascuno (percorsi individualizzati, percorsi per il recupero, per l’approfondimento o potenziamento, per la valorizzazione delle eccellenze). Nell’ottica del potenziamento di pratiche condivise, il Dipartimento di Matematica e Fisica del nostro Liceo ha provveduto alla progettazione di strategie di insegnamento/apprendimento al passo con le innovazioni, alla costruzione di prove di verifica e alla determinazione di comuni criteri di verifica al fine di garantire degli standard disciplinari e formativi uguali per tutte le classi, Pagina 3 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 ritenendo doveroso rispondere alle istanze di una realtà sociale e produttiva locale in forte trasformazione. Le proposte formative sono pensate per dare risposte alle esigenze del territorio, alle richieste dei giovani e delle loro famiglia. Quanto deliberato dal Dipartimento disciplinare troverà pertanto diretta applicazione nelle singole programmazioni dei docenti delle discipline afferenti. Questo dipartimento, d’intesa con il Dirigente Scolastico, opererà in completa autonomia nella gestione dei tempi e delle modalità di lavoro, prevedendo momenti di condivisione di idee ed esperienze durante l’intero anno scolastico, tutte le volte che lo riterrà opportuno per la piena e positiva realizzazione della presente progettazione . _________________________ 1 tratto dal documento di “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto, n. Pagina 4 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 LINEE GENERALI E COMPETENZE L’insegnamento della Matematica e della Fisica nella scuola secondaria di secondo grado amplia e prosegue il percorso di preparazione culturale e di promozione umana degli studenti iniziato nella scuola media, contribuendo alla crescita intellettuale e alla formazione critica del futuro cittadino. La riforma del Liceo Classico, in vigore a partire dall’a.s. 2010/11, ha cambiato l’assetto delle ore di insegnamento di Fisica: a partire dal terzo anno di Liceo sono dedicate 2 ore settimanali all’insegnamento della disciplina per un totale di 66 ore annuali. 3 Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i concetti fondamentali della fisica, acquisendo consapevolezza del valore culturale della disciplina e della sua evoluzione storica ed epistemologica. In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze: F1. osservare e identificare fenomeni F2. affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al suo percorso didattico F3. avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli F4. F5. formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive La libertà, la competenza e la sensibilità dell’insegnante − che valuterà di volta in volta il percorso didattico più adeguato alla singola classe e alla tipologia di Liceo all’interno della quale si trova ad operare svolgeranno un ruolo fondamentale nel trovare un raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di matematica, scienze naturali, storia e filosofia) e nel promuovere collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Università, enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a vantaggio degli studenti degli ultimi due anni. ______________________________________ 2 dal regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” Pagina 5 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO In accordo con le indicazioni nazionali, vengono scanditi gli obiettivi specifici alla fine del 2° biennio e del 5° anno del corso di studi. Secondo biennio3 Si inizierà a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e unità di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato. Al tempo stesso, anche con un approccio sperimentale, lo studente avrà chiaro il campo di indagine della disciplina ed imparerà ad esplorare fenomeni e a descriverli con un linguaggio adeguato. Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi all’equilibrio dei corpi e dei fluidi e al moto, che sarà affrontato sia dal punto di vista cinematico che dinamico, introducendo le leggi di Newton con una discussione dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di relatività di Galilei. Dall’analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a familiarizzare con i concetti di lavoro, energia e quantità di moto per arrivare a discutere i primi esempi di conservazione di grandezze fisiche. Lo studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, consentirà allo studente, anche in rapporto con la storia e la filosofia, di approfondire il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici. Nello studio dei fenomeni termici, lo studente affronterà concetti di base come temperatura, quantità di calore scambiato ed equilibrio termico. Il modello del gas perfetto gli permetterà di comprendere le leggi dei gas e le loro trasformazioni. Lo studio dei principi della termodinamica lo porterà a generalizzare la legge di conservazione dell’energia e a comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia. L’ottica geometrica permetterà di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce e di analizzare le proprietà di lenti e specchi. Lo studio delle onde riguarderà le onde meccaniche, i loro parametri, i fenomeni caratteristici e si concluderà con elementi essenziali di ottica fisica. I temi indicati dovranno essere sviluppati dall’insegnante secondo modalità e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche in possesso degli studenti, anche in modo ricorsivo, al fine di rendere lo studente familiare con il metodo di indagine specifico della fisica. Pagina 6 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 Quinto anno Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permetterà allo studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a distanza, già incontrato con la legge di gravitazione universale, la necessità del suo superamento e dell’introduzione di interazioni mediate dal campo elettrico, del quale si darà anche una descrizione in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico. Lo studente completerà lo studio dell’elettromagnetismo con l’induzione elettromagnetica; un’analisi intuitiva dei rapporti fra campi elettrici e magnetici variabili lo porterà a comprendere la natura delle onde elettromagnetiche, i loro effetti e le loro applicazioni nelle varie bande di frequenza. La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anche presso laboratori di Università ed enti di ricerca, aderendo a progetti di orientamento. E’ auspicabile che lo studente possa affrontare percorsi di fisica del XX secolo, relativi al microcosmo e/o al macrocosmo, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa e energia. I temi indicati dovranno essere sviluppati dall’insegnante secondo modalità e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche in possesso degli studenti, anche in modo ricorsivo, al fine di rendere lo studente familiare con il metodo di indagine specifico della fisica. ______________________ 3 si intenda per secondo biennio la classe terza e quarta del Liceo Pagina 7 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 Programmazione della attività. Segue una più specifica declinazione degli obiettivi di cui sopra con l’esplicitazione delle conoscenze4, abilità5 e competenze6 disciplinari attese alla fine del 2° biennio e del 5° anno del corso di studi. L’indicazione dei tempi è solo orientativa e suscettibile di modifiche in itinere, in relazione alla risposta della classe. Classe terza MODULO LE GRANDEZZE FISICHE IL MOTO IN UNA DIMENSIONE 1° Trimestre (N. ore settimanali: 2) OBIETTIVI CONOSCENZE - il metodo scientifico - le grandezze fisiche - misurazioni dirette ed indirette - il Sistema Internazionale di Unità - le grandezze fisiche derivate - la notazione scientifica e l’ordine di grandezza - l’intervallo di tempo, la lunghezza, la massa - l’incertezza nelle misure dirette/indirette ABILITÀ - eseguire equivalenze tra unità di misura - calcolare la misura di grandezze derivate: aree, volumi e densità - determinare i divisori di un numero con i criteri di divisibilità effettuare correttamente operazioni di misurazione - saper scrivere un numero in notazione scientifica - calcolare il valore medio di una serie di misure - esprimere il risultato di una misura col suo errore relativo e assoluto - stabilire il numero di cifre significative di una misura COMPETENZE F1. Osservare ed identificare fenomeni F3. Avere consapevolezze dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e validazione di modelli CONOSCENZE - i concetti di punto materiale, traiettoria e sistema di riferimento - la velocità media - il moto rettilineo uniforme: legge oraria, diagramma spazio-tempo - la velocità istantanea - l’accelerazione media - il moto rettilineo uniformemente accelerato, equazione oraria, diagramma spazio-tempo e diagramma velocità-tempo - il moto di caduta di un grave ABILITÀ - descrivere un moto rettilineo a partire dal diagramma spazio-tempo - rappresentare il moto di un corpo mediante un grafico spazio-tempo - dedurre il grafico spazio-tempo dal grafico velocità- TEMPI SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE Pagina 8 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 tempo - calcolare, in un moto rettilineo, il valore delle grandezze cinematiche a partire dall’equazione oraria o dal diagramma - distinguere e saper calcolare i valori della velocità media ed istantanea - calcolare il valore delle grandezze cinematiche in situazioni di caduta libera - risolvere semplici problemi relativi ai moti COMPETENZE F1 - F3 F2. Affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al percorso didattico Classe terza IL MOTO IN DUE DIMENSIONI Pentamestre (N. 2 ore settimanali) CONOSCENZE - le grandezze vettoriali - le operazioni con i vettori - le grandezze vettoriali che descrivono il moto - il moto dei proiettili - il moto circolare uniforme - il moto armonico ABILITA’ - eseguire le operazioni tra vettori - eseguire la scomposizione di un vettore - rappresentare nel piano i vettori spostamento, velocità e accelerazione - mettere in relazione il moto circolare ed il moto armonico - descrivere matematicamente il moto dei proiettili nelle diverse situazioni di velocità iniziale COMPETENZE GENNAIO F1 - F3 CONOSCENZE - una nuova grandezza: la forza - la forza peso e la massa - la forza elastica - la forza di attrito - equilibrio del punto materiale - equilibrio del corpo rigido ABILITA’ LE FORZE E L’EQUILIBRIO - riconoscere il ruolo delle forze nel cambiamento di velocità o nel deformare i corpi - calcolare il valore della forza peso, della forza di attrito - calcolare l’allungamento e la costante elastica di una molla FEBBRAIO - determinare le condizioni di equilibrio di un corpo su un piano inclinato - analizzare i casi di equilibrio stabile, instabile, indifferente COMPETENZE F1 - F2 - F3 F5. Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società Pagina 9 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo LE FORZE E I MOTI CONOSCENZE - i tre principi della dinamica - i sistemi di riferimento inerziali - i moti di caduta libera - la discesa lungo il piano inclinato - la forza centripeta e il moto circolare - il moto armonico ABILITA’ - analizzare il moto dei corpi quando la forza risultante è nulla - studiare il moto di un corpo sotto l’azione di una forza costante - applicare il terzo principio della dinamica - analizzare la caduta dei corpi trascurando la resistenza dell’aria - distinguere la massa dal peso di un corpo - studiare il moto dei corpi lungo un piano inclinato - risolvere semplici problemi sulla dinamica dei moti circolare e armonico COMPETENZE a.s. 2015-2016 MARZO F1 - F2 - F3 LE LEGGI DI CONSERVAZIONE CONOSCENZE - il lavoro di una forza - la potenza - l’energia cinetica - l’energia potenziale gravitazionale - l’energia potenziale elastica - la conservazione dell’energia meccanica - la conservazione dell’energia totale - la quantità di moto - la conservazione della quantità di moto ABILITÀ - calcolare il lavoro di una forza costante - calcolare la potenza - ricavare l’energia cinetica di un corpo - ricavare l’energia potenziale gravitazionale di un corpo - ricavare l’energia potenziale elastica di un sistema oscillante - applicare il principio di conservazione dell’energia meccanica - risolvere semplici problemi legati all’energia e al lavoro di una forza costante - calcolare la quantità di moto di un corpo ed applicare la conservazione della quantità di moto COMPETENZE APRILE F1 - F2 - F3 LA GRAVITAZIONE CONOSCENZE - le leggi di Keplero - la legge di gravitazione universale - attrazione gravitazionale e peso dei corpi - le orbite dei satelliti intorno alla Terra ABILITA’ - utilizzare le leggi di Keplero - applicare la legge di gravitazione di Newton - comprendere la distinzione tra massa inerziale e massa gravitazionale - analizzare e descrivere il moto dei satelliti COMPETENZE MAGGIO F1 - F3 Pagina 10 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO per il passaggio alla classe quarta - Grandezze scalari e vettoriali e unità di misura - Caratteristiche principali dei moti studiati con particolare attenzione ai vettori velocità, accelerazione e alle leggi orarie - Le forze e i principi della dinamica - La statica - Lavoro, energia e principio di conservazione dell’energia Pagina 11 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo Classe quarta MODULO L’EQUILIBRIO DEI FLUIDI LA TEMPERATURA IL CALORE a.s. 2015-2016 1° Trimestre (N. ore settimanali: 2) OBIETTIVI CONOSCENZE - solidi, liquidi e gas - la pressione - la pressione nei liquidi - gravità e pressione: la legge di Stevino - i vasi comunicanti - la spinta di Archimede - la pressione atmosferica ABILITÀ - calcolare la pressione esercitata dai liquidi - applicare le leggi di Pascal, Stevino, Archimede nello studio dell’equilibrio dei fluidi - analizzare e discutere le condizioni di equilibrio dei corpi - comprendere il ruolo della pressione atmosferica - utilizzare e convertire correttamente le diverse unità di misura della pressione COMPETENZE F2 - F3 F4. formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi CONOSCENZE - termoscopi e termometri - la temperatura e la sua misura - la dilatazione termica - le trasformazioni di un gas - le leggi dei gas - il gas perfetto - l’equazione di stato dei gas perfetti ABILITÀ - distinguere il termoscopio dal termometro - saper passare dalla temperatura in °C a quella assoluta e viceversa - calcolare la dilatazione termica dei corpi distinguendo tra solidi, liquidi, gas - applicare correttamente le leggi di Gay-Lussac e la legge di Boyle, sia in temperatura assoluta che in gradi Celsius - rappresentare graficamente le tre leggi dei gas - saper ricavare la legge di stato dei gas perfetti - saper applicare l’equazione di stato dei gas perfetti COMPETENZE F1 - F2 - F3 CONOSCENZE - calore e lavoro come forme di energia in transito - capacità termica e calore specifico: significato e formule - il calorimetro e la misura del calore specifico - la temperatura di equilibrio - la propagazione del calore ABILITÀ - descrivere l’esperimento di Joule - descrivere le caratteristiche della propagazione del calore - comprendere perché il calore è energia in transito - distinguere tra capacità termica e calore specifico - calcolare il calore specifico di una sostanza con l’utilizzo del calorimetro TEMPI SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE Pagina 12 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 - calcolare la temperatura di equilibrio tra due corpi COMPETENZE F1 - F2 - F3 Classe quarta IL MODELLO MICROSCOPICO DELLA MATERIA Pentamestre (N. 2 ore settimanali) CONOSCENZE - il moto browniano - il modello microscopico del gas perfetto - pressione e temperatura di un gas dal punto di vista microscopico - lo zero assoluto - l’energia interna dei solidi, liquidi, gas ABILITÀ - interpretare e spiegare correttamente il moto browniano - analizzare il comportamento di un gas dal punto di vista microscopico - calcolare la pressione esercitata da un gas perfetto - comprendere la relazione tra temperatura ed energia cinetica delle molecole di un gas - distinguere un gas perfetto da un gas reale - confrontare e comprendere le differenze di energia interna nei solidi, liquidi,gas COMPETENZE GENNAIO F1 - F2 - F3 I CAMBIAMENTI DI STATO CONOSCENZE - i passaggi tra gli stati di aggregazione - la fusione e la solidificazione - la vaporizzazione e la condensazione - il calore latente - il vapore saturo e la sua pressione la temperatura critica nel processo di condensazione - gas e vapori ABILITÀ - comprendere le caratteristiche fondamentali dei passaggi di stato diretti e saperne interpretare il grafico - comprendere le caratteristiche fondamentali dei passaggi di stato inversi e saper interpretare il grafico - interpretare dal punto di vista microscopico il concetto di calore latente - analizzare un diagramma di fase COMPETENZE GENNAIO F1 - F2 - F3 IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA CONOSCENZE - concetto di sistema termodinamico - le trasformazioni termodinamiche - il lavoro termodinamico - enunciato del primo principio della termodinamica - le applicazioni del primo principio alle diverse trasformazioni termodinamiche ABILITÀ - riconoscere e saper rappresentare le diverse trasformazioni termodinamiche - calcolare il lavoro svolto in alcune trasformazioni termodinamiche - applicare il primo principio alle diverse trasformazioni termodinamiche - risolvere semplici problemi COMPETENZE FEBBRAIO F1 - F2 - F3 - F5 Pagina 13 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA a.s. 2015-2016 CONOSCENZE - il funzionamento delle macchine termiche - enunciati di Lord Kelvin e Rudolf Clausius: il primo ed il secondo enunciato del secondo principio della termodinamica (TD) - il rendimento delle macchine termiche: il terzo enunciato del secondo principio della TD - trasformazioni reversibili e irreversibili - il teorema e il ciclo di Carnot - la macchina di Carnot e il suo rendimento - il motore a scoppio - le macchine frigorifere ABILITÀ - comprendere e confrontare i diversi enunciati del secondo principio della termodinamica - comprendere il funzionamento delle macchine termiche e della macchina di Carnot - calcolare il rendimento di una macchina termica - saper spiegare il funzionamento del motore a scoppio e del frigorifero - risolvere semplici problemi COMPETENZE MARZO CONOSCENZE - la disuguaglianza di Clausius - la definizione di entropia - l’entropia dei sistemi isolati e non - il quarto enunciato del secondo principio della termodinamica - il secondo principio dal punto di vista molecolare - l’equazione di Boltzmann per l’entropia - il terzo principio della TD ABILITÀ - comprendere e confrontare i diversi enunciati del secondo principio della termodinamica - comprendere la relazione tra probabilità ed entropia COMPETENZE APRILE F1 - F2 - F3 - F5 ENTROPIA E DISORDINE F1 LE ONDE MECCANICHE E IL SUONO CONOSCENZE - caratteristiche delle onde - onde trasversali e longitudinali - le onde periodiche - lunghezza d’onda e periodo, frequenza e velocità di propagazione di un’onda - le onde sonore - le caratteristiche del suono - i limiti di udibilità - l’eco ABILITÀ - analizzare le grandezze caratteristiche di un’onda - distinguere i vari tipi di onda - determinare lunghezza d’onda, periodo, frequenza e velocità di propagazione di un’onda - capire cosa origina i suoni - distinguere altezza, intensità, timbro di un suono - riconoscere e saper spiegare il fenomeno dell’eco COMPETENZE APRILE MAGGIO F1 - F3 Pagina 14 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo LA LUCE ED ELEMENTI DI OTTICA GEOMETRICA CONOSCENZE - conoscere il dualismo onda-corpuscolo - definire le leggi della riflessione e rifrazione - le immagini negli specchi sferici - le immagini nelle lenti convergenti e divergenti - l’occhio e i principali difetti della vista - i fenomeni della diffrazione e dell’interferenza - l’esperimento di Young ABILITÀ - riconoscere i vari tipi di specchi e le loro caratteristiche - determinare graficamente l’immagine prodotta da uno specchio e sapere se si tratta di immagine virtuale o reale - riconoscere i vari tipi di lenti e le loro caratteristiche - determinare graficamente l’immagine prodotta da una lente e sapere se si tratta di immagine virtuale o reale - riconoscere i vari difetti dell’occhio - riconoscere il significato dell’esperimento di Young nel confronto tra i modelli di interpretazione della luce COMPETENZE a.s. 2015-2016 MAGGIO GIUGNO F1 - F2 - F3 - F5 STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO per il passaggio alla classe quinta - Statica dei fluidi - Termologia e termodinamica - Ottica geometrica - Concetto generale di onda e sue caratteristiche APPROFONDIMENTI DEI CONTENUTI PER IL TERZO E QUARTO LICEO - Esperimenti di fisica su alcuni dei temi trattati compatibilmente con la strumentazione disponibile in laboratorio - Il suono e la luce Pagina 15 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo Classe quinta MODULO LA CARICA ELETTRICA E LA LEGGE DI COULOMB a.s. 2015-2016 1° Trimestre (N. ore settimanali: 2) OBIETTIVI CONOSCENZE - fenomeni elementari di elettrostatica: elettrizzazione per strofinìo - conduttori e isolanti - elettrizzazione per contatto - legge di conservazione della carica - definizione operativa di carica elettrica - legge di Coulomb - forza di Coulomb nella materia - elettrizzazione per induzione - polarizzazione del dielettrico ABILITÀ - comprendere la differenza tra cariche positive e negative, tra corpi carichi e neutri - interpretare la differenza a livello microscopico tra conduttori e isolanti - distinguere tra elettrizzazione per strofinìo, contatto ed induzione - analizzare il concetto di “forza a distanza” - calcolare la forza tra cariche nel vuoto o nel mezzo materiale - mettere a confronto la forza elettrica e la forza gravitazionale - saper distinguere la ridistribuzione di cariche nei conduttori (per induzione) e negli isolanti (per polarizzazione) COMPETENZE TEMPI SETTEMBRE OTTOBRE F1 - F2 - F3 - F4 - F5 IL CAMPO ELETTRICO E IL POTENZIALE CONOSCENZE - il concetto di campo elettrico - il vettore campo elettrico - rappresentare le linee del campo elettrico prodotto da una o più cariche puntiformi. - il flusso elettrico e il teorema di Gauss per l’elettrostatica - l’energia potenziale elettrica - la differenza di potenziale e il potenziale elettrico - le superfici equipotenziali - la circuitazione del campo elettrico ABILITÀ - calcolare il campo elettrico in prossimità di una carica - comprendere il ruolo di una carica di prova - determinare il vettore campo elettrico generato da più cariche puntiformi - calcolare il potenziale elettrico - confrontare il potenziale elettrico con quello gravitazionale - indicare quali grandezze dipendono, o non dipendono, dalla carica di prova ed evidenziarne la natura vettoriale o scalare - indicare l’espressione matematica dell’energia potenziale e discutere la scelta del livello zero - calcolare il flusso del vettore campo elettrico - comprendere il significato di circuitazione di un vettore - capire perché la circuitazione del campo NOVEMBRE Pagina 16 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 elettrostatico è sempre uguale a zero - analizzare il campo elettrico tra due lastre cariche di segno opposto. - utilizzare le relazioni matematiche e grafiche opportune per la risoluzione dei problemi proposti COMPETENZE F1 - F2 - F3 - F4 - F5 FENOMENI DI ELETTROSTATICA CONOSCENZE - la condizione di equilibrio elettrostatico e la distribuzione della carica nei conduttori - campo elettrico e potenziale in un conduttore carico - il problema generale dell’elettrostatica - il teorema di Coulomb - le convenzioni per lo zero del potenziale - potenziale e capacità di una sfera conduttrice isolata - il condensatore - il campo elettrico generato da un condensatore piano - la capacità di un condensatore piano - verso le equazioni di Maxwell ABILITÀ - comprendere il concetto di equilibrio elettrostatico - descrivere come si distribuisce la carica all’interno e sulla superficie di un conduttore - descrivere l’andamento del campo elettrico e del potenziale elettrico in un conduttore carico in equilibrio elettrostatico - comprendere il concetto di capacità di un condensatore - descrivere il condensatore piano e saper calcolare la sua capacità COMPETENZE DICEMBRE F1 - F2 - F3 - F4 - F5 Classe quinta LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA Pentamestre (N. ore settimanali:2) CONOSCENZE - l’intensità della corrente elettrica - i generatori di tensione e i circuiti elettrici - la prima legge di Ohm - i resistori in serie e in parallelo - la seconda legge di Ohm - la dipendenza della resistività dalla temperatura - i resistori in serie e in parallelo - le leggi di Kirchhoff - le trasformazioni dell’energia elettrica - la forza elettromotrice ABILITÀ - distinguere tra verso reale e verso convenzionale della corrente - utilizzare in maniera corretta i simboli per i circuiti elettrici - distinguere i collegamenti in serie e in parallelo dei conduttori - applicare la prima legge di Ohm e le leggi di Kirchhoff nella risoluzione dei circuiti - risolvere circuiti contenenti resistori collegati in serie e in parallelo, determinando la resistenza equivalente - calcolare la potenza dissipata per effetto Joule in un conduttore - distinguere tra forza elettromotrice e tensione GENNAIO Pagina 17 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 - comprendere qual è l’utilizzazione sicura e consapevole dell’energia elettrica COMPETENZE F1 - F2 - F3 - F4 - F5 IL CAMPO MAGNETICO CONOSCENZE - calamite e fenomeni magnetici - il campo magnetico - forza magnetica su una corrente e forza di Lorentz - il motore elettrico - campi magnetici generati da correnti elettriche - proprietà magnetiche della materia - circuitazione e flusso del campo magnetico - verso le equazioni di Maxwell ABILITÀ - confrontare le caratteristiche del campo magnetico e del campo elettrico - rappresentare l’andamento di un campo magnetico disegnandone le linee di forza - calcolare l’intensità della forza che si manifesta tra fili percorsi da corrente - determinare intensità, verso,direzione del campo magnetico generato da fili rettilinei, spire e solenoidi percorsi da corrente - comprendere il principio di funzionamento di un motore elettrico - determinare intensità, verso,direzione della forza agente su una carica in moto - analizzare il moto di una particella carica all’interno di un campo magnetico uniforme - cogliere il nesso tra il teorema di Gauss per il magnetismo e la non esistenza del monopolo magnetico - cogliere il nesso tra il teorema di Ampere per il magnetismo e la non conservatività del campo magnetico COMPETENZE FEBBRAIO F1 - F2 - F3 - F4 - F5 INDUZIONE E ONDE ELETTROMAGNETICHE CONOSCENZE - i fenomeni dell’induzione elettromagnetica - la legge dell’induzione di Faraday-Neumann-Lenz - l’alternatore e la corrente alternata - il trasformatore - campi elettrici indotti - campi elettrici indotti e legge di Ampere-Maxwell - le equazioni di Maxwell - le onde elettromagnetiche - lo spettro elettromagnetico ABILITÀ - spiegare come avviene la produzione di corrente indotta - descrivere i fenomeni di autoinduzione e di mutua induzione - descrivere il funzionamento dell’alternatore e del trasformatore - comprendere la relazione tra campo elettrico indotto e campo magnetico variabile - cogliere il significato delle equazioni di Maxwell - descrivere correttamente il campo elettromagnetico - distinguere le varie parti dello spettro elettromagnetico - distinguere le proprietà delle onde elettromagnetiche COMPETENZE MARZO F1 - F2 - F3 - F4 - F5 Pagina 18 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo RELATIVITA’ E QUANTI CONOSCENZE LA RELATIVITA’ RISTRETTA - fisica classica e relatività - la relatività di Einstein - la relatività del tempo - la relatività dello spazio - equivalenza massa-energia OLTRE LA FISICA CLASSICA - la fisica classica - la radiazione termica - il fotone ovvero la quantizzazione dell’energia - gli spettri atomici - i primi modelli atomici - l’atomo di Bohr ABILITÀ - osservare come il concetto di simultaneità sia relativo - dalla costanza della velocità della luce alla contraddizione tra meccanica ed elettromagnetismo - dalla contraddizione tra meccanica ed elettromagnetismo al principio di relatività - capire cosa significa confrontare tra loro due misure di tempo fatte in luoghi diversi e due misure di lunghezza - notare che la massa totale di un sistema non si conserva - analizzare la relazione massa-energia - capire perché la quantizzazione dell’energia risponde alla difficoltà di descrivere la forma dello spettro della radiazione emessa da un corpo caldo - notare che la superficie di un metallo colpita da radiazione emette elettroni - capire quando, e come, ha origine la luce emessa COMPETENZE a.s. 2015-2016 APRILE MAGGIO F1 - F3 - F5 STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO per l’ammissione all’Esame di Stato - Elettromagnetismo - Cenni di fisica moderna APPROFONDIMENTI DEI CONTENUTI PER IL QUINTO LICEO - La fisica moderna - Esperimenti di fisica su alcuni dei temi trattati compatibilmente con la strumentazione disponibile in laboratorio Pagina 19 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 Nota. Per l’intero corso di studi, i TESTI DI RIFERIMENTO per il dettaglio dei contenuti sono i seguenti: Ugo Amaldi “Le traiettorie della fisica” Claudio Romeni Zanichelli “I concetti, le leggi e la storia” Zanichelli ove il numero di volume è quello relativo all’anno in corso. _________________________ 4 “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. 5 “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti) 6 “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia Pagina 20 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 STRATEGIE METODOLOGICHE E AZIONI DIDATTICHE La fisica è una disciplina sperimentale pertanto il laboratorio di fisica è il momento di effettivo avvicinamento ai fenomeni reali, alle loro caratteristiche e complessità. Si tratta di indagare e scoprire proprietà, leggi, relazioni, verificare ipotesi e leggi, costruire modelli o validarli, verificandone i limiti di applicabilità. È importante che lo studente apprenda l’arte della sperimentazione ed è quindi essenziale che egli acquisisca la capacità di selezionare i dati sui quali impostare l’attività distinguendoli da quelli non significativi. Pertanto in classe come in laboratorio occorre che ci siano momenti in cui lo studente abbia la possibilità di agire in autonomia, fare scelte, sia pure minime, procedere per tentativi ed errori, sviluppare strategie, ecc.; non tutto deve essere “confezionato” e predisposto: il laboratorio, così come la lezione dialogata in classe, o la visione di un video o documentario, deve stimolare il conceptual learning, aiuti cioè lo studente a padroneggiare i concetti base della fisica, affrontandoli attraverso la realtà sperimentale; l’allievo giunga a distinguere fra ciò che conosce perché lo ha osservato e misurato direttamente e ciò che si deduce dalla conoscenza della legge o da una ipotesi teorica forte (es. l’ipotesi della conservazione dell’energia). Ciò che affascina lo studente nell’attività sperimentale è il contatto con il fenomeno reale, la possibilità di intervenire per modificare e far funzionare le cose, capire come le cose funzionano, acquisire tecniche sperimentali (usare strumenti e metodi). Si prevedono perciò tutte quelle attività che possano stimolare la curiosità dell’allievo e la sua capacità di sperimentare: lezioni interattive e/o frontali in laboratorio, in classe, in aula multimediale, attività di ricerca o di studio individuali e/o di gruppo. Le attività di feed-back saranno realizzate in itinere a classe aperta e costantemente: correzioni guidate dei problemi assegnati per casa commentati in classe, analisi e commento di grafici, frequenti ripetizioni con stimolo al ragionamento, esercitazioni individuali e/o di gruppo, lettura e commento dei testi scolastici e di divulgazione scientifica. Tali attività si intrecceranno con naturalezza alle nuove trattazioni sì da agevolare l'apprendimento consapevole e far cogliere la naturale continuità del sapere scientifico. Pagina 21 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 Mezzi e spazi. L’azione didattica sarà potenziata quindi: dall’utilizzo degli strumenti multimediali di cui è dotata la scuola dalla lettura del libro di testo che sarà spesso occasione di riflessione in classe dalla risoluzione guidata di numerosi problemi che di volta in volta saranno svolti in classe e/o assegnati a casa dall’esame di schede, fotocopie, materiale aggiuntivo fornito dal docente dalla visione di film, documentari che mostrino l’evoluzione del pensiero scientifico dall’ utilizzo dei laboratori L’uso di differenti mezzi e spazi indurrà gli alunni a confrontarsi con modalità di apprendimento diversificate e con più ambienti di studio, in modo da favorire la scelta del metodo più vicino al proprio stile. Modalità di recupero. Il sostegno e il recupero degli alunni, che presenteranno carenze nella conoscenza dei contenuti e difficoltà nel metodo di studio, saranno realizzati nelle ore curricolari. Un valido supporto a questo tipo d’azione sarà offerto dalla pausa didattica nell’ambito dell’ordinaria attività curricolare e dall’ azione di “tutoring” svolta dagli alunni più bravi. Attività extracurricolari. Nel corso del triennio, a completamento delle attività didatticoeducative, saranno proposte diverse attività extracurricolari, percorsi di studio su temi con una ricaduta significativa sul percorso didattico svolto in classe, partecipazione ad eventi a carattere scientifico quali PalermoScienza, Olimpiadi della Fisica, a corsi proposti dal nostro Liceo (, preparazione alle olimpiadi di Fisica, preparazione ai test di accesso universitario, percorsi interdisciplinari di preparazione all’Esame di Stato) e ad ogni attività ritenuta di ampliamento delle conoscenze e competenze anche e soprattutto a livello interdisciplinare, in linea con le discipline oggetto di studio. Valorizzazione delle eccellenze. Il Dipartimento al fine di incentivare, motivare e potenziare lo sviluppo di attitudini particolarmente brillanti degli studenti, delibera di: proporre la partecipazione alle competizioni riconosciute nella tabella A allegata al decreto n. 514 del 2015 (Olimpiadi di matematica individuali e di squadra, Olimpiadi di Informatica, Olimpiadi della Fisica, …) proporre, oltre alle attività estese a tutta la classe, argomenti o di difficoltà superiore incentivare lo studio autonomo Pagina 22 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 guidare gli allievi alla costruzione di percorsi di filosofia della scienza, storia e filosofia della Fisica e della Matematica promuovere la lettura di testi di divulgazione scientifica promuovere attività di tutoring per gli allievi più in difficoltà promuovere la partecipazione ad ogni attività ritenuta di ampliamento delle conoscenze e delle competenze anche e soprattutto a livello interdisciplinare . Sperimentazione di esperienze laboratoriali e multimediali. Consapevoli che l’utilizzo degli strumenti multimediali e dei laboratori motiva gli allievi e cattura la loro attenzione e in linea con l’innovazione tecnologica si prevede: la fruizione delle aule speciali ove sviluppare unità didattiche multimediali con l’uso degli Ipad, in via sperimentale e suscettibili di variazioni anche in itinere, che coinvolgano entrambi le discipline Fisica e Matematica (e se possibile anche altre discipline) di incrementare le esperienze laboratoriali di Fisica e di utilizzare una scheda di relazionetipo da somministrare agli alunni a conclusione delle esperienze, che sarà oggetto di valutazione. Rapporti con le famiglie. Di fondamentale importanza sarà anche il rapporto diretto costante con le famiglie, che verranno coinvolte nella formazione culturale e morale dei ragazzi attraverso incontri sia a livello personale che collegiale. I docenti cureranno personalmente e/o tramite il coordinatore di classe i rapporti con le famiglie al fine di stabilire e promuovere la migliore collaborazione nell’interesse dell’alunno al di là della semplice informazione sui voti riportati. Pagina 23 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 VERIFICHE E VALUTAZIONI Il processo di valutazione degli apprendimenti avrà come obiettivo primario quello di porre l’attenzione sui progressi dell’allievo e sulla validità dell’azione didattica, consentendo al docente di modificare eventualmente le strategie e le metodologie di insegnamento, dando spazio ad altre più efficaci. I docenti forniranno agli alunni tutte le informazioni relative alle varie prove di profitto al fine di renderli consapevoli dei loro punti di forza e delle loro debolezze. La valutazione si esplicherà attraverso l’osservazione e la misurazione di tutte quelle variabili atte a fornire informazioni sulla crescita complessiva dell’allievo in termini di conoscenze e competenze. Prove di verifica in itinere e finali. Il Dipartimento utilizzerà prove di verifica di varia tipologia, orientando la scelta ove possibile verso la ‘tipologia a scelta multipla’ anche alla luce delle prove ministeriali (Terza prova, Tipologia C – Esame di Stato) e delle prove di accesso universitario, ma sempre compatibilmente alle esigenze della classe e nel rispetto della libertà del docente. Le verifiche in itinere permetteranno di rilevare eventuali difficoltà e organizzare tempestivamente adeguate azioni di recupero. Le verifiche finali dovranno accertare il raggiungimento delle competenze. Modalità di verifica e valutazione. Nell’ottica di uniformare l’azione didattica, si prevede di formulare prove finali e intermedie comuni per classi parallele nella tipologia ‘test a scelta multipla’ al fine di rendere quanto più uniforme ed oggettiva la valutazione. Il dipartimento delibera di effettuare un numero di prove non inferiore a 2 per trimestre e 3 per pentamestre, lasciando al docente la facoltà di decidere se debba trattarsi solo di prova scritta o orale o entrambe, nel rispetto delle esigenze della classe. Avranno cadenze regolari e rispetteranno precisi momenti dell’attività didattica. Verrà espresso un voto unico per allievo, per ciascuna classe del quinquennio, sia nello scrutinio del trimestre che del pentamestre, secondo quanto consentito dalla C.M. n. 89 – Prot. MIURAOODGOS/6751. Pagina 24 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 Potranno essere utilizzate le seguenti tipologie di prove, a discrezione del docente e nel rispetto delle esigenze della classe: verifiche orali (semplici domande dal posto o interventi spontanei durante lo svolgimento delle lezioni, interventi alla lavagna, tradizionali interrogazioni); relazioni scritte riguardanti le attività di laboratorio; test a risposta multipla verifiche scritte con esercizi applicativi e/o risoluzione di problemi; verifiche scritte con quesiti a risposta breve nell’ottica dell’Esame di Stato Questi diversi strumenti saranno utilizzati sia per la valutazione in itinere, sia per le verifiche sommative. Nella valutazione trimestrale e finale per ogni alunno verranno presi in esame i seguenti indicatori : il livello di partenza e il progresso evidenziato in relazione ad esso i risultati della prove e i lavori prodotti le osservazioni relative alle competenze trasversali il livello di raggiungimento delle competenze specifiche prefissate l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo in classe l’impegno e la costanza nello studio, l’autonomia, l’ordine, la cura, le capacità organizzative quant’altro il consiglio di classe riterrà che possa concorrere a stabilire una valutazione oggettiva Pagina 25 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 GRIGLIE DI VALUTAZIONE Al fine di rendere quanto più omogenea ed oggettiva la valutazione delle prove scritte ed orali di matematica e fisica nelle diverse tipologie previste per il 1° biennio, il 2° biennio e per il 5° anno, il Dipartimento concorda sull’utilizzo delle griglie descritte nelle pagine successive. Pagina 26 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI MATEMATICA E FISICA PROVE SCRITTE - TIPOLOGIA A (MAX 20 RIGHE) Alunno:____________________________________ Classe:________ Data:______________ Indicatori Rispetto della struttura della prova (pertinenza ed estensione) Livelli Non realizzato Parzialmente realizzato Punti 0 1 Realizzato 2 1 Scarsa 2 Parziale Conoscenza dell’argomento 3 Sufficiente 4 Discreta 5 Completa 6 Approfondita 1 Inefficace Argomentazione e sintesi Parzialmente coerente 2 Sufficientemente chiara e ordinata 3 Coerente, organica ed efficacemente concisa 4 Parzialmente chiaro Uso del linguaggio Sufficientemente chiaro Chiaro e preciso Totale Totale prova:__________/15 1° Quesito 1 2 3 Totale prova:__________/10 Pagina 27 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI MATEMATICA E FISICA PROVE SCRITTE - TIPOLOGIA B (MAX 8 RIGHE) Alunno:____________________________________ Classe:________ Data:______________ Indicatori Rispetto della struttura della prova (pertinenza ed estensione) Livelli Non realizzato Parzialmente realizzato Realizzato Scarsa Parziale Conoscenza dell’argomento Sufficiente Discreta Completa Approfondita Inefficace Parzialmente coerente Argomentazione e sintesi Sufficientemente chiara e ordinata Coerente, organica ed efficacemente concisa Parzialmente chiaro Uso del linguaggio Sufficientemente chiaro Chiaro e preciso Totale Totale prova:__________/15 Punti 0 1° Quesito 2° Quesito 1 2 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 1 2 3 Totale prova:__________/10 Pagina 28 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE DI MATEMATICA E FISICA GIUDIZIO Gravemente insufficiente VOTO Conoscenza Abilità 1 Nessuna Nessuna Nessuna 2 Irrilevante Non comprende il testo Non sa cosa fare 3 Insufficiente 4 Mediocre Competenza 5 Sconnessa e gravemente lacunosa Frammentaria e gravemente lacunosa Parziale e lacunosa Non comprende il linguaggio specifico Sa decodificare solo in modo parziale Applica le regole in modo impreciso, dimostrando una parziale competenza nell'uso delle tecniche richieste Sufficiente 6 Limitata agli elementi di base Applica le regole in modo adeguato in contesti semplici Discreto 7 Conoscenza completa dei contenuti Applica le regole in modo corretto, anche in compiti di media difficoltà 8 Conoscenza completa e consapevole dei contenuti Applica le regole con padronanza, anche in compiti di difficoltà medio-alta Buono Ottimo Conoscenza completa e 9-10 approfondita dei contenuti Applica le regole con padronanza e originalità Non riesce ad applicare le minime conoscenze Commette gravi errori in situazioni già trattate Commette alcuni errori, taluni gravi, altri di distrazione Sa svolgere compiti semplici, commettendo qualche lieve errore Sa applicare correttamente le conoscenze, sebbene siano presenti imprecisioni Sa applicare correttamente e in modo personale le conoscenze, anche in situazioni nuove Sa applicare correttamente le conoscenze anche in situazioni più complesse, mostrando notevoli capacità di astrazione e di rielaborazione personale Pagina 29 Liceo Classico Statale ‘G. Meli’ di Palermo a.s. 2015-2016 GRIGLIA DI VALUTAZIONE - VERIFICHE ORALI INDICATORI DELLA VALUTAZIONE Non partecipa alle attività scolastiche, rifiuta le interrogazioni e le prove. Scarsa la partecipazione; gravi lacune nei contenuti proposti e nelle abilità. Partecipazione molto saltuaria e impegno di studio molto discontinuo; errori nell’esecuzione di compiti semplici; conoscenza degli argomenti frammentaria e superficiale. Metodo di lavoro poco adeguato; linguaggio non sempre appropriato; possesso delle abilità non sempre sicuro. Sa utilizzare in modo accettabile le abilità, possiede le nozioni essenziali, non commette errori nello svolgimento di elaborati semplici, si impegna nello studio in modo continuo. Ha conoscenze complete; riesce spesso a rielaborare in modo autonomo i contenuti; si esprime con linguaggio chiaro e appropriato; partecipa con continuità. Ha conoscenze complete e organiche; riesce a rielaborare i contenuti in modo autonomo e personale; si esprime in linguaggio chiaro e appropriato; partecipa in modo continuo e consapevole. Partecipazione e impegno continui e attivi; ha conoscenze approfondite e critiche degli argomenti e organizza le conoscenze in maniera autonoma, anche in ambito interdisciplinare. Espone il proprio pensiero in modo chiaro ed efficace Partecipazione attiva e critica. Ha conoscenze complete e approfondite che riesce a rielaborare in forma autonoma e critica. È in grado di organizzare le conoscenze acquisite in ambito interdisciplinare, operando continui collegamenti o elaborando percorsi. Evidenzia spiccate doti creative nelle attività tecnicoprogettuali. Le scelte linguistiche sono sempre efficaci e appropriate. GIUDIZIO VOTO Preparazione assente 1/2 Gravemente insufficiente 3 Insufficiente 4 Mediocre 5 Sufficiente 6 Discreto 7 Buono 8 Ottimo 9 Eccellente 10 Il coordinatore del Dipartimento (Prof.ssa Leonilde Russo) Pagina 30