DOCUMENTO PROGRAMMATICO
DEL FORUM INTERNAZIONALE DI COMICOTERAPIA
Considerato
Il vasto consenso di pubblico raccolto nel corso del 1° Meeting internazionale di
comicoterapia avvenuto il 22-23 ottobre 2004 in Roma, in occasione del quale
sono state riunite con successo le principali associazioni di comicoterapia italiane
ed estere,
Considerato
L’ampio dibattito sollevato dall’istituzione del Forum internazionale di
comicoterapia con acceso confronto tra le diverse scuole di pensiero alle quali si
ispirano le numerose associazioni di volontariato
Considerata
l’incidenza dei risultati ottenuti in ambito terapeutico che attestano l’efficacia
dell’applicazione di nuovi trattamenti di supporto ed integrazione delle cure
clinico –terapeutiche, tra cui la terapia del sorriso o gelotologia, la terapia
assistita dagli animali o pet –therapy, la musicoterapia,
Rilevata
Quindi l’opportunità di far affiancare ed utilizzare dai clinici l’intervento delle
suddette terapie di supporto in quanto capaci di sollecitare la partecipazione
emozionale del malato ad integrazione della riuscita delle cure,
Rilevata
la necessità di diffondere il concetto di “umanizzazione”, con cui si vuole
intendere il miglioramento, il perfezionamento, e la qualità dell’assistenza
contribuendo a rendere sereno e stabile il rapporto degli utenti con il luogo che li
ospita, con il personale che li assiste e con se stessi,
Tenuto conto
Di quanto sopra delineato, si rileva pertanto la necessità di adottare in questa
occasione ufficiale, dopo ampio dibattito e confronto, un
DOCUMENTO PROGRAMMATICO
Che renda ufficiale l’ingresso della comicoterapia nei reparti di degenza come
intervento complementare, nelle residenze socio-sanitarie nel sostegno agli
anziani, nelle scuole come ausilio al corpo insegnante nel recupero o sostegno di
studenti con situazioni familiari difficili, nelle carceri come supporto nell’opera
di rieducazione e di re-impostazione alla vita, in altri contesti non specificati
dove se ne è può rilevare l’efficacia,
Tenuto conto
Della estrema delicatezza dell’intervento nella casistica, ribadendo l’importanza
di un intervento “monitorato” e verificato,
Tenuto conto
Della contemporanea presenza sullo scenario attuale di molte associazioni che
operano a stretto contatto con gli utenti finali senza linee-guida condivise,
Concordiamo
Pertanto unanimemente sulla necessità di definire le specifiche competenze
professionali e creare anche per l’operatore che lavora in veste di
comicoterapeuta e/o comicoterapista (le cui competenze sarà cura di questo
Forum definire in un prossimo futuro) un codice deontologico di
comportamento affinché
egli possa uniformarsi a criteri operativi e
comportamentali che siano ispirati al rispetto di un codice professionale
(cosiddette prassi operative di rapporto medico/paziente),
Concordiamo
Nella necessità di avviare un bilancio delle competenze dei clown dottori, e delle
varie figure intermedie, di analizzare e valutare la formazione effettuata dalle
varie associazioni, nonché di favorire l’integrazione di figure intermedie, di
istituire in futuro un corso di specializzazione o master post lauream destinato a
coloro che, avendo conseguito una laurea, lavorino già a contatto con il malato,
Reputiamo
Pertanto che la professione di animatore di corsia sia esercitata da coloro che in
futuro conseguiranno il suddetto master o che in alternativa abbiano già
approfondito e certificato la loro formazione ed esperienza secondo standard
condivisi,
Quanto sopra delineato
vale come punto di partenza per approfondire, completare, delineare la
complessa materia della “clown-care”che sta avendo sempre più riconoscimenti
a livello nazionale ed internazionale.
Invitiamo infine
tutti i comicoterapeuti e comicoterapisti, medici, psicologi , operatori sociosanitari, insegnanti, famiglie, enti locali e tutti coloro che sono interessati a
promuovere e diffondere la comicoterapia nella tutela dell’utenza e della
professione, a sottoscrivere questo documento, inteso come momento iniziale di
un dibattito democratico, apolitico, di impulso al miglioramento della qualità
dell’assistenza socio/sanitaria.