1 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI VALUTAZIONE COMPARATIVA UN POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PRESSO LA FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA - SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE M-FIL/03 FILOSOFIA MORALE - BANDITO CON D.R. N. 13660 DEL 30:12:2004 IL CUI AVVISO E’ STATO PUBBLICATO NELLA G.U. DELLA REPUBBLICA 4° SERIE SPECIALE “CONCORSI ED ESAMI” N. 4 DEL 14/1/2005 (seconda tornata 2005) SECONDA RIUNIONE Il 17 febbraio 2006 alle ore 9,30 presso lo studio della Cattedra di Filosofia morale Dipartimento di Scienze filosofiche - Palazzo Ateneo, si è riunita in seconda seduta la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa citata in epigrafe, nominata con decreto rettorale n. 10671 del 27/10/225, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – 4° Serie Speciale “Concorsi ed Esami” n. 91 del 18/11/2005, per procedere alla valutazione dei titoli, dei curricula e delle pubblicazioni dei candidati. Risultano presenti i seguenti commissari: -Prof. Giuseppe Cantillo (Presidente) -Prof. Rossella Bonito Oliva (Segretario) -Prof. Nadia Boccara -Prof. Giannino Di Tommaso -Prof. Mario Manfredi Il Presidente dà lettura di una nota pervenuta dalla Direzione Risorse Umane Personale Docente - Settore II - Valutazioni comparative - dell'Università di Bari, la quale comunica che la candidata Pansera Maria Teresa non ha inoltrato il plico contenente documenti, titoli e pubblicazioni, e richiama l'attenzione sul comma 2 dell'art. 4 del bando di concorso, secondo il quale: "Il mancato o tardivo invio dei documenti, titoli e pubblicazioni alla sede indicata all'art. 4 - comma 1 - entro il termine prescritto non equivale a rinuncia alla partecipazione alla procedura. Tuttavia, la Commissione giudicatrice valuterà il candidato solo sulla in base del curriculum e non potrà, pertanto, valutare i titoli scientifici anche se personalmente conosciuti". (All. n. 1). Hanno inviato titoli, documenti e pubblicazioni i seguenti candidati: Accarino Bruno, Coppolino Santo Giuseppe, De Franco Raffaella, Miano Francesco, Semerari Furio, Semplici Stefano (All. 2). La Commissione procede all’apertura dei plichi contenenti i titoli e le pubblicazioni che i candidati hanno inviato presso la Sede indicata nel bando. Vengono prese in 1 2 esame esclusivamente le pubblicazioni corrispondenti all’elenco allegato alla domanda di partecipazione al concorso. La Commissione quindi, tenendo presente i criteri di massima già stabiliti nella prima riunione, procede alla valutazione delle pubblicazioni scientifiche e dei titoli dei candidati. Per ogni candidato viene formulato un profilo sintetico che viene premesso alla formulazione del giudizio individuale di ciascun commissario e al giudizio collegiale della Commissione. Il profilo, i giudizi dei singoli Commissari e quello collegiale sono allegati al presente verbale quale sua parte integrante (Allegati nn. 3,4,5,6,7,8,9). La seduta è tolta alle ore 22.30 Letto, approvato e sottoscritto. La Commissione -Prof. Giuseppe Cantillo (Presidente) -Prof. Nadia Boccara -Prof. Rossella Bonito Oliva (Segretario) -Prof. Giannino Di Tommaso -Prof. Mario Manfredi 2 3 ALLEGATO al Verbale N. 2 ALL. 3 Candidato Prof. Bruno Accarino La Commissione verifica la corrispondenza dei titoli e delle pubblicazioni presentate dal candidato con quelli indicati negli elenchi allegati alla domanda di partecipazione Profilo: Prima come assegnista e poi come ricercatore nell’Università di Firenze il candidato ha svolto un costante lavoro didattico nell’ambito degli insegnamenti di Storia delle dottrine politiche, Filosofia politica, Storia della filosofia morale, Filosofia della storia, tenendo seminari e esercitazioni sul pensiero politico, etico e filosofico-antropologico moderno e specialmente novecentesco. Sempre nell’Università di Firenze ha insegnato Storia della filosofia morale nell’anno acc. 1992-93, e dal 1993-94 Storia delle dottrine politiche, nel novembre del 2001 è stato nominato professore associato per il settore disciplinare Filosofia morale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze sulla cattedra di Etica sociale. Al centro degli interessi di ricerca di Bruno Accarino, come si ricava dal suo curriculum e specialmente dalla sua attività di docenza (ha insegnato fino al 1999-2000 Storia delle dottrine politiche) e di coordinamento di progetti di ricerca, è la filosofia politica con una forte connotazione teoretica. La maggior parte delle sue pubblicazioni attengono di preferenza all’ambito della teoria politica e alle connessioni tra politica ed etica. giudizi individuali: Giudizio espresso dal Prof. Nadia Boccara Il candidato ha fruito di molteplici soggiorni di studio in Germania presso importanti istituzioni di scienze sociali e politiche, dopo aver conseguito la laurea in filosofia. E' stato assegnista e poi ricercatore presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Firenze, dove ha insegnato Storia della filosofia morale nell’anno acc. 1992-93, e dal 1993-94 Storia delle dottrine politiche. Nel novembre del 2001 è stato nominato professore associato per il settore disciplinare M-Fil 03 (Filosofia morale) nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze. Collabora a numerose riviste italiane e straniere. Al centro degli interessi di ricerca di Bruno Accarino, come dimostra ampiamente il suo curriculum, la sua attività di docenza (ha insegnato fino al 1999-2000 Storia delle dottrine politiche) e quella di coordinamento di progetti di ricerca, è la filosofia politica 3 4 con una forte connotazione teoretica.Tra le sue numerose pubblicazioni, che attengono di preferenza all’ambito della teoria politica e alle connessioni tra politica ed etica, a cominciare dallo studio su Simmel del 1983, si citano: La democrazia insicura. Etica e politica in Georg Simmel (Guida, Napoli), che presenta un’analisi delle principali dottrine etico-politiche simmeliane, rilevando l’intento dell’autore di rendere compatibile il formalismo delle strutture istituzionali con la vivacità dirompente della vita democratica; i volumi Mercanti ed eroi. La crisi del contrattualismo tra Weber e Luhmann (Liguori, Napoli 1986); La ragione insufficiente. Al confine tra autorità e razionalità (Manifestolibri, Roma 1995); Lacune: Linguaggi filosofici e politici (Manifestolibri, Roma 1998), Rappresentanza (Il Mulino, Bologna 1999). Tra i saggi, gli articoli e le recensioni sono da segnalare: “Interazione e critica delle forme politiche. Note su Habermas e Hegel”,“Comunicazione e democrazia in Habermas”, “Limiti del mercato. Il tatto come categoria delle scienze sociali”, “Competenza. Sul significato teorico di una parola politica”. Il volume del 1989 Le figure del consenso. Soggetto morale e istituzioni politiche nella filosofia moderna, Milella, Lecce 1989 e gli studi dedicati al tema del male tra Kant e Weber e poi da Kant a Blumenberg, come pure il più recente La bilancia e la crisi, Ombre Corte, Verona 2003 mostrano un interesse filosofico-morale. L’interesse del candidato è sicuramente rivolto più alle implicazioni politiche e sociologiche che non a quelle più strettamente morali e religiose. La produzione scientifica, certamente rilevante per ricchezza di informazione e intelligenza di analisi, ma, nella sua maggior parte, troverebbe più adeguata collocazione in una valutazione comparativa di filosofia politica. Giudizio espresso dal Prof. Rosella Bonito Oliva Il candidato dopo la laurea ha lavorato a lungo in Germania presso centri di ricerca di scienze sociali e politiche. Assegnista e ricercatore poi presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Firenze, ha insegnato Storia della filosofia morale nell’anno acc. 1992-93, e dal 1993-94 Storia delle dottrine politiche, nel novembre del 2001 è stato nominato professore associato per il settore disciplinare M-Fil 03 (Filosofia morale) nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze. Bruno Accarino ha concentrato la sua ricerca su problemi di filosofia politica all'interno di uno sfondo etico-teoretico. Il suo lavoro del 1983 La democrazia insicura. Etica e politica in Georg Simmel (Guida, Napoli) analizza la riflessione etico-politica simmeliana,individuandone il fulcro nel problematico incontro tra il formalismo giuridico e il dinamismo democratico. Anche i volumi Mercanti ed eroi. La crisi del contrattualismo tra Weber e Luhmann (Liguori, Napoli 1986); La ragione insufficiente. Al confine tra autorità e razionalità (Manifestolibri, Roma 1995); Lacune. Linguaggi filosofici e politici (Manifestolibri, Roma 1998), Rappresentanza (Il Mulino, Bologna 1999) proseguono su questa linea. Più centrati sui temi del legame comunità/comunicazione risultano i saggi “Interazione e critica delle forme politiche. Note su Habermas e Hegel”,“Comunicazione e democrazia in Habermas”, “Limiti del mercato. Il tatto come categoria delle scienze sociali”, “Competenza. Sul significato 4 5 teorico di una parola politica”. Dal volume del 1989 Le figure del consenso. Soggetto morale e istituzioni politiche nella filosofia moderna, Milella, Lecce 1989 e dagli studi dedicati al tema del male tra Kant e Weber e poi da Kant a Blumenberg si evidenzia un'attenzione più marcata a temi di carattere morale, in particolare per quel che riguarda l'intreccio che si viene a istituire tra concezione morale del male e figure di rappresentazione politica. Tutta la produzione scientifica del candidato si segnala per ampiezza di informazione e per capacità critica, anche se rivela un orientamento prevalente a temi di filosofia politica, non del tutto centrati quindi su quanto richiesto dal profilo del bando del concorso. Giudizio espresso dal Prof. Giuseppe Cantillo Dopo la laurea in filosofia il candidato ha fruito di molteplici e continuativi soggiorni di studio in Germania presso importanti istituzioni di scienze sociali e politiche. Prima assegnista e poi ricercatore presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Firenze, dove ha insegnato Storia della filosofia morale nell’anno acc. 1992-93, e dal 1993-94 Storia delle dottrine politiche, nel novembre del 2001 è stato nominato professore associato per il settore disciplinare M-Fil 03 (Filosofia morale) nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze. Al centro degli interessi di ricerca di Bruno Accarino, come dimostra ampiamente il suo curriculum e specialmente la sua attività di docenza ( ha insegnato fino al 1999-2000 Storia delle dottrine politiche) e di coordinamento di progetti di ricerca, è la filosofia politica con una forte connotazione teoretica. La maggior parte delle sue pubblicazioni attengono di preferenza all’ambito della teoria politica e alle connessioni tra politica ed etica, a cominciare dallo studio su Simmel del 1983: La democrazia insicura. Etica e politica in Georg Simmel (Guida, Napoli), che presenta un’analisi delle principali dottrine etico-politiche simmeliane, rilevando l’intento dell’autore di rendere compatibile il formalismo delle strutture istituzionali con la vivacità dirompente della vita democratica. Nella medesima direzione problematiche si situano i volumi Mercanti ed eroi. La crisi del contrattualismo tra Weber e Luhmann (Liguori, Napoli 1986); La ragione insufficiente. Al confine tra autorità e razionalità (Manifestolibri, Roma 1995); Lacune: Linguaggi filosofici e politici (Manifestolibri, Roma 1998), Rappresentanza (Il Mulino, Bologna 1999). Tra i saggi, gli articoli e le recensioni, che confermano questo prevalente orientamento di ricerca, si segnalano “Interazione e critica delle forme politiche. Note su Habermas e Hegel”,“Comunicazione e democrazia in Habermas”, “Limiti del mercato. Il tatto come categoria delle scienze sociali”, “Competenza. Sul significato teorico di una parola politica”. D’interesse filosofico-morale sono il volume del 1989 Le figure del consenso. Soggetto morale e istituzioni politiche nella filosofia moderna, Milella, Lecce 1989 e gli studi dedicati al tema del male tra Kant e Weber e poi da Kant a Blumenberg: anche qui però l’interesse è rivolto più alle implicazioni politiche e sociologiche che non a quelle più strettamente morali e religiose. Si tratta quindi di una produzione scientifica, certamente rilevante per ricchezza di informazione, ampiezza 5 6 tematica e intelligenza di analisi, ma che, nella sua maggior parte, si colloca al limite dell’ambito disciplinare della presente valutazione comparativa, e avrebbe potuto trovare una collocazione più adeguata in una valutazione comparativa di filosofia politica. Giudizio espresso dal Prof. Giannino Di Tommaso Bruno Accarino è Professore associato per il settore scientifico disciplinare M-Fil/03 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze, dove in precedenza ha svolto attività di ricerca come assegnista e, successivamente, come ricercatore. Il suo impegno didattico e i suoi interessi di ricerca si rivolgono, prevalentemente, a temi di filosofia politica, come testimoniano le sue pubblicazioni, a partire dal volume dedicato a Simmel: La democrazia insicura. Etica e politica in Georg Simmel (Guida, Napoli 1983). I volumi successivi (Mercanti ed eroi. La crisi del contrattualismo tra Weber e Luhmann (Liguori, Napoli 1986); La ragione insufficiente. Al confine tra autorità e razionalità (Manifestolibri, Roma 1995); Lacune: Linguaggi filosofici e politici (Manifestolibri, Roma 1998), Rappresentanza (Il Mulino, Bologna 1999) confermano questo orientamento. Anche i restanti lavori (saggi, articoli, recensioni) dedicati a Habermas, Kant, Weber e Blumenberg sviluppano tematiche di carattere sociologico e politico e, pur essendo scientificamente certamente apprezzabili e rilevanti, rientrano tuttavia, con maggiore pertinenza nell'ambito del settore scientifico-disciplinare attinente alla filosofia politica. Si segnalano la continuità nel tempo della produzione scientifica e la sua adeguata collocazione editoriale. Giudizio espresso dal Prof. Mario Manfredi Il candidato è stato assegnista, ricercatore, docente di Storia della filosofia morale (1992-'93), di Storia delle dottrine politiche dal 1993-'94 ed è professore associato dal 1/11/2001 nel settore di Filosofia morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze. È attualmente docente di Filosofia della storia. Ha svolto attività di ricerca in Germania nel corso di numerosi soggiorni di studio. Il candidato è autore di numerose pubblicazioni per lo più ricadenti nell'ambito disciplinare corrispondente alla sua prevalente attività didattica (Storia delle dottrine politiche), anche se con una certa apertura alle problematiche filosofico-morali. Al primo lavoro su Della Volpe, sono seguiti un saggio su Simmel (La democrazia insicura, Guida, Napoli 1983) e un volume su Weber e Luhmann (Mercanti ed eroi, Liguori, Napoli 1986), e i volumi La ragione insufficiente. Al confine tra autorità e razionalità (Manifestolibri, Roma 1995); Lacune: Linguaggi filosofici e politici (Manifestolibri, Roma 1998), Rappresentanza (Il Mulino, Bologna 1999). I volumi Ingiustizia e storia e Daedalus presentano una più spiccata connotazione in senso filosofico-morale. Il candidato è anche autore di numerosi articoli, note e recensioni; da segnalare, in particolare, “Interazione e critica delle forme politiche. Note su 6 7 Habermas e Hegel”,“Comunicazione e democrazia in Habermas”, “Limiti del mercato. Il tatto come categoria delle scienze sociali”, “Competenza. Sul significato teorico di una parola politica”. Ha altresì curato la traduzione e l'edizione di diversi testi. Il candidato presenta una produzione assai apprezzabile per metodologia d'indagine, ampiezza di interessi e acutezza analitico-critica, ma ricadente per lo più in settori confinanti con la filosofia morale. Da valutare positivamente anche la continuità del suo lavoro di ricerca. Giudizio collegiale: Prima come assegnista e poi come ricercatore nell’Università di Firenze il candidato ha svolto un costante lavoro didattico nell’ambito degli insegnamenti di Storia delle dottrine politiche, Filosofia politica, Storia della filosofia morale, Filosofia della storia, tenendo seminari e esercitazioni sul pensiero politico, etico e filosofico-antropologico moderno e specialmente novecentesco. Sempre nell’Università di Firenze ha insegnato Storia della filosofia morale nell’anno acc. 1992-93, e dal 1993-94 Storia delle dottrine politiche. Dal novembre del 2001 è Professore associato di Etica sociale. Il suo impegno didattico e i suoi interessi di ricerca si sono rivolti prevalentemente a temi di filosofia politica e alle connessioni tra etica e politica, a partire dall’iniziale volume su Simmel: La democrazia insicura. Etica e politica in Georg Simmel.(1983). I volumi successivi (Mercanti ed eroi. La crisi del contrattualismo tra Weber e Luhmann (Liguori, Napoli 1986); La ragione insufficiente. Al confine tra autorità e razionalità (Manifestolibri, Roma 1995); Lacune: Linguaggi filosofici e politici (Manifestolibri, Roma 1998), Rappresentanza (Il Mulino, Bologna 1999) confermano questo orientamento. Anche i restanti lavori (saggi, articoli, recensioni) dedicati a Habermas, Kant, Weber e Blumenberg sviluppano tematiche di carattere sociologico e politico, o che si collocano al limite tra filosofia politica, filosofia morale e antropologia, pur essendo scientificamente certamente apprezzabili e rilevanti, rientrano tuttavia, con maggiore pertinenza nell'ambito del settore scientifico-disciplinare attinente alla filosofia politica. 7 8 ALLEGATO al Verbale N. 2 ALL. 4 Candidato Prof. Santo Giuseppe Coppolino La Commissione verifica la corrispondenza dei titoli e delle pubblicazioni presentate dal candidato con quelli indicati negli elenchi allegati alla domanda di partecipazione Profilo: Laureato in Filosofia nel 1967/68, ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento di filosofia, storia, pedagogia, psicologia nelle Scuole medie superiori, è stato borsista biennale, ha trascorso periodi di studio all’estero. Assistente di ruolo di Storia della Filosofia nell’Università di Messina dal 1972, incaricato dell’insegnamento di Filosofia della storia dal 1976/77 al 1978/79; professore stabilizzato su tale disciplina dal 1979. Dal 1982 è professore associato di Storia della Filosofia moderna e contemporanea. Dal 1998 è professore associato di Storia della filosofia contemporanea, sempre nell’Ateneo di Messina. La produzione scientifica del candidato rientra prevalentemente nell’ambito delle ricerche di storia della filosofia moderna e contemporanea, e riguarda molteplici autori e correnti di pensiero. Giudizi individuali: Giudizio espresso dal Prof. Nadia Boccara Laureato nel 1968 presso l'Università di Messina e Professore associato di Storia della filosofia contemporanea presso l’Università di Messina, Facoltà di Lettere e filosofia dal 1980. Nel prendere in considerazione l’ampia produzione scientifica del candidato, rivolta prevalentemente a figure, temi e problemi della storia della filosofia moderna e contemporanea, si possono ricordare i volumi Estetica ed ermeneutica di Luigi Pareyson (Cadmo, Roma 1976), La scuola crociana(La Nuova Cultura, Napoli 1977), Temi e problemi della cultura filosofica del Novecento (Perna, Messina 1992); Dopo Croce (Falzea, Reggio Calabria 1993); Esperienza e metafisica in Whitethead (Falzea, Reggio Calabria 1996); Saggi su Loewith (Falzea, Reggio Calabria 1999). Per la presente valutazione comparativa risultano interessanti i volumi del ’79 Teoria dell’interpretazione e problemi della storia in Hans-Georg Gadamer (Herbita, Palermo) e Ragione storica e pensiero contemporaneo (Herbita, Palermo) dell''81. Il candidato volge la sua attenzione alla filosofia del Novecento, in particolare al pensiero filosofico italiano, con adeguate metodologie storiografiche e buone capacità ermeneutiche, conseguendo risultati sicuramente apprezzabili. La produzione 8 9 scientifica del candidato ricade marginalmente nell’ambito del settore disciplinare oggetto della presente valutazione comparativa, mentre nel settore della storia della filosofia potrebbe trovare un’adeguata collocazione. Giudizio espresso dal Prof. Rossella Bonito Oliva Santo Giuseppe Coppolino è professore associato di Storia della filosofia contemporanea nell’Università di Messina, dove ha ricoperto in passato anche l’insegnamento di Filosofia della storia e di Storia della filosofia moderna e contemporanea. La produzione del candidato verte su tematiche relative alla storia della filosofia moderna e contemporanea. Al pensiero di Croce al postcrocianesimo in particolare ha dedicato numerosi e approfonditi studi. Tra le principali pubblicazioni si possono ricordare i volumi La scuola crociana(La Nuova Cultura, Napoli 1977) Dopo Croce (Falzea, Reggio Calabria 1993). Alla filosofia del Novecento, con particolare attenzione ai temi dello storicismo, dell’ermeneutica e del nichilismo sono rivolti i lavori: Estetica ed ermeneutica di Luigi Pareyson (Cadmo, Roma 1976), Teoria dell’interpretazione e problemi della storia in Hans-Georg Gadamer (Herbita, Palermo 1979), Ragione storica e pensiero contemporaneo (Herbita, Palermo 1981) Esperienza e metafisica in Whitethead (Falzea, Reggio Calabria 1996); Saggi su Loewith (Falzea, Reggio Calabria 1999). Con rigorosa metodologia storiografica e buona capacità interpretativa lo studioso si è misurato con i pensatori e le teorie del Novecento con esiti soddisfacenti. Complessivamente i titoli presentati appaiono non del tutto congruenti con il settore disciplinare della presente valutazione, più attinenti invece al settore della storia della filosofia. Giudizio espresso dal Prof. Giuseppe Cantillo Professore associato di Storia della filosofia contemporanea presso l’Università di Messina, dove ha anche insegnato Filosofia della storia e Storia della filosofia moderna e contemporanea. L’ ampia produzione scientifica del candidato è rivolta prevalentemente a figure, temi e problemi della storia della filosofia moderna e contemporanea. Tra le principali pubblicazioni si possono ricordare i volumi Estetica ed ermeneutica di Luigi Pareyson (Cadmo, Roma 1976), La scuola crociana (La Nuova Cultura, Napoli 1977), Temi e problemi della cultura filosofica del Novecento (Perna, Messina 1992); Dopo Croce (Falzea, Reggio Calabria 1993); Esperienza e metafisica in Whitethead (Falzea, Reggio Calabria 1996); Saggi su Loewith (Falzea, Reggio Calabria 1999). Più interessanti per la presente valutazione comparativa sono i volumi del ’79 Teoria dell’interpretazione e problemi della storia in Hans-Georg Gadamer (Herbita, Palermo) e dell’’81 Ragione storica e pensiero contemporaneo (Herbita, Palermo). Il candidato si confronta con adeguate metodologie storiografiche e buone capacità ermeneutiche con un diversificato ambito di pensatori e correnti filosofiche specialmente contemporanee e in larga parte afferenti al pensiero filosofico italiano, conseguendo risultati sicuramente apprezzabili. Solo marginalmente la 9 10 produzione scientifica del candidato ricade nell’ambito del settore disciplinare oggetto della presente valutazione comparativa, mentre potrebbe trovare un’adeguata collocazione del settore della storia della filosofia. Giudizio espresso dal Prof. Giannino Di Tommaso Santo Giuseppe Coppolino è professore associato alla Cattedra di Storia della filosofia contemporanea presso al Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Messina. La sua lunga e ricca attività didattica e l’ampia produzione scientifica si rivolgono a temi e problemi prevalentemente attinenti alla storia della filosofia moderna e contemporanea. Tra le sue principali pubblicazioni si segnalano i volumi Estetica ed ermeneutica di Luigi Pareyson (Cadmo, Roma 1976), La scuola crociana (La Nuova Cultura, Napoli 1977), Temi e problemi della cultura filosofica del Novecento (Perna, Messina 1992); Dopo Croce (Falzea, Reggio Calabria 1993); Esperienza e metafisica in Whitethead (Falzea, Reggio Calabria 1996); Saggi su Loewith (Falzea, Reggio Calabria 1999); Teoria dell’interpretazione e problemi della storia in Hans-Georg Gadamer (Herbita, Palermo) e Ragione storica e pensiero contemporaneo (Herbita, Palermo 1981). La vasta produzione scientifica del candidato, dalla quale emergono indubbie e apprezzate capacità critiche e maturità metodologica, riguarda solo parzialmente le tematiche ricomprese nell’ambito della Filosofia morale e trovare piuttosto una più pertinente collocazione nel settore scientifico disciplinare della storia della filosofia. Giudizio espresso dal Prof. Mario Manfredi In qualità di professore associato, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Messina ricopre l’insegnamento di Storia della filosofia contemporanea. Nella stessa Facoltà ha insegnato Filosofia della storia e Storia della filosofia moderna e contemporanea. Il candidato è sostanzialmente uno storico della filosofia contemporanea e, in particolare, del pensiero del Novecento. I titoli fondamentali della sua ricca produzione scientifica sono: Estetica ed ermeneutica di Luigi Pareyson (Cadmo, Roma 1976), La scuola crociana (La Nuova Cultura, Napoli 1977), Temi e problemi della cultura filosofica del Novecento (Perna, Messina 1992); Dopo Croce (Falzea, Reggio Calabria 1993); Esperienza e metafisica in Whitethead (Falzea, Reggio Calabria 1996); Saggi su Loewith (Falzea, Reggio Calabria 1999); Teoria dell’interpretazione e problemi della storia in Hans-Georg Gadamer (Herbita, Palermo); Ragione storica e pensiero contemporaneo (Herbita, Palermo 1981). Alcuni di questi lavori presentano una più marcata impostazione teoretica. Nel campo che gli è proprio (la storia della filosofia contemporanea), il candidato dimostra di muoversi con sicura competenza, rigore di metodo e taglio problematico. Le implicazioni filosofico-morali del suo lavoro sono limitate e secondarie. 10 11 Giudizio collegiale: Santo Giuseppe Coppolino, Professore associato di Storia della filosofia contemporanea presso al Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Messina, ha svolto una lunga e ricca attività didattica e presenta un’ampia e continua produzione scientifica che si rivolge a temi e problemi prevalentemente attinenti alla storia della filosofia moderna e contemporanea. Tra le sue principali pubblicazioni si segnalano i volumi Estetica ed ermeneutica di Luigi Pareyson (1976), La scuola crociata (1977), Temi e problemi della cultura filosofica del Novecento (1992); Dopo Croce ( 1993); Esperienza e metafisica in Whitethead (1996); Saggi su Loewith (1999). Più attinente al settore disciplinare della presente valutazione comparativa è il volume del 1981 Ragione storica e pensiero contemporaneo.La vasta produzione scientifica del candidato, dalla quale emergono indubbie e apprezzate capacità critiche e maturità metodologica, riguarda solo parzialmente le tematiche ricomprese nell’ambito della Filosofia morale e troverebbero piuttosto una loro più pertinente collocazione nel settore scientifico disciplinare della storia della filosofia. 11 12 ALLEGATO al Verbale N. 2 ALL. 5 Candidato Prof. Raffaella De Franco La Commissione verifica la corrispondenza dei titoli e delle pubblicazioni presentate dal candidato con quelli indicati negli elenchi allegati alla domanda di partecipazione. Profilo: Laureata in Filosofia nel 1968/69, ha fruito di una borsa di studio, e dal 1973 è stata assistente ordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari. Nell’anno acc. 1979/80 ha insegnato per supplenza Filosofia morale. Nel 1987 ha conseguito il diploma di Specializzazione in Criminologia clinica e Psichiatria Forense. Dal 1990 collabora con il Seminario di Storia della Scienza dell’Università di Bari. Ha insegnato nei Corsi di perfezionamento in Epistemologia informatica, in Didattica della Filosofia. Dal novembre del 2002 è Professore Associato di Bioetica, insegnamento che ha ricoperto per affidamento già nel 2000-2001. Fin dagli anni Settanta Raffaella De Franco nella sua attività di ricerca ha affrontato prevalentemente questioni di etica legate alla medicina e alla biologia. Membro dell'International Society of Technology Assessment in Health Care, nel corso degli anni Novanta, ha partecipato a Congressi Internazionali di bioetica. La sua produzione scientifica si è concentrata in modo particolare sulle questioni di bioetica e sul problema della relazione tra epistemologia e scelte normative, tra frontiere della biomedicina e vincoli giuridici, più in generale tra politica e scienza. Giudizi individuali: Giudizio espresso dal Prof. Nadia Boccara Raffaella De Franco, è professore associato di Bioetica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Bari e svolge attività di ricerca prevalentemente su questioni di etica legate alla medicina e alla biologia. Nel 1984 consegue il Diploma di Specializzazione in criminologia Clinica e Psichiatria Forense presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Bari. Nel 2001 pubblica il volumetto Per un’etica della diagnosi che costituisce una significativa testimonianza della sua esperienza di collaborazione con l'ambiente medico. Come membro dell'International Society of Technology Assessment in Health Care, la prof. De Franco ha partecipato nel corso degli anni Novanta a Congressi Internazionali di bioetica. Nel 1998 ha curato Bioetica e tolleranza, Questioni di medicina e morale per il terzo millenio, un'antologia di contributi di studiosi stranieri sulle questioni di bioetica, ne ha scritto la prefazione e 12 13 ne ha accluso una ricca bibliografia . Il volume del 2001, In nome di Ippocrate. Dall'olocausto medico nazista all'etica della sperimentazione contemporanea, discute il problema della regolamentazione della sperimentazione medica. Il lavoro più recente trova una sintesi nel volume Obiezione di scienza: la bioetica e le sfide dell'incertezza scientifica, del 2005, che in un breve testo introduttivo affronta e discute il problema della relazione tra epistemologia e scelte normative, tra frontiere della biomedicina e vincoli giuridici, riportando in una lunga appendice una serie di documenti di istituzioni europee e italiane. Raffaella De Franco dimostra una buona impostazione metodologica rispetto alle questioni di bioetica, per cui la sua produzione scientifica più matura resta incentrata per ora sulla ricerca bioetica, spesso con un taglio medico-giuridico, mentre restano marginalmente affrontate le problematiche più generali della filosofia morale e della storia del pensiero morale. Giudizio espresso dal Prof. Rossella Bonito Oliva Raffaella de Franco è professore associato di Bioetica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari, insegnamento già ricoperto per affidamento dal 2000/01. Da tempo la De Franco è impegnata a lavorare su questioni di etica in riferimento alla ricerca e alla sperimentazione in campo medico e biologico; In questo senso ha arricchito la sua formazione conseguendo un Diploma di Specializzazione in criminologia clinica e psichiatria forense presso la Facoltà di Medicina di Bari. Nel 1998 ha pubblicato il volume Bioetica e tolleranza. Questioni di medicina e morale per il terzo millennio, antologia di scritti di studiosi stranieri che riflettono sulla possibilità di una svolta pluralista in bioetica. Sono del 2001 i titoli più significativi: In nome di Ippocrate. Dall'olocausto medico nazista all'etica della sperimentazione contemporanea, e Obiezione di scienza: la bioetica e le sfide dell'incertezza scientifica, in cui affronta temi emergenti della bioetica legati alla sperimentazione nel campo della genetica e i relativi risvolti politici e morali. Nell'arco di una produzione non proprio continua la De Franco ha concentrato la sua attenzione soprattutto su questioni legate alla bioetica, mentre per le tematiche legate alla storia della filosofia morale e alla filosofia morale gli stessi titoli sembrano poco congruenti. Giudizio espresso dal Prof. Giuseppe Cantillo Raffaella De Franco, dal 1973 assistente ordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari, è attualmente, presso la stessa Facoltà, professore associato di Bioetica, insegnamento che ha ricoperto per affidamento già nel 2000-2001. Negli anni Settanta Raffaella De Franco ha svolto attività di ricerca prevalentemente su questioni di etica legate alla medicina e alla biologia. Nel 1984 consegue il Diploma di Specializzazione in criminologia Clinica e 13 14 Psichiatria Forense presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Bari. La sua esperienza di collaborazione con l'ambiente medico ha trovato oggettivazione nel volumetto del 2001, Per un'etica della diagnosi. Membro dell'International Society of Technology Assessment in Health Care, la prof. De Franco ha partecipare a Congressi Internazionali di bioetica Nel 1998 ha curato un'antologia di contributi di studiosi stranieri sulle questioni di bioetica, dal titolo Bioetica e tolleranza. Questioni di medicina e morale per il terzo millennio, alla quale acclude una ricca bibliografia e premette una breve Introduzione. Il volume del 2001, In nome di Ippocrate. Dall'olocausto medico nazista all'etica della sperimentazione contemporanea, discute il problema della regolamentazione della sperimentazione medica. Il lavoro più recente trova una sintesi nel volume Obiezione di scienza: la bioetica e le sfide dell'incertezza scientifica, del 2005, che in un breve testo introduttivo affronta e discute il problema della relazione tra epistemologia e scelte normative, tra frontiere della biomedicina e vincoli giuridici, riportando in una lunga appendice una serie di documenti di istituzioni europee e italiane. Raffaella De Franco rispetto alle questioni di bioetica dimostra una buona impostazione metodologica e una buona conoscenza dei problemi più delicati della ricerca bioetica. La produzione scientifica più matura della prof. De Franco si presenta fortemente caratterizzata nel senso della ricerca bioetica, spesso con un taglio medico-giuridico, mentre restano al momento poco tematicamente affrontate le problematiche più generali della filosofia morale e della storia del pensiero morale. Giudizio espresso dal Prof. Giannino Di Tommaso Raffaella De Franco, già assistente ordinario di Filosofia morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari, dall’A.A. 2000-2001 è professore associato di Bioetica presso la stessa Facoltà. Ha iniziato la propria attività di ricerca rivolgendosi a problemi di etica e a temi legati alla medicina e alla biologia. Conseguito il Diploma di Specializzazione in criminologia Clinica e Psichiatria Forense presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Bari, ha concretizzato i risultati delle indagini ispirate da questo interesse nel volume: Per un'etica della diagnosi (2001). Ha curato e corredato con bibliografia e Introduzione un'antologia di contributi di studiosi stranieri sulle questioni di bioetica (Bioetica e tolleranza. Questioni di medicina e morale per il terzo millennio, 1998). Il volume del 2001: In nome di Ippocrate. Dall'olocausto medico nazista all'etica della sperimentazione contemporanea, affronta il delicato problema della regolamentazione della sperimentazione medica. Il volume del 2005: Obiezione di scienza: la bioetica e le sfide dell'incertezza scientifica discute, nel saggio introduttivo, il problema della relazione tra epistemologia e scelte normative, tra frontiere della biomedicina e vincoli giuridici e riporta, in appendice, numerosi documenti di istituzioni europee e italiane. La produzione scientifica della candidata evidenzia una buona impostazione metodologica e una buona conoscenza delle questioni di bioetica, ma lascia in 14 15 sottofondo i temi generali e peculiari del settore scientifico disciplinare della Filosofia morale. Giudizio espresso dal Prof. Mario Manfredi Professore associato di Bioetica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari, nella quale svolge attività didattica dal 1973. Autrice, in una prima fase della sua attività, di alcuni saggi e note, ha pubblicato, a partire dal 1998, l’antologia Bioetica e tolleranza e i volumi In nome di Ippocrate. Dall’”olocausto medico” nazista all’etica della sperimentazione contemporanea; Per un’etica della diagnosi; Obiezione di scienza. La bioetica e le sfide dell’incertezza scientifica. La candidata ha trattato, nei suoi primi scritti, i temi del suicidio, della devianza, della scelta, della morte, con un taglio prevalentemente orientato all’uso del metodo fenomenologico-esistenziale nelle discipline psicopatologiche, ma senza trascurare le implicazioni etiche dei suddetti argomenti. I volumi indicati, invece, ricadono tutti nettamente nel campo della ricerca bioetica (e specialmente dell’etica medica), nella quale la candidata ha conseguito risultati notevoli. Da segnalare specialmente il volume In nome di Ippocrate, che rappresenta un eccellente ed originale contributo all’etica della sperimentazione scientifica. Giudizio collegiale: Assistente ordinaria di Filosofia morale dal 1973 nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari, è stata, nella stessa Facoltà, supplente di Filosofia morale (1979-’80), affidataria dell’insegnamento di Bioetica (2000-’01, 2001-’02), ed è professore associato di Bioetica dal 1-11-2002. È stata docente nei Corsi di perfezionamento di Epistemologia informatica e Didattica della filosofia; è docente nel Master per operatori sociopedagogici e giudiziari dell’Università Cattolica di Milano. Ha conseguito la specializzazione in Criminologia clinica e psichiatria forense presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari. Collabora, a livello didattico e scientifico, con il Seminario di Storia della scienza dell’Università di Bari. L’attività scientifica della candidata si è svolta in una prima fase (1969-1975) su temi ricadenti prevalentemente in uno spazio di confine tra fenomenologia e psicopatologia Documenti di questa fase di ricerca sono alcune note e saggi brevi sul suicidio, sulla scelta, sulla devianza, sulla morte. Uno scritto su Idee II di Husserl (di carattere teoretico) e la nota Sull’etica situazionistica. La seconda fase dell’attività didattica e della produzione scientifica di De Franco copre il periodo che va all’incirca dalla fine degli anni novanta a oggi. Questa fase si apre con il volume antologico Bioetica e tolleranza, che presenta scritti di bioeticisti americani, tradotti e introdotti dalla candidata; si tratta di un utile contributo alla conoscenza di aspetti cruciali della bioetica. Il volume In nome di Ippocrate. Dall’”olocausto medico” nazista all’etica 15 16 della sperimentazione contemporanea (2001) è senz’altro il lavoro più impegnativo della candidata. Il libro prende le mosse dallo “scenario etico” dischiuso dal processo di Norimberga, per affrontare il tema sottostante del rapporto tra sperimentazione e violazione dei parametri morali nella ricerca biomedica. Sostengono il lavoro una vastissima documentazione e un costante intreccio tra ricostruzione storica e discussione teorica. Da segnalare anche i due successivi scritti Per un’etica della diagnosi, 2001 (su etica e medicina) e Obiezione di scienza. La bioetica e le sfide dell’incertezza scientifica (2005) che, in un breve testo introduttivo, discute il problema della relazione tra epistemologia e scelte normative, riportando in una lunga appendice una serie di documenti di istituzioni europee e italiane. La produzione scientifica di De Franco denota, specialmente nella seconda fase, una notevole competenza e una matura consapevolezza dei temi e problemi della bioetica, con proposte non prive di originalità. Al momento risultano tematicamente poco affrontate le problematiche più generali della filosofia morale e della storia del pensiero morale. 16 17 ALLEGATO al Verbale N. 2 ALL. 6 Candidato Prof. Francesco Miano La Commissione verifica la corrispondenza dei titoli e delle pubblicazioni presentate dal candidato con quelli indicati negli elenchi allegati alla domanda di partecipazione Profilo: Laureato in Filosofia nel 1983, ha frequentato, nell’anno accademico 1983/1984, il Corso di perfezionamento in Filosofia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Napoli Federico II. Ha trascorso periodi di studio presso l’Università di Heidelberg l’Università di Basilea, la Karl Jaspers Stiftung di Basilea e il Philosophisches Institut di München. Nel 1987, quale vincitore di concorso a cattedra per l’insegnamento di Filosofia, Scienze dell’educazione e Storia, è stato immesso in ruolo nella Scuola media superiore. Nel 1989 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Filosofia. Nel 1991 ha ottenuto una borsa di studio biennale di Postdottorato. Nell’anno accademico 1995/1996 ha tenuto il corso di Antropologia filosofica nella Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Dal 1996 è stato Ricercatore presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata, dove presso la cattedra di Filosofia della storia ha tenuto seminari ed esercitazioni. Conseguita l’idoneità come Professore Associato di Storia della Filosofia è stato chiamato nel novembre del 2001 sulla cattedra di Storia della storiografia filosofica presso l’Università di Roma Tor Vergata, dove dall’a.a.2003-04 insegna anche Bioetica. A partire dal 2002-03 insegna Bioetica anche nell’Università L’Orientale di Napoli. La produzione scientifica del prof. Miano si è concentrata sulle problematiche etiche, filosofico-antropologiche e di filosofia della storia sia dal punto di vista teorico che da quello storiografico, rivolgendosi specialmente all’ambito del pensiero fenomenologico e della filosofia dell’esistenza, ma ha investito anche temi di filosofia della religione e di filosofia della politica. Giudizi individuali: Giudizio espresso dal Prof. Nadia Boccara Laureato nel 1983 con una dissertazione su Soggettività ed etica della situazione in Maurice Merleau-Ponty, ha perseguito lo studio del pensiero morale ed esistenziale di Merleau-Ponty pubblicando gli scritti L’etica della situazione come etica della 17 18 responsabilità in Maurice Merleau-Ponty nel 1984 e Dall’intenzionalità all’esistenza. La psicologia fenomenologia di Merleau-Ponty nel 1986. Ha poi ampliato i suoi interessi di ricerca dall’area fenomenologia francese alla filosofia dell’esistenza tedesca, intraprendendo lo studio del pensiero di Jaspers, recandosi nel 1984 presso l’Università di Heidelberg. Mentre continuava la sua attività di ricerca e di didattica. Nel maggio 1996 è risultato vincitore del concorso a Ricercatore di Filosofia Teoretica presso il Dipartimento di Ricerche filosofiche della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, assumendo servizio nel novembre 1996. Nel maggio 2000 ha conseguito l’idoneità come professore associato di Storia della filosofia e dal novembre 2001 è stato chiamato presso l’Università degli Studi di Roma “Torvergata” a ricoprire l’insegnamento di Storia della storiografia filosofica. A partire dall’elaborazione della dissertazione di dottorato il prof. Miano ha approfondito la prospettiva etico-esistenziale e personalistica della filosofia jaspersiana e ha pubblicato gli scritti: Etica e politica in Karl Jaspers (1989); Su Buber e Jaspers. Ipotesi per un confronto (1990); La dimensione etica della filosofia dell’esistenza (1993); Comunicazione, storicità, responsabilità. Osservazioni sull’etica esistenziale di Karl Jaspers (1993). Successivamente ha rivolto la sua attenzione allo studio di aspetti della produzione filosofica dello Jaspers del secondo dopoguerra. Si veda a tale proposito il volume Etica e storia nel pensiero di Karl Jaspers (Loffredo, Napoli 1993), in cui si sostiene che “l’etica non è una particolare sezione del pensiero di Jaspers , non è una particolare disciplina all’interno del sistema, quanto piuttosto una dimensione portante della stessa filosofia dell’esistenza”, che è tutta attraversata da una profonda tensione morale. Si possono ricordare ancora i saggi quali: Cifra e trascendenza nella metafisica jaspersiana del 1996); Esistenza e responsabilità. 11 problema del male nella visione etico-politica di Karl Jaspers (2000); Conversione e responsabilità. La prospettiva etico-politica di Karl Jaspers (2001); Ragione e antiragione. La politica in Karl Jaspers (2002). Miano ha approfondito inoltre il nesso tra storia della filosofia e filosofia della storia nel pensiero di Jaspers, pubblicando alcuni saggi tra il 1997 e il 2003 e il volume Appropriazione e dialogo. La storia della filosofia in Karl Jaspers, LER, Napoli-Roma 1999. Nell’ambito della storia del pensiero religioso ha collaborato al Diccionario de mistica della San Pablo. Miano ha intrapreso una ulteriore linea di ricerca: quella costituita dalla riflessione teorica e storica sull’antropologia filosofica e sull’etica novecentesche, pubblicando una serie di saggi( tra cui: Eclissi di Dio e sospensione dell’ etica in Martin Buber, Responsabilità e relazione in Martin Buber, Martin Buber. La figura di Gesù tra fede ebraica e fede cristiana e Ernst Troeltsch. Cristianesimo, etica e storia e La persona, l’altro, le istituzioni, Cittadinanza e idea di responsabilità). La testimonianza più significativa della più recente riflessione filosofico-antropologica ed etica di Miano è costituita dal volume Dimensioni del 18 19 soggetto. Alterità, relazionalità, trascendenza (Ave, Roma 2003 in cui si manifesta la conseguita maturità scientifica e teoretica del candidato. Miano rivela in definitiva una piena congruità con l’ambito disciplinare della presente valutazione comparativa della filosofia morale, della antropologia filosofica, della filosofia della storia, della filosofia della religione, della bioetica e la sua produzione scientifica rivela una sicura impostazione metodologica e un corretto approccio storico alle problematiche morali. Per tutti questi motivi il prof. Miano è da prendere nella massima considerazione ai fini della presente valutazione comparativa. Giudizio espresso dal Prof. Rossella Bonito Oliva Francesco Miano si è laureato con una tesi su Soggettività ed etica della situazione in Maurice Merleau-Ponty presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, dove nel 1989 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filosofia con una dissertazione su Etica e filosofia dell’esistenza in Karl Jaspers. Sono da ascrivere ad un approfondimento dei temi della tesi di laurea i lavori del 1984 L‘etica della situazione come etica della responsabilità in Maurice Merleau-Ponty e del 19846 Dall’intenzionalità all’esistenza. La psicologia fenomenologia di Merleau-Ponty. Nel 1996 è diventato Ricercatore di Filosofia Teoretica presso il Dipartimento di Ricerche filosofiche della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “Torvergata”. Nel 2000 ha conseguito l’idoneità come professore associato di Storia della filosofia e dal novembre 2001 è stato chiamato presso l’Università degli Studi di Roma “Torvergata” sull’insegnamento di Storia della storiografia filosofica. Centro della riflessione di Miano è stato sempre di più il pensiero di K. Jaspers, come testimoniano Etica e politica in Karl Jaspers del 1989 e Su Buber e Jaspers. Ipotesi per un confronto del 1990, La dimensione etica della filosofia dell’esistenza del 1993, Comunicazione, storicità, responsabilità. Osservazioni sull’etica esistenziale di Karl Jaspers sempre del 1993. Ha poi allargato la sua lettura di Jaspers a temi di carattere religioso, storico politico. Nel volume Etica e storia nel pensiero di Karl Jaspers (Loffredo, Napoli 1993) ha infine offerto un'interpretazione unitaria di K Jaspers, individuando continuità nella varietà delle prospettive jaspersiane a partire dal nucleo filosofia dell'esistenza, psicologia, etica. Un ulteriore contributo originale alla lettura di Jaspers viene proposto da Miano nell'approfondimento critico del lavoro jaspersiano di storico della filosofia in Appropriazione e dialogo. La storia della filosofia in Karl Jaspers, LER, Napoli-Roma 1999. Miano ha poi coniugato i suoi interessi di carattere religioso con le tematiche dell'antropologia contemporanea in Eclissi di Dio e sospensione dell’ etica in Martin Buber, Responsabilità e relazione in Martin Buber, Martin Buber. La figura di Gesù tra fede ebraica e fede cristiana, con i temi dello storicismo in Ernst Troeltsch. Cristianesimo, etica e storia per approdare al tema della responsabilità in La persona, l’altro, le istituzioni, Cittadinanza e idea di responsabilità. Testimonianza della continuità teorica della ricerca di Miano è il volume Dimensioni del soggetto. Alterità, relazionalità, trascendenza (Ave, Roma 2003) in cui il profilo 19 20 etico della sua ispirazione emerge nel tema decisivo della filosofia della post-modernità. In definitiva la produzione scientifica del candidato si rivela metodologicamente rigorosa sia dal punto di vista storiografico che dal punto di vista teorico. In considerazione della continuità delle ricerche, della continuità tra ricerca e didattica e della congruità del profilo di Miano con i parametri del bando si ritiene che il candidato sia particolarmente degno di attenzione. Giudizio espresso dal Prof. Giuseppe Cantillo Laureato nel 1983 con una dissertazione su Soggettività ed etica della situazione in Maurice Merleau-Ponty, ha frequentato, nell’anno accademico 1983/1984, il Corso di perfezionamento in Filosofia della Facoltà di Lettere e Filosofia di Napoli. Proseguendo lo studio del pensiero morale ed esistenziale di Merleau-Ponty ha pubblicato gli scritti L ‘etica della situazione come etica della responsabilità in Maurice Merleau-Ponty nel 1984 e Dall’intenzionalità all’esistenza. La psicologia fenomenologia di Merleau-Ponty nel 1986. Nel 1989 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filosofia con una dissertazione su Etica e filosofia dell’ esistenza in Karl Jaspers. Dal settembre 1991 è stato titolare di una borsa di studio biennale di Postdottorato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nell’anno accademico 1995/96 ha tenuto il corso di Antropologia filosofica presso la Facoltà Teologica dell’Italia meridionale di Napoli. Dal novembre 1996 fino all’ ottobre 2001 è stato Ricercatore nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ Università degli Studi di Roma “Torvergata”, svolgendo esercitazioni e seminari su Kant, Husserl, Jaspers, Buber, Jonas presso la cattedra di Filosofia della Storia. Nel maggio 2000 ha conseguito l’idoneità come Professore Associato di Storia della filosofia e dal novembre 2001 è stato chiamato a ricoprire l’insegnamento di Storia della storiografia filosofica nella stessa Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, dove dall’anno accademico 2003-2004 tiene anche l’insegnamento di Bioetica. Dal 2002 insegna Bioetica anche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi “L’Orientale” di Napoli. A partire dall’elaborazione della dissertazione di dottorato il prof. Miano ha approfondito la prospettiva etico-esistenziale e personalistica della filosofia jaspersiana e, rivolgendo la propria attenzione ai molteplici aspetti della produzione filosofica dello Jaspers del secondo dopoguerra (religione, storia, storia della filosofia, politica), ha individuato nel nesso tra dimensione etico-esistenziale e dimensione storica una possibile chiave di lettura attraverso cui guardare all’intero percorso filosofico di Karl Jaspers nella poliformità dei suoi interessi ma anche nella sua intrinseca unitarietà. Tale ricerca si è concretizzata nella pubblicazione del volume Etica e storia nel pensiero di Karl Jaspers (Loffredo, Napoli 1993), in cui Miano ha inteso delineare e sottolineare la peculiare fisionomia e rilevanza della problematica etica nella Existenzphilosophie jaspersiana con particolare riferimento a Philosophie, 20 21 ma tenendo ampiamente conto sia della produzione precedente rispetto all’opera del ‘32, sia degli sviluppi successivi ad essa. La tesi forte del libro è che “l’etica non è una particolare sezione del pensiero di Jaspers, non è una particolare disciplina all’interno del sistema, quanto piuttosto una dimensione portante della stessa filosofia dell’esistenza”, che è tutta attraversata da una profonda tensione morale. Accanto al libro del 1993 vanno ricordati i saggi dedicati all’approfondimento del tema della cifra ( tra cui Cifra e trascendenza nella metafisica jaspersiana del 1996) e alla concezione etico-politica (tra cui Ragione e antiragione. La politica in Karl Jaspers del 2002). Contemporaneamente Miano si è dedicato all’approfondimento del nesso tra storia della filosofia e filosofia della storia nel pensiero di Jaspers rivolgendo in particolare l’attenzione al progetto incompiuto di una Weltgeschichte der Philosophie. Su questa tematica ha pubblicato alcuni saggi e il volume Appropriazione e dialogo. La storia della filosofia in Karl Jaspers (LER, Napoli-Roma 1999), in cui svolge un’acuta e originale riflessione sulla storicità dell’esistenza e la storicità del filosofare, densa di implicazioni etiche. Nell’ambito della storia del pensiero religioso ha collaborato al Diccionario de mistica della San Pablo. Un’ulteriore linea di ricerca è costituita dalla riflessione teorica e storica sull’antropologia filosofica e sull’etica novecentesche. La testimonianza più significativa della più recente riflessione filosofico-antropologica ed etica di Miano è costituita dal volume Dimensioni del soggetto. Alterità, relazionalità, trascendenza (Ave, Roma 2003) articolato in quattro momenti organicamente correlati: personale e impersonale nel soggetto, relazionalità del soggetto, politicità del soggetto, il soggetto e la trascendenza. In conclusione, tanto l’attività didattica nel suo complesso, quanto l’attività scientifica di Miano rivelano una piena congruità con l’ambito disciplinare della presente valutazione comparativa corrispondendo ai principali campi tematici della filosofia morale, della antropologia filosofica, della filosofia della storia, della filosofia della religione, della bioetica. La sua produzione scientifica, ampia e variegata, manifesta la piena maturità scientifica conseguita e si lascia apprezzare sia per la sicura impostazione metodologica, sia per la originalità delle proposte ermeneutiche e teoriche. Inoltre, non è da sottovalutare il fatto che la solida preparazione storiografica del candidato rende possibile un corretto approccio storico alle problematiche morali. Per tutti questi motivi, il prof. Miano è da prendere nella massima considerazione ai fini della presente valutazione comparativa. Giudizio espresso dal Prof. Giannino Di Tommaso Franco Miano è professore associato confermato presso il Dipartimento di Ricerche filosofiche dell’Università di Roma Tor Vergata. Ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca nel 1989 e nel 1996 è risultato vincitore di un concorso per ricercatore. Ha svolto esercitazioni e seminari su Kant, Husserl, Jonas, Jaspers e Buber. La successiva attività didattica ha affrontato temi essenziali della filosofia morale e si segnala per la sua ricchezza e varietà, che hanno consentito al candidato di abbracciare argomenti diversi e rilevanti del pensiero filosofico moderno e contemporaneo. All’impegno 21 22 didattico fa riscontro una vivace attività di ricerca, concretatasi in volumi e saggi di indubbio rilievo scientifico per la loro originalità e per il rigore metodologico che li caratterizza. Si fanno apprezzare, in particolare, gli studi su Jaspers, che illustrano in modo rigoroso l’itinerario di pensiero del filosofo tedesco. I volumi Etica e storia nel pensiero di Karl Jaspers (1993), Appropriazione e dialogo. La storia della filosofia in Karl Jaspers (1999), Dimensioni del soggetto. Alterità, relazionalità, trascendenza (2003), costituiscono un solido contributo all’interpretazione del complesso pensiero jaspersiano e si segnalano per la profondità delle prospettive aperte e per il rigore critico. Un altro filone di ricerca del candidato è quello che si articola nella riflessione teorica e storica sull’antropologia filosofica e sull’etica novecentesca, cui sono dedicati vari contributi, in parte rifluiti nel volume già citato Dimensioni del soggetto. La continuità nel tempo dell’impegno di ricerca e la piena congruità anche dell’attività scientifica con il settore di Filosofia morale contribuiscono a rafforzare il giudizio altamente positivo e pertanto si ritiene che il candidato debba essere tenuto nella massima considerazione ai fini della valutazione comparativa cui si sottopone. Giudizio espresso dal Prof. Mario Manfredi Ricercatore di Filosofia teoretica (1996) nell'Università di Roma Tor Vergata (Facoltà di Lettere e Filosofia), professore associato di Storia della filosofia dal novembre 2001 (insegnamento di Storia della storiografia filosofica) nella stessa Facoltà. Dal 2002-'03 tiene anche l'insegnamento di Bioetica ed è docente in un Corso di perfezionamento nell'Università Tor Vergata. Dal 2002 è anche docente di Bioetica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università "L'Orientale" di Napoli. Oggetti della ricerca del candidato sono, inizialmente, il pensiero di Merleau-Ponty e, successivamente, l'opera di Jaspers, sulla quale il candidato ha pubblicato una serie di volumi: Etica e politica in Karl Jaspers; Su Buber e Jaspers. Ipotesi per un confronto; La dimensione etica della filosofia dell’esistenza; Comunicazione, storicità, responsabilità. Osservazioni sull’etica esistenziale di Karl Jaspers; Etica e storia nel pensiero di Karl Jaspers; Appropriazione e dialogo, oltre che numerosi saggi. Un'altra linea di ricerca è data dall'antropologia e dall'etica del '900, di cui sono documento gli studi su Buber, su Troeltsch, sul concetto di responsabilità, sulla soggettività (v. il volume Dimensioni del soggetto. Alterità, relazionalità, trascendenza). La produzione scientifica di Miano è caratterizzata da continuità e ricchezza di contributi, a cui concorrono notevoli capacità storiografiche ed ermeneutiche. Il suo apporto allo studio della filosofia dell'esistenza, dell'antropologia filosofica e dell'etica ha rilevanti aspetti di originalità. Giudizio collegiale Titolare dell’insegnamento di Filosofia e Storia nei Licei dal 1987, dottore di ricerca nel 1989, nell’a.a. 1995/1996 presso la Facoltà Teologica dell’Italia meridionale di 22 23 Napoli (sezione San Tommaso) ha tenuto il corso di Antropologia filosofica. Dal 1996 Ricercatore nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, ha svolto esercitazioni e seminari presso la cattedra di Filosofia della Storia. Dal 2001 è Professore Associato di Storia della storiografia filosofica nella stessa Facoltà e dall’a.a. 2003-2004 ha anche l’insegnamento di Bioetica. Dal 2002 insegna Bioetica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi “L’Orientale” di Napoli. Dopo i primi scritti sull’etica e la psicologia in Merleu-Ponty, il candidato ha approfondito la prospettiva etico-esistenziale e personalistica della filosofia jaspersiana in numerosi saggipubblicati tra il 1989 e il 1993, anno in cui ha pubblicato il volume Etica e storia nel pensiero di Karl Jaspers, in cui con solida documentazione filologica e originale impianto argomentativi ha sostenuto la tesi che l’etica costituisce una dimensione fondamentale della filosofia dell’esistenza, che è tutta attraversata da una profonda tensione morale. Successivamente al libro del 1993 vanno ricordati i numerosi saggi dedicati all’approfondimento del tema della cifra ,della concezione etico-politica, della storia della filosofia e soprattutto va segnalato il volume del 1999 Appropriazione e dialogo. La storia della filosofia in Karl Jaspers , in cui Miano svolge un’acuta e originale riflessione sulla storicità dell’esistenza e la storicità del filosofare, densa di implicazioni etiche. Un’ulteriore linea di ricerca è costituita dalla riflessione teorica e storica sull’antropologia filosofica e sull’etica novecentesche. Risultati interessanti di queste ricerche svolte tra il 1997 e il 2003 sono stati una serie di saggi tra cui si segnalano quelli dedicati al pensiero morale e religioso di Martin Buber e al concetto di responsabilità. La testimonianza più significativa della più recente riflessione filosofico-antropologica ed etica è costituita dal volume del 2003 Dimensioni del soggetto. Alterità, relazionalità, trascendenza in cui si manifesta un originale impianto teorico. La produzione scientifica del candidato rivela una piena congruità con l’ambito disciplinare della presente valutazione comparativa e si fa apprezzare per la sicura impostazione metodologica, per la solida preparazione storiografica, per l’originale intenzionalità teorica ed ermeneutica. Il lavoro di ricerca è caratterizzato da una considerevole continuità e i risultati delle ricerche, che recano un originale contributo all’avanzamento degli studi di filosofia morale, hanno trovato oggettivazione in sedi editoriali scientificamente rilevanti. Per la conseguita maturità scientifica e per la costante e intensa attività didattica Francesco Miano è da prendere nella massima considerazione ai fini della presente valutazione comparativa. 23 24 ALLEGATO al Verbale N. 2 ALL. 7 Candidato Prof. Maria Teresa Pansera La Commissione dichiara che il candidato non ha inviato i titoli e le pubblicazioni e pertanto procede alla valutazione del solo curriculum Profilo: Laureata in Pedagogia nel 1971, è stata esercitatrice , borsista e assegnista di ricerca e contrattista presso la Facoltà di Magistero di Roma Tre, poi ricercatrice, confermata dal 1984. Dal novembre 2000 è Professore Associato di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tre, confermata dal novembre 2003. Ha svolto una continua ed intensa attività didattica presso le Università di Roma “La Sapienza” e di “Roma Tre”. Ha tenuto per supplenza gli insegnamenti di Ermeneutica filosofica e di Storia della Filosofia moderna. Dall’a.a.’95-96 ad oggi ha ricoperto gli insegnamenti di Antropologia filosofica e di Filosofia Morale. Come risulta dal curriculum, gli studi e la produzione scientifica della candidata appaiono concentrati nell’ambito dell’antropologia filosofica e della filosofia morale. Il mancato invio alla sede dei documenti, titoli e pubblicazioni non consente alla Commissione di procedere alla valutazione dei lavori scientifici della candidata. ai fini della presente valutazione comparativa. Giudizi individuali: Giudizio espresso dal Prof. Nadia Boccara Laureata in Pedagogia nel 1971, come risulta dal curriculum, la candidata ha svolto un’attività didattica costante, intensa e diversificata nell’ambito degli insegnamenti di Filosofia e Storia della Filosofia nella Facoltà di Magistero di Roma La Sapienza e poi come ricercatrice sulla cattedra di Filosofia Morale. Dal novembre 2000 è Professore Associato di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tre. Come risulta dal curriculum, gli studi e la produzione scientifica della candidata appaiono concentrati nell’ambito dell’antropologia filosofica e della filosofia morale. Il mancato invio alla sede dei documenti, titoli e pubblicazioni non consente alla 24 25 Commissione di procedere alla valutazione dei lavori scientifici della candidata. ai fini della presente valutazione comparativa. Giudizio espresso dal Prof. Rossella Bonito Oliva La candidata ha svolto attività didattica nell’ambito degli insegnamenti di Filosofia e Storia della Filosofia nella Facoltà di Magistero di Roma La Sapienza, come ricercatrice, sulla cattedra di Filosofia Morale. Dal 2000 è professore associato di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma tre. La produzione della candidata è concentrata sull’antropologia filosofica e la filosofia morale. Non potendo disporre di titoli e pubblicazioni della candidata, non è possibile procedere analiticamente nella valutazione comparativa. Giudizio espresso dal Prof. Giuseppe Cantillo Come risulta dal curriculum, la candidata ha svolto una costante, intensa e diversificata attività didattica nell’ambito degli insegnamenti di Filosofia e Storia della Filosofia nella Facoltà di Magistero di Roma La Sapienza e poi come ricercatrice sulla cattedra di Filosofia Morale. Dal novembre 2000 è Professore Associato di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tre. Come risulta dal curriculum, gli studi e la produzione scientifica della candidata appaiono concentrati nell’ambito dell’antropologia filosofica e della filosofia morale. Il mancato invio alla sede dei documenti, titoli e pubblicazioni non consente alla Commissione di procedere alla valutazione dei lavori scientifici della candidata. ai fini della presente valutazione comparativa Giudizio espresso dal Prof. Giannino Di Tommaso Maria Teresa Pansera è professore associato per il settore scientifico-disciplinare M-FIL/03 presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Roma Tre. Nel suo curriculum fa riferimento allo svolgimento di una ricca e intensa attività didattica e scientifica. In riferimento a quest’ultima viene riportata la partecipazione a una numerosa serie di attività e progetti di ricerca e elencata una nutrita lista di pubblicazioni. La mancata disponibilità dei documenti, dei titoli e delle pubblicazioni non consente di procedere alla valutazione dei lavori scientifici della candidata. Giudizio espresso dal Prof. Mario Manfredi La candidata è stata borsista, assegnista di ricerca, contrattista e ricercatrice presso la Facoltà di Magistero dell’Università di Roma Tre. Dal novembre 2000 è Professore Associato di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tre. Ha tenuto per supplenza gli insegnamenti di Ermeneutica filosofica e di Storia della Filosofia moderna. Dall’a.a. ’95-96 ad oggi ha ricoperto gli insegnamenti di 25 26 Antropologia filosofica e di Filosofia Morale. Dalla documentazione disponibile risulta che la candidata ha svolto con continuità un’intensa attività didattica e che è autrice di numerose pubblicazioni. La sua produzione scientifica non può essere giudicata per il mancato invio dei titoli. Giudizio collegiale: Maria Teresa Pansera è professore associato per il settore scientifico-disciplinare M-FIL/03 presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Roma Tre. Nel suo curriculum fa riferimento allo svolgimento di una ricca e intensa attività didattica e scientifica. In riferimento a quest’ultima viene riportata la partecipazione a una numerosa serie di attività e progetti di ricerca e elencata una nutrita lista di pubblicazioni. La mancata disponibilità dei documenti, dei titoli e delle pubblicazioni non consente di procedere alla valutazione dei lavori scientifici della candidata. 26 27 ALLEGATO al Verbale N. 2 ALL. 8 Candidato Prof. Furio Semerari La Commissione verifica la corrispondenza dei titoli e delle pubblicazioni presentate dal candidato con quelli indicati negli elenchi allegati alla domanda di partecipazione Profilo: Laureato in Filosofia nel 1975-76 presso l’Università degli Studi di Bari, ha svolto corsi di esercitazioni per le cattedre di Filosofia del linguaggio negli anni ’76- e ’77-78. E’ stato Assistente incaricato di filosofia del diritto nel ’79-80, svolgendo un corso di esercitazioni. Dall’a.a.1980-81 all’a.a. 2001-02 è stato Ricercatore nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Bari. In questo periodo ha svolto un’intensa e continua attività didattica. Ha tenuto per affidamento l’insegnamento di Storia della Filosofia Morale dall’a.a.1993-94 all’a.a. 2001-02. Ha collaborato con esercitazioni e seminari all’attività didattica delle cattedre di Filosofia Morale e di Filosofia del diritto. Dall’a.a.2002-03 è Professore Associato di Storia della Filosofia Morale. Gli studi del prof. Semerari si sono rivolti in una prima fase ai problemi della genesi, della funzione e della diffusione delle ideologie all’interno dei sistemi storico-sociali (punti di riferimento sono stati autori come Althusser, Barthes, Baudrillard, Perelman). Successivamente hanno riguardato sempre più direttamente e tematicamente i problemi della morale sia sotto il profilo teoretico che sotto quello storiografico. Ne è scaturita una costante ed ampia produzione scientifica, tutta rientrante nel settore disciplinare della presente valutazione comparativa, che ha investito sia la storia del pensiero morale moderno e contemporanea, sia temi e problemi specifici dell’esperienza morale e della riflessione antropologica quali l’amore, la virtù, l’individualismo e la comunità, il viaggio e la dimora. giudizi individuali : Giudizio del prof. Nadia Boccara Furio Semerari, dopo aver svolto attività didattica nell’Università di Bari come esercitatore a cominciare dal 1976 fino al 1978, come assistente incaricato (1979-80) e ricercatore di Filosofia del diritto e Storia della filosofia morale (1980-1993 e 1998-2001), incaricato di insegnamento ufficiale di Storia della filosofia morale (1993-2002), professore associato di Storia della filosofia morale. 27 28 Semerari ha iniziato le sue ricerche, impegnandosi sul tema della ‘nuova retorica’ di Perelman e pubblicando numerosi saggi, molti dei quali confluiti nel volume Relazioni morali e l’edizione italiana dell’opera di Perelman e Olbrechts-Tyteca, Retorica e filosofia. La ricerca si è poi volta a momenti altamente significativi dello sviluppo della riflessione morale e antropologica in età moderna. Nel volume Potenza come diritto si mette in luce il ruolo giocato dal dispiegamento della potenza soggettiva nella concezione hobbesiana e lockiana dei diritti soggettivi.Semerari si è impegnato, assai efficacemente nella stesura di un volume dedicato all’etica del ‘600: La fine della virtù. Gracian La Rochefoucauld La Bruyère, Egli in questo saggio si concentra sul fondamento egoistico dell’uomo, che si serve delle virtù per perseguire i propri fondamentali obiettivi. In questo modo Semerari ripropone criticamente una tradizione di pensiero spesso trascurata dalle analisi contemporanee. La tesi di fondo di questo libro è che le virtù morali, prese in considerazione dai tre moralisti e che sono comunemente esercitate dagli uomini, non sono che maschere e strategie di passioni egoisticamente orientate. In due volumi su Nietzsche, il candidato presenta un’indagine sistematica del concetto di limite nella molteplicità dei suoi significati (Il gioco dei limiti. L’idea di esistenza in Nietzsche), e una ricognizione del tema dell’alterità (Il predone, il barbaro, il giardiniere. Il tema dell’altro in Nietzsche). Sulle forme dell’’alterità’ e sulle relazioni di’ amore come cura’ vertono i due volumi collettivi curati dal candidato: Il viaggio e la dimora. Tra metafora e realtà (che tratta delle varie tipologie del viaggio, metaforico, ma non solo) e Amore. Itinerari di un’idea. Il volume, Individualismo e comunità. Moderno, postmoderno e oltre, si segnala dal momento che entra nel vivo dell’attuale dibattito etico, come l’economia solidale e l’etica animalista. L’attività scientifica e didattica del candidato è del tutto congruente con le discipline del settore di questo settore scientifico-disciplinare. Si apprezza il rigore metodologico che caratterizza la produzione scientifica del candidato – che è sempre ben documentata e filologicamente corretta. Oltre che di numerosi saggi, il candidato è autore dei seguenti volumi: Potenza come diritto. Hobbes Locke Pascal; La fine della virtù. Gracian La Rochefoucauld La Bruyère; Il gioco dei limiti. L’idea di esistenza in Nietzsche; Il predone, il barbaro, il giardiniere. Il tema dell’altro in Nietzsche; Relazioni morali; Individualismo e comunità. Moderno, postmoderno e oltre. Ha curato l’edizione italiana dell’opera di Perelman e Olbrechts-Tyteca, Retorica e filosofia. Ha promosso, curato e introdotto i volumi Il viaggio e la dimora. Tra metafora e realtà; Amore. Itinerari di un’idea, nei quali compaiono altresì suoi contributi. Oggetti della ricerca del Semerari sono: la genesi e la funzione delle ideologie; alcuni momenti fortemente significativi della riflessione etica e antropologica dell’età moderna, con una speciale attenzione alla teoria dei diritti e al tema della virtù; il pensiero dei moralisti del ‘600; il pensiero di Nietzsche, con particolare riferimento al tema dei limiti e a quello della relazione di alterità; i problemi dell’etica postmoderna. 28 29 La produzione del candidato appare assai varia, equilibrata tra interessi storiografici e teorici, sempre molto ben documentata e argomentata; i suoi lavori si collocano senz’altro ad un livello di eccellenza per l’ampiezza e la rilevanza dei temi affrontati e per l’originalità degli apporti nel settore di riferimento. Pertanto, la posizione del Semerari è da considerare di assoluto rilievo ai fini della presente valutazione comparativa. Giudizio espresso dal Prof. Rossella Bonito Oliva Semerari Furio è professore associato di Storia della filosofia morale. La sua ricerca si è concentrata soprattutto sulla ‘nuova retorica’ di Perelman, di cui sono testimonianza molti saggi raccolti poi nel volume Relazioni morali e l’edizione italiana dell’opera di Perelman e Olbrechts-Tyteca, Retorica e filosofia. Successivamente la riflessione di Semerari si è concentrata sui temi legati al rapporto individuo/comunità seguito nel doppio registro, giuridico e etico, soprattutto in riferimento a Hobbes e Locke, tutti temi presenti nel saggio Potenza come diritto. In continuità con questo interesse e sempre nell'attenzione alla configurazione della Modernità il candidato pone i suoi interrogativi etici in La fine della virtù. Gracian La Rochefoucauld La Bruyère. Il Moderno in definitiva costituisce la base per l'ulteriore allargamento della sua riflessione etica in direzione di Nietzsche. Una genealogia dell'antropologia nietzschiana viene proposta in Il gioco dei limiti. L’idea di esistenza in Nietzsche e in Il predone, il barbaro, il giardiniere. Il tema dell’altro in Nietzsche. Sulle forme nomadi e plurali della soggettività moderna Semerari riflette in una serie di studi successivi: Il viaggio e la dimora. Tra metafora e realtà e Amore. Itinerari di un’idea. Lo sfondo socio-politico di queste tematiche emerge invece in Individualismo e comunità. Moderno, postmoderno e oltre. La produzione di Semerari appare nel complesso varia e fornita di una solida capacità argomentativa. In conderazione della produzione scientifica e del curriculum vitae presentato Semerari pare idoneo a soddisfare i criteri previsti dal bando di concorso per la procedura valutativa. Giudizio individuale del Prof. Giuseppe Cantillo Laureato in Filosofia nel 1975-76 presso l’Università degli Studi di Bari. E’ stato Assistente incaricato di Filosofia del diritto nel ’79-80. Dall’a.a.1980-81 all’a.a. 2001-02 è stato Ricercatore nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Bari. In questo periodo ha svolto un’intensa e continua attività didattica, collaborando con esercitazioni e seminari all’attività didattica delle cattedre di Filosofia Morale e di Filosofia del diritto. Ha tenuto per affidamento l’insegnamento di Storia della Filosofia Morale dall’a.a.1993-94 all’a.a. 2001-02. Conseguita l’idoneità a Professore Associato dall’a.a.2002-03 è stato chiamato a ricoprire la cattedra di Storia della Filosofia Morale. Gli studi del prof. Semerari si sono rivolti in una prima fase ai problemi della genesi, della funzione e della diffusione delle ideologie all’interno dei sistemi storico-sociali (punti di riferimento sono stati autori come Althusser, Barthes, 29 30 Baudrillard, Perelman). In questo quadro particolare rilievo ha assunto la riflessione sulla nuova retorica di Perelman soprattutto al fine di delineare un nuovo concetto di ragione legato alle dimensioni della storicità e della prassi. Tra gli scritti di questo periodo vanno segnalati Ragione argomentativa e dominio.Sulla nuova retorica di Ch. Perelman (1976-77), Perelman e la filosofia moderna (1978), Politica della nuova reorica (1980). Successivamente le ricerche del prof. Semerari hanno riguardato sempre più direttamente e tematicamente i problemi della morale sia sotto il profilo teoretico che sotto quello storiografico. Ne è scaturita una costante ed ampia produzione scientifica, tutta rientrante nel settore disciplinare della presente valutazione comparativa, che ha investito sia la storia del pensiero morale moderno e contemporaneo, sia temi e problemi specifici dell’esperienza morale e della riflessione antropologica. In questa articolata linea di ricerca si inseriscono, oltre a numerosi saggi, il volume del 1992 Potenza come diritto. Hobbes Locke Pascal; quello del 1993 La fine della virtù. Gracián, La Rochefoucauld La Bruyère; quello, ancora del 1993, su Nietzsche; nonché la cura del volume collettivo Amore. Itinerari di un’idea del 1996. Molto significativa appare la delineazione della posizione di Pascal nel volume del ’92, nella sua di versificazione da quella hobbesiana e lockiana, in quanto mette in rilievo la convinzione pascaliana della non correttezza della identificazione tra giustizia e forza. In La fine della virtù Semerari fa vedere come nelle pagine dei tre pensatori trattati si venga configurando una immagine dell’uomo che pur nella consapevolezza della finitezza delle sue possibilità possiede nella ragione e nella volontà gli organi per fronteggiare i pericoli e le difficoltà difronte a cui si trova. Nel secondo volume dedicato a Nietzsche nel 2000 (11 predone, il barbaro, il giardiniere. Il tema dell’altro in Nietzsche ) Semerari in modo originale affronta il tema dell’alterità, individuando tre forme principali della relazione di alterità: la relazione di appropriazione; la relazione di crudeltà; la relazione di cura - una relazione, questa, che riguarda, essenzialmente, il futuro, ben diversa da quello prevalentemente crudele della storia passata, su cui in modo particolare, anche dal punto di vista teorico, richiama l’attenzione Semerari. Il tema dell’individualismo moderno (già affrontato in precedenti lavori) e dell’individualismo postmoderno costituisce l’oggetto del volume Individualismo e comunità. Moderno, postmoderno e oltre (2005), in cui Semerari prende in esame alcune elaborazioni teoriche, che, nel tempo stesso della postmodernità, vanno nella direzione di un superamento dell’individualismo estremo tipico di questa età. La costante ed intensa attività didattica e l’ampia produzione scientifica di Furio Semerari si presentano pienamente congruenti con le discipline afferenti al settore in cui è compresa la presente valutazione comparativa. I numerosi e impegnativi scritti di Semerari si fanno apprezzare per la ricchezza di informazione, per il rigore metodologico, per l’originalità delle proposte ermeneutiche e teoriche. Il candidato Semerari, quindi, appare degno della massima considerazione nella presente valutazione comparativa. 30 31 Giudizio espresso dal Prof. Giannino Di Tommaso Furio Semerari è attualmente Professore associato alla Cattedra di Storia della filosofia morale della Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Bari. Ha svolto una lunga e ricca attività didattica e affrontato temi rientranti nell’ambito della filosofia morale. Quanto agli argomenti della ricerca, si è occupato di vari Autori, tra cui Perelman, Hobbes, Nietzsche, Locke, Pascal, La Rochefoucault, La Bruyère e di tematiche che testimoniano di un sempre vivo interesse per i problemi della filosofia morale sia sotto il profilo teoretico sia sotto quello storiografico. Prendendo le mosse dai temi di filosofia pratica presenti nel pensiero di Perelman, Semerari si è quindi rivolto a un’indagine sui momenti significativi della riflessione morale e antropologica in epoca moderna e contemporanea. Si segnalano in modo particolare i volumi e i saggi dedicati al pensiero di Nietzsche: Il gioco dei limiti. L’idea di esistenza in Nietzsche (1993), Il predone, il barbaro, il giardiniere. Il tema dell’altro in Nietzsche (2000), che per il rigore delle analisi e l’acume interpretativo documentano piena padronanza metodologica e serietà scientifica. L’attività didattica e la produzione scientifica del candidato, entrambe ricadenti all’interno del settore scientifico disciplinare della Filosofia morale, la continuità nel tempo del lavoro di ricerca, la collocazione editoriale adeguata delle pubblicazioni sono altrettanti elementi che sostanziano un giudizio sicuramente positivo e fanno considerare il candidato pienamente degno di essere segnalato nella valutazione comparativa cui partecipa. Giudizio espresso dal Prof. Mario Manfredi Professore associato di Storia della filosofia morale nell’Università di Bari, dove ha svolto a partire dal 1976 una ininterrotta attività didattica e scientifica. Oltre che di numerosi saggi, il candidato è autore dei seguenti volumi: Potenza come diritto. Hobbes Locke Pascal; La fine della virtù. Gracian La Rochefoucauld La Bruyère; Il gioco dei limiti. L’idea di esistenza in Nietzsche; Il predone, il barbaro, il giardiniere. Il tema dell’altro in Nietzsche; Relazioni morali; Individualismo e comunità. Moderno, postmoderno e oltre. Ha curato l’edizione italiana dell’opera di Perelman e Olbrechts-Tyteca, Retorica e filosofia. Ha promosso, curato e introdotto i volumi Il viaggio e la dimora. Tra metafora e realtà; Amore. Itinerari di un’idea, nei quali compaiono altresì suoi contributi. Oggetti della ricerca del Semerari sono: la genesi e la funzione delle ideologie; alcuni momenti fortemente significativi della riflessione etica e antropologica dell’età moderna, con una speciale attenzione alla teoria dei diritti e al tema della virtù; il pensiero dei moralisti del ‘600; il pensiero di Nietzsche, con particolare riferimento al tema dei limiti e a quello della relazione di alterità; i problemi dell’etica postmoderna. La produzione del candidato appare assai varia, equilibrata tra interessi storiografici e teorici, sempre molto ben documentata e argomentata; i suoi lavori si collocano senz’altro ad un livello di eccellenza per l’ampiezza e la rilevanza dei temi affrontati e 31 32 per l’originalità degli apporti nel settore di riferimento. Pertanto, la posizione del Semerari è da considerare di assoluto rilievo ai fini della presente valutazione comparativa. Giudizio collegiale: Il candidato ha svolto una pluridecennale attività didattica nell’Università di Bari come esercitatore (1976-1978), assistente incaricato (1979-80) e ricercatore di Filosofia del diritto e Storia della filosofia morale (1980-1993 e 1998-2001), incaricato di insegnamento ufficiale di Storia della filosofia morale (1993-2002), professore associato di Storia della filosofia morale. Le sue prime ricerche hanno per oggetto la genesi, funzione e diffusione degli apparati ideologici e, in questo contesto, il rilievo assunto dalla ‘nuova retorica’ di Perelman. Rientrano in questa fase numerosi saggi (molti dei quali confluiti nel volume Relazioni morali) e l’edizione italiana dell’opera di Perelman e Olbrechts-Tyteca, Retorica e filosofia. La ricerca si è poi volta a momenti altamente significativi dello sviluppo della riflessione morale e antropologica in età moderna. Nel volume Potenza come diritto si mette in luce il ruolo giocato dal dispiegamento della potenza soggettiva nella concezione hobbesiana e lockiana dei diritti soggettivi. Analogamente, l’altro volume dedicato al ‘600, La fine della virtù. Gracian La Rochefoucauld La Bruyère, indica, al di là delle virtù morali, il fondamentale egoismo dell’uomo, che si serve delle virtù per perseguire i propri fondamentali obiettivi. Il candidato ripropone criticamente una tradizione di pensiero spesso trascurata dalle analisi filosofico-morali contemporanee. In due volumi su Nietzsche, il candidato presenta un’indagine sistematica del concetto di limite nella molteplicità dei suoi significati (Il gioco dei limiti. L’idea di esistenza in Nietzsche), e una ricognizione del tema dell’alterità (Il predone, il barbaro, il giardiniere. Il tema dell’altro in Nietzsche). Sulle forme dell’alterità e sulle relazioni di amore come cura vertono i due volumi collettivi curati dal candidato: Il viaggio e la dimora. Tra metafora e realtà e Amore. Itinerari di un’idea. Il volume Individualismo e comunità. Moderno, postmoderno e oltre entra nel vivo dell’attuale dibattito etico: da segnalare l’identificazione di tendenze (come l’economia solidale e l’etica animalista) che, marginalmente presenti nell’età postmoderna, prefigurano qualcosa di oltre rispetto ad essa. L’attività scientifica e didattica del candidato è del tutto congruente con le discipline del settore relativo alla presente procedura. La Commissione apprezza il rigore metodologico che caratterizza la produzione scientifica del candidato – che è sempre ben documentata e filologicamente corretta – nonché l’ampia competenza storiografica che sorregge l’impianto teorico-critico dei suoi lavori. I risultati da lui conseguiti appaiono eccellenti e si configurano come un apporto originale al campo di studi in cui ricadono. La sua attività scientifica si è svolta secondo una linea di continuità temporale attraverso successivi approfondimenti e nuovi indirizzi di ricerca. I risultati di tale attività sono apparsi in prestigiose riviste del settore, in volumi monografici, in 32 33 volumi collettivi dal candidato promossi e curati, in relazioni e comunicazioni a convegni nazionali e internazionali. Per queste ragioni il candidato è da porre in speciale risalto ai fini di questa valutazione comparativa. 33 34 ALLEGATO al Verbale N. 2 ALL. 9 Candidato Prof. Stefano Semplici La Commissione verifica la corrispondenza dei titoli e delle pubblicazioni presentate dal candidato con quelli indicati negli elenchi allegati alla domanda di partecipazione Profilo: Laureato in Filosofia nel 1983, dal 1986 è stato tecnico laureato presso la cattedra di Filosofia morale della Facoltà di lettere e filosofia di Roma Tor Vergata. Poi è stato Ricercatore (confermato dal 2000) sempre nella stessa Facoltà, svolgendo con continuità una intensa attività didattica (esercitazioni e seminari). Nell’a.a. 2000-01 ha tenuto per affidamento il corso di Filosofia della religione , mentre dal 2001-02 è stato inquadrato come Professore Associato sulla di Etica sociale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma Tor Vergata. Dal 2004 fa parte del collegio dei docenti del Dottorato in filosofia politica della “Luiss-Guido Carli” . E' membro della "Internationale Hegel-Vereinigung" e del Comitato scientifico della Fondazione "Centro studi filosofici di Gallarate". La sua produzione scientifica con una impostazione prevalentemente teoretica si è rivolta all’analisi di problematiche filosofico-religiose nell’ambito dall’illuminismo, dell’idealismo tedesco e del nichilismo contemporaneo. Giudizi individuali: Giudizio espresso dal Prof. Nadia Boccara Il candidato è professore associato alla Cattedra di Etica sociale presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Ha svolto affrontato temi riguardanti il pensiero classico tedesco e in particolare il pensiero religioso di Hegel, con un’attenzione specifica alla filosofia contemporanea. Tra i suoi lavori più rilevanti ricordiamo: Socrate e Gesù. Hegel dall’ideale della grecità al problema dell’Uomo-Dio (1987) e Dalla teodicea al male radicale (1990), Il soggetto dell’ironia (2001). Il taglio ermeneutico della produzione scientifica del candidato una pertinenza solo marginale al settore di filosofia morale. Si valutano positivamente, tuttavia, l’attività didattica svolta dal candidato, la continuità e la qualità dei suoi lavori. 34 35 Giudizio espresso dal Prof. Rossella Bonito Oliva Stefano Semplici è professore associato di Etica sociale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma Tor Vergata dal 2001. I suoi interessi si sono concentrati in primo luogo sulla filosofia dell'Idealismo tedesco, con particolare riferimento a Hegel, di cui ha ricostruito la genesi con particolare attenzione a temi di natura religiosa ed etica. I suoi primi lavori sono stati dedicati a Weischedel con la monografia del 1984, Un filosofo "all'ombra del nichilismo". W.Weischedel. Su Kant e sul dibattito settecentesco intorno alla teodicea è focalizzato il volume Dalla teodicea al male radicale. Kant e la dottrina illuminista della "giustizia di Dio", 1990. Ha successivamente coniugato le sue competenze hegeliane con momenti del dibattito contemparaneo. Da iscrivere a questa fase della riflessione di Semplici sono Socrate e Gesù. Hegel dall'ideale della grecità al problema dell'Uomo-Dio, del 1987 e La logica e il tempo. Il "nuovo pensiero" e Hegel, del 1992. Nella più recente monografia, Il soggetto dell'ironia (2002) ricostruisce con rigore storiografico e acutezza interpretativa la genesi del concetto moderno di ironia. Le sue attuali ricerche sono particolarmente attente alle questioni di etica applicata, di etica pubblica e di comunicazione interculturale. Gli esiti del lavoro di Semplici sono da considerarsi sicuramente di rilievo anche in vista di un'ulteriore e più definita configurazione di interessi etici. Giudizio individuale del Prof. Giuseppe Cantillo Laureato in Filosofia nel 1983, ha frequentato il Corso di perfezionamento in Filosofia presso l’Università di Roma La Sapienza. Dal 1986 è stato tecnico laureato presso la cattedra di Filosofia morale della Facoltà di Lettere e filosofia di Roma Tor Vergata, divenendo successivamente Ricercatore. Dal 2001 è Professore Associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata nel settore disciplinare di Filosofia Morale e ricopre la cattedra di Etica sociale. La ricerca del prof. Semplici si è orientata lungo due direzioni principali: la filosofia classica tedesca da Kant a Hegel, specialmente sul versante della filosofia della religione, e le problematiche del nichilismo contemporaneo. Più recentemente si è aperta una nuova linea di ricerca riguardante il territorio delle etiche applicate. Tra le sue numerose pubblicazioni vanno ricordate e segnalate ai fini della presente valutazione comparativa: Dalla teodicea al male radicale. Kant e la dottrina illuministica della “giustizia di Dio” (1990), che pone al centro della intepretazione il nesso tra libertà e male radicale nel senso di una antropo-dicea, e Un filosofo all’ombra del nichilismo. V. Weischedel(1984), che presenta in modo accurato le posizioni di un filosofo e teologo molto interessante e inquietante qual è Weischedel. Dall’esame del curriculum e delle pubblicazioni di Stefano Semplici appare che si tratta indubbiamente di uno studioso molto ben dotato dal punto di vista metodologico e delle capacità ermeneutiche, avviato a conseguire una piena maturità scientifica. 35 36 Tuttavia la sua produzione scientifica al momento appare ancora non sufficientemente concentrata nell’ambito delle discipline del raggruppamento morale, come mostrano sia gli studi prevalentemente di filosofia della religione con una forte connotazione teoretica, sia anche l’ultimo libro Il soggetto e l’ironia che si iscrive più nettamente nell’ambito delle ricerche di filosofia teoretica. Giudizio espresso dal Prof. Giannino Di Tommaso Stefano Semplici è professore associato alla Cattedra di Etica sociale presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Ha svolto negli anni un’intensa attività didattica, affrontando temi impegnativi, che hanno riguardato il pensiero classico tedesco e la filosofia contemporanea. L’attività scientifica si è concentrata sui medesimi argomenti, fornendo contributi rilevanti in tema di etica pubblica e applicata e di bioetica. Tra i suoi lavori si segnalano i volumi Socrate e Gesù. Hegel dall’ideale della grecità al problema dell’Uomo-Dio (1987) e Dalla teodicea al male radicale (1990), Il soggetto dell’ironia (2001), dai quali traspaiono ampiezza dei riferimenti culturali e sicurezza metodologica. Il taglio teoretico che si riscontra in buona parte della produzione scientifica del candidato indicano una maggiore pertinenza dei suoi lavori al settore di filosofia teoretica. Si apprezzano, tuttavia, l’attività didattica svolta dal candidato, la continuità e la qualità dei suoi lavori, che hanno peraltro trovato rilevante collocazione editoriale. Giudizio espresso dal prof. Mario Manfredi È stato ricercatore ed è, dall’anno accademico 2001-’02, professore associato di Etica sociale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Tor Vergata di Roma. Al centro della ricerca di Semplici sono la filosofia classica tedesca, il nichilismo, alcune tendenze del pensiero contemporaneo, problemi di etica applicata, il tema dell’ironia. Il senso di queste ricerche è espresso in alcuni volumi: Un filosofo “all’ombra del nichilismo”. W. Weischedel; Socrate e Gesù. Hegel dall’ideale della grecità al problema dell’Uomo-Dio; Dalla teodicea al male radicale; La logica e il tempo. Il “nuovo pensiero” e Hegel; Il soggetto dell’ironia, e in un gran numero di saggi, interventi, note, recensioni, che testimoniano una notevole latitudine di interessi e una grande vivacità intellettuale. Il candidato dimostra competenza sia quando studia autori classici sia quando affronta grossi nodi teorici. Nella sua ricerca l’interesse storico e quello teoretico sembrano prevalere, almeno sino ad ora, sulla dimensione filosofico-morale. Giudizio collegiale: 36 37 Prima tecnico laureato e poi Ricercatore, dal 2001 è Professore Associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata nel settore disciplinare di Filosofia Morale e ricopre la cattedra di Etica sociale. La ricerca del prof. Semplici si è orientata lungo due direzioni principali: la filosofia classica tedesca da Kant a Hegel, specialmente sul versante della filosofia della religione, e le problematiche del nichilismo contemporaneo. Tra le sue numerose pubblicazioni vanno ricordate e segnalate ai fini della presente valutazione comparativa: Dalla teodicea al male radicale. Kant e la dottrina illuministica della “giustizia di Dio”(1990), Un filosofo all’ombra del nichilismo. W. Weischedel (1984), Socrate e Gesù. Hegel dall’ideale della grecità al problema dell’Uomo-Dio (1987), dai quali traspaiono ampiezza dei riferimenti culturali e sicurezza metodologica. Meritano un forte apprezzamento l’attività didattica svolta dal candidato e la continuità e la qualità dei suoi lavori scientifici, che hanno trovato una rilevante collocazione editoriale. Il taglio teoretico che si riscontra in buona parte della produzione scientifica del candidato indicano una maggiore pertinenza dei sui lavori al settore di filosofia teoretica, come mostrano sia gli studi prevalentemente di filosofia della religione, sia l’ultimo libro Il soggetto e l’ironia che si iscrive più nettamente nell’ambito delle ricerche di filosofia teoretica. 37