Raffaele Bendandi Biografia: Raffale Bendandi nacque a Faenza (Ravenna) il 17 ottobre 1893 da una famiglia delle modeste condizioni economiche. Scolasticamente, si fermò al titolo di quinta elementare e si specializzò successivamente in disegno tecnico, imparò il mestiere di falegname dal padre, studiò da autodidatta geologica, sismologia e astronomia. A soli 13 anni, cominciò le prime osservazioni attraverso il telescopio. A soli 22 anni, allesti' un'osservatorio Astro-Geodinamico e un laboratorio artigianale dove costruiva i suoi sismografici. Dopo aver studiato il principio del fenomeno mareale e aver analizzato i terremoti del passato si cimentò nei primi esperimenti. Nel 1919 intuì che la crosta terrestre subisce effetti mareali in funzione di precise posizioni orbitali del Sole e della Luna. Nel 1920 formulò la teoria sismogenica che gli permetteva di interpretare e prevedere fenomeni geofisici. Nel mare dell’ostracismo scientifico italiano ci furono alcune eccezioni, come ad esempio padre Guido Alfani (1876-1940) che difese l’opera del Bendandi. Ciononostante nel 1928 la Società Sismologica Italiana con referendum interno ai membri introdusse nello statuto un articolo che permettesse l’espulsione del socio Bendandi «reo di perseguire ricerche scientifiche in aperto contrasto con quelle ufficali». Nel 1931 pubblicò a proprie spese il libro dal titolo Un principio fondamentale dell’universo - Vol I dedicato allo studio del Sole Il libro ebbe scarso successo e indusse l’autore a non pubblicare il secondo libro sulle stelle variabili. Durante la visita una frase della prefazione del primo libro riportata su poster -La certezza di porre una pietra miliare sulla via dell’Umana Conoscenza – a gloria d’Italia, a beneficio dell’umanità – fu quel raggio di luce divina che, fugando ogni tenebra di sconforto sempre mi rianimò e sorresse nel lungo e faticoso cammino della ricerca , nel quale solo incoraggiamento mi fu l’avversità di uomini e cose.- Raffaele Bendandi Questa frase spiega in sintesi i motivi che portano l’autore a scrivere quest’opera e danno una idea del risentimento che l’autore provava per essere stato spesso ostacolato dagli studiosi ufficiali. Questa frase spiega in sintesi i motivi che portano l’autore a scrivere quest’opera e danno una idea del risentimento che l’autore provava per essere stato spesso ostacolato dagli studiosi ufficiali. Raffaele Bendandi