UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI
VALUTAZIONE COMPARATIVA A UN POSTO DI PROFESSORE
UNIVERSITARIO DI PRIMA FASCIA PRESSO LA FACOLTA’ DI LETTERE E
FILOSOFIA – SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE M-FIL/03 (FILOSOFIA
MORALE) — BANDITO CON D.R. N. 13660 DEL 30/12/2004, IL CUI AVVISO
E’ STATO PUBBLICATO NELLA G.U. DELLA REPUBBLICA — IV SERIE
SPECIALE “CONCORSI ED ESAMI” N. 4 DEL 14/01/2005 (II TORNATA 2005).
RIUNIONE INTEGRATIVA
Il giorno 13 marzo 2006 alle ore 8.30, presso lo studio della Cattedra di
Filosofia Morale - Dipartimento di Scienze Filosofiche - Palazzo Ateneo, si è riunita
la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa citata in
epigrafe, nominata con decreto rettorale n. 10671 del 27/10/2005, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica - IV Serie Speciale “Concorsi ed Esami” n. 91
del 18/11/2005, per procedere alla valutazione comparativa dei candidati, ai fini della
formulazione della dichiarazione degli idonei. La Commissione si è riunita in
ottemperanza al disposto del D.R. n. 2206 del 6 marzo 2006, con cui sono stati
rinviati gli atti relativi alla procedura comparativa in oggetto.
Risultano presenti i seguenti commissari:
- Prof. Giuseppe Cantillo - Presidente
- Prof. Nadia Boccara
- Prof. Rossella Bonito Oliva - Segretario
- Prof. Giannino Di Tommaso
- Prof. Mario Manfredi
La Commissione prende atto del Decreto Rettorale n. 2206 in data 6/3/2006 e
della richiesta in esso contenuta (All.1). Al tempo stesso ribadisce di avere già
formulato nella Relazione finale la dichiarazione di idoneità dei candidati Miano
Francesco e Semerari Furio, sulla base dei giudizi individuali e collegiali espressi. In
ottemperanza alla richiesta del D.R. sopra citato, la Commissione procede ad
un’attenta rilettura dei giudizi individuali e collegiali dei singoli candidati espressi
nella riunione del 17 febbraio 2006 e presi in considerazione ai fini della valutazione
comparativa finale nella riunione del 18 febbraio 2006. Procede quindi a una puntuale
valutazione comparativa dei candidati sulla base degli stessi giudizi individuali e
collegiali, rilevando che i candidati Miano Francesco e Semerari Furio, per il
complessivo giudizio sui titoli, sull’attività didattica e sulla produzione scientifica,
risultano in una posizione di assoluta e inequivocabile superiorità rispetto a tutti gli
altri candidati per la maggiore congruità della produzione scientifica al settore
disciplinare in oggetto, per la maggiore originalità dei risultati conseguiti, per la
maggiore maturità scientifica e didattica. Si allegano i giudizi collegiali di tutti i
candidati. (All. 2).
La Commissione procede alla votazione, in forma palese e contestuale, nel
modo di seguito riportato:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Prof. Accarino Bruno voti favorevoli n. 0.
Prof. Coppolino Santo Giuseppe voti favorevoli n. 0.
Prof. De Franco Raffaella, voti favorevoli n. 0.
Prof. Miano Francesco voti favorevoli n. 5
Prof. Pansera Maria Teresa voti favorevoli n.0
Prof. Semerari Furio voti favorevoli n. 5
La Commissione, quindi, all’unanimità dichiara idonei i seguenti candidati
elencati in ordine alfabetico:
1) Prof. Miano Francesco nato a Pomigliano d’Arco il 10-12-1960
2) Prof. Semerari Furio nato a Bari il 30 -10-1952
La seduta è tolta alle ore 12.
Letto, approvato e sottoscritto.
- Prof. Giuseppe Cantillo - Presidente
- Prof. Nadia Boccara
- Prof. Rossella Bonito Oliva - Segretario
- Prof. Giannino Di Tommaso
- Prof. Mario Manfredi
VALUTAZIONE COMPARATIVA A UN POSTO DI PROFESSORE
UNIVERSITARIO DI PRIMA FASCIA PRESSO LA FACOLTA’ DI LETTERE E
FILOSOFIA – SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE M-FIL/03 (FILOSOFIA
MORALE) — BANDITO CON D.R. N. 13660 DEL 30/12/2004, IL CUI AVVISO
E’ STATO PUBBLICATO NELLA G.U. DELLA REPUBBLICA — IV SERIE
SPECIALE “CONCORSI ED ESAMI” N. 4 DEL 14/01/2005 (II TORNATA 2005).
RIUNIONE INTEGRATIVA
Allegato n. 2
Candidato Prof. Bruno Accarino
Giudizio collegiale:
Prima come assegnista e poi come ricercatore nell’Università di Firenze il candidato ha svolto un
costante lavoro didattico nell’ambito degli insegnamenti di Storia delle dottrine politiche, Filosofia
politica, Storia della filosofia morale, Filosofia della storia, tenendo seminari e esercitazioni sul
pensiero politico, etico e filosofico-antropologico moderno e specialmente novecentesco. Sempre
nell’Università di Firenze ha insegnato Storia della filosofia morale nell’anno acc. 1992-93, e dal
1993-94 Storia delle dottrine politiche. Dal novembre del 2001 è Professore associato di Etica
sociale. Il suo impegno didattico e i suoi interessi di ricerca si sono rivolti prevalentemente a temi
di filosofia politica e alle connessioni tra etica e politica, a partire dall’iniziale volume su Simmel:
La democrazia insicura. Etica e politica in Georg Simmel.(1983). I volumi successivi (Mercanti ed
eroi. La crisi del contrattualismo tra Weber e Luhmann (Liguori, Napoli 1986); La ragione
insufficiente. Al confine tra autorità e razionalità (Manifestolibri, Roma 1995); Lacune: Linguaggi
filosofici e politici (Manifestolibri, Roma 1998), Rappresentanza (Il Mulino, Bologna 1999)
confermano questo orientamento. Anche i restanti lavori (saggi, articoli, recensioni) dedicati a
Habermas, Kant, Weber e Blumenberg sviluppano tematiche di carattere sociologico e politico, o
che si collocano al limite tra filosofia politica, filosofia morale e antropologia e, pur essendo
scientificamente certamente apprezzabili e rilevanti, rientrano tuttavia, con maggiore pertinenza
nell'ambito del settore scientifico-disciplinare attinente alla filosofia politica.
Candidato Prof. Santo Giuseppe Coppolino
Giudizio collegiale:
Santo Giuseppe Coppolino, Professore associato di Storia della filosofia contemporanea presso la
Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Messina, ha svolto una lunga e ricca attività didattica
e presenta un’ampia e continua produzione scientifica che si rivolge a temi e problemi
prevalentemente attinenti alla storia della filosofia moderna e contemporanea. Tra le sue principali
pubblicazioni si segnalano i volumi Estetica ed ermeneutica di Luigi Pareyson (1976), La scuola
crociata (1977), Temi e problemi della cultura filosofica del Novecento (1992); Dopo Croce
(1993); Esperienza e metafisica in Whitethead (1996); Saggi su Loewith (1999). Più attinente al
settore disciplinare della presente valutazione comparativa è il volume del 1981 Ragione storica e
pensiero contemporaneo.La vasta produzione scientifica del candidato, dalla quale emergono
indubbie e apprezzate capacità critiche e maturità metodologica, riguarda solo parzialmente le
tematiche ricomprese nell’ambito della Filosofia morale e troverebbero piuttosto una loro più
pertinente collocazione nel settore scientifico disciplinare della storia della filosofia.
Candidato Prof. Raffaella De Franco
Giudizio collegiale:
Assistente ordinaria di Filosofia morale dal 1973 nella Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Bari, è stata, nella stessa Facoltà, supplente di Filosofia morale (1979-’80),
affidataria dell’insegnamento di Bioetica (2000-’01, 2001-’02), ed è professore associato di
Bioetica dal 1-11-2002. È stata docente nei Corsi di perfezionamento di Epistemologia
informatica e Didattica della filosofia; è docente nel Master per operatori sociopedagogici e
giudiziari dell’Università Cattolica di Milano. Ha conseguito la specializzazione in
Criminologia clinica e psichiatria forense presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università di Bari. Collabora, a livello didattico e scientifico, con il Seminario di Storia
della scienza dell’Università di Bari. L’attività scientifica della candidata si è svolta in una
prima fase (1969-1975) su temi ricadenti prevalentemente in uno spazio di confine tra
fenomenologia e psicopatologia Documenti di questa fase di ricerca sono alcune note e saggi
brevi sul suicidio, sulla scelta, sulla devianza, sulla morte. Uno scritto su Idee II di Husserl (di
carattere teoretico) e la nota Sull’etica situazionistica. La seconda fase dell’attività didattica e
della produzione scientifica di De Franco copre il periodo che va all’incirca dalla fine degli
anni novanta a oggi. Questa fase si apre con il volume antologico Bioetica e tolleranza, che
presenta scritti di bioeticisti americani, tradotti e introdotti dalla candidata; si tratta di un
utile contributo alla conoscenza di aspetti cruciali della bioetica. Il volume In nome di
Ippocrate. Dall’”olocausto medico” nazista all’etica della sperimentazione contemporanea
(2001) è senz’altro il lavoro più impegnativo della candidata. Il libro prende le mosse dallo
“scenario etico” dischiuso dal processo di Norimberga, per affrontare il tema sottostante del
rapporto tra sperimentazione e violazione dei parametri morali nella ricerca biomedica.
Sostengono il lavoro una vastissima documentazione e un costante intreccio tra ricostruzione
storica e discussione teorica. Da segnalare anche i due successivi scritti Per un’etica della
diagnosi, 2001 (su etica e medicina) e Obiezione di scienza. La bioetica e le sfide dell’incertezza
scientifica (2005) che, in un breve testo introduttivo, discute il problema della relazione tra
epistemologia e scelte normative, riportando in una lunga appendice una serie di documenti di
istituzioni europee e italiane.
La produzione scientifica di De Franco denota, specialmente nella seconda fase, una notevole
competenza e una matura consapevolezza dei temi e problemi della bioetica, con proposte non prive
di originalità. Al momento risultano tematicamente poco affrontate le problematiche più generali
della filosofia morale e della storia del pensiero morale.
Candidato Prof. Francesco Miano
Giudizio collegiale
Titolare dell’insegnamento di Filosofia e Storia nei Licei dal 1987, dottore di ricerca nel 1989,
nell’a.a. 1995/1996 presso la Facoltà Teologica dell’Italia meridionale di Napoli (sezione San
Tommaso) ha tenuto il corso di Antropologia filosofica. Dal 1996 Ricercatore nella Facoltà di
Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, ha svolto esercitazioni e
seminari presso la cattedra di Filosofia della Storia. Dal 2001 è Professore Associato di Storia della
storiografia filosofica nella stessa Facoltà e dall’a.a. 2003-2004 ha anche l’insegnamento di
Bioetica. Dal 2002 insegna Bioetica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli
Studi “L’Orientale” di Napoli.
Dopo i primi scritti sull’etica e la psicologia in Merleu-Ponty, il candidato ha approfondito la
prospettiva etico-esistenziale e personalistica della filosofia jaspersiana in numerosi saggipubblicati
tra il 1989 e il 1993, anno in cui ha pubblicato il volume Etica e storia nel pensiero di Karl Jaspers,
in cui con solida documentazione filologica e originale impianto argomentativi ha sostenuto la tesi
che l’etica costituisce una dimensione fondamentale della filosofia dell’esistenza, che è tutta
attraversata da una profonda tensione morale. Successivamente al libro del 1993 vanno ricordati i
numerosi saggi dedicati all’approfondimento del tema della cifra ,della concezione etico-politica,
della storia della filosofia e soprattutto va segnalato il volume del 1999 Appropriazione e
dialogo. La storia della filosofia in Karl Jaspers , in cui Miano svolge un’acuta e originale
riflessione sulla storicità dell’esistenza e la storicità del filosofare, densa di implicazioni etiche.
Un’ulteriore linea di ricerca è costituita dalla riflessione teorica e storica sull’antropologia filosofica
e sull’etica novecentesche. Risultati interessanti di queste ricerche svolte tra il 1997 e il 2003 sono
stati una serie di saggi tra cui si segnalano quelli dedicati al pensiero morale e religioso di Martin
Buber e al concetto di responsabilità. La testimonianza più significativa della più recente riflessione
filosofico-antropologica ed etica è costituita dal volume del 2003 Dimensioni del soggetto. Alterità,
relazionalità, trascendenza in cui si manifesta un originale impianto teorico. La produzione
scientifica del candidato rivela una piena congruità con l’ambito disciplinare della presente
valutazione comparativa e si fa apprezzare per la sicura impostazione metodologica, per la solida
preparazione storiografica, per l’originale intenzionalità teorica ed ermeneutica. Il lavoro di ricerca
è caratterizzato da una considerevole continuità e i risultati delle ricerche, che recano un originale
contributo all’avanzamento degli studi di filosofia morale, hanno trovato oggettivazione in sedi
editoriali scientificamente rilevanti. Per la conseguita maturità scientifica e per la costante e
intensa attività didattica Francesco Miano è da prendere nella massima considerazione ai fini della
presente valutazione comparativa.
Candidato Prof. Maria Teresa Pansera
Giudizio collegiale:
Maria Teresa Pansera è professore associato per il settore scientifico-disciplinare M-FIL/03 presso
la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Roma Tre. Nel suo curriculum fa riferimento allo
svolgimento di una ricca e intensa attività didattica e scientifica. In riferimento a quest’ultima viene
riportata la partecipazione a una numerosa serie di attività e progetti di ricerca e elencata una nutrita
lista di pubblicazioni. La mancata disponibilità dei documenti, dei titoli e delle pubblicazioni non
consente di procedere alla valutazione dei lavori scientifici della candidata.
Candidato Prof. Furio Semerari
Giudizio collegiale:
Il candidato ha svolto una pluridecennale attività didattica nell’Università di Bari come
esercitatore (1976-1978), assistente incaricato (1979-80) e ricercatore di Filosofia del diritto e
Storia della filosofia morale (1980-1993 e 1998-2001), incaricato di insegnamento ufficiale di
Storia della filosofia morale (1993-2002), professore associato di Storia della filosofia morale.
Le sue prime ricerche hanno per oggetto la genesi, funzione e diffusione degli apparati
ideologici e, in questo contesto, il rilievo assunto dalla ‘nuova retorica’ di Perelman.
Rientrano in questa fase numerosi saggi (molti dei quali confluiti nel volume Relazioni morali)
e l’edizione italiana dell’opera di Perelman e Olbrechts-Tyteca, Retorica e filosofia. La ricerca
si è poi volta a momenti altamente significativi dello sviluppo della riflessione morale e
antropologica in età moderna. Nel volume Potenza come diritto si mette in luce il ruolo giocato
dal dispiegamento della potenza soggettiva nella concezione hobbesiana e lockiana dei diritti
soggettivi. Analogamente, l’altro volume dedicato al ‘600, La fine della virtù. Gracian La
Rochefoucauld La Bruyère, indica, al di là delle virtù morali, il fondamentale egoismo
dell’uomo, che si serve delle virtù per perseguire i propri fondamentali obiettivi. Il candidato
ripropone criticamente una tradizione di pensiero spesso trascurata dalle analisi filosoficomorali contemporanee. In due volumi su Nietzsche, il candidato presenta un’indagine
sistematica del concetto di limite nella molteplicità dei suoi significati (Il gioco dei limiti. L’idea
di esistenza in Nietzsche), e una ricognizione del tema dell’alterità (Il predone, il barbaro, il
giardiniere. Il tema dell’altro in Nietzsche). Sulle forme dell’alterità e sulle relazioni di amore
come cura vertono i due volumi collettivi curati dal candidato: Il viaggio e la dimora. Tra
metafora e realtà e Amore. Itinerari di un’idea. Il volume Individualismo e comunità. Moderno,
postmoderno e oltre entra nel vivo dell’attuale dibattito etico: da segnalare l’identificazione di
tendenze (come l’economia solidale e l’etica animalista) che, marginalmente presenti nell’età
postmoderna, prefigurano qualcosa di oltre rispetto ad essa.
L’attività scientifica e didattica del candidato è del tutto congruente con le discipline del settore
relativo alla presente procedura. La Commissione apprezza il rigore metodologico che caratterizza
la produzione scientifica del candidato – che è sempre ben documentata e filologicamente corretta –
nonché l’ampia competenza storiografica che sorregge l’impianto teorico-critico dei suoi lavori. I
risultati da lui conseguiti appaiono eccellenti e si configurano come un apporto originale al campo
di studi in cui ricadono. La sua attività scientifica si è svolta secondo una linea di continuità
temporale attraverso successivi approfondimenti e nuovi indirizzi di ricerca. I risultati di tale attività
sono apparsi in prestigiose riviste del settore, in volumi monografici, in volumi collettivi dal
candidato promossi e curati, in relazioni e comunicazioni a convegni nazionali e internazionali. Per
queste ragioni il candidato è da porre in speciale risalto ai fini di questa valutazione comparativa.
Candidato Prof. Stefano Semplici
Giudizio collegiale:
Prima tecnico laureato e poi Ricercatore, dal 2001 è Professore Associato presso la Facoltà di
Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata nel settore disciplinare di Filosofia Morale
e ricopre la cattedra di Etica sociale. La ricerca del prof. Semplici si è orientata lungo due direzioni
principali: la filosofia classica tedesca da Kant a Hegel, specialmente sul versante della filosofia
della religione, e le problematiche del nichilismo contemporaneo. Tra le sue numerose
pubblicazioni vanno ricordate e segnalate ai fini della presente valutazione comparativa: Dalla
teodicea al male radicale. Kant e la dottrina illuministica della “giustizia di Dio”(1990), Un
filosofo all’ombra del nichilismo. W. Weischedel (1984), Socrate e Gesù. Hegel dall’ideale della
grecità al problema dell’Uomo-Dio (1987), dai quali traspaiono ampiezza dei riferimenti culturali e
sicurezza metodologica. Meritano un forte apprezzamento l’attività didattica svolta dal candidato e
la continuità e la qualità dei suoi lavori scientifici, che hanno trovato una rilevante collocazione
editoriale. Il taglio teoretico che si riscontra in buona parte della produzione scientifica del
candidato indicano una maggiore pertinenza dei sui lavori al settore di filosofia teoretica, come
mostrano sia gli studi prevalentemente di filosofia della religione, sia l’ultimo libro Il soggetto e
l’ironia che si iscrive più nettamente nell’ambito delle ricerche di filosofia teoretica.