Per i fini di cui al comma 7, punto c e d, si dovranno avere riflessi i

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Procedura di valutazione comparativa per la copertura di n. 1 posto di Professore associato presso l’Università
degli Studi di Genova, Facoltà di Scienze della Formazione, settore scientifico – disciplinare M07A “Filosofia
Teoretica” - D.R. del 30.07.1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale, n. 64 del 13.08.1999
RELAZIONE FINALE
Il giorno 8.5.2000, alle ore 9, presso il DI.S.S.P.E. Via Bensa 2/6c, dell’Università degli Studi di Genova, ha luogo la
prima riunione della Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa di cui al titolo, nominata
con decreto rettorale n. 476 del 24.12.1999. La commissione è composta dai Signori:
Prof. GIORGIO SCRIMIERI, Professore Ordinario di Filosofia Teoretica (M07A)
Prof. SILVESTRO MARCUCCI, Professore Ordinario di Filosofia Teoretica (M07A)
Prof. DOMENICO ANTONINO CONCI, Professore Ordinario di Filosofia Teoretica (M07A)
Prof. VALERIO MEATTINI, Professore Associato di Filosofia Teoretica (M07A)
Prof. MICHELE LEONELLI, Professore Associato di Filosofia Teoretica (M07A)
decide di avvalersi degli strumenti telematici di lavoro cooperativo, previsti dal comma 2 dell’art. 4 del D.P.R.
390/98, per la predeterminazione dei criteri di massima al fine di procedere alla valutazione comparativa dei candidati
e concorda che le funzioni di Presidente vengano svolte dal Prof. Silvestro Marcucci e quelle di Segretario dal Prof.
Valerio Meattini.
La Commissione prende atto e dichiara che non sussistono situazioni di incompatibilità tra i suoi membri e con i
concorrenti ai sensi degli artt. 51 e 52 del codice di procedura civile.
In base all’artt. 3, 4, 5 del bando di concorso relativo alle “Procedure di valutazione comparativa per la copertura di
complessivi 10 posti di professore associato" pubblicato sul supplemento ordinario alla G.U. della Repubblica n° 64,
IV serie speciale, del 13 agosto 1999, a norma dell’art. 2 della Legge 3 luglio 1998 n. 210 recante “Norme per il
reclutamento dei ricercatori e dei professori universitari di ruolo”, nonché in base all’art. 2, comma 6 del D.P.R. 19
ottobre 1998, n. 390 dal titolo: “Regolamento recante modalità di espletamento delle procedure per il reclutamento dei
professori universitari di ruolo e dei ricercatori, a norma dell'articolo 1 della legge 3 luglio 1998, n. 210”, la
Commissione giudicatrice eletta per la valutazione comparativa pubblica per n. 1 posto di professore associato –
settore scientifico-disciplinare M07A “Filosofia Teoretica”, presso la Facoltà di Scienze della Formazione – nominata
con D.R. n. 476 del 24.12.1999, predetermina i seguenti criteri generali che si intendono seguire durante la fase
comparativo-valutativa delle pubblicazioni e dei titoli, nonché del curriculum scientifico-didattico complessivo del
candidato, sempre sulla base del “profilo scientifico” sancito dalla Facoltà di Scienze della Formazione di codesta
Università e pubblicato all’interno del Bando.
La Commissione giudicatrice, quindi, procederà alla valutazione comparativa dei candidati, previa individuazione dei
criteri generali che vengono subito consegnati al responsabile del procedimento di cui al comma 14 del D.P.R. n. 390
del 19.10.99, il quale ne assicura la pubblicità presso la sede del Rettorato e della Facoltà che ha richiesto il Bando.
Con riferimento al bando, la Commissione dichiara di aver preso atto in particolar modo degli artt. 1, 3, 4 e 6 e,
dunque, in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 2, comma 6, del D.P.R. 19.10.1998, n. 390, predetermina, al fine
di procedere alla valutazione comparativa dei candidati, i criteri di massima, tenuto conto delle indicazioni contenute
nei commi 8, 9 e 10 del citato art. 6 del bando stesso:
Criteri per la valutazione del curriculum complessivo del candidato e delle pubblicazioni scientifiche (a norma
dell’art. 2, comma 7 del D.P.R. n. 390/98) :
Per valutare le pubblicazioni scientifiche la commissione tiene in considerazione i
seguenti criteri:
a) originalità e innovatività della produzione scientifica e rigore
metodologico;
b) apporto individuale del candidato nei lavori in collaborazione;
c) congruenza dell’attività del candidato con le discipline di “Filosofia Teoretica” e “Ermeneutica filosofica”
ricomprese nel settore scientifico-disciplinare per il quale è bandita la procedura, ovvero con tematiche
ermeneutiche interdisciplinari che ne seguano però de plano l’euristica esperita;
d) rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle pubblicazioni e loro diffusione all'interno della
comunità scientifica, a partire da quella interdipartimentale.
1
e) continuità temporale dell’attività scientifica in relazione all’evoluzione delle conoscenze nello specifico
settore scientifico-disciplinare, almeno quelle testimoniate negli ultimi anni.
Per i fini di cui al comma 7, punto c e d, si dovranno avere riflessi i parametri riconosciuti in ambito scientifico
internazionale.
Secondo la pecularietà di ciascun candidato, si valuterà:
a) l'attività didattica svolta, sia in istituzioni pubbliche che private;
b) gli incarichi limitati e servizi anche volontari prestati negli Atenei italiani e stranieri;
c) l'attività di ricerca, segnatamente bibliografica a fini redazionali, presso soggetti pubblici italiani e stranieri;
d) i titoli di dottore di ricerca e la fruizione di borse di studio finalizzate ad attività di ricerca;
e) organizzazione di gruppi di ricerca anche redazionale;
f) fruizione di borse di studio finalizzate ad attività di ricerca.
g) il coordinamento di iniziative in campo didattico e scientifico svolte in ambito
nazionale ed internazionale.
Criteri per la valutazione della prova didattica.
Saranno considerati argomento di valutazione la competenza nell’area delle discipline teoretiche, ribadendo il punto c
dei Criteri per la valutazione del curriculum complessivo (sopra riportato) e tenendo presente quanto deliberato dalla
Facoltà.
La Commissione valuta, altresì, il curriculum scientifico complessivo del candidato.
La Commissione, inoltre, considerato il disposto dell’art. 4, comma 1 del D.P.R. n. 390/98, stabilisce che il
procedimento si concluderà entro il 21.07.2000 (non oltre sei mesi dalla data di pubblicazione del D.R. di nomina
della Commissione Giudicatrice) e definisce il seguente calendario delle prove: le prove avranno inizio il 27.6.00 (ore
9 ) e continueranno nei giorni successivi, in ragione delle presenze dei candidati.
Il Presidente ricorda che la partecipazione ai lavori costituisce un obbligo inderogabile per i Componenti, fatti salvi
giustificati e documentati motivi.
La Commissione giudicatrice, considerato che i criteri sono pubblicizzati almeno 7 giorni prima della prosecuzione
dei lavori si aggiorna alle ore 9 del giorno 26.6.2000 per la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche.
Il giorno 26 giugno alle ore 9 presso il DISSPE, Via Bensa, 2/6c, dell'Università degli Studi di Genova ha luogo la 2^
riunione della Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa di cui al titolo per la valutazione
dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche presentate dai candidati.
La Commissione risulta presente al completo e, pertanto, la seduta è valida.
La Commissione si attiene ai criteri stabiliti nella 1^ seduta ed esamina i relativi atti, nel rispetto di quanto previsto dal
bando.
Dopo attenta analisi da parte di ogni Commissario, viene formulato per ciascun candidato un giudizio di cui all’allegato
A, che fa parte integrante degli atti del concorso.
Terminata la formulazione dei giudizi sui candidati da parte dei singoli Commissari, la Commissione procede alla
discussione collegiale attraverso la comparazione dei singoli giudizi.
Si perviene, pertanto, alla formulazione di un giudizio collegiale per ciascuno dei candidati di cui allegato B, che fa
parte integrante degli atti del presente verbale.
La seduta è tolta alle ore 20 e la Commissione si aggiorna alle ore 8.30 del giorno 27.6.2000 per l’assegnazione della
prova didattica.
Il giorno 27 giugno alle ore 8.30 presso il DISSPE, Via Bensa 2/6c, dell’Università degli Studi di Genova ha luogo la
terza riunione della Commissione Giudicatrice della procedura di valutazione comparativa di cui al titolo per lo
svolgimento della prova didattica e della discussione sui titoli scientifici presentati.
La Commissione risulta presente al completo e, pertanto, la seduta è valida.
La Commissione ricorda, inoltre, che ai sensi dell’art. 2, comma 13, del DPR 19-10-1998, n. 390, la suddetta prova è
pubblica.
La Commissione, tenuto conto della prova didattica predetermina le seguenti tracce, 3 per ogni candidato. La
Commissione, pertanto, predetermina 33 tracce, essendo undici il numero dei candidati.
Elenco delle tracce:
traccia n. 1) Antropologia ed ermeneutica.
traccia n. 2) Pensiero e linguaggio nella comunicazione umana.
2
traccia n. 3) Charisma teologico rivelato agostiniano.
traccia n. 4) Ermeneutica ed esistenza in Heidegger e Jaspers.
traccia n. 5) Esistenza e libertà nella filosofia dell’Ottocento e del Novecento.
traccia n. 6) Esistenza e storia: rilevanza del tempo kairologico heideggeriano.
traccia n. 7) Apriori ed evoluzione nel dibattito epistemologico contemporaneo.
traccia n. 8) Elementi storici e teorici che stanno alla base del passaggio dall’apriori naturale all’apriori
nella prima metà dell’Ottocento.
traccia n. 9) Lo scetticismo e le argomentazioni nell’evo moderno e contemporaneo.
traccia n. 10) “Auslegung di Kant nella “Vorlesung” 1905 sulla “temporalità” in Husserl.
traccia n. 11) “Dinamismo” o “Dinamico” nel contesto della critica kantiana?
traccia n. 12)”Costruzione” matematica come “strumento” nella filosofia trascendentale kantiana.
traccia n. 13) Testo e contesto.
traccia n. 14) Comprensione e verità.
traccia n. 15) L’apriori naturale da Cartesio a Kant.
traccia n. 16) Il dibattito sul realismo contemporaneo.
traccia n. 17) Aspetti e problemi del razionalismo critico, oggi .
traccia n. 18) Conoscenza e giustificazione.
traccia n. 19) Aspetti e problemi della teoria evoluzionistica della conoscenza.
traccia n. 20) “Scienze della natura “ e “ Scienze dello spirito” nel dibattito filosofico del tardo Ottocento.
traccia n. 21) Descrizione ed interpretazione nella storiografia diltheyana.
traccia n. 22) Reale e oggettivo in Kant.
traccia n. 23) La comprensione del senso nella comunicazione linguistica.
traccia n. 24) La comprensione dell’Altro nella comunicazione filosofica.
traccia n. 25) Il problema dell’oggettività in Kant.
traccia n. 26) Linguaggio e pensiero nella filosofia moderna.
traccia n. 27) Aspetti del valore nell’ermeneutica contemporanea.
traccia n. 28) Linguaggio filosofico e linguaggio scientifico nei loro reciproci rapporti.
traccia n. 29) Realtà e trascendentale.
traccia n. 30) Il tema del trascendentale negli sviluppi del kantismo.
traccia n. 31) Scetticismo e verità.
traccia n. 32) Metafisica e conoscenza.
traccia n. 33) Le basi teoriche della gnoseologia.
storico
Le pone in buste firmate esteriormente su lembi di chiusura.
Indi la Commissione constata la presenza dei seguenti concorrenti e ne attesta l’identità personale:
Dott. Bugossi Tomaso
Dott. Colonnello Pio
Dott. Linguiti Gennar Luigi
Dott. Meo Oscar
Dott. Minazzi Fabio
Dott. Paschi Manuela
Dott. Vasconi Paola
Dott.Vassallo Nicla
Risultano assenti in base l’elenco:
Dott. Mastrobisi Giorgio Jules
Dott. Pellini Tiziana
Dott. Traversa Guido
La Commissione decide di far svolgere le prove secondo l’ordine alfabetico. A partire dalle ore 9.30 fino alle ore 12.30
– con intervallo di un’ora fra un candidato e l’altro – risultano assegnate 4 tracce. Dalle ore 15.30 fino alle ore 18.30 –
con intervallo di un ora tra un candidato e l’altro – risultano assegnate 4 tracce.
Il tempo delle prove è stato fissato in un’ora.
Il Dott. Bugossi estrae la traccia: Antropologia ed ermeneutica.
Il Dott. Colonnello estrae la traccia: Esistenza e storia: rilevanza del tempo kairologico .heideggeriano.
Il Dott. Linguiti estrae la traccia: Apriori ed evoluzione nel dibattito epistemologico contemporaneo.
Il Dott. Meo estrae la traccia: Testo e Contesto.
Il Dott. Minazzi estrae la traccia: Aspetti e problemi del razionalismo critico, oggi.
La Dott.ssa Paschi estae la traccia: Aspetti e problemi della teoria evoluzionistica della conoscenza.
La Dott.ssa Vasconi estrae la traccia: Linguaggio filosofico e linguaggio scientifico nei loro reciproci rapporti.
La Dott.ssa Vassallo estrae la traccia: Le basi teoriche della gnoseologia.
3
A ciascun candidato, che controfirma, viene comunicato per iscritto la corrispondente ora del giorno 28.6.2000 in cui
dovrà sostenere la prova didattica e la discussione dei titoli.
La seduta è tolta alle ore 20.
Il giorno 28 giugno alle ore 8.30 presso il DISSPE, Via Bensa 2/6c, dell’Università degli Studi di Genova ha luogo la
quarta riunione della Commissione Giudicatrice della procedura di valutazione comparativa di cui al titolo per lo
svolgimento della prova didattica e della discussione sui titoli scientifici presentati.
La Commissione risulta presente al completo e, pertanto, la seduta è valida.
La Commissione ricorda, inoltre, che ai sensi dell’art. 2, comma 13, del DPR 19-10-1998, n. 390, la suddetta prova è
pubblica.
Dalle ore 9.30, come comunicato in precedenza ai candidati, la Commissione ha proceduta all’audizione della lezione
dei candidati e alla discussione dei titoli scientifici da loro presentati, secondo l’ordine alfabetico. Si sono presentati e
sono stati uditi nell’ordine i candidati: Dott. Bugossi Tomaso, Colonnello Pio, Linguiti Gennar Luigi, Meo Oscar,
Minazzi Fabio, Paschi Manuela, Vasconi Paola, Vassallo Nicla.
Contestualmente all’audizione dei candidati , di comune accordo ciascun Commissario stila il proprio giudizio
individuale sulla prova dei candidati. Le audizioni terminano alle ore 19.45.
Il giorno 29 giugno alle ore 8.30, presso il DI.S.S.P.E. Via Bensa 2/6c, dell’Università degli Studi di Genova,
la Commissione si riunisce incompleta per l’assenza del Prof. Domenico Antonino Conci, ricoverato la sera del 28
giugno presso l’UTIC dell’ospedale Galliera. Constatata l’impossibilità di procedere nei lavori della Commissione, il
Presidente, Prof. Silvestro Marcucci, insieme al Segretario, Prof. Valerio Meattini, sigilla tutti i documenti e gli atti del
presente concorso in un plico e lo consegna in affidamento e custodia al Prof. Pier Paolo Ottonello, Direttore del
Dipartimento di Studi sulla Storia del Pensiero Europeo, e inoltre chiede al Magnifico Rettore una proroga.
Il giorno 13 novembre 2000, alle ore 09.30 presso il DISSPE, Via Bensa 2/6c, dell’Università degli Studi di Genova, ha
luogo la sesta riunione della Commissione Giudicatrice della procedura di valutazione comparativa di cui al titolo per
dichiarare i nominativi dei tre idonei.
La Commissione risulta presente al completo e, pertanto, la seduta è valida.
La Commissione giudicatrice passa a verbalizzare, sulla scorta dell’esame dei giudizi individuali dei Commissari, i
giudizi collegiali sulla prova didattica e discussione dei titoli dei candidati. Infine, passa a stilare e a verbalizzare i
giudizi complessivi formulati sulla base dei giudizi collegiali sui titoli presentati e sulle prove effettuate dai candidati.
Alla luce dei suddetti giudizi complessivi e dopo ampia e approfondita discussione, la Commissione concordemente
dichiara inequivocabilmente idonei i seguenti candidati nel numero di tre, in applicazione delle disposizioni contenute
nell’art. 5, comma 2 della Legge 210/98:
Dott. Gennar Luigi Linguiti, all’unanimità,
Dott. Pio Colonnello, a maggioranza,
Dott. Tomaso Bugossi, a maggioranza.
Si accludono alla presente relazione gli allegati A, B, C, D, E relativi ai giudizi dei candidati.
ALL:A
GIUDIZI PERSONALI PROF. MEATTINI
Candidato: Tomaso Bugossi
Il candidato, che ha presentato numerosi articoli, recensioni e volumi, è ricercatore confermato presso la
Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Genova, dove, da molto tempo, assolve a compiti
didattici e funzioni organizzative di Congressi e relazioni culturali con l’estero.
La vasta produzione del candidato, iniziatasi nel segno di una rimeditazione di temi rosminiani, si è sempre più
personalizzata grazie alla ripresa di un progetto antropologico-ermeneutico in cui campeggia il tema della
comunicazione, intesa come continua relazione con l’altro che impedisce alle mie convinzioni e alle verità di riempirmi
e di chiudermi (cfr. Filosofia e comunicazione). L’antropologia presentata e sviluppata a più riprese dal candidato non è
però in grado di sostenersi in un orizzonte autonomo. Sulla linea del cristianesimo platonizzante, lo studioso apre
costantemente alla trascendenza religiosa, da cui lo sforzo ermeneutico e comunicativo attinge la perenne disponibilità
del Senso (cfr. Interiorità ed ermeneutica, 1994, L’evidente velato. Metafisica antropica e ermeneutica, 1999). Di modo
4
che l’impegno vigile e costante di ogni uomo fra gli uomini è interpretato come “protologia all’impegno assoluto e alla
disponibilità assoluta alla verità” (Filosofia e comunicazione, Genova 1998, p: 33)
Si segnala inoltre il fatto che di alcuni lavori del candidato sono state realizzate edizioni in lingua francese e
spagnolo.
Il complesso della produzione e il forte impegno personale nei confronti del filosofare pongono il candidato in una
posizione di rilievo fra i partecipanti al presente concorso.
Candidato: Pio Colonnello
Ricercatore confermato presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli, e con ampia attività
didattica presso l’Università della Calabria, presenta una decina di saggi e di articoli e sei volumi in cui sono molti i
temi (anche letterari) presi in considerazione. Tuttavia, il vasto e composito orizzonte di ricerca del candidato si è
venuto assai presto e progressivamente articolando problematicamente e teoreticamente.
Di rilievo sono i risultati che il candidato ha raggiunto nel confronto fra Kant e Heidegger (Heidegger interprete di
kant, 1981) sia per il sostegno dato alla tesi di fondo e sia per le dettagliate inquisizioni dei testi in cui l’Autore
s’impegna. Convincente, dunque , risulta il legame fra gnoseologia, ontologia e questione ermeneutica che il candidato
affronta e approfondisce nuovamente in Tempo e necessità. Ricerche su Kant e Heidegger, 1987, dove il tema del
trascendentale fa da nesso fra le dottrine di Husserl e la genesi della riflessione heideggeriana.
Apprezzabile, sia per gli intenti e sia per la serietà della trattazione, il rinnovato orientamento del candidato verso un
tema di tradizionale interesse filosofico come quello della libertà, nuovamente meditato nel contesto
teoretico-esistenziale della ‘colpa’, della ‘menzogna’ e del ‘perdono’ e in un denso scenario filosofico-letterario (cfr.
Percorsi di confine. Analisi dell’esistenza e filosofia della libertà, 1999).
Il candidato ha, inoltre, condotto ricerche sul pensiero ispano-americano, tradotte anche in lingua spagnola. Per
l’impegno continuato nel tempo, per la preparazione, la serietà e la perspicacia di alcuni suoi contributi, lo si segnala
come meritevole di particolare attenzione ai fini del presente concorso.
Candidato: Gennar Luigi Linguiti
Ricercatore confermato presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Pisa, è autore di numerose
pubblicazioni sui temi della filosofia della mente e di epistemologia. La ricerca del candidato si segnala per la continuità
e progressività nel tempo. Lo studioso ha, infatti, costituito da anni un suo proprio ambito di ricerca: le tematiche del
trascendentale coniugate con le moderne e recenti acquisizioni, in chiave, naturalistico-evoluzionista della conoscenza,
cui si è costantemente attenuto. Temi classici come il preformismo e il trasformismo, il meccanicismo e il vitalismo,
sono ripensati in Leibniz e la scoperta del mondo microscopico della vita, 1984; il problema humeano dell’influenza
dell’inferenza causale viene rimediato in Il valore di sopravvivenza dell’inferenza causale, 1993; così come gli aspetti
epistemologici dell’evoluzionismo di Spencer sono ripensati e teoreticamente organizzarti in una prospettiva autonoma
e feconda (Spencer e la teoria evoluzionistica della conoscenza, 1991).
Il candidato dà prova, nei suoi lavori, di una buona informazione che non costituisce un semplice appoggio alle sue
tesi, né indica al lettore degli ampliamenti bibliografici, ma fa corpo unico col filo conduttore della sua ricerca.
Interessanti gli esiti che, coniugando alcuni aspetti dell’apriorismo kantiano con l’evoluzionismo nella conoscenza,
portano a considerare fallibile, ma non del tutto fallace la conoscenza umana (cfr. Il principio di uniformità della natura
e l’evoluzione della conoscenza, Pisa-Roma 1996, p. 120). Pertanto, il candidato merita particolare considerazione ai
fini del presente concorso.
Candidato: Giorgio Jules Mastrobisi
Tra le pubblicazioni del candidato spiccano quelle sugli inediti kantiani, su Stadler e su Einstein. Tali scritti si
caratterizzano per l’impegno teoretico e per apprezzabili spunti critici nel campo della storia e della filosofia della
scienza.
La produzione scientifica del candidato, che è solo agli inizi, lascia ben sperare per il prosieguo della sua ricerca.
Candidato: Oscar Meo
Il candidato è ricercatore confermato presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Genova,
dove svolge la sua attività didattica con seminari e affidamenti, e presenta una quindicina di titoli scientifici fra saggi e
articoli, in cui appare presto prevalente l’interesse per le tematiche di confine fra filosofia, psicoanalisi, psichiatria,
epistemologia e semiotica.
Nella frastagliata produzione del candidato, un primo tema unificante è, forse, costituito dal problema del ‘contesto’
(cfr. Il contesto. Osservazioni dal punto di vista filosofico, 1991) alla cui meditazione egli dice di essere stato indotto
dai dubbi sollevati in lui da alcune tesi formulate in ambito linguistico sul problema della comunicazione schizofrenica
(cfr., curriculum, p. 2). Di interesse, al riguardo, la tesi di fondo del lavoro che difende una concezione dinamica del
significato (in ragione dell’incompiutezza e processualità della comunicazione) e il collocarsi di esso al punto di
incrocio fra mittente e destinatario del messaggio comunicativo.
Buoni spunti si trovano anche in Tragico e funzione estetica in Kant e Hegel, 1993, così come in Ricerche
sull’estetica della fruizione, 1995, laddove lo studioso s’impegna nell’indagine intorno al bello e all’identità dell’opera
5
d’arte, ponendo opportuni quesiti, tra l’altro, sulle tradizionali posizioni del tema della fruizione estetica e sulla
questione dell’universalità di essa.
I molti interessi del candidato e le competenze in cui si va affinando lasciano pensare che futuri sviluppi in direzione
di una maggiore elaborazione e di una più organica sintesi faranno apprezzare completamente le Sue ricerche.
Candidato: Fabio Minazzi
Il candidato presenta una decina di volumi fra opere proprie, opere collettanee e opere curate. Ampio è il respiro
storico-culturale del candidato che si trova a proprio agio sia in ricostruzioni di storia della scienza e sia in analisi più
esplicitamente epistemologiche, nonché nella rimeditazione di percorsi personali di ricerca.
Sono testimonianze di ciò i volumi, Galileo. “Filosofo geometra”, 1994; Il flauto di Popper, 1994; L’onesto
mestiere del filosofare. Studi sul pensiero di Giulio Preti, 1994.
l candidato ha, inoltre, il gusto e le qualità per la ricerca condotta in collaborazione, come testimoniano gli scritti
raccolti con tanti e apprezzati studiosi, come E. Agazzi, L. Geymonat, C. Sini, Del Pra e V. Tonini.
Il giudizio sull’attività del candidato è ampiamente positivo per quanto riguarda la vasta cultura sui problemi
scientifici ed epistemologici, nonché sull’articolazione critica di passaggi fondamentali della cultura moderna.
Di rilievo sono anche le doti organizzative del candidato che si mostra capace di realizzare simposi, convegni e
attività editoriali di largo respiro.
Per quanto riguarda più specificamente la teoresi, la Sua posizione realista, di ascendenza neo-criticista, è meritevole
di considerazione si fini del presente concorso.
Candidata: Manuela Paschi
La candidata, che, dopo la laurea ha usufruito di numerose borse di addestramento didattico e scientifico e che è
ricercatrice confermata, presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Pisa, in cui svolge la sua
attività didattica, presenta una serie di lavori prevalentemente improntati sul pensiero di Dilthey.
Il volume Dilthey: la mente e le cose. Studi per una gnoseologia, 1988, così come anche altri scritti della candidata
(Dilthey: quale ermeneutica? 1980) s’incentra sulla questione teoretica di un’“ermeneutica scientifica”, ma alla luce di
un’attenta e precisa ricostruzione genetica del problema dell’interpretazione nelle opere giovanili di Dilthey.
Apprezzabile è il fatto che la candidata non sorvoli sui ‘nodi’ e i punti controversi nella formazione del pensiero del
filosofi, ma li porti allo scoperto e vi indugi nella ferma convinzione che comprendere è innanzi tutto non celarsi le
molteplici sfaccettature di ciò che si vuole (e vuole) essere compreso. Anche le ricerche sull’evoluzione della critica
diltheyana e sulle diverse e anche contrapposte posizioni tengono fede a questo intento problematico.
La passione per la ricerca, la cautela critica, la padronanza degli strumenti linguistico-filologici, inducono a sperare
in apprezzabili esiti di maggior mole e portata teoretica nel futuro di questa studiosa.
Candidato: Guido Traversa
Il candidato presenta sette pubblicazioni fra libri e articoli, sebbene la Sua produzione risulti più vasta.
Quel che spicca nella ricerca del candidato è la capacità di focalizzare temi e problemi in un autore o della storia
della filosofia per farne poi un terreno di confronto teoretico con implicazioni attuali (si veda al riguardo L’unità che
lega l’uno ai molti. La Darstellung in Kant, 1991 e L’ente intermedio. Percepire e giudicare la singola cosa, 1995).
La ricerca del candidato sembra ben orientata sia per l’importanza dei temi fondamentali sia per quelle
frequentazioni per ora collaterali; promette, dunque, per il futuro.
Candidata: Paola Vasconi
La candidata presenta, oltre ad alcuni contributi minori, due volumi ampi e ben articolati (La cosa in sé e la doppia
affezione in Kant, 1988 e Sistema delle scienze naturali e unità della conoscenza nell’ultimo Kant, 1999) dedicati in
prevalenza a due tematiche kantiane: quella della “doppia affezione” e quella dell’influenza della matematizzazione dei
procedimenti e oggetti dell’indagine chimica (Lavoiser) sulla concezione della scienza proposta nelle complesse pagine
dell’Opus postumum.
La scrittura chiara, ordinata e precisa della candidata, mette in evidenza il fatto che i temi e i problemi non le
sopraggiungono, ma che sono scelti e lungamente meditati, nonché la sua apprezzabile preparazione filologica e critica.
Se i successivi lavori della candidata si porranno su questa linea e si arricchiranno di precisazioni storiografiche e di
considerazioni teoretiche, ne faranno una studiosa di sicura valore nel settore concorsuale per il quale si presenta.
Candidata: Nicla Vassallo
La candidata presenta tre volumi (La depsicologizzazione della logica del 1995; La naturalizzazione
dell’epistemologia del 1997; Teorie della conoscenza filosofico-naturalistiche del 1999) oltre ad articoli e contributi
minori e a volumi collettanei insieme a Evandro Agazzi. La candidata ha nel suo curriculum vitae un dottorato di
ricerca e numerosi assegni di ricerca e borse di studio in Italia e all’estero.
Quella della Vassallo è una produzione scientifica di sicuro valore sul versante logico-epistemologico. La candidata,
infatti, è ben informata, chiara nell’esposizione delle varie teorie che prende in considerazione e competente nelle
valutazioni.
6
Le questioni dell’autonomia della logica e quelle inerenti al dibattito sul contesto della scoperta e della
giustificazione delle teorie scientifiche, più in generale, l’ampio dibattito intorno ad una epistemologia naturalistica
sono al centro della riflessione della studiosa che mostra capacità e metodo di indagine e di valutazione all’altezza dei
temi e dei problemi che sviluppa o prende in considerazione.
L’orientamento tematico delle Sue ricerche e i risultati conseguiti ne fanno già una valida studiosa nel campo della
Filosofia della scienza, mentre nel campo più tradizionalmente teoretico le conclusioni e i convincimenti (pur parziali)
sembrano ancora in via di formazione.
GIUDIZI PERSONALI DEL COMMISSARIO MICHELE LEONELLI
Candidato: Tomaso Bugossi
Ricercatore confermato presso la Facoltà della formazione dell’Università di Genova, dove ha tenuto e tiene per
affidamento corsi di Ermeneutica filosofica e di Filosofia teoretica per entrambi i bienni, presenta numerosi articoli e
recensioni e una decina di agili volumi che documentano i tre momenti principali del suo percorso filosofico, avviato
nell’orizzonte problematico di un rosminianesimo mediato dalla lezione del suo maestro Sciacca, segnato
successivamente dall’incontro col pensiero di Heidegger e col progetto heideggeriano di una ontologia alternativa,
caratterizzato infine da una personale ripresa di tale progetto nel senso di un’antropologia e di una ermeneutica tese a
sottolineare il dato di una verità o, più esattamente, di una condizione di senso costantemente disponibile e, al tempo
stesso, irriducibilmente trascendente. Di tale trascendenza il candidato offre una lettura in chiave religiosa, secondo un
modulo che resta quello di un cristianesimo platonizzante.
La prima di queste tre tappe del suo percorso è documentata dai due volumi dedicati a Momenti di storia dei
rosminianesimo, la seconda è testimoniata soprattutto nel volume del 1990, Dall’oblio al riconoscimento, la terza nei
volumi Interiorità ed ermeneutica e L’evidente velato, oltre che nei lavori dedicati a una ripetizione in chiave di
ontologia ermeneutica dei temi di fondo di una lezione filosofica a cui il candidato non cessa di sentirsi e dichiararsi
debitore (Metafisica dell’umano e filosofia dei valori in Michele F. Sciacca e Sciacca. L’ermeneutica della cultura). Di
alcuni di questi lavori sono state promosse e realizzate edizioni in lingua francese e spagnola.
Per il complesso della sua produzione, caratterizzata da un forte coinvolgimento personale e da sincera passione
speculativa, il candidato merita particolare considerazione ai fini del presente concorso.
Candidato:Pio Colonnello
Ricercatore confermato presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Napoli, presenta una decina di saggi e
articoli e sei lavori di più ampio respiro: di interesse prevalentemente storico-erudito il primo, dedicato a Croce e i
vociani (ma su Croce il candidato ha scritto anche pagine teoreticamente più impegnative), di maggior impegno teorico
i successivi, che raccolgono studi su Heidegger e Kant (Heidegger interprete di Kant, 1981), con più generali aperture
agli sviluppi in chiave fenomenologica della problematica trascendentale (Tempo e necessità, 1987) e una più recente
attenzione ad alcune riprese dei temi della finitudine e della colpa in termini di ontologia fenomenologica e di
ermeneutica esistenziale (nei volumi Tra fenomenologia e filosofia dell’esistenza. Saggio su José Gaos e La questione
della colpa tra filosofia dell’esistenza ed ermeneutica). Ma è soprattutto l’ultimo dei suoi lavori (il volume del 1989
Percorsi di confine. Analisi dell’esistenza e filosofia della libertà) a testimoniare come la riflessione del candidato e il
suo dialogo intenso con figure e correnti diverse del pensiero contemporaneo, abbiano raggiunto un grado di
elaborazione tale da consentirgli un suo autonomo percorso problematico. Si è pertanto in presenza di una produzione
scientifica che, per la rilevanza teorica delle questioni proposte e per l’impegno con cui il candidato le svolge, lo
segnala come meritevole di particolare considerazione ai fini del presente concorso.
Candidato:Gennar Luigi Linguiti
Ricercatore confermato presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Pisa, nella cui Facoltà di lettere gli sono
stati affidati nel corso degli anni gli insegnamenti di “Filosofia della storia”, “Istituzioni di filosofia”, “Filosofia della
scienza” e “Storia della filosofia moderna e contemporanea”, è autore di numerose pubblicazioni su temi di filosofia
della mente e di teoria della conoscenza. Le sue ricerche, raccolte in una serie di agili volumi, spaziano da temi classici
della gnoseologia filosofica ai più recenti dibattiti epistemologici. Così, temi classici quali preformismo e trasformismo,
meccanismo e vitalismo, sono ripensati attraverso la riflessione di Leibniz e la scoperta del mondo microscopico della
vita; la teoria humeana dell’inferenza causale è riconsiderata alla luce delle sue motivazioni costruttivistiche e
naturalistiche nel saggio del 1993 Il valore di sopravvivenza dell’inferenza causale; gli aspetti epistemologici
dell’evoluzionismo spenceriano sono ampiamente e accuratamente rivisitati nel volume del 1991 Spencer e la teoria
evoluzionistica della conoscenza, mentre alle recenti dispute tra epistemologi sul tema della scoperta scientifica e dei
modelli logico-metodologici che meglio ne interpretano l’effettivo realizzarsi sono dedicati il saggio su Imre Lakatos e
la “filosofia della scoperta” e non pochi degli interventi minori. Ma il lavoro forse più significativo sotto il profilo
teoretico resta il volume del 1980 Macchine e pensiero. In esso, attraverso una ricostruzione limpida e documentata
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dalle diverse fasi di sviluppo di quella che correttamente presenta come “cibernetica della mente”, il candidato ne
mostra il progressivo sottrarsi ai presupposti logicistici e fisicalistici che ne avevano rappresentato lo sfondo originario
e dalla crisi di tali presupposti muove per svolgere, con argomentazione pertinente, una sua propria proposta teorica,
che consiste in una ripresa e ridefinizione della prospettiva neo-operativistica alla luce dell’insegnamento kantiano circa
il duplice status (irriducibilità e al tempo stesso non-indipendenza), del dato che diciamo “reale” rispetto all’operazione
mentale in cui ci è consentito assumerlo. A questa lezione teorica il candidato si è sostanzialmente attenuto nel corso di
tutti i suoi studi, che rappresentano nel complesso un contributo degno di particolare attenzione anche ai fini del
presente concorso.
Candidato:Giorgio Mastrobisi
Il candidato presenta cinque saggi che hanno per tema la filosofia scientifica di Kant e Einstein. Pur caratterizzati da
impegno teorico essi troverebbero la loro collocazione più appropriata nel dominio della storia della filosofia e della
filosofia della scienza.
Si tratta di un candidato all’inizio della sua produzione scientifica che lascia sperare successivi contributi di più robusto
impegno storico e problematico.
Candidato:Oscar Meo
La produzione scientifica presentata dal candidato, ricercatore confermato presso il Dipartimento di Filosofia
dell’Università di Genova, consta di una quindicina tra saggi e articoli in cui appare l’interesse per l’approccio
conoscitivo ai fenomeni della devianza psichica e per le connesse questioni di ordine epistemologico e semiotico. Tali
questioni sono affrontate in una prospettiva culturale ch’è prevalentemente quella disegnata dai dibattiti
tardo-ottocenteschi e novecenteschi sullo statuto scientifico delle discipline medico-psicologiche, anche se non
mancano aperture a più tradizionali maniere di proporsi il problema di ciò che nell’umana esperienza non è
riconducibile all’identità di una forma e alla costanza di una norma. Meritano qualche attenzione, sotto questo aspetto, i
lavori su La malattia mentale nel pensiero di Kant e Tragico e funzione estetica in Kant e Hegel e qualche interessante
osservazione si può cogliere anche nel saggio del 1995 Ricerche sull’estetica della fruizione. In questi e pochi altri
lavori trovano spazio le questioni più propriamente filosofiche con cui il candidato si era cimentato nel primo e più
significativo dei suoi scritti (Psicopatologia e filosofia in Karl Jaspers), ma i successivi sviluppi della sua ricerca e i
suoi esiti sino ad oggi prevalenti la caratterizzano come scarsamente congruente con le specifiche finalità del presente
concorso.
Candidato:Fabio Minazzi
Il candidato presenta più di una dozzina di volumi, parte dei quali opere proprie e parte dei quali opere collettanee e
curate.
Il candidato mostra di trovarsi a proprio agio sia in ricostruzioni dio storia della scienza che in analisi epistemologiche.
A, inoltre, l’apprezzabile caratteristica del gusto della ricerca condotta in collaborazione di cui sono testimoni gli scritti
raccolti con studiosi quali E. Agazzi, L. Geymonat, C. Sini, ecc..
Il giudizio complessivo sull’attività del candidato deve essere ampiamente positivo per la vasta cultura
dimostrata nel settore scientifico e epistemologico.
Per quanto riguarda la sua teoresi che si estrinseca in una forma di realismo, essa è degna di considerazione ai
fini del presente concorso.
Candidata:Manuela Paschi
La candidata presenta una serie di lavori, in larga misura dedicati all’analisi di aspetti e momenti del pensiero di
Dilthey, al quale ha dedicato anche la sua ricerca di maggior respiro: il volume del 1988 Dilthey: la mente e le cose.
Studi per una gnoseologia. In questa ricerca, il progetto diltheyano di una fondazione gnoseologica delle scienze dello
spirito è studiato nelle sue motivazioni originarie, attraverso una lettura acuta e puntuale dei testi compresi nel I volume
dell’Einleitung in die Geisteswissenschaften (1883) e di quelli (1870-1895 ca.) che avrebbero dovuto portare alla
pubblicazione (mai avvenuta) del II volume dell’opera sotto questo titolo progettata. L’acribia e la genuina passione
teorica che la candidata rivela in questo e in altri suoi contributi minori lascia ben sperare circa gli sviluppi futuri dei
suoi interessi e la sua capacità di orientarli verso lavori di più ampio respiro teorico.
Candidata:Tiziana Pellini
La candidata non presenta nessun titolo a stampa.
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Candidato:Guido Traversa
Il candidato presenta sette pubblicazioni anche se dal curriculum la sua produzione risulta più vasta.
L’interesse del candidato sembra rivolto soprattutto al problema del linguaggio con particolare riferimento a Kant. È
degno di attenzione il suo volume sulla Darstellung in Kant.
La ricerca del candidato sembra ben orientata per l’importanza dei temi affrontati e lascia ben sperare per il futuro.
Candidata:Paola Vasconi
La candidata presenta due ampi saggi (La cosa in sé e la doppia affezione in Kant del 1988 e Sistema delle scienze
naturali e unità della conoscenza nell’ultimo Kant del 1999) e una decina di contributi minori, quasi tutti dedicati a due
temi kantiani: quello della cosiddetta “doppia affezione” e quello dell’influenza che, sull’immagine della scienza
proposta nell’Opus postumum, possono aver avuto la rivoluzione di Lavoisier, la sua matematizzazione di procedimenti
e oggetti dell’indagine chimica e alcuni dei concetti attraverso cui è andata realizzandosi. Si tratta di indagini che
testimoniano una buona disposizione alla ricerca, acribia e padronanza della materia. Queste indubbie qualità della
candidata, espresse per ora in studi di prevalente interesse storico-erudito, potrebbero trovare in futuro adeguata
valorizzazione in lavori di più definito indirizzo teoretico.
Candidata:Nicla Vassallo
I tre volumi che la candidata presenta a questo concorso (La depsicologizzazione della logica del 1995; La
naturalizzazione dell’epistemologia del 1997; Teorie della conoscenza filosofico-naturalistiche del 1999) tracciano un
quadro nitido e articolato dei suoi interessi, documentati anche dalle curatele (con E. Agazzi) dei volumi collettanei
Introduzione al naturalismo filosofico contemporaneo e George Boole. Filosofia, logica, matematica (entrambi del
1998) e da alcuni contributi minori. Due sono i temi costantemente ricorrenti nei suoi lavori, ripresi e svolti in modo da
costituire i veri e propri centri focali della sua ricerca: il tema dello statuto della logica (della sua autonomia e
specificità disciplinare) e il tema del possibile statuto e, conseguentemente, delle possibili giustificazioni di una
epistemologia naturalistica, cioè vincolata all’idea che i metodi offerti dalle scienze naturali possano e debbano essere
considerati atti alla conoscenza di qualsivoglia ordine di fenomeni e alla definizione stessa dell’ambito di ciò che
conoscibile può essere ritenuto. Alla migliore conoscenza di queste tematiche la candidata ha contribuito con ampie
rassegne di posizioni filosofiche a loro riguardo significative; rassegne che si segnalano per puntualità, chiarezza e
ricchezza di informazioni.
L’orientamento tematico e la qualità dei suoi lavori induce a pensare che meriterebbero di essere presi in seria
considerazione in un eventuale concorso del raggruppamento disciplinare MO7B, mentre più problematica appare la
pertinenza delle competenze che testimoniano con quelle oggetto del presente concorso.
GIUDIZI PERSONALI DEL COMMISSARIO DOMENICO ANTONINO CONCI
BUGOSSI TOMASO
Il tentativo di recuperare uno spazio alla riflessione metafisica ha portato Bugossi a concentrare la sua ricerca in un area
battuta da Martin Heidegger, ovvero quella zona di frontiera del linguaggio in cui le tradizionali domande filosofiche
dovrebbero fondersi nella formulazione di una questione radicale, quella della autentica conoscenza di sé.
Il progetto di Bugossi consiste nel proporre una sorta di ermeneutica dell’interiorità - intesa in un primo tempo come
generica spiritualità e poi come “sede del divino in noi” – impiegando un gergo oscuro di ascendenza heideggheriana
che in alcuni casi, oltre a proporre una singolare semantica del lessico filosofico, finisce per scardinare morfologia e
sintassi della lingua italiana. La prosa del saggio su Heidegger Dall’oblio al riconoscimento, e a tale riguardo
esemplare.
COLONELLO PIO
Nel corso della sua attività di ricercatore e di docente ha affinato una specifica competenza nell’ambito del filone
esistenzialistico- ermeneutico, concentrandosi anche su alcune tematiche del panorama filosofico italiano del primo
Novecento connesse alla filosofia della storia di Benedetto Croce.
I problemi filosofici del tempo e della storia, così come si sono configurati nel pensiero di alcuni autori fondamentali
della corrente fenomenologico- esistenzialista (Heidegger, e Jaspers) sono stati oggetto di una serie di studi e di
approfondimenti che hanno portato Colonnello a sviluppare una molteplicità di indagini testimoniata ampiamente da
una produzione scientifica che ammonta ad una settantina di pubblicazioni tra monografie e articoli. Tale vasto
panorama di studi testimonia una solida preparazione scientifica che lo rendono degno di attenzioni ai fini del presente
concorso.
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LINGUITI GENNAR LUIGI
La sua attività di ricerca si sviluppa a partire dal 1975, concentrandosi su temi di gnoseologia e di epistemologia
moderni e contemporanei. Le sue principali pubblicazioni sono appunto dedicati ad autori quali Lakatos, Leibniz, Kant,
Spencer, Hume, dei quali vengono analizzati aspetti di particolare interesse per la teoria della conoscenza scientifica e
non. Il tentativo teoretico di Linguiti è sostanzialmente quello di rintracciare, attraverso una puntuale ricognizione
storico-critica, alcuni spunti tematici all’interno della riflessione filosofica moderna (in particolare sulla vita e sulla
cibernetica) particolarmente ricchi di ricaduti e di influssi in quel settore della filosofia della scienza contemporanea
rappresentato dalla epistemologia evoluzionistica.
All’interno di tale valida produzione Linguiti mostra una spiccata predisposizione alla ricerca di taglio storico –
teoretico ed epistemologico. Lo si ritiene pienamente idoneo al presente concorso.
MASTROBISI J. GIORGIO
I cinque saggi dedicati al pensiero scientifico di Kant e di Einstein collocano il candidato ai promettenti inizi di un
percorso storico ed epistemologico che dovrebbe condurlo ad esiti scientificamente molto interessanti.
MEO OSCAR
Il campo dei suoi interessi scientifici si presenta alquanto variegato, pur seguendo due filoni prevalenti: l’indagine sulla
relazione tra la filosofia e le scienze- in particolare medicina, psichiatria e psicologia- e la ricognizione di alcuni
problemi di semiotica relati soprattutto alle modalità dell’esperienza estetica. A questi vanno aggiunti gli studi dedicati
a Kant, di cui Meo ha curato una pregevole edizione italiana dell’Epistolario filosofico.
La sua bibliografia consta di una trentina circa tra volumi, articoli e curatele, nei quali sembra prevalere come un filo
rosso che attraversa tutta la ricerca, una attenzione al tema della comunicazione – dalla rilevanza che esso assume
nello studio delle psicopatologie alle sue implicazioni nella estetica filosofica contemporanea- con una connotazione
metodologica che, pur nell’orizzonte filosofico – teoretico della formazione di Meo, senz’altro di apprezzabile livello,
resta prevalentemente di taglio semiotico e non presenta, almeno per il momento, una posizione teoretica ben precisata.
MINAZZI FABIO
La ricerca del candidato, i cui esiti sono costituiti da cinque volumi, da saggi (con altri autori) e da alcune introduzioni,
si è concentrata sul razionalismo critico di K. Popper e su alcuni autori italiani che, a suo avviso, sono stati influenzati
da questo indirizzo epistemologico. Altro studio interessante è quello dedicato a G. Galilei.
Ricca informazione storica, sicuro impegno teoretico nell’ambito del realismo epistemologico, visione essenzialmente
unitaria dei temi affrontati, rendono il candidato degno ai fini del presente concorso.
PASCHI MANUELA
La candidata si segnala in particolare per il volume Dilthey: la mente e le cose. Studio per una gnoseologia e per altri
scritti minori (ricordo ancora Dilthey: quale ermeneutica?) ove è sollevata la questione teoreticamente rilevante di una
ermeneutica scientifica. tale produzione si presenta ricca per un deciso impegno problematico che la mette in evidenza
ai fini del presente concorso.
TRAVERSA GUIDO
Il candidato presenta solo sette pubblicazioni, tra libri ed articoli, su una produzione che appare, dal curriculum
presentato, molto più vasta. La sua ricerca, comunque, spicca per acutezza teoretica, per un palese impegno personale,
per una evidente sensibilità anche alle più recenti problematiche filosofiche.
E’ da tenere per tanto in considerazione ai fini del presente concorso.
VASCONI PAOLA
Presenta due volumi, sette articoli ed alcuni recensioni. Ha studiato la filosofia e la chimica tedesca del Settecento e, più
specificatamente, i rapporti tra Kant e Lavoisier con serietà, un approccio adeguatamente informato e con profondità
critica.
I suoi interessi sono pertanto, di natura storica, storico-filosofica e storico-scientifica e, benché non siano privi di
qualche spunto teoretico, esulano dall’indole del presente concorso.
VASSALLO NICLA
Il corposo curriculum di Nicla Vassallo presenta in maniera meticolosa il quadro di una intensa attività di studio e di
ricerca condotta sia in Italia che all’estero, soprattutto in campo epistemologico. Vassallo si è occupata di Logica e
Filosofia della Scienza, focalizzando però l’attenzione all’interno di quest’ambito disciplinare su tematiche di teoria
della conoscenza, affrontate e sviluppate in particolare nelle monografie pubblicate come autrice.
Muovendo da una solida preparazione di base, Vassallo ha condotto una ricognizione critica del pensiero di alcuni
grandi logici (Boole, Frege, Quine) e successivamente si è rivolta ad un approfondimento della produzione dei
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principali autori di area analitica contemporanea, scandagliando e mettendo in evidenza alcune questioni gnoseologiche
di fondo. E’ soprattutto da questi lavori che emerge una competenza di natura teoretica che va al di là dei tradizionali
confini dell’epistemologia accademica.
Il valore del suo impegno scientifico è ulteriormente sottolineato dalla nutrita serie di saggi e articoli pubblicati su
prestigiose riviste estere con referee e dalla partecipazione ad alcuni convegni internazionali, ai quali è stata invitata per
illustrare i temi trattati nella sue pubblicazioni.
Il lavoro fin qui svolto da Vassallo, anche sul fronte della ricerca istituzionale, nonché la sua intensa attività ne campo
della didattica filosofica universitaria, la qualificano senz’altro come idonea al presentare concorso.
GIUDIZI PERSONALI DEL COMMISSARIO SCRIMIERI
1- Candidato: TOMASO BUGOSSI
Giudizio analitico: Il lungo periodo di attività didattica (esercitazioni di Filosofia Teoretica dal 1972 e poi corsi di
lezione fino al 1999) testimonia una profonda conoscenza delle discipline comprese nel settore scientifico-disciplinare
di Filosofia Teoretica. I 12 volumi monografici confermano una profonda predisposizione per l’analisi delle tematiche
filosofiche più importanti del pensiero teoretico novecentesco, con gli studi sull’Ermeneutica heideggeriana, Rosmini e
Sciacca. Si apprezzano soprattutto i saggi “Dall’oblio al riconoscimento – Saggio su Heidegger ” (Genova 1990) in cui
si affronta con perspicacia il tema del “dopo-Nietzsche” come spinta incessante ad una rifondazione dinamica dell’
“autonomia” dello statuto ontologico dell’uomo; in “Interiorità ed Ermeneutica” (L’Aquila-Roma 1994), si dimostra il
fascino e l’inquietudine della ricerca filosofica che è personale e non soggettiva, che conferma l’importanza di
strutturare il discorso ermeneutico all’interno di una teoresi metafisicamente fondata; in “El Evidente velado. Metafisica
antropica y hermeneutica” (Argentina 1996) il candidato si concentra con attenzione sul senso complessivo
dell’Interiorità che diviene sede dell’autentica comunicazione, dell’ermeneutica del testo, esplicantesi attraverso una
coscienza di noi stessi che ci fa penetrare il testo, così che è più alta la possibilità che il testo ci si riveli. Il tema
dell’”Interiorità”, come sede del “divino” in noi, viene ancora teoreticamente formulato nel volume “Filosofia e
Comunicazione” (Genova 1998), in cui tale incontro diviene interiore dinamicità mediante interna ed attiva
contemplazione: questo è un conoscere che implica la totalità dell’agire umano. Tutto questo tracciato ermeneutico si
fonda scientificamente sul dominio dei testi classici di Filosofia teoretica, ad iniziare da Platone ed Aristotele, passando
per Agostino, Bacone, Vico, per Hegel, Schopenhauer, Nietzsche, e finendo con Michelstaedter, Sciacca e Heisenberg,
che determina nel candidato una completa e feconda comprensione delle discipline teoretiche.
Pertanto, il giudizio sul curriculum scientifico-didattico e sulle pubblicazioni non può che essere lodevole per il presente
concorso.
2- Candidato: COLONNELLO PIO
Giudizio analitico:: Il lungo periodo di attività di ricerca e di didattica presso il Dip. di Filosofia “A. Aliotta” (dal 1974),
continuato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, testimonia una profonda conoscenza
delle discipline comprese nel settore scientifico-disciplinare di Filosofia Teoretica. I 6 volumi monografici confermano
una profonda predisposizione per l’analisi delle tematiche filosofiche più importanti del pensiero contemporaneo, con
gli studi su Croce e Heidegger. Apprezzabili anche gli studi su Kant, testimoniati dai vari articoli pubblicati su riviste
specializzate. Per quanto riguarda le monografie presentate, si apprezzano soprattutto i saggi “Heidegger interprete di
Kant” (1981) in cui si affronta con rigorosità il problema dell’ “Immaginazione trascendentale” con riferimenti anche
alla “Fenomenologia” husserliana; “Tempo e Necessità” (1987), in cui si tenta di comprendere l’intero pensiero di Kant
nell’ottica fenomenologica husserliano-heideggeriana; in “Tra Fenomenologia e filosofia dell’esistenza” (1990) si
sofferma con attenzione sul senso complessivo della filosofia di Josè Gaos, in cui emergono alcuni tratti decisivi
dell’ultima riflessione fenomenologica con l’intento di far emergere un progressivo sviluppo della Fenomenologia dopo
Heidegger e in cui ridiventano attuali problemi come quello della “Teoria delle categorie” di matrice kantiana e quello
dell’incombenza esistenziale del tempo; più ermeneuticamente elaborato risulta l’altro saggio su “La questione della
colpa” (1995), in cui si prendono in esame ancora i problemi dell’ultima Fenomenologia. Su questa scia si colloca
anche l’ultimo lavoro: “Percorsi di confine”, un saggio letterario più che filosofico, e in cui vengono trattate, proprio
come suggerisce il titolo, questioni che non coinvolgono direttamente le discipline teoretiche. Pertanto, il giudizio sul
curriculum scientifico-didattico e sulle pubblicazioni non può che essere lodevole per il presente concorso.
3- Candidato: GENNAR LUIGI LINGUITI
Giudizio analitico: Il curriculum scientifico-didattico del candidato evidenzia una notevole acquisizione degli ambiti
scientifici compresi dal raggruppamento di Filosofia Teoretica (M07A), testimoniato dal lungo periodo di ricerca presso
i più rilevanti istituti scientifici italiani e stranieri. Il prevalente interesse per l’evoluzione dei processi cognitivi nella
Filosofia moderna e contemporanea, da Leibnitz a Kant, da Spencer a Lakatos, ha orientato l’attività del candidato
verso proficue ed originali metodologie epistemologico-ermeneutiche impiegate soprattutto nelle monografie su
Leibnitz (come in “Leibnitz e la scoperta del mondo microscopico della vita”, Pacini Fazzi editore, Lucca 1984) e su
Kant (“Il principio di uniformità della natura e l’evoluzione della conoscenza”, Ist. Ed. e Pol. Intern. Pisa-Roma 1997),
in cui il tema del “Principio di uniformità” kantiano, di matrice prettamente fisico-matematica, viene invece studiato
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nell’ottica di una teoria evoluzionistica della conoscenza sulla base della più recente bibliografica epistemologica. Nei
primi anni, però, gli studi del candidato si erano orientati verso un’epistemologia della conoscenza, sfociata in alcuni
lavori sulla “Cibernetica” (vedi, oltre a vari articoli, i volumi “Macchine e pensiero”, Feltrinelli, 1980 e “Irme Lakatos e
la filosofia della scoperta” Lucca 1981). Più apprezzabile dal punto di vista teoretico (gnoseologico) risulta invece il
saggio “Spencer e la Teoria evoluzionistica della conoscenza”, Lucca 1991, in cui il problema gnoseologico viene
riportato alla sua matrice kantiana. II giudizio sul candidato non può che essere favorevole per il presente concorso.
4- Candidato: MASTROBISI GIORGIO JULES:
Giudizio analitico: Il curriculum scientifico del candidato, peraltro ancora assai modesto, e gli inizi della sua attività di
ricerca risultano promettenti. Tra le pubblicazioni spiccano per l’approccio ermeneutico-storico della scienza quelle
sugli inediti kantiani (“Inediti kantiani tra “Karsten Kenntniss der Natur” e Vollmer “Physische Geographie””, “Aspetti
dinamico-gravitazionali dell’ “Aethertheorie” kantiana”), su Stadler (A. Stadler: La fisica teoretica di Kant) e sui
manoscritti di Einstein (in “Nuncius” II, 1999), ricchi tra l’altro di alcuni spunti teoretici euristicamente fecondi.
Apprezzabili anche le relazioni ai Congressi internazionali.
Il giudizio analitico che ne risulta è favorevole al presente concorso.
5- Candidato: OSCAR MEO
Giudizio analitico: Il curriculum scientifico-didattico non evidenzia una particolare predisposizione per i problemi
ingiunti dalle discipline comprese nel raggruppamento disciplinare M07A di Filosofia Teoretica, ma rimane
costantemente impegnato in un ordine di questioni che risulta di diretta pertinenza solo dello storico della filosofia. Così
anche la produzione scientifica evidenzia, seppur nella duttile ed apprezzabile dedizione alla riflessione sistematica su
di un tema specifico, una ambivalente osmosi tra questioni di Storia della Filosofia, Filosofia politica e Storia della
psicologia, che poco hanno a che fare col settore scientifico-disciplinare M07A di “Filosofia teoretica”. Più
apprezzabili, proprio dal punto di vista teoretico, risultano le pubblicazioni su “Kant. L’epistolario filosofico”,
“Filosofia e Scienza di fronte alla devianza psichica”, “Psicopatologia e filosofia in K. Jaspers”. Il giudizio analitico che
ne risulta, tuttavia, rimane positivo.
6- Candidato: F.MINAZZI:
”Realismo senza dogmi” 1993 ed “Epistemologia come ermeneutica della ragione” 1998 costituiscono un percorso di
indagine critica su significative correnti del pensiero epistemologico contemporaneo muovendo dal razionalismo critico
italiano. Il corrivo travaso epistemologico di passi einsteiniani ostacola l’individuazione ermeneutica della grande
scoperta del fisico tedesco. Altri saggi collettanei e curatele presentano similari aporie errmeneutico-critiche. Valutabile
resta comunque in altri gruppi disciplinari, come M07B o M08A non affini per legge (D.M.26/2/99). Di rilevanza
ermeneutica si presenta in parte il “Galileo filosofo- geometra”, che può suscitare attenzione parziale per il presente
concorso.
7- Candidato: M. PASCHI:
Nel saggio su “ Dilthey: la mente e le cose. Studi per una gnoseologia “ 1988 la candidata presenta una ricognizione
critica su alcuni aspetti del pensiero del filosofo tedesco. Altri saggi lasciano intravedere disposizioni alla ricerca
teoretica.
8- Candidato: T. PELLINI:
ASSENTE E PRIVA DI TITOLI
9- Candidato: G.TRAVERSA
il cospicuo saggio “L’unita che lega l’uno ai molti. Darstellung in Kant” 1991 affronta le sottilissime pieghe della
“Rappresentazione-raffigurativo esibitiva” della gnosoleogia critica delle “Critiche” kantiane. Atri saggi su Kant
presentano una certa disposizione alla ricerca teoretica.
10- Candidato: VASCONI PAOLA
Giudizio analitico: Il curriculum e la produzione scientifica testimoniano una propensione della candidata verso le
discipline storico-filosofiche, più che teoretiche. Apprezzabili senza dubbio le pubblicazioni su tema kantiano sia dal
punto di vista della trattazione storica del problema, che dal punto di vista stilistico. Sono rintracciabili tuttavia alcune
lacune bibliografiche nella trattazione delle questioni kantiane che compromettono l’originalità d’approccio
ermeneutico al testo: pertanto nel saggio su “La Cosa in sé e la Doppia affezione in Kant” oltre al fraintendimento
linguistico nel titolo viene quasi del tutta ignorata la fonte heideggeriana. In “Sistema delle scienze naturali e unità della
conoscenza nell’ultimo Kant…” il richiamo assiduo al testo di Friedman su “Kant and the exact Sciences” diviene
spesso asservimento pedissequo e riverente ad uno studio sicuramente avanzato ma non esaustivo degli sviluppi
moderni e contemporanei del pensiero scientifico kantiano. Così anche la concezione dell’Etere nell’Opus Postumum
invece che essere studiata ed enucleata ermeneuticamente nell’ottica del progressivo sviluppo della Fisica, dalla
Termodinamica all’Elettrodinamica gravitazionale, viene ad essere fraintesa e codificata secondo i dettami storiografici
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della recente bibliografia, che pur ricopre un suo ruolo ben specifico. Il giudizio sulla candidata è limitatamente
positivo.
11-Candidato: VASSALLO NICLA
Giudizio analitico: Nel curriculum della candidata si evidenzia un interesse profondo per la storia della Logica
contemporanea, tra Boole e Frege, studiata in un’ottica marcatamente storica. Pochi e modesti, infatti, risultano,
all’interno dell’attività di ricerca e di didattica, che nell’ambito delle stesse pubblicazioni, gli spunti di natura teoretica,
di cui si richiede in questo contesto la massiva competenza. Le pubblicazioni presentate dalla candidata, , possono
essere valutate solo dal punto di vista filosofico della scienza (M07B), non certo da quello teoretico (M07A), che
presuppone l'ermeneutica filosofico-scientifica del classico filosofico originale. Per es. in “La depsicologizzazione della
Logica” si apprezza un’ottima ricognizione storica della logica da Boole fino a Queine, passando fugacemente per la
discussione Frege-Husserl, ma tralasciando le questioni più rilevanti dal punto di vista teoretico (per es. non viene
intravisto il ruolo fondamentale in tale processo delle “Ricerche logiche” di Husserl). Così in “Teorie della conoscenza
filosofico-naturalistiche” l’approccio ai problemi fondamentali della scienza viene da un’impostazione più
epistemologica, che teoretico-ermeneutica. A determinare questa chiave di lettura epistemologica vi è il fatto che i
classici filosofici (Kant, ecc.) consultati dalla candidata risultano essere, in gran parte, traduzioni Apprezzabile,
tuttavia, la conoscenza della lingua inglese. Il giudizio sul curriculum scientifico e sulle pubblicazioni risulta comunque
limitatamente positivo.
GIUDIZI PERSONALI PROF. MARCUCCI
1.BUGOSSI TOMASO
Presenta vari articoli e ben otto monografie, di cui alcune tradotte in lingua spagnola. L’ampia produzione del
candidato ha un taglio sia storico che teorico, di cui solo la produzione di taglio tteorico, l’ultima in ordine di
tempo, va presa in considerazione ai fini del presente concorso. In essa va interessi ermeneutici, antropologi,
metafisici e teologi sono centrali ed hanno portato a risultati che meritano attenzione per l’ampiezza dei temi trattati
e degli orizzonti culturali. Il candidato va quindi posto in attenta considerazione ai fini del presente concorso.
2.COLONELLO PIO
Ampia è la produzione del candidato, costituita da sei monografia e da vari articoli, di cui alcuni in lingua tedesca,
inglese e francese, che vanno da Kant ad autori e problemi a noi contemporanei. In alcuni di essi, centrale è il
problema teorico e storico dell’ermeneutica e dell’esistenza; essi sono caratterizzati da ampiezza di interessi, rigore
metodologico e serietà scientifica. Il candidato è quindi meritevole di attenta considerazione ai fini del presente
concorso.
3.LINGUITI GENNAR LUIGI
Il candidato, oltre a numerose recensioni e ad alcuni articoli, presente sei volumi, tutti colegati da un saldo Leitfaden
teorico, centrato sul problema della vita, dell’evoluzione, della cibernetica, che parte da Leibniz e da Hume, per passare
a Kant e a Spencer, fino ad arrivaread autori ed a problemi, specie quello del rapporto tra macchine e pensiero, a noi
contemporanei: In tutte le sue analisi, il candidato ha compiuto un lavoro accurato di revisione storiografica ma
disgiunto da un serio e approfondito impegno teorico, il che lo pone in primissima considerazione ai fini del presente
concorso.
4.MASTROBISI J. GIORGIO
Il candidato, presenta cinque saggi, che hanno per oggetto la filosofia scientifica di Kant e di Einstein. essi sono
caratterizzati da impegno teorico, ma la loro più adeguata collocazione è nel campo della storia e della filosofia della
scienza. La produzione scientifica del candidato è solo agli inizi, ma essa lascia ben sperare in ulteriori contributi di
maggiore impegno storico e problematico.
5.MEO OSCAR
Presenta nove tra volumi e volumetti, cinque articoli ed una pregevole edixzione antologica dell’epistolario kantiano.
Ampia è quindi la produzione del candidato, caratterizzata da interessi diversi:quello del rapporto tra filosofia e
disciplini medico-psicologiche, testimoniato tra gli altri scritti dai volumi sulla “psicopatologia” in Jaspers e sulla
“malattia mentale” nel pensiero di Kant, quello semiotico com’è testimoniato anche dal volume Il contesto; quello
estetico, con riferimento anche ad autori classici, quali Kant e Hegel. I lavori del candidato sono quasi sempre da
considerarsi contributi seri per la ricerca filosofica: talvolta però si presentano – per usare un termine dello stesso Meo –
come “ incursioni” a cui - fatta eccezione per le approfondite ricerche in campo medico e psicologico – non hanno
fatto seguito, come nel caso della “ filosofia della moda”, gli opportuni approfondimenti. Tuttavia, per la vastità e la
serietà delle sue ricerche, il candidato è meritevole di attenzione ai fini del presente concorso.
6.MINAZZI FABIO
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Presenta cinque volumi e altri saggi, che hanno per oggetto il 2razionalismo critico”: soprattutto di Giulio Preti, ma
anche di Antonio Benfi e Ludovico Geymonat, fino ad arrivare a Evandro Agazzi. Maggiore impegno teorico si rileva
nel saggio critico su Popper e la sua interpretazione di Galileo e, soprattutto, nella monografia dedicata a Galileo “
filosofo geometra”: lavori, questi ultimi, caratterizzati da una vasta informazione storica e da una salda visione teorica.
Un filo conduttore unico lega tutte le ricerche del candidato, anche quando egli parla – non sempre a proposito – di
“razionalismo critico”: tematica quest’ultima che va ben al di là, a livello storico e teorico, degli autori con tanto
impegno studiati dal Minazzi. Nonostante questo che può apparire un limite, per la vastità l’impegno teorico delle sue
ricerche il candidato è degno di attenzione ai fini del presente concorso.
7.PASCHI MANUELA
La produzione scientifica della candidata non è vasta, ma si presenta ben centrata su alcuni temi di grossa rilevanza
teorica, come quelli della psicologia in Kant e della teoria evoluzionistica della conoscenza in Dilthey. La candidata,
oltre a vari articoli ha dedicato a Dilthey una ampia monografia, centrata sullo studio della sua gnoseologia, degna di
attenzione ai fini del presente concorso.
8. TRAVERSA GUIDO
Presenta due volumi e cinque articoli, di cui uno in lingua tedesca e uno lingua inglese. L’attenzione del candidato è
rivolta soprattutto al problema del linguaggio, con particolare riferimento a Kant. Il suo volume sulla Darstellung in
Kant merita di essere segnalato; i lavori presentati mostrano interessi teorici e vivacità speculativa, ma non sono
sufficienti per dare un giudizio compessivo quale avrebbe potuto essere espresso, se si fosse resa visione della più
ampia produzione del candidato.
9.VASCONI PAOLA
Presenta due volumi, sette articoli e quattro recensioni. il tema della filosofia e della chimica tedesca nel Settecento,
della filosofia di Kant specie nei suoi rapporti con Lavoisier è centrale negli scritti della Vasconi, condotti con serietà
scientifica e con ricca informazione storica, sì da giungere talvolta a risultati importanti in un campo determinato, ma
limitato di ricerca. In generale, per quanto riguarda gli scritti maggiori della Vasconi, vale quanto scrive F. Abbri
nella “ Prefazione” al suo secondo libro Sistema delle scienze naturali e unità della conoscenza nell’ultimo Kant: si
tratta di un “ contributo di valore”, che però “appartiene al genre della storia della filosofia o a quello della storia della
scienza” (p.VII).
10.VASSALLO NICLA
Presenta tre volumi, dieci articoli, di cui tre in lingua inglese, e due volumi “curati” in collaborazione con Evandro
Agazzi. Il problema della teoria della conoscenza, ma anche quello dell’epistemologia e della logica, sono centrali nelle
analisi della candidata, condotte con impegno teoretico e ampiezza e precisioni di riferimenti storici relativi agli autori
studiati. Una spiccata vivacità intellettuale e talvolta polemica anima gli scritti della candidata i quali, pur trovando la
loro collocazione ideale in un concorso di filosofia della scienza, sono di degni di considerazione anche ai fini del
presente concorso.
ALL.B
GIUDIZIO COLLEGIALE PER CIASCUNO DEI CANDIDATI
- Bugossi Tomaso
Presenta vari articoli e otto monografie di cui alcune tradotte in spagnolo e in francese. Il candidato ha iniziato le sue
ricerche sotto il segno di una rimeditazione di temi rosminiani e l’ha poi personalizzata in un antropologia
ermeneutica in cui campeggia il tema della comunicazione, intesa come continua relazione con l’altro che impedisce la
chiusura in personali verità e convinzioni. In essa interessi ermeneutici, antropologici, metafisici e religiosi sono
centrali ed hanno portato a risultati apprezzabili. La commissione pertanto, ad eccezione di un commissario, considera il
candidato degno di attenzione ai fini del presente concorso.
- Colonnello Pio
Ampia è la produzione del candidato che consta di sei monografie e di vari articoli, (di cui alcuni in lingua tedesca,
inglese e francese) e va da Kant ad autori contemporanei. I temi fenomenologico-esistenzialisti del tempo e della storia,
nonché la meditazione sulle cifre della “colpa”, della “ menzogna”, del “ perdono”, hanno condotto il candidato a
sviluppare una molteplicità di indagini di ampio respiro teoretico e storico di sicuro livello. Pertanto la Commissione,
all’unanimità, ritiene il candidato degno di particolare attenzione ai fini del presente concorso.
- Linguiti Gennar Luigi
La ricerca del candidato si fa apprezzare per la continuità nel tempo e la costanza dei temi (problema della vita,
dell’evoluzione, della cibernetica, dell’epistemologia moderna e contemporanea) nonché per lo sforzo teoretico di
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pensarli nella luce di una epistemologia evoluzionistica. Tale ricerca ha portato altresì ad un accurato lavoro di
revisione storiografica.
La Commissione, all’unanimità, ritiene dunque il candidato degno di grande attenzione ai fini del presente concorso.
-Mastrobisi J. Giorgio
Il candidato presenta cinque saggi che hanno per oggetto la geografia fisica e la teoria dell’etere kantiana, e la teoria
della relatività einsteniana. Tali scritti sono caratterizzati da impegno teorico ed euristico, la cui più adeguata
collocazione è nel campo della storia e della filosofia della scienza. Questi buoni inizi di ricerca del candidato lasciano
ben sperare per il futuro.
- Meo Oscar
Presenta nove fra volumi e volumetti, cinque articoli e una pregevole edizione antologica dell’epistolario kantiano.
Molteplici sono gli interessi del candidato: rapporto tra medicina e discipline psicopatologiche, epistemologia,
semiotica ed estetica. Per il momento tali interessi non appaiono tutti ben collegati da una visione teoretica unitaria,
fatta eccezione per le ricerche medico-psicologiche. A parere di un commissario, il candidato è degno di attenzione ai
fini del presente concorso.
- Minazzi Fabio
presenta cinque volumi a firma personale e altri in collaborazione con noti studiosi italiani, e articoli vari. Un filo
conduttore unico lega le ricerche del candidato. Maggiore impegno teorico si rivela nel saggio critico su Popper e
soprattutto nella monografia dedicata a Galileo, filosofo geometra, anche se talvolta alcune prese di posizione sono
semplificatrici. La Commissione pertanto, a maggioranza (con l’esclusione di un commissario) ritiene il candidato
degno di attenzione ai fini del presente concorso.
- Paschi Manuela
La contenuta produzione scientifica della candidata si distingue per un ricco e deciso impegno problematico. Gli studi
su Dilthey sono da segnalare perché denotano un interesse teoreticamente rilevante rivolto alla questione di una
“ermeneutica scientifica”. la commissione pertanto, a maggioranza (ad eccezione di due commissari), ritiene la
candidata degna di attenzione ai fini del presente concorso.
- Pellini Tiziana
Laureata in Scienze dell’Educazione (Genova), presenta domanda, ma non rappresenta alcun titolo.
- Traversa Guido
Presenta due volumi e cinque articoli, di cui uno in lingua tedesca e uno in lingua inglese. L’attenzione del candidato è
rivolta soprattutto del linguaggio, come si evince anche dalla sua produzione non presentata ai fini del presente
concorso. Denota un rilevante impegno personale nelle tematiche affrontate sempre con l’acutezza teoretica. a parere di
un commissario, il candidato è degno di attenzione ai fini del presente concorso.
-Vasconi Paola
Gli scritti presentati dalla candidata, due volumi, sette articoli, e quattro recensioni, sono condotti con serietà scientifica
e ricca informazione storica. I suoi interessi pertanto di natura storica, storico-filosofica e storico-scientifica, benché
non privi di qualche spunto teoretico, trovano la loro più adeguata collocazione in concorsi di natura storica.
- Vassallo Nicla
Presenta tre volumi, dieci articoli (di cui tre in lingua inglese) e due volumi curati in collaborazione. il problema della
teoria della conoscenza, ma soprattutto quello dell’epistemologia e della logica sono centrali negli interessi della
candidata. Quella della Vassallo è una produzione di sicuro valore soprattutto sul versante logico-epistemologico. Una
spiccata vivacità intellettuale e talvolta una forte vis argomentativa anima gli scritti della candidata. Pertanto la
Commissione, a maggioranza (tranne due commissari), la ritiene degna di considerazione ai fini del presente concorso.
ALL.C.
Giudizi dei singoli Commissari sulla prova didattica e sulla discussione dei titoli di ciascun candidato:
Commissario Valerio Meattini
Candidato. Tomaso Bugossi
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La lezione del candidato si è fatta apprezzare soprattutto per la passione didattica e gli intenti esplicativi. Buona anche
la forma retorica del candidato, atta a partecipare contenuti ad un uditorio giovane. I molti elementi della lezione sono
stati ulteriormente organati nel corso della discussione che è da considerarsi buona.
Candiato: Pio Colonello
Il candidato ha condotto un’eccellente lezione che ha fatto apprezzare la sua vasta cultura, le doti di comunicazione e la
tenuta logica della sua esposizione. Quanto chiara ed espressiva è stata la lezione del candidato, tanto elegante ed
essenziale è risultata la discussione dei suoi titoli.
Candidato: Gennar Luigi Linguiti
Il candidato ha ottimamente ripartito i tempi e i temi della sua lezione cui ha dato profondità storiografica, pur con la
dovuta brevità dei riferimenti che una lezione comporta, organizzazione logica e sviluppo teorico completi.
Di alto profilo è poi stata la discussione dei titoli da parte del candidato, che non solo ha saputo presentare i punti
essenziali della sua lunga e coerente attività di ricerca, ma ha saputo rispondere in modo convincente ai problemi che gli
sono stati proposti.
Candidato: Oscar Meo
Buona è stata da parte del candidato l’illustrazione del rapporto che c’è fra la permanete apertura del significato e
l’orizzonte della comunicazione che essendo processuale è sempre incompiuto. La ricchezza dei temi e dei riferimenti
proposti nel corso della lezione (che il candidato ha letto) se, da un lato, ha messo in evidenza le molte letture e i
molteplici interessi del candidato, d’altro lato ha forse nociuto alla linearità di un esposizione didattica. Buono è stato
l’esito della discussione dei titoli.
Candidato: Fabio Minazzi
Il candidato ha dato ulteriore prova, nel corso della lezione, della sua vasta informazione epistemologica e della sua
passione filosofica. In molti punti la sua esposizione è stata chiara e articolata. Un maggiore approfondimento teoretico
l’avrebbe resa ancora più apprezzabile. La discussione dei titoli è stata buona.
Candidata: Manuela Paschi
La candidata ha condotto la sua lezione con competenza culturale e vivacità espositiva. Inoltre, ha ben articolato i tempi
e i modi dell’esposizione che è risultata ben organizzata e pregevole dal punto di vista didattico. La discussione dei
titoli, che è stata buona, ha messo in luce la prontezza intellettuale e .a vis “polemica” della candidata.
Candidata: Paola Vasconi
La candidata ha svolto una lezione apprezzabile per ricchezza di riferimenti storiografici e articolazione interna dei
molteplici strati teorici e storici del suo tema. Anche la discussione dei titoli è risultata apprezzabile.
Candidata: Nicla Vassallo
La candidata, che sceglie per la sua lezione il registro espositivo, mostra padronanza dei temi, chiarezza di analisi e
capacità didattiche. La discussione dei titoli è stata buona
Commissario: Michele Leonelli
Candidato: Tomaso Bugossi
La lezione del candidato è stata ricca di informazione e di stimoli ulteriormente arricchiti e chiariti dalla successiva
discussione. Apprezzabile la vis comunicativa del candidato e l’intenzione didattica.
Candidato: Pio colonnello
Il candidato ha mostrato salda cultura, struttura argomentativa di qualità e notevolissima chiarezza; caratteristiche
queste ampiamente confermate dalla successiva discussione.
Candidato: Gennar Luigi Linguiti
Il candidato ha saputo dare il giusto sfondo culturale alla sua lezione che è stata magistrale nella tessitura logica e
apprezzabile nell’informazione. La successiva discussione ha mostrato ancora il valore teorico del candidato.
Candidato: Oscar Meo
Il candidato ha messo in luce l’apertura del significato per la ragione dell’incompiutezza e processualità della
comunicazione. Altri aspetti della lezione, a causa dell’addensamento tematico, sono risultati meno chiari. Apprezzabile
l’esito della successiva discussione dei titoli.
Candidato: Fabio Minazzi
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Il candidato ha dato prova di vasta informazione, di capacità organizzative ed espositive della materia. Una più puntuale
penetrazione dei fenomeni culturali presi in considerazione avrebbe però giovato all’approfondimento. Il risultato della
discussione dei titoli scientifici è buono.
Candidato: Manuela Paschi
L’esposizione della candidata è stata chiara ed esauriente. La successiva discussione dei titoli scientifici è stata buona
Candidata. Paola Vasconi
La candidata ha dato prova di buona erudizione e di soddisfacente consapevolezza storiografica. Soddisfacenti i legami
di tipo teorico dell’organizzazione del discorso. Buona la successiva discussione dei titoli.
Candidata: Nicla Vassallo
La candidata tiene una lezione di carattere espositivo-didattico di esemplare chiarezza ed articolazione. Buona la
successiva discussione dei titoli.
Commissario Domenico Antonino Conci
Candidato:Tomaso Bugossi
L’esposizione molto approssimativa del dott. Bugossi sia in sede della lezione che in quella della discussione di titoli
nel tentativo di chiarire le ragioni e gli sviluppi teoretici delle tematiche speculative scelte e affrontate dal candidato non
lo rendono idoneo ad occupare la cattedra di associato in Filosofia Teoretica.
Candidato: Pio Colonnello
Lezione ed discussione dei titoli di pregevole fattura perché il candidato mostra una sicura padronanza e una ricchezza
di documentazione della letteratura Husserliana e Heideggeriana. Va pertanto tenuto in massima considerazione ai fini
del presente concorso.
Candidato Gennar Luigi Linguiti
L’ampia e articolata discussione su importanti temi del dibattito epistemologico e filosofico contemporaneo, che il dott.
Linguiti ha sostenuto, ha dimostrato la continuità e la coerenza delle sue indagini rivolte al settore della epistemologia
evoluzionistica, legittimando la sua collocazione ai vertici del presente concorso.
Candidato: Oscar Meo
Conferma con una lezione limpida e bene organizzata gli interessi vertenti prevalentemente su tematiche storiche e
semiotiche. Tale linea è ribadita esemplarmente nella puntuale discussione dei titoli presentati dal candidato.
Candidato: Fabio Minazzi
Lezione brillante e scorrevole in cui il candidato ribadisce e approfondisce anche nella discussione sui titoli le sue tesi
di fondo vertente sul razionalismo critico, da tempo pienamente maturati, dimostrando una vasta erudizione
storico-culturale.
Candidata: Manuela Paschi
Esposizione sicura nella lezione e testimonianza di una preparazione approfondita nella discussione dei titoli che
permette anche di intuire gli sviluppi futuri della sua ricerca teoretica personale.
Candidata: Paola Vasconi
Esposizione chiara e sicura in cui la candidata conferma la sua buona preparazione nel campo storico-filosofico e
storico-scientifico, sia in sede di lezione che in quella della discussione dei titoli.
Candidata: Nicla Vassallo
La chiarezza espositiva, il lessico curato, la lucidità e la profondità nell’affrontare anche i molteplici quesiti proposti
dai commissari hanno confermato ampiamente la sua preparazione teoretica, epistemologica e filosofica. La dott.ssa
Vassallo è da ascrivere ai vertici della considerazione ai fini di qualunque concorso a cattedra universitario di filosofia.
Commissario Giorgio Scrimieri
Candidato: Tomaso Bugossi
Il candidato dimostra un notevole dominio teoretico nell’ermeneutica filosofica; eccelle anche nella fondazione
metafisica della dissertazione dimostrativa. Si avvale anche delle prerogative etiche dell’assunto metafisico teoretico; si
distingue per la didattica della sua “vis oratoria”. Sia nella lezione sia nella discussione dei titoli attinge ottimi risultati
ai fini del concorso in oggetto.
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Candidato: Pio Colonnello
Il candidato riesce a dimostrare la rilevanza etica del tempo heideggeriano anche con le lettere paoline. L’approccio agli
scritti previi alla redazione delle “Vorlesungen 1905” di Husserl conclude con il “Kantbuch” ed “Essere e Tempo”.
Anche “Senso e Significato” di Husserl” 1900 dalle “Ricerche logiche” attinge fastigi nelle’ermeneutica heideggeriana.
Sia la lezione che la discussione sui titoli meritano la valutazione piena della commissione.
Candidato: Gennar Luigi Linguiti
Nell’indagine sul dibattito epistemologico contemporaneo il candidato assicura confluibilità legittima di epistemologia
e contesto teoretico di ermeneutica. Si assume l’istanza di leggere “l’apriori” kantiano nel contesto gnoseologistico
dell’epistemologia, impegnandosi ad operare una trasposizione di esso in statuto disciplinare diverso da quello
ermeneutico .Intenta un rinnovamento dell’apriorismo kantiano alla luce “dell’evoluzione”: l’apriori categoriale
sembra l’innato genoma pure anticipato dai “Prolegomena” kantiani .Asserisce con documenti che può sussistere un’
Ermeneutica dell’epistemologia. Attinge così, nella lezione e nella discussione, la piena approvazione del collegio.
Candidato: Oscar Meo
Muovendo dall’origine dell’ Ecdotica procede in un’ indagine psicologica della comunicazione, avvalendosi anche di
semeiotica della pragmatica. Riduce l’afasia a latenza del Logos: l’indagine propende per una pragmatica genealogica
della semantica.Ma quale la funzione dell’ Esegetica nella costruzione semantica del testo bibblico? Escluse rimangono
le funzioni analitiche di significato e di annunciato, anche se si intravede una statistica della semantica dei sistemi
formali di logica. Nel complesso (lezione e discussione) promette per sviluppi e approfondimenti.
Candidato: Fabio Minazzi
Impegnato in aspetti e problemi del razionalismo critico non manca di stabilire paralleli tra Miller e Popper
improntandoli alla riflessione sulla metafisica di Kant. Fa rilevare tra l’altro che razionalismo non significa
trascendentalismo. Vanno fatte riserve sulla lezione e sulla discussione dei titoli.
Candidata: Manuela Paschi
Attenta ad aspetti della teoria evoluzionistica della conoscenza, tra Kant Dilthey e Mach: “Leben” e “Telos” risultano
ancorati a produzione e riproduzione immaginative. Per la seconda Prefazione alla “Critica della ragion pura” la scienza
è in forse per metodo. Il Mach evoluzionista dopo Kant non smentisce la sua analitica. Solo Mach ha definitivamente
disoggetivizzato il “Raum”. Merita riconoscimento per la tematizazzione problematica stimolante ed apprezzabile.
Candidata: Paola Vasconi
Pur tralasciando il linguaggio figurato calcolabile della” Characteristica universalis” di Leibnitz, nonché il linguaggio
geometrico di Grassmann, la candidata sembra accostarsi alla riduzione della chimica alla fisica meccanica e dinamica,
nonché al modello biologico-classificatorio di Kant. Non perspicui risultano però del 1747 i “Gedanchen” sulla vera
valutazione delle forze vive e di altri scritti kantiani. Merito della candidata :l’approccio a questioni ispide e complesse
nell’alveo scientifico nel pensiero kantiano.
Candidata: Nicla Vassallo
Per le basi teoriche della gnoseologia l’indagine sullo gnoseologismo logico-formalistico rimane lontana dalla
gnoseologia in quanto tale. Aporetico risulta il giustificalismo senza rigorosità kantiana, come pure la proposta di
posizione internista senza soggetto cognitivo. Sia nella prova didattica che nella discussione si rilevano difficoltà di
contesto disciplinare.
Commissario: Marcucci Silvestro
Candidato. Tomaso Bugossi
Giudizio prova didattica: Buona la esposizione con impegno teoretico. Inquadramento dei problemi storici è anch’esso
vasto ma, anche per motivi di tempo, talvolta più accennato che sviluppato.
Nella discussione sostiene, con impegno e con chiarezza, le tesi fondamentali affrontate nella sua lezione e nei suoi
scritti.
Candidato : Pio Colonnello
Buona l’esposizione. I punti salienti del discorso vengono espressi con chiarezza, finezza e competenza filologica; non
altrettanto “incisivo”, però, risulta un inquadramento generale di carattere teoretico, che vada di pari passo con
l’inquadramento storico che il candidato ha saputo dare ai temi trattati.
Nella discussione dimostra finezza e competenza anche filologica mostrata nella lezione e nei suoi scritti.
Candidato: Gennar Luigi Linguiti
Ottima la esposizione con forte impegno teoretico e problematico e con buona conoscenza storica e filologica.
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Nella discussione dimostra grande competenza e maturità, affrontando temi teoretici e storici e dando risposte che sono
andate ben al di là dei punti affrontati nella lezione e nei suoi scritti.
Candidato: Oscar Meo
Il candidato ha letto buona parte della sua lezione. Il tema risulta ben centrato e svolto con buona informazione storica,
con chiarezza ma con non salda visione teorica.
Nella discussione dimostra con impegno le tesi sostenute nei suoi scritti, con argomentazioni interessanti e valide.
Candidato: Fabio Minazzi
Chiarezza espositiva e centralità dei temi trattati nella lezione. In essa prevalgono interessi storici, anche se a cenni
teorici non mancano nel discorso del candidato.
Nella discussione dimostra conoscenza dei problemi trattati nella lezione e nei suoi scritti, mostrando sicurezza.
Candidato: Manuela Paschi
Buona l’esposizione, con testo basato su tre autori ( Kant, Dilthey e Mach) svolto con chiarezza e con un discorso
problematico e critico.
Nella discussione dimostra conioscenza critica delle tematiche di Kant e di Dilthey.
Candidata: Paola Vasconi
soddisfacente è l’esposizione, della quale vengono delineati i due tipi di linguaggio, scientifico e filosofico. Dimostra
ampia informazioni, con alcuni spunti di natura teorica anche se limitati a Kant, talvolta con una certa oscurità.
Nella discussione ha dimostrato conoscenza della problematica Kantiana, affrontando l’esame di temi relativi all’ Opus
postumum e al rapporto Kant-Wittgenstein.
Candidata: Nicla Vassallo
Buona l’esposizione. Affronta con padronanza l’esame dei problemi relativi alla tematica in oggetto, con le stesse linee
di tendenza vivacità intellettuale e ampiezze di prospettive già emerse nelle sue pubblicazioni.
Nella discussione rivela sicurezza e vivacità: risultato anche della padronanza da lei dimostrata nei suoi scritti
ALL. D
Giudizio collegiale sulla prova didattica e sulla discussione dei titoli di ciascun candidato:
Candidato: BUGOSSI Tomaso
giudizio: la prova didattica e la discussione dei titoli da lui sostenuta offrono persuasiva testimonianza di uno studioso
maturo.
Candidato: COLONNELLO Pio
giudizio: nella sua pregevole esposizione il candidato ha dato prova di apprezzabile conoscenza e padronanza dei temi e
dei problemi della letteratura husserliana e heideggeriana, mostrando un’adeguata finezza interpretativa.
Candidato: LINGUITI Gennar Luigi
giudizio: nella sua ottima esposizione, ampia ed articolata, il candidato ha mostrato profonda competenza dei temi
trattati, continuità e coerenza nello sviluppo delle sue ricerche teoretico-epistemologiche. Tali qualità sono state
confermate dalla discussione dei titoli.
Candidato: MEO Oscar
giudizio: nella prova didattica da lui interamente letta, e nella discussione dei titoli il candidato mostra buona
informazione storica e chiarezza espositiva, ma scarsa visione teoretica.
Candidato: MINAZZI Fabio
giudizio: nella prova didattica e nella discussione dei titoli, il candidato da prova di vivaci capacità espositive e di
genuini interessi storici, anche se mancano approfondimenti di natura teorica.
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Candidato: PASCHI Manuela
giudizio: la prova didattica e la discussione dei titoli, condotta dalla candidata con esposizione sicura ed adeguata
preparazione su alcuni temi teoretici contemporanei lasciano prevedere anche ulteriori e più approfonditi sviluppi.
Candidato: VASCONI Paola
giudizio: nella prova didattica e nella discussione dei titoli, la candidata rivela talvolta oscurità. Mostra conoscenza
della problematica dell’ultimo Kant ma limitata visione teorica.
Candidato: VASSALLO Nicla
giudizio: nella prova didattica e nella discussione dei titoli, la candidata con limpida esposizione affronta con
padronanza l’esame della tematica in oggetto, con le stesse linee di tendenza e vivacità intellettuale dimostrate dalla
produzione scientifica.
ALL. E
Candidato: BUGOSSI Tomaso
giudizio: la produzione scientifica e la lunga esperienza didattica, così come le prove da lui sostenute nell’ambito del
presente concorso, offrono persuasiva testimonianza di uno studioso maturo. La Commissione a maggioranza (tre voti)
lo dichiara idoneo.
Candidato: COLONNELLO Pio
giudizio: ampia è la produzione del candidato in cui centrale è il tema dell’ermeneutica. La produzione scientifica, la
lezione e la discussione dei titoli del candidato sono caratterizzati da una molteplicità di indagini di vasto respiro e di
sicuro livello. La Commissione a maggioranza (quattro voti) lo dichiara idoneo.
Candidato: LINGUITI Gennar Luigi
giudizio: negli scritti, nella lezione e nella discussione dei titoli risulta la continuità e la coerenza degli interessi del
candidato, la profonda competenza dei temi trattati e un notevole sforzo teoretico. La Commissione all’unanimità lo
dichiara idoneo.
Candidato: MEO Oscar
giudizio: i vasti interessi del candidato non confluiscono in una salda sintesi teoretica. La prova didattica e la
discussione dei titoli confermano il suddetto giudizio.
Candidato: MINAZZI Fabio
giudizio: la vasta produzione del candidato, nutrita di ampia informazione, non è sempre sostenuta da un adeguato
impegno teoretico. Anche la prova didattica e la discussione sui titoli confermano il suddetto giudizio.
Candidato: PASCHI Manuela
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giudizio: sia negli scritti che nella lezione e nella discussione dei titoli, la candidata si distingue per un evidente
impegno problematico, ma su un limitato numero di argomenti. La Commissione non la ritiene idonea a maggioranza
(quattro voti su cinque).
Candidato: VASCONI Paola
giudizio: gli interessi di natura storica, storico-filosofica e storico-scientifica della candidata sono apprezzabili, ma si
rivelano non pienamente adeguati ai fini del presente concorso. La prova didattica e ladiscussione dei titoli hanno
dimostrato sicura conoscenza dell’ultimo Kant.
Candidato: VASSALLO Nicla
giudizio: una spiccata vivacità intellettuale e talvolta una forte vis argomentativa sostengono la produzione, la lezione e
la discussione dei titoli della candidata. Prevalente è l’interesse logico-epistemologico. La Commissione non la ritiene
idonea a maggioranza (tre voti su due).
A conclusione dei lavori, la Commissione stila il verbale conclusivo accludendovi gli allegati richiesti dalla prassi
concorsuale.
Prof. Silvestro MARCUCCI, Presidente
Prof. Giorgio SCRINIERI,
Prof. Domenico Antonino CONCI,
Prof. Michele LEONELLI,
Prof. Valerio MEATTINI, Segretario
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