Suolo e territorio Dissesto idrogeologico (contenuti della presentazione) •Fenomeni di alterazione del territorio che lo modificano in tempi relativamente rapidi o rapidissimi, con effetti spesso distruttivi sulle opere, le attività e la stessa vita dell’uomo •Erosioni , frane , alluvioni, valanghe … •Compromettono l’assetto del territorio ai fini di uno sfruttamento da parte dell’uomo •Dal punto di vista geologico sono eventi attraverso i quali la superficie terrestre ‘evolve’ per raggiungere un nuovo equilibrio •L'acqua disfa li monti e riempie le valli e vorrebbe ridurre la Terra in perfetta sfericità, s'ella potesse (Leonardo Da Vinci) Fenomeni di dissesto •Frequenti nel nostro territorio per le sue caratteristiche geomorfologiche geolitologiche climatiche Precipitazioni intense, instabilità dei versanti, fratturazione delle rocce, presenza di faglie •Ma è sempre più rilevante il peso dovuto a cause di origine antropica Cause antropiche •Molteplici: disboscamento, incendi dolosi, abbandono delle zone montane,impoverimento dell’attività agricola tradizionale cementificazione incontrollata, distruzione delle aree golenali, riduzione della sezione idraulica dei corsi d’acqua, riduzione del reticolo idrografico minore, prelievo indiscriminato di sabbie e ghiaie, edificazioni in zone geologicamente instabili, ecc. Cosa fare •Monitoraggio e rilevamento delle aree a rischio •Programmare l’uso del territorio vincoli - uso razionale •Mantenere attenzione alle pratiche agricole e forestali •Sistemare dove possibile, recuperare Strumenti legislativi •DL 180/1998 (dopo Sarno) (legge 267/98 – legge Sarno): –individuazione delle aree a rischio idrogeologico –Predisposizione di adeguate misure di salvaguardia per rimuovere le situazioni di rischio più elevate Dimensioni del fenomeno •Nel ventesimo secolo (dati progetto AVI aree vulnerabili italiane) vi sono stati oltre 12.600 fra morti, feriti e dispersi, migliaia di case e ponti distrutti e chilometri di strade e ferrovie interrotte. •Il numero degli sfollati e dei senzatetto supera le 700.000 persone (il 75% a causa di inondazioni). •Il costo complessivo dei danni provocati dagli eventi franosi ed alluvionali dal1951 al 2009, rivalutato in base agli indici ISTAT, risulta superiore a 52 miliardi di euro. Erosione idrica •Fenomeno di superficie demolizione (roccia /suolo) con asportazione e trasporto del detriti prodotti •Provocato da agenti fisici, chimici, biologici •Azione idrica è il fattore di maggior incidenza nei processi di erosione •Provoca danni in campo agricolo forestale perdita di suolo buono •Può evolvere in fenomeni più complessi smottamenti, erosione di sponde, argini ecc. •EROSIONE NATURALE: lenta compensata dalla formazione di nuovo suolo •EROSIONE ACCELERATA : non compensata, impoverisce i suoli, porta all’affioramento di rocce Tipi di erosione idrica •da impatto (rainsplash erosion) azione battente dell’acqua •laminare o diffusa (sheet erosion) velo superficiale •a rigagnoli (rill erosion) evoluzione della precedente quando acqua si incanala in crepe o incisioni del suolo azione di logororamneto concentrata (aggressività dell’acqua CO2) •a fossi (gully erosion) evoluzione successiva, fossi non si cancellano con le lavorazioni può intaccare la roccia madre, su rocce argillosi forma i calanchi incisioni separate da costoni a forma di lama di coltello facilmente disgregabili Stima della perdita annua di suolo •Revised universal soil loss equation R.U.S.L.E. FRANE •Movimento di materiale roccioso o massa di terra lungo un versante •Attitudine a franare parametri di franosità: Componente geologica delle rocce: •Struttura uniforme o stratificata •Composizione litotipi •Giacitura giacitura degli strati rispetto al versante franapoggio reggipoggio •Tipo di fessurazione: congenita(faglie), acquisita Pendenza versanti Componenti climatiche – meteorologiche e vegetazionali •Carte morfometriche grado di stabilità dei versanti Tipi di frane Cause delle frane •Fattori predisponenti: struttura geologica, clima, pendenza, distruzione soprassuolo, mancata sistemazione idraulica, abbandono dei coltivi,…. •Fattori scatenanti innescano il fenomeno –Qualsiasi azione in grado di turbare lo stato di equilibrio: •Aumento del peso specifico del versante (piogge, costruzioni, ecc) •Aumento dell’inclinazione del pendio erosione naturale o antropica (scavi al piede del versante o apertura di trincee a mezza costa) •Diminuzione della coesione delle rocce azione biochimica o inquinamento (solubilizzazione dei leganti calcare, silice, gesso, ecc) • perdita di attrito lungo le superfici di appoggio velo di scorrimento creato dall’acqua su strati di diversa natura litologica •Il moto franoso si preannuncia con la comparsa di crepe o spacchi superficiali, incrinatura di opere edilizie,rigonfiamento del terreno, intorbidimento di sorgenti, rumori dal sottosuolo vibrazioni •Appositi sensori possono tenere monitorato il movimento della frana –individuazione del tipo di cinematismo franoso; –studio dell’evoluzione spazio-temporale del fenomeno; –stima del volume della massa in frana; –individuazione di situazioni di criticità da tenere sotto controllo; –implementazione su web e su dispositivi portatili; –installazione di sistemi di pre-allarme “Early Warning”, con l’invio di segnali di allarme di primo livello a cellulari di servizio. •Rimane tuttavia complesso determinare con precisione l’inizio