DIO AL PRIMO POSTO. Salomone, nello svolgere il suo compito di insegnare la conoscenza e la riflessione, espone qui due regole generali da rispettare, che sono: temere Dio e onorare i propri genitori. Salomone espone questa verità: il timore dell’Eterno è il principio della scienza, #Pr 1:7 O Meglio la parte principale della conoscenza , È a capo della conoscenza. Dio deve essere temuto, riverito, servito e adorato: perciò chi non sa questo, non conosce nulla. Il timore del Signore è qualcosa di diverso dalla paura. Indica piuttosto grande rispetto e riverenza. Questo è ciò che Dio vuole da noi. Solo quando lo rispettiamo profondamente possiamo dargli un posto nel nostro cuore. 1Re 19:19,21. «Va' e torna; ma pensa a quel che ti ho fatto!» Matt. 6:33. Cercate prima. Matt.10:37- Chi ama padre o madre più di me. Matteo 6,21..dov'è' il nostro tesoro, la sara anche il nostro cuore. 1 Re 11:4 Salomone trascuro la sua relazione con Dio e piano piano il suo cuore aveva altre priorità, dimentico che tutte le benedizioni che aveva venivano dalle mani di Dio. Signore che mai le tue benedizioni prendano il tuo posto nel nostro cuore, Tu sei il nostro più grande tesoro e la nostra più grande benedizione!!! Il nostro Signore Gesù non riconobbe sua madre e i suoi fratelli quando cercarono di distoglierlo dalla sua opera. #Mt 12:48 La capacità di decidere saggiamente sta nel dare priorità alle cose più importanti. Il pasticciare le priorità è un male grave. Perché è così importante rispettare le priorità? Perché fare prima ciò che andrebbe fatto dopo ci arreca dei danni, spesso irreparabili. Le nostre scelte generano azioni. Le nostre scelte e decisioni, a breve o lunga scadenza, generano benedizioni o maledizioni. Scegliamo quindi di mettere nella nostra vita prima le cose che contano di più. Non sacrificare il premio finale per esaudire una necessità del momento . Quasi tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo preso delle decisioni sbagliate, ragionando che è meglio l'uovo oggi anziché la gallina domani. La storia di Esaù ci può aiutare a non commettere questo sbaglio (vedi Genesi 25:27-31). Esaù, preso dalla fame, cedette la sua eredità al fratello per un piatto di minestra. La stessa cosa succede in ogni campo della vita, a scuola, al lavoro, nella società. Quante volte l’uomo ha ceduto al diavolo la corona di vita eterna in cambio di piaceri umani ed effimeri cui non ha saputo resistere? Esodo 20:1,3 Quindi, Dio ci vuole ricordare la sua autorità, il diritto legittimo della sua persona e quindi della sua legge. Dio vuole ricordarci che dobbiamo sottometterci a Lui! Noi facciamo parte del suo popolo, Lui è il nostro Dio un popolo chiamato da Lui e chiamato ad essere consacrato. A che posto bisogna mettere Dio nella nostra vita? Al primo posto? O al secondo? O forse al terzo posto? Dio non può essere al primo posto, tanto meno al secondo e al terzo. Dio non si può chiudere dentro una nostra lista di priorità. Dio è fuori dalle nostre progressioni. Dio è prima del nostro primo posto. E’ prima di ogni cosa. Gen. 1:1 E’ davanti ad ogni cosa. Apoc. 21:6 Dio è l’inizio di ogni cosa. Apoc.22:13 Dobbiamo restituire a Dio la posizione di chi è davanti ad ogni cosa, al di sopra di noi, prima e dopo il nostro inizio e la nostra fine. Dobbiamo restituire a Dio non il primo posto, ma il posto di guida. Dio non è il primo violinista, ma il direttore del coro. Dio non è il primo della lista, ma il Signore di ogni lista. Se vogliamo sapere qual è lo scopo della nostra esistenza, non sforziamoci a mettere Dio al primo posto. Proviamo a mettere noi stessi al primo posto davanti a Dio, facendo nostre le parole di Paolo agli Efesini: 1:11-13 “… noi siamo i primi che hanno sperato in Cristo”. Primi ad amare Dio Primi a servire Dio Primi a lodare Dio E allora riformuliamo la domanda, che non sarà: A che posto mettere Dio nella nostra vita?, ma: A che posto mettere noi stessi davanti a Dio? E Paolo risponde: noi vogliamo essere i primi che hanno sperato in Cristo. Prov. 2:1,9 Dopo aver predetto la rovina di chi cammina ostinatamente nella via dell’empietà, Salomone si rivolge in questo capitolo a quanti desiderano essere ammaestrati dalla sapienza: I nostri genitori e il nostro padre celeste desiderano che noi impariamo a conoscere Dio. Questo richiede uno studio attento della parola di Dio. Non possiamo imparare matematica – scienza – lettere se non apriamo i libri di testo e studiamo. Non possiamo conoscere Dio se non apriamo la bibbia e la leggiamo e la studiamo. V. 4,5