Luoghi di pace Giovedì 28 Marzo 2002 Relatore: Fabio Silva Presenza circa 20 persone Banca etica? Un’idea che parte da lontano, circa 25 anni fa e s’interroga sull’attuale mondo finanziario. Un sistema che si basa sul movimento di capitali a livello mondiale, una cultura che sposta circa 1500 miliardi di dollari al giorno lasciando ai margini sempre più persone. Una realtà bancaria che si è tramutata nel corso degli anni, da un sistema bancario nato per depositare e prestare soldi, ad un sistema che investe e specula capitali in tutto il mondo, a scapito delle persone più deboli. Le due questioni principali di Banca etica sono: 1) La sfida di banca etica è quella di capire e visitare i progetti che ogni giorno vengono presentati: dialogare con le persone, sapere che impatto avrà il progetto con l’ambiente, il contesto sociale in cui sarà inserito, con quale fascia di persone avrà a che fare e se aiuterà delle persone disagiate. 2) La destinazione dei soldi. Sapere dove vengono usati i soldi che ognuno di noi porta in banca è importantissimo.. Una parte dei soldi delle banche viene investiti in armamenti. Ogni anno viene presentata una relazione al governo dove vengono descritte dettagliatamente quali sono le banche che finanziano il mercato delle armi. Per questo si sta cercando di creare un circolo culturale che porti avanti la questione delle legge 185/90, legge che disciplina la vendita e l’acquisto d’armi da parte dell’Italia. Purtroppo non vengono fatte relazioni su altri mercati non meno preoccupanti: il narcotraffico, la tratta delle donne e dei bambini, di organi e materiale radioattivo. La domanda che sorge spontanea è: Quanto incidono le banche sulle guerre e la pace nel mondo? Un problema che si presenterà nei prossimi anni sarà la parola Etica, già molte banche stanno usando questa parola per creare fondi etici, ma se andiamo a vedere a fondo dove vengono investiti questi fondi, si può capire che hanno poco o nulla di etico. Poi sono stati presentati alcuni dati sull’operato di Banca Etica e in sostanza il giro di affari è ancora limitato. Anche perché, se andiamo a vedere le varie manifestazioni dove i partecipanti sono stati numerosissimi, in Banca Etica si contano poche decine di migliaia di persone, ciò significa che anche nel mondo della cooperazione c’è ancora molto da lavorare sul discorso di una finanza etica. La serata si è poi conclusa con alcune domande da parte dei partecipanti: come reperire informazioni riguardanti le speculazioni delle banche, come fare un conto corrente in banca etica, la possibilità di diventare soci di banca etica con un minimo di tre azioni del costo di circa € 155 per le persone fisiche, per gli enti l’acquisto di almeno 10 azioni. La riflessione del gruppo organizzatore è stata positiva, poiché anche se la presenza alla serata è stata minima (Giovedì Santo) è stata molto interessante. Coordinamento Cooperative Sociali Canturine