COMUNICATO STAMPA PRO PROFUGHI O PRO DOMO NOSTRA? Le migrazioni antidoto al declino demografico, produttivo e …morale del nostro paese. Gli Archivi della Sostenibilità dell’Università Ca' Foscari di Venezia, con il coordinamento scientifico di Giorgio Conti, in collaborazione con il Comune di Venezia, Attività e Produzioni Culturali, Medici senza frontiere e IIC Istituto Italiano di Cultura, Ambasciata d’Italia a Berlino hanno organizzato un Incontro sulla Sostenibilità: “Pro Profughi . Emergenza-accoglienza-integrazione: come?” presso il Centro culturale Candiani di Mestre, per mercoledì 18 novembre 2015 h. 17,30. Ingresso libero. Quale governo dei flussi migratori in Italia e in Europa? Con quali strumenti e risorse umane ed economiche? Un confronto tra le strategie messe in atto dall’Italia e dalla Germania. Questi saranno i temi trattati durante l’Incontro che vede le relazioni di Loris De Filippi, presidente di Medici Senza Frontiere, Edith Pichler, Istituto di Economia e Sociologia, dell‘Università di Potsdam, Pietro Basso, Master: Immigrazione. Fenomeni migratori e trasformazioni sociali, Università Ca’ Foscari Venezia Se manca in Italia un approccio sistemico alla questione delle ondate ricorrenti di profughi e migranti, che ci coinvolgono emotivamente oltre che strutturalmente, è perché sembrano emergere politiche-soluzioni d’intervento più attinenti all’emergenza e al salvataggio di vite umane che a strategie di accoglienza e integrazione. Il Diritto d’asilo per chi fugge da guerre e/o persecuzioni politiche, razziali, religiose o di nazionalità, fa parte del Diritto internazionale ( ONU, Convenzione di Ginevra del 1951, che offre una nozione universalmente riconosciuta di rifugiato internazionale) ed è ribadito anche dalla nostra Costituzione (all'art.10 comma 3). Non si fa riferimento però alle masse di “eco-profughi”, che sono costrette ad abbandonare i loro paesi a causa dei cambiamenti climatici o dell’abuso soprattutto da parte delle multinazionali, delle loro risorse naturali ed economiche. Gli Archivi della Sostenibilità hanno già promosso un Incontro su questi temi: “Ecoprofughi: non posso piu’ vivere qui! Migrazioni forzate per cambiamenti climatici e abuso delle risorse ambientali. Quale prevenzione? Quale accoglienza?”( 24 settembre 2014 ) Dunque il fenomeno è molto complesso e anche la stessa denominazione di ”migrante economico”, non contemplata dalla convenzione ONU, rischia di essere discriminante. Innanzitutto vanno salvate tutte le vite umane, senza nessun distinguo. E’ un vanto del nostro paese aver posto la questione del soccorso -ricerca dei migranti nel Mediterraneo -operazione Mare Nostrum- dapprima di competenza e con sole risorse nazionali e in seguito, come prioritaria per tutta l’Unione Europea. 1 Un ruolo encomiabile è stato svolto dalla Marina Militare e dal mondo del volontariato. In Italia Medici Senza Frontiere ha lavorato dal 2002 all’assistenza agli sbarchi a Lampedusa, tra i lavoratori stagionali nel Sud Italia, e all’interno dei centri per migranti in diverse regioni. Lo ha fatto attraverso: Servizio medico agli sbarchi e all’interno del Centro di Primo Soccorso e Accoglienza (CPSA) di Pozzallo, in Sicilia, in collaborazione con le autorità sanitarie locali; Servizio di assistenza psicologica nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) della provincia di Ragusa; Servizio di Primo Soccorso psicologico per i sopravvissuti a naufragi; Servizio di Primo Soccorso psicologico al Centro Baobab e alla tendopoli Tiburtina a Roma; Valutazione dei bisogni medico-umanitari a Ventimiglia. Durante l’Incontro saranno presentati due video prodotti da Medici Senza Frontiere: Il sogno di Abdoow, scappato dallo Yemen Campagna Medici Senza Frontiere: #Milionidipassi Il problema epocale delle migrazioni non sembra risolvibile attraverso politiche attinenti alla sola emergenza e/o all’ordine pubblico, non riguarda prevalentemente il Ministero degli Interni o le Prefetture, alle quali è stato demandato il difficile compito di “distribuireassegnare” (come se fossero più oggetti che persone’) i migranti alle istituzioni ed Enti locali. Non basta l’appello alla misericordia, più volte asserita e promossa da Papa Francesco, che pur va ribadita come condizione preliminare necessaria ma non sufficiente. Occorrono strategie innovative che colgano la portata epocale dell’evento. Cosa hanno in comune, oltre al problema dell’accoglienza dei profughi, l’Italia e la Germania? Un drammatico e drastico calo demografico accomuna i due paesi, che dall’inizio del XXI secolo è stato attenuato- contrastato solo con il benefico fenomeno dei flussi migratori. Significativo il titolo di un recente articolo di Federica Bianchi (L’Espresso 1 ottobre 2015): ” Gli italiani fra 50 anni? O meticci o scomparsi. Il tasso di natalità è ai minimi storici. E senza un’iniezione di immigrati saremmo un popolo in via d’estinzione. Ecco tutti i dati e gli scenari di una rivoluzione già in corso. Che cambierà per sempre il volto del Paese” L’Italia è la nazione più vecchia d’Europa , con gli ultra 65enni che oggi sono il 22% della popolazione, ma saranno tra 30 anni il 40%. Senza la positiva integrazione degli immigrati. Il declino demografico ha assunto e assumerà proporzioni inedite anche in Germania come attestano i dati statistici di Eurostat. 2 “Culle vuote e barconi pieni!” Come affrontare i problemi e le opportunità offerti dai flussi migratori? Come governare e quantificare i flussi ? Con quali risorse economiche e umane? Mettendo in campo quali nuove competenze formative e professionali? Dobbiamo avere solo un fine utilitaristico che guida la politica dell’accoglienza? Lo facciamo solo per salvare le nostre pensioni e le nostre attività produttive o perché pensiamo che stiamo costruendo un nuovo modello di società multietnica e multinazionale? Come ripensare al sistema del welfare, al mondo del lavoro e della scuola? Queste saranno le questioni, alle quali tenteranno di dare delle risposte Edith Pichler, dell‘Istituto di Economia e Sociologia, Università di Potsdam e Pietro Basso, Master: Immigrazione. Fenomeni migratori e trasformazioni sociali, Università Ca’ Foscari Venezia. “Mentre gli oggetti si globalizzano, i soggetti si tribalizzano” sostiene Régis Debray. Infatti possiamo continuare a considerare, come fanno i movimenti populisti e xenofobi europei, i profughi e i migranti come clandestini? Certamente il terrorismo internazionale, ispirato da fanatismi religiosi, non aiuta i processi d’integrazione, creando allarme e diffidenza nei confronti dell’Altro. Ma attraverso una attenta analisi delle motivazioni dei flussi migratori si può meglio capire che sono gli stessi profughi a fuggire dalle discriminazioni imposte da quel fanatismo religioso. Le risposte sia al terrorismo sia all’integrazioni potranno essere solo di carattere europeo. Va accelerato il passaggio da una Unione europea, governata prevalentemente da interessi monetari e dal patto di stabilità, ad Unione europea politica, basata sulla solidarietà e sull’inclusione delle persone sia a livello infranazionale, sia europeo che internazionale. Quale dialogo,quale confronto dobbiamo stabilire con i migranti per costruire una nuova identità nazionale, europea e cosmopolita? Significativa l’ammonizione, a proposito, del filosofo tedesco Jürgen Habermas:” Gli europei devono riconoscere che il loro modello di Stato sociale e la varietà nazionale delle loro culture possono sopravvivere solo grazie a uno sforzo comune. Rinunciare all’Unione europea significherebbe prendere congedo con la storia mondiale” ( Nella spirale tecnocratica, Un’arringa per la solidarietà europea, Laterza, 2014) GIORGIO CONTI 3 http://espresso.repubblica.it/foto/2015/09/25/galleria/culle-vuote-e-barconi-pieni-1.231421#2 4 INCONTRI – CONFRONTI SULLA SOSTENIBILITÀ Un progetto degli Archivi della Sostenibilità Università Ca' Foscari Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia, Attività e Produzioni Culturali MEDICI SENZA FRONTIERE onlus Italia IIC ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA, AMBASCIATA D’ITALIA A BERLINO Coordinamento scientifico: Giorgio Conti Centro Culturale Candiani Mestre. Sala Conferenze Mercoledì 18 novembre 2015 h. 17,30 PRO PROFUGHI EMERGENZA-ACCOGLIENZA-INTEGRAZIONE: COME? Il ruolo di Medici Senza Frontiere Onlus Italia. Il caso della Germania. Presentazione e discussione dei video: Campagna Medici Senza Frontiere: #Milionidipassi Il sogno di Abdoow, scappato dallo Yemen Partecipano Loris De Filippi, Presidente M S F: Medici Senza Frontiere Onlus Italia Edith Pichler, Istituto di Economia e Sociologia, Università di Potsdam Pietro Basso, Master: Immigrazione. Fenomeni migratori e trasformazioni sociali, Università Ca’ Foscari Venezia DIBATTITO PUBBLICO INGRESSO LIBERO www.unive.it/arcsos 5 BIOGRAFIE DEI RELATORI LORIS DE FILIPPI Presidente di Medici Senza Frontiere Infermiere urgentista, ha lavorato nei settori dell’emergenza terapia intensiva e rianimazione, 118 e Pronto Soccorso nel sistema sanitario nazionale in Friuli. Ha partecipato a numerosi programmi di assistenza umanitaria, in situazioni di guerra, catastrofi naturali, campi profughi e violenza urbana. E’ stato responsabile dei progetti sui migranti in Italia dal 2002 al 2005. Ha coordinato interventi d’urgenza di particolare complessità, tra i quali lo tsunami del 2005 in Indonesia e il terremoto di Haiti del 2010. E’ stato responsabile del Desk Italiano e successivamente Direttore delle Operazioni a Bruxelles di Medici Senza Frontiere. Durante il triennio di Presidenza MSF ha partecipato a missioni d’urgenza con MSF e altre organizzazioni in Siria, Mauritania, Repubblica Centrafricana e Ucraina. E' stato coordinatore medico a bordo della nave di MSF Bourbon Argos per la ricerca e soccorso nel Mediterraneo. MEDICI SENZA FRONTIERE: I PROGETTI NEL MEDITERRANEO E IN ITALIA Nel Mediterraneo, MSF (Medici Senza Frontiere) svolge attività di ricerca e soccorso in mare attraverso le navi Bourbon Argos e Dignity I, che rispondono alle chiamate d’emergenza per soccorrere i barconi in difficoltà durante la traversata tra la Libia e l’Italia. Finora, abbiamo soccorso più di 18.000 persone nel Mediterraneo In Sicilia, MSF (Medici Senza Frontiere) attualmente presta servizio medico all’interno del CPSA di Pozzallo, e un servizio di assistenza psicologica nei centri di accoglienza straordinaria della provincia di Ragusa.Nel mese di maggio MSF ha iniziato a offrire primo soccorso psicologico ai sopravvissuti di eventi traumatici durante il viaggio in mare, ad esempio chi ha sperimentato un naufragio. Un’équipe composta da mediatori culturali e uno psicologo è pronta a entrare in azione in vari porti italiani entro 72 ore dalla segnalazione. A Roma, un team mobile di MSF - composto da uno psicologo psicoterapeuta e da tre mediatori culturali - ha fornito primo soccorso psicologico all’interno del centro Baobab e nella tendopoli allestita dalla Croce Rossa Italiana presso la stazione Tiburtina. www.medicisenzafrontiere.it #Milionidipassi facebook: http://www.facebook.com/msf.italiano twitter: @MSF_Italia 6 EDITH PICHLER Edith Pichler, nata a Bolzano e cresciuta a Cles (Trentino), ha studiato Scienze politiche a Berlino conseguendo nel 1995 il dottorato di ricerca (Dr. Phil.) presso la Freie Universität. Ha insegnato alla Humboldt-Universität di Berlino ed è stata visiting professor all’Università La Sapienza di Roma. Dal 2011 è docente presso l’Istituto di Scienze sociali dell’Università di Potsdam. Temi da lei trattati sono: inclusione ed esclusione simbolica di immigrati; percorsi scolastici ed esclusione giovani di origine straniera; immigrati anziani e sicurezza sociale in Europa; identità europea e nuova mobilità; xenofobia in Germania; economia etnica e urbanizzazione; nuovi stili di vita e sostenibilità; universitari stranieri in Germania e il ruolo del capitale culturale. Ha pubblicato numerosi saggi sulla presenza italiana in Germania. È membro del Rat für Migration (Council for Migration che raccoglie studiosi sul tema), fa parte come esperta nel gruppo di lavoro “Giovani Italiani e lavoro a Berlino” creato dall´Ambasciata Italiana a Berlino (Sezione Affari Sociali). Consigliere consultiva in diversi progetti di ricerca (interculturalità fra imprenditori; mercato del lavoro e inclusione dei nuovi immigrati). Nel settembre 2015 è stata eletta come rappresentante della Germania nel Consiglio Generale degli Italiani all´Estero, presso il Ministero degli Esteri. È Book review editor di «Altreitalie. Rivista internazionale di studi sulle migrazioni italiane nel mondo» del Centro Altreitalie di Torino UNIVERSITÁ DI POTSDAM FACOLTÁ DI ECONOMIA E SCIENZE SOCIALI La Facoltá di Economia e Scienze Sociali dell´Universitá di Potsdam comprende i Dipartimenti di Scienze Economiche (Economia aziendale ed Economia Politica) e di Scienze Sociali (Sociologia cosí come Politica ed Amministrazione). La ricerca segue un approccio multi-prospettico analizando le relazioni interattive fra politica, economia e le differente istituzioni a diversi livelli e settori di attività. L' approccio interdisciplinare permette uno studio sulla interazione tra economia , istituzioni pubbliche e private , policy-making. La cattedra di Sociologia Generale ha specificamente come suoi campi di ricerca: Conflitti e violenza come produzione e riproduzione di un ordine sociale; Economia politica intesa come analisi sociologica e critica del Nuovo Capitalismo; Sociologia della cittadinanza e meccanismi sociali di inclusione ed esclusione. http://www.uni-potsdam.de/en/index.html PIETRO BASSO Pietro Basso, professore di globalizzazione e mercato del lavoro mondiale all'Università Ca' Foscari di Venezia, è direttore del Master sull'immigrazione, istituito nel medesimo ateneo nel 1999. Sulle migrazioni internazionali e sulla trasformazione della società italiana e delle società europee in società multiculturali e multinazionali ha scritto libri e saggi tradotti in diverse lingue. Tra essi: Immigrazione e trasformazione della società (con F. Perocco), Angeli, 2000; Razze schiave e razze signore, Angeli, 2000; Gli immigrati in Europa (con F. Perocco), Angeli, 2003; Le racisme européen. Critique du racisme de classe et d'état, 7 Syllepse, 2015; e curato Razzismo di stato. Stati Uniti, Europa, Italia, Angeli, 2014 (4^ edizione). UNIVERSITA’ CA FOSCARI VENEZIA Master Universitario di I° Livello Immigrazione. Fenomeni migratori e trasformazioni sociali [email protected] Presentazione Istituito nel 1999, il Master propone lo sviluppo di un alto profilo di “esperto dell'immigrazione e delle relazioni interculturali’’, destinato a operare con funzioni di orientamento, progettazione, ricerca e intervento nelle istituzioni pubbliche, nel privato e nel terzo settore. Inoltre si pone l’obiettivo del perfezionamento, l'aggiornamento e la riqualificazione culturale e professionale del personale impiegato nella scuola e nei servizi sociali, socio-sanitari, socio-culturali. Obiettivi Il Master si rivolge a laureati che intendono inserirsi come operatori esperti di immigrazione nelle amministrazioni pubbliche, nelle ASL, nelle aziende, nel terzo settore, nelle cooperative sociali, nei sindacati, o che vogliono avviarsi alla ricerca sulle tematiche connesse all'immigrazione. Si rivolge inoltre a operatori sociali, culturali e sanitari impegnati in servizi interessati da utenza straniera (psicologi, sociologi, assistenti sociali, operatori del comparto sanitario, infermieri, ostetriche, mediatori linguistici e culturali, addetti nei centri e nelle biblioteche interculturali, operatori del terzo settore) che intendono acquisire una conoscenza adeguata dell'immigrazione; a formatori che vogliono acquisire una preparazione adeguata sui temi dell'immigrazione; e a operatori del diritto e del sistema giudiziario (operatori delle strutture di accoglienza, dei centri per rifugiati e richiedenti asilo). 8