Il condizionale italiano si traduce in diversi modi. In questo esercizio parliamo del condizionale della “realtà” vale a dire il condizionale che fa riferimento a cose vere o molto probabili. Alcune costruzioni sono simili all’inglese e quindi non presentano particolari problemi. Così ad esempio le costruzioni in cui sia in italiano che in inglese si usa il presente nella secondaria (if clause) e il presente indicativo, progressivo o l’imperativo nella frase principale. Tra queste vi sono 1) Frasi in cui ci si riferisce a qualcosa che è vero in questo momento: Sei sei stanco penso che dovresti smettere adesso = If you are tired I think you should stop right now. 2) Frasi contenenti verbi modali: Se sei stanco devi riposarti = if you’re tired you must rest 3) Frasi contenenti ordini o suggerimenti: Se sei stanco riposati! = if you’re tired rest! Notare che la frase ‘è meglio se vai’ si traduce spesso in forma piu’ sintetica: ‘you better go’ e non ‘it’s better if you go’. Viceversa ‘meglio andare’ richiede l’aggiunta di un soggetto, quindi ‘we better go’ (oppure ‘it’s best if we go’ = ‘è meglio se andiamo’). Un caso particolare è rappresentato da frasi in seconda persona in cui si ipotizzano delle intenzioni dell’interlocutore: Se pensi di andartene… , Se devi fare lo stupido… In questi casi è molto comune in inglese la costruzione “going + to e infinito”… che come si sa esprime tipicamente intenzioni. Se pensi di andartene è meglio che lo dici = If you’re going to leave you better say it; se devi fare lo stupido me ne vado = If you’re going to act silly I’m leaving” Un altro tipo di frase che vuole il presente nella principale è quella a cui ci si riferisce ad una condizione che si verificherà in futuro con il verbo essere: Se ci scoprono siamo rovinati = If they find out about us we’re ruined we’ll be ruined Nei periodi ipotetici della realtà che parlano del passato l’imperfetto si traduce con il simple past Se pioveva rimanevo a casa = If it rained I stayed at home E anche possibile una costruzione più letteraria con “would” (possibile anche in frasi senza “if clauses”) If it rained I would stay at home in cui il would enfatizza l’aspetto ripetuto e corrisponderebbe in italiano ad una espressione come “ero solito rimanere a casa”). Bisogna fare attenzione invece a quelle frasi in cui ci riferisce ad un evento futuro che si verificherà se si verifica la condizione. In inglese la costruzione sarà di solito quella del “first conditional”, cioè presente indicativa nella secondaria e futuro semplice. In italiano, in particolare nell’italiano colloquiale, sono invece possibili diverse costruzioni: If Marco comes, I’ll call you = Se Marco viene, ti chiamerò; Se Marco viene, ti chiamo; Se Marco verrà ti chiamerò; Se Marco verrà ti chiamo. Attenzione quindi nel tradurre in inglese a non farsi fuorviare. Se ci scoprono, possiamo scordarci la vacanza in Germania If they find out about us (discover è più per “se ci trovano”) we can forget about (the) our vacation / holiday in Germany Se piove, prendi la macchina. If it rains, you will take the car. (imperativo) Se non vuoi che si sappia, non lo dire in giro If you don’t want that everybody knows it everybody to know / people to know, don’t go AROUND telling / don’t talk about it. Se arriveranno te lo dico If they arrive, I’ll tell it to you. Se non piove, vengo a piedi. If it doesn’t rain, I’ll come by on foot feet / I’ll walk. Se pioveva quando ero piccolo, andavo a scuola in autobus When I was a child, if it rained, I went / would go… / I used to go… to school by bus. Se non mi hai chiamato tu, chi lo ha fatto? If you didn’t call me, who did it? / If you haven’t called / Who has? Se hai intenzione di telefonare, falla breve. If you’re going to call / ring, keep it short. Se devi fare lo stupido, io non gioco. If you’re going to act silly, I’m not playing. Se hai intenzione di fare tardi, è meglio che avverti. If you’re going to be later late, it’s better that you call you better call / tell them / you had better call (it would be best if you called) 2