interrogazione a risposta scritta n. 379

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CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
DECIMA LEGISLATURA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA N. 379
ABBONAMENTI SOVRA-REGIONALI PIÙ CARI PER COLPA DI UN
ALGORITMO DI CALCOLO ERRATO: IL CASO COINVOLGE ANCHE
IL VENETO?
presentata l’8 febbraio 2017 dal Consigliere Bassi
Premesso che:
- le associazioni dei pendolari da anni evidenziano il fatto che il calcolo delle
tariffe “sovraregionali” (per tratte cioè che coinvolgono regioni diverse, con
autonomi prezzi dei titoli di viaggio) continuano a basarsi su un algoritmo errato,
che ha determinato e determina importi finali più alti del dovuto;
- sembra infatti che la formula matematica di base per arrivare alla esatta
tariffazione sia sbagliata: non da ieri o da pochi mesi, ma da ben dieci anni.
Infatti, la tariffa sovraregionale sarebbe calcolata sommando il costo delle tratte
regionali secondo i prezzi in vigore in ciascuna Regione e applicando un
correttivo matematico che tiene conto di una serie di fattori. Nel corso del tempo
però, questo metodo di calcolo ha prodotto delle anomalie nei prezzi degli
abbonamenti che in alcuni casi sono arrivati a costare fino al 33% in più;
- il problema è noto da alcuni anni però i vari interlocutori della vicenda hanno
finora tergiversato senza trovare una soluzione;
- giovedì 2 febbraio scorso, a Roma, si è tenuto un incontro tra Assoutenti e
Trenitalia. L’amministratore delegato di Trenitalia Barbara Morgante e il direttore
del trasporto regionale Orazio Iacono hanno riconosciuto ufficialmente la
necessità di ottimizzare il modello di calcolo delle tariffe e concordato sul fatto di
portare la questione al tavolo della Conferenza delle Regioni e delle Province
Autonome, che non potranno più esimersi dall’affrontare la questione.
Considerato che esiste la concreta possibilità che a dover erogare i
rimborsi ai pendolari siano proprio le regioni, con propri fondi di bilancio.
Il sottoscritto consigliere
interroga la Giunta regionale
per sapere:
1) se la questione coinvolge pure la regione del Veneto;
2) in caso affermativo, se esiste una quantificazione di queste somme
indebitamente chieste ai pendolari in questo decennio (e che inevitabilmente
dovranno essere rese) e quali azioni intende mettere in atto la Regione per
risolvere il problema.
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