UFFICIO PER LA PASTORALE UNIVERSITARIA
UNIVERSITARI
PROTAGONISTI
PER UN NUOVO
UMANESIMO
ADORAZIONE
EUCARISTICA
QUARESIMA 2001
ADORAZIONE EUCARISTICA
TEMPO DI QUARESIMA
I
Non vivi di solo pane
Canto d’inizio
PANE DEL CIELO (Ciprì)
Pane del Cielo
sei Tu, Gesù,
via d’amore
Tu ci fai come Te.
No, non è rimasta fredda la terra:
Tu sei rimasto con noi
per nutrirci di Te
Pane di vita;
ed infiammare col tuo amore
tutta l’umanità.
Si, il Cielo è qui su questa terra:
Tu sei rimasto con noi
ma ci porti con Te
nella tua casa
dove vivremo insieme a Te
tutta l’eternità.
No, la morte non può farci paura:
Tu sei rimasto con noi.
E chi vive di Te
vive per sempre.
Sei Dio con noi, sei Dio per noi,
Dio in mezzo a noi.
Guida: Gesù Maestro, che hai detto: Colui che viene a me non lo respingerò, noi ti
invochiamo :
Rit. Gesù Maestro Via Verità e Vita, abbi pietà di noi.
Guida: Gesù Maestro che hai detto: Io sono il pane della vita. Chi viene a me non
avrà più fame, noi ti invochiamo:
Rit. Gesù Maestro via Verità e Vita, abbi pietà di noi.
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Guida: Gesù Maestro che hai detto: Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la
vita del mondo, noi ti invochiamo:
Rit. Gesù Maestro Via Verità e Vita, abbi pietà di noi.
Guida: Gesù Maestro che hai detto: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
dimora in me e la in lui, noi ti invochiamo:
Rit. Gesù Maestro Via Verità e Vita, abbi pietà di noi.
Guida. Signore, tu hai parole di vita eterna. Noi abbiamo creduto e conosciuto che
tu sei il Santo di Dio. Aumenta in noi la fame e la sete di te, realmente presente in
questo mistero, vivo e vero in mezzo a noi per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Dal Vangelo secondo Luca
4,1-13
Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo
Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non
mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. Allora il
diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo». Il diavolo lo
condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse:
«Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa
nelle mie mani e io la do a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo
adorerai». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli
disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano;
e anche:
essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
Gesù gli rispose: «E’ stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo». Dopo aver
esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al
tempo fissato.
Proposta di riflessione
Dio in Gesù ha preso davvero la mia carne, la mia umanità con tutte le sue bellezze
e positività, e con tutti i suoi limiti, escluso il peccato, ma non la tentazione. Gesù
ha fatto anche questa mia esperienza. La tentazione è l’affacciarsi alla mia
coscienza di un’alternativa a Dio, al suo progetto di realizzazione della mia
umanità con lui. Io credo che Dio è solo lui e non ci sono altre possibilità, altre
prospettive in cui collocare la mia vita. Ma quante volte questa alternativa
risplende, attrae, quante volte mi sono soffermato, anche solo per un istante a
considerare che sarebbe possibile, o addirittura preferibile questa alternativa a Dio;
magari sono rimasto a pensare che sarebbe più semplice accoglierla per vivere
senza impegnarmi troppo, specialmente quando il Vangelo sembra essere un peso,
più che una buona notizia… Mi pare proprio che basterebbe un po’ di pane: che
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cosa importa il resto ? Gesù, tu sei per me il Pane, di te solo voglio vivere, perché
solo tu sei Dio, di altro pane come quello del successo, della sopraffazione, della
menzogna, non ne voglio gustare: lascia l’amaro in bocca e il vuoto nel cuore.
Convincimi che adorare te solo, piegarmi alla tua volontà, non è umiliante per la
mia dignità, ma che è proprio questa la mia vera grandezza, servire te che sei
venuto per servire me, donando te stesso, completamente: che io entri in questa
logica di amore, dove tu sei il primo perché ti sei fatto il servo di tutti. So che se mi
decido per te non sarò invulnerabile alla tentazione, ma so anche che tu non mi
lascerai solo e mi rivestirai della tua vittoria.
Silenzio
Canto di meditazione
IL SIGNORE È IL MIO PASTORE
(Frisina)
Il Signore è il mio pastore
Non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi guida e rinfranca
nel giusto cammino,
per amore del suo santo nome.
Se dovessi andare in valle oscura,
non potrò temere alcun male.
Perché, o Signore,
tu con me sei sempre,
col bastone e il vincastro mi dai pace.
Per me prepari una mensa,
davanti agli occhi dei nemici.
Cospargi di olio il mio capo,
di gioia trabocca il mio calice.
Felicità e grazia mi saranno compagne
per tutti i giorni della vita.
Signore, abiterò nella tua casa
per la lunga distesa dei giorni.
Guida: Alla luce della Parola di Dio meditata, ci rivolgiamo al Padre della luce
perché ci guidi nella nostra revisione di vita.
Padre, che hai fatto il mondo e tutto ciò che contiene, tu sei il Signore del cielo e
della terra, tu doni ad ogni essere vivente il respiro ed ogni cosa buona. In te noi
viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, siamo figli tuoi.
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Tu ti riveli a noi in Cristo come la nostra Via: insegnaci a seguire i suoi passi,
anche tra le lacrime e le prove, quando il nostro cercare sembra non pervenire ad
alcun frutto.
Tu ti riveli a noi in Cristo come la Verità: insegnaci a metterci in ascolto della tua
Parola che salva.
Tu ti riveli a noi in Cristo come la Vita: insegnaci a vivere e a comunicare la gioia
dell'annuncio pasquale, nel quale ogni attimo della nostra fragile storia umana
diventa tempo di grazia e di salvezza.
Guida i nostri passi verso di te, o Padre del Signore nostro Gesù Cristo perché, al
termine della nostra corsa dietro a lui, possiamo dire anche noi come Paolo: “Ho
combattuto la buona battaglia, ho portato a termine la mia corsa, ho conservato la
fede, ho compiuto il servizio che tu mi hai affidato di rendere testimonianza alla
tua grazia operante in ogni tempo”.
Silenzio
Guida: La tua parola, Signore, penetri nel nostro cuore, perché accogliendo
l'annunzio della salvezza, partecipiamo al mistero del tuo Figlio morto e risorto per
noi, e lo testimoniamo col rinnovamento della nostra vita. Per Cristo nostro
Signore. Amen.
Canto finale
BENEDICI IL SIGNORE
Benedici il Signore, anima mia,
quant’è in me benedica il suo nome;
non dimenticherò tutti i suoi benefici,
benedici il Signore, anima mia.
Lui perdona tutte le tue colpe
e ti salva dalla morte.
Ti corona di grazia e ti sazia di beni,
nella tua giovinezza.
Il Signore agisce con giustizia,
con amore verso i poveri.
Rivelò a Mosè le sue vie, ad Israele
le sue grandi opere.
Il Signore è buono e pietoso,
lento all'ira e grande nell'amor.
Non conserva in eterno il suo sdegno
e la sua ira verso i nostri peccati.
Come dista l’oriente da occidente
allontana le tue colpe.
Perché sa che di polvere siam tutti noi
plasmati, come l'erba i nostri giorni.
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(Frisina)
II
Maestro, è bello per me stare qui
Canto d’inizio
GRANDE SEI O MIO SIGNOR (Rinnovamento)
Grande sei, o mio Signor,
Re in eterno resterai.
L'anima mia riposa solo in Te,
che mi perdoni e mi consoli.
Con Te voglio abitare o Re,
con Te che siedi su nel ciel,
con Te che hai tutti ai piedi tuoi,
tu sei l’amore, tu sei Gesù, il Re!
Guida: Raccolti ai piedi di Gesù, presente nel sacramento dell'Eucaristia,
esprimiamo a lui la nostra fede e la nostra adorazione e diciamo insieme:
Rit. Noi ti adoriamo e crediamo in te, Signore.
O Gesù, pane vivo disceso dal cielo,
Rit. Noi ti adoriamo e crediamo in te, Signore.
O Gesù, cibo di vita e di risurrezione,
Rit. Noi ti adoriamo e crediamo in te, Signore.
O Gesù, nostro amico e fratello,
Rit. Noi ti adoriamo e crediamo in te, Signore.
O Gesù, sorgente di vita e di santità,
Rit. Noi ti adoriamo e crediamo in te, Signore.
O Gesù, sostegno e forza nel nostro cammino,
Rit. Noi ti adoriamo e crediamo in te, Signore.
O Gesù, sollievo e conforto nelle nostre angosce,
Rit. Noi ti adoriamo e crediamo in te, Signore.
Guida: Signore Gesù, che nel sacramento del tuo corpo e del tuo sangue ci fai
pregustato la gioia della vita divina, concedici di trascorrere tutti i giorni della
nostra vita nella tua grazia e nel tuo amore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
Dal Vangelo secondo Luca
9,28-36
Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. E,
mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e
sfolgorante. Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia,apparsi
nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a
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compimento a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal
sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che
stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù:
«Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per
Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva. Mentre parlava così,
venne una nube e li avvolse; all’entrare in quella nube, ebbero paura. E dalla
nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo».
Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non
riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
Proposta di riflessione
Contemplo nell’Eucaristia il tuo volto di luce, senza dimenticare che questo Pane è
frutto del tuo sacrificio di amore fino alla fine, fino a quando il tuo volto era
sfigurato dal dolore e dalla morte.
Anch’io oggi che sono qui a pregare mi trovo sul monte, senza dimenticare che a
valle scorre la strada verso Gerusalemme; anche per me, che ti voglio seguire c’è
l’esperienza della fatica, del rifiuto e dell’incomprensione. Ma anche per me, come
per te, in mezzo alle difficoltà risplende la luce. Non mi lasci camminare da solo,
nel buio, anche quando non vedo la tua luce, è proprio quando è così intensa che se
non socchiudo gli occhi non riesco a vedere… Mostra anche a me Gesù, la tua
gloria, la verità del tuo mistero, come traspare da questo Pane. I tuoi discepoli
hanno visto solo un uomo: io vedo solo del pane, se tu non illumini l’intelligenza
del mio cuore che conosce ragioni che la ragione non conosce. Guidami ad
ascoltare la voce che esce dalla nube della presenza di Dio: Questi è il Figlio mio,
l’eletto; ascoltatelo. Fammi vivere di questa predilezione, anche se conduce alla
croce, come ha condotto te. L’ultima parola sulla mia esperienza sia la tua fedeltà,
più forte della morte del cuore e del corpo. Con la tua risurrezione il Padre ti ripete:
Tu sei il mio Figlio prediletto. Ricordalo al mio cuore nei giorni del dolore e del
buio, con il conforto del tuo Spirito, memoria per la mia fede: quando sarò con te
sul Calvario, ripetimi che il Tabor non è lontano, perché tu sei con me.
Silenzio
Canto di meditazione
CHI CI SEPARERÀ
Chi ci separerà dal suo amore,
la tribolazione, forse la spada?
Né morte o vita ci separerà
dall’amore in Cristo Signore.
Chi ci separerà dalla sua pace,
la persecuzione, forse il dolore?
Nessun potere ci separerà
da Colui che è morto per noi.
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(Frisina)
Chi ci separerà dalla sua gioia,
Chi potrà strapparci il suo perdono?
Nessuno al mondo ci allontanerà
dalla vita in Cristo Signore.
Guida: Signore, ho cercato il tuo volto;
il tuo volto, Signore, io cerco, non nascondermi il tuo volto.
Svela a me tutto il mio essere di fronte a te:
purifica, risana, rinforza,
illumina l’occhio della mia mente affinché ti veda.
Raccolga le sue forze l'anima mia
e con tutto l'intelletto si rivolga ancora a te, Signore.
Chi sei, Signore, chi sei, che cosa comprende di te il mio cuore.
Certo tu sei vita, sei sapienza, sei bontà e beatitudine,
sei eternità e ogni vero bene.
Guida: In qualche istante di silenzio contempliamo nel volto di Cristo il nostro
volto di figli amati dal Padre, di un amore che ci invita a corrispondere, ad
accogliere la sua parola, il suo progetto sulla nostra vita.
Silenzio
Guida: Diciamo insieme: Accompagnaci, Signore, nell’impegno che il cammino
quaresimale ci richiede, e il seme che gettiamo in questo inverno fiorisca in una
autentica primavera dello Spirito che fruttifichi per il tuo regno gioia e salvezza.
Canto finale
PRENDI LA MIA VITA (Rinn.)
Prendi la mia vita, prendila Signor
e la tua fiamma bruci nel mio cuor;
tutto l'esser mio vibri per Te
sii mio Signore e divino re.
Fonte di vita, di pace e amor
a Te Io grido la notte e il dì
Sii mio sostegno guidami Tu,
dammi la vita tu il mio solo ben.
Dall'infido male guardami Signor
vieni mia gioia e compitor di fè.
Se la notte nera vela gli occhi miei
sii la mia stella splendi innanzi a me.
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Ecco l'aurora del nuovo dì
il cielo splende di un più bel sol.
Cristo s'avvicina, perché soffrir,
alziamo il capo, il Signore è qui.
Quando, Signore, giunto sarò
nella tua gloria risplenderò
insieme ai santi, puri di cuor
per non lasciarti, eterno amor.
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III
Aspetta, Signore, i miei frutti
Canto d’inizio VI DARO’ UN CUORE NUOVO
(Amadei)
Vi darò un cuore nuovo
metterò dentro di voi
uno spirito nuovo.
Vi prenderò tra le genti,
vi radunerò da ogni terra
e vi condurrò sul vostro suolo.
Vi aspergerò con acqua pura
e vi purificherò
e voi sarete purificati.
Io vi libererò
da tutti i vostri peccati,
da tutti i vostri idoli.
Porrò il mio Spirito dentro di voi
voi sarete il mio popolo
e io sarò il vostro Dio
Guida: Gesù, inizio e compimento dell'uomo nuovo, converti a te i nostri cuori,
perché, abbandonati i sentieri dell'errore, camminiamo sulle tue orme per la via che
conduce alla vita.
Fa' che, fedeli alle promesse del Battesimo, viviamo con coerenza la nostra fede,
testimoniando con impegno la tua Parola, perché risplenda la luce vivificante del
Vangelo.
Gesù, potenza e sapienza di Dio, accendi in noi l'amore per la divina Scrittura,
dove risuona la voce del Padre, che illumina e infiamma, nutre e consola. Tu,
parola del Dio vivente, vero Figlio di Dio e vero Figlio dell'uomo, Unico
Mediatore tra l'uomo e Dio.
OGNI MIA PAROLA (Gen Verde) Come la pioggia e la neve
scendono giù dal cielo,
e non vi ritornano
senza irrigare
e far germogliare la terra;
così ogni mia parola
non ritornerà a me
senza operare quanto desidero
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senza aver compiuto
ciò per cui l'avevo mandata.
Ogni mia parola, ogni mia parola.
Dal Vangelo secondo Luca
13,1-9
In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui
sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la
parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i
Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete
tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li
uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e
venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre
anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché
deve sfruttare il terreno? Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora
quest’anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime e vedremo se
porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai».
Proposta di riflessione
La conversione è un impegno serio, perché la vita è una cosa seria, non potrò
giocare con l’amore di Dio che si dona a me seriamente fino a morire e risorgere.
Non posso sempre rimandare davanti alla necessità di una conversione vera. Tu sei
la vita: o io rivolgo a te il mio sguardo interiore e progetto e realizzo con te la mia
esistenza, oppure mi lascio morire. Non ci sono altre possibilità, un’altra via verso
la gioia, un’altra verità piena, un’altra fonte di vita: Tu sei la Via, la Verità, la Vita
per me. Tu sei pazienza e fiducia in me, nei frutti di conversione, di impegno serio,
che voglio dare. Tu non smetti di avere cura di quest’albero che io sono perché io
non smetta di avere fiducia in me, nelle possibilità di bene che sono ancora tuo
dono, che crescono col tuo sostegno. Che cosa farei senza di te ? non certo frutti di
conversione. Ma come Israele anch’io ti dico: Facci ritornare e noi ritorneremo…
tu sei Colui che converte il nostro cuore, perché possa produrre frutti di novità di
vita.
Silenzio
Canto di meditazione
SYMBOLUM 80
Oltre le memorie del tempo che ho vissuto,
oltre la speranza che serve al mio domani,
oltre il desiderio di vivere il presente,
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(Sequeri)
anch'io —confesso— ho chiesto
che cosa è verità?
E tu, come un desiderio che non ha memorie,
Padre buono,
come una speranza, che non ha confini,
come un tempo eterno sei per me.
Rit.
Io so
quanto amore chiede
questa lunga attesa del tuo giorno, o Dio;
luce in ogni cosa io non vedo ancora:
ma la tua parola mi rischiarerà.
Quando le parole non bastano all'amore,
quando il mio fratello domanda più del pane,
quando l’illusione promette un mondo nuovo,
anch’io rimango incerto nel mezzo dei cammino.
E tu, Figlio tanto amato verità dell’uomo,
mio Signore; come la promessa di un perdono eterno,
libertà infinita sei per me. Rit.
Chiedo alla mia mente il coraggio di cercare,
chiedo alle mie mani la forza di donare.
Chiedo al cuore incerto passione per la vita
e chiedo a te fratello di credere con me.
E tu, forza della vita,
Spirito d’amore, dolce Iddio;
grembo d’ogni cosa, tenerezza immensa,
verità del mondo sei per me. Rit.
Guida: Invochiamo la misericordia di Dio onnipotente perché ci renda capaci non
solo di ascoltare la sua Parola, ma anche di praticarla. Egli faccia scendere anche
sulle nostre anime il diluvio della sua acqua, distrugga in noi ciò che sa che deve
essere distrutto, e vivifichi ciò che deve essere vivificato, per mezzo di Cristo
nostro Signore e del suo Santo Spirito. A lui la gloria per gli eterni secoli dei
secoli. Amen.
Silenzio
Guida: Preghiamo insieme alcune espressioni del Salmo 50. Dopo qualche istante
di silenzio, chi desidera può riprenderne un versetto o formulare una preghiera.
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Fammi grazia , o Dio,
secondo la tua misericordia; *
nel tuo grande amore
cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe, *
purificami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato, *
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto. …
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
e nell'intimo m'insegni la sapienza. …
Fammi sentire gioia e letizia, *
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza *
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato, *
sostieni in me un animo generoso. …
Signore, apri le mie labbra *
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio *
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito *
è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, *
tu, Dio, non disprezzi. …
Canto finale
TI ESALTO
(Rinnovamento)
Ti esalto, Dio mio Re,
canterò in eterno a te:
io voglio lodarti, Signor
e benedirti, alleluia.
Il Signore è degno di ogni lode,
non si può misurar la sua grandezza,
ogni vivente proclama la sua gloria,
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la sua opera è giustizia e verità.
Il Signore è paziente e pietoso,
lento all'ira e ricco di grazia,
tenerezza ha per ogni creatura,
il Signore è buono verso tutti.
Il Signore sostiene chi vacilla
e rialza chiunque è caduto.
gli occhi di tutti ricercano il suo volto,
la sua mano provvede loro il cibo.
Il Signore protegge chi lo teme
ma disperde i superbi di cuore.
Egli ascolta il grido del suo servo,
ogni lingua benedica il suo nome.
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IV
Tornerò da mio Padre
Canto d’inizio
CANTIAMO TE
Cantiamo Te Signore della vita,
il nome tuo è grande sulla terra,
tutto parla di te e canta la tua gloria,
grande tu sei e compi meraviglie.
Tu sei Dio.
Cantiamo te, Signore Gesù Cristo,
Figlio di Dio venuto sulla terra
fatto uomo per noi
nel grembo di Maria,
dolce Gesù, risorto dalla morte
sei con noi.
Cantiamo te, Amore senza f¡ne,
tu che sei Dio, lo Spirito del Padre
vivi dentro di noi e guidi i nostri passi,
accendi in noi
il fuoco dell’eterna carità.
Solista:
Illumina, o Luce, questo tuo cieco
che siede nelle tenebre e nell'ombra di morte,
e dirigi í suoi passi sulla via della pace,
per la quale entrerò nel luogo del tabernacolo ammirabile
fino alla casa del Signore, con canti di esultanza e di lode.
Veramente la lode è la via per la quale entrerò presso di te,
la via per la quale uscirò dal sentiero dell'errore, e ritornerò a te, vita,
perché tu sei la vera via della vita.
O Signore, chi è capace di comprendere tutta la ricchezza di una sola
delle tue parole? Molto più ciò che ci sfugge di quanto riusciamo a comprendere.
Siamo proprio come gli assetati che bevono ad una fonte.
Hai colorato la tua Parola di bellezze svariate, affinché noi che vogliamo scrutare
possiamo contemplare ciò che ci sazia. Hai nascosto nella tua Parola tutti i tesori
perché ciascuno di noi trovi una ricchezza in ciò che contempla.
La tua Parola è un albero di vita che da ogni parte ci porge frutti benedetti...
Ti ringraziamo e ti lodiamo. Donaci piena disponibilità all'ascolto.
(Sant'Efrem)
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Dal Vangelo secondo Luca
15, 1-3.11-31
Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli
scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro». Allora egli
disse loro questa parabola:
«Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte
del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non
molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese
lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso
tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel
bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione,
che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le
carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se
stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e
io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho
peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo
figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo
padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si
gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e
contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse
ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al
dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e
facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era
perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì
la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il
servo gli rispose: E’ tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello
grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare.
Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da
tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un
capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha
divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello
grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è
tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed
è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
Proposta di riflessione
Fa’ che io mi stupisca ancora davanti a questo Pane, che tu offri a tutti, anche ai
peccatori, a coloro che sono coscienti della loro fragilità, ma cercano il tuo aiuto.
Non solo tu sei venuto a mangiare con i peccatori, ma a farti mangiare da loro. La
tua volontà di comunione con me non poteva essere più radicale. Per questo
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capisco che Dio è Padre per me: il suo amore sta alle radici della mia esistenza.
Non posso prendere le mie cose e andarmene per altre strade, lontano da te: le mie
cose sono le tue sostanze, la tua vita che donato e che possiedo solo nella mistura
in cui la dono: ecco quello che mi spetta, la mia parte: quello che dono a Te e ai
fratelli. E’ la mia eredità: la mia parte di figlio, che continua lo stile i dono del
Padre. Eppure io cerco di andare lontano da te e dalla tua logica di gratuità, e i tuoi
doni, i talenti di cui mi hai riempito, diventano possibilità da sprecare, da
sperperare in un paese straniero, anziché metterli a disposizione dei miei fratelli
stando nella casa di mio Padre, dove tutto ciò che è suo è mio, è nostro. Ecco che
allora mi riduco a servire le mie tendenze, la logica della società; poiché non ho
accettato un Padre mi ritrovo ad avere molti padroni. Ho barattato il Pane dei figli,
per le carrube dei porci. Ma se tu permetti che io tocchi il fondo, non mi lasci senza
aiuto per risalire. Non tardano a farsi sentire i morsi della fame, fame di senso, di
dignità, di libertà: tu sei tutto questo per me e molto di più. Tu mi fai degno di
essere tuo figlio, mi rivesti della tua vita e mi fai partecipare alla festa della tua
presenza.
Silenzio
Canto di meditazione
Misericordias Domini in aeternum cantabo.
Misericordias Domini in aeternum cantabo. (2 v)
Guida: Dio si manifesta Padre per la nostra vita quando ci perdona e ci ricrea,
come in una nuova creazione. Preghiamo il Salmo 138 contemplando la sua opera
nella nostra vita e prima della nostra esistenza terrena.
Signore, tu mi scruti e mi conosci, *
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri, *
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie; †
la mia parola non è ancora sulla lingua *
e tu, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi *
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza, *
troppo alta, e io non la comprendo.
Dove andare lontano dal tuo spirito, *
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei, *
se scendo negli inferi, eccoti.
16
Se prendo le ali dell'aurora *
per abitare all'estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano *
e mi afferra la tua destra.
Se dico: "Almeno l'oscurità mi copra *
e intorno a me sia la notte";
nemmeno le tenebre per te sono oscure, †
e la notte è chiara come il giorno; *
per te le tenebre sono come luce.
Sei tu che hai creato le mie viscere *
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; †
sono stupende le tue opere, *
tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa †
quando venivo formato nel segreto, *
intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi *
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati, *
quando ancora non ne esisteva uno.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri, *
quanto grande il loro numero, o Dio;
Se li conto sono più della sabbia, *
se li credo finiti, con te sono ancora.
Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, *
provami e conosci i miei pensieri:
vedi se percorro una via di menzogna *
e guidami sulla via della vita.
Silenzio
Guida: O Dio, Padre buono e grande nel perdono, accogli nell’abbraccio del tuo
amore tutti i tuoi figli che tornano a te con animo aperto, ricoprili delle splendide
vesti di salvezza, perché possano sperimentare la tua gioia alla Cena dell’Agnello,
che tu ci dai di pregustare in questa preghiera alla sua presenza di pace.
Amen.
17
Canto finale
GRANDI COSE (Gen Rosso)
Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ha fatto germogliare i fiori tra le rocce.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha riportali liberi alla nostra terra.
Ed ora possiamo cantare, possiamo gridare
l'amore che Dio ha versato su noi.
Tu che sai strappare dalla morte,
hai sollevato il nostro viso dalla polvere.
Tu che hai sentito il nostro pianto
nel nostro cuore hai messo un seme di felicità.
18
V
Gesù non mi condanna
Canto d’inizio
GRANDE SEI O MIO SIGNOR (Rinnovamento)
Grande sei, o mio Signor,
Re in eterno resterai.
L'anima mia riposa solo in Te,
che mi perdoni e mi consoli.
Con Te voglio abitare o Re,
con Te che siedi su nel ciel,
con Te che hai tutti ai piedi tuoi,
tu sei l’amore, tu sei Gesù, il Re!
Guida: Alla presenza del Signore Gesù, vivo e vero nell’Eucaristia, riviviamo
la gioia del perdono, dell’essere accolti davanti al suo volto senza rimproveri,
senza vergogna. Preghiamo per tanti nostri fratelli e sorelle che non hanno il
coraggio di alzare i loro occhi verso di lui per incontrare i suoi, pieni di amore,
di comprensione e di accoglienza.
Silenzio di adorazione
Guida: Cristo Gesù, nostra Via, Verità e Vita, nell’Eucaristia si è fatto “pegno di
risurrezione”. Chiediamogli di poter fare fin d’ora, nel mistero, l’esperienza della
vita nuova con Lui.
Lettore: Cristo Gesù, la tua venuta nel mondo è sorgente di vera e di grande gioia.
La felicità, la pienezza di vita, la certezza della verità, la rivelazione della bontà e
dell’amore, la speranza che non delude, la salvezza a cui ogni uomo aspira, è a noi
concessa, è a nostra disposizione e ha un nome: il tuo, Cristo Gesù.
Tutti: Tu sei il profeta delle “beatitudini”, tu sei il consolatore di ogni umana
afflizione, tu sei la nostra pace, perché tu, tu solo sei la via, la verità e la vita.
Lettore: Tu sei il Capo, il Maestro, il Pastore, il Salvatore, il Verbo incarnato,
l’Agnello di Dio, il Sacerdote unico ed eterno, il Re dell’universo e dei secoli:
questa tua maestà non ti allontana da noi, ma ti fa abitare dentro di noi.
Tutti: Chi segue te, Cristo, come tu stesso ci hai assicurato, non cammina nelle
tenebre: tu sei la luce del mondo. E chi guarda te vede rischiararsi i sentieri della
vita. Sono sentieri aspri e stretti alle volte, ma sono sentieri sicuri che non
smarriscono la meta: la vera felicità. Tu sei, o Cristo Gesù, la nostra felicità e la
nostra pace, perché tu sei il nostro Salvatore.
Dal Vangelo secondo Giovanni
8, 1-11
Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. Ma all’alba si recò di nuovo nel
tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora
19
gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel
mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante
adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come
questa. Tu che ne dici?». Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di
che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E
siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è
senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». E chinatosi di nuovo,
scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno,
cominciando dai più anziani fino agli ultimi.Rimase solo Gesù con la donna là
in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha
condannata?». Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse:
«Neanch’io ti condanno; và e d’ora in poi non peccare più».
Proposta di riflessione
Mi sembra di aver intuito profondamente cos’è l’amore infinitamente libero e cos’è
la misericordia, che Bernanos chiamava la dolce pietà di Dio, oceano senza
sponde. Di fronte al prontuario dei peccati, alle tariffe
stabilite con minuzia
farisaica, risuonano le sei parole che, nel Vangelo, bastano a spazzare via tutte le
miserie e tutte le vergogne di una povera vita: Ti sono perdonati i tuoi peccati.
Qualunque cosa quell’uomo o quella donna abbiano fatto, non rimane più nulla:
tutto è possibile a Dio, tutto gli è possibile, anche aver già perdonato ogni cosa,
quale mistero, prima di ogni pentimento. (F. Mauriac)
Gesù, aiutami a capire che come questi scribi e farisei, non devo cercare pretesti
provare il tuo amore per me: tu me ne hai dato la prova fino alla croce e alla
risurrezione e me la rinnovi continuamente nel segno del Pane e nel Sacramento
del perdono.
Di che cosa posso accusarti? Di troppo amore per l’umanità, per me. Ti accuso di
essere il Dio della misericordia senza limiti, poiché sei l’amore e mi condanni alla
felicità, all’esperienza della vita nuova con te: è una condanna eterna! Grazie per
aver scelto me per ricolmarmi dei tuoi beni, del tuo perdono, della tua tenerezza di
Padre. Grazie per avermi fatto capire che non mi ami perché sono senza peccato,
ma perché mi lascio raggiungere dal tuo amore, più forte delle mie vergogne e
paure. Grazie perché ritorni ad abitare nel mio cuore libero da tutto ciò che non sei
tu perché io possa decidermi per te. Se tu mi perdoni, chi mi condannerà se non la
mia presunzione di non aver bisogno di te, che sei salvezza e gioia. E, perdonato,
tu mi mandi ad annunciare la tua Pasqua, il tuo passaggio nella mia vita, la forza
che mi viene dal tuo amore per non peccare più e partecipare alla tua vittoria.
20
Silenzio
Canto di meditazione
IL SIGNORE E' LA MIA SALVEZZA (Marani)
Il Signore è la mia salvezza
e con Lui non temo più
perché ho nel cuore la certezza:
la salvezza è qui con me.
Ti lodo Signore perché
un giorno eri lontano da me,
ora invece sei tornato
e mi hai preso con Te.
Berrete con gioia alle fonti,
alle fonti della salvezza
e quel giorno voi direte:
lodate il Signore,
invocate il suo Nome.
Fate conoscere ai popoli
tutto quello che Lui ha compiuto
e ricordino per sempre,
ricordino sempre
che il suo Nome è grande.
Cantate a chi ha fatto grandezze
e sia fatto sapere nel mondo;
grida forte la tua gioia. abitante di Sion
perché grande con te è il Signore.
Guida: Pregando alcuni versetti del Salmo 31 sentiamo la gioia del perdono e
confrontiamo la nostra esperienza di peccatori perdonati da Dio, chiedendoci se
davvero lo sentiamo come un Padre tenero o non piuttosto come un giudice severo.
Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa, *
e perdonato il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun male *
e nel cui spirito non è inganno. …
Ti ho manifestato il mio peccato, *
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: "Confesserò al Signore le mie colpe" *
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.
Per questo ti prega ogni fedele *
nel tempo dell'angoscia.
21
Quando irromperanno grandi acque *
non lo potranno raggiungere.
Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, *
mi circondi di esultanza per la salvezza.
Ti farò saggio, t'indicherò la via da seguire; *
con gli occhi su di te, ti darò consiglio. …
La grazia circonda chi confida nel Signore.
Gioite nel Signore ed esultate, giusti, *
giubilate, voi tutti, retti di cuore.
Silenzio
Guida: Rimanendo alla tua presenza abbiamo gustato, Signore Gesù, la gioia della
consapevolezza di essere peccatori perdonati, rinnovati dal tuo amore. Aiutaci a
credere che tu ci dai sempre un’altra possibilità, che non ti stanchi di avere fiducia
in noi, perché noi non ci stanchiamo di averla in noi stessi e soprattutto in te, Figlio
amato dal Padre nello Spirito Santo Amore, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Canto finale
TU CI SEI
Sulla strada della mia vita Tu
ti sei fatto compagno di viaggio.
Tu mi parli, mi prendi per mano Tu,
mi doni la forza di camminar.
Tu mi avvolgi dal fondo dell’anima
ed avverto nel cuore la libertà
Lai! Lai! Lai! Lai! Lai! Lai! Lai!
Quando tu sei con me
mi fai gustare la gioia
quando io sono con Te
trovo la serenità.
Se mi perdo nella boscaglia Tu
mi fai sentir la tua voce.
Tu mi mostri il sentiero smarrito Tu
ti riposi all’ombra con me.
Sulle alto vette dei monti Tu
mi attiri, amico fedele.
Se inciampo e cado nel vuoto Tu
mi sostieni con le tue ali.
Sulla spiaggia del grande mare Tu
mi chiami a seguire i tuoi passi.
22
Se mi prende la voglia di andare via
sulle tue orme mi fai ritornar.
23
SABATO 12 MAGGIO 2001
Università Roma Tre
III CONVEGNO DIOCESANO
DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI
UMANESIMO CRISTIANO E CULTURA UNIVERSITARIA